CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 settembre 2023
166.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 21

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 14 settembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 14 settembre 2023. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 2570 del centro di responsabilità «Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali» dello stato di previsione del Ministero della cultura per l'anno 2023, relativo ai contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 65.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Federico MOLLICONE (FDI), presidente e relatore, riferisce che la VII Commissione Cultura è chiamata ad esprimere, entro il 25 settembre 2023, ai sensi dell'articolo 143, comma 4 del Regolamento, un parere sull'atto del Governo in titolo concernente il riparto dello stanziamento di 36.915.050 euro, iscritto nel capitolo 2570 dello stato di previsione della spesa del Ministero della Cultura per l'anno 2023 (Tabella 14), relativo ai contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi.
  Ricorda che l'atto in esame è stato trasmesso alle Camere in data 4 agosto 2023 Pag. 22ai fini dell'acquisizione del parere delle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 32, comma 2, della legge n. 448 del 2001.
  Allo schema di decreto è allegata una Relazione che illustra i contenuti dell'Atto, sottoscritta dal Direttore generale della Direzione Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.
  Evidenzia, quindi, che la somma di 36.915.050 euro, come accennato, è iscritta sul capitolo 2570 del Centro di Responsabilità 17 – Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali e destinata ai contributi da erogare a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi.
  La Direzione Generale, nella proposta di riparto sottoposta all'esame delle Commissioni parlamentari, suggerisce di attenersi, per l'anno 2023, ai criteri adottati per l'anno 2022. Si propone pertanto di assegnare ai beneficiari una quota dell'importo complessivo identica al contributo dello scorso anno.
  Ricorda, inoltre, che l'articolo 1, comma 41, della legge n. 549 del 1995 vincola i Ministri ad effettuare il riparto dei contributi ad enti e altri organismi secondo criteri diretti ad assicurare prioritariamente il buon funzionamento delle istituzioni culturali e sociali di particolare rilievo nazionale ed internazionale (nonché degli enti nazionali per la gestione dei parchi).
  In proposito, evidenzia che nella premessa dello schema di decreto in esame viene richiamato l'Atto di indirizzo concernente l'individuazione delle priorità politiche da realizzarsi nell'anno 2023 e per il triennio 2023-2025, emanato dal Ministro della cultura in data 13 gennaio 2023.In particolare, nell'ambito dell'Atto di indirizzo figura, quale Priorità II, la «Valorizzazione, anche economica, del patrimonio culturale e promozione dello sviluppo della cultura».
  Con riferimento ai precedenti provvedimenti di riparto ricorda che lo scorso anno le Commissioni parlamentari vennero chiamate ad esprimersi sulla proposta di riparto del medesimo stanziamento allocato sul cap. 2570 dello stato di previsione del Ministero della cultura, per l'anno 2022, di un importo pari allo stanziamento per l'anno 2023 (Atto del Governo n. 375).
  Ricorda, altresì, che in quell'occasione che la Commissione VII della Camera espresse parere favorevole in data 6 aprile 2022 mentre la Commissione 7a del Senato espresse parere favorevole con osservazioni in data 5 aprile 2022. In tale occasione la Commissione del Senato invitò il Governo «ad attivare un sistema di monitoraggio presso il Ministero della cultura, che riferisca con periodicità alle Camere in ordine all'attività posta in essere dai soggetti beneficiari di contributi in rapporto al complesso dei contributi spettanti agli stessi in virtù delle varie autorizzazioni di spesa».
  Rinvia, infine, per ogni ulteriore approfondimento, alla documentazione predisposta dagli Uffici sul documento in esame precisando che i numerosi allegati, data la mole, sono a disposizione dei deputati per la consultazione.
  Passando al contenuto dello schema, che si compone di tre articoli, segnala che la proposta di ripartizione, per l'anno finanziario 2023, dello stanziamento di 36.915.050 euro – destinato alla erogazione di contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi afferenti al Ministero della cultura – concerne i due seguenti gruppi di organismi:

   1. enti e progetti inseriti nella Tabella A allegata alla legge n. 549 del 1995 e confermati nella Tabella 1 allegata alla legge n. 448 del 2001, ai quali è destinata la somma di 25.263.263,89 euro. Le citate Tabelle sono riportate negli Allegati 1 e 2:

    Contributi per convegni e pubblicazioni di rilevante interesse culturale, per le Edizioni Nazionali, con esclusione di quelle rientranti nell'ambito delle specifiche competenze della Consulta dei Comitati e delle Edizioni Nazionali di cui alla legge n. 420/1997 (euro 1.912.181,34);

    Contributi per premi e sovvenzioni per scrittori, editori, librai, grafici, traduttori del libro italiano in lingua straniera, associazioni culturali (euro 232.585,39);

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    Contributo alla Fondazione «Festival dei Due Mondi» di Spoleto (euro 2.309.544,18);

    Contributo per il Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali (euro 343.949,34);

    Contributo annuo a favore della Fondazione «La Biennale di Venezia» (euro 16.396.775,30);

    Contributo annuo a favore della Fondazione «La Triennale di Milano» (euro 2.905.733,10);

    Contributo annuo a favore della Fondazione «La Quadriennale di Roma» (euro 1.162.495,24).

  Segnala, quindi, che nella premessa allo schema di decreto è posto in evidenza che, per l'attribuzione del contributo all'«Unione italiana ciechi», attuale «Centro nazionale del libro parlato» – presente nella richiamata Tabella A – è stato istituito lo specifico p.g. n. 3, nell'ambito del capitolo 2551, della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.
  Inoltre, rispetto alla Tabella A allegata alla citata legge n. 549, nella ripartizione non sono considerati gli enti i cui contributi sono stati oggetto di soppressione legislativa. Si tratta, nello specifico, del contributo al Comitato nazionale Federico II di Svevia e del contributo all'Opera del Duomo di Orvieto, entrambi soppressi per abrogazione delle relative autorizzazioni di spesa da parte dell'art. 24 del decreto-legge n. 112 del 2008, nonché del contributo all'ente «Casa Buonarroti» di Firenze, soppresso per abrogazione della relativa autorizzazione di spesa da parte del decreto legislativo n. 212 del 2010;

   2. istituzioni culturali indicate nella Tabella 1 allegata alla legge n. 448 del 2001, alle quali è destinata la restante somma di 11.651.786,11 euro:

    Contributo all'Ufficio internazionale concernente l'Unione di Berna per la protezione delle opere letterarie ed artistiche (euro 130.309,84);

    Contributo all'Associazione Italia Nostra (euro 306.491,35);

    Contributo al Fondo Ambiente Italiano (euro 382.008,77);

    Contributo all'Associazione Reggio Parma Festival (euro 3.058.471,66);

    Contributo alla Fondazione Festival Pucciniano (euro 764.694,41);

    Contributo all'Associazione Centro Europeo di Toscolano (euro 229.416,92);

    Contributi per gli archivi privati di notevole interesse storico, nonché per gli archivi appartenenti ad enti ecclesiastici e ad istituti o associazioni di culto (euro 294.649,37);

    Contributo alla Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro (euro 2.664.283,54);

    Contributo all'Associazione Ferrara Musica (euro 764.700,68);

    Contributo alla Fondazione Ravenna Manifestazioni (euro 764.700,68);

    Contributo alla Fondazione Scuola di musica di Fiesole (euro 764.019,63);

    Contributo a favore dell'Istituto universitario di architettura di Venezia per la formazione specialistica nel campo della produzione teatrale (euro 764.019,63);

    Contributo al Museo nazionale del Cinema «Fondazione Maria Adriana Prolo» per il funzionamento, la gestione e lo sviluppo del Museo stesso (euro 764.019,63).

  Al riguardo evidenzia che nel novero delle istituzioni culturali nominativamente indicate dalla Tabella 1 citata, non è compresa nello schema di decreto in esame l'Associazione Amici del Teatro Petruzzelli di Bari, pure presente nella Tabella 1 allegataPag. 24 alla legge n. 448 del 2001, in quanto l'articolo 15, comma 1, della legge n. 264 del 2002 ha soppresso la concessione di un contributo annuo in favore dell'Associazione medesima. Detto contributo annuo, era stato concesso, ai sensi dell'articolo 5, comma 7, della legge n. 29 del 2001, per favorire la ripresa delle attività musicali in attesa della ricostruzione del Teatro Petruzzelli di Bari.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale recante rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2019-2020, con riferimento alla regione Emilia-Romagna.
Atto n. 66.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che la VII Commissione Cultura è chiamata ad esprimere un parere, ai sensi dell'articolo 143, comma 4 del Regolamento, sullo schema di decreto in esame recante una rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2019-2020, con riferimento alla regione Emilia-Romagna; avverte, altresì, che il termine per l'espressione del parere sul provvedimento in esame è fissato a lunedì 25 settembre prossimo.
  In sostituzione della relatrice Tassinari, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna, riferisce, preliminarmente che il presente provvedimento, composto di un solo articolo, è stato trasmesso ai sensi dell'articolo 1, commi 9 e 10, della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità per il 2015). In particolare, il comma 9, al fine di assicurare risorse stabili alla tutela del patrimonio culturale (esigenza direttamente discendente dall'articolo 9 della Costituzione), ha istituito nello stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (oggi Ministero della cultura) il Fondo per la tutela del patrimonio culturale, con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2020.
  Il comma 10, del citato articolo 1 della legge n. 190 del 2014 dispone che le risorse del Fondo siano utilizzate nell'ambito di un programma triennale che il Ministero della cultura trasmette al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile – CIPESS, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. Il programma individua gli interventi prioritari da realizzare, le risorse agli stessi destinate e il relativo cronoprogramma, definendo contestualmente le modalità di definanziamento in caso di mancata attuazione degli interventi programmati. Il comma 10 prescrive inoltre che il programma deve essere attuato in coerenza con il decreto legislativo n. 228 del 2011 e il decreto legislativo n. 229 del 2011, che contengono, il primo, disposizioni in materia di valutazione degli investimenti relativi alle opere pubbliche e, il secondo, la disciplina delle procedure per il monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, nonché per la verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti.
  Evidenzia, quindi, che seguendo la procedura prevista per la predisposizione del programma, gli eventuali schemi di rimodulazione – come il provvedimento in esame – sono trasmessi al Parlamento per il parere. Entro il 31 gennaio di ciascun anno, è trasmesso al CIPESS il programma aggiornato, corredato della puntuale indicazione dello stato di attuazione degli interventi, in termini di avanzamento fisico e finanziario.
  Ricorda, altresì, che il programma relativo agli anni 2019 e 2020 è stato adottato, previo parere parlamentare, con il decreto ministeriale 4 giugno 2019. Tale decreto disponeva la programmazione delle risorse per un totale complessivo di 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020. la programmazione 2019-2020 è stata oggetto di taluni interventi di rimodulazione. Nella XVIII legislatura le rimodulazioni hanno riguardato le regioni Abruzzo, Sicilia e Umbria (Atti del Governo nn. 264, 265 e 266). Nella presente legislatura,Pag. 25 le rimodulazioni hanno interessato le regioni Puglia e Toscana (Atti del Governo nn. 33 e 34).
  Per ulteriori approfondimenti sull'esame parlamentare dei programmi triennali del Fondo e delle successive rimodulazioni rinvia quindi alla documentazione predisposta dagli Uffici.
  Passando allo schema di decreto in esame segnala che esso propone una rimodulazione – senza oneri aggiuntivi – delle risorse del programma relativo alle annualità 2019-2020, relativamente alla regione Emilia-Romagna, per un importo complessivo di 1.762.266,83 euro.
  In particolare, si propongono riduzioni di 762.266,83 euro per l'anno 2019 e di un milione di euro per l'anno 2020 delle risorse destinate a interventi di consolidamento, restauro, adeguamento funzionale e sismico di uffici del Ministero della cultura siti nella città di Bologna, presso l'ex Convento SS. Annunziata. Si propone, quindi, che tali somme, pari complessivamente a 1.762.266,83 euro, siano destinate: quanto a 62.266,83 euro a lavori di restauro, consolidamento e completamento dei lavori sulla facciata e lato nord della Chiesa SS. Salvatore a Bologna; quanto a 700.000 euro a lavori di restauro e miglioramento sismico di Villa Torlonia a S. Mauro Pascoli (FC); quanto a un milione di euro ad opere di completamento e rifunzionalizzazione di Campo Fossoli a Carpi (MO).
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale recante rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2021-2023, con riferimento alla regione Puglia.
Atto n. 67.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che la VII Commissione Cultura è chiamata ad esprimere un parere, ai sensi dell'articolo 143, comma 4 del Regolamento, sullo schema di decreto in esame, composto di un solo articolo, recante rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2021-2023, con riferimento alla regione Puglia; avverte, altresì, che il termine per l'espressione del parere sul provvedimento in esame è fissato al lunedì 25 settembre prossimo. Cede quindi la parola al relatore, on. Sasso, per la relazione introduttiva.

  Rossano SASSO (LEGA), relatore, riferisce, preliminarmente che l'atto in esame è stato trasmesso ai sensi dell'articolo 1, commi 9 e 10, della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità per il 2015).
  In particolare, ricorda che il comma 9, al fine di assicurare risorse stabili alla tutela del patrimonio culturale, ha istituito nello stato di previsione dell'allora Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (oggi Ministero della cultura) il Fondo per la tutela del patrimonio culturale, con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2020.Il comma 10, del citato articolo 1 della legge n. 190 del 2014 dispone, infatti, che le risorse del Fondo sono utilizzate nell'ambito di un programma triennale che il MIC trasmette al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile – CIPESS, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. Ricorda, quindi, che il CIPE, cui fa riferimento testuale tale disposizione, ha assunto la denominazione di CIPEES – a decorrere dal 1° gennaio 2021 – ex articolo 1-bis del decreto-legge n. 111 del 2019.
  Il programma individua gli interventi prioritari da realizzare, le risorse agli stessi destinate e il relativo cronoprogramma, definendo contestualmente le modalità di definanziamento in caso di mancata attuazione degli interventi programmati.
  Il comma 10 prescrive, inoltre, che il programma deve essere attuato in coerenza con il decreto legislativo n. 228 del 2011 e il decreto legislativo n. 229 del 2011, che contengono, il primo, disposizioni in materia di valutazione degli investimenti relativi alle opere pubbliche e, il secondo, la Pag. 26disciplina delle procedure per il monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, nonché per la verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti.
  Evidenzia quindi che seguendo la procedura prevista per la predisposizione del programma triennale, gli ultimi schemi di rimodulazione dello stesso – come il provvedimento in esame – sono stati trasmessi al Parlamento per il parere. Entro il 31 gennaio di ciascun anno, è trasmesso al CIPESS il programma aggiornato, corredato della puntuale indicazione dello stato di attuazione degli interventi, in termini di avanzamento fisico e finanziario.
  Ricorda, altresì, che il programma triennale 2021-2023 del Fondo per la tutela del patrimonio culturale, che il presente provvedimento intende modificare – pur limitatamente a due interventi relativi alla Regione Puglia – è stato adottato con il decreto ministeriale n. 450 del 16 dicembre 2021. Tale decreto è stato emanato a seguito della presentazione al Parlamento, nella scorsa legislatura, dell'atto del Governo n. 324, sul quale hanno espresso il proprio parere le Commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato. Per ulteriori approfondimenti sull'esame parlamentare dei programmi triennali del Fondo e delle successive rimodulazioni rinvia, in fine, alla documentazione predisposta dagli Uffici.
  Passando allo schema di decreto in esame segnala che esso propone una rimodulazione – senza oneri aggiuntivi – del programma triennale relativo alle annualità 2021-2023 (approvato, come anticipato, con decreto ministeriale 16 dicembre 2021), per la regione Puglia, per un importo complessivo pari a euro 230.000.
  In particolare, nel provvedimento in esame si propone che, nell'ambito dell'intervento, relativo agli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023, concernente le «Opere di restauro e valorizzazione funzionale del Parco archeologico di Canne della Battaglia» sito nel comune di Barletta («destinatario di diversi progetti di investimento pubblico» si legge nella documentazione trasmessa), 230.000 euro complessivi (su 1.000.000 di euro previsti nel triennio) siano destinati a favore dei lavori di completamento dei lavori di allestimento del Museo archeologico Nazionale di Mattinata «Matteo Sansone» (FG), nella misura di 100.000 euro per il 2021, 100.000 euro per il 2022 e 30.000 euro per il 2023, «al fine di ottimizzare l'impiego delle risorse destinate alla conservazione, valorizzazione e fruizione dei luoghi afferenti alla Direzione regionale Musei Puglia».
  La premessa dello schema e la relazione illustrativa evidenziano che la proposta di rimodulazione è stata avanzata dalla Direzione regionale Musei Puglia alla Direzione generale musei e alla Direzione generale bilancio del Ministero della cultura, nel marzo 2023. A sua volta, la Direzione generale musei del Ministero della cultura ha sottoposto la proposta di rimodulazione al Comitato tecnico-scientifico per i musei e l'economia della cultura, che ha espresso parere favorevole il 19 aprile 2023. Segnala, in fine, che allo schema di decreto sono allegati vari documenti ministeriali istruttori.

  Federico MOLLICONE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termine alle 14.30.