ALLEGATO 1
DL 71/2024: Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca. C. 1902 Governo.
PROPOSTA DI PARERE DELLA RELATRICE
La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 1902 Governo, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca;
preso atto che l'articolo 4, comma 1, dispone che, per le finalità della Convenzione internazionale contro il doping nello sport, per le attività urgenti connesse ai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali «Milano Cortina 2026», NADO Italia – Organizzazione nazionale articolazione funzionale dell'Agenzia Mondiale Antidoping – è dotata di personalità giuridica di diritto privato, quale agenzia tecnica indipendente;
apprezzato che l'articolo 14, al comma 1, prevede la possibilità per il personale scolastico inviato all'estero che ha prestato tale servizio per non oltre cinque anni scolastici nell'arco della vita lavorativa di optare per la permanenza all'estero per un unico periodo di nove anni scolastici consecutivi, nell'arco dell'intera carriera, in alternativa allo svolgimento di due periodi all'estero, ciascuno dei quali di sei anni scolastici consecutivi, intervallati da almeno sei anni scolastici di effettivo servizio in Italia,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 2
Sugli esiti della missione svolta in Algeria (11-13 giugno 2024).
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Dall'11 al 13 giugno 2024 si è svolta una missione ad Algeri, con la partecipazione degli onorevoli Giangiacomo Calovini, Salvatore Caiata ed Andrea Orsini.
La missione è stata deliberata con l'obiettivo di avviare un percorso di ulteriore rafforzamento delle relazioni di amicizia e di cooperazione tra i due Paesi.
La Delegazione italiana ha potuto avvalersi del fondamentale supporto dell'Ambasciatore italiano ad Algeri, Alberto Cutillo, del Vice Ambasciatore Antonio Poletti e del Console Omar Appolloni, che ha consentito il buon esito della missione.
Gli incontri sono stati preceduti, nella sera dell'11 giugno, da un momento di confronto con rappresentanti della comunità italiana residente in Algeria – imprenditori, funzionari internazionali presso le Organizzazioni Internazionali, esponenti della società civile – da cui è emersa la presenza di un numero significativo di aziende che operano nel Paese africano, in particolare nei settori energetico, infrastrutturale e dell'automotive. Se da un lato si rileva un cospicuo pacchetto di commesse assegnate dalle autorità algerine ad aziende nazionali, dall'altro, alcuni rappresentanti hanno segnalato i ritardi dei pagamenti dovuti alle inefficienze della burocrazia locale e alla eccessiva farraginosità dell'ordinamento interno. In particolare, è stato auspicato un ulteriore sviluppo delle partnerships nel settore della difesa, dal momento che, allo stato attuale, le esportazioni italiane contribuiscono solo per il 3 per cento al fabbisogno militare dell'Algeria. Peraltro, è stato un unanimemente riconosciuto l'interesse e l'apprezzamento della controparte algerina rispetto alla qualità dell'offerta italiana, che pone il nostro Paese in posizione di vantaggio rispetto ad altri partners europei nell'avvio di nuove iniziative di cooperazione bilaterale.
Nella mattina del 12 giugno si è svolto un incontro con una delegazione della Commissione degli Affari esteri, della Cooperazione e dell'Emigrazione dell'Assemblea popolare nazionale, guidata dal Vicepresidente Moudir Bouden, che ha sottolineato gli eccellenti rapporti con l'Italia, sanciti dal Trattato di amicizia del gennaio 2003 e consolidatisi negli ultimi anni con la visita di Stato del Presidente della Repubblica Mattarella in Algeria (6 – 7 novembre 2021), a cui ha fatto seguito quella del Presidente Tebboune in Italia (25-27 maggio 2022).
Sono state altresì menzionate le più recenti visite ad Algeri del Presidente Meloni (gennaio 2023), del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Lollobrigida, e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso (entrambe a giugno 2023), nonché del ministro della difesa Crosetto (settembre 2023); tali incontri hanno confermato che l'Italia rappresenta un partner strategico per l'Algeria, soprattutto nei settori dell'energia, dell'agricoltura e delle infrastrutture. In particolare, da parte algerina è stato sottolineato che l'Italia è il primo cliente dell'Algeria con 19 miliardi di dollari di esportazioni. Esistono, tuttavia, opportunità di ulteriore sviluppo della cooperazione in campo culturale, finalizzata al restauro dei beni storici ed alla promozione della lingua italiana. Sono state citate anche le iniziative di cooperazione decentrata tra le città di Algeri e Napoli, con l'auspicio di poter estendere tale modello anche ad altri enti locali, avvalendosi del supporto delle rispettive Ambasciate. Da ultimo, è stato evocato il tema della significativa comunità gli algerini residenti in Italia, che conta attualmente circa 33 mila unità; al riguardo, è stata auspicata l'implementazione dell'accordo sulla conversione delle patenti di Pag. 39guida, attualmente oggetto di approfondimenti da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Sul piano internazionale, è stata evidenziato l'interesse dell'Algeria a stabilizzare la regione sub-sahariana sul piano politico, economico e sociale, evitando le interferenze esterne e soprattutto la presenza di forze armate straniere. Particolare preoccupazione suscita la recrudescenza del conflitto in Medio Oriente e la gravissima situazione umanitaria a Gaza, imputabile – ad avviso degli interlocutori algerini – ad una reazione sproporzionata di Israele all'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023: in tale ambito, Algeri auspica che l'Italia – e l'Unione europea nel suo complesso – assumano un ruolo guida per imporre il cessate-il-fuoco e ridare slancio al processo di pace finalizzato alla soluzione «due popoli, due Stati».
La delegazione italiana, da parte sua, ha evidenziato che le iniziative di diplomazia parlamentare possono concorrere all'ulteriore rafforzamento delle relazioni tra i due Paesi, nel presupposto dell'Algeria costituisce un partner fondamentale dell'Italia su vari dossier di politica internazionale. Ha altresì sottolineato che il «Piano Mattei» – orientato ad un approccio cooperativo e non predatorio – può rappresentare un volano decisivo per lo sviluppo del continente africano, creando le condizioni di crescita economica e sociale che assicurano, a loro volta, la stabilità politica e la riduzione dei flussi migratori, contribuendo a combattere il fenomeno della tratta di esseri umani e le problematiche connesse all'immigrazione clandestina in Italia. Peraltro, anche il dialogo tra i competenti organi parlamentari può introdurre nuovi spunti di riflessione per orientare il «Piano Mattei» alle effettive esigenze dei singoli partners africani.
Riguardo al conflitto a Gaza è stata ribadito il tradizionale sostegno dell'Italia alla soluzione «due popoli, due Stati» – peraltro condivisa a livello di Unione europea –, nonché l'impegno costante ad affrontare l'emergenza umanitaria della popolazione civile palestinese, che si è esplicitata nell'invio di una nave ospedale e nell'accoglienza in Italia di numerosi bambini palestinesi feriti e bisognosi di cure, nonché delle rispettive famiglie.
Da ultimo, è stato ricordato che la partecipazione del Presidente algerino Tebboune all'imminente riunione in Italia dei Capi di Stato di Governo del G7 conferma l'importanza strategica del Paese africano.
Nel corso dell'incontro, infine, è stato evidenziato il comune interesse a valutare l'opportunità di rilanciare il Protocollo quadro di cooperazione parlamentare tra la Camera dei deputati e l'Assemblea popolare nazionale, firmato ad Algeri il 30 novembre 2004, che prevede, tra le altre cose, lo scambio di visite di delegazioni parlamentari, l'organizzazione di forum tematici tra i competenti organi parlamentari e la diffusione di best practices.
La Delegazione italiana ha poi svolto un incontro con una delegazione della Commissione degli Affari esteri del Consiglio della Nazione, guidata dal Presidente Mohamed Amroune, il quale, in premessa, ha rinnovato l'apprezzamento per il contributo di Enrico Mattei alla causa della liberazione algerina e, più in generale, per il ruolo esercitato dall'Italia nel cosiddetto «decennio nero» dell'Algeria, il sanguinoso conflitto interno iniziato nel 1992 – data del colpo di Stato militare – e terminato intorno al 1999, anno dell'elezione del Presidente Abdelaziz Bouteflika. Ha quindi evidenziato l'opportunità di promuovere ulteriormente gli investimenti italiani in Algeria, facendo leva sulla recente normativa finalizzata ad agevolare l'afflusso di capitali stranieri. Condividendo lo spirito e gli obiettivi del «Piano Mattei», ha quindi auspicato che i competenti organi parlamentari contribuiscano alla sua implementazione individuando i settori di intervento e gli obiettivi da perseguire, che devono sempre essere ispirati ad una logica cooperativa e non di imposizione unilaterale.
Ha inoltre sottolineato che Italia ed Algeria riconoscono entrambe l'importanza del principio di autodeterminazione, sia con riferimento al conflitto israelo-palestinese sia riguardo alla controversia relativa al Sahara occidentale; del resto, Algeri ha sempre basato la propria politica estera su Pag. 40due pilastri: da un lato, il dialogo tra le parti per evitare ingerenze straniere; dall'altro, la necessità di assicurare una crescita sostenibile e duratura come presupposto per raggiungere la stabilità politica. Tali obiettivi prioritari devono essere perseguiti in particolare nell'area sub-sahariana, recentemente attraversata da una grave crisi istituzionale – come dimostrano i numerosi colpi di Stato – ed economico sociale, quest'ultima alimentata anche dagli effetti disastrosi del cambiamento climatico. Ad avviso degli interlocutori algerini c'è una chiara responsabilità delle ex potenze coloniali nella attuale condizione dei Paesi della regione, a cui occorre rimediare attraverso una mirata politica di sostegno ai processi di democratizzazione e di sviluppo economico, indispensabile per evitare la diffusione del terrorismo di matrice islamista e combattere il fenomeno dell'immigrazione irregolare. È stato altresì auspicato un più costante scambio di buone prassi nel settore culturale, della promozione turistica e dell'industria alimentare, tenuto conto che diverse regioni dell'Algeria risultano particolarmente fertili e caratterizzate da una significativa produzione agricola.
La delegazione italiana, da parte sua, ha ribadito la piena disponibilità ad accogliere le sollecitazioni e le proposte della controparte africana nella progettazione e realizzazione dei progetti del «Piano Mattei», i cui principali settori di intervento sono le infrastrutture, l'energia, l'agricoltura, la sanità e gli scambi culturali. È stato inoltre confermato il pieno sostegno italiano ad ogni iniziativa di mediazione che l'Algeria intenda intraprendere per la stabilizzazione della regione saheliana e la soluzione del conflitto in Medio Oriente, tenendo conto che l'Algeria attualmente è uno dei membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La missione si è conclusa con l'incontro, nella mattinata del 13 giugno, con il Vice- Segretario Generale del Ministero degli Affari esteri e della Comunità algerina all'estero, Abdelhamid Ahmed-Khodja, nel corso del quale sono state ribadite l'importanza del partenariato bilaterale e le rilevanti sfide a cui Italia ed Algeria possono far fronte congiuntamente per il mantenimento della stabilità del Mediterraneo e del continente africano nel suo complesso, a partire dalla regione del Sahel.