CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 gennaio 2024
233.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 101

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 17 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per la cultura Gianmarco Mazzi.

  La seduta comincia alle 14.35.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-01850 Manzi: Sulla modifica statutaria volta a inserire un rappresentante del Ministero della cultura negli organi direttivi dell'Accademia del cinema italiano.

  Irene MANZI (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianmarco MAZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Irene MANZI (PD-IDP), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Esprime quindi forti preoccupazioni per la decisione di modificare lo statuto dell'Accademia del cinema italiano, decisione che non rappresenta un mero atto amministrativo così come indicato nella risposta ma rientra in una serie di decisioni che testimoniano come la linea politica dell'esecutivo sia avvolta in realtà a sottrarre autonomia e a sottoporre al controllo politico i luoghi della cultura che per definizione devono essere invece autonomi. Al riguardo cita i precedenti delle recenti nomine relative alla biennale di Venezia e al Centro per il libro e la lettura ribadendo come si tratti di decisioni volte a prevedere un pericoloso controllo sui luoghi della cultura, scelte che certamente non appartengono alla sua parte politica.

5-01851 Orrico: Iniziative urgenti per il rifinanziamento degli incentivi previsti da «Cultura Crea 2.0» per il settore dell'industria culturale, creativa e turistica.

  Anna Laura ORRICO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianmarco MAZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Anna Laura ORRICO (M5S), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo pur accogliendo con favore alcuni elementi informativi forniti in questa sede. In particolare non ritiene che le previste risorse stanziate nell'ambito del PNNR possano essere considerate sufficienti evidenziando come la richiesta contenuta nell'interrogazione a sua firma fosse, piuttosto, volta a sollecitare il rifinanziamento di una misura che ha avuto molto successo. Si tratta infatti di tutto conosciuto sia dalle istituzioni culturali che dalle istituzioni amministrative locali ricordando ad esempio l'esperienza del progetto quartiere cultura di Napoli che ha consentito la nascita di alcune Startup di successo. Auspica quindi che la misura prevista da Cultura Crea 2.0, istituita dal governo conte, possa essere riattivata al fine di ricostruire una sana economia della cultura evitando iniziative di mera commercializzazione come il recente decreto-legge sul Made in Italy.

5-01852 Amorese: Iniziative per la riqualificazione della Certosa di Trisulti, a Collepardo in provincia di Frosinone.

  Fabio ROSCANI (FDI) sottoscrive e contestualmente illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianmarco MAZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Federico MOLLICONE (FDI), presidente, replicando in qualità di cofirmatario, si Pag. 102dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Governo che testimonia certamente l'attenzione nei confronti di un bene artistico di altissimo valore come la Certosa di Trisulti destinataria anche di specifici fondi nell'ambito del PNNR. Esprime inoltre soddisfazione apprezzamento per la nuova fase di gestione innovativa che potrà consentire ulteriori contributi pubblici e privati anche nella prospettiva della costituzione di una fondazione. Più in generale sottolinea l'importanza di politiche pubbliche volte alla valorizzazione dei beni culturali in una visione innovativa.

5-01853 Mulè: Misure per il sostegno dell'attività del teatro lirico sperimentale di Spoleto «A. Belli».

  Giorgio MULÈ (FI-PPE) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianmarco MAZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giorgio MULÈ (FI-PPE), replicando, si dichiara soddisfatto dell'articolata risposta fornita dal rappresentante del governo auspicando che la preannunciata revisione della disciplina vigente possa finalmente consentire l'attribuzione di nuovi finanziamenti anche al teatro lirico sperimentale di Spoleto. In particolare ritiene che non vi debba essere una competizione fra le altissime istituzioni culturali per la ripartizione dei fondi stanziati ma, al contrario una giusta valorizzazione di tutti i luoghi della cultura. Dichiara infine che continuerà a seguire la vicenda relativa alla revisione del codice dei beni culturali.

5-01854 Piccolotti: Sul mancato rinnovo del mandato al Presidente del Centro per il libro e la lettura, Marino Sinibaldi.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianmarco MAZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

(Vive proteste dei deputati Speranza, Berruto, Zingaretti e Piccolotti durante l'intervento del sottosegretario Mazzi, in merito alla risposta da lui fornita)

  Federico MOLLICONE, presidente invita i deputati che stanno esprimendo un forte dissenso in ordine alla risposta fornita dal rappresentante del Governo a consentire al sottosegretario Mazzi di completare il suo intervento, ricordando che sarà la presentatrice dell'interrogazione a poter replicare al sottosegretario.
  Invita quindi il rappresentante del Governo a concludere il suo intervento e ad utilizzare toni più istituzionali.

  Il sottosegretario Gianmarco MAZZI conclude il suo intervento di risposta all'interrogazione in titolo.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo che, a suo giudizio, ha fatto una brutta figura. In particolare ritiene che il sottosegretario Mazzi non abbia utilizzato un linguaggio consono alla sede in cui si trova utilizzando espressioni in realtà volte a censurare opinioni diverse e contestazioni circa le scelte operate dall'Esecutivo. Più in generale ritiene che la risposta fornita dal sottosegretario Mazzi rappresenti realmente una brutta figura nei confronti del mondo del libro e della lettura che certamente non conoscono il nuovo direttore al contrario del precedente direttore Marino Sinibaldi. Con particolare riferimento alla questione del pluralismo delle idee ricorda come anche in un passato recente, nel medesimo organismo abbiano lavorato egregiamente esponenti di pensieri culturali diversi tra i quali si è svolto un fruttuoso confronto di opinioni e idee. Ribadisce come il rappresentante del Governo oggi non abbia rispettato il Parlamento ricordando, oltretutto, che il Piano di azione del Centro del libro sia stato concordato anche con il presidente Mollicone. Ritiene piuttosto che le decisioni del Governo rappresentino una reale occupazione da parte della destra dei luoghi della Pag. 103cultura di cui deve assumersi ogni responsabilità politica.

  Federico MOLLICONE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE. – Interviene il Ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi.

  La seduta comincia alle 15.20.

Incremento delle aliquote dell'imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse relativamente ad alcuni giochi e destinazione del gettito alla promozione dell'attività sportiva.
C. 534 Berruto.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1° febbraio 2023.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che il gruppo di FdI ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Avverte che sul provvedimento in esame sono state presentate 5 proposte emendative su nessuna delle quali la Presidenza ha ravvisato profili di inammissibilità (vedi allegato 6).
  Avverte, inoltre, che l'emendamento Perissa 1.10 è stato ritirato prima della seduta e che il fascicolo degli emendamenti da porre in votazione è in distribuzione.
  Non essendovi deputati che intendono intervenire sul complesso degli emendamenti invita la relatrice ad esprimere il parere sugli emendamenti presentati.

  Irene MANZI (PD-IDP), relatrice, preannuncia la presentazione di un emendamento a sua prima firma che riproduce il contenuto dell'emendamento Perissa 1.10, che è stato ritirato. Al riguardo chiede ai rappresentanti dei gruppi se intendono rinunciare alla fissazione del termine per la presentazione di subemendamenti.

  Federico MOLLICONE, presidente, prende atto della volontà di tutti i gruppi parlamentari di voler rinunciare alla fissazione del termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento 1.11 della Relatrice.

  Irene MANZI (PD-IDP), relatrice, esprime parere favorevole sugli emendamenti Berruto 1.2 e Caso 1.4; raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma 1.11, invita al ritiro dell'emendamento Caso 1.6 mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Caso 1.7.

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate sul provvedimento in esame. In particolare ritiene che la proposta di legge in esame rappresenti un intervento asistematico rispetto alla recente approvazione di uno schema di decreto legislativo, da parte del Consiglio dei ministri, che introduce disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell'articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111, che rappresenta il quadro regolatorio nazionale della disciplina dei giochi pubblici ammessi in Italia. Dichiara, altresì, che il parere contrario espresso sulle proposte emendative presentate è dovuto anche alla sussistenza di profili di incompatibilità con la finanza pubblica.

  Antonio CASO (M5S) chiede se sia possibile sottoscrivere l'emendamento 1.11 della Relatrice, presentato a seguito del ritiro dell'emendamento Perissa 1.10 precedentemente sottoscritto da tutti i gruppi componenti la Commissione.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP) legge preliminarmente un estratto dell'intervento svolto dal ministro Abodi in occasione dell'approvazionePag. 104 della modifica costituzionale dell'articolo 33 della Costituzione nella seduta dell'Assemblea del 20 settembre 2023 nel quale il Ministro aveva espressamente dichiarato il dovere di voler garantire, sul suo onore, che quello che è scritto nella modifica costituzionale non rappresenti semplicemente un'enunciazione di principio, ma «l'inizio di un percorso di responsabilità». Nella medesima seduta sempre il ministro Abodi aveva dichiarato come lo sport non debba essere soltanto la celebrazione delle vittorie, ma l'affermazione dei principi e dei valori dei quali tutti sono portatori e tutti beneficiari, a vantaggio soprattutto dei figli, dei nipoti e di quelli che verranno.
  Stigmatizza, quindi, con forza i numerosi rinvii dell'esame della proposta di legge a sua prima firma che ricorda è stata esaminata da ultimo nella seduta del 31 ottobre evidenziando come il Ministro abbia piuttosto preferito fare pubbliche dichiarazioni alla stampa che andavano in senso diametralmente opposto a quella del provvedimento all'esame della Commissione. In particolare, ritiene che il Governo, esprimendo parere contrario su tutte le proposte emendative e, di fatto, costringendo il collega Perissa a ritirare l'emendamento sottoscritto da tutti i capigruppo e frutto di una faticosa mediazione, abbia voluto distruggere il lavoro unitario che la Commissione ha svolto in questi mesi nella lotta alla ludopatia. Pur comprendendo come il Ministro Abodi abbia dovuto svolgere il suo ruolo portando avanti le istanze del Governo, stigmatizza che la conclusione odierna dell'iter del provvedimento impedisce, di fatto, al Parlamento di esercitare le proprie prerogative legislative, sottolineando che le opposizioni – pur quando si mostrano disponibili a collaborare – non possono essere trattate come pupazzi. In particolare ricorda che l'emendamento su cui si era registrato il consenso di tutti i gruppi parlamentari e recante la prima firma del deputato Perissa, era stato da lui elaborato e, per spirito di collaborazione, offerto alla prima firma della maggioranza.
  Entrando nel merito della preannunciata decisione del Ministro Abodi di destinare i proventi delle scommesse alle società di calcio di serie A – operazione che peraltro potrebbe, con uno slogan, essere descritta come «togliere ai ricchi per dare ai ricchissimi» – apparsa in una recente intervista rilasciata agli organi di stampa, ribadisce la gravità di quanto accaduto nella giornata odierna, anche dal punto di vista della correttezza dei rapporti istituzionali, dal momento che nessuno è stato informato del ritiro dell'emendamento frutto dell'accordo tra maggioranza e opposizione.
  Prende atto quindi che oggi a perdere è forse l'opposizione ma certamente è perdente il modello di sport sociale che la proposta di legge aveva in animo, essendo volta a prevedere una serie di iniziative ed interventi e indicando una serie di priorità condivise da tutti.
  In conclusione si chiede se in prospettiva non toccherà proprio al Ministro Abodi il destino di dover lasciare la propria poltrona probabilmente per gli stessi meccanismi che oggi impediscono alla Commissione Cultura di approvare la proposta di legge a sua prima firma.
  Al riguardo preannuncia l'intenzione di attendere con pazienza tale evento e che nel frattempo continuerà ad incalzare il Ministro Abodi su tutte le questioni di sua competenza con tutti gli strumenti regolamentari a disposizione dell'opposizione.
  Ribadisce, in fine, un forte disappunto e sdegno circa il comportamento del Ministro Abodi dichiarando l'intenzione di non voler continuare a condividere neanche la stessa Aula.

(Il deputato Berruto nell'abbandonare l'aula rivolge vive proteste nei confronti del Ministro Abodi. Il Presidente lo richiama all'ordine. Vive proteste del deputato Messina)

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Berruto 1.2, Caso 1.4, l'emendamento 1.11 della Relatrice, nonché gli emendamenti Caso 1.6 e 1.7.

  Irene MANZI (PD-IDP), nell'esprimere un forte rammarico e disappunto per il parere espresso dal Ministro su tutti gli emendamenti presentati e per l'esito della Pag. 105seduta odierna, preannuncia l'intenzione di rinunciare all'incarico di relatrice sul provvedimento in esame giudicando incolmabili le distanze rispetto alle posizioni espresse dal Governo. Al riguardo evidenzia come, a suo giudizio, sia andata persa una preziosa occasione di lavoro comune e di confronto tra la maggioranza e l'opposizione che aveva raggiunto un punto importante di mediazione e che, purtroppo, il Ministro Abodi non ha ritenuto di raccogliere. Sottolinea con grande rammarico, infine, come da tale vicenda ciò che risulta gravemente penalizzato è il confronto tra il Parlamento ed il Governo che, a suo giudizio, dovrebbe essere un obiettivo condiviso.

  Il Ministro Andrea ABODI nel ringraziare anzitutto la Commissione per l'ascolto e la pazienza e per le settimane di attesa ribadisce come la citata dichiarazione svolta nella seduta della Camera dei deputati del 20 settembre scorsa resti una dichiarazione d'impegno e di valore indiscusso.
  Al contrario del collega Berruto non ritiene che la giornata odierna rappresenti una sconfitta dal momento che le importanti priorità contenute nella proposta di legge in esame rappresentano altrettanti punti del programma del Governo. Ritiene piuttosto che la proposta di legge in esame non rappresenti in questa fase lo strumento più appropriato sebbene gli obiettivi contenuti restino intatti.
  Ribadisce che il parere contrario espresso oggi in ordine alle proposte emendative presentate rappresenta un parere tecnico dal momento che nel frattempo c'è stato un intervento normativo da parte del Governo di riordino del settore dei giochi.
  Con riferimento all'intervista rilasciata al quotidiano «La Stampa» desidera precisare di non aver mai affermato che i proventi delle scommesse dovessero andare agli organizzatori degli eventi e che in questa vicenda non ritiene di aver tradito i valori sportivi che condivide in pieno. Auspica piuttosto che su tale delicata materia possa proseguire il confronto con il Governo al fine di contemperare tutti gli interessi in campo.
  Con riferimento ad alcune espressioni utilizzate dal deputato Berruto nel suo intervento, ritiene che siano probabilmente espressioni di un disagio ed esprime forte rammarico e sconcerto dichiarando che il suo mandato è sempre a disposizione e che il Parlamento potrà valutare nel prosieguo il suo operato.
  Nel dichiarare quindi l'intenzione di voler continuare a rispondere alle interpellanze che il deputato Berruto intenderà presentare nelle materie di sua competenza, ribadisce di essere al servizio del bene comune e dello sport sociale senza bisogno di doverlo comunicare continuamente dal momento che il suo impegno quotidiano è sotto gli occhi di tutti.
  Ringrazia quindi nuovamente la Commissione per l'ascolto ribadendo ovviamente di non essere soddisfatto della situazione odierna che non giudica, peraltro, essere una sconfitta di nessuno.
  Nel ribadire che il Parlamento potrà continuare a verificare il suo impegno quotidiano come Ministro spera di aver chiarito il senso del suo operato in questa circostanza.

  Elisabetta PICCOLOTTI (AVS), desidera svolgere alcune considerazioni dal momento che il Ministro ha fatto un lungo intervento di carattere politico. Esprime forte rammarico per la rinuncia dall'incarico di relatrice da parte della collega Manzi che rappresenta un fallimento che pesa su tutti i componenti della Commissione.
  Ricorda quindi come la rappresentanza dei cittadini appartenga al Parlamento e che certamente il Governo è nel pieno diritto di esprimere parere contrario sugli emendamenti presentati ma non ha certamente il diritto di cancellare drasticamente un lungo lavoro di confronto parlamentare.
  Più in generale ricorda come a suo giudizio in questa vicenda emerga ampiamente che il bene comune non è certo far arrivare i soldi delle scommesse agli organizzatori degli eventi ma piuttosto un forte intervento contro la ludopatia che rappresenta una grave malattia sociale. Invita quindi il ministro Abodi a riflettere con attenzione sull'uso delle risorse finanziarie giudicando assai criticabile l'eventuale destinazionePag. 106 alle società di calcio della serie A, che rappresentano un mondo con stipendi milionari. Auspica quindi che il Governo decida piuttosto di utilizzare le risorse finanziarie per combattere duramente la dipendenza dal gioco.
  Ribadisce quindi come, a suo giudizio, un'altra grande priorità sia rappresentata dalle iniziative destinate a favore del c.d. sport sociale come già egregiamente esposto dal collega Berruto e che con la proposta di legge all'esame della Commissione il Parlamento aveva semplicemente chiesto di investire in questi luoghi troppo spesso dimenticati. Osserva, in fine, come forse il ministro Abodi non si sia reso conto della posizione assunta in questa vicenda e soprattutto delle sue conseguenze.

  Antonio CASO (M5S) non ritiene necessario entrare nel merito della proposta di legge in esame, dal momento che la posizione del gruppo del MoVimento 5 stelle sulla ludopatia è ben nota da tempo. Desidera invece rilevare, in merito all'osservazione del Ministro circa il disagio espresso dal collega Berruto, come ciò non debba sorprendere: è infatti evidente che tutti i parlamentari della Commissione si trovano oggi in una situazione di grave disagio, vedendo vanificati mesi di lavoro poiché, dopo molte settimane di attesa, il Ministro ha deciso di cancellare tutto.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che, essendosi concluso l'esame degli emendamenti, il testo sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione del prescritto parere.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive, nonché delega al Governo per l'introduzione di agevolazioni per la gestione di strutture sportive.
C. 836 Molinari.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 31 ottobre 2023.

  Federico MOLLICONE, presidente, ricorda che nella seduta di martedì 31 ottobre scorso il Ministro Abodi ha presentato gli emendamenti 1.7, 1.8, 2.9, 2.10, 3.10, 4.7, 5.1, 6.4, 7.3, 8.1, 9.1, 9.2, 11.1 e Tit.1., con riferimento ai quali sono stati presentati 25 subemendamenti, su nessuno dei quali la presidenza ha ravvisato profili di inammissibilità. I predetti emendamenti e i relativi subemendamenti sono inclusi nel fascicolo in distribuzione (vedi allegato 7).
  Non essendovi interventi sul complesso degli emendamenti, invita il relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli emendamenti presentati.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Berruto 1.1 e Zaratti 1.2 mentre esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Berruto 1.3 e Zaratti 1.4 nonché sull'emendamento Amorese 1.5, a condizione che siano riformulati in identico testo, nei termini riportati in allegato. (vedi allegato 8).
  Esprime parere contrario sul subemendamento Piccolotti 0.1.7.1 mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 1.7 del Governo; invita al ritiro dell'emendamento Amorese 1.6 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 1.8 del Governo.
  Esprime parere contrario sul subemendamento Berruto 0.2.9.1 mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 2.9 del Governo raccomandando altresì l'approvazione dell'emendamento a sua firma 2.1. Esprime parere contrario sull'emendamento Berruto 2.2 nonché sul subemendamento Berruto 0.2.10.1 mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 2.10 del Governo. Esprime parere contrario sull'emendamento Berruto 2.3 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma 2.4. Esprime parere contrario sull'emendamento Berruto 2.5 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma 2.6 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8). Esprime, infine, parere contrario sugli emendamenti Berruto 2.7 e Caso 2.8.

Pag. 107

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni respinge gli identici emendamenti Berruto 1.1 e Zaratti 1.2 mentre approva gli identici emendamenti Berruto 1.3, Zaratti 1.4 e Amorese come riformulati in identico testo (vedi allegato 8). Respinge quindi il subemendamento Piccolotti 0.1.7.1 mentre approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.7 del Governo, Amorese 1.6 e 1.8 del Governo (vedi allegato 8).
  Respinge il subemendamento Berruto 0.2.9.1 mentre, con distinte votazioni, approva l'emendamento 2.9 del Governo nonché l'emendamento 2.1 del Relatore (vedi allegato 8).
  Respinge l'emendamento Berruto 2.2 nonché il subemendamento Berruto 0.2.10.1 mentre approva l'emendamento 2.10 del Governo (vedi allegato 8).
  Respinge quindi l'emendamento Berruto 2.3 mentre approva l'emendamento 2.4 del Relatore (vedi allegato 8), mentre approva l'emendamento 2.6 del Relatore come riformulato (vedi allegato 8). Respinge, infine, gli emendamenti Berruto 2.7 e Caso 2.8

  Federico MOLLICONE, presidente avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento 2.4 del relatore l'emendamento Berruto 2.5 deve ritenersi precluso.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sui subemendamenti Berruto 0.3.10.1, Piccolotti 0.3.10.13, 0.3.10.2 e 0.3.10.3, Caso 0.3.10.4, Piccolotti, 0.3.10.5 e 0.3.10.6, Zaratti 0.3.10.7 e 0.3.10.8, Berruto 0.3.10.9, Caso 0.3.10.10 e 0.3.10.11 e Piccolotti 0.3.10.12, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 3.10 del Governo.
  Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Berruto 3.1, Piccolotti 3.2, Zaratti 3.3, 3.4 e 3.5, Caso 3.6, Berruto 3.7, Caso 3.8 e 3.9 .

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione respinge i subemendamenti Berruto 0.3.10.1, Piccolotti 0.3.10.13, 0.3.10.2 e 0.3.10.3, Caso 0.3.10.4, Piccolotti, 0.3.10.5 e 0.3.10.6, Zaratti 0.3.10.7 e 0.3.10.8, Berruto 0.3.10.9, Caso 0.3.10.10 e 0.3.10.11 e Piccolotti 0.3.10.12.
  Approva quindi l'emendamento 3.10 del Governo (vedi allegato 8).

  Federico MOLLICONE, presidente avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento 3.10 del Governo gli emendamenti Berruto 3.1, Piccolotti 3.2, Zaratti 3.3, 3.4 e 3.5, Caso 3.6, Berruto 3.7, Caso 3.8 e 3.9 devono ritenersi preclusi.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere contrario sui subemendamenti Berruto 0.4.7.1, Piccolotti 0.4.7.2 e 0.4.7.3, Berruto 0.4.7.4, Piccolotti 0.4.7.5, sugli identici subemendamenti Zaratti 0.4.7.6 e Caso 0.4.7.7, Caso 0.4.7.8, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 4.7 del Governo.
  Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Berruto 4.1, Piccolotti 4.2 e 4.3, Berruto 4.4, Piccolotti 4.5 e Zaratti 4.6.

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Berruto 0.4.7.1, Piccolotti 0.4.7.2 e 0.4.7.3, Berruto 0.4.7.4, Piccolotti 0.4.7.5, gli identici subemendamenti Zaratti 0.4.7.6 e Caso 0.4.7.7, Caso 0.4.7.8, mentre approva l'emendamento 4.7 del Governo (vedi allegato 8).

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che gli emendamenti Berruto 4.1, Piccolotti 4.2 e 4.3, Berruto 4.4 Piccolotti 4.5 e Zaratti 4.6 devono ritenersi preclusi a seguito dell'approvazione dell'emendamento 4.7 del Governo.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 5.1 del Governo.

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  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 5.1 del Governo. (vedi allegato 8)

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 6.4 del Governo, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Zaratti 6.1, Caso 6.2 e Berruto 6.3.

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 6.4 del Governo (vedi allegato 8) e respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Zaratti 6.1, Caso 6.2 e Berruto 6.3.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 7.3 del Governo mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Caso. 7.1 e 7.2, nonché sull'articolo aggiuntivo Zaratti 7.01.

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 7.3 del Governo (vedi allegato 8).

  Federico MOLLICONE, presidente avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento 7.3 del Governo devono ritenersi preclusi gli emendamenti Caso 7.1 e 7.2.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Zaratti 7.01.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, esprime parere favorevole sul subemendamento Latini 0.8.1.1. a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8), esprime parere favorevole sull'emendamento 8.1 del Governo, nonché sull'emendamento 8.2 del Relatore proponendo la riformulazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8). Esprime parere favorevole sugli emendamenti del Governo 9.1 e 9.2, raccomandando l'approvazione dell'emendamento a sua firma 10.2. Esprime, infine, parere favorevole sull'emendamenti 11.1 del Governo, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8), nonché sull'emendamento Tit. 1 del Governo.

  Il Ministro Andrea ABODI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni approva il subemendamento Latini 0.8.1.1., come riformulato, l'emendamento 8.1 del Governo, l'emendamento 8.2 del Relatore come riformulato, gli emendamenti del Governo 9.1 e 9.2, l'emendamento 10.2 del Relatore, l'emendamento 11.1 del Governo, come riformulato, nonché l'emendamento Tit. 1 del Governo (vedi allegato 8).

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che, essendosi concluso l'esame degli emendamenti, il testo come risultante dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione del prescritto parere.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 17 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE.

  La seduta comincia alle 16.10.

DL 215/2023: Disposizioni urgenti in materia di termini normativi.
C. 1633 Governo.
(Parere alle Commissioni I e V).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Pag. 109

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che il gruppo di FdI ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Fabio ROSCANI (FDI), relatore, riferisce che la VII Commissione Cultura è chiamata ad esprimere un parere, alle Commissioni riunite I Affari costituzionali e V Bilancio, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215 recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi.
  Con riferimento ai profili di competenza della VII Commissione segnala, anzitutto, l'articolo 1, comma 22, che proroga dal 31 dicembre 2023 al 30 giugno 2024 il termine entro il quale il Ministero della cultura è stato autorizzato ad assumere fino a 750 unità di personale a valere sulle vigenti facoltà assunzionali, per il triennio 2019-2021, mediante scorrimento della graduatoria finale di merito del concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di n. 1052 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato, da inquadrare nella II Area, posizione economica F2, profilo professionale di assistente alla fruizione, accoglienza e vigilanza (AFAV), pubblicato nella GU, 4a serie speciale, n. 63 del 9 agosto 2019, come successivamente modificato con provvedimento pubblicato nella GU, 4a serie speciale, n. 53 del 6 luglio 2021. In ragione dell'entrata in vigore del CCNL del personale del comparto funzioni centrali per il triennio 2019/2021 (sottoscritto in via definitiva il 9 maggio 2022), le unità di personale reclutate mediante lo scorrimento della graduatoria sono inquadrate nell'area degli assistenti, corrispondente alla previgente II Area.
  Evidenzia, quindi, che l'articolo 5, comma 1 prevede che, al fine di garantire la prosecuzione delle attività della Fondazione «I Lincei per la scuola» presso l'Accademia nazionale dei Lincei, la disposizione di cui all'articolo 1, comma 385, lettera h), della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità 2016), riguardante interventi finanziari a favore degli italiani nel mondo, relativa alla predetta Fondazione, è prorogata per l'anno 2024. Ai relativi oneri, pari a 250.000 euro per l'anno 2024, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023-2025, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione e del merito.
  L'articolo 5, comma 2, alla lettera a), mediante una novella all'articolo 2, comma 4-ter del decreto-legge n. 22 del 2020, proroga agli anni scolastici 2024-2025 e 2025-2026 la definizione, con ordinanze del Ministro dell'istruzione e del merito, della disciplina relativa alle graduatorie provinciali per le supplenze e al successivo conferimento delle supplenze stesse per il personale docente ed educativo.
  L'articolo 5, comma 2, lettera b), proroga dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024 l'obbligo per il Consiglio superiore della pubblica istruzione (CSPI) di rendere i pareri di propria competenza nel termine abbreviato di 7 giorni dalla richiesta da parte del Ministro dell'istruzione e del merito, decorso inutilmente il quale si può prescindere dal parere. Nella relazione illustrativa si rappresenta che tale intervento è finalizzato a dare attuazione alla Missione 4-Componente 1 del PNNR (Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università).
  L'articolo 5, comma 3, novellando la legge n. 107 del 2015, recante «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti», a fronte delle criticità registrate da alcune regioni nell'attuazione del previsto piano di dimensionamento scolastico del PNNR prevede:

   che le regioni, per il solo anno scolastico 2024/2025, provvedano al dimensionamento della rete scolastica, entro e non oltre il 5 gennaio 2024, con modalità che derogano la disciplina vigente; si dispone quindi che, fermi restando il contingente organico dei dirigenti scolastici (DS) e dei direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA) e la sua distribuzione tra le regioni definiti, per gli anni scolastici 2025/2026 e 2026/2027, dal decreto del Ministro dell'istruzione e del merito, di concerto con Pag. 110il Ministro dell'economia e delle finanze n. 127 del 30 giugno 2023 (qui l'allegato che contiene il contingente organico per il 2024/2025, 2025/2026 e 2026/2027), le regioni, per il solo anno scolastico 2024/2025, possono attivare un ulteriore numero di autonomie scolastiche in misura non superiore al 2,5 per cento del contingente dei corrispondenti posti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi definito, per ciascuna regione, per il medesimo anno scolastico 2024/2025, dal citato decreto n. 127 del 2023, alle quali attribuire solo reggenze e senza un corrispondente incremento delle facoltà assunzionali. Tale facoltà è esercitabile anche dalle regioni che hanno già provveduto al dimensionamento della rete scolastica ai sensi dell'articolo 19, commi 5-quater e 5–quinquies del decreto-legge n. 98 del 2011. In ogni regione il numero di autonomie scolastiche attivate in misura non superiore al 2,5 per cento di cui sopra non rileva ai fini della mobilità e delle nomine in ruolo dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali ed amministrativi. Per tali finalità è autorizzata la spesa di 3,6 milioni di euro per l'anno 2024 e di 7,2 milioni di euro per l'anno 2025. Ai relativi si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi, di cui alla legge 18 dicembre 1997, n. 440.

   che, a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, la facoltà di richiesta della concessione dell'esonero o del semi esonero dall'insegnamento sia riconosciuta anche alle istituzioni scolastiche oggetto di accorpamento a seguito del dimensionamento della rete scolastica. Con decreto del Ministro dell'istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione (ossia dal 31 dicembre 2023), sono definiti parametri, criteri e modalità per l'individuazione, su base regionale, delle istituzioni scolastiche di cui al primo periodo, ovvero affidate in reggenza, che possono avvalersi della predetta facoltà, nel rispetto del limite di spesa di 14,48 milioni di euro per l'anno 2024 e di 13,82 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025 (comprensivo dello stanziamento, rileva la relazione tecnica – già previsto a legislazione vigente – di 12.500.000 euro a decorrere dal 2024, al quale si aggiungono 1.980.000 euro per il solo anno 2024 e 1.320.000 euro annui a decorrere dall'anno 2025). Per l'attuazione di tali disposizioni è quindi autorizzata la spesa di 1,98 milioni di euro per l'anno 2024 e di 1,32 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025. Ai relativi oneri pari a 1,98 milioni di euro per l'anno 2024 e 1,32 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025, si provvede, mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023-2025, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione e del merito.

  Al riguardo segnala che nella relazione illustrativa si rappresenta che i descritti interventi normativi sono finalizzati ad agevolare il raggiungimento degli obiettivi della riforma R. 1.3 «Riorganizzazione del sistema scolastico» della Missione 4-Componente 1 del PNNR.
  L'articolo 6, comma 1, modifica l'articolo 2, comma 140, del decreto-legge n. 262 del 2006, innalzando da due a tre anni la validità temporale dell'elenco di soggetti entro cui sono nominati i componenti dell'organo direttivo dell'ANVUR (cioè, il Consiglio direttivo). L'elenco è definito da un comitato di selezione; sulla base di esso, il Ministro dell'università e della ricerca propone la nomina, che avviene con decreto del Presidente della Repubblica, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti.
  L'articolo 6, comma 2, differisce (dal 31 dicembre 2023) al 31 dicembre 2024 il termine per l'erogazione delle somme residue di mutui concessi da Cassa depositi e prestiti (CDP) per interventi di edilizia universitaria. A tal fine, esso novella l'articolo 1, comma 1145, ultimo periodo, della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio per il 2018).Pag. 111
  Il comma 3 dell'articolo 6 prevede la proroga dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024 della normativa transitoria relativa alla possibilità di svolgimento secondo modalità particolari degli esami di Stato per l'abilitazione ad alcune professioni (esami successivi al conseguimento del diploma di laurea) e di altri esami professionali.
  L'articolo 6, comma 4, proroga dal 31 dicembre 2023 al 31 luglio 2024 il termine entro il quale le università, le istituzioni il cui diploma di perfezionamento scientifico è riconosciuto equipollente al titolo di dottore di ricerca e gli enti pubblici di ricerca possono continuare a conferire assegni di ricerca secondo la disciplina vigente prima del 30 giugno 2022 (data di entrata in vigore della legge n. 79 del 2022, di conversione del decreto-legge n. 36 del 2022).
  L'articolo 6, comma 5, proroga dal 31 dicembre 2023 al 15 febbraio 2024 il termine per la conclusione dei lavori delle commissioni nazionali per l'abilitazione scientifica nazionale per la tornata 2021-2023, formate sulla base del decreto direttoriale n. 251 del 29 gennaio 2021. Resta ferma la previgente disposizione legislativa, secondo cui la presentazione delle domande per il sesto quadrimestre della tornata dell'abilitazione scientifica nazionale 2021-2023 è fissato dal 7 febbraio al 7 giugno 2023. I lavori riferiti al sesto quadrimestre si concludono entro il 7 dicembre 2023.
  L'articolo 6, comma 6, estende dall'anno accademico 2023-2024 all'anno accademico 2024-2025 la possibilità di attingere, per il conferimento di incarichi di insegnamento a tempo indeterminato e a tempo determinato nelle Istituzioni AFAM, alle graduatorie nazionali ad esaurimento cosiddette «143», nelle more dell'entrata in vigore e della completa attuazione del nuovo regolamento sul reclutamento AFAM.
  L'articolo 6, comma 7, lettera a), proroga (dall'a.a. 2024/2025) all'a.a. 2025/2026 l'avvio dell'applicazione del regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM, al contempo differendo (dal 31 dicembre 2023) al 31 dicembre 2024 il termine per l'approvazione della prima programmazione triennale del reclutamento del personale docente e tecnico-amministrativo, a tempo indeterminato e determinato. La lettera b) differisce (dall'anno accademico 2024/2025) all'anno accademico 2025/2026 l'abrogazione di alcune disposizioni legislative prevista dal suddetto regolamento.
  Il comma 8 del medesimo articolo 6, consente alle istituzioni dell'alta formazione artistica musicale e coreutica di reclutare, oltre che, come già previsto, per l'a.a. 2023/2024, anche per l'a.a. 2024/2025 e nei limiti delle facoltà assunzionali autorizzate e successivamente ripartite dal Ministero dell'università e della ricerca, personale docente a tempo indeterminato, nelle more della piena attuazione del regolamento disciplinante le procedure di reclutamento del personale delle medesime istituzioni.
  In particolare evidenzia che il previsto reclutamento deve essere prioritariamente effettuato a valere: sulle vigenti graduatorie formate nell'ambito dei processi di statizzazione delle istituzioni alta formazione artistica musicale e coreutica non statali; sulle vigenti graduatorie nazionali per titoli e, in subordine, mediante selezioni pubbliche per titoli ed esami, nel rispetto di alcuni principi in materia di reclutamento nelle PA, nonché di criteri, modalità e requisiti di partecipazione definiti con decreto del Ministro dell'università e della ricerca, da adottarsi entro 30 giorni dal 28 febbraio 2023 (data di entrata in vigore della legge n. 14 del 2023, di conversione del decreto-legge n. 198 del 2022). La disposizione in commento inserisce l'espresso riferimento all'obbligo di permanenza nella sede di prima destinazione per cinque anni.
  L'articolo 7, comma 1, proroga da sette a otto anni la durata della segreteria tecnica di progettazione, costituita presso il Segretariato generale del Ministero della cultura, ex articolo 15-bis, comma 6, lettera a), del decreto-legge n. 189 del 2016, creata allo scopo di rendere più celere la realizzazione degli interventi di tutela del patrimonio culturale nei territori colpiti dagli Pag. 112eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016. Il comma 2, corrispondentemente, provvede a prorogare dal 2023 al 2024 l'incremento di unità di personale di cui la segreteria si compone, disposto dall'articolo 18, comma 2, del decreto-legge n. 8 del 2017. Il comma 3 autorizza la spesa massima di 1 milione di euro per il 2024, individuando la relativa copertura.
  L'articolo 7, comma 4, lettera a), posticipa dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024 il termine finale di durata in carica del Comitato promotore delle celebrazioni legate alla figura di Pietro Vannucci detto «Il Perugino», istituito presso il Ministero della cultura dall'articolo 1, comma 806, della legge n. 234 del 2021 (legge di bilancio per il 2022).
  La lettera b) autorizza per l'anno 2024 la spesa di 100.000 euro per le spese di funzionamento del Comitato promotore e per i rimborsi delle spese spettanti ai componenti dello stesso Comitato, disponendo in relazione a tali oneri.
  L'articolo 7, comma 5, modifica l'articolo 38-bis, comma 1, del decreto-legge n. 76 del 2020, relativo alle semplificazioni amministrative per la realizzazione di spettacoli dal vivo e proiezioni cinematografiche, sotto due profili: da un lato, proroga dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024 il regime amministrativo semplificato incentrato sull'istituto della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) per gli spettacoli dal vivo e le proiezioni cinematografiche; dall'altro lato, innalza da 1.000 a 2.000 il limite massimo di soggetti che possono partecipare agli eventi di cui sopra, affinché possa operare il regime semplificato.
  L'articolo 7, comma 6, modificando l'articolo 10, comma 2, del decreto-legge n. 105 del 2023, proroga dal 31 dicembre 2023 al 31 marzo 2024 il termine entro il quale devono essere adottati i regolamenti di organizzazione per la ri-organizzazione su base dipartimentale del Ministero della cultura; nelle more, continua ad applicarsi il DPCM 169/2019.
  L'articolo 14, comma 1 proroga di sei mesi, dal 31 dicembre 2023 fino al 30 giugno 2024, il mandato del Presidente e degli altri organi in carica dell'Istituto per il credito sportivo (Presidente, Consiglio di amministrazione, Comitato gestione fondi speciali e Collegio dei sindaci).
  L'articolo 14, comma 2, mediante novella all'articolo 44, comma 8-quinquies, del decreto-legge n. 77 del 2021, proroga dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024 il termine delle attività dell'Agenzia per lo svolgimento dei Giochi olimpici invernali svoltisi a Torino nel 2006.
  L'articolo 16 dispone circa un riparto di risorse in favore delle agenzie di stampa di rilevanza nazionale che, alla data del 31 dicembre 2023, risultassero titolari di un contratto stipulato con il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, a seguito dell'espletamento della procedura di gara per l'affidamento di servizi giornalistici e strumentali ad agenzie di stampa con rete di servizi esteri e loro diffusione all'estero, che si è svolta nel 2017. Si prevede, inoltre, che le medesime agenzie di stampa siano tenute ad erogare i servizi essenziali per il Ministero per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, in aggiunta ai servizi già forniti in applicazione delle disposizioni applicabili.
  In particolare rileva che il comma 1 stabilisce che il 35 per cento del valore medio complessivo dei contratti stipulati negli anni 2018-2022 dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria con le agenzie di stampa, vincitrici della procedura di gara che si è svolta nel 2017, sia ripartito fra le agenzie iscritte nell'Elenco delle Agenzie di stampa di rilevanza nazionale che, alla data del 31 dicembre 2023, risultino titolari di un contratto stipulato in esito alla medesima procedura di gara.
  Il comma 2 prevede che il valore da ripartire per ciascuna agenzia di stampa sia calcolato sulla base del numero medio dei giornalisti assunti negli ultimi cinque anni con contratto a tempo pieno e indeterminato. Si tratta di criterio analogo a quello già previsto dall'articolo 6, comma 1, del già richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 luglio 2023, concernente «Requisiti e parametri per l'iscrizione nell'elenco delle Agenzie di rilevanzaPag. 113 nazionale». Le agenzie titolari dei contratti sono tenute ad erogare i servizi essenziali per il Ministero per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, in aggiunta ai servizi forniti ai sensi dell'articolo 17, comma 2, del decreto-legge n. 198 del 2022 e del medesimo d.P.C.m. attuativo 11 luglio 2023 (comma 3). Il comma 4 autorizza il Dipartimento per l'informazione e l'editoria ad acquistare dalle Agenzie di stampa di cui al comma 1 tali servizi essenziali per il Ministero per gli affari esteri e la cooperazione internazionale secondo le modalità previste dal medesimo articolo 17, comma 2, del decreto-legge n. 198 del 2022 e dal D.P.C.M. 11 luglio 2023.

  Federico MOLLICONE, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.15.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 17 gennaio 2024.

Disposizioni in favore dell'Associazione Arena Sferisterio – Teatro di tradizione, per l'organizzazione del Macerata Opera Festival.
Seguito esame C. 1127 Latini e C. 1289 Manzi.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 16.15 alle 16.20