ALLEGATO
7-00075 Saccani Jotti: Sul programma «Soldato sicuro».
TESTO DELLA RISOLUZIONE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La IV Commissione (Difesa),
premesso che:
il programma pluriennale di acquisizione del sistema «Forza NEC-Network enabled capability», è uno di quei programmi della Difesa in corso di esecuzione sui quali si è concentrata da tempo l'attenzione della Commissione Difesa, sia per la rilevanza dell'impegno finanziario previsto in questo investimento, sia per il carattere fortemente innovativo e tecnologico del progetto. Il progetto è volto a realizzare uno strumento militare adatto ad operare in ambienti interforze e multinazionali dotando le diverse unità operative schierate in campo, dai posti di comando alle varie piattaforme (carri armati, veicoli di trasporto truppe, sistemi di ricognizione, semoventi di artiglieria) fino al singolo soldato, di opportuni sistemi digitali di elaborazione e di comunicazione, pienamente integrati ed interoperabili tra di loro;
l'avvio del programma è stato approvato dalla Commissione difesa della Camera nel corso della seduta dell'8 aprile 2009 e, successivamente, la IV Commissione con la propria attività conoscitiva (indagini conoscitive ed audizioni) ha monitorato lo sviluppo e l'attuazione del programma, anche alla luce del contesto strategico di riferimento in perenne cambiamento;
in quanto teso all'acquisizione di capacità operative e tecnologiche completamente digitalizzate e come tali in grado di sfruttare le opportunità offerte dalle moderne tecnologie, il programma «Forza Nec» ha catalizzato nel tempo altri programmi di procurement della Difesa, come il programma SIACCON (Sistema Automatizzato di Comando e Controllo), il SICCONA (Sistema di Comando, Controllo e Navigazione), il BFSA (Blue Force Situational Awareness) e, da ultimo, il programma Soldato futuro, volto ad incrementare le capacità di sopravvivenza della fanteria attraverso la fornitura di una serie di strumenti, quali vestiario, equipaggiamento di protezione e nuovi sistemi d'arma, all'altezza dei nuovi e complessi teatri operativi;
in relazione al programma Soldato futuro (ora Soldato sicuro), la Commissione Difesa della Camera nel corso della seduta del 13 novembre 2019, si è da ultimo pronunciata favorevolmente sul programma pluriennale di Ammodernamento e Rinnovamento n. SMD 01/2019, volto all'acquisizione di 65.695 sistemi «Soldato sicuro», composto da materiali (items) che rappresentano lo stato dell'arte della migliore tecnologia disponibile, da impiegare a seconda del profilo di missione, e definiti secondo un approccio incrementale ed evolutivo;
questa componente comprende materiale atto a garantire non solo la piena operatività del soldato, ma anche – strettamente legata a questa – la sua capacità di resistenza a eventi esterni che impattano anche sul suo stato fisico e di salute. In particolare infatti il materiale è suddiviso in: pacchetto base, che contempla tutti gli item considerati essenziali (mimetica, stivaletti, sopravvestito per la protezione dalle intemperie); pacchetto Cold, che consente alle unità di operare in condizioni climatiche estreme di bassa temperatura ed in ambienti montani; pacchetto Flame retardant, specificatamente sviluppato e progettato per il personale che opera a bordo dei mezzi blindo/corazzati; accessori che si configurano quali dispositivi di protezione individuale, come cuffie antirumore, occhiali balistici, protezioni per il volto, guanti, ginocchiere e gomitiere ed apparati termici;
Pag. 36come si vede dall'elenco dei dispositivi ad oggi compresi nella dotazione del «Soldato sicuro», inclusi quelli più specifici riferiti alla cosiddetta componente sopravvivenza, manca la specifica previsione di dispositivi atti a monitorare in tempo reale lo stato di salute complessivo del combattente appiedato e la sua conseguente «presenza sul campo» in contesti difficili o comunque tali da richiedere la piena disponibilità e conseguente ottimale performance delle sue risorse anzitutto fisiche, rigorosamente e oggettivamente misurate sulla base di parametri medici standard richiesti per un impegno non ordinario, e tali da integrare una vera e propria componente «salute»;
di fatto, si rileva quindi come all'interno delle cinque componenti in cui sono strutturati i citati Sistemi Individuali di Combattimento manchi attualmente un sistema integrato ad hoc, tale da configurare una apposita componente salute, in grado di monitorare in modo continuativo i parametri vitali e di prevenire/rilevare alterazioni dello stato di salute più o meno gravi che possano mettere a rischio la vita o quantomeno compromettere il benessere fisico del soldato;
appare pertanto necessario che quanto prima la Difesa includa in questa importante fase di rafforzamento degli strumenti di protezione del «Soldato Sicuro» anche il progetto Healthy Soldier, frutto della collaborazione fra la Facoltà di Medicina dell'Università di Roma Tor Vergata e la scuola di Medicina dell'Università di Miami Miller School of Medicine di Miami, Florida, una qualificata équipe operante nell'ambito di un gruppo di ricerca clinica e di base a sviluppo multidisciplinare che ha prodotto più di duecento lavori internazionali, destinataria di numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui quelli ricevuti dall'American Heart Association e dai National Institutes of Health; il team medico citato ha altresì fondato insieme agli ingegneri informatici dell'Università di Roma Tor Vergata un centro di ricerca chiamato IC-LOC (Interdisciplinary Center for Advanced Studies on Lab-on-Chip and Organ-on-chip Applications) per lo studio delle funzioni fisiologiche e patologiche dell'organismo umano attraverso l'uso di chip e di sensori, che è alla base del progetto Healthy Soldier;
gli obiettivi primari del progetto Healthy Soldier consistono: nella prevenzione o rilevazione delle condizioni patologiche acute (ivi incluse quelle potenzialmente letali, come le aritmie cardiache), con conseguente possibilità di intervenire tempestivamente dal punto di vista medico e terapeutico e di salvare la vita e/o migliorare la prognosi del soldato; nella raccolta e nell'elaborazione dei dati relativi allo stato di salute del soldato (a medio e lungo termine), al fine di rilevare tempestivamente eventuali variazioni dello stato di salute subacute o croniche (ad esempio, COVID-19, o epidemie sconosciute riferite specificamente ai territori della missione), di mettere in atto le strategie cliniche e terapeutiche per il mantenimento dello stato di salute ottimale del soldato, e di effettuare un'analisi dei dati registrati (a medio e lungo termine) a fini epidemiologici e di ricerca scientifica; per il raggiungimento di tali obiettivi il progetto Healthy Soldier propone l'utilizzo di wearable devices comprensivi di sensori in grado di monitorare i principali parametri vitali del soldato nelle diverse condizioni a cui è sottoposto durante le operazioni; nel contempo l'analisi dei dati raccolti è effettuata mediante l'utilizzo di appositi algoritmi che permettono di stabilire lo stato di salute del soggetto. Il progetto Healthy Soldier prevede, inoltre, un'assistenza psicologica personalizzata per i singoli soldati, oltre che la possibilità, per questi ultimi, di ricevere direttamente supporto dai familiari attraverso l'utilizzo del Metaverso. Il progetto Healthy Soldier, inoltre, prevede l'aderenza ad un'alimentazione personalizzata, che rispetti le esigenze fisiopatologiche del singolo soldato e che si basi sull'utilizzo di alimenti facilmente trasportabili durante le missioni lontano dal campo;
in particolare, le finalità cliniche del progetto «Healthy Soldier» si basano su diversi livelli di prevenzione e di intervento terapeutico, nello specifico: I) prevenzione primaria, ossia prevenzione dello sviluppo Pag. 37di patologie (acute o croniche) del soldato; II) prevenzione secondaria, ossia rilevamento precoce di patologie (acute o croniche) del soldato; III) prevenzione terziaria, ossia prevenzione della progressione di una patologia esistente e/o dell'insorgenza di complicanze e comorbilità associate ad una patologia esistente; IV) intervento terapeutico, ossia sviluppo di strategie terapeutiche specifiche e mirate al mantenimento dello stato di salute ottimale del soldato; V) raccolta ed elaborazione dei dati per finalità epidemiologiche e di ricerca scientifica. L'utilizzo del Metaverso permette di sviluppare interventi mirati di assistenza psicologica ai soldati che abbiano come obiettivo quello di fornire un supporto medico per la gestione delle comuni patologie psichiatriche riscontrate nell'esercito (ad es. disturbo post-traumatico da stress), oltre che un supporto psicologico generale mirato a fronteggiare una situazione di lontananza dai propri familiari e/o una situazione di disagio psicologico. In ambito nutrizionale, l'utilizzo della tecnica della disidratazione permette la preparazione di alimenti sotto forma di barrette facilmente trasportabili, che contengano tutti i micronutrienti essenziali ed i macronutrienti nelle giuste proporzioni (vitamine, minerali, proteine, carboidrati, lipidi), ottenuti direttamente dal cibo fresco rispettando, ovviamente, anche eventuali condizioni patologiche riscontrate nel soldato; infine, l'integrazione della tecnologia proposta con quella già in corso di sperimentazione in ambito Difesa permetterà una maggiore sicurezza e tutela della salute dei soldati durante il servizio militare attivo (attraverso il monitoraggio continuo dei parametri vitali e di importanti variabili fisiologiche), nonché l'implementazione della telemedicina in ambito militare;
rilevato che nell'ultimo Documento programmatico pluriennale della Difesa trasmesso al Parlamento e relativo al triennio 2022-2024 la Difesa fa presente che è in corso la specifico iter d'approvazione per un secondo documento finalizzato all'avvio di un'ulteriore tranche acquisitiva del programma «Soldato sicuro», è evidente che il progetto Healthy Soldier, attraverso la creazione e l'implementazione nei termini descritti di una apposita «componente salute», nascente dal complesso lavoro del team di ricerca citato, appare pienamente atto ad integrare e ottimizzare gli obiettivi previsti dal citato progetto «Soldato sicuro», già approvato dal Parlamento, garantendo la salute del militare e standard di benessere psicofisico che sono parte integrante del concetto di sicurezza del soldato e di massimizzazione dell'operatività dello stesso nel contesto bellico;
sottolineata la necessità di avviare ogni iniziativa di propria competenza affinché la Difesa possa quanto prima integrare e ottimizzare gli obiettivi del programma «Soldato sicuro», già autorizzato dal Parlamento, con i risultati del prestigioso lavoro di ricerca Healthy Soldier, anche attraverso la stipula di un apposito protocollo d'intesa che tenga conto delle specifiche esigenze dello strumento militare e del suo impiego in contesti operativi sempre più complessi,
impegna il Governo
a valutare le potenzialità offerte dal progetto di ricerca «Healthy Soldier», finalizzando l'attività di sperimentazione già in corso, e avviare le discendenti attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione delle pre-serie da integrare nell'ambito dei previsti layer tecnologici del programma «Soldato Sicuro».
(8-00025) «Saccani Jotti, Minardo, Carrà, Fascina, Bicchielli, Bagnasco, Chiesa, Ciaburro, Comba, Loperfido, Maiorano, Malaguti, Padovani, Polo, Zoffili, Bossi, Giglio Vigna».