ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 14 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA.
La seduta comincia alle 14.05.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di attuazione della direttiva (UE) 2018/1972, che modifica il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, recante il codice delle comunicazioni elettroniche.
Atto n. 108.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 gennaio 2024.
Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Ricorda che è stato svolto un ciclo di audizioni informali e che il 31 gennaio è stato trasmesso il parere della Conferenza Unificata.
Comunica inoltre che la Commissione Bilancio ha espresso i propri rilievi nella seduta del 6 febbraio e che la Commissione Pag. 93Politiche dell'Unione europea ha espresso una valutazione favorevole nella seduta del 31 gennaio
Eliana LONGI (FDI), relatrice, fa presente che, come concordato informalmente, è sua intenzione arrivare alla redazione di un parere unitario rappresentativo delle istanze di tutte le forze politiche, assicurando altresì la coerenza con il parere dell'altro ramo del Parlamento. Vista la tecnicità del provvedimento, tutto ciò necessita di qualche altro giorno di riflessione. Così è avvenuto anche al Senato, dove la votazione finale, già prevista per oggi pomeriggio, è stata rinviata alla prossima settimana.
Antonino IARIA (M5S) ringrazia la relatrice per l'impegno profuso e concorda sulla necessità di un parere condiviso.
Andrea CASU (PD-IDP) si unisce all'auspicio di un parere condiviso sia tra i diversi gruppi parlamentari che tra i due rami del Parlamento.
Giulia PASTORELLA (AZ-PER-RE) dichiara di concordare con quanto espresso dalla relatrice.
Elena MACCANTI (LEGA) ringrazia la relatrice, concordando sul fatto che il rinvio di una settimana consentirà di arrivare a una migliore redazione del parere.
Salvatore DEIDDA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.15.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 14 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi.
La seduta comincia alle 14.15.
Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
C. 1435 Governo e abb.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 febbraio 2024.
Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Ricorda che nella seduta del 7 febbraio sono stati esaminati gli emendamenti relativi agli articoli 13, 14 e 15.
Ricorda, altresì, che sono state accantonate le proposte emendative Sorte 14.02, Lupi 14.03 e 14.04, Casu 14.06, Gruppioni 14.07, Cesa 14.09, Casu 14.010, Barbagallo 14.011, Tosi 14.012, Michelotti 14.013, Pastorella 14.014 e Barbagallo 14.015, Raimondo 15.32, Pastorella 15.33, Tosi 15.35, Faraone 15.36 e 15.39, Gaetana Russo 15.42, Tosi 15.43 e 15.45, Barbagallo 15.47, Ghirra 15.48, Pastorino 15.49, Pella 15.51, Schullian 15.54 e 15.55, Deidda 15.03, Cattoi 15.05, Barabotti 15.08, Cherchi 15.09, Ghirra 15.010, Pastorino 15.011, Brambilla 15.012, Furgiuele 15.039, Marchetti 15.041, Iaria 15.042 e Tosi 15.043.
Elena MACCANTI (LEGA), relatrice, anche a nome del collega Caroppo, propone l'accantonamento dell'emendamento De Luca 16.4 e degli articoli aggiuntivi Vietri 16.01, Frijia 16.03, Tosi 16.05, Deidda 16.07 e Baldelli 16.019.
Formula un invito al ritiro sulle restanti proposte emendative riferite all'articolo 16, esprimendo altrimenti parere contrario.
Il viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Salvatore DEIDDA, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti come proposto dai relatori.
Pag. 94La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Morassut 16.02.
Luca PASTORINO (MISTO-+EUROPA) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Schullian 16.04, chiedendo quindi ai relatori se sia possibile un suo accantonamento.
Elena MACCANTI (LEGA), relatrice, aderisce anche a nome del collega Caroppo alla richiesta di accantonamento.
Salvatore DEIDDA, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Schullian 16.04.
Andrea CASU (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Morassut 16.06, spiega che esso chiede la destinazione di parte degli importi stanziati negli stati di previsione della spesa in conto capitale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, con molteplici finalità. Ribadisce che si tratta di un tema di grande importanza, come fatto presente in un recente appello delle associazioni dei familiari delle vittime della strada: è compito della politica fare tutto ciò che è possibile per salvare vite umane, sia nel senso di una moderazione della velocità sia nel senso di un adeguamento delle infrastrutture stradali.
Antonino IARIA (M5S) chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Morassut 16.06. Ribadisce che è molto importante aiutare i comuni a trovare soluzioni garantendo i necessari finanziamenti, giacché molto spesso gli enti locali si trovano nell'impossibilità di intervenire per carenza di fondi.
Francesca GHIRRA (AVS), nel sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Morassut 16.06, fa presente che esso va nella stessa direzione di numerosi emendamenti proposti dalle opposizioni e non approvati, riguardanti la moderazione della velocità e la riallocazione dello spazio pubblico. I comuni devono essere messi nelle condizioni di intervenire garantendo loro le risorse che non hanno a disposizione. Ricorda in proposito che lo stesso Ministro Salvini ha riconosciuto che le piste ciclabili devono essere messe in sicurezza e che il comune di Bologna per realizzare le zone 30 ha dovuto impiegare 600.000 euro.
Elena MACCANTI (LEGA), relatrice, ricorda che vi sono stati numerosi emendamenti sulla destinazione dei proventi delle multe che sono stati accantonati e che l'articolo aggiuntivo in esame rientra in un ragionamento generale, che peraltro non potrà che finire nella parte del provvedimento relativa alla delega al Governo. Con questa precisazione, propone, anche a nome del collega Caroppo, di accantonare l'articolo aggiuntivo Morassut 16.06.
Salvatore DEIDDA, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Morassut 16.06.
Luca PASTORINO (MISTO-+EUROPA) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Schullian 16.016 e ne chiede l'accantonamento.
La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Schullian 16.016.
Elena MACCANTI (LEGA), relatrice, anche a nome del collega Caroppo, esprime parere favorevole sull'emendamento Gaetana Russo 17.2 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), sugli emendamenti Sorte 17.5 e Alessandro Colucci 17.59, sugli emendamenti Pretto 17.70, Ghirra 17.98, Faraone 17.99 e Barbagallo 17.100 e 17.136 a condizione che siano riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), e sull'emendamento Dara 17.125.
Propone l'accantonamento degli emendamenti Comaroli 17.6, 17.7 e 17.8, Casu 17.9 e 17.16, Mascaretti 17.17, Casu 17.18 e 17.28, Tosi 17.29, Casu 17.30, Ghirra 17.31, Casu 17.33, Tosi 17.34, Francesco Silvestri 17.35, Tosi 17.37, degli identici emendamenti Tosi 17.38 e Gaetana Russo 17.39, degli emendamenti Casu 17.41, 17.42, 17.43 e 17.57, Marchetti 17.74, 17.75 e 17.76, Tosi Pag. 9517.81, Gaetana Russo 17.87, degli identici emendamenti Pastorella 17.110, Tosi 17.111 e Raimondo 17.112, degli emendamenti Casu 17.119, Tosi 17.121, degli identici emendamenti Pastorella 17.122, Tosi 17.123 e Casu 17.124, degli emendamenti Furgiuele 17.126, Raimondo 17.127, Gaetana Russo 17.128 e 17.129, Tosi 17.133, Furgiuele 17.137, Gaetana Russo 17.138, Casu 17.139, 17.140, 17.141 e 17.142, Raimondo 17.144, Casu 17.145, Davide Bergamini 17.146, degli identici emendamenti Barbagallo 17.147 e Casu 17.148, degli identici emendamenti Iaria 17.149, Pretto 17.150, Ghio 17.151 e Nazario Pagano 17.152, degli identici emendamenti Raimondo 17.153 e Pastorella 17.154 e degli articoli aggiuntivi Furgiuele 17.02 e Tosi 17.09.
Formula un invito al ritiro sulle restanti proposte emendative riferite all'articolo 17, esprimendo altrimenti parere contrario, precisando che gli emendamenti Casu 17.60 e 17.61 risultano assorbiti dall'approvazione degli identici articoli aggiuntivi 5.08 e 5.09 e che l'emendamento Casu 17.115 risulta assorbito dall'approvazione degli identici articoli aggiuntivi 5.027, 5.028, 5.029, 5.030 e 5.031.
Propone infine l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Barbagallo 18.07, Gaetana Russo 18.09, Ghirra 18.010 e Faraone 18.012.
Il viceministro Edoardo RIXI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Salvatore DEIDDA, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti come proposto dai relatori.
Antonino IARIA (M5S) illustra l'emendamento Traversi 17.1, soppressivo dell'intero articolo 17. In generale, obietta che all'interno di un provvedimento che dovrebbe essere indirizzato a una revisione del codice della strada nel senso della sicurezza in realtà sono state introdotte numerose misure aventi finalità completamente diverse. L'articolo 17 è il più importante del provvedimento, anche se il fatto che esso introduca una delega al Governo, su cui il Parlamento potrà esercitare una sorveglianza attiva, lo rende anche il meno rischioso.
All'interno di esso vi sono delle indicazioni che non convincono. Vi è innanzitutto una gerarchia sbagliata tra i vari utenti della strada, tutta incentrata su un primato delle automobili che guarda al passato. Altro punto è la gradualità delle sanzioni: la sua forza politica, in particolare, aveva presentato un emendamento che introduceva una gradualità legata al reddito che è stato respinto; ora il principio viene reintrodotto nella delega. L'elemento che tuttavia preoccupa è che si rischia una deregolamentazione che può aiutare soprattutto chi commette molte infrazioni: si tratta di un atteggiamento che paga da un punto di vista elettorale, ma molto rischioso per il futuro delle nostre comunità. È come se, osserva, si stesse strizzando l'occhio ai vari Fleximan, non riflettendo sul fatto che la sanzione non è solo un modo di far cassa da parte dei comuni, ma soprattutto una misura educativa per l'intera collettività, nel senso di un incremento della sicurezza.
Francesca GHIRRA (AVS) osserva che l'emendamento Traversi 17.1 può apparire assai radicale, ma è ricco di elementi positivi: migliora la sicurezza stradale e definisce norme più chiare a tutela degli utenti della strada più deboli. Ricorda che numerose misure contenute nel provvedimento vanno in direzione totalmente contraria rispetto alla tutela di questi ultimi: per esempio, la definizione dei nuovi limiti di velocità. Fa inoltre presente che le opposizioni avevano chiesto che l'intero articolo 8 e che sezioni degli articoli 6 e 15 fossero trasferiti all'interno della materia sulla quale verrà conferita al Governo la delega. Inoltre, mentre sono state introdotte nel codice norme eccessivamente dettagliate, la delega appare troppo generica. Per questi motivi, preannunzia il voto favorevole sull'emendamento Traversi 17.1.
Andrea CASU (PD-IDP), pur dichiarando di condividere la preoccupazione dei colleghi Iaria e Ghirra, preannunzia voto contrario sull'emendamento Traversi 17.1, perché lo strumento della delega è il terrenoPag. 96 in cui tutta una serie di elementi positivi hanno trovato un utile collocazione. Osserva che nel codice sono state effettivamente introdotte norme eccessivamente di dettaglio; rispetto a questo una responsabilizzazione del Governo rappresenta un contrappeso importante. Conclude affermando che naturalmente bisogna vedere come proseguirà l'esame del provvedimento, specialmente con gli emendamenti che sono stati accantonati, ma che intanto è costruttivo cercare una mediazione.
Giulia PASTORELLA (AZ-PER-RE) preannuncia voto contrario sull'emendamento traversi 17.1, auspicando che la delega non sia un escamotage per non fare le cose ma al contrario uno strumento utile.
La Commissione respinge l'emendamento Traversi 17.1.
Gaetana RUSSO (FDI) accetta la riformulazione del proprio emendamento 17.2.
La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Gaetana Russo 17.2, nel testo riformulato (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Pastorino 17.3.
Antonino IARIA (M5S), intervenendo sull'emendamento Alfonso Colucci 17.4, rileva come esso introduca una procedura aggravata rispetto all'esame da parte del Parlamento dei decreti legislativi. Sottolinea che, stante l'importanza della materia, le Commissioni hanno il dovere di esercitare un controllo serrato sull'operato del Governo.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Alfonso Colucci 17.4 e approva l'emendamento Sorte 17.5 (vedi allegato 1).
Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra il proprio emendamento 17.10, facendo presente come esso punti l'attenzione sul tema della mobilità sostenibile. A proposito del trasporto pubblico locale vi è un serio problema connesso alla mobilità sostenibile, che ha accumulato grandi ritardi, e purtroppo il Governo non sembra mostrare alcuna attenzione. Raccomanda dunque l'approvazione del proprio emendamento.
Andrea CAROPPO (FI-PPE), relatore, intervenendo anche a nome della collega Maccanti, propone l'accantonamento dell'emendamento Barbagallo 17.10.
Salvatore DEIDDA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Barbagallo 17.10.
Francesca GHIRRA (AVS), intervenendo sugli identici emendamenti Barbagallo 17.12 e Ghirra 17.13, osserva che essi sono volti a garantire il pieno riconoscimento di una sfera di competenza specifica agli enti locali. Ricorda che essi sono stati ispirati dall'Unione province italiane e che investono in particolare le materie della viabilità e della polizia stradale.
Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP), sulla base della propria pregressa esperienza di sindaco, ricorda le difficoltà derivanti dal sovrapporsi di norme fra loro contraddittorie, che disegnano in modo confuso il quadro delle competenze sulla materia in esame. Ribadisce che appunto l'esame di questo provvedimento è l'occasione per fare chiarezza.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Barbagallo 17.12 e Ghirra 17.13.
Antonino IARIA (M5S), intervenendo sul proprio emendamento 17.14, osserva che esso rappresenta una versione più semplice delle misure contenute negli identici emendamenti Barbagallo 17.12 e Ghirra 17.13 appena respinti. Ne raccomanda dunque l'approvazione.
La Commissione respinge l'emendamento Iaria 17.14.
Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP), intervenendo sul proprio emendamento 17.15, ribadisce come esso intenda Pag. 97riaffermare i principi generali e gli obiettivi previsti dall'articolo 1, commi 1 e 2, del vigente codice della strada.
La Commissione respinge l'emendamento Barbagallo 17.15.
Andrea CASU (PD-IDP), intervenendo sul proprio emendamento 17.19, fa presente che esso nasce dall'osservazione empirica che le norme del codice della strada non vivono solo sulla carta, ma devono essere applicate nella realtà. In particolare, esso ribadisce la necessità di una formazione che sia aggiornata e permanente: aggiornata perché le regole cambiano nel tempo; permanente perché il rispetto del codice della strada non deve essere garantito esclusivamente dalle sanzioni, che vengono irrogate dopo che l'infrazione è stata commessa, ma soprattutto grazie alla formazione. Osserva peraltro che le nuove tecnologie, ad esempio i simulatori, consentono di effettuare tale formazione in modo assai economico.
Conclude dichiarando che il ritiro degli emendamenti 17.60, 17.61 e 17.115, visto che la materia in essi trattata è stata affrontata dalla maggioranza in modo condiviso; se lo stesso si verificherà quanto alla materia della formazione, ritirerà anche l'emendamento in esame.
La Commissione respinge l'emendamento Casu 17.19.
Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra gli identici emendamenti Barbagallo 17.20 e Ghirra 17.21, relativi a corsi di guida sicura per il recupero dei punti della patente. Coglie l'occasione per rilevare una distonia che riguarda il testo del provvedimento nel suo complesso: mentre vi è una sorta di accanimento contro le giovani generazioni, non si tiene in adeguata considerazione la problematica dei conducenti di età avanzata, materia che necessita certamente di un intervento specifico.
Elena MACCANTI (LEGA), relatrice, dichiara che i relatori non intendono mutare il parere espresso sugli identici emendamenti in oggetto, ma che comprende la preoccupazione del collega Barbagallo e ne terrà adeguatamente conto.
Francesca GHIRRA (AVS) condivide quanto dichiarato dal collega Barbagallo sui corsi di guida sicura avanzata. Osserva che chiunque guidi ha, in generale, il dovere di aggiornare le proprie competenze e confida sulla sensibilità appena espressa dalla relatrice.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Barbagallo 17.20 e Ghirra 17.21.
Salvatore DEIDDA, presidente, constatata l'assenza dei presentatori, dichiara la decadenza degli emendamenti Faraone 17.22 e 17.23.
Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra contestualmente i propri emendamenti 17.24, 17.25 e 17.26, facendo presente che essi riguardano il tema della mobilità sostenibile. Visto che il proprio emendamento 17.10, vertente sulla medesima materia, è stato accantonato, chiede che anche essi ricevano il medesimo trattamento.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Barbagallo 17.24, 17.25 e 17.26.
Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra il proprio emendamento 17.32, relativo al tema della delegificazione: alla fine del secolo scorso vi sono troppo stati troppi interventi di legislazione in tema di codice della strada e ciò motiva l'invito alla delegificazione in esso contenuto.
La Commissione respinge l'emendamento Barbagallo 17.32.
Luca PASTORINO (MISTO-+EUROPA) illustra il proprio emendamento 17.36, che sostituisce il concetto di utenza vulnerabile a quello di utenza debole, in linea con la modifica al codice della strada introdotta Pag. 98nella scorsa legislatura. Chiede pertanto le ragioni della loro contrarietà.
Elena MACCANTI (LEGA), relatrice, intervenendo anche a nome del collega Caroppo, propone di accantonare l'emendamento Pastorino 17.36.
Salvatore DEIDDA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Pastorino 17.36.
Antonino IARIA (M5S), intervenendo sull'emendamento Carotenuto 17.40, rileva come esso preveda una gradazione delle sanzioni sulla base della capacità reddituale-economica del trasgressore. Riconosce che si tratta di un tema assai complesso e pieno di problematiche; occorre però evitare che chi ha disponibilità economiche sia posto nella condizione di ignorare le norme del codice della strada. Il contenuto dell'emendamento va peraltro nella stessa ottica prevista dal comma 3, lettera d), numero 3; si chiede dunque perché i relatori abbiano formulato su di esso un invito al ritiro e se non si possa invece accantonarlo.
Francesca GHIRRA (AVS) condivide lo spirito dell'emendamento Carotenuto 17.40. Argomenta che bisogna tener conto del reddito del trasgressore nel definire l'importo delle sanzioni, per disincentivare coloro che commettono infrazioni perché possono pagare con facilità.
Andrea CAROPPO (FI-PPE), relatore, risponde al collega Iaria che l'invito al ritiro è motivato dal fatto che, ad avviso dei relatori, quanto previsto all'articolo 17 sia già esaustivo.
La Commissione respinge l'emendamento Carotenuto 17.40.
Francesca GHIRRA (AVS), intervenendo sugli identici emendamenti Morassut 17.44, Ghirra 17.45 e Pastorino 17.46, osserva come la modifica da essi introdotta sia meno radicale rispetto a quanto previsto dall'emendamento soppressivo Traversi 17.1, ma che essi eliminano i quattro punti più critici contenuti all'articolo 17, come emerso anche nel corso delle audizioni. Nota in particolare la criticità delle previsioni rispetto agli utenti deboli: i rischi a cui essi si espongono sono definiti, nel testo attuale del provvedimento, dai loro comportamenti e dunque tutto è incentrato sulle loro condotte; al contrario gli utenti deboli dovrebbero essere posti nella condizione di utilizzare la strada in sicurezza.
Quanto alla lettera q), osserva che la disciplina prevista dei limiti di velocità è totalmente contraria rispetto alla finalità della sicurezza. Inoltre, non vi è alcuna distinzione tra bicicletta e micromobilità, né alcuna progettazione delle strade finalizzata alla sicurezza.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Morassut 17.44, Ghirra 17.45 e Pastorino 17.46.
Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra il proprio emendamento 17.47, che introduce al termine del comma 3 una serie di principi che sono al cuore delle battaglie della sua forza politica, quali la città 30, il contenuto del disegno di legge presentato dal collega Morassut, la sicurezza degli utenti della strada, la mobilità sostenibile. Si tratta, argomenta, di un nuovo modello di centro urbano; ricorda che tante città italiane sono in ritardo nell'elaborazione del Piano urbano della mobilità sostenibile e che serve una nuova strategia per incoraggiarle.
La Commissione respinge l'emendamento Barbagallo 17.47.
Valentina GHIO (PD-IDP) interviene contestualmente sugli identici emendamenti Ghio 17.48 e Pastorella 17.49, nonché sui successivi identici emendamenti Ghio 17.50, Sergio Costa 17.51 e Ghirra 17.52 e sull'emendamento Ghio 17.53. Si tratta di proposte emendative che rimettono in discussione alcuni degli aspetti tecnici specifici introdotti dalla revisione del codice della strada in argomento, che fanno fare dei passi indietro rispetto al tema della mobilità sostenibile della città. Argomenta che Pag. 99occorre condividere una pianificazione della mobilità sostenibile e che per questo vanno introdotti al provvedimento correttivi importanti.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Ghio 17.48 e Pastorella 17.49.
Francesca GHIRRA (AVS) illustra gli identici emendamenti Ghio 17.50, Sergio Costa 17.51 e Ghirra 17.52, che rappresenta una versione parziale rispetto agli identici emendamenti Ghio 17.48 e Pastorella 17.49 appena respinti. Ricorda che la sicurezza dei ciclisti su strada non è legata ai loro comportamenti, bensì a quelli degli automobilisti.
Antonino IARIA (M5S) afferma che il comma 3, lettera e), rappresenta una vera e propria colpevolizzazione dei ciclisti, a cui viene peraltro riservato un trattamento di favore visto che tale colpevolizzazione avviene nella parte della delega, e non direttamente nel testo di legge come accaduto invece per i monopattini. Chiede alla maggioranza di chiarire se l'obiettivo del provvedimento è la sicurezza sulla strada o la lotta ai monopattini in sharing. Osserva che il concetto alla base della delega è che il problema vero della strada è che le macchine non devono convivere con mezzi diversi: si tratta di un tentativo di ghettizzare le biciclette all'interno delle piste ciclabili.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Ghio 17.50, Sergio Costa 17.51 e Ghirra 17.52.
Salvatore DEIDDA, presidente, comunica che l'emendamento Pella 17.54 è stato ritirato.
La Commissione respinge l'emendamento Ghio 17.53.
Francesca GHIRRA (AVS) illustra gli identici emendamenti Ghio. 17.55 e Ghirra 17.56, volti a definire una più chiara distinzione normativa tra i vari tipi di mobilità diversa rispetto alle automobili.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Ghio. 17.55 e Ghirra 17.56.
Antonino IARIA (M5S) illustra il proprio emendamento 17.58, chiedendo polemicamente se la maggioranza ha intenzione di approfondire la tematica in esso contenuta o vuole al contrario affrontarla in modo superficiale.
La Commissione respinge l'emendamento Iaria 17.58.
Antonino IARIA (M5S) fa notare l'assenza dei presentatori dell'emendamento Alessandro Colucci 17.59.
Elena MACCANTI (LEGA), anche a nome del collega Caroppo, chiede che l'emendamento sia comunque posto in votazione.
La Commissione approva l'emendamento Alessandro Colucci 17.59 (vedi allegato 1).
Salvatore DEIDDA, presidente, ricorda che gli emendamenti Casu 17.60 e 17.61 e Pella 17.63 sono stati ritirati.
Valentina GHIO (PD-IDP) illustra contestualmente il contenuto del proprio emendamento Ghio 17.62, nonché degli identici emendamenti Ghio 17.64, Sergio Costa 17.65 e Ghirra 17.66 e degli identici emendamenti Ghio 17.67 e Ghirra 17.68. Argomenta che tali emendamenti sono volti a tutelare la micromobilità e gli utenti più vulnerabili della strada. Inoltre, viene affrontata la tematica della attribuzione al MIT di una competenza accentrata rispetto alla mobilità ciclabile, competenza che oggi viene gestita con maggior efficienza dai comuni tramite i PUMS, strumento che rispecchia la conoscenza da parte degli enti locali delle singole specificità, come sottolineato anche dall'ANCI. Inoltre, nelle more dell'adozione delle linee guida del MIT, vi è il rischio che tutte le opere infrastrutturali già intraprese vengano sospese, con conseguente perdita dei finanziamenti.
La Commissione respinge l'emendamento Ghio 17.62.
Pag. 100Francesca GHIRRA (AVS) illustra gli identici emendamenti Ghio 17.64, Sergio Costa 17.65 e Ghirra 17.66. Ricorda l'importanza degli strumenti tecnologici oggi esistenti volti a migliorare la sicurezza degli utenti deboli della strada, tanto più raccomandabili giacché è recentemente accaduto che dei camion travolgessero dei ciclisti. Ricorda inoltre la tematica degli angoli ciechi, nonché l'importanza di distinguere con precisione tra velocipedi e mezzi a motore diversi dalle automobili, distinzione che nel codice non è attualmente prevista in alcun articolo. Tale distinzione sarà anche di aiuto alle motorizzazioni nell'emissione dei contrassegni. Vista la rilevanza dunque degli identici emendamenti in oggetto, chiede di accantonarli.
Antonino IARIA (M5S) afferma che quanto previsto al comma 3, lettera f), dell'articolo 17 rappresenta il colpo definitivo alla mobilità ciclabile. Ricorda che il vero problema della sicurezza stradale non sono i ciclisti bensì le automobili, vista la gran quantità di auto circolanti e la loro velocità. Sottolinea l'importanza del concetto di fluidità; argomenta che la lettera f), di cui si chiede la soppressione, rappresenta il manifesto sbagliato di una politica sulla mobilità anacronistica. Lamenta infine la cultura schizofrenica, da lui stesso più volte riscontrata, per cui si manifesta apprezzamento per città come Copenaghen, piene di biciclette, ma poi in Italia tutti prediligono le automobili. Conclude che l'atteggiamento della maggioranza nel breve periodo può apparire vincente, ma è alla lunga tragicamente distruttivo.
Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Ghio 17.64, Sergio Costa 17.65 e Ghirra 17.66.
Salvatore DEIDDA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.45.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 14 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi.
La seduta comincia alle 15.45.
Legge quadro in materia di interporti.
C. 703 Rotelli.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 febbraio 2024.
Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Ricorda che nella seduta del 7 febbraio si è conclusa la fase di esame degli emendamenti.
Comunica dunque che sono pervenuti il parere favorevole con osservazioni della Commissione Affari costituzionali e i pareri favorevoli delle Commissioni Giustizia, Finanze, Ambiente, Attività produttive e Politiche dell'Unione europea.
Comunica altresì che la Commissione Bilancio esprimerà il parere direttamente all'Assemblea, mentre la Commissione per le questioni regionali non si pronuncerà.
Avverte infine che il relatore ha presentato l'emendamento 2.17, che recepisce un'osservazione della Commissione Affari costituzionali (vedi allegato 3).
Il viceministro Edoardo RIXI esprime parere favorevole sull'emendamento 2.17.
La Commissione approva l'emendamento 2.17 del Relatore (vedi allegato 3).
Andrea CAROPPO (FI-PPE), relatore, presenta una proposta di coordinamento formale del testo.
La Commissione approva la proposta di coordinamento formale del relatore (vedi allegato 4).
Pag. 101 Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) preannuncia il voto contrario del gruppo del Partito Democratico sul conferimento del mandato al relatore a riferire in senso favorevole all'Assemblea, in coerenza con la posizione assunta nel corso dell'esame degli emendamenti.
Rileva le carenze nella discussione svolta, caratterizzata da un'estrema genericità e da uno scarso approfondimento, e lamenta la previsione di una copertura finanziaria a pioggia per gli interporti in assenza di un reale confronto parlamentare sulla individuazione dei nuovi interporti. Esprime forte preoccupazione per la privatizzazione che si profila nel settore, sulla scorta di quelle già in atto per le poste e per le ferrovie, criticando altresì la previsione di una perizia giurata per la valutazione degli investimenti e la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Ribadisce in conclusione la contrarietà all'approvazione del provvedimento.
Antonino IARIA (M5S), nell'esprimere un giudizio fortemente critico sui contenuti della proposta di legge, rileva come essa costituisca un'occasione persa per una seria riforma del settore.
Preannuncia comunque l'astensione del MoVimento 5 Stelle, in quanto il provvedimento, pur non pervenendo a soluzioni soddisfacenti, si fa comunque carico di affrontare un tema di sicura rilevanza, intervenendo in un settore che da lungo tempo meritava attenzione. Sottolinea che sarebbe stato necessario un lavoro di ben più ampio respiro, che affrontasse più in generale il tema della logistica e delle reti per il trasporto delle merci, oramai inserite in un contesto europeo. Conclude rilevando l'assenza di una visione d'insieme, che costituisce senz'altro il limite più rilevante del provvedimento in esame.
La Commissione delibera di conferire al relatore Caroppo il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento.
Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 16.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 14 febbraio 2024.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.10.
ERRATA CORRIGE
Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 250 del 13 febbraio 2024, a pagina 127, alla seconda colonna, trentasettesima riga, dopo la parola «Venezia.» sono inserite le seguenti: «Ciò vale per tutte le città metropolitane del Paese».