CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 febbraio 2024
247.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-01968 Scotto: Iniziative volte a salvaguardare l'occupazione e a monitorare l'applicazione degli ammortizzatori sociali negli impianti italiani del gruppo Stellantis.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Con il presente atto di sindacato ispettivo gli Onorevoli interroganti quali iniziative si intendono adottare al fine di salvaguardare l'occupazione negli impianti italiani del gruppo Stellantis.
  In via preliminare, rappresento che sono stati acquisiti elementi dalle competenti direzioni generali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nonché dalle strutture tecniche del Ministero delle imprese e del made in Italy.
  Sul punto, rappresento che è attivo un tavolo istituito presso il Ministero delle imprese e del made in Italy.
  Il tavolo, oltre ad essere composto dal Ministero delle imprese e del made in Italy e dal gruppo Stellantis, vede la partecipazione dell'Associazione Nazionale filiera industria automobilistica, delle organizzazioni sindacali rappresentative e anche delle sette regioni sedi di stabilimenti produttivi (Abruzzo, Basilicata, Campania, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio, Molise).
  Il tavolo, che suddiviso in cinque gruppi per area di interesse, nel mese di febbraio concluderà i lavori con la definizione di proposte concrete per il rilancio della filiera nazionale.
  Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha comunicato che, sempre nell'ambito del tavolo tecnico, sono stati creati cinque gruppi di lavoro: uno in particolare si occupa di occupazione e formazione e ha il compito di analizzare l'impatto occupazionale che si avrà con la transizione ecologica ai motori elettrici, proporre misure di sostegno al reddito e di integrazione salariale per i dipendenti nonché l'analisi di misure per la formazione delle nuove competenze richieste dalle imprese.
  L'obiettivo condiviso da tutti i soggetti coinvolti è quello di riportare il Paese al centro dei piani di sviluppo del gruppo, incrementando i volumi produttivi, valorizzando centri di ingegneria e di ricerca italiani, efficientando stabilimenti e sostenendo l'intera filiera produttiva.
  A ciò aggiungo che tra gli obiettivi prioritari rientra anche la salvaguardia del settore della componentistica — fiore all'occhiello della manifattura italiana — quale aggregato delle lavorazioni industriali finalizzate a produrre le parti accessorie del bene principale che il costruttore acquista presso terzi.
  Sul versante delle misure che hanno offerto sostegno economico ai lavoratori dipendenti di aziende che si trovano in crisi, rappresento che la competente direzione generale degli ammortizzatori sociali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha comunicato che, per la sede di Pomigliano d'Arco, per il periodo dal 21 agosto 2023 al 31 dicembre 2023, con decreto direttoriale n. 1186 del 3 agosto 2023, è stata autorizzata la CIGS ai sensi dell'articolo 21, comma 1, lettera c) in favore di un massimo di 545 dipendenti.
  Per quanto riguarda, invece, gli strumenti posti per monitorare l'applicazione e gli effetti degli ammortizzatori sociali, rappresento che l'articolo 25, comma 6, del decreto legislativo n. 148 del 2015 dispone che l'ispettorato del lavoro competente per territorio, nei tre mesi antecedenti la conclusione dell'intervento di integrazione salariale ed entro un mese successivo alla conclusione, procede, con riferimento a ciascuna causale di intervento,Pag. 210 alle relative verifiche finalizzate all'accertamento degli impegni presi.
  Concludo signor Presidente, consapevole che la presente vicenda sarà attentamente monitorata al fine di garantire la tutela dei lavoratori coinvolti e manifesto fin d'ora la disponibilità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in raccordo con gli altri attori istituzionali coinvolti, a prendere parte ad eventuali iniziative che possano favorire un percorso condiviso finalizzato a individuare possibili soluzioni e strumenti in grado di dare risposte efficaci e non traumatiche ai lavoratori interessati.

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ALLEGATO 2

5-01969 Mari: Sulle decisioni di Enel Spa di esternalizzare le attività core e in materia di orario di lavoro.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Con il presente atto di sindacato ispettivo l'Onorevole interrogante comunica che i sindacati di categoria hanno aperto una vertenza con Enel S.p.A. ed evidenzia la necessità di procedere alla convocazione di un tavolo presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
  In via preliminare, rappresento che sono stati acquisiti elementi da parte delle competenti direzioni generali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero delle imprese e del made in Italy ed Enel S.p.A.
  Enel S.p.A. ha dichiarato che il piano industriale per il triennio 2024-2026 ha individuato nelle reti di distribuzione un asset strategico per il raggiungimento degli obiettivi posti dalla transizione energetica.
  Il Gruppo Enel ha pianificato investimenti complessivi per circa 35,8 miliardi di euro di cui circa 18,6 miliardi di euro nelle Reti, con una concentrazione degli investimenti in Italia dove il Gruppo prevede di allocare circa 12,2 miliardi di euro di investimenti lordi, garantendo un aumento del 47 per cento rispetto al triennio 2021-2023.
  Il piano industriale è stato presentato alle organizzazioni sindacali sia a livello di Gruppo che di singole Aree di business.
  In particolare, nel corso di tali incontri, è stato approfonditamente illustrato il piano che e-distribuzione ha definito in attuazione degli indirizzi strategici ed è stato dichiarato che l'implementazione del suddetto piano prevede circa 1.000 nuovi ingressi, nuove forme di premialità legate agli obiettivi aziendali, maggiore flessibilità dell'orario di lavoro e maggiore flessibilità operativa.
  Rappresento, infine che gli uffici tecnici del Ministero delle imprese e del made in Italy hanno manifestato la loro disponibilità a partecipare ad un eventuale tavolo, al fine di contribuire in modo efficace alla soluzione delle problematiche esposte dall'interrogante.
  Concludo signor Presidente, manifestando anche la disponibilità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a fornire il supporto necessario in sinergia con gli altri attori istituzionali, finalizzato alla tutela dei lavoratori coinvolti.

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ALLEGATO 3

5-01970 Carotenuto: Iniziative, anche di carattere ispettivo, volte a verificare i criteri seguiti dalla Cipag per l'iscrizione alla cassa previdenziale dei professionisti iscritti all'albo dei geometri.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Passo ad illustrare l'atto di sindacato ispettivo concernente l'iscrizione dei geometri alla Cassa Italiana di previdenza e assistenza per i geometri liberi professionisti (CIPAG).
  Gli interroganti evidenziano quanto riferito da taluni geometri, iscritti al relativo albo e non esercenti in maniera continuativa l'attività libero professionale, secondo i quali la Cassa iscriverebbe automaticamente, a prescindere dallo svolgimento dell'attività lavorativa, tutti i professionisti iscritti all'albo reclamandone, poi, con efficacia retroattiva, il versamento dei relativi contributi previdenziali.
  Al riguardo, sentita la Direzione Generale competente, rappresento quanto segue.
  La Cassa di previdenza dei Geometri liberi professionisti, a seguito della trasformazione in ente di diritto privato con il decreto legislativo n. 509 del 1994, ha acquisito una propria autonomia gestionale che le consente di definire i principi ai quali orientare il proprio operato purché nel rispetto del perseguimento dei fini pubblicistici.
  La Cassa, pertanto, può disciplinare in autonomia le proprie previsioni statutarie e regolamentari, previa approvazione dei Ministeri vigilanti, con il solo limite dell'interesse pubblico che è quello di assicurare l'erogazione delle prestazioni pensionistiche in favore degli iscritti, tenendo conto del vincolo del rispetto dell'equilibrio di bilancio.
  A tale scopo, la Cassa può adottare ed introdurre ogni strumento per garantire il raggiungimento dei fini pubblicistici e, dunque, non solo gli interventi di variazione delle aliquote contributive, di riparametrazione dei coefficienti di rendimento o di ogni altro criterio di determinazione del trattamento pensionistico.
  Con riferimento, poi, a quanto sostenuto in relazione all'iscrizione automatica alla Cassa del geometra, indipendentemente dall'esercizio dell'attività professionale in forma continuativa e/o occasionale, si rappresenta che sono intervenute alcune recenti pronunce della Corte di cassazione, da ultimo nel 2022, che hanno stabilito che: «in tema di casse privatizzate ai fini dell'obbligatorietà dell'iscrizione e del pagamento della contribuzione minima, è condizione sufficiente l'iscrizione all'albo professionale, essendo irrilevante la natura occasionale dell'esercizio della professione e la mancata produzione di reddito».
  Infine, si segnala che lo Statuto della Cassa Geometri prevede che siano obbligatoriamente iscritti, i geometri iscritti all'Albo professionale, che esercitano, anche senza carattere di continuità ed esclusività, la libera professione. In tale ambito, l'Ente può procedere a verifiche ispettive sull'adempimento degli obblighi contributivi da parte dei propri iscritti o sulla corrispondenza delle dichiarazioni rese.
  Ciò detto, alla luce della questione segnalata, voglio rassicurare gli Onorevoli interroganti sulla costante attività di vigilanza Sull'Ente da parte del Ministero al fine di poter valutare ulteriori approfondimenti sul tema.

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ALLEGATO 4

Istituzione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate. C. 1306, approvata dal Senato, e abb.

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,

   esaminato, per quanto di competenza, il testo della proposta di legge C. 1306, approvata dal Senato, recante l'istituzione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate;

   preso atto che il provvedimento istituisce il 4 novembre di ogni anno quale Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate, disciplinando le iniziative connesse alla sua celebrazione;

   osservato che il testo precisa che essa non determina gli effetti civili di cui alla legge n. 260 del 1949 e che tale giornata non costituisce, pertanto, festività nazionale;

   preso atto che non risultano particolari profili di competenza della Commissione,

  esprime

NULLA OSTA.