INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 27 settembre 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.
La seduta comincia alle 10.
Sulla pubblicità dei lavori.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
Indagine conoscitiva sull'intelligenza artificiale: opportunità e rischi per il sistema produttivo italiano.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di Federmanager.
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Valter QUERCIOLI, vicepresidente di Federmanager, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di Datapizza S.r.l.
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Alessandro RISARO, referente di Datapizza S.r.l., svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Intervengono quindi i deputati Fabrizio BENZONI (A-IV-RE) e Enrico CAPPELLETTI (M5S), da remoto, la deputata Emma PAVANELLI (M5S) e il presidente Alberto Luigi GUSMEROLI, per formulare osservazioni e chiedere chiarimenti.
Alessandro RISARO, referente di Datapizza S.r.l., replica ai quesiti posti.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, di Stefano Da Empoli, Presidente dell'Istituto per la competitività (I-Com).
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Stefano DA EMPOLI, presidente dell'Istituto per la competitività (I-Com), svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Interviene quindi il presidente Alberto Luigi GUSMEROLI, per formulare osservazioni e chiedere chiarimenti.
Stefano DA EMPOLI, presidente dell'Istituto per la competitività (I-Com), replica ai quesiti posti.
Pag. 68 Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti dell'Associazione italiana commercio elettronico (AICEL).
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Manuela BORGESE, vicepresidente di AICEL, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Interviene quindi da remoto il deputato Enrico CAPPELLETTI (M5S), per formulare osservazioni e chiedere chiarimenti.
Manuela BORGESE, vicepresidente di AICEL, replica ai quesiti posti.
Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia l'audita per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, di Dino Pedreschi, Ordinario di informatica all'Università di Pisa.
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Dino PEDRESCHI, professore ordinario di informatica all'Università di Pisa, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Intervengono quindi, da remoto, i deputati Fabrizio BENZONI (A-IV-RE) e Enrico CAPPELLETTI (M5S), per formulare osservazioni e chiedere chiarimenti.
Dino PEDRESCHI, professore ordinario di informatica all'Università di Pisa, replica ai quesiti posti.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, di Douglas Sivieri, Presidente di ITCore S.p.a.
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Douglas SIVIERI, presidente di ITCore S.p.a., svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Interviene quindi da remoto il deputato Fabrizio BENZONI (A-IV-RE), per formulare osservazioni e chiedere chiarimenti.
Douglas SIVIERI, presidente di ITCore S.p.a., replica ai quesiti posti.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 11.40.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 27 settembre 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.
La seduta comincia alle 11.40.
Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy.
C. 1341 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 20 settembre 2023.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente e relatore, ricorda che l'esame è stato avviato nella seduta del 20 settembre, e che sono già intervenuti i deputati Pavanelli, Benzoni, Orlando e Gnassi in sede di esame preliminare.
Emma PAVANELLI (M5S), esprime forti critiche per l'assenza del Governo alla seduta odierna ricordando che l'Esecutivo anche nella scorsa seduta non era presente all'esame in sede referente del provvedimento, impedendo quindi ai Commissari di ottenere i necessari chiarimenti su molti aspetti del testo e contravvenendo, ritiene, ad un suo preciso dovere.
Intervenendo, poi, sui lavori della Commissione reitera la richiesta di convocare in audizione il Ministro del turismo in merito alla conclusa stagione turistica italiana.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente e relatore, replicando all'onorevole Pavanelli, ricorda che la presenza del Governo nel corso dell'esame preliminare di un provvedimento in sede referente non costituisce un obbligo regolamentare.
Quanto alla richiesta concernente l'audizione di un Ministro, osserva che la questione, come peraltro già segnalato nella seduta del 20 settembre u.s., attiene all'organizzazione dei lavori della Commissione e avverte che potrà essere quindi affrontata in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Enrico CAPPELLETTI (M5S), che interviene da remoto, si associa alle critiche espresse dalla collega Pavanelli in merito all'assenza del Governo alle sedute in sede referente presso la X Commissione. Quindi, intervenendo in sede di esame preliminare del disegno di legge in titolo osserva che vi sono non pochi punti che nel testo suscitano perplessità e annuncia la presentazione di emendamenti mirati a migliorarlo.
In particolare ritiene, in primo luogo, l'introduzione di un Fondo Sovrano, nel momento in cui si discute la legge delega per armonizzare gli incentivi alle aziende, cioè per semplificare e rendere più efficaci questi strumenti, rischia di ingenerare confusione e sovrapposizione in quanto si introduce un nuovo strumento di cui non si comprende le differenze rispetto a quelli già esistenti. In tal senso riterrebbe più opportuno convogliare, piuttosto, tutte le risorse disponibili e fare realmente massa critica, invece di avviare un altro, ennesimo, piccolo fondo. Evidenzia poi che ancora non sono noti con chiarezza quali saranno le peculiarità, le caratteristiche, gli obiettivi e la governance del predetto Fondo. Rimarca altresì che a tali domande potrebbe essere data risposta nel corso di questa discussione, sempre che il Governo sia presente per farlo.
Sottolinea inoltre che nel testo all'esame manca del tutto il termine innovazione, nel senso soprattutto che manca un vero sostegno all'innovazione. Ritiene, in particolare, che sarebbe opportuno valutare di estendere le agevolazioni fiscali previste nel quadro del piano Transizione 4.0, come peraltro previsto dalle conclusioni dell'Indagine conoscitiva su made in Italy condotta dalla X Commissione. È dell'avviso che sarebbe un bel segnale a tutto il Paese ed alle sue aziende e non capisce le ragioni per le quali ciò dovrebbe essere fatto attraverso un altro atto.
Osserva poi, relativamente all'istituzione del Liceo del Made in Italy, che il dato più significativo è che viene istituito senza alcuna previsione di spesa. Ricorda, peraltro, che esistono già, in molte regioni d'Italia, Istituti tecnici professionali per il Made in Italy e che dall'anno scolastico 2018/19 il Ministero dell'istruzione ha riformato l'assetto delle scuole superiori ad indirizzo professionale incrementandone il numero con l'intento di aumentare, nei diversi ambiti, l'efficienza del Made in Italy. Segnala anche che nel sito del Miur, viene specificato che il nuovo corso di studi prevede proprio una particolare attenzione alle produzioni tipiche locali e ne viene sottolineato il forte legame con il territorio. Per tali motivi ritiene che non è molto chiara la portata innovatrice di questa propostaPag. 70 e comunque, esprime molte perplessità sul fatto che possa essere concretizzata a costo zero.
Esprime altresì forti perplessità su quanto proposto in materia di reti di PMI per le rinnovabili e, al proposito, ricorda che nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva su made in Italy si afferma, al paragrafo 6, che è fondamentale promuovere reti di PMI per la realizzazione di impianti e servizi per l'accesso a fonti rinnovabili. Deve però constatare che la previsione non ha un posto prioritario nel disegno di legge. Stigmatizza altresì i ritardi dei decreti attuativi sulle CER (Comunità energetiche rinnovabili), annunciati quotidianamente dal Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica ma non ancora emanati, cosa che ritiene non fa certo ben sperare. Osserva quindi che visto che su questo obiettivo c'era una unanimità in Commissione, varrebbe la pena di considerare una sua previsione nel testo all'esame.
Segnala anche la dimenticanza nel testo di un ulteriore argomento evidenziato nell'indagine conoscitiva su made in Italy, al paragrafo 7, quello relativo al trasporto ferroviario locale e all'intermodalità. Ricorda, infatti, che il documento conclusivo auspicava interventi per lo sviluppo del trasporto ferroviario, la riqualificazione delle stazioni, lo sviluppo di un modello di mobilità intermodale. Fa presente che trasporto ferroviario, soprattutto locale, e intermodalità presuppongono chiaramente interventi in infrastrutture fondamentali per il tessuto economico-produttivo del Paese mentre nel disegno di legge all'esame non sembra essere stata data alcuna attenzione a questa proposta della Commissione.
Ritiene inoltre che poco o nulla è stato fatto, anche rispetto alle misure auspicate nella citata indagine conoscitiva, per favorire la destagionalizzazione del turismo, fenomeno che per rilevanza, non può essere certo ignorato in un provvedimento che propone tutela e sostegno al Made in Italy. Crede che l'argomento è tanto più di attualità se si considera la preoccupante, grave, flessione registrata nelle presenze turistiche nel nostro Paese.
Sottolinea inoltre che nulla, benché esplicitamente richiamato nel Documento finale dell'indagine conoscitiva, è stato fatto per il settore automotive, evidentemente bisognoso di politiche di sostegno all'innovazione e alla riconversione tecnologica, in considerazione della transizione energetica epocale che stiamo vivendo. Segnala invece quanto sta accadendo in Francia dove il presidente Macron ha recentemente annunciato che almeno un milione di veicoli elettrici saranno prodotti in Francia entro la fine del quinquennio perché deve continuare l'elettrificazione dei veicoli e bisogna abbandonare i vecchi diesel a favore di veicoli ibridi ed elettrici ma anche produrre questi veicoli elettrici e le batterie. A fronte di ciò si chiede perché l'Italia non può porsi obiettivi altrettanto ambiziosi e cercare di non perdere questa straordinaria opportunità di sviluppo.
Evidenzia, infine, che anche le azioni di contrasto alla contraffazione internazionale previste nel testo all'esame appaiono, a suo avviso, timide e poco efficaci rispetto alle gigantesche e allarmanti dimensioni del problema.
In conclusione, esprime l'impressione è che si sia voluto dare a questo disegno di legge una valenza identitaria, piuttosto che sfruttare un'occasione per contribuire ad aumentare il profilo competitivo delle nostre imprese ed orientarle verso i settori a maggiore potenzialità di sviluppo, quali la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e l'innovazione. Ribadisce che alcune innovazioni, ad esempio la previsione di un fondo sovrano, sono repliche di strumenti esistenti. Sottolinea peraltro che buona parte delle caratteristiche del fondo saranno da definire con successivo decreto attuativo, per cui allo stato si tratta di conferire una sostanziale delega in bianco ad un Governo che, a giudicare dai primi risultati macroeconomici raggiunti (PIL in diminuzione di un –0,4 per cento nel trimestre), ritiene non sembra abbia le idee sufficientemente chiare per centrare gli obiettivi.
Per tali motivi confida sul fatto che il disegno di legge possa essere migliorato annunciando la presentazione di emendamenti mirati per rimediare alle criticità Pag. 71esposte. Segnala altresì l'intenzione del suo gruppo di formulare in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la richiesta di procedere ad un ciclo di audizione nell'ambito dell'esame del testo in titolo.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
Delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese e disposizioni di semplificazione delle relative procedure nonché in materia di termini di delega per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche.
C. 1406 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca l'esame in sede referente del disegno di legge recante delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese e disposizioni di semplificazione delle relative procedure nonché in materia di termini di delega per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche (C. 1406 Governo, approvato dal Senato).
Segnala che il disegno di legge è collegato alla manovra di finanza pubblica e invita quindi il relatore, on. Casasco, a svolgere la relazione introduttiva.
Maurizio CASASCO (FI-PPE), relatore, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in titolo, facendo innanzi tutto presente che il disegno di legge di iniziativa del Governo all'esame è stato approvato in prima lettura al Senato della Repubblica il 13 settembre 2023, trasmesso il giorno stesso alla Camera dei deputati e assegnato alla presente Commissione. Evidenzia, come già ricordato dalla Presidenza, che il disegno di legge è collegato alla manovra di finanza pubblica, in coerenza con le indicazioni del Documento di Economia e Finanza.
Osserva, inoltre, che il disegno di legge concorre all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, laddove prevede, tra le riforme abilitanti, la «semplificazione delle norme in materia di investimenti e interventi nel Mezzogiorno» nell'ambito di un più ampio intervento di revisione complessiva del sistema degli incentivi alle imprese.
Passando al contenuto del provvedimento, fa presente che esso consta di dieci articoli.
L'articolo 1 identifica l'oggetto del disegno di legge nella definizione delle disposizioni per la revisione del sistema degli incentivi alle imprese, con la finalità di rimuovere gli ostacoli al pieno dispiegamento di efficacia dell'intervento pubblico a sostegno del tessuto produttivo mediante le politiche di incentivazione. Segnala che con una modifica al testo approvata al Senato, è stato precisato che la revisione riguarda anche gli incentivi alle imprese aventi natura fiscale.
L'articolo 2 identifica i principi e criteri direttivi generali per la definizione di un sistema organico degli incentivi alle imprese: stabilità e adeguatezza, misurabilità dell'impatto, programmazione, coordinamento, agevole conoscibilità, digitalizzazione, semplicità, uniformità, accessibilità ai contenuti e trasparenza delle procedure, coesione sociale, economica e territoriale, valorizzazione del contributo dell'imprenditoria femminile, strategicità per l'interesse nazionale e di inclusione dei professionisti.
L'articolo 3 delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per la definizione di un sistema organico degli incentivi alle imprese. Nel rispetto dei principi generali dettati dall'articolo 2 e degli ulteriori princìpi e criteri direttivi definiti ai successivi articoli 4 e 6, al Governo è affidato il compito di razionalizzare l'offerta di incentivi e armonizzare la disciplina mediante la redazione di un Codice.
L'articolo 4 elenca i princìpi e criteri specifici ai quali il Governo è tenuto ad attenersi nell'esercizio della delega per la razionalizzazione dell'offerta di incentivi: ricognizione e sistematizzazione delle misurePag. 72 di incentivazione esistenti; concentrazione dell'offerta di incentivi, diretta ad evitare la sovrapposizione tra gli interventi e la frammentazione del sostegno pubblico; programmazione degli interventi di incentivazione da parte di ciascuna amministrazione competente per un congruo periodo temporale.
L'articolo 5 prevede che i decreti attuativi debbano favorire la compartecipazione finanziaria delle regioni ed il coordinamento e l'integrazione con gli interventi regionali, nonché individuare le condizioni e le soluzioni di raccordo tra Stato e regioni utili a garantire la complementarietà tra i sistemi di incentivazione. In Senato è stato introdotto un nuovo comma 2, ai sensi del quale le soluzioni di raccordo dovranno in ogni caso prevedere elementi di flessibilità per consentire a tutte le amministrazioni il rispetto dei vincoli e dei tempi di spesa previsti dalle programmazioni di livello regionale, nazionale o comunitario.
L'articolo 6 indica i principi e criteri direttivi a cui il Governo deve attenersi nell'esercizio della delega per armonizzare la disciplina di carattere generale in materia di incentivi alle imprese nell'ambito di un organico «codice degli incentivi». Si prevede che, in attuazione della delega, siano definiti i contenuti minimi dei bandi; sia aggiornata la disciplina dei procedimenti amministrativi per il riconoscimento degli incentivi; siano rafforzate le attività di valutazione sull'efficacia degli interventi; siano implementate le soluzioni tecnologiche dirette a facilitare la conoscenza dell'offerta di incentivi, la pianificazione degli interventi e le attività di valutazione; si garantisca la conformità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato; si attribuisca natura privilegiata ai crediti derivanti dalla revoca dei finanziamenti e degli incentivi e siano riconosciute premialità, ai fini del riconoscimento di incentivi, alle imprese che assumano persone con disabilità, valorizzino il lavoro femminile e giovanile e sostengano la natalità. Ricorda che con un emendamento approvato dal Senato, è stato previsto, come ulteriore principio e criterio direttivo, il coinvolgimento delle associazioni di categoria per promuovere azioni di informazione sull'offerta di incentivi.
L'articolo 7, inserito nel corso dell'esame al Senato, abroga l'articolo 27, comma 3 della legge sulla concorrenza 2021, che indica in dieci mesi dall'entrata in vigore della stessa legge il termine per l'adozione di almeno uno dei decreti legislativi che il Governo è chiamato ad adottare per semplificare, rendere più efficaci ed efficienti e coordinare i controlli sulle attività economiche. Resta fermo, quindi, per tutti i decreti delegati, il termine già fissato al 27 agosto 2024.
L'articolo 8 contiene norme per la valorizzazione delle potenzialità del Registro nazionale degli aiuti di Stato e della piattaforma telematica «Incentivi.gov.it». Si prevede che il Registro nazionale degli aiuti di Stato assolva, per gli aiuti individuali soggetti a registrazione, all'onere pubblicitario e di trasparenza a carico delle amministrazioni pubbliche previsto dalla disciplina vigente. L'articolo reca poi semplificazioni dell'obbligo in capo alle imprese di pubblicazione delle erogazioni pubbliche a loro favore. Prevede, altresì, che la pubblicità legale degli interventi di incentivazione sia assicurata dalla pubblicazione nei siti internet istituzionali delle amministrazioni competenti e dalla pubblicazione delle informazioni rilevanti nella piattaforma Incentivi.gov.it. Inoltre, viene promossa la stipula di protocolli per il rilascio tempestivo delle certificazioni attestanti i requisiti per l'accesso agli incentivi e di protocolli operativi per accelerare le procedure di rilascio del documento unico di regolarità contributiva e della documentazione antimafia.
L'articolo 9 autorizza una spesa pari a 500 mila euro per il 2023 e ad 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 per lo svolgimento delle attività di studio, monitoraggio e valutazione dell'attuazione delle deleghe previste dal disegno di legge, nonché per le attività di valorizzazione del Registro nazionale degli aiuti di Stato. Prevede, inoltre, che le relazioni tecniche riguardanti gli schemi dei decreti attuativi diano conto della neutralità finanziaria dei Pag. 73medesimi ovvero dei nuovi o maggiori oneri da essi derivanti e dei corrispondenti mezzi di copertura. Qualora uno o più decreti legislativi dovessero determinare nuovi o maggiori oneri che non trovino compensazione al loro interno, saranno emanati solo successivamente o contestualmente all'entrata in vigore delle disposizioni che stanziano le occorrenti risorse finanziarie.
Segnala, infine, che l'articolo 10 stabilisce che le disposizioni del disegno di legge in esame e, come precisato da una modifica approvata dal Senato, quelle dei decreti legislativi emanati in attuazione della stessa siano applicabili nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province autonome di Trento e di Bolzano, solo se non in contrasto con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione, anche con riferimento alla legge costituzionale n. 3 del 2001.
In conclusione, sottolinea che il disegno di delega all'esame è stato approvato in prima lettura dal Senato nel segno di un'ampia convergenza tra tutte le forze politiche sia in sede referente dalla competente Commissione il 3 agosto, con anche il voto favorevole dei senatori del MoVimento 5 Stelle e l'astensione di quelli del Partito democratico, che in Assemblea il 13 settembre 2023, ove è stato approvato con nessun voto contrario. Ricorda, infatti, che in quest'ultima sede hanno dichiarato il voto a favore, oltre i gruppi di maggioranza, anche i gruppi di Azione-Italia Viva-RenewEurope e MoVimento 5 Stelle mentre la componente del gruppo misto Alleanza Verdi e Sinistra e il gruppo Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista si sono astenuti. Auspica quindi che anche alla Camera dei deputati, innanzi tutto in questa Commissione cui è affidato l'esame in sede referente, sul provvedimento possa convergere lo stesso senso di responsabilità e condivisione tra tutte le forze politiche al fine di perseguire l'effettivo miglioramento del sistema degli incentivi alle imprese, il cui panorama nazionale attualmente comprende un universo complesso ed eterogeneo di strumenti di sostegno, e, in definitiva, il bene del nostro Paese.
Enrico CAPPELLETTI (M5S), che interviene da remoto, conferma che il MoVimento 5 Stelle ha votato favorevolmente al Senato il provvedimento in titolo senza però che ciò possa escludere eventuali miglioramenti del testo anche in questo ramo del Parlamento.
Osserva che l'obiettivo del testo all'esame, volto a riordinare la materia degli incentivi alle imprese, è certamente condiviso perché innanzitutto si tratta di una esigenza molto sentita dalle imprese stesse. A tal proposito fa presente che, per avere un'idea dell'ordine di grandezza e del disordine del sistema, stando ai dati relativi al 2021 si tratta di circa 2 mila diversi interventi, di cui 13 per cento dello Stato e il restante delle Regioni, per un ammontare di circa 150 miliardi.
Ribadisce quindi l'opportunità che si metta ordine. Tuttavia ritiene che restino alcune criticità non risolte nel testo all'esame, elencandone tre: settore energetico; SAD (sussidi ambientalmente dannosi); incertezze legate al concreto esercizio delle delega.
Per quanto riguarda la prima criticità sottolinea innanzitutto che gli sforzi per un sistema degli incentivi a favore delle fonti rinnovabili per il superamento delle fonti fossili, che pure sono oggetto del provvedimento, rischiano di essere vanificati da altri provvedimenti che vanno in direzione opposta e contraria come, ad esempio, il cosiddetto decreto aree idonee con il quale impiantare un pannello solare nel Paese sarà praticamente impossibile: la legge delega in questo settore rischia di mancare gli obiettivi, perché non si saprebbe cosa incentivare in assenza di aree idonee per realizzare gli impianti.
La seconda criticità attiene alla mancanza di coraggio del Governo e della maggioranza per non aver accolto al Senato gli emendamenti che chiedevano l'eliminazione dei predetti SAD. Al proposito ricorda che nel 2021, secondo Legambiente, l'Italia ha speso 41,8 miliardi di euro in sussidi alle fonti fossili. Ritiene che la situazione sia ormai inaccettabile e annuncia la presentazione di emendamenti mirati per rimediare.Pag. 74
Infine, quanto alla terza problematica, quella cioè relativa al concreto esercizio della delega, sottolinea che la preoccupazione del MoVimento 5 Stelle e di tante imprese è ben giustificata visto quello che è successo agli interventi di incentivazione più efficaci degli ultimi anni, cioè Industria 4.0 e Transizione 4.0, che sono stati boicottati proprio dal Governo.
In conclusione, si riserva un giudizio finale complessivo sull'intero provvedimento del quale, come accennato, condivide gli obiettivi solo alla luce del futuro esercizio della delega.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 12.
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 27 settembre 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.
La seduta comincia alle 14.
Sulla pubblicità dei lavori.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
Indagine conoscitiva sull'intelligenza artificiale: opportunità e rischi per il sistema produttivo italiano.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti della Federazione industria musicale italiana (FIMI).
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Enzo MAZZA, presidente della Federazione industria musicale italiana, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di Anitec-Assinform.
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Eleonora FAINA, direttore generale di Anitec-Assinform, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Interviene quindi da remoto il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP) per formulare osservazioni e chiedere chiarimenti.
Eleonora FAINA, direttore generale di Anitec-Assinform, replica ai quesiti posti.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire ringrazia l'audita per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di Meta.
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Flavio ARZARELLO, responsabile affari economici e regolatori per l'Italia, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti della Fondazione per la sostenibilità digitale.
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Stefano EPIFANI, presidente della Fondazione per la sostenibilità digitale, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Intervengono quindi la deputata Emma PAVANELLI (M5S) e il presidente Alberto Luigi GUSMEROLI per formulare osservazioni e chiedere chiarimenti.
Stefano EPIFANI, presidente della Fondazione per la sostenibilità digitale, replica ai quesiti posti.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, di Marco Bellezza, Membro del board del Comitato del Consiglio d'Europa sull'intelligenza artificiale (CAI).
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Marco BELLEZZA, membro del board del Comitato del Consiglio d'Europa sull'intelligenza artificiale (CAI), svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Interviene quindi il deputato Enrico CAPPELLETTI (M5S), da remoto, e il presidente Alberto Luigi GUSMEROLI per formulare osservazioni e chiedere chiarimenti.
Marco BELLEZZA, membro del board del Comitato del Consiglio d'Europa sull'intelligenza artificiale (CAI), replica ai quesiti posti.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di Microsoft.
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Francesca BITONDO, responsabile rapporti istituzionali di Microsoft Italia, e Mattia DE ROSA, data & AI director di Microsoft Italia, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, ringrazia gli auditi per il loro intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 15.25.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 27 settembre 2023.
Audizioni informali nell'ambito dell'esame della proposta di legge recante Disciplina dell'attività di toelettatura degli animali d'affezione (C. 597 Gadda) di rappresentanti dell'Associazione professionisti toelettatori (APT).
L'audizione informale è stata svolta dalle 15.30 alle 15.45.
ERRATA CORRIGE
Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 169 del 20 settembre 2023:
a pagina 165, prima colonna, sesta riga, dopo la parola: «titolo» inserire le Pag. 76seguenti: «(vedi allegato 1)», e alla nona riga, sostituire le parole: «allegato 1» con le seguenti «allegato 2»;
a pagina 165, prima colonna, quarantesima riga, dopo la parola: «titolo» inserire le seguenti: «(vedi allegato 3)»;
a pagina 165, seconda colonna, terza riga, sostituire le parole: «allegato 2» con le seguenti «allegato 4», alla ventisettesima riga, dopo la parola: «titolo» inserire le seguenti: «(vedi allegato 5)», e alla trentesima riga, sostituire le parole: «allegato 3» con le seguenti «allegato 6»;
dopo la pagina 166 inserire la seguente:
ALLEGATO 1
5-01337 Orlando: Sulla crisi industriale della COMAU S.p.a.
TESTO DELL'INTERROGAZIONE
ORLANDO, PELUFFO, DE MICHELI, DI SANZO e GNASSI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:
secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, il gruppo Stellantis avrebbe contattato diverse banche d'affari per studiare le possibili opzioni per il futuro di Comau, azienda del gruppo operante nel campo dell'automazione industriale e della robotica;
l'ipotesi più probabile, al momento, porterebbe a uno scorporo, seguito dalla quotazione in borsa, ma non si può escludere, anche in ragione del difficile contesto dei mercati finanziari, la possibilità di una cessione, come già accaduto per la Magneti Marelli, prima avviata da Fca verso la quotazione e successivamente venduta al fondo Kkr per 6,2 miliardi di euro;
il piano per lo spin off è stato confermato dalla stessa azienda e dall'amministratore delegato di Stellantis, con la precisazione che, al momento, non è possibile aggiungere ulteriori dettagli ma che una decisione potrebbe essere presa entro fine anno;
ai tempi dei primi piani di spin off, Stellantis sembrava intenzionata a collocare sul mercato il 70 per cento di Comau, distribuendo il residuo 30 per cento fra i suoi soci, operazione valutata fra i 300 milioni e il miliardo di euro;
Comau, azienda con dodici stabilimenti di produzione, una rete internazionale di cinque centri di innovazione e cinque digital hub, in cui lavorano oltre 3.500 persone, è una società leader mondiale nel campo dell'automazione industriale per l'industria automotive, per la quale sviluppa e fornisce soluzioni per l'assemblaggio e la lavorazione meccanica per veicoli tradizionali ed elettrici e sistemi di produzione robotizzati, comprese soluzioni di robotica indossabile; l'azienda, inoltre, si sta consolidando nel segmento e-mobility, che già oggi rappresenta il 25 per cento del suo business, in costante aumento;
le organizzazioni sindacali hanno espresso forte preoccupazione sul fatto che l'operazione di spin off possa indebolire un'azienda strategica per lo sviluppo industriale del nostro Paese, anche alla luce dell'interesse mostrato da gruppi stranieri, e ricordato di aver più volte sollecitato nei mesi scorsi il Ministro interrogato ad attivarsi su Stellantis per avere tutte le garanzie necessarie sul futuro dell'azienda senza avere, tuttavia, avuto nessun riscontro o comunicazione ufficiale –:
quali siano le intenzioni e le iniziative intraprese dal Governo e a che punto siano le interlocuzioni con i vertici di Stellantis in merito al futuro di Comau.
(5-01337)
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Pag. 77ALLEGATO 3
5-01338 Cavo: Sulla vertenza Piaggio Aerospace S.p.a.
TESTO DELL'INTERROGAZIONE
CAVO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:
l'interrogante, in relazione alla vertenza Piaggio Aerospace s.p.a., in virtù del settore di primaria rilevanza strategica nazionale in cui opera nonché per l'importante ricaduta in termini produttivi ed occupazionali, ha presentato interrogazioni a risposta immediata all'attenzione del Ministro interrogato, sia nel corso delle sedute della X Commissione della Camera dei deputati del 23 maggio e del 28 giugno 2023, sia in Assemblea nell'ambito del «question time» del 5 luglio 2023, ricevendo esaurienti e concrete rassicurazioni con riguardo allo stato del dossier e all'impegno del Ministero stesso, per quanto di competenza, affinché il futuro soggetto acquirente garantisca la necessaria solidità finanziaria e un piano industriale idoneo ad assicurare il futuro e l'unitarietà dei siti produttivi, nonché a non disperdere il lavoro svolto dai commissari dell'azienda per la salvaguardia della società;
Piaggio Aerospace s.p.a., composta dai due asset Piaggio Aero Industries s.p.a. e Piaggio Aviation s.p.a., società in amministrazione straordinaria da più di quattro anni, le cui due prime gare per la vendita non hanno condotto al risultato auspicato della cessione, è stata oggetto di un terzo bando di gara;
a seguito della chiusura del suddetto avviso, sono pervenute 18 manifestazioni di interesse;
organi di informazione hanno riportato che, oltre alla fase di analisi, ad opera dei commissari, delle predette manifestazioni di interesse ricevute, finalizzata ad individuare i soggetti meritevoli di avanzare nella procedura selettiva di vendita e di essere ammessi pertanto alla fase successiva di due diligence, che risulterebbero 13, si sarebbe conclusa altresì la fase di «data room», nel corso della quale i potenziali acquirenti hanno potuto effettuare sopralluoghi presso gli stabilimenti e analizzare lo stato di salute economico-finanziario dell'azienda;
sempre secondo organi di informazione tali 13 soggetti sarebbero prossimi a ricevere l'invito a formalizzare offerte vincolanti d'acquisto della società, con l'obiettivo temporale di concludere l'accordo con la realtà vincitrice entro la fine del 2023;
le sigle sindacali hanno richiesto anche a mezzo stampa di essere ricevute nel momento in cui saranno state presentate le suddette proposte per l'acquisizione dell'azienda –:
quali iniziative di competenza intenda assumere il Ministro interrogato affinché sia garantito l'acquisto di Piaggio Aerospace s.p.a. nella sua interezza, mantenendo l'unitarietà dei siti produttivi, nonché quale sia il cronoprogramma per il completamento della procedura di vendita.
(5-01338)
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ALLEGATO 5
5-01339 Pavanelli: Sulle iniziative per il contrasto del caro-carburanti
TESTO DELL'INTERROGAZIONE
PAVANELLI, APPENDINO, CAPPELLETTI e TODDE. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:
nel nostro Paese, il prezzo del gasolio si aggira oramai sui 2 euro a litro e negli ultimi due mesi è aumentato del 12 per cento con un trend in crescita di 1,5 centesimiPag. 78 al giorno. I prezzi alla pompa dei carburanti rimangono tra i più elevati in Europa: l'Italia è al sesto posto nell'Ue a 27 sia per la benzina sia per il gasolio, aumentati rispettivamente del 14,4 per cento, e del 2,7 per cento rispetto allo scorso anno;
come noto, l'articolo 2 del decreto-legge n. 5 del 2023 (decreto «carburanti») ha modificato il meccanismo di rideterminazione delle aliquote d'accisa sui carburanti (cosiddetta accisa mobile) mediante decreto ministeriale, adottato dal Ministero dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, in corrispondenza di un maggior gettito Iva (disciplinato dalla legge n. 244 del 2007, commi 290 e 291);
in particolare, a seguito delle modifiche, non è più prevista, quale condizione di emanazione del decreto, una specifica misura di aumento del prezzo del greggio (in precedenza: aumento pari o superiore a due punti percentuali rispetto esclusivamente al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nel Def);
inoltre, la norma de quo non stabilisce chiaramente se il prezzo medio dell'ultimo bimestre sia da calcolare sui mesi solari (luglio-agosto, in questo caso) o con una media mobile (nel caso di oggi tra l'8 luglio e l'8 settembre). Inoltre, entro il 27 settembre il Governo dovrà presentare la nota di aggiornamento al Def e, con tutta probabilità, indicherà un prezzo di riferimento del Brent più alto dell'attuale, allontanando così la possibilità che si verifichino le condizioni per far scattare l'accisa mobile;
i summenzionati rincari si riverberano negativamente e con pesanti ripercussioni, dirette e indirette, sui costi delle imprese che operano nel comparto della logistica e di quelle artigiane nonché sulla spesa dei consumatori finali –:
quali urgenti iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare per contrastare, anche attraverso un sostegno economico che compensi i maggiori costi sostenuti, gli effetti negativi del caro-carburanti per imprese e consumatori, valutando altresì se siano state raggiunte le condizioni per attivare il meccanismo cosiddetto dell'accisa mobile di cui all'articolo 1, commi 290 e 291, della legge n. 244 del 2007, al fine di riportare i prezzi dei predetti carburanti a livelli sostenibili e calmierati nel breve periodo.
(5-01339)