CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 ottobre 2023
188.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 24 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Antonino MINARDO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Matteo Perego di Cremnago.

  La seduta comincia alle 13.

Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali.
C. 1324 Governo, approvato dal Senato e abb.
(Parere alle Commissioni riunite XII e XIII).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento all'ordine del giorno.

  Mauro MALAGUTI (FDI), relatore, riferisce ai fini del parere da rendere alle Commissioni riunite Affari sociali e Agricoltura sul disegno di legge del Governo, approvato dal Senato lo scorso 19 luglio, recante disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali osservando che il provvedimento, in assenza di una normativa specifica a livello europeo, interviene precauzionalmente a livello nazionale per tutelare interessi legati alla salute e al patrimonio culturale, vietando la produzione e l'immissione sul mercato di alimenti sintetici. In particolare, evidenzia che viene vietata la produzione, la commercializzazione e la promozione di alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati.
  Rileva, poi, che l'articolo 3, inserito nel corso dell'esame al Senato, introduce il divieto di utilizzo – per la produzione e la commercializzazione di prodotti trasformati contenenti proteine vegetali – della Pag. 30denominazione di «carne», di riferimenti alle «specie animali», di terminologie specifiche della macelleria, della salumeria o della pescheria, nonché di nomi di alimenti di origine animale rappresentativi degli usi commerciali. Tali divieti sono volti a tutelare il patrimonio zootecnico nazionale, riconoscendo il suo elevato valore culturale, socio-economico e ambientale, nonché un adeguato sostegno alla sua valorizzazione, assicurando nel contempo un elevato livello di tutela della salute umana e degli interessi dei cittadini che consumano e il loro diritto all'informazione.
  Passando ai profili di competenza della Commissione Difesa, segnala il comma 1 dell'articolo 4 che individua le Autorità competenti per i controlli sull'applicazione del provvedimento, tra le quali vengono indicati anche il Corpo della Guardia di finanza e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Le verifiche di rispettiva competenza sono svolte con il supporto del personale specializzato del Ministero della salute, del Comando carabinieri per la tutela della salute e delle aziende sanitarie locali in possesso di specifiche attribuzioni in tema di controlli qualitativi e tecnico-biologici di natura sanitaria, in relazione ai potenziali rischi per la salute umana.
  Alla luce di quanto esposto, propone di esprimere un parere favorevole.

  Il Sottosegretario Matteo PEREGO DI CREMNAGO osserva che il disegno di legge contiene norme di particolare rilievo volte ad assicurare la tutela della salute umana, gli interessi dei cittadini che consumano i prodotti e il loro diritto all'informazione, nonché la preservazione del patrimonio agroalimentare.
  Sottolinea, quindi, che l'Arma dei carabinieri svolgerà un ruolo attivo nell'ambito del controllo sull'applicazione del provvedimento, sfruttando le potenzialità del Comando per la tutela della salute, nonché del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari (CUFA), all'interno del quale opera il Comando per la tutela agroalimentare che protegge i consumatori mediante controlli sul ciclo di produzione, nel rispetto dell'ecosistema, a garanzia della genuinità dei prodotti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

DL 133/2023: Disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del Ministero dell'interno.
C. 1458 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento all'ordine del giorno.
  Anastasio CARRÀ (LEGA), relatore, osserva che il decreto-legge 5 ottobre 2023, n. 133, contiene, in primo luogo, di disposizioni in tema di prevenzione e contrasto dell'immigrazione irregolare, volte a garantire l'effettività dell'esecuzione dei provvedimenti di espulsione e dei controlli in materia di immigrazione. Ulteriori disposizioni riguardano, invece, il procedimento di riconoscimento della protezione internazionale, l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, nonché l'accertamento dell'età nell'ambito della procedura di identificazione del minore.
  Più in particolare, il decreto modifica la disciplina relativa alla procedura speciale di trattazione della richiesta di una domanda di protezione internazionale «reiterata», ovvero successiva rispetto ad una prima domanda di protezione già presentata e già rigettata definitivamente nel merito, nei casi in cui tale domanda sia ripresentata dal richiedente nella fase di concreta esecuzione di un provvedimento che ne comporterebbe l'allontanamento dal territorio nazionale.
  Evidenzia, quindi, che le nuove norme prevedono adesso che l'autorità competente all'esame sia il Questore, sentito il Presidente della Commissione territoriale. La presentazione della richiesta non interromperà la procedura di allontanamento dal territorio nazionale, salvo che emergano nuovi elementi rilevanti ai fini del riconoscimento della protezione internazionale o del divieto di espulsione.Pag. 31
  Quanto, invece, al procedimento di riconoscimento della protezione internazionale, viene modificata la disciplina dell'allontanamento ingiustificato del richiedente dalle strutture di accoglienza. In particolare, in caso di suo allontanamento volontario, è prevista la sospensione dell'esame della domanda e la possibilità di richiederne la riapertura, per una sola volta, entro dodici mesi. Inoltre, viene introdotta una particolare disciplina nel caso in cui lo straniero non si presenti per la verifica dell'identità dichiarata e per la formalizzazione della domanda. In tal caso, infatti, il procedimento si considera estinto e lo straniero, se rintracciato in territorio nazionale in un momento successivo al suo allontanamento volontario, non potrà chiedere la riapertura della procedura già avviata e sospesa, ma potrà eventualmente rimanifestare l'intenzione di richiedere la protezione internazionale. Infine, viene resa maggiormente chiara ed effettiva la procedura per l'espulsione dei cittadini extra-UE soggiornanti di lungo periodo in Italia, nei casi in cui siano destinatari di misure di sicurezza diverse dalla detenzione in carcere e si istituisce un contingente, fino a 20 unità della Polizia di Stato, da destinare alle ambasciate e ai consolati per potenziare le attività di controllo e verifica connesse con il rilascio dei visti di ingresso per l'Italia.
  Venendo alle norme che rilevano ai fini del parere da rendere alla Commissione affari costituzionali, segnala innanzitutto l'articolo 9 che incrementa di 400 unità il contingente di personale delle Forze armate dell'operazione «Strade Sicure» per il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023, al fine di rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza dei luoghi ove insistono le principali infrastrutture ferroviarie del Paese, con una spesa complessiva di poco superiore ai 2,8 milioni di euro. Come precisato dalla relazione illustrativa, il contingente aggiuntivo svolgerà attività di supporto alle Forze di polizia già impiegate nella cosiddetta operazione «Stazioni sicure», per la prevenzione e il contrasto di determinati illeciti, al fine di consentire la piena e sicura fruibilità dei servizi ferroviari alla cittadinanza e ai turisti, in particolare nelle principali stazioni ferroviarie.
  Ricorda, quindi, che al personale militare impiegato nelle richiamate attività si applicano le disposizioni già previste per l'operazione «Strade Sicure» (commi 1, 2 e 3 dell'articolo 7-bis del decreto-legge n. 92 del 2008) che pongono il personale militare a disposizione dei prefetti interessati, disciplinano il piano di impiego del personale delle Forze armate e prevedono che i militari delle Forze armate, nel corso delle operazioni, agiscano con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza.
  Evidenzia, infine, che i commi 3 e 4 dell'articolo 11 finanziano, per il triennio 2023-2025, una serie di interventi a favore delle Forze armate e dell'Arma dei carabinieri diretti al supporto logistico, all'approvvigionamento di beni e servizi, nonché all'acquisto, alla manutenzione e all'adattamento di mezzi, infrastrutture e impianti. In particolare, per tali finalità sono previsti 2 milioni di euro per il 2023 e 9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, da ripartire fra le Forze armate e i Carabinieri.
  Al riguardo fa presente che la relazione illustrativa precisa che la misura si rende necessaria in quanto le Forze armate e i Carabinieri sono chiamati sempre di più nel concorso alle attività di contrasto dell'immigrazione clandestina, sia rispetto al controllo dei flussi via mare sia con l'organizzazione di voli di trasferimento, con la sorveglianza dei Centri di permanenza per i rimpatri (CPR), sia, ancora, con l'attività specifica di controllo del territorio. Per l'anno 2023, la somma stanziata sarà ripartita tra il funzionamento e la manutenzione dei mezzi e materiali (1 milione) e il sostegno logistico (1 milione), mentre per gli anni 2024 e 2025 lo stanziamento è ripartito tra funzionamento e manutenzione (2 milioni per ciascun anno), sostegno logistico (1 milione) e manutenzione infrastrutture (1 milione).
  Infine, analoghi interventi di supporto sono previsti, ai commi 5 e 6, anche per il Corpo della Guardia di finanza. In particolare, viene autorizzata la spesa complessiva di 1 milione di euro per l'anno 2023 e Pag. 32di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, da destinarsi al potenziamento e al finanziamento di interventi diretti all'ammodernamento, al supporto logistico, all'acquisto di beni e servizi nel settore dell'equipaggiamento, dell'armamento, degli strumenti telematici e di innovazione tecnologica e all'acquisto, alla manutenzione e all'adattamento di mezzi, infrastrutture e impianti.

  Il sottosegretario Matteo PEREGO DI CREMNAGO sottolinea come, per effetto del provvedimento in esame, il contingente complessivo di personale militare impegnato nell'operazione Strade Sicure salga a 5.400 unità.

  Anastasio CARRÀ (LEGA), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Stefano GRAZIANO (PD-IdP) preannuncia un voto contrario.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.15.