CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 luglio 2024
334.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 2 luglio 2024. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.

  La seduta comincia alle 10.

DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico.
C. 1930 Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca l'esame in sede referente del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 gennaio 2024, n. 4, recante Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo).
  Da, quindi, la parola al relatore, deputato Zucconi, per lo svolgimento della relazione.

  Riccardo ZUCCONI (FDI), relatore, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in titolo. Evidenzia, in primo luogo, che si tratta di disposizioni volte a dare esecuzione al recente regolamento (UE) 2024/1252, che prefigge l'obiettivo di garantire all'Unione europea un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, data la loro importanza per il funzionamento del mercato interno.
  Rileva che la normativa muove dal dato secondo cui l'accesso a determinate materie prime è considerato essenziale per l'economia dell'Unione europea e per il funzionamento del mercato interno. Aggiunge poi che esiste infatti una serie di materie prime non energetiche e non agricole che sono considerate critiche in quanto rivestono una grande importanza economica e sono esposte a un rischio di approvvigionamento elevato, spesso causato da un'alta concentrazione dell'offerta in pochi Paesi terzi. Considerato inoltre il ruolo fondamentale delle materie prime nella realizzazione delle transizioni verde e digitale e dato il loro utilizzo in applicazioni di difesa e aerospaziali, nei prossimi decenni la domanda è destinata ad aumentare in modo esponenziale.
  Sottolinea che a tal fine il regolamento europeo detta misure volte a: rafforzare le capacità dell'Unione europea in tutte le fasi della catena del valore, per rendere l'industria più resiliente e meno dipendente da Paesi terzi; identificare «progetti strategici» che potranno usufruire di agevolazioni amministrative e procedure semplificate; istituire, a livello nazionale, un punto di contatto per facilitare e coordinare le procedure, comprese le valutazioni ambientali.
  Osserva che il decreto-legge all'esame è composto di 17 articoli, suddivisi in tre Capi.
  Fa presente che il Capo I (articoli da 1 a 6) detta le disposizioni in materia di progetti strategici e comitato nazionale.
  Riferisce che, all'articolo 1, viene indicato l'obiettivo di definire – nelle more di una disciplina organica del settore delle materie prime critiche – misure urgenti per l'esecuzione del regolamento europeo, dettando Pag. 34disposizioni finalizzate all'attuazione di un sistema di governo per l'approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche considerate strategiche. Prosegue specificando che l'articolo precisa che tali disposizioni si applicano anche alle regioni a statuto speciale e alle provincie autonome, compatibilmente con quanto previsto dai rispettivi statuti.
  Evidenzia che l'articolo 2 contiene norme per il riconoscimento dei progetti strategici di estrazione, trasformazione o riciclaggio di materie prime in Italia, prevedendo tempi definiti per la valutazione di eventuali ostacoli e disponendo l'attribuzione della qualifica di progetti di interesse pubblico nazionale.
  Rammenta che in particolare si prevede che quando viene presentata, presso la Commissione europea, una domanda di riconoscimento di un progetto strategico di estrazione, trasformazione o riciclaggio di materie prime in Italia, il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE), con il Ministro della difesa, valuta eventuali ostacoli entro 60 giorni dalla trasmissione del progetto da parte della stessa Commissione europea stessa. La previsione attua così quanto disposto dall'articolo 7 del citato regolamento europeo.
  Aggiunge poi che una volta riconosciuti come strategici dalla Commissione europea, tali progetti diventano di interesse pubblico nazionale, e le opere necessarie alla loro realizzazione diventano di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti.
  Osserva che l'articolo 3 istituisce presso il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE) un punto unico di contatto per il rilascio dei titoli abilitativi alla realizzazione di progetti strategici di estrazione di materie prime critiche strategiche. Inoltre, stabilisce le modalità di presentazione ed i termini massimi di rilascio della domanda di autorizzazione dei progetti strategici, nonché eventuali deroghe temporali alle stesse.
  Sottolinea, infatti, che il punto di contatto unico verifica la completezza delle domande e dal completamento delle verifiche prende avvio il procedimento di rilascio dei titoli abilitativi, che non supera i 18 mesi. Tale termine è ridotto a 16 mesi qualora i progetti riconosciuti strategici per i quali siano pendenti procedimenti avviati prima del predetto riconoscimento. Il termine ridotto si applica anche per l'estensione di progetti strategici esistenti che hanno già ottenuto i titoli abilitativi.
  Rappresenta che sono dimezzati e comunque non superiori a dieci mesi i termini di legge per provvedere su: rinnovo della concessione di materie prime strategiche oggetto dei progetti strategici; ampliamento o riduzione volontaria dell'area concessa, domanda di sospensione di lavori e domanda di trasferimento della concessione.
  Evidenzia inoltre che per i progetti di estrazione mineraria nei fondali marini i titoli abilitativi sono rilasciati tenendo conto dell'aggiornamento della carta mineraria, a condizione che siano valutati gli effetti sull'ambiente marino, la biodiversità, la sicurezza della navigazione e le attività umane insistenti sui fondali.
  Segnala poi che, sempre ai sensi dell'articolo 3, vengono fatte salve le competenze regionali in materia di sicurezza sul lavoro nelle attività estrattive e, in quanto compatibili, le disposizioni in materia di estrazione del regio decreto n. 1443 del 1927 e del decreto del Presidente della Repubblica n. 382 del 1994.
  Osserva che ai sensi dell'articolo 4 viene istituito presso il MASE a un punto unico di contatto per il rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione di progetti strategici di riciclaggio aventi a oggetto il riciclaggio delle materie prime critiche strategiche, stabilendo le modalità di presentazione dell'istanza per il rilascio dell'autorizzazione al riciclaggio di materie prime critiche strategiche ed i termini massimi di rilascio della domanda di autorizzazione da parte del punto unico di contatto, nonché eventuali deroghe temporali alle stesse.
  Specifica che, più precisamente, è previsto che l'istanza per il rilascio della suddetta autorizzazione sia presentata al punto di contatto unico, che ne verifica la completezza e può richiedere eventuali integrazioni. L'iter autorizzatorio non può essere superiore a 10 mesi dall'effettuazione delle verifiche della documentazione. Tale termine è ridotto a 8 mesi qualora i progetti siano stati Pag. 35dichiarati strategici ai sensi dell'articolo 2, per i progetti per cui sono pendenti procedimenti avviati, o per l'estensione di progetti strategici già esistenti. Tali termini sono prorogabili solo in caso di circostanze eccezionali per al più tre mesi e previa acquisizione del parere favorevole da parte del Comitato tecnico.
  Riferisce inoltre che le citate disposizioni si applicano anche quando nel progetto strategico è ricompresa, oltre all'attività di estrazione o riciclaggio, anche quella della trasformazione.
  Rammenta infine che è prevista una deroga al limite percentuale di legge per il conferimento di incarichi di funzione dirigenziale di livello generale previsti nella dotazione del MASE, al fine di rafforzarne la dotazione per lo svolgimento dei compiti previsti dal decreto-legge.
  Illustra quindi l'articolo 5 che individua nell'Unità di missione attrazione e sblocco investimenti, istituita presso il Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT), il punto unico nazionale di contatto per le procedure volte al rilascio delle autorizzazioni di progetti di trasformazione delle materie prime critiche strategiche, con annessa disciplina dei moduli di semplificazione amministrativa applicabili, quali la conferenza dei servizi.
  Fa presente, inoltre, che sono specificati i termini per l'emissione del provvedimento autorizzatorio, pari a dieci mesi, e i casi in cui tale termine è abbreviato in mesi otto. Infine, si dispone che il termine di dieci mesi non è prorogabile se non in circostanze eccezionali, per un massimo di tre mesi.
  Evidenzia che ai sensi dell'articolo 6 viene istituito presso il Comitato tecnico permanente materie prime critiche e strategiche, cui sono affidati compiti di monitoraggio economico, tecnico e strategico delle catene di approvvigionamento delle materie prime critiche e strategiche, oltre a funzioni di coordinamento in materia. Rappresenta che, oltre a predisporre un Piano nazionale delle materie prime critiche, sottoponendolo all'approvazione del CITE, il predetto Comitato svolge alcune attività finalizzate a detto monitoraggio.
  Specifica sul punto che il Comitato è composto da membri di diverse amministrazioni, quali il MIMIT, il Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) e il MASE, oltre a rappresentanti della Conferenza unificata.
  Ricorda che a questi fini è disposto l'incremento di dotazione organica del MIMIT necessaria a fare fronte alle nuove funzioni e le modalità con cui fare fronte ai relativi oneri finanziari.
  Riferisce che nel Capo II del decreto-legge in esame (articoli da 7 a 12) sono riportate disposizioni comuni sulle materie prime critiche.
  Nello specifico, fa presente che l'articolo 7 esclude, per il permesso di ricerca relativo a materie prime strategiche, l'applicazione della procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (VIA) e la valutazione di incidenza nei casi in cui la ricerca non ecceda il periodo di due anni e sia effettuata con le modalità dettagliate nel medesimo comma.
  Prosegue sottolineando che l'attività di ricerca può essere iniziata decorsi trenta giorni dalla comunicazione al punto di contatto di cui all'articolo 3, il quale provvede a darne comunicazione al Comitato tecnico. L'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e la Soprintendenza territorialmente competente svolgono le funzioni di vigilanza e di controllo sui progetti di ricerca e sul rispetto dei requisiti ivi previsti. Specifica che nel caso di accertate irregolarità e inosservanza relative alla modalità, i predetti enti dispongono l'interruzione del permesso di ricerca e provvedono a segnalare al MASE e al MIMIT l'adozione del relativo provvedimento.
  Riferisce poi che ai sensi dell'articolo 8, si impone – per le concessioni minerarie relative a progetti strategici rilasciate ai sensi dell'articolo 3 – il versamento, da parte del titolare della concessione di un'aliquota del prodotto tra il 5 per cento e il 7 per cento. Osserva che i relativi introiti sono destinati ad essere ripartiti in favore dello Stato per i progetti a mare, nonché in favore dello Stato e della regione interessata per i progetti su terraferma. Si demandano le modalità attuative ad un decreto del MEF, da adottarsi di concerto con il MASE e il MIMIT, di intesa Pag. 36con la Conferenza Unificata. Le somme, versate allo Stato, confluiscono nel Fondo nazionale del made in Italy, per sostenere investimenti nella filiera delle materie prime critiche strategiche per la Nazione. Precisa infine che tali previsioni non si applicano alle concessioni già rilasciate al momento dell'entrata in vigore del decreto-legge, né ai rinnovi delle stesse, se previsti dal titolo originario.
  Evidenzia che l'articolo 9 è volto ad incrementare il recupero di risorse minerarie, correlate ai rifiuti estrattivi che rappresentano potenziali materie prime critiche. In particolare, si prevede che le disposizioni di cui al regio decreto n. 1443 del 1927, purché compatibili, siano estese anche per il rilascio dei titoli abilitativi dalle strutture di deposito dei rifiuti di estrazione chiuse, incluse le strutture abbandonate.
  Fa presente che l'articolo 10, attribuisce all'ISPRA- Servizio geologico d'Italia il compito di elaborare il Programma nazionale di esplorazione, sulla base di una convenzione stipulata con il MIMIT e il MASE.
  Aggiunge poi che la convenzione contiene l'indicazione di milestone e target il cui mancato raggiungimento comporta la revoca dell'affidamento e del finanziamento.
  Rammenta inoltre che si consente ad ISPRA-Servizio geologico d'Italia di avvalersi, per l'elaborazione del Programma, di competenze esterne. Le attività di indagine e di esplorazione necessarie all'elaborazione del Programma si svolgono con tecniche non invasive. Specifica che si dispone che il Programma venga approvato dal CITE il 24 marzo 2025.
  Sottolinea inoltre che la Carta mineraria aggiornata, sulla base delle risultanze del Programma nazionale di esplorazione, viene quindi pubblicata sul sito internet di ISPRA entro il 24 maggio 2025.
  Rappresenta che entro il 26 luglio 2024, ISPRA provvede alla rielaborazione dei dati delle indagini geognostiche esistenti per individuare eventuali mineralizzazioni non rilevate e pubblica, nelle more della Carta mineraria aggiornata, una prima mappa accessibile al pubblico.
  Evidenzia infine che per l'attuazione di queste disposizioni è autorizzata la spesa di 0,5 milioni di euro per il 2024 e di 3 milioni per l'anno 2025.
  Osserva poi che l'articolo 11 stabilisce che il MIMIT è tenuto a provvedere al monitoraggio delle catene del valore strategiche, alla misurazione del fabbisogno nazionale e alla conduzione di prove di stress. Specifica che, a tali fini, viene istituito presso il medesimo ministero il Registro nazionale delle aziende e delle catene del valore strategiche.
  Fa presente che si stabilisce che le imprese operanti in settori strategici sono individuate con decreto del MIMIT, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, e comunque non oltre il 24 maggio 2025. Rammenta infine che per l'istituzione e l'implementazione del Registro è autorizzata la spesa di 1 milione di euro per l'anno 2025 e di 200.000 euro a decorrere dall'anno 2026.
  Rappresenta che l'articolo 12 stabilisce che alle controversie relative alle procedure per il riconoscimento o il rilascio dei titoli abilitativi relativi ai progetti strategici, si applica la norma che regola i giudizi amministrativi aventi ad oggetto qualsiasi procedura relativa a interventi finanziati con risorse previste dal PNRR.
  Illustra il Capo III (articoli da 13 a 17) che detta misure sulla promozione degli investimenti.
  Nello specifico, sottolinea che l'articolo 13 del decreto-legge in esame reca norme volte a stimolare la crescita e il rilancio delle attività di trasformazione ed estrazione delle materie prime critiche per il rafforzamento delle catene di approvvigionamento. Aggiunge poi che a tal fine vengono apportate modifiche alla disciplina del Fondo nazionale del made in Italy, in particolare specificando che il fondo può essere utilizzato per sostenere anche le attività di estrazione e trasformazione di materie prime critiche, e alle disposizioni per la valorizzazione del patrimonio immobiliare, consentendo a INVIMIT S.p.A. di costituire fondi per investire in asset immobiliari strumentali all'operatività delle società delle filiere strategiche e strumenti finanziari emessi dalle società delle filiere strategiche il cui rendimento sia collegato ai predetti asset immobiliari.Pag. 37
  Osserva che l'articolo 14 modifica e integra le disposizioni che assoggettano all'obbligo di notifica preventiva al MIMIT e al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI) le esportazioni delle materie prime critiche tra le quali rientrano i rottami ferrosi. Fa presente che viene disposta, tra l'altro, l'istituzione, presso il MAECI, di un tavolo permanente per il monitoraggio degli scambi di rottami ferrosi e di altre materie prime critiche anche al fine di valutare e promuovere azioni di salvaguardia compatibili con l'ordinamento europeo e internazionale.
  Prosegue evidenziando che l'articolo 15 introduce alcune misure di coordinamento della normativa di settore apportando delle modifiche alla disciplina del CITE. Specifica, in particolare, che si introduce una nuova funzione CITE, consistente nel rafforzare l'approvvigionamento di materie prime critiche e strategiche, e si prevede che il CITE approvi il Programma nazionale di esplorazione delle materie prime critiche e si pronunci sulla richiesta di valutazione dello status di progetto strategico relativo all'estrazione, trasformazione o riciclo delle materie prime strategiche.
  Rappresenta poi che ai sensi dell'articolo 16 si pospone dall'anno 2023 all'anno 2024 l'autorizzazione di un importo per 2 miliardi e 525 milioni per la realizzazione di operazioni inerenti a società di rilievo strategico, tra cui ad esempio l'acquisizione o la riacquisizione di partecipazioni anche azionarie. Sottolinea che per tali società di rilievo strategico, di cui il MEF conseguirà una partecipazione, è prevista anche l'esenzione dal Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica e dal limite massimo e relativi provvedimenti sui compensi di amministratori e dipendenti.
  Rammenta infine che l'articolo 17 stabilisce che il decreto-legge entri in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 25 giugno 2024.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.05.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 2 luglio 2024.

Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) dei rappresentanti di Amici della Terra, Greenpeace, Legambiente, WWF.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.15 alle 10.45.

Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) di Stefano Naitza, ricercatore in Giacimenti minerari presso l'Università degli studi di Cagliari, Rosanna Bellopede, professoressa associata di ingegneria delle materie prime presso il Politecnico di Torino, Sabrina Nazzareni, professoressa associata in mineralogia presso l'Università degli studi di Parma, Giorgio Massacci, direttore del dipartimento di ingegneria civile presso l'Università degli studi di Cagliari, Giovanni Brussato, ingegnere minerario.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.45 alle 11.10.

Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) dei rappresentanti di Utilitalia.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11.10 alle 11.20.

Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) dei rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11.20 alle 12.

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Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) dei rappresentanti di Eurallumina spa, Interventi geo ambientali (IGEA spa), Invimit sgr spa, Iren, Minerali industriali srl, Mineraria Gerrei srl.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12 alle 12.45.

Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) dei rappresentanti di Portovesme srl.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.45 alle 12.55.

Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) dei rappresentanti di ECCO-climate, Osservatorio italiano materie prime critiche energia (OIMCE).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.55 alle 13.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 2 luglio 2024.

Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) dei rappresentanti di Seri industrial spa e FAAM, Vedra metals srl.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 17 alle 17.15.

Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) dei rappresentanti di Assomet, Assorisorse.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 17.15 alle 17.30.

Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) dei rappresentanti di Confapi, Confartigianato imprese, Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (CNA), Assofermet, Associazione nazionale ingegneri minerari (ANIM), Federacciai, Confindustria.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 17.30 alle 18.10.

Audizioni informali, anche in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) dei rappresentanti di Consorzio nazionale imballaggi alluminio (CIAL), Consorzio eco-pv group, Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciai (Ricrea), Consorzio Erion WEEE.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 18.10 alle 18.40.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

Audizioni informali, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante DL 84/2024: Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (C. 1930 Governo) di rappresentanti di Maffei sarda silicati S.p.A.