COMITATO RISTRETTO
Mercoledì 12 giugno 2024.
Disposizioni in materia di turismo accessibile e di partecipazione delle persone disabili alle attività culturali, turistiche e ricreative.
Esame C. 997 Caramanna, C. 1269 Andreuzza, C. 1463 Pavanelli e C. 1490 Gnassi.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14 alle 14.05.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 12 giugno 2024. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.
La seduta comincia alle 14.05.
Sull'ordine dei lavori.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere un'inversione dell'ordine dei lavori della seduta odierna, nel senso di procedere dapprima all'esame dei provvedimenti in sede consultiva, quindi all'esame dei provvedimenti in sede referente, poi allo svolgimento della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi e, infine, allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di sede tra la Repubblica italiana e il Tribunale unificato dei brevetti, fatto a Roma il 26 gennaio 2024.
C. 1849 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Giorgia ANDREUZZA (LEGA), relatrice, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in esame, di iniziativa governativa e già approvato dal Senato, recante la ratifica e l'esecuzione dell'Accordo di sede tra la Repubblica italiana e il Tribunale unificato dei brevetti, fatto a Roma il 26 gennaio 2024.
Evidenzia che il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB), attivo da giugno 2023, è un tribunale comune a tutti gli Stati membri contraenti, con il compito di giudicare sulle controversie relative ai brevetti europei, ai brevetti con effetto unitario e ai certificati protettivi complementari concessi per un prodotto protetto da un brevetto europeo. Segnala, quindi, che il TUB ha giurisdizione sui brevetti unitari e sui brevetti europei, in quest'ultimo caso, però, estesa ai soli Stati parte dell'Accordo in parola, rimanendo invece per gli altri Stati rilevante la giurisdizione dei Tribunali nazionali. La giurisdizione nazionale resta poi salva per i brevetti nazionali concessi negli Stati europei (partecipanti o meno al TUB). Il vantaggio principale del TUB è la giurisdizione unica in caso di violazione del brevetto, che permette di evitare l'avvio di contenziosi paralleli dinanzi a più giurisdizioni europee.
Fa presente che il Tribunale è composto da un tribunale di primo grado, una corte d'appello e una cancelleria, supportato da un Centro di mediazione e arbitrato brevettuale per favorire le soluzioni amichevoli. L'organo ha una struttura decentrata e comprende una divisione centrale avente sede a Parigi, con una sezione distaccata a Monaco di Baviera, oltre a varie divisioni Pag. 98locali e una divisione regionale dislocate in tutta Europa. A seguito dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, una sezione della divisione centrale è stata stabilita a Milano (che sarà operativa da giugno di quest'anno).
Sottolinea che l'Accordo in esame è finalizzato a consentire lo stabilimento e il buon funzionamento della sede di Milano. L'intesa, in particolare, dà attuazione al Protocollo del 2016 sui privilegi e le immunità del Tribunale, che prevede la possibilità di concludere accordi di sede bilaterali e addizionali fra il Tribunale e gli Stati membri contraenti che ne ospitino una divisione territoriale di primo grado, stabilendo, nello specifico, misure di sostegno, agevolazioni e immunità, usualmente riconosciute alle organizzazioni internazionali aventi sede in Italia. Composto da un preambolo, da 20 articoli e da un allegato, l'Accordo individua quale sede permanente della divisione del TUB una struttura sita via san Barnaba 50, a Milano, messa a disposizione a titolo gratuito (articolo 2 e allegato I) e riconosce la personalità giuridica del Tribunale medesimo (articolo 3).
Riferisce che il testo sancisce altresì l'impegno dell'Italia a garantire il sostegno generale per l'accesso ai servizi di pubblica utilità per la piena operatività degli uffici (articolo 4), l'inviolabilità dei locali e degli archivi (articolo 5), la sicurezza (articolo 6), le comunicazioni (articolo 7) e le immunità dai procedimenti legali e da provvedimenti di coercizione amministrativa e giudiziaria (articolo 8).
Segnala poi che ulteriori articoli dell'Accordo disciplinano inoltre le agevolazioni finanziarie e le esenzioni per gli autoveicoli di pertinenza (articoli 10 e 11), accordano al personale della struttura il regime dei privilegi previsto per i dipendenti delle organizzazioni internazionali, stabilendo le modalità per beneficiarne (articolo 12), consentono lo svolgimento di attività di lavoro ai familiari del personale del TUB (articolo 13), dispongono sulla sicurezza sociale (previdenziale e sanitaria) (articolo 14) e stabiliscono la gamma dei doveri che gravano sul personale in relazione al rispetto delle leggi dello Stato italiano (articolo 18). L'articolo 17 stabilisce che per una durata di sette anni dall'entrata in vigore dell'Accordo, l'Italia fornisca al Tribunale personale di supporto amministrativo, distaccato dalle amministrazioni pubbliche, per la sua divisione milanese, cui viene estesa l'applicazione di talune immunità.
Ricorda, da ultimi, gli articoli 19 e 20 che disciplinano rispettivamente le modalità di risoluzione delle eventuali controversie interpretative o attuative dell'Accordo e i termini per l'entrata in vigore.
Per quanto riguarda il disegno di legge di ratifica, composto di cinque articoli, riferisce che: gli articoli 1 e 2 contengono le consuete clausole di autorizzazione alla ratifica e di ordine di esecuzione; l'articolo 3 autorizza il Ministero della giustizia a distaccare un contingente fino ad un massimo di 7 unità di personale non dirigenziale per l'istituzione della sezione della divisione centrale del Tribunale; l'articolo 4 reca le disposizioni finanziarie; l'articolo 5, infine, dispone circa l'entrata in vigore.
Nessuno chiedendo di intervenire, formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
Enrico CAPPELLETTI (M5S) annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della relatrice osservando che il trasferimento di una sede del Tribunale unificato dei brevetti a Milano è certamente un fatto importante. Deve tuttavia stigmatizzare che la scarsa forza di azione e convincimento del Governo italiano ha impedito che in tale sede fossero trasferite le integrali competenze della ex sede di Londra, evidenziando che molte importanti competenze radicate in quest'ultima sono state suddivise e trasferite nella sede francese e in quella tedesca, cosa che ha comportato che alla sede di Milano non siano state attribuite talune rilevanti competenze.
Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP) annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della relatrice.
Luca TOCCALINI (LEGA) annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della relatrice.
Pag. 99Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario.
C. 1660 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Michele SCHIANO DI VISCONTI (FDI), relatore, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in titolo, recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario, ai fini dell'espressione del parere di competenza da parte della Commissione.
Riferisce, innanzi tutto, che il provvedimento è composto di ventinove articoli suddivisi in sei Capi e investe solo limitati profili di interesse per la X Commissione. Per tale motivo illustra brevemente i soli aspetti di più stretto interesse e rinvia alla documentazione predisposta dagli Uffici per ogni ulteriore approfondimento.
Fa in primo luogo presente che l'articolo 3 reca alcune modifiche al codice antimafia in materia di documentazione antimafia riferita ai contratti di rete e di non applicabilità dei divieti di contrattare e di ottenere concessioni o erogazioni qualora dall'applicazione di tali divieti derivi il venir meno dei mezzi di sostentamento per l'interessato e la sua famiglia. In particolare, il comma 1, lettera a) reca una modifica al comma 2 dell'articolo 85 del codice in materia di documentazione antimafia. Il comma 2 dell'articolo 85 del codice, nel testo vigente, disciplina i soggetti ai quali deve riferirsi la documentazione antimafia nel caso di associazioni, imprese, società, consorzi e raggruppamenti temporanei di imprese. La modifica introdotta dalla disposizione in commento è volta a includere nella previsione legislativa anche i contratti di rete, stabilendo che in tal caso la documentazione debba riferirsi alle imprese aderenti al contratto e, ove presente, all'organo comune. Secondo quanto dispone l'articolo 3, comma 4-ter del decreto-legge n. 5 del 2009, con il contratto di rete, «due o più imprese si obbligano ad esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali allo scopo di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato e a tal fine esse si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a: 1) collaborare in ambiti predeterminati attinenti all'esercizio delle proprie imprese, ovvero; 2) a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica e tecnologica, ovvero ancora; 3) a svolgere in comune una o più attività rientranti nell'oggetto delle rispettive imprese».
Segnala quindi che l'articolo 5 reca una serie di modifiche al Codice antimafia in materia di gestione delle aziende sequestrate e confiscate, nonché di amministrazione di beni immobili abusivi sequestrati e confiscati. In particolare, il comma 1, lettera a), introduce nell'articolo 36, rubricato «Relazione dell'amministratore giudiziario» del decreto legislativo n. 159 del 2011, c.d. Codice antimafia, due nuovi commi. Con il nuovo comma 2-bis si dispone che la relazione dell'amministratore giudiziario sui beni sequestrati ne illustri nel dettaglio le caratteristiche tecnico-urbanistiche, evidenziando gli eventuali abusi e descrivendo i possibili impieghi dei beni in rapporto ai vigenti strumenti urbanistici generali. La lettera c) dispone l'introduzione, all'articolo 40 (Gestione dei beni sequestrati) del Codice antimafia, di un nuovo comma 1-bis, il quale stabilisce che se nell'ambito dell'accertamento tecnico-urbanistico di cui all'articolo 36, comma 2-bis, (introdotto dalla lettera a) del presente articolo) viene accertata la sussistenza di abusi non sanabili, con il provvedimento di confisca il giudice ne ordina la demolizione in danno del soggetto destinatario del provvedimento; si stabilisce, inoltre, che il bene non venga acquisito al patrimonio dell'erario e che l'area di sedime sia acquisita al patrimonio indisponibile del Comune territorialmente Pag. 100competente. La disposizione prevede l'applicazione della disciplina dettata dal Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380) in materia di interventi abusivi realizzati su suoli di proprietà dello Stato o di enti pubblici. Con la lettera f) si aggiunge il comma 1-bis all'articolo 45-bis del decreto legislativo n. 159 del 2011, rubricato «Liberazione degli immobili e delle aziende». La disposizione prevede che, dopo il provvedimento definitivo di confisca, non possano prestare lavoro presso l'impresa confiscata i soggetti che sono parenti, coniugi, affini o conviventi con il destinatario della confisca, o coloro che sono stati condannati, anche in primo grado, per il reato di cui all'articolo 416-bis del codice penale (associazioni di tipo mafioso). I contratti sono risolti ex lege. La lettera h) modifica l'articolo 51-bis intervenendo sul suo primo comma, relativo all'iscrizione dei provvedimenti giudiziari nel registro delle imprese. In particolare, al comma 1 vengono sostituite le parole «al deposito in cancelleria» con le parole «all'esecuzione del provvedimento». Tale modifica è introdotta al fine di evitare che il provvedimento di sequestro possa venire iscritto nei pubblici registri prima della sua esecuzione, determinando la «disclosure» della misura cautelare, stabilendo invece che l'iscrizione avvenga entro il giorno successivo all'esecuzione del provvedimento da iscrivere. La stessa lettera h) introduce inoltre il comma 1-bis, il quale prevede che il Tribunale e l'ANBSC richiedano l'iscrizione gratuita presso il registro delle imprese delle modifiche riguardanti le imprese sequestrate e confiscate derivanti dalla loro amministrazione. Infine, la lettera i) interviene sull'articolo 54, comma 2, aggiungendo al terzo periodo, dopo la parola «disponibili» le parole «nel patrimonio aziendale». La ratio dell'intervento è quella di prevedere che i crediti prededucibili aziendali siano soddisfatti mediante prelievo delle somme disponibili nel relativo patrimonio aziendale. L'articolo 54 disciplina i crediti prededucibili sorti dopo il sequestro aziendale. Ai sensi dell'articolo 111 della Legge fallimentare (Regio decreto 16 marzo 1942, n. 267), i crediti prededucibili sono quei crediti così qualificati da specifiche disposizioni di legge, nonché i crediti che nascono in conseguenza o in ragione della procedura fallimentare, sorti cioè in seguito agli atti compiuti dal curatore dopo la dichiarazione di fallimento.
Nessuno chiedendo di intervenire, formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).
Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP), ritiene che sia problematico esprimere il parere di competenza della Commissione considerato che sul provvedimento in titolo, in sede referente, devono ancora essere esaminati, a quanto gli risulta, oltre cento emendamenti. Stigmatizza quindi che vi sia tutta questa fretta di esprimere il parere e ritiene che avrebbe maggiore senso attendere il termine dell'esame degli emendamenti da parte delle Commissioni riunite I e II in sede referente. Per tale motivo chiede un rinvio del voto sulla proposta di parere del relatore.
Enrico CAPPELLETTI (M5S), annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore. Nel merito del provvedimento, peraltro, osserva che ci sarebbe piuttosto bisogno di inasprire gli strumenti che contrastano e fanno emergere tipologie di reato che costano al nostro Paese circa 300 miliardi di euro. Sottolinea che invece di agire per contrastare corruzione, evasione fiscale e abusi di ufficio, figura di reato quest'ultima che certamente è un cosiddetto reato sentinella della corruzione, si inaspriscono le pene e si riducono gli spazi contro il dissenso. Ritiene, infine, che tutto ciò costituisca un approccio ideologico e pericoloso per la tenuta della democrazia.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, con riferimento a quanto richiesto dall'onorevole Peluffo, ricorda che il provvedimento in titolo è stato calendarizzato in Assemblea per il prossimo lunedì, ciò che riduce i tempi a disposizione della Commissione che è invece chiamata ad esprimerePag. 101 il parere di competenza tempestivamente.
Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP), annuncia, quindi, il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Disposizioni per la prevenzione e la cura dell'obesità.
C. 741 Pella e abbinata.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, in sostituzione del relatore onorevole Casasco, impossibilitato a partecipare alla seduta, espone in sintesi i contenuti della proposta di legge in titolo nel testo risultante dall'esame delle proposte emendative da parte della XII Commissione, competente in sede referente, sulla quale la commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza. Segnala, innanzitutto, che a seguito dell'approvazione di talune proposte emendative che hanno soppresso gli articoli da 5 a 10 del testo originale adottato come testo base, l'articolato del provvedimento risultante, come emendato in sede referente, non presenta profili di interesse per la X Commissione. Considerata, tuttavia, la rilevanza della problematica ritiene opportuno dare comunque un sintetico quadro della proposta in esame.
Ricorda, preliminarmente, che in Italia, in base ai dati ISTAT indicati dal Ministero della salute relativamente all'anno 2021, si è registrata nella popolazione adulta una quota di soggetti in sovrappeso o di obesità assai allarmante, con prevalenza maschile, con una tendenziale crescita dei dati ed una stima complessiva per tale anno di una popolazione di circa 4 milioni di persone adulte obese. La stima cresce se si considerano le problematiche legate all'obesità, considerato che in base ai dati del 4° Italian Barometer Obesity Report, presentato il 29 novembre 2022, in Italia sono 6 milioni le persone con problemi di sovrappeso ed obesità, vale a dire circa il 12 per cento della popolazione adulta. Allo scopo di contribuire a far fronte a tale problematica, la proposta di legge all'esame detta, all'articolo 1, i princìpi fondamentali in materia di prevenzione e di cura dell'obesità e dei disturbi dell'alimentazione, obesità che viene definita come malattia cronica, progressiva e recidivante di interesse sociale. Il tema riveste una particolare importanza: come anche evidenziato dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, più del 50 per cento degli italiani è in sovrappeso o obeso. Tale fattore corrisponde ad una riduzione dell'aspettativa di vita 8,8 anni. Di fatto un effetto peggiore del fumo. Grazie alle conoscenze proprie della specialità in medicina dello sport, da pochi giorni riconosciuta ufficialmente a livello europeo, ritiene che si potrebbe, ad esempio, arrivare a definire l'età di funzionalità biologica rispetto a quella anagrafica e quindi avere un impatto in grado di incidere sull'età pensionabile delle diverse categorie di lavoratori. Osserva che si otterrebbe così l'effetto di definire il pensionamento di alcune categorie di lavoratori non più solamente in base a un criterio anagrafico legato all'aspettativa di vita, bensì anche su base medico-scientifica: una metodologia di valutazione funzionale utilizzabile anche nel contesto assicurativo (i.e. polizze vita) o ancora in quello bancario (i.e. mutui).
Fa poi presente che l'articolo 2 prevede che l'assistenza ai soggetti affetti da obesità rientri nei livelli essenziali di assistenza erogati dal Servizio sanitario nazionale.
Sottolinea che l'articolo 3 prevede l'Inserimento della patologia dell'obesità nel Piano nazionale della cronicità – PNC ai fini della sua prevenzione e cura, definendo verso dove devono essere indirizzati gli interventi ivi previsti e dando il compito a regioni e Province autonome di inserire tali iniziative nei loro piani sanitari territoriali.
Riferisce, quindi, che l'articolo 4 prevede l'istituzione di un Osservatorio per lo studio dell'obesità (acronimo: OSO), presso Pag. 102il Ministero della salute, che l'articolo 5 prevede azioni di informazione, sensibilizzazione e di educazione, a cura del Ministero della salute, per un corretto stile di alimentazione e la pratica dell'attività fisica, mentre l'articolo 6, infine, contiene la clausola di invarianza finanziaria.
Nessuno chiedendo di intervenire, formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).
Enrico CAPPELLETTI (M5S) annuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, motivato dall'andamento dei lavori presso la Commissione competente nel merito ove è emersa una certa convergenza tra le posizioni della maggioranza e del suo gruppo. Evidenzia, quindi, che il voto di astensione annunciato rappresenta un'apertura di credito riservandosi, tuttavia, di confermarlo o di mutarlo all'esito dell'andamento dell'esame del provvedimento in Assemblea.
Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP) annuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 14.10.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 12 giugno 2024. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.
La seduta comincia alle 14.10.
Istituzione della Giornata della ristorazione.
C. 1672 Squeri ed altri.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 29 maggio 2024.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame in sede referente della proposta di legge C. 1672 Squeri ed altri recante Istituzione della Giornata della ristorazione, rinviato nella seduta del 29 maggio 2024.
Chiede se vi siano deputati che intendano intervenire.
Enrico CAPPELLETTI (M5S) intervenendo sui lavori della Commissione, si appella alla Presidenza affinché la X Commissione dedichi il proprio tempo ad affrontare le vere criticità del mondo produttivo invece che occuparsi di questioni di più limitati respiro e urgenza come quella afferente al provvedimento all'esame. Ricorda, infatti, che proprio in questi giorni le agenzie di stampa hanno pubblicato una notizia assai allarmante riferita alla situazione delle imprese italiane: la produzione industriale del Paese è in costante calo da quindici mesi. Sottolinea che uno dei motivi è che ancora non è stato definito e adottato il decreto attuativo delle misure di Transizione 5.0, ciò che aumenta l'incertezza delle imprese e fa mancare gli investimenti.
Ritiene, quindi, che mettere al centro delle attività della Commissione che dovrebbe occuparsi dello sviluppo industriale e delle attività produttive del Paese argomenti come quello in titolo, piuttosto che masterchef, vuol dire rinunciare alle prerogative parlamentari della stessa Commissione. Crede invece che il Paese e le sue istituzioni, in questi frangenti, siano chiamati ad assumersi le proprie responsabilità, a maggior ragione in un momento così difficile per l'economia.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Pag. 103Disposizioni in materia di turismo accessibile e di partecipazione delle persone disabili alle attività culturali, turistiche e ricreative.
C. 997 Caramanna, C. 1269 Andreuzza, C. 1463 Pavanelli e C. 1490 Gnassi.
(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).
La Commissione prosegue l'esame delle abbinate proposte di legge, rinviato nella seduta del 21 novembre 2023.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la Commissione riprende l'esame in sede referente delle abbinate proposte di legge C. 997 Caramanna, C. 1269 Andreuzza, C. 1463 Pavanelli e C. 1490 Gnassi, rinviato nella seduta del 21 novembre 2023.
Ricorda inoltre che nella seduta del 20 settembre 2023 la Commissione ha nominato un Comitato ristretto, che ha concluso i suoi lavori nella seduta svoltasi oggi.
Nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare.
Invita quindi il relatore, onorevole Caramanna, a illustrare le risultanze del lavoro del Comitato ristretto e a formulare la sua proposta in ordine alla prosecuzione dell'esame delle proposte di legge, anche alla luce del fatto che a seguito della riunione della Conferenza dei Presidenti di gruppo dello scorso 28 maggio, le proposte di legge in esame risultano iscritte nel calendario dell'Assemblea per il mese corrente con l'avvio dell'esame previsto in data 24 giugno.
Gianluca CARAMANNA (FDI), relatore, propone di adottare il testo unificato elaborato dal Comitato ristretto come testo base per il prosieguo dell'esame, auspicando che, inoltre, possa essere fissato celermente il termine per la presentazione delle eventuali proposte emendative per una rapida conclusione dei lavori, anche alla luce della ricordata data di avvio dell'esame in Assemblea.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di adottare la proposta di testo unificato elaborata dal Comitato ristretto quale testo base per il prosieguo dell'esame (vedi allegato 4).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che, a seguito dell'adozione della proposta di testo unificato quale testo base per il prosieguo dell'esame, nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sarà individuato un termine per la presentazione delle proposte emendative.
Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.20.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 12 giugno 2024.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.25.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 12 giugno 2024. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le imprese e il made in Italy Massimo Bitonci.
La seduta comincia alle 15.
Sulla pubblicità dei lavori.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
5-02362 Peluffo: Misure a sostegno del distretto calzaturiero di Vigevano e convocazione di un tavolo di crisi.
Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo.
Pag. 104Il sottosegretario Massimo BITONCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del Governo, ed evidenzia come in generale sussista una disarmonia tra gli strumenti messi in campo dall'Esecutivo rispetto alle complessità del settore di riferimento. Osserva che quanto esposto dal rappresentante del Governo concerne comunque strumenti insufficienti, peraltro noti a tutti, nonché riferimenti a fondi assai esigui e sottolinea, in particolare, che non è ancora stato adottato il decreto attuativo per Transizione 5.0. Si attendeva, inoltre, che il Governo facesse più puntuale riferimento alle attività svolte al Tavolo e all'impegno del Ministero. Conclude, auspicando che il Governo solleciti la regione Lombardia a dare corso a strumenti nella sua disponibilità per far fronte alla questione oggetto dell'interrogazione.
5-02465 Pavanelli: Iniziative di competenza per incrementare le risorse destinate all'acquisto di auto elettriche anche utilizzando risorse destinate all'acquisto di auto endotermiche.
Antonio FERRARA (M5S), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Massimo BITONCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).
Antonio FERRARA (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del Governo. Condivide in generale la posizione dell'Esecutivo sul concetto di green come fattore necessario per un'energia verde e pulita ma sottolinea, allo stesso tempo, come nel settore automobilistico non vi sia programmazione per il futuro. Segnala altresì talune criticità concernenti il piano relativo all'idrogeno, che dovrebbe rispondere a criteri del tutto green, nonché la scarsa chiarezza su chi abbia effettivamente goduto dei benefici del bonus, considerato che sembra abbiano avuto accesso ad esso le persone giuridiche piuttosto che quelle fisiche. Richiama la problematica relativa all'esiguità degli incentivi per l'acquisto di automobili elettriche e, ribadendo la necessità di tracciare un percorso stabile per il futuro in tale settore, auspica che il Governo intervenga con misure di sostegno non episodiche ma temporalmente durature.
5-02466 Benzoni: Iniziative di competenza volte ad accertare regolarità e trasparenza del procedimento di prenotazione dell'ecobonus 2024 per l'acquisto di autoveicoli non inquinanti.
Giulia PASTORELLA (AZ-PER-RE), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Massimo BITONCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).
Fabrizio BENZONI (AZ-PER-RE), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del Governo in quanto la ratio della misura di sostegno in esame viene disattesa dal risultato effettivo. Afferma come sia inaccettabile che gli incentivi messi a disposizione siano finiti in sole 9 ore, impedendo di fatto a molti cittadini di usufruire di tali risorse per l'acquisto di un'auto elettrica. Sottolinea altresì come non vi sia l'impegno da parte del Governo di rimediare a tale situazione, soprattutto alla luce del fatto che sicuramente, visto l'esito della procedura, vi è stato un errore dell'Esecutivo relativo ai calcoli, ai requisiti oppure alla scelta di non separare le persone fisiche da quelle giuridiche ai fini dell'attribuzione dell'incentivo. Conclude, richiedendo un intervento del Governo sul punto.
5-02467 Squeri: Sulle effettive potenzialità delle miniere urbane nonché sull'attuazione degli indirizzi dell'Unione europea concernenti le materie prime critiche.
Luca SQUERI (FI-PPE) illustra l'interrogazione in titolo.
Pag. 105Il sottosegretario Massimo BITONCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).
Luca SQUERI (FI-PPE), replicando, si dichiara pienamente soddisfatto della risposta del Governo. Ritiene che la piena attenzione da parte di quest'ultimo sia necessaria per affrontare problematiche che vengono da lontano come l'abbandono delle miniere in Italia. Auspica che gli intendimenti manifestati dal Governo si traducano, tempestivamente, in atti normativi utili a perseguire gli obiettivi prefissati.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 15.30.