SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 6 settembre 2023. — Presidenza della vicepresidente Maria Cristina CARETTA.
La seduta comincia alle 13.05.
Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022.
C. 1343 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023.
C. 1344 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per l'anno finanziario 2023.
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, e rinvio).
La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.
Maria Cristina CARETTA, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, la Commissione è chiamata ad esaminare congiuntamente il disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022 ed il disegno di legge recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023, con particolare riferimento allo stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Tabella n. 13).
Per quanto riguarda le modalità di esame, ricorda che dopo l'esame preliminare la Commissione procederà all'esame delle proposte emendative eventualmente presentate nonché a quello delle relazioni predisposte dal relatore con riferimento a ciascun disegno di legge, iniziando dal disegno di legge di approvazione del rendiconto e passando successivamente al disegno di legge di assestamento.
Segnala che le relazioni approvate, unitamente alle eventuali relazioni di minoranza e agli emendamenti approvati, saranno trasmessi alla Commissione Bilancio.
Per quanto concerne il regime di ammissibilità delle proposte emendative, ricorda che il disegno di legge di approvazione del rendiconto è sostanzialmente inemendabile, nel senso che sono ammissibili soltanto le proposte emendative volte ad introdurre nel medesimo disegno di legge modifiche di carattere meramente tecnico o formale.
Per quanto riguarda invece il disegno di legge di assestamento, ricorda innanzitutto che, ai fini dell'ammissibilità, le proposte emendative devono essere riferite alle unità di voto parlamentare (tipologia di entrata o programma di spesa) e possono avere ad oggetto tanto le previsioni di competenza quanto quelle di cassa, ma non l'ammontare dei residui iscritti nelle predette unità di voto, in quanto esso deriva da meri accertamenti contabili.
Sottolinea che gli emendamenti riferiti alle previsioni di entrata sono ammissibili soltanto se fondati su valutazioni tecnico-finanziarie adeguatamente documentate, tali da comprovare la necessità di modificare le previsioni di entrata di competenza e/o di cassa. Specifica che, in ogni caso, le proposte emendative non possono comportare un peggioramento dei saldi di finanza pubblica e, pertanto, ove risultino onerose, devono essere compensate mediante l'utilizzo di risorse iscritte in altre unità di voto parlamentare, anche se facenti parte di altra missione o di altro stato di previsione.
Evidenzia che è considerata emendabile l'intera dotazione dei programmi di spesa, ivi compresa, quindi, l'eventuale quota potenzialmente riferibile agli oneri inderogabili in mancanza di puntuali indicazioni nel testo del disegno di legge di assestamento circa l'ammontare dei predetti oneri in relazione a ciascun programma di spesa.
Fa presente che è, comunque, esclusa la possibilità di compensare l'incremento di stanziamenti di spesa di parte corrente mediante riduzione di stanziamenti di spesa di conto capitale.
Per quanto riguarda gli stanziamenti di cassa segnala che deve tenersi conto di un ulteriore criterio di ammissibilità. In particolare, fa presente che essi sono emendabili a condizione che, nel caso di emendamenti volti ad incrementare l'autorizzazione di cassa, lo stanziamento derivante dall'emendamento non superi la cosiddetta «massa spendibile», costituita dalla somma dello stanziamento di competenza e dei relativi residui passivi.
Per quanto concerne il regime di presentazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge di assestamento, ricorda che, in sede consultiva, possono essere presentati emendamenti riferiti alle sole parti di competenza di ciascuna Commissione con compensazioni a valere sulle medesime parti di competenza ovvero su parti di competenza di altre Commissioni, nonché emendamenti migliorativi dei saldi – e in quanto tali privi di compensazione finanziaria – riferiti alle predette parti di competenza.
Segnala che tutte le citate tipologie di emendamenti possono essere, altresì, presentatePag. 203 anche direttamente presso la Commissione Bilancio.
Sottolinea che gli emendamenti approvati durante l'esame in sede consultiva sono trasmessi alla Commissione Bilancio come emendamenti di iniziativa della Commissione che li ha approvati, specificando che, ai fini di un successivo esame, quelli respinti devono essere presentati nuovamente in Commissione Bilancio, anche al solo fine di permetterne la successiva ripresentazione in Assemblea.
Evidenzia che sia gli emendamenti approvati, sia quelli respinti in sede consultiva e ripresentati in Commissione Bilancio, sia quelli presentati per la prima volta presso la V Commissione sono da quest'ultima esaminati in sede referente. Sottolinea che solo gli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio entrano a far parte del testo elaborato in sede referente ai fini dell'esame in Assemblea.
Ricorda che l'esame in sede consultiva si conclude con l'approvazione di una relazione per ciascun disegno di legge. Sottolinea che, nel caso del disegno di legge di assestamento, l'esame può anche concludersi con l'approvazione di una relazione per ciascuno stato di previsione di competenza della Commissione e che possono essere presentate relazioni di minoranza.
Segnala che le relazioni approvate, unitamente alle eventuali relazioni di minoranza e alle proposte emendative approvate, sono trasmesse alla Commissione Bilancio.
Ricorda, infine, che il termine per la presentazione di emendamenti è stato fissato alle ore 13.30 della giornata odierna e che la Commissione concluderà l'esame dei provvedimenti nella seduta odierna.
Raffaele NEVI (FI-PPE), relatore, fa presente che la Commissione Agricoltura è chiamata a relazionare alla V Commissione Bilancio sui disegni di legge contenenti il Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022 e l'assestamento del bilancio per l'anno finanziario 2023, per quanto concerne le parti di competenza della XIII Commissione.
Ricorda preliminarmente che il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario), adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria.
Ciò premesso, evidenzia che nel 2022 gli stanziamenti di spesa iniziali del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, iscritti nella legge di bilancio 2022 (legge n. 234 del 2021), ammontavano, in termini di competenza, a circa 1.921,9 milioni di euro (erano 1.753,2 milioni di euro nel 2021 e 1.111,7 milioni di euro nel 2020), mentre gli stanziamenti definitivi complessivi di competenza relativi al medesimo Dicastero ammontano, per l'anno 2022, a 2.343,3 milioni di euro (per l'anno 2021 erano pari a 2.351,4 milioni di euro e per il 2020 erano pari a 2.108,1 milioni di euro), con un aumento di circa 421,4 milioni di euro rispetto agli stanziamenti iniziali.
Sottolinea che il Rendiconto analizza le spese del Dicastero agricolo nel 2022 distinguendo tra le tre missioni in cui lo stesso si articola.
Segnala, al riguardo, che la missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca» ha assorbito la quasi totalità delle risorse del Ministero (97 per cento) con uno stanziamento complessivo di circa 2.268,1 milioni di euro destinati ai programmi:
«Politiche competitive della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione», con risorse definitive, per il 2022, pari a circa il 52,3 per cento degli stanziamenti della missione rispetto al 2021 (nel 2021 la spesa era pari al 49,6 per cento, mentre, nel 2020, era pari al 42,8 per cento), corrispondente a circa 1.186,7 milioni di euro (nel 2021, a 1.147,7 milioni di euro e nel 2020 a circa 886,9 milioni di euro);
«Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale», con risorse definitive, per il 2022, pari a circa 1.007,7 milioni di euro (nel 2021 erano pari a circa 1.099,1 milioni di euro e nel 2020 erano pari a Pag. 204circa 1.124,1 milioni di euro), corrispondenti a circa il 44,4 per cento di quelle complessive della missione;
«Vigilanza, prevenzione e repressione frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale», con risorse pari a circa 73,6 milioni di euro di stanziamenti definitivi in conto competenza (nel 2021 erano pari a circa 63,7 milioni di euro e nel 2020 erano pari a 62,3 milioni di euro), corrispondenti a circa il 3,2 per cento degli stanziamenti complessivi della missione.
Evidenzia che la missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche presenta uno stanziamento complessivo di circa 35,1 milioni di euro, pari a circa l'1,5 per cento degli stanziamenti definitivi di competenza del Ministero (nel 2021 era stato di 29,1 milioni di euro) ed è suddivisa in due programmi:
«Indirizzo politico», con una previsione iniziale, per il 2022, in termini di competenza, di circa 35 milioni di euro, e uno lo stanziamento definitivo di competenza di circa 10,4 milioni di euro;
«Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza», con una previsione iniziale di competenza di circa 20 milioni di euro e una previsione definitiva di circa 24,6 milioni di euro.
Rileva, altresì, a che la missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente presenta uno stanziamento complessivo di circa 40,1 milioni di euro, pari a circa l'1,7 per cento degli stanziamenti definitivi di competenza del Ministero. Fa presente che tale missione è composta del solo programma «Tutela e valorizzazione turistica dei territori rurali, montani e forestali» e racchiude – in sintesi – le risorse destinate alla tutela e valorizzazione del settore forestale, precedentemente allocate nella missione Agricoltura. Segnala che il programma in esame presentava una previsione iniziale, per il 2022, in termini di competenza, di circa 39,4 milioni di euro, mentre lo stanziamento definitivo di competenza si attesta a circa 40,1 milioni di euro.
Fa presente che la Corte dei conti, nella sua Relazione sul Rendiconto generale dello Stato 2022 (Volume II) analizza la gestione del Dicastero e dei singoli programmi di spesa.
In estrema sintesi, evidenzia che, dall'analisi dei risultati della gestione, la Relazione rileva nel 2022 una marcata riduzione della capacità di impegno del Ministero rispetto al 2021 e una lieve flessione della velocità di pagamento della competenza (86,3 per cento) rispetto al 2021 (87,3 per cento), con pagamenti di competenza pari a 1,19 miliardi di euro in riduzione, anche in valore assoluto, rispetto ai volumi corrispettivi dei pagamenti del 2021 (1,41 miliardi di euro).
Fa presente che la Corte dei conti, individua, inoltre, tra le azioni di maggior significato poste in essere dal Dicastero:
l'aggiornamento del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico con le risorse previste dal DEF 2022, pari a 2,017 miliardi di euro per il periodo dal 2018 al 2033;
una significativa attività normativa e di regolamentazione per il settore del biologico in relazione all'approvazione della legge n. 23 del 2022 e dell'articolo 10 della legge n. 127 del 2022 (legge di delegazione europea per il 2021), che dispone in merito all'adeguamento dell'ordinamento nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2018/848 in relazione alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici, e alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625;
l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero, del «Fondo per l'attuazione della Strategia forestale nazionale», con una dotazione finanziaria che ammonta a 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e a 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2032 (articolo 1, comma 530, della legge n. 234 del 2021). Segnala, al riguardo, che la Corte rammenta che per la realizzazione dell'azionePag. 205 relativa alle risorse forestali danneggiate e alla prevenzione dei rischi naturali e antropici, sono stati assegnati alle regioni e alle province autonome, per il 2022, complessivamente 30 milioni di euro, nell'ambito dei criteri e delle modalità di utilizzo delle risorse del Fondo dettati dal Ministero;
il potenziamento dell'organico dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) avvenuto nel corso dell'esercizio, con le assunzioni volte a incrementare, in particolare, il personale deputato all'attività amministrativa e di controllo. Segnala che, nel corso del 2022, i controlli hanno riguardato per oltre il 90 per cento i prodotti alimentari e per circa il 10 per cento i mezzi tecnici per l'agricoltura (mangimi, fertilizzanti, sementi, prodotti fitosanitari).
Venendo al disegno di legge di assestamento, che, come è noto, consente un aggiornamento a metà esercizio degli stanziamenti del bilancio anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio precedente, fa presente che si soffermerà sulle sole parti di competenza della Commissione Agricoltura contenute nella Tabella 13, relativa al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Segnala, quindi, che, per l'anno 2023, gli stanziamenti di spesa iniziali di competenza del Dicastero agricolo ammontano a circa 2.556,5 milioni di euro e che gli stanziamenti assestati di competenza relativi al medesimo Ministero ammontano a 2.562,1 milioni di euro, con una variazione in aumento di 5,6 milioni di euro. Evidenzia che con il disegno di legge di assestamento i residui vengono allineati a quelli risultanti al 31 dicembre 2022 dal Rendiconto generale dello Stato, passando da 366,5 milioni di euro presunti al 1° gennaio 2023 a 1.371,3 milioni di euro così come assestati, con un incremento di circa 1.004,8 milioni di euro.
Sottolinea che la variazione delle previsioni iniziali, secondo quanto riportato dalla Nota illustrativa, è ascrivibile a un duplice ordine di fattori. Il primo a variazioni per atto amministrativo, che nel periodo gennaio-maggio 2023 sono state già introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi. Fa presente che in tale ambito, le variazioni per atto amministrativo registrate dal disegno di legge di assestamento in esame sono pari, in termini sia di competenza sia di cassa, nella medesima misura, a circa 5,1 milioni di euro in aumento. Evidenzia che il secondo è collegato a variazioni approvate con il disegno di legge di assestamento e che, in tal caso, le variazioni sono pari a circa 488.000 euro in aumento in termini di cassa e di competenza.
Maria Cristina CARETTA, presidente, ricorda che il termine per la presentazione di proposte emendamenti al disegno di legge C. 1344, approvato dal Senato, recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023», per le parti di competenza della XIII Commissione, è fissato alle ore 13.30 della giornata odierna.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di oggi pomeriggio.
La seduta termina alle 13.15.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 6 settembre 2023. — Presidenza del presidente Mirco CARLONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste, Luigi D'Eramo.
La seduta comincia alle 14.30.
Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022.
C. 1343 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023.
C. 1344 Governo, approvato dal Senato.
Pag. 206
Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per l'anno finanziario 2023.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, e conclusione – Relazione favorevole sul disegno di legge C. 1343 – Relazione favorevole sul disegno di legge C. 1344).
La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta antimeridiana.
Mirco CARLONI, presidente, ricorda che nella seduta antimeridiana il relatore, onorevole Nevi, ha svolto la relazione introduttiva sui disegni di legge in esame.
Ricorda, altresì, che il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge di assestamento è scaduto alle ore 13.30 della giornata odierna. Al riguardo, comunica che non sono stati presentati emendamenti.
Infine, ricorda che nella mattinata di oggi sono state inviate a tutti i deputati le proposte di relazione.
In sostituzione del relatore, illustra quindi una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1343 di approvazione del Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022 (vedi allegato 1).
Stefano VACCARI (PD-IDP) annuncia, a nome del suo gruppo, il voto di astensione sulla proposta di relazione sul disegno di legge di approvazione del Rendiconto formulata dal relatore.
La Commissione approva la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1344 e nomina l'onorevole Nevi quale relatore presso la Commissione Bilancio.
Mirco CARLONI, presidente, in sostituzione del relatore, illustra una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1344 di approvazione del disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023, recante lo stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (vedi allegato 2).
Stefano VACCARI (PD-IDP) annuncia, a nome del suo gruppo, il voto contrario sulla proposta di relazione sul disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023, recante lo stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, formulata dal relatore.
La Commissione approva la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1344 e nomina l'onorevole Nevi quale relatore presso la Commissione Bilancio.
DL 98/2023: Misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento.
C. 1364 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Marco CERRETO (FDI), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il prescritto parere sul provvedimento in esame, come modificato durante l'esame presso il Senato, evidenziando, altresì, che il decreto-legge, che reca misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento, consta di 5 articoli.
Passando al contenuto del provvedimento, segnala che le norme di competenza della Commissione sono contenute nell'articolo 2, recante disposizioni in materia di trattamenti di integrazione salariale per gli operai agricoli a tempo indeterminato.
In particolare, fa presente che il comma 1 stabilisce che, al fine di fronteggiare eccezionali situazioni climatiche, comprese quelle relative a straordinarie ondate di calore, nelle more della definizione di nuove misure emergenziali, per le sospensioni o riduzioni dell'attività lavorativa effettuate Pag. 207nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore del presente decreto e il 31 dicembre 2023, è riconosciuto agli operai agricoli a tempo indeterminato il trattamento di integrazione salaria CISOA di cui all'articolo 8 della legge 8 agosto 1972, n. 457, previsto nei casi di intemperie stagionali anche in caso di riduzione dell'attività lavorativa pari alla metà dell'orario giornaliero contrattualmente previsto.
Evidenzia che il comma 2 prevede che i periodi di trattamento di cui al comma 1 non sono conteggiati ai fini del raggiungimento della durata massima di novanta giornate all'anno e sono equiparati a periodi lavorativi ai fini del requisito delle 181 giornate di effettivo lavoro, previsti al citato articolo 8.
Fa presente che, in base al comma 3, il trattamento in esame è concesso dalla sede INPS territorialmente competente ed è erogato direttamente dall'Istituto, in deroga all'articolo 14 della legge 8 agosto 1972, n. 457, che prevede, per i trattamenti in oggetto, la previa deliberazione di una commissione, costituita presso ogni sede dell'INPS.
Segnala, infine, che il comma 4 reca la copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'articolo in esame, valutati in 1,4 milioni di euro per il 2023.
Mirco CARLONI (LEGA), presidente, nessuno chiedendo di intervenire, chiede al relatore se sia pronto per la presentazione della proposta di parere.
Marco CERRETO (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame, già inviata, per le vie brevi, ai componenti della Commissione (vedi allegato 3).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 14.35.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 6 settembre 2023.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.55.