CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 luglio 2024
339.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 58

TESTO AGGIORNATO AL 16 LUGLIO 2024

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 9 luglio 2024. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 11.10.

Pag. 59

Sulla pubblicità dei lavori.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che il gruppo FdI ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Variazione della composizione della Commissione.

  Federico MOLLICONE, presidente, comunica che per il gruppo Partito democratico–Italia democratica e progressista il deputato Nicola Zingaretti cessa di far parte della Commissione e che, per il medesimo gruppo, entra a farne parte la deputata Giovanna Iacono, cui diamo il benvenuto.

Istituzione della Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale.
Nuovo testo C. 1835 e abb.
(Parere alla IV Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Grazia DI MAGGIO (FDI), relatrice, riferisce che la proposta di legge, di cui la Commissione avvia oggi l'esame, ai fini del parere da rendere alla IV Commissione (Difesa), reca disposizioni per l'istituzione della Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda guerra mondiale.
  Segnala che il nuovo testo del provvedimento in esame, adottato come testo base dalla Commissione di merito, si compone di 4 articoli.
  L'articolo 1, comma 1, prevede che la Repubblica riconosca il giorno 20 settembre di ciascun anno quale Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi, di seguito denominata «Giornata nazionale», al fine di conservare la memoria dei cittadini italiani, militari e civili, internati nei campi di concentramento, dove subirono violenze fisiche e morali e furono destinati al lavoro coatto, a causa del proprio rifiuto di collaborare con lo Stato nazionalsocialista e con la Repubblica Sociale Italiana dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. L'istituzione della Giornata nazionale è altresì volta ad onorare la memoria di tutti i militari italiani uccisi a causa del rifiuto di collaborare con lo Stato nazionalsocialista e con la Repubblica Sociale Italiana dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943.
  Il successivo comma 2 prevede che, per celebrare la Giornata nazionale di cui al comma 1, gli organi competenti delle Province o delle Città Metropolitane, secondo quanto previsto dalla legge 7 aprile 2014, n. 56, o dagli specifici ordinamenti degli enti locali delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, possono promuovere e organizzare iniziative, manifestazioni pubbliche, cerimonie pubbliche per il conferimento della medaglia d'onore di cui al comma 3 e per la deposizione di una corona commemorativa presso l'Altare della Patria in Roma, oltre ad incontri, dibattiti, momenti comuni di ricordo e di riflessione, ricerche e pubblicazioni per diffondere la conoscenza, il valore storico, militare e morale della vicenda degli internati italiani nonché il ricordo delle sofferenze ad essi inferte, in violazione di tutte le leggi di guerra, dei diritti inalienabili della persona e quale atto di coercizione affinché si trasformino in un messaggio di pace rivolto soprattutto alle giovani generazioni.
  Infine, riferisce che il comma 3 dispone che, in occasione della celebrazione della Giornata nazionale istituita dal comma 1, sia conferita la medaglia d'onore di cui all'articolo 1, comma 1272, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, in favore dei cittadini italiani militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra, ai quali, se militari, è stato negato lo status di prigionieri di guerra, secondo la ConvenzionePag. 60 relativa al trattamento dei prigionieri di guerra, fatta a Ginevra il 27 luglio 1929, dall'allora governo nazista, e ai familiari dei deceduti, che abbiano titolo per presentare l'istanza di riconoscimento dello status di lavoratore coatto.
  Passando all'articolo 2, comma 1, segnala che esso prescrive che i Ministeri dell'istruzione e del merito, dell'università e della ricerca, della cultura, della difesa e dell'interno stabiliscono le direttive per il coinvolgimento pubblico, delle scuole di ogni ordine e grado e delle università nella promozione delle iniziative per celebrare l'alto valore storico, morale ed educativo della Giornata di cui all'articolo 1. Il comma 2 stabilisce che alla realizzazione di tali iniziative partecipano, sulla base di un protocollo d'intesa con i Ministeri citati, l'Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall'internamento, dalla guerra di liberazione (ANRP) e il suo centro studi, documentazione e ricerca con funzioni di coordinamento nonché l'Associazione nazionale ex internati (ANEI).
  In fine, rappresenta che, ai sensi del comma 3, le citate Associazioni partecipano altresì alla realizzazione e alla promozione delle iniziative organizzate dagli organi competenti delle Province e delle Città metropolitane ai sensi dell'articolo 1, comma 2.
  Segnala per completezza che l'articolo 3 stabilisce che la Giornata nazionale non è considerata solennità civile ai sensi dell'articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260 e che l'articolo 4 reca la clausola d'invarianza finanziaria.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 1).

  Irene MANZI (PD-IDP) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo parlamentare in ragione dell'accoglimento delle loro osservazioni.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo parlamentare ed esprime la propria soddisfazione per come sono stati condotti i lavori in Commissione nonché per il fatto che sia stato esplicitato, a differenza di quanto prevedeva il testo base, che tra gli internati cui si rivolge il provvedimento in esame rientrano i militari italiani che si rifiutarono di collaborare anche con la Repubblica Sociale Italiana oltre che con lo Stato nazionalsocialista.

  Antonio CASO (M5S) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo parlamentare in ragione di come si sono svolti i lavori in Commissione, manifestando il proprio apprezzamento.

  Federico MOLLICONE, presidente, ricorda che il provvedimento affronta una materia molto complessa che riguarda pagine dolorose della storia nazionale, sottolineando che già la Presidenza del Consiglio aveva preso in considerazione la questione degli internati militari.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere della relatrice.

DL 89/2024: Disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport.
C. 1937 Governo.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Fabio ROSCANI (FDI), relatore, riferisce che la VII Commissione Cultura è chiamata ad esprimere un parere, alla VIII Commissione (Ambiente), sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 29 giugno 2024, n. 89, recante disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport.
  Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per ogni ulteriore approfondimento, segnala che il provvedimento si compone di tredici articoli.Pag. 61
  Con riferimento ai profili di competenza della Commissione si sofferma, in particolare, sulle seguenti disposizioni.
  Riferisce che l'articolo 4, comma 4, dispone, per l'anno 2024, a favore della Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari un contributo straordinario di euro 750.000 al fine di rafforzarne l'operatività istituzionale, in linea con le iniziative di rivitalizzazione socio-culturale e di promozione e diffusione di iniziative artistiche e culturali del territorio di riferimento. Agli oneri derivanti dal presente comma, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 632, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.
  In fine, rappresenta che l'articolo 12 proroga i termini di cui all'articolo 31, comma 1 e comma 4, del decreto legislativo 218 febbraio 2021, n. 36. In particolare, il termine relativo alle limitazioni alla libertà contrattuale dell'atleta, individuate come vincolo sportivo, è prorogato al 1° luglio 2025 per i tesseramenti che costituiscono rinnovi, senza soluzione di continuità, di precedenti tesseramenti. Inoltre, è prorogato al 1° luglio 2025 il termine entro il quale si intende abolito il vincolo sportivo previsto dalla Federazione sportiva nazionale o dalla Disciplina sportiva associata che non abbia provveduto all'adozione del regolamento entro il 31 dicembre 2023, per i tesseramenti che costituiscono rinnovi, senza soluzione di continuità, di precedenti tesseramenti.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico.
C. 1930 Governo.
(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gerolamo CANGIANO (FDI), relatore, riferisce che la VII Commissione Cultura è chiamata ad esprimere un parere, alla X Commissione Attività produttive, sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 giugno 2024, n. 84 recante disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico.
  Segnala che il provvedimento, che si compone di 17 articoli suddivisi in tre Capi, reca disposizioni volte a dare esecuzione al recente regolamento (UE) 2024/1252, che prefigge l'obiettivo di garantire all'Unione europea un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, data la loro importanza per il funzionamento del mercato interno.
  Ricorda che la normativa muove dal dato secondo cui l'accesso a determinate materie prime è considerato essenziale per l'economia dell'Unione europea e per il funzionamento del mercato interno. In tale contesto segnala che esiste infatti una serie di materie prime non energetiche e non agricole che sono considerate critiche in quanto rivestono una grande importanza economica e sono esposte a un rischio di approvvigionamento elevato, spesso causato da un'alta concentrazione dell'offerta in pochi Paesi terzi. Considerato inoltre il ruolo fondamentale delle materie prime nella realizzazione delle transizioni verde e digitale e dato il loro utilizzo in applicazioni di difesa e aerospaziali, rileva che nei prossimi decenni la domanda è destinata ad aumentare in modo esponenziale.
  A tal fine rappresenta che il citato regolamento europeo detta misure volte a: rafforzare le capacità dell'Unione europea in tutte le fasi della catena del valore, per rendere l'industria più resiliente e meno dipendente da Paesi terzi; identificare «progetti strategici» che potranno usufruire di agevolazioni amministrative e procedure semplificate; istituire, a livello nazionale, un punto di contatto per facilitare e coordinare le procedure, comprese le valutazioni ambientali.
  Con riferimento ai profili di competenza e di interesse della VII Commissione segnala le seguenti disposizioni.Pag. 62
  L'articolo 5 individua nell'Unità di missione attrazione e sblocco investimenti di cui all'articolo 30 del decreto-legge n. 50 del 2022 il punto unico nazionale di contatto per le procedure volte al rilascio delle autorizzazioni di progetti di trasformazione delle materie prime critiche strategiche, con annessa disciplina dei moduli di semplificazione amministrativa applicabili, quali la conferenza dei servizi.
  In particolare, sottolinea che il comma 2 pone un termine non superiore a dieci mesi per il rilascio dell'autorizzazione unica, rilasciata dalla competente direzione generale del Ministero delle imprese e del made in Italy. Il secondo periodo specifica che gli atti amministrativi necessari alla realizzazione del progetto strategico sono rilasciati nell'ambito di un procedimento unico. In forza del terzo periodo, nell'autorizzazione unica confluiscono tutti gli atti di concessione, autorizzazione, assenso, intesa, parere e nulla osta (a prescindere dal relativo nomen iuris) previsti dalle norme vigenti in relazione alle opere da eseguire per la realizzazione del progetto e alle attività da intraprendere. L'autorizzazione unica è rilasciata in esito ad apposita conferenza di servizi, convocata applicando gli articoli 14-bis e seguenti della legge n. 241 del 1990 (conferenza servizi semplificata). La norma impone la convocazione di tutte le amministrazioni competenti nella suddetta conferenza, comprese quelle per la tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali, della salute e della pubblica incolumità dei cittadini.
  Infine, segnala che il comma 4 dispone che il termine di dieci mesi non è prorogabile se non in circostanze eccezionali, per un massimo di tre mesi, acquisito il parere favorevole del Comitato tecnico istituito dall'articolo 6 mentre il comma 5 reca la clausola di invarianza finanziaria.
  Riferisce che l'articolo 7, al comma 1, esclude, per il permesso di ricerca relativo a materie prime strategiche, l'applicazione della procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (VIA) e la valutazione di incidenza nei casi in cui la ricerca non ecceda il periodo di due anni e sia effettuata con le modalità dettagliate nel medesimo comma.
  Ai sensi del comma 2, l'attività di ricerca può essere iniziata decorsi trenta giorni dalla comunicazione al punto di contatto di cui all'articolo 3, il quale provvede a darne comunicazione al Comitato tecnico. L'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e la Soprintendenza territorialmente competente, ciascuna per i profili di competenza, svolgono le funzioni di vigilanza e di controllo sui progetti di ricerca e sul rispetto dei requisiti ivi previsti. Nel caso di accertate irregolarità e inosservanza relative alla modalità, i predetti enti dispongono l'interruzione del permesso di ricerca e provvedono a segnalare al MASE e al MIMIT l'adozione del relativo provvedimento. Ai sensi del comma 3, gli oneri delle verifiche e dei controlli sono a carico del ricercatore.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 3).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 11.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 9 luglio 2024. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 11.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che il gruppo FdI ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2024.
Atto n. 168.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

Pag. 63

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 3 luglio scorso.

  Federico MOLLICONE, presidente e relatore, rammenta che il termine per l'espressione del parere scadrà giovedì 25 luglio prossimo.
  In qualità di relatore formula, quindi, una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 4).

  Irene MANZI (PD-IDP) preannuncia l'astensione dal voto del suo gruppo sulla proposta di parere elaborata dal relatore evidenziando come nonostante il previsto aumento delle risorse del Fondo ordinario in realtà non si recuperino i tagli operati nelle precedenti ripartizioni. Osserva, inoltre, che sono stati esclusi dalla ripartizione importanti progetti di ricerca.

  Nessun altro chiedendo di intervenire la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 11.20.

TESTO AGGIORNATO AL 10 LUGLIO 2024

SEDE REFERENTE

  Martedì 9 luglio 2024. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE indi della vicepresidente Giorgia LATINI. – Intervengono il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi e il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 11.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che il gruppo FdI ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 71/2024: Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca.
C. 1902 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 27 giugno scorso.

  Federico MOLLICONE, presidente, comunica che sono state ritirate le proposte emendative Kelany 1.7, Berruto 2.2, Mollicone 2.21, Roscani 4.01, Amorese 5.2 e 5.3, Ciocchetti 5.4, Amorese 5.6, Kelany 5.10, Mollicone 5.03, Dara 5.02, 5.04. 5.05, 5.06, 5.07, 5.08 e 5.09, Berruto 5.010, Messina 5.013, Mollicone 5.014, 5.015 e 5.016; Ziello 6.8; Mollicone 10.03 e 10.04, Amorese 10.09, Mollicone 15.1, Tassinari 15.16, Cattaneo 15.01, Tassinari 15.02, 15.05, 15.06 e 16.02.
  Chiede quindi se vi siano deputati che intendono intervenire sul complesso delle proposte emendative presentate.

  Irene MANZI (PD-IDP) intervenendo sul complesso delle proposte emendative presentate dal suo gruppo desidera rappresentare sinteticamente alcune forti criticità già esposte nel corso delle audizioni dei Ministri competenti. In particolare, chiarisce come le proposte emendative presentate dal suo gruppo siano volte essenzialmente a tentare di porre rimedio ai numerosi profili critici del provvedimento in esame.
  In particolare evidenzia la questione dei docenti in possesso di titoli di abilitazione acquisiti all'estero nonché la questione relativa al previsto percorso di formazione parallelo destinato ai docenti di sostegno. A tale riguardo segnala i rilievi contenuti nelle memorie depositate da numerosi soggetti uditi nelle quali è stata evidenziata la necessità di rivedere tale percorso abbreviato che certamente comporterà l'acquisizione del titolo con un percorso meno qualificante rispetto al tradizionale TFA. Dichiara, altresì, di non condividere il limite previsto pari al 20 per cento anche perché tale limite è riferito soltanto ai docenti provenienti dall'estero.
  Evidenzia quindi forti criticità anche sull'ennesimo rinvio della riforma del cosiddettoPag. 64 pre ruolo universitario. Al riguardo esprime forti preoccupazioni per l'annunciata riforma che il Ministro Bernini ha confermato nel corso della recente audizione sollecitando il Governo ad aprire un reale confronto con il Parlamento e con le categorie interessate. In conclusione ritiene che su tutti i profili critici evidenziati occorrerebbe un reale confronto in Parlamento.

  Antonio CASO (M5S) con riferimento alle dichiarazioni di ammissibilità delle proposte emendative presentate ritiene che il Presidente non abbia svolto un ruolo imparziale. Nell'evidenziare come rispetto ai 50 emendamenti presentati dal suo gruppo ben 22 emendamenti sono stati dichiarati inammissibili rileva come nelle pronunce di ammissibilità così come in quelle relative ai ricorsi presentati non siano stati utilizzati i medesimi criteri di valutazione per tutti i gruppi parlamentari. Al contrario ritiene che le decisioni della presidenza siano state adottate in modo non imparziale.
  Segnala, al riguardo, le proposte emendative relative al tema della pirateria digitale – tema sul quale il suo gruppo aveva peraltro evidenziato la necessità di interloquire con il presidente dell'AGCOM – nonché alcuni emendamenti, tuttora presenti nel fascicolo in distribuzione, non rientranti nelle materie contenute nel decreto-legge come, ad esempio, l'emendamento Pella 5.1.
  Nell'evidenziare come sul tema relativo alla dimensione delle classi solo l'emendamento del collega Amato sia stato dichiarato inammissibile, ribadisce che nella valutazione di ammissibilità la presidenza ha agito con evidente non imparzialità e auspica che siffatti episodi non debbano ripetersi in futuro.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP) intervenendo sul complesso delle proposte emendative riferite agli articoli da 1 a 5, osserva come, nella materia del funzionamento degli organismi sportivi, si registri, da parte del Governo, un atteggiamento non coerente con riferimento specifico alla questione del limite del mandato dei presidenti delle federazioni sportive. Rispetto alle proposte emendative presentate segnala l'emendamento Mulè 1.5 che giudica come una sorta di dichiarazione di guerra e che certamente deve considerarsi estraneo per materia rispetto alle materie trattate dal decreto-legge in esame.
  Con riferimento all'articolo 2 segnala che oltre l'emendamento soppressivo presentato dal suo gruppo è stato presentato un emendamento soppressivo della lettera a) del comma 1 da parte di un esponente della maggioranza.
  Infine segnala la questione relativa ad alcuni emendamenti riguardanti gli organismi sportivi del terzo settore nonché l'importanza di intervenire sul ruolo degli arbitri volontari che svolgono un ruolo assai decisivo rispetto allo svolgimento delle gare.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) desidera intervenire in particolare sulle disposizioni dell'articolo 14 che reca alcune misure in materia di durata del servizio all'estero dei docenti.
  Nel riconoscere l'opportunità della scelta operata dal Governo di intervenire su tale delicata materia, invita a valutare con attenzione alcune delle proposte emendative presentate dal suo gruppo anche al fine di sanare le numerose situazioni di precarietà. Nel ricordare come l'articolo 14 non reca disposizioni onerose dal punto di vista finanziario, evidenzia come gli emendamenti fondamentali per il suo gruppo riguardino l'estensione della normativa proposta dal Governo anche alle scuole extraeuropee al fine di garantire la necessaria valorizzazione del cosiddetto soft power italiano, l'importanza dell'insegnamento della lingua italiana all'estero e di fornire risposte a tutti gli operatori del settore.

  Gaetano AMATO (M5S) nel condividere le considerazioni svolte dal collega Ricciardi segnala la grave carenza di docenti di lingua italiana in Paesi come il Cile auspicando che il Governo e la maggioranza vogliano accogliere alcune delle proposte di modifica presentate dai gruppi di opposizione.Pag. 65
  Chiede quindi alla presidenza di poter disporre dell'elenco degli emendamenti che risultano ritirati nella seduta odierna.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) intervenendo sul complesso degli emendamenti ritiene doveroso evidenziare due questioni assai rilevanti.
  Esprime anzitutto forti preoccupazioni circa le misure previste volte all'inclusione degli alunni con background migratorio esprimendo un orientamento decisamente contrario rispetto alla previsione di classi destinate agli studenti stranieri che non hanno le minime competenze linguistiche.
  Ritiene altresì grave la previsione di docenti di lingua italiana ad hoc giudicando altresì preoccupante anche l'intervento di potenziamento delle ore di lingua italiana in orario extra curriculare, linea adottata dal Governo che certamente non condivide. Ritiene pertanto che su tale delicata questione occorrerebbe prevedere che il potenziamento delle ore di insegnamento della lingua italiana sia improntato a criteri inclusivi senza creare classi di alunni che finirebbero per essere dei veri e propri ghetti.
  Esprime quindi forti perplessità anche circa le scelte in materia di continuità didattica degli insegnanti di sostegno. Occorre al riguardo evitare di rendere continuativa la precarietà che interessa tali docenti che sulla base di indicazioni nominali continuerebbero ad operare in base a contratti annuali. Ritiene infatti che la soluzione adottata dal governo di prevedere una sorta di chiamata virtuale potrebbe rappresentare un pericoloso precedente magari da estendere anche per insegnanti di altre materie.

  Federico MOLLICONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, invita il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Berruto 1.1, Berruto 1.2, Piccolotti 1.3, Berruto 1.4 e Piccolotti 1.6 mentre propone l'accantonamento dell'emendamento Mulè 1.5.

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Federico MOLLICONE, presidente concorde il relatore e il Governo dispone l'accantonamento dell'emendamento Mulè 1.5.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.1, ne illustra le finalità esprimendo stupore per il parere contrario espresso dal Governo ricordando come lo stesso ministro Abodi aveva invitato il CONI ad intervenire sulle norme relative alla nomina del presidente anche in tema di garantire maggiore ricambio generazionale, parità di genere e ampliamento delle modalità di elezione su base maggiormente democratica.
  Auspica quindi un ripensamento da parte del Governo sulle questioni rappresentate nonché sul limite dei tre mandati dei presidenti delle federazioni nazionali.

  La Commissione respinge l'emendamento Berruto 1.1.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.2, ribadisce l'opportunità di ritornare al limite dei tre mandati evidenziando alcune criticità sulla presidenza dell'assemblea elettiva successiva.

  La Commissione respinge l'emendamento Berruto 1.2.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.3, volto a prevedere il limite di due mandati per il presidente delle federazioni nonché il limite di tre mandati per gli altri membri elettivi. Evidenzia quindi anche l'opportunità di garantire la parità di genere anche nel mondo dello sport.

  Gaetano AMATO (M5S) preannuncia il voto favorevole sull'emendamento Piccolotti 1.3 associandosi alle considerazioni Pag. 66svolte dalla collega in tema di parità di genere che giudica alla stregua di un dovere civile.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP) preannuncia l'astensione dal voto sull'emendamento Piccolotti 1.3 giudicando eccessivo il limite di due mandati.

  La Commissione respinge l'emendamento Piccolotti 1.3.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.4 sottolinea la necessità di estendere il limite di tre mandati anche al presidente del Coni. Al riguardo chiarisce come l'emendamento in esame non sia ad personamcontra personam ma volto a garantire maggiore coerenza al sistema sportivo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Berruto 1.4 e Piccolotti 1.6.

  Il Ministro Andrea ABODI con riferimento all'emendamento 1.1 del deputato Berruto chiarisce di avere, a suo tempo, invitato il CONI a intervenire sulle norme relative alle modalità di elezione del presidente nel rispetto dell'autonomia dell'ordinamento sportivo soprattutto in considerazione del termine del quadriennio.
  Condivide pertanto l'esigenza di una maggiore coerenza della disciplina in materia ma aveva ritenuto opportuno che tale intervento fosse operato dal CONI in totale autonomia. In assenza di tale esplicita volontà da parte del CONI ritiene che a questo punto il Parlamento, se lo ritiene, possa intervenire.

  Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 2.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Berruto 2.1 e Piccolotti 2.3, invita al ritiro dell'emendamento Lupi 2.4, propone l'accantonamento dell'emendamento Mollicone 2.5, invita al ritiro dell'emendamento Lupi 2.6 e dell'emendamento Mulè 2.7, esprime parere favorevole sull'emendamento Mollicone 2.8, propone l'accantonamento dell'emendamento Amato 2.9, esprime parere contrario sugli emendamenti Amato 2.10, 2.11, 2.12 e Costa 2.13, invita al ritiro degli emendamenti Lupi 2.14 e 2.15, propone l'accantonamento dell'emendamento Amato 2.16, esprime parere contrario sugli emendamenti Costa 2.17, Amato 2.18, invita al ritiro degli identici emendamenti Mulè 2.19 e Grippo 2.20, De Palma 2.22 ed esprime parere contrario sull'emendamento Piccolotti 2.23.

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 2.1 ribadisce forte contrarietà circa la previsione di una commissione di nomina politica che dovrà esercitare delicate funzioni di controllo sulle società professionistiche sportive nel settore del calcio e del basket. Al riguardo osserva come non si tratti più di un conflitto di interessi ma di un interesse esplicito da parte di noti esponenti della maggioranza. Nel segnalare come anche un esponente della maggioranza abbia presentato un emendamento soppressivo del comma 1, lettera a) dell'articolo 2 osserva come la nuova commissione avrà evidentemente costi superiori rispetto all'attuale Covisoc che solo recentemente è diventata non più efficiente per il Governo. Invita quindi il Governo e la maggioranza a riflettere sulla possibilità di accedere alla soppressione dell'articolo 2.

  Gaetano AMATO (M5S) preannuncia il voto favorevole sull'emendamento del collega Berruto 2.1 condividendo le considerazioni testé svolte circa il fatto che si tratti di un organismo di nomina politica. Ritiene al contrario che sarebbe stato preferibile intervenire per migliorare il ruolo dell'attuale Covisoc.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) preannuncia il voto favorevole sull'emendamento Pag. 67Berruto 2.1 ritenendo la scelta del governo di prevedere una commissione di nomina politica assai pericolosa che comporterà una presenza ingombrante da parte della maggioranza. Nel condividere l'obiettivo di migliorare le funzioni di verifica sui bilanci delle società sportive dichiara di non condividere la previsione di una commissione che lede l'autonomia dell'ordinamento sportivo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Berruto 2.1 e Piccolotti 2.3.

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Lupi 2.4 e 2.6: si intende vi abbiano rinunciato.
  Concordi il relatore ed il Governo dispone l'accantonamento dell'emendamento Mollicone 2.5.

  Patrizia MARROCCO (FI-PPE) ritira l'emendamento Mulè 2.7.

  La Commissione approva l'emendamento Mollicone 2.8. (vedi allegato 5).

  Giorgia LATINI, presidente, concordi il relatore e il Governo dispone l'accantonamento dell'emendamento Amato 2.9.

  Gaetano AMATO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 2.10 ne raccomanda l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Amato 2.10.

  Gaetano AMATO (M5S), illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 2.11 che interviene sulla disciplina relativa alla commissione per la verifica dell'equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche di cui all'articolo 2.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 2.11 e 2.12.

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Costa 2.13, Lupi 2.14 e 2.15 nonché Costa 2.17: si intende vi abbiano rinunciato.
  Concordi il relatore ed il Governo dispone l'accantonamento dell'emendamento Amato 2.16.

  Gaetano AMATO (M5S), illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 2.18 che interviene sulla disciplina relativa alla nomina del segretario generale della nuova commissione di controllo.

  La Commissione respinge l'emendamento Amato 2.18.

  Rosaria TASSINARI (FI-PPE) ritira l'emendamento Mulè 2.19.

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Grippo 2.20: si intende vi abbia rinunciato.

  Rosaria TASSINARI (FI-PPE) ritira l'emendamento De Palma 2.22.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 2.23 nei illustra le finalità invitando il relatore ed il rappresentante del Governo a un'ulteriore riflessione sull'opportunità di prorogare l'entrata in vigore dell'organo consultivo dei tifosi al 30 ottobre 2024.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP), nel sottoscrivere l'emendamento Piccolotti 2.23, invita il Governo e il relatore a un'ulteriore riflessione, ricordando che la Commissione ha recentemente approvato la proposta di legge a prima firma Molinari volta a favorire la partecipazione popolare alle società di calcio.

  Gaetano AMATO (M5S) dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Piccolotti 2.23.

  Il Ministro Andrea ABODI chiede l'accantonamento dell'emendamento Piccolotti 2.23 al fine di un'ulteriore riflessione.

Pag. 68

  Giorgia LATINI, presidente, concorde il relatore e il Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Piccolotti 2.23. Invita quindi il relatore e il Governo a esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 3.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Piccolotti 3.1, sugli identici emendamenti Berruto 3.2 e Gadda 3.3, propone l'accantonamento degli emendamenti Grippo 3.4, Steger 3.6 e De Palma 3.7, esprime parere contrario sull'emendamento Piccolotti 3.8, propone l'accantonamento dell'emendamento Steger 3.9, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Piccolotti 3.10 e Grippo 3.11 e sull'emendamento Berruto 3.12, propone l'accantonamento dell'emendamento Gebhard 3.14 e invita i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Caiata 3.01.

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 3.1 volto a reintrodurre la possibilità di lavoro sportivo per i dipendenti senza dover chiedere l'autorizzazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Piccolotti 3.1.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 3.2 ne illustra le finalità. Invita quindi il Governo a chiarire il proprio orientamento sulla possibilità di estendere anche ai lavoratori sportivi occasionali la disciplina relativa alla cd. quota 100. Richiama quindi l'attenzione anche sulla questione relativa alla disciplina dei premi nell'ambito degli enti di promozione sportiva.

  La Commissione respinge l'emendamento Berruto 3.2.

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Gadda 3.3: si intende vi abbiano rinunciato.
  Concordi il relatore ed il Governo dispone l'accantonamento degli emendamenti Grippo 3.4, Steger 3.6, De Palma 3.7 e Steger 3.9.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Piccolotti 3.8 e 3.10.

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Grippo 3.11 si intende vi abbiano rinunciato.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP), illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 3.12 volto a disciplinare le prestazioni sportive dei volontari sanando alcune incongruenze e la disciplina in materia di rimborsi per i direttori di gara.

  La Commissione respinge l'emendamento Berruto 3.12.

  Giorgia LATINI, presidente, concordi il relatore ed il Governo dispone l'accantonamento dell'emendamento Gebhard 3.14 nonché dell'articolo aggiuntivo Caiata 3.0.1.

  Il Ministro Andrea ABODI con riferimento alle questioni poste dal deputato Berruto in materia pensionistica informa la Commissione che, allo stato, è in corso un'interlocuzione con gli organismi competenti al fine di individuare una soluzione praticabile e sostenibile dal punto di vista della finanza pubblica. Con riferimento alla questione dei rimborsi spese per gli arbitri e i giudici di gara ricorda come siano già state facilitate le norme contrattuali e come anche su tale questione vi sia un problema di sostenibilità finanziaria essendo la platea composta da circa 50.000 arbitri.

  Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore e il Governo a esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 4.

Pag. 69

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento De Palma 4.1.

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Giorgia LATINI, presidente, concordi il relatore ed il Governo dispone l'accantonamento dell'emendamento De Palma 4.1.

  Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 5.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Piccolotti 5.1 e propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Pella 5.01 e Mulè 5.012.

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Piccolotti 5.1.

  Giorgia LATINI, presidente concordi il relatore ed il Governo dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Pella 5.01 e Mulè 5.012.

  Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 6.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Amato 6.1, sugli identici emendamenti Piccolotti 6.2 e Manzi 6.3, sugli emendamenti Faraone 6.4, Piccolotti 6.5, Manzi 6.6, Grippo 6.10 e 6.11 e Faraone 6.12; esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Faraone 6.13 a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5). Invita quindi al ritiro dell'emendamento Mollicone 6.7 e dell'articolo aggiuntivo Grippo 6.01.

  Il sottosegretario Matilde SIRACUSANO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Antonio CASO (M5S), illustra le finalità dell'emendamento Amato 6.1, ritenendo sbagliata la scelta operata dal Governo di intervenire per affrontare il problema dell'organico degli insegnanti di sostegno prevedendo un passo indietro proprio sul tema della formazione.

  Gaetano AMATO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 6.1, riferisce circa la situazione di estremo caos dal momento che molte università hanno sospeso gli attuali percorsi di formazione in ragione della nuova disciplina introdotta dal Governo con il provvedimento in esame.

  La Commissione respinge l'emendamento Amato 6.1.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 6.2, rappresenta le forti criticità sul previsto percorso transitorio di formazione che potrebbe incidere negativamente sul livello di preparazione dei docenti di sostegno che devono, al contrario, essere in grado di fare fronte ai bisogni dei territori.

  Irene MANZI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 6.3, evidenzia come siano molte le segnalazioni da parte dei docenti che lamentano una grave situazione di confusione. L'emendamento da lei proposto è volto a individuare un percorso di formazione tradizionale al fine di contrastare la creazione di un percorso parallelo, valorizzando a tale fine il ruolo delle Università.

  Antonio CASO (M5S), nel sottoscrivere gli identici emendamenti Piccolotti 6.2. e Manzi 6.3, ribadisce l'importanza di potenziare i percorsi di formazione esistenti anche prevedendo lo stanziamento di risorse finanziarie aggiuntive.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Piccolotti 6.2. e Manzi 6.3.

Pag. 70

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Faraone 6.4: si intende vi abbia rinunciato.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 6.5, volto, fra le altre cose, a riconoscere un ruolo centrale anche all'osservatorio permanente per l'inclusione scolastica.

  Irene MANZI (PD-IDP), nel sottoscrivere l'emendamento Piccolotti 6.5, evidenzia l'importanza di ascoltare le associazioni che operano nel settore della formazione.

  Antonio CASO (M5S), preannuncia il voto favorevole sull'emendamento Piccolotti 6.5 anche se riterrebbe più opportuno procedere alla soppressione dell'intero articolo 6.

  La Commissione respinge l'emendamento Piccolotti 6.5.

  Irene MANZI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 6.6, evidenzia la necessità di ascoltare le istanze delle associazioni coinvolte nel percorso formativo, a cominciare dalle Università. Nel condividere le considerazioni della collega Piccolotti ritiene che si tratti di intervenire nel merito con misure appropriate e non limitarsi a farne una questione di contrasto politico.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Manzi 6.6.

  Antonio CASO (M5S) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Manzi 6.6.

  La Commissione respinge l'emendamento Manzi 6.6.

  Alessandro AMORESE (FDI), dichiara di ritirare l'emendamento Mollicone 6.7.

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Grippo 6.10 e 6.11 e Faraone 6.12: si intende vi abbiano rinunciato.

  Alessandro AMORESE (FDI), dichiara di sottoscrivere l'emendamento Faraone 6.13, accogliendone la proposta di riformulazione.

  La Commissione approva l'emendamento Faraone 6.13 come riformulato (vedi allegato 5).

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'articolo aggiuntivo Grippo 6.0.1: si intende vi abbia rinunciato.

  Giorgia LATINI, presidente, invita il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 7.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Faraone 7.1 e Amato 7.2, sugli identici emendamenti Piccolotti 7.3 e Manzi 7.4, propone l'accantonamento dell'emendamento Tassinari 7.5 e dell'emendamento Miele 7.6, esprime parere contrario sugli emendamenti Grippo 7.7 e 7.10 e Manzi 7.11, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Faraone 7.13 e Piccolotti 7.14 a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5), esprime parere contrario sull'emendamento Faraone 7.16, propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Latini 7.01 e Latini 7.02.

  Il sottosegretario Matilde SIRACUSANO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Gaetano AMATO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 7.2, raccomandandone l'approvazione.

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Faraone 7.1: si intende via abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Amato 7.2 e gli Pag. 71identici emendamenti Piccolotti 7.3 e Manzi 7.4.

  Giorgia LATINI, presidente, concordi il relatore ed il Governo dispone l'accantonamento degli emendamenti Tassinari 7.5 e Miele 7.6.
  Constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Grippo 7.7 e 7.10: si intende vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Manzi 7.11.

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Faraone 7.13: si intende vi abbia rinunciato.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) dichiara di accettare la riformulazione proposta dell'emendamento a sua prima firma 7.14.

  La Commissione approva l'emendamento Piccolotti 7.14 come riformulato (vedi allegato 5).

  Giorgia LATINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Faraone 7.16: si intende vi abbia rinunciato.
  Concordi il relatore ed il Governo dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Latini 7.0.1 e 7.02.

  Federico MOLLICONE, presidente, invita il relatore e il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 8.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Piccolotti 8.1 e Orrico 8.2, sugli emendamenti Grippo 8.3, 8.4 e 8.5, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Piccolotti 8.6 e Manzi 8.7, esprime parere contrario sull'emendamento Faraone 8.8, esprime parere favorevole sull'emendamento Faraone 8.9, esprime parere contrario sull'emendamento Orfini 8.10, esprime parere favorevole sull'emendamento Latini 8.11 a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5); propone l'accantonamento dell'emendamento Latini 8.12,esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Manzi 8.01, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Di Maggio 8.02 ed esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Grippo 8.03.

  Il sottosegretario Matilde SIRACUSANO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 8.1 evidenzia forti perplessità sul previsto meccanismo di scelta del docente sulla base dell'indicazione della famiglia, scelta che contrasta con il principio di trasparenza. Al riguardo osserva che la medesima continuità didattica potrebbe essere garantita mediante interventi di stabilizzazione dei docenti di sostegno, come peraltro promesso dallo stesso Governo, prima delle elezioni.

  Anna Laura ORRICO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 8.2, sottolinea il rischio che la scelta su istanza della famiglia possa favorire il permanere del precariato dei docenti di sostegno. Al contrario ritiene che il Governo dovrebbe piuttosto investire per la stabilizzazione dei docenti. Esprime, altresì, forti preoccupazioni circa il previsto percorso di formazione che vede il coinvolgimento di INDIRE.
  Ribadisce che la scelta dei docenti di sostegno deve essere improntata a criteri di oggettività e non sulle preferenze delle famiglie.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Piccolotti 8.1 e Orrico 8.2.

  Federico MOLLICONE, presidente constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Grippo 8.3, 8.4 e 8.5: si intende vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Piccolotti 8.6.

Pag. 72

  Federico MOLLICONE, presidente concordi il relatore ed il Governo dispone l'accantonamento dell'emendamento Manzi 8.7.
  Constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Faraone 8.8: si intende vi abbia rinunciato.

  Alessandro AMORESE (FDI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Faraone 8.9.

  Patrizia MARROCCO (FI-PPE), dichiara che tutti i componenti del gruppo di Forza Italia sottoscrivono l'emendamento Faraone 8.9.

  Giorgia LATINI (LEGA) dichiara di accogliere la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 8.11.

  La Commissione approva l'emendamento Faraone 8.9 (vedi allegato 5), respinge l'emendamento Orfini 8.10 ed approva l'emendamento Latini 8.11 come riformulato (vedi allegato 5).

  Federico MOLLICONE, presidente concordi il relatore ed il Governo dispone l'accantonamento dell'emendamento Latini 8.12.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Manzi 8.0.1 ed approva l'articolo aggiuntivo Di Maggio 8.0.2. (vedi allegato 5).

  Federico MOLLICONE, presidente constata l'assenza dei presentatori dell'articolo aggiuntivo Grippo 8.0.3: si intende vi abbiano rinunciato.
  Invita quindi il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 9.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Ciani 9.1, Malavasi 9.2, Grippo 9.3, Manzi 9.4 e propone l'accantonamento dell'emendamento Latini 9.5.

  Il sottosegretario Matilde SIRACUSANO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Federico MOLLICONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta sospesa alle 13 è ripresa alle 13.15.

Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell'autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati.
C. 1830 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 maggio scorso.

  Federico MOLLICONE, presidente, ricorda che lunedì 27 maggio scorso è scaduto il termine per la presentazione delle proposte emendative e sono stati presentati 64 emendamenti, che sono in distribuzione, su nessuno dei quali la Presidenza ha ravvisato profili di inammissibilità.
  Nessuno chiedendo di intervenire sul complesso degli emendamenti, invita quindi la relatrice e la rappresentante del Governo a esprimere il parere sulle proposte emendative presentate.

  Grazia DI MAGGIO (FDI), relatrice, esprime invito al ritiro su tutte le proposte emendative presentate.

  Il sottosegretario Matilde SIRACUSANO esprime parere conforme a quello della relatrice.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Manzi 1.1 e Piccolotti 1.2.

  Anna Laura ORRICO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.3, chiede che sia modificata la disposizione, approvata dal Senato, che ha reintrodotto i giudizi sintetici in luogo di quelli descrittivi. Invero, ritiene che la reintroduzione dei giudizi sintetici interrompa la possibilità di valutare l'efficacia dei giudizi descrittivi sul piano pedagogico. Chiede, Pag. 73pertanto, che sia avviato un monitoraggio sull'efficacia dei giudizi descrittivi prima di tornare ai giudizi sintetici.

  Irene MANZI (PD-IDP) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sull'emendamento Orrico 1.3, ritenendo che il ritorno ai giudizi sintetici costituisca una vera e propria controriforma che non tiene conto del lavoro fatto in questi anni nelle scuole.

  Il sottosegretario Matilde SIRACUSANO propone all'onorevole Orrico di ritirare l'emendamento a sua prima firma 1.3 per trasformarlo in un ordine del giorno.

  Anna Laura ORRICO (M5S) non accede all'invito del sottosegretario Siracusano.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo ritenendo surreale il ritorno ai giudizi sintetici senza che prima sia stata compiutamente valutata l'efficacia dei giudizi descrittivi. Concorda con la proposta emendativa in esame, ritenendo necessario un monitoraggio. Inoltre, dichiara la propria contrarietà all'idea che la valutazione possa passare soltanto da giudizi sintetici. Invero, esprime la propria convinzione che i giudizi descrittivi non classifichino soltanto, ma aiutino a promuovere la consapevolezza soggettiva dello studente che, in questo modo, può comprendere cosa sia possibile migliorare.

  La Commissione respinge l'emendamento Orrico 1.3.

  Irene MANZI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.4, afferma che avrebbero dovuto essere ascoltate per davvero le osservazioni rese dalle associazioni che hanno presentato i propri contributi in audizione.
  Sostiene, inoltre, che modificare le modalità di valutazione degli studenti pochi mesi prima dell'avvio del nuovo anno scolastico rischia di danneggiare gli studenti stessi e, di conseguenza, le loro famiglie.

  La Commissione respinge l'emendamento Manzi 1.4.

  Antonio CASO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.5 rilevando come esso sia volto a circoscrivere l'ambito soggettivo di applicazione della riforma in esame. Ricorda, infatti, che essa può compromettere la crescita emotiva e sociale dello studente, sottolineando come si distacchi dalla visione della scuola quale comunità educante ed inclusiva promossa anche dal Ministro dell'istruzione e del merito Valditara. Afferma, infine, che gli alunni delle scuole primarie devono essere aiutati e non demoralizzati.

  La Commissione respinge l'emendamento Caso 1.5.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Manzi 1.6, 1.7, 1.8, Piccolotti 1.9, Amato 1.10, gli identici emendamenti Amato 1.11, Manzi 1.12 e Piccolotti 1.13 e l'emendamento Manzi 1.14.

  Antonio CASO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.15, ritiene inopportuno prevedere che, in caso di valutazione del comportamento pari a sei decimi, il consiglio di classe sia tenuto ad assegnare un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale e, in caso di valutazione del comportamento inferiore a sei decimi, la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del percorso di studi.
  Ricorda come, recentemente, studenti che hanno svolto attività politica o reso dichiarazioni di siffatto tenore abbiano conseguito una valutazione del comportamento inferiore a sei decimi, sottolineando quindi come la misura in esame possa essere utilizzata come strumento per la repressione del dissenso.

  La Commissione respinge l'emendamento Caso 1.15.

  Antonio CASO (M5S), nell'illustrare l'emendamento a sua prima firma 1.16, afferma la necessità che si lavori seriamente in materia di educazione civica al fine di promuovere la formazione di cittadini realmente consapevoli.

Pag. 74

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caso 1.16 e Manzi 1.17.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.18, asserisce che il provvedimento in esame è affetto da una sorta di nostalgia per come era organizzata la scuola di alcuni decenni fa, come se questa fosse migliore di quella odierna.
  Invero, sostiene che la disposizione relativa alla valutazione del comportamento degli studenti costituisca una forma di repressione se non di minaccia nei confronti degli studenti, disposizione che reputa sbagliata in quanto occorrerebbe, al contrario, comprendere le ragioni sottostanti una valutazione del comportamento non positiva.
  Dichiara, infine, come sia preoccupante e risibile prevedere la bocciatura degli studenti che conseguiranno un voto insufficiente nell'elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Piccolotti 1.18, 1.19 e Manzi 1.20.

  Antonio CASO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.21 sottolineando come la logica del provvedimento in esame sia sbagliata, in quanto, non solo contrasta con una serie di atti aventi rilevanza giuridica, tra cui lo Statuto delle studentesse e degli studenti, ma soprattutto in quanto mantiene avulsa la valutazione del comportamento degli studenti dal contesto in cui essi vivono.
  Sostiene quindi che non si possono mettere sullo stesso piano la valutazione del comportamento e la valutazione sulla parte didattica, associandosi alle considerazioni dell'onorevole Piccolotti sulla nostalgia che permea la disposizione in esame, che reputa contraria a quello che dovrebbe invece essere lo spirito della scuola.

  Irene MANZI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.22, si associa alle considerazioni espresse dall'onorevole Caso sottolineando che prevedere per legge la bocciatura di uno studente che riporti una valutazione del comportamento inferiore a sei decimi non consente una valutazione del contesto scolastico in cui il suddetto comportamento è maturato. Ritiene, in conclusione, che questo non sia affatto il modo più efficace d'intervenire nella comunità scolastica.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Caso 1.21, Manzi 1.22, Piccolotti 1.23 e l'emendamento Manzi 1.24.

  Anna Laura ORRICO (M5S), intervenendo sull'emendamento Amato 1.25, ne illustra le finalità osservando come la disposizione che si propone di modificare contrasti con lo Statuto delle studentesse e degli studenti. Rileva come il provvedimento elida la possibilità per gli insegnanti di valutare se ed in quale modo il comportamento incida sul profitto.
  Nel rilevare che in un contesto adulto quale quello parlamentare, ove vige un Regolamento che disciplina diritti e doveri dei deputati, si sono recentemente verificati episodi di aggressione sanzionati blandamente, chiede sulla base di quale analisi pedagogica gli studenti, che hanno ancora una personalità in formazione, meritino invece di essere puniti gravemente per la propria condotta.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Amato 1.25, Manzi 1.26 nonché gli identici emendamenti Manzi 1.27 e Piccolotti 1.28.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), illustrando l'emendamento a sua prima firma 1.29, ribadisce alcune considerazioni già svolte in precedenza circa la nostalgia per la repressione che permea il provvedimento in esame e la maggioranza parlamentare, ricordando che alcuni studenti hanno ottenuto una valutazione del comportamento negativa soltanto per aver espresso le proprie idee politiche.
  Prosegue, quindi, ravvisando una palese contraddizione tra le lamentele per l'astensionismo tra gli elettori di giovane età che Pag. 75provengono dalle istituzioni e la decisione di sanzionare gli studenti che esprimono le proprie idee politiche valutandone negativamente il comportamento.
  Conclude rilevando, a suo parere, un'aggressività molto forte da parte della maggioranza parlamentare attualmente esistente, come non si vedeva da tempo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Piccolotti 1.29, Manzi 1.30 e Piccolotti 1.31.

  Antonio CASO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.32, sottolinea come esso sia volto a coinvolgere le associazioni studentesche nell'ottica di rimettere gli studenti al centro del sistema scolastico. Nel ricordare che l'obiettivo della scuola è quello di formare le nuove generazioni di cittadini, ribadisce che il provvedimento in esame è contrario allo Statuto delle studentesse e degli studenti laddove questo assicura, invece, la partecipazione degli studenti alla vita scolastica.

  Irene MANZI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Caso 1.32, dichiara di volerlo sottoscrivere, condividendone le finalità ed il contenuto.

  La Commissione respinge l'emendamento Caso 1.32.

  Anna Laura ORRICO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.33, chiede di affiancare alla revisione complessiva della disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti un monitoraggio delle esperienze messe in atto dalle scuole sulla valutazione formativa e dell'impatto pedagogico delle azioni svolte sull'apprendimento, al fine di indagare l'impatto che le modifiche in esame avranno sugli studenti.
  Sottolinea come l'introduzione di tale monitoraggio sia necessaria dal momento che il provvedimento in esame interviene a poca distanza dalla riforma precedente.

  La Commissione respinge l'emendamento Orrico 1.33.

  Anna Laura ORRICO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.34, lamenta la mancata considerazione delle studentesse e degli studenti diversamente abili, evidenziando come l'emendamento non stravolga l'idea di scuola promossa dalla maggioranza parlamentare.

  La Commissione respinge l'emendamento Orrico 1.34.

  Irene MANZI (PD-IDP) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.35 facendo presente che l'educazione e il contrasto al disagio psicologico costituiscono obiettivi del sistema scolastico anche al fine di evitare che gli studenti di oggi possano, in futuro, adottare comportamenti antisociali. Nel ribadire l'utilità della prevenzione e non solo della repressione riguardo alla valutazione del comportamento degli studenti, auspica che a settembre sia ripreso l'esame delle proposte di legge sottoscritte dai rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari sul supporto psicologico scolastico.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Manzi 1.35 e gli identici emendamenti Manzi 1. 36 e Piccolotti 1.37.

  Antonio CASO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.38, chiede in quale modo saranno finanziate le attività di cittadinanza solidale, lamentando che si pone a carico delle scuole l'onere di organizzarle, sovvenzionarle e valutarne l'utilità.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Caso 1.38 e gli identici emendamenti Manzi 1.39 e Piccolotti 1.40.

  Anna Laura ORRICO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.41, volto a fare in modo che il provvedimento disciplinare comminato allo studente sia adottato nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, al fine di evitarne la possibile Pag. 76esposizione a comportamenti vessatori o a forme di bullismo.

  La Commissione respinge l'emendamento Orrico 1.41.

  Federico MOLLICONE, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.