AUDIZIONI
Martedì 2 luglio 2024. — Presidenza della vicepresidente Giorgia LATINI. – Interviene il Ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara.
La seduta comincia alle 13.05.
Seguito dell'audizione, in videoconferenza, del Ministro dell'istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nell'ambito dell'esame, in sede referente, del DL 71/2024, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).
Sulla pubblicità dei lavori.
Giorgia LATINI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
Introduce quindi l'audizione.
Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Gaetano AMATO (M5S), Irene MANZI (PD-IDP), Alessandro AMORESE (FDI), Antonio CASO (M5S) e Rossano SASSO (LEGA), in videoconferenza.
Il Ministro Giuseppe VALDITARA risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.
Giorgia LATINI, presidente, ringrazia il Ministro per il contributo ai lavori della Commissione e dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 13. 40.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE REFERENTE
Martedì 2 luglio 2024. — Presidenza della vicepresidente Giorgia LATINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione e il merito Paola Frassinetti.
La seduta comincia alle 17.20.
Sulla pubblicità dei lavori.
Giorgia LATINI, presidente, avverte che il gruppo di FdI ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale.
C. 1691 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 maggio 2024.
Giorgia LATINI, presidente, avverte che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dalla seduta di lunedì 8 luglio, per l'avvio della discussione generale; la Commissione è tenuta quindi a concluderne l'esame in sede referente in tempo utile per consentire il rispetto di tale data e cioè entro giovedì 4 luglio prossimo, in un orario che la presidenza si riserva di individuare anche tenuto conto dell'andamento dei lavori parlamentari.
Avverte, infine, che l'esame riprende dagli identici emendamenti Caso 1.254 e Piccolotti 1.255, a pagina 67 del fascicolo, su cui è stato espresso un invito al ritiro.
Antonio CASO (M5S), illustra l'emendamento 1.254 volto a sopprimere la lettera e) dell'articolo 1, comma 1, capoverso «Art. 25-bis», comma 6 del provvedimento in esame. Sostiene che tale disposizione costituisca la parte più assurda del provvedimento sia sul piano linguistico, mediante l'impiego della parola addestramento, sia concettualmente per la previsione della possibilità di stipulare contratti di prestazione d'opera con soggetti del sistema delle imprese e delle professioni.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Caso 1.254 e Piccolotti 1.255.
Gaetano AMATO (M5S), intervenendo, in qualità di cofirmatario, sull'emendamento Caso 1.256 sostiene l'importanza della definizione di coloro che dovranno occuparsi del reclutamento e della formazione all'interno della scuola anche riferendosi al seguito dell'audizione del Ministro Valditara svoltasi in data odierna.
La Commissione respinge l'emendamento Caso 1.256.
Irene MANZI (PD-IDP), illustrando l'emendamento 1.257 a sua prima firma identico all'emendamento 1.258 Piccolotti, afferma che occorre sostituire il termine addestramento, essendo comunque necessario che la scuola si interfacci con il mondo del lavoro e delle professioni.
Antonio CASO (M5S), sottoscrive l'emendamento Manzi 1.257, concordando sul fatto che parlare di collaborazione con il mondo del lavoro invece che di addestramento non può che essere un passo in avanti per la qualità del testo.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Manzi 1.257 e Piccolotti 1.258.
Irene MANZI (PD-IDP), illustrando l'emendamento 1.259 a sua prima firma, chiarisce che esso intende valorizzare l'istruzione, facendo in modo che essa resti in capo al personale docente.
Antonio CASO (M5S), intervenendo sull'emendamento in esame, si associa alle considerazioni dell'onorevole Manzi, sottolineando che è sbagliato innestare figure esterne alla scuola quali quelle dei soggetti Pag. 24del sistema delle imprese e delle professioni quando vi sono graduatorie di merito, GPS alle quali attingere. Conclude ritenendo, quindi, che il provvedimento vada contro il mondo della scuola.
La Commissione respinge l'emendamento Manzi 1.259.
Anna Laura ORRICO (M5S), illustra, in qualità di cofirmataria, l'emendamento Amato 1.260, conferma la contrarietà del proprio gruppo non solo sui contenuti, ma anche sul linguaggio usato dal disegno di legge. Sostiene, infatti, che parlare di prestazione d'opera riferendosi all'insegnamento significa svilire la professione e, ancor di più, la missione dell'insegnamento medesimo.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.260.
Antonio CASO (M5S), intervenendo, in qualità di cofirmatario, sull'emendamento Amato 1.261, afferma che sia molto più opportuno reclutare docenti esperti nelle materie previste dal piano formativo delle istituzioni scolastiche invece che affiancare agli insegnanti figure esterne provenienti dal mondo delle imprese e delle professioni.
Irene MANZI (PD-IDP), preannuncia il voto favorevole sull'emendamento Amato 1.261 associandosi alle considerazioni svolte dall'onorevole Caso; al riguardo sottolinea che sarebbe opportuno reclutare docenti esperti nelle materie di insegnamento dal piano formativo delle istituzioni scolastiche, anche alla luce della natura sperimentale del disegno di legge in esame.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Amato 1.261 e 1.262.
Gaetano AMATO (M5S), intervenendo sull'emendamento 1.263 a sua prima firma, sottolinea che con la parola addestramento si sta portando il relativo concetto all'interno della formazione dell'individuo. Ricorda, tuttavia, che l'insegnamento non è addestramento e che i centri di addestramento professionale non esistono più. Chiede, infine, se l'obiettivo del disegno di legge non sia quello di voler istituire nuovamente tali centri.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.263.
Anna Laura ORRICO (M5S), intervenendo, in qualità di cofirmataria, sull'emendamento Amato 1.264, fa presente che la parola orientamento è più adatta di addestramento, in quanto la scuola deve orientare gli studenti all'acquisizione di conoscenze e competenze spendibili in settori diversi tra loro ed in territori ulteriori a quello di provenienza.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.264 e 1.265.
Antonio CASO (M5S), intervenendo, in qualità di cofirmatario, sull'emendamento Amato 1.266, ritiene che la parola addestramento dovrebbe essere sostituita dal termine avviamento. Lamenta che il disegno di legge concepisce, invece, lo studente soltanto come un futuro lavoratore nonché come un prodotto destinato ad essere consumato dalle imprese del territorio di origine.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.266.
Anna Laura ORRICO (M5S), intervenendo, in qualità di cofirmataria, sull'emendamento Amato 1.267, critica la visione del disegno di legge in esame secondo la quale l'unico sbocco per gli studenti degli istituti tecnici e professionali sarebbero unicamente le imprese. Ricorda che, invece, esiste un ampio spettro di opzioni affinché gli studenti possano esprimere le proprie capacità.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.267.
Pag. 25Anna Laura ORRICO (M5S), illustrando, in qualità di cofirmataria, l'emendamento Amato 1.268, fa presente la necessità di ampliare gli orizzonti per gli studenti, rivolgendosi a stakeholders diversi dalle imprese affinché gli studenti possano mettere in pratica quanto appreso a scuola.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1. 268, 1.269 e Manzi 1.270.
Gaetano AMATO (M5S), intervenendo sull'emendamento 1.271 a sua prima firma, nel ricordare come l'ottica del disegno di legge sia quella di mettere gli istituti tecnici e professionali al servizio delle imprese, afferma che sarebbe a questo punto opportuno aggiungere l'aggettivo locali alla parola imprese. Sostiene, infatti, che le imprese alle quali si rivolge il provvedimento sono necessariamente locali, dubitando che le imprese dell'Italia del nord invieranno propri addestratori presso gli istituti tecnici e professionali dell'Italia del sud per individuare futuri dipendenti.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.271.
Antonio CASO (M5S), illustrando, in qualità di cofirmatario, l'emendamento Amato 1.272, sostiene che l'intero disegno di legge costituisce una sorta di anticipazione di ciò che determinerà in futuro l'autonomia differenziata. Rileva, invero, che le realtà aziendali cui si rivolge la disposizione oggetto della presente proposta emendativa sono necessariamente territoriali.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Amato 1.272 e 1.273.
Antonio CASO (M5S), intervenendo, in qualità di cofirmatario, sull'emendamento Amato 1.274, insiste nell'affermare che vi è il forte rischio che il disegno di legge determini rilevanti differenze tra un territorio e l'altro. Per tale ragione ritiene necessario che la situazione sia adeguatamente monitorata mediante il coinvolgimento della Conferenza Unificata.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.274.
Irene MANZI (PD-IDP), associandosi alle considerazioni svolte dall'onorevole Caso, preannuncia il voto favorevole a nome del suo gruppo sull'emendamento Amato 1.275. Al riguardo ribadisce la necessità di un coinvolgimento preventivo delle regioni e della Conferenza Unificata per quanto attiene all'ingresso negli istituti tecnici e professionali di soggetti esterni al corpo docente.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.275 e 1.276.
Antonio CASO (M5S), intervenendo sull'emendamento 1.277 a sua prima firma, ne illustra la finalità soppressiva. Rileva che l'emendamento è volto a contestare che lo scopo della scuola e del sistema educativo in generale sia soltanto quello di trovare lavoro agli studenti. Ricorda, infatti, che a causa dell'innovazione tecnologica il mondo è in costante evoluzione e quindi che è necessario fare in modo che gli studenti acquisiscano un bagaglio di conoscenze e competenze spendibili anche in contesti diversi da quelli esistenti nel territorio dove hanno studiato.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Caso 1.277 e Amato 1.278.
Anna Laura ORRICO (M5S), illustra, in qualità di cofirmataria, l'emendamento Caso 1.279, ricorda a sé stessa e agli onorevoli colleghi presenti, la proposta di legge sulle competenze non cognitive, rilevando come nel testo del disegno di legge in esame siano invece presenti parole – come «trasversali» – ormai obsolete secondo la stessa comunità scientifica. Conclude, quindi, facendo presente che l'emendamento non è volto a modificare il contenuto del disegno di legge bensì soltanto ad aggiornare il Pag. 26lessico utilizzato, allineandolo a quello usato dalla comunità scientifica internazionale.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caso 1.279, Amato 1.280, 1.281 e 1.283.
Antonio CASO (M5S), intervenendo, in qualità di cofirmatario, sull'emendamento Amato 1.284, ricorda che la sperimentazione avviata riduce da cinque a quattro gli anni di frequenza degli istituti tecnici e professionali. Fa presente che, tuttavia, diverse sperimentazioni in tal senso sono già state intraprese ed abbandonate a causa di risultati insoddisfacenti e, pertanto, richiede il ripristino della durata quinquennale dei percorsi formativi degli istituti tecnici e professionali.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.284, 1.285 e 1.286.
Anna Laura ORRICO (M5S), illustrando le finalità dell'emendamento Amato 1.287, si chiede, non condividendo lo spirito della proposta di legge, che cosa succederà nei territori nei quali il tasso di disoccupazione giovanile – come la Calabria – sia elevato e dove spesso i servizi di collocamento mirato non funzionano.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.287, Caso 1.290 e Amato 1.291.
Antonio CASO (M5S), illustra, in qualità di cofirmatario, l'emendamento Amato 1.292, rilevando che anche in questo caso la finalità è quella di fare sì che i percorsi formativi restino quinquennali nonostante la sperimentazione.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.292, 1.293, 1.294, 1.295, 1.296, Caso 1.297, 1.298, 1.299, Amato 1.301 e 1.302.
Antonio CASO (M5S), intervenendo, in qualità di cofirmatario, sull'emendamento Amato 1.307, evidenzia come questa, nel complesso, sia la solita riforma a costo zero, basata sulla fusione tra scuole ed aziende nonché sulla percezione di finanziamenti da parte dei privati.
Ribadisce, quindi, il rischio che si creino differenze tra i territori maggiormente in grado di attrarre investimenti e quelli meno attrattivi e sottolinea che i finanziamenti saranno erogati dai privati per soddisfare i propri interessi e non quello generale o degli studenti.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.307.
Antonio CASO (M5S), illustrando l'emendamento Amato 1.308, sottolinea l'opportunità di sostituire la parola finanziamenti con la parola investimenti, pur nella consapevolezza che la differenza terminologica non elimina il rischio che essi saranno effettuati dai privati per perseguire i propri interessi meramente economici.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.308 e 1.309.
Anna Laura ORRICO (M5S), intervenendo sull'emendamento Amato 1.310, si associa alle considerazioni precedentemente svolte dagli altri componenti del gruppo M5S ribadendo il rischio che si producano differenze troppo marcate tra i territori caratterizzati da un contesto socio-economico debole e quelli da un contesto socio-economico forte. Lamenta, infine, che i finanziamenti privati possano influenzare in maniera indebitamente eccessiva l'istruzione degli studenti.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.310.
Antonio CASO (M5S), illustrando l'emendamento Amato 1.311, rileva che la relativa finalità – come avvenuto in altri emendamenti – è quella di fare in modo che lo Stato mantenga un minimo di controllo sull'offerta scolastica esistente tra un territorio e l'altro.
Pag. 27La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.311, 1.312 e 1.313.
Antonio CASO (M5S), intervenendo sull'emendamento 1.314 a sua prima firma, lamenta che si continui a parlare di accordi di partenariato quando la strada da seguire dovrebbe essere un'altra, dal momento che l'istruzione non dovrebbe piegarsi a logiche di mercato.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caso 1.314 e 1.315 nonché l'emendamento Amato 1.317.
Anna Laura ORRICO (M5S), illustra, in qualità di cofirmataria, l'emendamento Amato 1.319, sottolineando la necessità di espungere dal testo la coprogettazione con le imprese. Invero, pur condividendo l'opportunità che le scuole interagiscano con le imprese, ritiene che la coprogettazione sia eccessiva dal momento che essa va ben oltre l'ascolto e il confronto reciproci, aprendo la strada ad un'eccessiva ingerenza delle imprese nel sistema scolastico.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.319 e 1.320 nonché l'emendamento Manzi 1.321.
Antonio CASO (M5S) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Amato 1.322 volto ad escludere che gli accordi di partenariato prevedano anche la definizione delle modalità di coprogettazione dell'offerta formativa.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Amato 1.322, gli identici emendamenti Manzi 1.323 e Piccolotti 1.324, gli emendamenti Amato 1.325, 1.326, 1.327, 1.328, 1.330, 1.331, 1.332, 1.334, 1.335, 1.336, 1.337, 1.338, 1.339 e 1.340.
Antonio CASO (M5S) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Amato 1.341 volto a garantire il ruolo educativo della scuola che non può limitarsi ad essere una mera filiera formativa ma deve contribuire all'educazione del cittadino del futuro.
La Commissione con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.341 e 1.342, Caso 1.343, Amato 1.344, 1.345, 1.346, 1.347, 1.348, 1.349, 1.350, 1.351, 1.352, 1.353, 1.354, 1.355, 1.356, 1.357, 1.358, 1.359, 1.360, 1.361, 1.362, 1.363, 1.364, 1.365 e 1.366.
Antonio CASO (M5S) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Amato 1.367 volto a prevedere la regolamentazione degli investimenti da parte dei soggetti partecipanti alla filiera.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.367.
Anna Laura ORRICO (M5S) illustra, in qualità di cofirmataria, le finalità dell'emendamento Amato 1.368 volto a prevedere la regolamentazione degli investimenti da parte dei soggetti partecipanti alla filiera anche al fine di evitare che le scuole diventino private.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Amato 1.368, 1.369, 1.370, 1.371, l'emendamento Manzi 1.372 nonché gli emendamenti Amato 1.373, 1.374, 1.375, 1.376, 1.377 e 1.378.
Antonio CASO (M5S) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Amato 1.379 volto a tutelare il ruolo ed il coinvolgimento degli uffici scolastici regionali.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.379 e 1.380.
Antonio CASO (M5S) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Amato 1.381 volto a garantire percorsi quinquennali anziché quadriennali anche al fine di garantire un'adeguata durata della formazione tecnico-superiore.
Pag. 28La Commissione con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Amato 1.381, 1.382 e Manzi 1.383.
Antonio CASO (M5S) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Amato 1.384 ribadendo l'importanza che anche la filiera formativa tecnologico-professionale abbia innanzitutto una funzione educativa evitando che sia trasformata in un percorso di mera formazione professionale.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.384.
Anna Laura ORRICO (M5S) illustra, in qualità di cofirmataria, le finalità dell'emendamento Caso 1.388 volto a prevedere una specifica autorizzazione di spesa, necessaria all'attuazione della prevista riforma della filiera tecnologico-professionale, al fine di garantire che lo Stato destini adeguati investimenti finanziari per il settore della scuola.
Irene MANZI (PD-IDP) nel sottoscrivere l'emendamento Caso 1.388 ribadisce la necessità che per la riforma in discussione, che segnerà in modo negativo il futuro della formazione professionale, siano stanziate adeguate risorse finanziarie. Preannuncia quindi il voto favorevole a nome del suo gruppo sull'emendamento in esame.
La Commissione respinge l'emendamento Caso 1.388.
Antonio CASO (M5S) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Amato 1.389 volto a prevedere il coinvolgimento delle amministrazioni senza far prevalere l'interesse privato delle aziende coinvolte che beneficerebbero di manodopera a basso costo.
La Commissione respinge l'emendamento Amato 1.389.
Irene MANZI (PD-IDP) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.390 volto a tutelare il personale docente in servizio auspicando su tale delicata questione un'ulteriore riflessione da parte del Governo.
Anna Laura ORRICO (M5S) nel sottoscrivere l'emendamento Manzi 1.390 preannuncia il voto favorevole a nome del gruppo M5S ritenendo essenziale che non vada sprecata l'occasione di incrementare in modo permanente la dotazione organica del personale docente.
La Commissione respinge l'emendamento Manzi 1.390.
Antonio CASO (M5S) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Orrico 1.6 volto a modificare la rubrica del nuovo articolo 25-bis nel senso di sostituire la parola «formativa» con la parola «educativa», sottolineando, al riguardo, l'importanza di valorizzare la funzione educativa della scuola anche nell'ambito della formazione tecnica.
La Commissione respinge l'emendamento Orrico 1.6.
Antonio CASO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.391 volto ad evitare l'ennesima mortificazione del ruolo del Parlamento. Al riguardo sottolinea i rischi connessi alla previsione dell'avvio di una nuova sperimentazione già a partire dall'anno scolastico 2024/2025 con norme diverse dalla sperimentazione già in atto.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caso 1.391, 1.392, 1.393, 1.394, 1.395 e 1.396.
Antonio CASO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.397 volto a salvaguardare il coinvolgimento degli uffici scolastici regionali.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caso 1.397, 1.398, 1.401 e 1.402, nonché l'emendamento Manzi 1.403.
Pag. 29Antonio CASO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.404 volto a prevedere percorsi quinquennali anziché quadriennali evidenziando come allo stato la sperimentazione già avviata si è rivelata fallimentare e poco attrattiva.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caso 1.404 e 1.405.
Antonio CASO (M5S) intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.406 ne illustra le finalità evidenziando l'importanza che la nuova sperimentazione non sia prevista già a partire dall'anno scolastico 2024/2025.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Caso 1.406, 1.407, 1.408 e 1.409.
Antonio CASO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.410 volto a specificare che la prevista filiera tecnologico-professionale abbia carattere educativo e non meramente formativo.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Caso 1.410, 1.411 e 1.412.
Antonio CASO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.413 volto a rinviare l'avvio della nuova sperimentazione all'anno scolastico 2027/2028.
La Commissione respinge l'emendamento Caso 1.413.
Antonio CASO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.414 volto a rinviare l'avvio della nuova sperimentazione all'anno scolastico 2026/2027.
La Commissione respinge l'emendamento Caso 1.414.
Antonio CASO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.415 volto a rinviare l'avvio della nuova sperimentazione all'anno scolastico 2025/2026.
La Commissione respinge l'emendamento Caso 1.415.
Irene MANZI (PD-IDP) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.01 ribadendo la necessità di rendere la formazione professionale coerente con i bisogni dell'offerta formativa. A tale fine sottolinea la necessità che siano stanziate adeguate risorse finanziarie e che la relativa ripartizione sia attuata mediante un decreto del Ministro dell'istruzione e del merito.
Anna Laura ORRICO (M5S) illustra, in qualità di cofirmataria, le finalità dell'articolo aggiuntivo Caso 1.02 evidenziando l'importanza che lo Stato stanzi le risorse finanziarie necessarie a garantire l'effettiva realizzazione della riforma in esame, anche al fine di incentivare gli eventuali investimenti da parte di soggetti privati.
La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Manzi 1.01 e Caso 1.02.
Giorgia LATINI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 18.40.