SEDE REFERENTE
Mercoledì 29 novembre 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 15.05.
Disposizioni in materia di giusta retribuzione e salario minimo.
C. 1275 Conte, C. 141 Fratoianni, C. 210 Serracchiani, C. 216 Laus, C. 306 Conte, C. 432 Orlando, C. 1053 Richetti e C. 1328 Barelli.
(Seguito esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 novembre 2023.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che le Commissioni I (Affari costituzionali), II (Giustizia), VI (Finanze), VIII (Ambiente) e X (Attività produttive) hanno espresso parere favorevole, mentre il Comitato per la legislazione ha espresso parere favorevole con osservazioni. La V Commissione (Bilancio) ha comunicato per le vie brevi che esprimerà il parere direttamente all'Assemblea.
Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, si chiede se i gruppi di maggioranza abbiano contezza del contenuto del parere del Comitato per la legislazione, che ritiene abbia posto osservazioni che andrebbero prese seriamente in considerazione.
Walter RIZZETTO, presidente, in risposta al deputato Barzotti, dopo aver rilevato che il parere del Comitato per la legislazione reca osservazioni e non condizioni, si dichiara convinto che tutti i pareri espressi dalle Commissioni e dal Comitato per la legislazione siano stati seriamente valutati dalla relatrice.
Marco SARRACINO (PD-IDP) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla Pag. 130proposta di conferimento del mandato alla relatrice nonché la presentazione da parte del suo gruppo di una relazione di minoranza. Ritiene vergognoso che un provvedimento in quota opposizione sia stato stravolto dai gruppi di maggioranza, con la previsione di una delega, al pari di quanto già avvenuto nella corrente legislatura, presso la I Commissione, su un provvedimento riguardante il voto fuori sede, del quale peraltro si sono perse le tracce in Assemblea. Dopo aver paventato il rischio che anche sul provvedimento in titolo vi sia l'intenzione di non proseguirne l'esame, ritiene grave che nessun esponente della maggioranza abbia fornito spiegazioni circa le ragioni che hanno condotto alla modifica radicale della proposta di legge C. 1275, sottraendosi completamente al confronto. Giudica assurdo negare oggi la previsione di un salario minimo in una fase storica come quella attuale, caratterizzata da un tasso di inflazione che ha eroso il potere di acquisto dei salari. Evidenzia come il testo della proposta di legge, come modificato, preveda ora misure inaccettabili come quella che, all'articolo 1, comma 2, lettera a), facendo riferimento ai contratti collettivi più applicati e non a quelli maggiormente rappresentativi, colpisce la rappresentanza e rischia di legittimare la diffusione dei contratti pirata. Esprime poi forti perplessità sul principio di delega, recato al comma 2, lettera d), dell'articolo 1, che, richiamando la differenza del costo della vita su base territoriale, introduce di fatto le gabbie salariali.
Valentina BARZOTTI (M5S) preannuncia la presentazione da parte del suo gruppo di una relazione di minoranza, ritenendo che sia stata scritta una brutta pagina nella storia democratica del Paese, a fronte di un atto di prepotenza da parte della maggioranza, che ha inteso stravolgere un provvedimento in quota opposizione. Ritiene, peraltro, che la delega prevista nel testo, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Rizzetto 1.6, sia vaga e generica, come segnalato anche dal Comitato per la legislazione nel suo parere, nel quale peraltro viene richiamata l'attenzione sul principio di delega di cui alla lettera a) del comma 2 dell'articolo 1, che fa riferimento ai contratti maggiormente applicati. Su tale ultimo aspetto, fa notare che il fatto di non richiamare i contratti collettivi maggiormente rappresentativi sia grave e si ponga in conflitto anche con alcune pronunce della Corte costituzionale sul tema. Ritiene, in ogni caso, che la battaglia intrapresa dai gruppi di minoranza non sia stata inutile, avendo richiamato l'attenzione su tale importante argomento, come dimostra, ad esempio, la riapertura del tavolo sul rinnovo del contratto della vigilanza privata. Rileva che il suo gruppo continuerà a lottare, anche in vista dell'esame in Assemblea, per il riconoscimento di un salario minimo, stigmatizzando infine la compressione dei tempi del dibattito, che hanno portato, nella seduta di ieri, a decisioni fortemente discutibili, come quella di non consentire l'intervento di una deputata, che, partecipando regolarmente come sostituta, si era iscritta a parlare.
Francesco MARI (AVS) preannuncia la presentazione da parte del suo gruppo di una relazione di minoranza sul provvedimento in esame.
Antonio D'ALESSIO (AZ-PER-RE) preannuncia la presentazione da parte del suo gruppo di una relazione di minoranza sul provvedimento in esame.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) stigmatizza la completa assenza di confronto sul provvedimento in esame, associandosi alle considerazioni svolte dai deputati dei gruppi di opposizione.
Walter RIZZETTO, presidente, pone quindi in votazione il mandato alla relatrice di riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame.
La Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, onorevole Schifone, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Pag. 131Walter RIZZETTO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 15.20.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 29 novembre 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 15.20.
Interventi a sostegno della competitività dei capitali e delega al Governo per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile applicabili anche agli emittenti.
C. 1515 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione avvia l'esame del provvedimento.
Lorenzo MALAGOLA (FDI), relatore, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere alla VI Commissione (Finanze) il parere di competenza sul disegno di legge C. 1515, recante interventi a sostegno della competitività dei capitali e delega al Governo per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile applicabili anche agli emittenti, già approvato dal Senato.
Osserva, preliminarmente, che il provvedimento è diretto ad introdurre misure volte a stimolare la crescita del mercato dei capitali italiano favorendo l'accesso e la permanenza delle imprese nell'ambito dei mercati finanziari.
Il provvedimento è composto da 27 articoli, suddivisi in 5 Capi. Il Capo I reca semplificazione in materia di accesso e regolamentazione dei mercati di capitali; il Capo II reca la disciplina delle autorità nazionali di vigilanza; il Capo III reca misure di promozione dell'inclusione finanziaria; il Capo IV reca modifiche alla disciplina del patrimonio destinato; il Capo V reca disposizioni finanziarie.
Per quanto concerne le norme di diretta competenza della XI Commissione, osserva che l'articolo 15 modifica l'articolo 6, comma 2-quater, lettera d), numero 1), del Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (TUF), di cui al decreto legislativo n. 58 del 1998, estendendo agli Enti previdenziali privati e privatizzati la qualifica di controparti qualificate ai fini della prestazione dei servizi di investimento. Come chiarito dal Governo nella relazione illustrativa, tale misura è finalizzata a conferire maggiore attenzione alla categoria degli investitori professionali, che in Italia potrebbe essere ampliata in modo da favorire il flusso di investimenti verso i mercati dei capitali. L'inclusione degli Enti previdenziali suddetti tra le controparti qualificate eviterà a tali Enti e alle controparti con cui interagiscono le procedure e i costi connessi alla necessità di vedersi riconosciuti come «clienti professionali su richiesta» e a cui non corrispondono effettivi benefici in termini di protezione e tutela, così riconoscendo in via definitiva le conoscenze e le esperienze di mercato che li contraddistinguono. La relazione precisa inoltre che si tratta, in ogni caso, di Enti che sono sostanzialmente già investitori professionali e che hanno capacità di valutare in maniera adeguata i propri investimenti. La norma, pertanto, sempre secondo la relazione illustrativa, non abbassa i livelli di tutela degli iscritti.
L'articolo 21 reca norme relative alla disciplina del cosiddetto cooling off e cooling in, ossia, delle regole che disciplinano le restrizioni all'uscita del personale o dei membri degli organi direttivi che esercitano attività professionali nel settore regolamentato, e contribuiscono a rafforzare l'indipendenza delle Autorità, riducendo il rischio di conflitto di interessi e di interferenza dell'industria nelle attività di supervisione.Pag. 132
L'articolo 24, con una norma di interpretazione autentica, precisa che i soggetti in possesso dei requisiti di accesso all'Albo dei promotori finanziari – nel periodo precedente il trasferimento delle funzioni di tenuta dell'albo unico dei consulenti finanziari dalla Consob all'Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei consulenti finanziari – che prestano la consulenza in materia di investimenti, possono continuare a svolgere tale attività.
Formula, in conclusione, una proposta di parere favorevole (vedi allegato), di cui raccomanda l'approvazione.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 15.25.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.