CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 settembre 2023
164.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA PER L'INDO-PACIFICO

  Martedì 12 settembre 2023.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.05 alle 13.10.

COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA PER L'INDO-PACIFICO

  Martedì 12 settembre 2023. — Presidenza del presidente Paolo FORMENTINI.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  La seduta comincia alle 13.10.

Sul programma dei lavori del Comitato.

  Paolo FORMENTINI, presidente, in via preliminare, auspica che vi possa essere una regolarità delle sedute del Comitato e un'assidua partecipazione ai lavori di tutti i suoi componenti.
  In merito all'attività conoscitiva – che costituisce il filone principale di attività del Comitato – rammenta che è stata deliberata ed è in corso di svolgimento l'indagine conoscitiva sull'indo-pacifico. Il termine previsto è il 30 giugno 2024, anche se sarà possibile estenderlo.
  Sottolinea che tale indagine conoscitiva è stata motivata dalla crescente importanza dell'area indo-pacifica nel sistema mondiale delle relazioni internazionali. Ciò non solo perché in quell'area si affacciano le principali economie mondiali, gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone, ma anche per le rapide e talora preoccupanti evoluzioni del quadro geopolitico.
  Evidenzia che la Cina è da tempo impegnata in uno sforzo di proiezione esterna, sia a livello commerciale, sia a livello militare, sia a livello diplomatico, forse anche per bilanciare elementi di crisi interna. Segnala che se ne è avuta recentemente una prova in occasione del raggiungimento Pag. 18dell'accordo, propiziato dalla Repubblica popolare cinese, con il quale Iran ed Arabia Saudita hanno deciso di riaprire le relazioni diplomatiche interrotte dal 2016. Rileva che le crescenti tensioni nel Mar cinese meridionale pongono all'Italia la necessità di definire una propria strategia, in un contesto in di tensioni, soprattutto attorno a Taiwan. A suo avviso, proprio lo sviluppo delle tensioni attorno a Taiwan fa temere lo scoppio di un nuovo conflitto maggiore, questa volta alla periferia orientale dell'Eurasia, e comunque alimenta, assieme alla guerra russo-ucraina, un sensibile incremento delle spese militari.
  Osserva che i lavori dovrebbero dunque contribuire a definire la strategia complessiva dell'Italia e le scelte della sua politica estera e di proiezione esterna.
  Su un piano operativo, evidenzia che l'asse principale dei lavori dovrebbe essere l'indagine conoscitiva, che è già avviata, ma richiede poi di individuare specifici interlocutori. Su questo chiede il contributo di tutti i gruppi e propone di avviare i lavori con gli Ambasciatori dei principali Paesi dell'area, facendo seguito alle occasioni di interlocuzione che ci sono già state in Commissione con gli Ambasciatori di Corea, Giappone e Vietnam. Rileva, tuttavia, anche l'opportunità di individuare esperti e accademici, sulla base di un approccio rispettoso delle differenti posizioni politiche e attento soprattutto alla qualità degli interventi.

  Ettore ROSATO (A-IV-RE) chiede di trasmettere ai Gruppi l'elenco dei soggetti già indicati per le audizioni, in modo da poterlo integrare.

  Paolo FORMENTINI, presidente, propone di iniziare l'attività conoscitiva con l'audizione del Professor Gabriele Abbondanza, docente e ricercatore di relazioni internazionali ed esperto della regione dell'indo-pacifico.

  Andrea ORSINI (FI-PPE), condividendo l'opportunità di approfondire le implicazioni geopolitiche di un'area che sta acquisendo rilevanza crescente negli equilibri globali, sottolinea la necessità, per l'Italia, di sviluppare sinergie e collaborazioni con i partner della regione che condividono il medesimo quadro di valori e la preoccupazione per i rischi di instabilità che possono prodursi nell'indo-pacifico.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), associandosi alle considerazioni del collega Orsini, evidenzia che gli esiti delle ultime riunioni dei leader, rispettivamente, del G20 e dei Paesi del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) confermano l'esigenza, per le democrazie occidentali, di elaborare una nuova ed efficace strategia nel quadrante indo-pacifico.
  Preannuncia, inoltre, la presentazione di alcune proposte in merito alla lista dei soggetti da audire.

  Paolo FORMENTINI, presidente, ribadendo che per la prima volta la Camera dei deputati avvia un esame così approfondito sulla regione, segnala che la NATO si appresta ad aprire un proprio liaison office a Tokyo, a conferma che anche l'Alleanza atlantica è pienamente consapevole della rilevanza geostrategica dell'area.

  Federica ONORI (M5S) conferma la piena disponibilità del Gruppo Movimento 5 Stelle a contribuire al buon esito dei lavori del Comitato, a cominciare dalla indicazione di alcune personalità da audire.

  Paolo FORMENTINI, presidente, esprimendo apprezzamento per lo spirito costruttivo emerso dal dibattito, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluse le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 13.20.

RISOLUZIONI DI ASSEMBLEE PARLAMENTARI INTERNAZIONALI

  Martedì 12 settembre 2023. — Presidenza del presidente Paolo FORMENTINI.

  La seduta comincia alle 13.20.

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Dichiarazione n. 482 dell'Assemblea parlamentare della NATO: «Uniti e risoluti a sostegno dell'Ucraina».
Doc. XII-quater, n. 10.
(Esame, ai sensi dell'articolo 125 del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del documento in titolo.

  Paolo FORMENTINI, presidente e relatore, in premessa, ricorda che l'atto in esame è la dichiarazione «Uniti e risoluti a sostegno dell'Ucraina», presentata dal Vicepresidente dell'Assemblea parlamentare della NATO ed approvata nel corso della Sessione primaverile della medesima Assemblea parlamentare, che si è svolta in Lussemburgo dal 19 al 22 maggio 2023.
  Rileva che non è molto frequente che la Commissione esamini, a norma dell'articolo 125 del Regolamento, una risoluzione di Assemblea internazionale a cui la Camera partecipa. Si tratta, però, di un momento importante di raccordo tra la Commissione e le Delegazioni e anche di un'occasione di ulteriore riflessione sulle politiche da adottare in relazione al conflitto apertosi con l'invasione russa dell'Ucraina.
  Preliminarmente segnala che la dichiarazione si colloca su una linea ormai consolidata, sin dalla dichiarazione del 24 febbraio 2022, con la quale il Consiglio Nord Atlantico (NAC) ha condannato con la massima fermezza l'attacco russo all'Ucraina. In particolare, ricorda le conclusioni del Vertice di Madrid (29 e 30 giugno 2022), nel quale è stato adottato un pacchetto di sostegno rafforzato volto ad accelerare la fornitura di attrezzature di difesa, migliorare le difese informatiche e la resilienza dell'Ucraina e sostenere la modernizzazione del suo settore della difesa, e la dichiarazione del 24 febbraio 2023 del Consiglio Nord Atlantico, con la quale si sottolinea che l'aggressione russa rappresenta la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica da decenni.
  Evidenzia che la dichiarazione in esame esorta i Governi e i Parlamenti membri dell'Alleanza atlantica a una lunga serie di impegni, che riassume brevemente.
  Il primo impegno, da considerarsi già attuato, è quello di impegnarsi, in occasione del Vertice di Vilnius, ad aumentare ed accelerare il sostegno politico, militare, di intelligence, finanziario, di addestramento e umanitario da parte degli Alleati, della NATO, dell'UE e dei partner della NATO, e a proseguire tale sostegno per tutto il tempo necessario affinché l'Ucraina possa prevalere sul terreno (a).
  Si chiede poi di continuare ad intensificare e accelerare le forniture da parte degli Alleati di equipaggiamenti militari di cui l'Ucraina ha urgente bisogno (b), di espellere i diplomatici russi impegnati in attività ostili, quali la diffusione di discorsi di odio e la disinformazione (c) e di rafforzare il pacchetto di assistenza globale per l'Ucraina, anche impegnando ulteriori fondi per un programma strategico pluriennale di assistenza della NATO all'Ucraina (d).
  Particolare rilievo, a suo avviso, riveste il punto e) del dispositivo – ulteriormente rafforzato dai punti f) e g) – che riconferma la prospettiva dell'adesione dell'Ucraina alla NATO e intende impegnare gli Alleati ad assistere l'Ucraina lungo il percorso verso l'adesione, riconoscendo gli importanti passi compiuti dalla stessa Ucraina.
  Sottolinea poi che una serie di impegni riguardano le posizioni da assumere nei riguardi della Russia. In particolare, il punto h) chiede di estendere le sanzioni fino al ritiro dell'aggressore, mentre il punto i) chiede di continuare a sostenere l'istituzione di un tribunale speciale per perseguire il crimine di aggressione della Russia e sostenere i tribunali nazionali e internazionali nel documentare e perseguire i crimini di guerra, i crimini contro l'umanità e i potenziali atti di genocidio. Al riguardo, segnala che su tratta di un punto particolarmente delicato, poiché l'istituzione di un tribunale ad hoc è un tema su cui persistono opinioni diverse.
  Osserva, quindi, che i successivi punti, da j) ad o), riguardano soprattutto il sostegno economico e umanitario all'Ucraina. Di particolare rilievo è il punto m), che invita a sostenere i meccanismi di risarcimento e compensazione e valutare di ricorrere ai Pag. 20beni russi congelati per garantire che la Russia paghi i danni e le perdite che ha causato e contribuisca a finanziare la ricostruzione dell'Ucraina.
  Sinteticamente, rileva che la dichiarazione in esame contiene un framework complessivo di impegni, che vanno collocati sullo sfondo delle recenti evoluzioni della situazione.
  Rispetto ai temi oggetto della dichiarazione ricorda innanzi tutto che il vertice NATO di Vilnius ha registrato importanti progressi nel percorso dell'Ucraina verso l'adesione alla NATO: in primo luogo, ha concordato il finanziamento di un pacchetto per garantire la piena interoperabilità tra le forze armate ucraine e la NATO; in secondo luogo, ha istituito il Consiglio NATO-Ucraina; infine, ha eliminato lo step del Piano d'azione per l'adesione dell'Ucraina, accelerando, di fatto, la tempistica per l'ingresso definitivo di Kiev nell'Alleanza.
  Per quanto attiene gli aspetti strettamente militari, ricorda che nel corso dell'ultima riunione informale dei Ministri della difesa dell'UE, svoltasi il 30 agosto 2023, è stata avviata la discussione sulla proposta dell'Alto Rappresentante Borrell di istituire un fondo di assistenza militare all'Ucraina, con una dotazione fino a 5 miliardi di euro all'anno per il periodo 2024-2027. Peraltro, rileva che Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia hanno annunciato di essere pronti a consegnare all'Ucraina i caccia F-16, e diversi Paesi membri dell'Alleanza – ma non l'Italia – hanno anche annunciato di essere pronti ad avviare l'addestramento di piloti e tecnici ucraini per consentire loro di disporre delle necessarie capacità militari.
  Infine, per quanto attiene i danni di guerra, segnala che proprio ieri, 11 settembre, si è svolta a Riga (Lettonia) una Conferenza dei Ministri della Giustizia del Consiglio d'Europa, in cui è discusso di un meccanismo internazionale di risarcimento dei danni e dell'istituzione di un Tribunale internazionale per il reato di aggressione. Al riguardo, rileva che già nel marzo 2023 la Banca mondiale, insieme al Governo ucraino, alla Commissione europea e alle Nazioni Unite, ha presentato la valutazione aggiornata dei danni per l'intero anno dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina, da cui è emerso che le esigenze complessive per la ricostruzione dell'Ucraina nei prossimi dieci anni ammontano a 384 miliardi di euro. Al riguardo, segnala che il 20 giugno 2023 la Commissione ha proposto di istituire un nuovo Strumento per sostenere la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell'Ucraina, con una dotazione finanziaria di 50 miliardi di euro dal 2024 al 2027, di cui la III Commissione potrebbe avviare l'esame nelle prossime settimane.
  Conclusivamente, sottolinea che la dichiarazione in oggetto merita un'attenta riflessione, anche al fine di valutare se la Commissione Esteri può assumerla come base per la discussione e approvazione di una propria risoluzione.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP) ritiene assai auspicabile l'approvazione – se possibile, a larga maggioranza – di una risoluzione in Commissione sul tema, a partire dagli spunti contenuti nel documento in esame.

  Ettore ROSATO (A-IV-RE), associandosi all'auspicio della deputata Quartapelle, chiede al collega Formentini la disponibilità a predisporre una proposta di risoluzione da sottoporre alla valutazione dei Gruppi.

  Emanuele LOPERFIDO (FDI) condivide l'opportunità di predisporre un atto di indirizzo, dando rilievo, in particolare, ai temi dei crimini contro l'umanità perpetrati in Ucraina e della tratta di minori ucraini.

  Paolo FORMENTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.25.