ALLEGATO 1
5-02027 Scotto: Iniziative volte a rafforzare la sicurezza sul lavoro, anche dando attuazione alla cosiddetta patente a punti ed estendendo le regole sugli appalti anche nei rapporti tra privati.
TESTO DELLA RISPOSTA
Grazie, signor Presidente,
Innanzitutto, vorrei esprimere il mio cordoglio per le vittime colpite dal crollo avvenuto il 16 febbraio scorso nel quartiere Rifredi a Firenze. Le mie più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia.
Stamattina il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha fornito un'informativa sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Consiglio dei ministri, dalla quale emerge chiaramente la volontà del nostro esecutivo di affrontare con determinazione la piaga inaccettabile degli infortuni e morti sul lavoro.
Con il presente atto di sindacato ispettivo, gli Onorevoli interroganti chiedono quali iniziative di competenza si intendono adottare al fine avviare un fattivo confronto con tutti gli attori istituzionali coinvolti al fine di migliorare la condizione del lavoro nel nostro Paese.
Il tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro rappresenta una priorità di questo Governo sul quale non è possibile prescindere da un ampio e serio confronto con le parti sociali.
Al riguardo, si ritiene necessario un dialogo con tutti i soggetti, al fine di valorizzare l'efficacia delle misure poste a presidio della tutela della salute e della sicurezza di tutti i lavoratori.
Con particolare riferimento alla problematica della sicurezza nel settore dell'edilizia, l'INAIL è da tempo impegnato a promuovere la cultura della sicurezza al fine di realizzare un «ambiente di lavoro sicuro», favorendo ogni iniziativa idonea a determinare un accrescimento delle conoscenze in materia di sicurezza, in un settore come quello dell'edilizia con indici infortunistici importanti in termini di frequenza e gravità. A tal proposito, lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro, il doppio rispetto alle risorse disponibili lo scorso anno, consentirà all'istituto di supportare le attività di formazione e prevenzione del rischio nei luoghi di lavoro.
In riferimento all'attività ispettiva, mi preme sottolineare che il personale di vigilanza tecnica dell'INL, che effettua le ispezioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, è stato incrementato, per effetto delle recenti procedure concorsuali, di circa 700 nuovi assunti, e nel corso del 2024, le attività di ispezione saliranno da 70 a 100 mila, così come sarà ampliato l'organico destinato alle attività di vigilanza e ispezione.
Riguardo il miglioramento dell'attuale scenario in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sono allo studio diverse soluzioni normative che, con particolare riferimento al settore dell'edilizia, sono volte a garantire la continua verifica della idoneità delle imprese e dei lavoratori autonomi, nel rispetto della normativa vigente e senza tralasciare l'ambito formativo in materia di salute e sicurezza, che rappresenta un parametro importante, in ottica preventiva, per ridurre il tasso di eventi letali nei luoghi di lavoro.
Concludo Signor Presidente, ribadendo che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nell'ambito delle competenze istituzionali attribuite e, in raccordo con tutti gli altri soggetti coinvolti, garantisce il massimo impegno nel favorire e rafforzare il dialogo con le parti sociali perché vi è la consapevolezza che solo attraverso un serio confronto è possibile valorizzare l'effettiva efficacia delle misure poste a presidio della tutela della salute e della sicurezza di tutti i lavoratori.
ALLEGATO 2
5-02025 Barzotti: Iniziative volte a contrastare il fenomeno delle morti sul lavoro, anche mediante la qualificazione delle imprese attraverso la cosiddetta patente a punti e l'istituzione della Procura nazionale del lavoro.
TESTO DELLA RISPOSTA
Gentile presidente,
In via preliminare, come rappresentato nei precedenti atti di sindacato ispettivo, l'attenzione del Governo su questa tematica è massima.
La salute e la sicurezza sul lavoro, così come palese dall'insediamento del Governo, rappresenta un tema centrale ed imprescindibile, che vede la tutela del lavoratore al primo posto. La protezione delle persone che prestano la propria attività lavorativa è fondamentale e consta di un duplice binario di azione: da un lato, le attività ispettive, dall'altro la continua formazione, volta a produrre una progressiva consapevolezza nell'intero sistema Paese.
Relativamente al miglioramento dell'attuale quadro normativo in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali sta predisponendo una serie di misure strutturali che siano in grado di potenziare il sistema di qualificazione delle imprese, l'azione ispettiva e la formazione, al fine di costruire un'organica cultura della sicurezza.
Negli ultimi 16 mesi, ricordo, a titolo esemplificativo, lo stanziamento di 1,5 miliardi euro in Inail, per il finanziamento delle attività di formazione e della prevenzione del rischio. La maggiore disponibilità di risorse, doppia rispetto al 2023, permetterà all'istituto di sostenere tutte le attività di formazione propedeutiche a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.
In riferimento all'attività ispettiva, mi preme sottolineare che il personale di vigilanza tecnica dell'INL, che effettua le ispezioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, è stato incrementato, per effetto delle recenti procedure concorsuali, di circa 700 nuovi assunti, e nel corso del 2024, le attività di ispezione saliranno da 70 a 100 mila, così come sarà ampliato l'organico destinato alle attività di vigilanza e ispezione.
Nel corso del 2023, per incentivare la formazione delle nuove generazioni, si è proceduto ad estendere gli obblighi assicurativi a carico dello Stato in tutte le attività scolastiche e di formazione-lavoro per gli studenti, docenti e personale scolastico. Sono state previste norme più stringenti sui programmi di alternanza scuola-lavoro e la predisposizione di un fondo per il risarcimento ai familiari delle vittime di infortuni collegati alle attività scolastiche.
Siamo consci del grande impegno che attende il Governo e il Parlamento, nonché tutte le forze sociali, per arrivare a stroncare una piaga inaccettabile che già troppe volte ci ha scosso nel profondo. In Consiglio dei ministri e al Ministero del lavoro e delle politiche sociali stiamo lavorando a ritmi serrati per inasprire il quadro sanzionatorio per il lavoro irregolare e assicurare il massimo sostegno alle attività della magistratura nella ricerca delle responsabilità del tragico incidente di Firenze e anche quelli purtroppo meno noti ma ugualmente importanti.
ALLEGATO 3
5-02024 Soumahoro: Iniziative volte ad aumentare l'organico degli enti preposti ai controlli in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché a definire procedure di qualificazione delle imprese e ad assicurare l'innalzamento della formazione dei lavoratori sulla stessa materia.
TESTO DELLA RISPOSTA
Grazie, signor Presidente.
Con il presente atto di sindacato ispettivo, l'Onorevole interrogante chiede quali iniziative di competenza si intendono adottare al fine di aumentare l'organico degli enti preposti ai controlli in tema di sicurezza e prevenzione sul lavoro nonché l'adozione di procedure di qualificazione delle imprese in grado di soddisfare i requisiti minimi in materia di rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
In via preliminare, rappresento che sono stati acquisiti elementi dalle competenti direzioni generali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dagli Istituti vigilati da questo Ministero.
Nel merito, si evidenza che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha ampliato l'organico dell'ispettorato nazionale del lavoro di circa 700 nuove unità di ispettori tecnici, per un totale, inclusi gli ispettori ordinari, di 2.345 unità di personale.
È intenzione del Ministero procedere in tempi brevissimi ad un ulteriore potenziamento dell'organico dell'INL, privilegiando le figure tecniche, maggiormente idonee a svolgere attività di controllo e repressione del lavoro irregolare.
Per quanto riguarda, invece, l'adozione di procedure di qualificazione delle imprese, in grado di soddisfare i requisiti minimi di rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, rappresento che gli uffici tecnici competenti stanno predisponendo un nuovo pacchetto di norme per il contrasto al lavoro sommerso, al caporalato e per garantire la sicurezza nella filiera degli appalti.
Misure che si aggiungono ai diversi interventi adottati negli ultimi 16 mesi per rendere i luoghi di lavoro e quindi i lavoratori, più sicuri.
Inoltre, lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro, il doppio rispetto alle risorse disponibili lo scorso anno, consentirà ad Inail di supportare le attività di formazione e prevenzione del rischio nei luoghi di lavoro.
Concludo signor Presidente, ribadendo l'impegno del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in qualità di organo vigilante, a riservare la massima attenzione sulla tematica posta, nella piena consapevolezza che il tema dei controlli su sicurezza e prevenzione del rischio sul lavoro, rappresenta uno dei presidi di legalità dello Stato e la sua attività rimane di fondamentale importanza. È attraverso la preventiva verifica della messa a norma dei luoghi di lavoro, che si possono prevenire incidenti e infortuni letali.
Nessun arretramento, pertanto, verrà disposto da questo Governo in materia di controlli sui luoghi di lavoro e formazione del personale addetto.
ALLEGATO 4
5-02026 Rizzetto: Sulla indebita percezione del reddito di cittadinanza dal 2019 al 2023 dovuta alle omissioni nei controlli imputabili all'INPS.
TESTO DELLA RISPOSTA
Ringrazio l'Onorevole Interrogante per il quesito posto riguardante l'illegittimo riconoscimento del reddito di cittadinanza nel periodo che va dal 2019 al 2023.
Al riguardo, voglio preliminarmente sottolineare come questo è uno dei motivi che ha spinto il Governo a riformare l'istituto del reddito di cittadinanza.
In fase di prima attuazione della misura, nel 2019, in conformità alle disposizioni normative vigenti in quel periodo, l'Inps, come ha espressamente riferito, ha attuato un sistema di controlli centralizzati sulla sussistenza dei requisiti previsti dalla legge, affiancato da verifiche ex post, a cura delle sedi territoriali, sulla veridicità delle dichiarazioni.
Pertanto, le diverse amministrazioni coinvolte nel procedimento verificavano i requisiti di propria competenza, solo successivamente al riconoscimento del beneficio.
A seguito delle evoluzioni applicative della misura messe in atto dal Governo, si è provveduto ad intensificare i controlli ex ante nell'ottica della prevenzione di comportamenti opportunistici e fraudolenti, anche attraverso sistemi di interoperabilità con i diversi attori istituzionali coinvolti.
Il sistema dei controlli svolti dall'Inps, dunque, è stato progressivamente rafforzato con l'obiettivo di accertare la veridicità delle dichiarazioni rese, verificando preventivamente le informazioni in possesso dell'INPS e di altre amministrazioni pubbliche, e anticipando i controlli anche in ottica «antifrode».
Sono stati, inoltre, identificati scenari di «rischio potenziale» predefiniti, incrociando le dichiarazioni presenti nelle domande di RdC e nelle relative Dichiarazioni Sostitutive Uniche con i dati e le informazioni presenti nei propri archivi.
L'anticipazione delle verifiche al momento della presentazione delle domande ha consentito di intercettare le istanze sintomatiche della presunta insussistenza di uno o più requisiti in capo al richiedente (o al nucleo familiare) e di altre situazioni potenzialmente incompatibili e di adottare i conseguenti provvedimenti di reiezione.
In particolare, con l'insediamento del nuovo Governo, l'Inps ha posto in essere verifiche sincrone su diverse piattaforme dando vita ad una evoluzione del sistema dei controlli rispetto alla fase di avvio della misura: si è proceduto progressivamente a rendere preventivi e automatizzare tali controlli e a definire specifiche Linee guida, individuando ruoli e responsabilità, oltre che strumenti e modalità di intervento, potendo contare, altresì, sull'apporto delle strutture territoriali per i controlli non automatizzabili e sulla collaborazione della Guardia di Finanza e degli altri soggetti preposti ai controlli esterni, per intervenire sulle segnalazioni inviate a seguito degli esiti delle verifiche effettuate, in stretta sinergia con le strutture dell'Inps.
A quanto detto, si aggiungono anche i controlli preventivi in merito all'avvio di attività lavorativa in corso di erogazione del Reddito di cittadinanza e alla presenza di dimissioni volontarie senza giusta causa intercorse nell'anno precedente e non dichiarate al momento della presentazione della domanda di Reddito di cittadinanza, così da intercettare preventivamente le situazioni a rischio, evitando il più possibile l'erogazione di prestazioni indebite.
L'Inps ha riferito che grazie a questo sistema appena descritto è stato possibile individuare un rilevante numero di false dichiarazioni e di indebite percezioni del RdC e, conseguentemente, respingere, revocarePag. 127 o porre in decadenza numerose domande.
L'efficacia dei controlli posti in essere dall'Inps è comprovata dalle tabelle dell'Inps che metto a disposizione del Presidente e della Commissione, con riguardo ai controlli sulle domande di RdC alla data del 30 settembre scorso.
In particolare, la tabella A è evidenzia l'aumento progressivo delle domande respinte (in fase di istruttoria) rispetto a quelle revocate in corso di erogazione della misura, determinato dall'introduzione dei controlli preventivi automatizzati sui requisiti di accesso alla prestazione con riferimento, in particolare, ai requisiti anagrafici, di composizione del nucleo familiare, di reddito, di presenza di condanne o stati detentivi.
La tabella B evidenzia l'importanza dei controlli automatizzati anche nella rielaborazione mensile in corso di erogazione della misura, con conseguente effetto decadenziale nel caso di perdita di taluno dei requisiti ovvero di omessa comunicazione delle variazioni (es. in caso di variazione del nucleo familiare, avvio di attività lavorativa non comunicata, verifica del superamento delle soglie residuali).
Questi dati sono l'ennesima dimostrazione che una riforma del reddito di cittadinanza, così come sostenuta dal Governo, è stata assolutamente necessaria.
Il Governo si è assunto la responsabilità di voltare pagina e ha introdotto misure adeguate, come il supporto alla formazione lavoro e l'assegno di inclusione, riconosciuti all'esito di un'attività di controllo preventivo compiuto prima di erogare il sussidio onde evitare indebite percezioni a danni dell'erario.