ALLEGATO 1
5-02525 Pastorella: Vendita della quota societaria di Leonardo in Industria Italiana Autobus (IIA) a Seri Industrial.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Come ha avuto modo di riferire il Ministro Urso in risposta all'interpellanza urgente del 21 giugno scorso in Aula Camera, la vicenda di Industria Italiana Autobus (IIA) è stata frutto delle scelte inadeguate del passato e di un insufficiente supporto finanziario da parte dei soci. L'attuale Governo ha trovato, nel 2022, una produzione annuale crollata a 111 autobus, perdite per 48 milioni, debiti per 172 milioni, l'interruzione delle forniture e il rifiuto di ulteriori ordini da parte dei fornitori.
Di fronte a questa situazione abbiamo intensamente lavorato per garantire il miglioramento della produttività dell'azienda e per tutelare i lavoratori coinvolti. È stata subordinata l'erogazione del sostegno finanziario al raggiungimento di obiettivi intermedi funzionali alla realizzazione del nuovo Piano industriale, il mancato raggiungimento dei quali ha portato alla sostituzione del management.
A seguito dell'insediamento del nuovo CdA, è stato predisposto il nuovo Piano 2023-2026, che ha portato l'azienda a produrre il 59 per cento in più rispetto all'anno precedente e a far crescere il fatturato del 42 per cento rispetto al 2022. Inoltre, l'attuale portafoglio ordini assicura la saturazione della capacità produttiva fino al primo semestre 2025.
Tali dati confermano che il Governo ha agito con l'obiettivo di risanare l'azienda ed aiutarla a crescere nel mercato di riferimento. A tal fine i soci, con l'autorizzazione del Ministero, hanno immesso risorse per 83 milioni di euro nel 2023 e per 32 milioni di euro nel 2024.
Come noto, l'ingresso di Invitalia nel capitale sociale, avvenuto nel 2019, prevedeva la dismissione della sua partecipazione dopo 5 anni, ossia quest'anno. Anche il socio privato Leonardo ha poi deliberato di dismettere la sua partecipazione, in quanto non in linea con il proprio core business.
Pertanto, la cessione di IIA ad un partner privato è conseguente alla dismissione dei due soci pubblici e risulta un atto dovuto e necessario.
Invitalia e Leonardo, supportati da un advisor internazionale, hanno dunque avviato un processo di individuazione di un partner industriale al quale affidare la guida di IIA. All'esito di tale procedura, sono state presentate 23 manifestazioni di interesse, delle quali solo una si è concretizzata in una vera e propria offerta vincolante.
Il 10 maggio, Invitalia ha approvato la proposta di accordo di cessione della sua partecipazione a favore di Seri Industrial.
Al riguardo, rappresento che è stato avviato il dovuto confronto con le parti sociali e le regioni coinvolte: in data 13 giugno, infatti, ho incontrato le organizzazioni sindacali nazionali per illustrare la situazione aziendale e rendere note le interlocuzioni in corso con i partner privati. Tuttavia, le organizzazioni sindacali hanno ritenuto di non proseguire il confronto.
Effettuati tutti gli approfondimenti necessari, il MIMIT ha quindi autorizzato Invitalia a concludere la cessione a favore del gruppo Seri, che si è impegnato a realizzare un piano industriale innovativo, a garantire i livelli occupazionali degli stabilimenti coinvolti anche consentendo l'eventuale ingresso di ulteriori partner industriali.
Non è corretto, pertanto, qualificare Seri Industrial come socio finanziario, così come non è corretto precedere che l'acquirente cederà la società ad un ipotetico socio industriale estero. Al contrario, l'accordo di cessione prevede il divieto per l'acquirente, per 36 mesi, di trasferire o dismettere,Pag. 158 con qualsiasi modalità, il controllo di IIA. Onde evitare possibili impasse produttive e occupazionali, sono state poste due ulteriori condizioni:
1. che Invitalia rimanga nel capitale con una partecipazione del 2 per cento, che le consente di opporsi a qualsiasi delibera contraria all'accordo, all'oggetto sociale o all'interesse sociale di IIA.
2. una clausola che prevede l'obbligo, per l'acquirente, di alienare la parte non edificata dello stabilimento di Flumeri, ove giungessero offerte di soggetti interessati a sviluppare un piano di crescita in settori non concorrenziali con quello della produzione di bus, con un focus specifico per il comparto dell'automotive.
Con questi interventi riteniamo si possa segnare una nuova pagina della storia di Industria Italiana Autobus, che la faccia uscire da anni di scelte discutibili e risorse mal utilizzate, dotando l'Italia di un operatore solido in un campo strategico come il trasporto pubblico locale sostenibile.
ALLEGATO 2
5-02526 Barbagallo: Cessione di quote pubbliche di Poste Italiane.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Grazie Presidente, grazie Onorevoli interroganti.
Come riferito già in questa sede lo scorso febbraio, ribadisco che il Ministero delle imprese e del made in Italy nei confronti di Poste italiane S.p.a. svolge unicamente l'attività di vigilanza limitatamente al servizio postale e all'assolvimento degli obblighi derivanti dal contratto di programma di durata quinquennale stipulato con la stessa azienda.
Tuttavia, con riferimento specifico al quesito posto in questa sede, concernente la cessione di Poste italiane, come più volte rilevato anche dal Ministro dell'economia e delle finanze, voglio sottolineare talune circostanze.
In primo luogo, il programma di dismissione riguarda la cessione di quote di minoranza e non è prevista la perdita del controllo pubblico.
Inoltre, come è stato riferito nel corso dell'Audizione tenutasi lo scorso 27 marzo 2024 dallo stesso Ministro Giorgetti, l'alienazione di una quota della partecipazione pubblica potrà aprire il capitale ad azionisti e ampliare, quindi, il cosiddetto flottante, con risultati anche in termini di rafforzamento e valorizzazione delle società interessate. Peraltro, resta fermo il potere di veto del Governo per garantire che non vengano meno i servizi di interesse pubblico.
Per quanto di competenza, con riferimento «alla necessità di tutela del patrimonio costituito da Poste Italiane», richiamata dagli Onorevoli interroganti, vorrei far presente che il MIMIT concorda con tale visione e in effetti sta supportando la società in parola nel processo di diversificazione dei servizi erogabili.
Tale azione si sta compiendo attraverso «il progetto Polis», finanziato con risorse nazionali del Piano nazionale complementare al PNRR. Il progetto prevede infatti la trasformazione degli uffici postali nei comuni al di sotto dei 15.000 abitanti al fine di renderli idonei al rilascio, in modalità digitale, dei servizi della pubblica amministrazione.
Infine, una seconda linea di intervento – Spazi per l'Italia – prevede la realizzazione di n. 250 spazi comuni distribuiti in tutte le province, da destinare ad attività di co-working ed erogazione di servizi avanzati (per professionisti, imprese, pubbliche amministrazioni, associazioni e singoli cittadini) attraverso la trasformazione di spazi in edifici direzionali di Poste Italiane e uffici postali.
Siamo dunque consapevoli dell'importanza del patrimonio costituito da Poste Italiane e dei suoi lavoratori e continueremo a lavorare per non perdere il controllo pubblico di un'azienda così strategica per il Sistema Paese.
ALLEGATO 3
5-02527 Dara: Impiego della sola lingua araba in una campagna pubblicitaria di Poste Italiane.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Grazie Presidente, grazie Onorevoli interroganti.
In premessa, si fa presente che i rapporti tra il MIMIT e Poste Italiane riguardano prevalentemente l'affidamento all'azienda in parola del Servizio Postale Universale, previsto a norma dell'articolo 23, comma 2, del decreto legislativo n. 261 del 1999.
Lo stesso contratto di programma 2020-2024, sottoscritto con il MIMIT, regola i rapporti tra lo Stato e Poste Italiane per la fornitura del citato Servizio Postale Universale.
Orbene, i servizi finanziari offerti da Poste Italiane non rientrano nel perimetro del Servizio Postale Universale. Di conseguenza, al di fuori del citato perimetro, Poste Italiane esercita le sue scelte nell'ambito della sua autonomia imprenditoriale, rispondendo alle esigenze di mercato. Ed è proprio in risposta alle esigenze di mercato che l'azienda compie quelle operazioni strumentali, accessorie o comunque ritenute necessarie o utili per il conseguimento dell'oggetto sociale, come previsto dallo Statuto e nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari applicabili.
Nell'ambito del contratto in essere tra MoneyGram e PostePay S.p.A. per l'erogazione dei servizi di Trasferimento Fondi Internazionale presso gli uffici postali abilitati, è prevista la realizzazione di iniziative di comunicazione a supporto del business per la promozione verso i clienti di Poste Italiane.
Relativamente alla specifica campagna di comunicazione a cui fanno riferimento gli Onorevoli interroganti, Poste Italiane specifica che la stessa è rivolta ai clienti appartenenti alle nazionalità maggiormente interessate dal servizio, è finanziata da MoneyGram e ha previsto affissioni pianificate dal 3 al 23 giugno scorso in sole 10 città italiane. Preme sottolineare al riguardo che Poste Italiane ha anche riferito che si tratta di messaggi pubblicitari in lingua italiana e che l'investimento per quelli in lingua araba ha rappresentato meno del 20 per cento del totale.
In conclusione, si segnala che, grazie alla partnership con MoneyGram e alla capillarità della sua rete di uffici postali, Poste Italiane ha assicurato per gli stranieri un sistema semplice e sempre più sicuro per trasferire fondi in tempo reale al Paese di origine, interpretando ancora una volta il ruolo di motore di sviluppo inclusivo e innovativo.
ALLEGATO 4
5-02528 Iaria: Attuazione del Piano di investimenti per la connettività in Italia.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Grazie Presidente. Grazie Onorevoli interroganti.
Come noto, il Piano per la Connettività si basa su investimenti molteplici, in primis quelli della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga (BUL).
In ragione dei ritardi relativi alla Banda Ultra Larga di proprietà pubblica nelle aree «bianche» (aree a fallimento di mercato), richiamati dagli Onorevoli interroganti, il soggetto attuatore Infratel Italia ha richiesto ad Open Fiber la correzione dei progetti inadeguati, prescrivendo la risoluzione delle anomalie riscontrate in fase di collaudo e applicando le penali previste.
Inoltre, il 20 maggio scorso il MIMIT ha definito una procedura di monitoraggio rafforzato, strutturata su incontri scadenzati tra il soggetto attuatore Infratel Italia e il Concessionario Open Fiber, finalizzati a valutare l'avanzamento del Piano e implementare le azioni correttive necessarie.
Ancora, Infratel è chiamata a trasmettere mensilmente al MIMIT un report di avanzamento del progetto che contenga una sezione dedicata al monitoraggio dell'impatto prodotto dalla scarsità di manodopera sull'esecuzione delle opere, nell'ottica di potere avviare tempestivamente, anche in coordinamento con altri enti competenti, ogni iniziativa necessaria ad affrontare tale problematica.
Relativamente allo stato di attuazione del Piano, si riportano i dati di avanzamento al 31 maggio 2024, raccolti anche nella relazione pubblicata sul sito istituzionale di Infratel Italia.
Per quello che riguarda la componente FTTH (Fiber to the home) del Piano, al 31 maggio scorso sono stati approvati 9.871 progetti esecutivi su un totale di 11.691 previsti; sono stati completati 4.964 comuni su 6.065 comuni previsti; sono stati collaudati positivamente 4.217 comuni su un totale di 6.065 comuni previsti. Per quanto concerne le Unità Immobiliari, al 31 maggio 2024 sono risultate collaudabili 4.100.222 unità immobiliari e ne sono state collaudate positivamente 3.638.773.
Per quello che riguarda la componente FWA (Fixed Wireless Access), al 31 maggio scorso sono stati approvati 3.467 progetti esecutivi su un totale di 4.219 previsti; sono stati completati 3.346 cantieri con CUIR (Comunicazione Ultimazione Impianto di Rete) su 3.462 ordini emessi; sono stati collaudati positivamente 1.899 siti su un totale di 2.160 impianti collaudabili.
Informo dunque che il MIMIT segue con attenzione le tappe del monitoraggio rafforzato affinché siano raggiunti gli obiettivi prefissati dalla strategia BUL, ottimizzati gli investimenti e portati a compimento gli impegni previsti nei contratti stipulati fra Infratel e Open Fiber per la costruzione e la gestione della rete pubblica a Banda Ultra Larga.
ALLEGATO 5
Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale all'articolo 138 del regolamento (UE) 2018/1139 e alla direttiva (UE) 2022/2380, che modificano la direttiva 2014/53/UE, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio. Atto n. 155.
PARERE APPROVATO
La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato lo schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale all'articolo 138 del regolamento (UE) 2018/1139 e alla direttiva (UE) 2022/2380, che modificano la direttiva 2014/53/UE, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio (atto n. 155);
preso atto della valutazione favorevole della Commissione Bilancio, espressa nella seduta del 12 giugno 2024;
condiviso l'obiettivo della riduzione della frammentazione delle interfacce di ricarica dei telefoni cellulari e di apparecchiature radio analoghe, anche al fine di ridurre i rifiuti ambientali,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 6
DL 71/2024: Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca. C. 1902 Governo.
PARERE APPROVATO
La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca (C. 1902 Governo),
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 7
Istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria. C. 1305, approvato dal Senato.
PARERE APPROVATO
La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminata, per i profili di competenza, la proposta di legge recante «Istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria» (C. 1305, approvato dal Senato),
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 8
DL 60/2024: Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione. C. 1933 Governo, approvato dal Senato.
PARERE APPROVATO
La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge recante «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione» (C. 1933 Governo, approvato dal Senato);
condivise le finalità del provvedimento di accelerare l'attuazione ed incrementare l'efficienza della politica di coesione europea (2021-2027) nei settori strategici, tra i quali rientrano il settore dei trasporti e della mobilità sostenibile e il sostegno allo sviluppo e all'attrattività delle imprese, anche per la transizione digitale;
considerato che l'articolo 15, comma 3-bis, dispone che, a decorrere dal 1° agosto 2024, nel territorio della regione Calabria non si applica l'addizionale comunale sui diritti d'imbarco di passeggeri sugli aeromobili prevista dalla legge finanziaria 2004 (legge n. 350 del 2003, articolo 2, comma 11), e successivi incrementi;
sottolineata l'opportunità di estendere la disapplicazione dell'addizionale comunale sui diritti d'imbarco anche nei territori delle regioni ad autonomia speciale, anche con oneri a carico della finanza regionale,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.