COMITATO PERMANENTE PER LE INCOMPATIBILITÀ, LE INELEGGIBILITÀ E LE DECADENZE
Mercoledì 28 giugno 2023.
Il Comitato, che si è riunito dalle 14.45 alle 14.55, ha proseguito l'esame delle cariche ricoperte da deputati ai fini del giudizio di compatibilità con il mandato parlamentare.
GIUNTA PLENARIA
Presidenza del presidente Federico FORNARO.
La seduta comincia alle 20.50.
Seguito esame dei criteri per la valutazione di validità o nullità dei voti.
Federico FORNARO, presidente, ricorda che la Giunta è convocata in data odierna per il seguito della discussione sui criteri per la valutazione della validità o nullità dei voti espressi.
Tali criteri, come già ricordato, analogamente a quanto accaduto nelle precedenti legislature, hanno la finalità di costituire un indirizzo ai soli fini delle eventuali attività dei Comitati di verifica da costituire in seno alla Giunta ove sia deliberata l'apertura dell'istruttoria con le procedure previste dal Regolamento della Giunta delle elezioni.
Si tratta quindi di criteri applicabili con riguardo a quei collegi per i quali la Giunta deliberi di aprire l'istruttoria, in particolare sulla base di ricorsi presentati nei termini di cui all'articolo 9 del Regolamento della Giunta, e di procedere alla revisione delle schede, fissando l'oggetto e i tempi dell'istruttoria secondo quanto stabilito dall'articolo 11 del Regolamento medesimo.
Ricorda che, come prescritto dal Regolamento della Giunta, nel caso in cui sia deliberata l'apertura dell'istruttoria è costituito un Comitato di verifica designato dal Presidente e composto dal relatore e da un rappresentante per ciascun Gruppo che procede alle necessarie attività istruttorie applicando, quali indirizzi, i suddetti criteri di nullità e validità dei voti, come ricordato nella seduta del 21 marzo scorso.
Ricorda, a titolo esemplificativo, che nella scorsa legislatura per le circoscrizioni del territorio nazionale sono state aperte tre istruttorie con riguardo a proclamazioni nei collegi uninominali a seguito di ricorsi presentati, con l'istituzione dei relativi ComitatiPag. 4 di verifica per la revisione delle schede elettorali. In questa legislatura risultano presentati ricorsi, nei termini di cui all'articolo 9 del regolamento della Giunta, relativi a quattro collegi uninominali.
Avverte quindi che, a seguito della discussione svolta dalla Giunta delle elezioni nelle sedute del 7 e 21 marzo scorsi, sono state presentate, nel termine previsto, cinque proposte emendative riferite al testo illustrato nella seduta del 21 marzo: l'emendamento Pittalis e altri n.1 riguardante la parte premissiva del testo e gli emendamenti, relativi ai singoli criteri per le circoscrizioni del territorio nazionale, Della Vedova n. 5, Pittalis e altri n. 2 e n. 3 e Malavasi n. 4, che è stato sottoscritto in data 22 giugno 2023 anche dai deputati Marino e Porta (vedi allegato 1).
Ricorda quindi che sarà posto in votazione dapprima l'emendamento Pittalis e altri n. 1, relativo alla parte delle premesse.
Successivamente si passerà agli emendamenti relativi ai singoli criteri.
Chiede quindi se ci sono richieste di intervento in merito all'emendamento Pittalis e altri n. 1 che interviene sulla parte premissiva del testo.
Stefania ASCARI (M5S) intervenendo sull'ordine dei lavori, lamenta preliminarmente che per accedere all'aula della Giunta è stato necessario superare il «blocco» degli assistenti parlamentari, cosa inusuale per i lavori parlamentari.
Ricorda quindi i deputati Gaetano Amato, Valentina Barzotti, Leonardo Donno, Antonino Iaria, Dario Carotenuto, Emma Pavanelli, Elisa Scutellà che sono stati fortemente sanzionati dall'Ufficio di Presidenza per una protesta politica contro il tentativo di sovvertire l'esito delle elezioni, da parte della maggioranza in seno alla Giunta, al fine di favorire l'ingresso alla Camera dei deputati del rappresentante di una dinastia politica calabrese.
Stigmatizza il fatto che le sanzioni irrogate ai colleghi del suo gruppo parlamentare sono state rese note alla stampa prima ancora che all'Assemblea, contravvenendo alla disposizione dell'articolo 60 del Regolamento. Tali sanzioni sono state, a suo avviso, sproporzionate e senza precedenti nelle passate legislature, nelle quali manifestazioni più eclatanti hanno ricevuto minori sanzioni.
Sottolinea altresì che le sanzioni in parola non recano alcune motivazione e sarebbero quindi da ritenersi inammissibili in qualsiasi altro contesto per vizio di forma e di legittimità, in totale contrasto con la legge n. 241 del 1990.
Ritiene inoltre un sovvertimento delle regole democratiche non avere consentito, da parte della maggioranza, lo svolgimento delle audizioni di esperti e costituzionalisti presso la Giunta delle elezioni, come proposto dal gruppo del Movimento 5 Stelle, conformemente a quanto avviene di norma nelle Commissioni parlamentari. Sottolinea come le audizioni sarebbero state di particolare utilità in presenza di emendamenti tesi a sovvertire le regole elettorali dopo lo svolgimento delle elezioni, perché avrebbero certamente evidenziato l'illegittimità di almeno uno di tali emendamenti. A tal proposito, sottolinea che l'osservanza del principio del favor voti non può in nessun caso comportare una deroga alle disposizioni della legge.
In conclusione afferma che l'intenzione della maggioranza di silenziare il Movimento 5 Stelle non avrà successo, in quanto i parlamentari del suo gruppo renderanno noto in tutte le sedi opportune quanto sta avvenendo nella Giunta delle elezioni della Camera.
Per i motivi sopra esposti, annuncia che i parlamentari del gruppo del Movimento 5 Stelle non parteciperanno alle votazioni sugli emendamenti e che quindi lasceranno l'aula.
Federico FORNARO, presidente, fa preliminarmente presente – rispetto a quanto evidenziato dalla deputata Ascari – che gli assistenti parlamentari hanno assicurato l'accesso all'aula della Giunta ai componenti della medesima.
Prende quindi atto che i membri della Giunta appartenenti al Movimento 5 Stelle si sono allontanati dall'aula.
Non essendovi altre richieste di intervento pone in votazione l'emendamento Pag. 5Pittalis e altri n. 1 che interviene sulla parte premissiva del testo.
La Giunta approva l'emendamento Pittalis e altri n. 1.
Federico FORNARO, presidente, fa presente che si passa ora all'esame degli emendamenti riguardanti i criteri per la valutazione di validità o nullità dei voti. Si tratta degli emendamenti Della Vedova n. 5, Pittalis e altri n. 2 e n. 3 e Malavasi e altri n. 4 che dispongono tutti una parte comune soppressiva del numero 8).
Luca SBARDELLA (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, alla luce del fatto che i quattro emendamenti all'esame della Giunta dispongono tutti una parte comune soppressiva del numero 8) chiede che si proceda dapprima alla votazione di tale parte comune.
Benedetto DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA) ritiene che la sola soppressione del numero 8) rinvii la discussione ad un momento successivo senza risolvere la questione alla base del dibattito.
Preannuncia sin d'ora che insisterà per la votazione dell'emendamento da lui proposto anche nella parte – contenuta nel capoverso 3-bis – che specifica la validità del voto nel caso sia espresso in favore di più liste in coalizione.
Federico FORNARO, presidente, tenuto conto che gli emendamenti sui criteri dispongono tutti una parte comune soppressiva del numero 8) e vista la richiesta formulata nel corso della discussione dal deputato Sbardella avverte che sarà posta in votazione dapprima la parte comune degli emendamenti Della Vedova n. 5, Pittalis e altri n. 2 e n. 3 e Malavasi e altri n. 4 che dispone, come ricordato, la soppressione del numero 8) tra le ipotesi di nullità del voto.
Fa al riguardo presente che, nel caso di approvazione di tale parte comune, si procederà quindi, nell'ordine indicato, alla votazione delle parti residue degli emendamenti Della Vedova n. 5, Pittalis n. 2 e n. 3, che aggiungono ulteriori specificazioni nel presupposto della soppressione di cui al citato numero 8), previa conferma da parte dei presentatori che intendano insistere per la votazione.
Nel caso di reiezione di tale parte comune i suddetti emendamenti si intendono respinti, tenuto conto che le ulteriori specificazioni dagli stessi recati presuppongono la soppressione dell'ipotesi del citato numero 8); risulterebbe quindi in tal caso confermato il testo di cui alla seduta del 21 marzo scorso.
Benedetto DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA) rileva come sarebbe stato più chiaro e lineare passare alla votazione degli emendamenti senza procedere per parti separate, considerato che il suo emendamento è, a suo avviso, sostitutivo mentre la parte consequenziale rappresenta una forma di coordinamento.
Federico FORNARO, presidente, ricorda che tutti gli emendamenti presentati recano una medesima parte comune consistente nella soppressione del numero 8) tra le ipotesi di nullità del voto; per chiarezza delle votazioni, conformemente a quanto disposto dal comma 8 dell'articolo 85 del Regolamento della Camera ed ai precedenti in materia fa presente che porrà in votazione questa parte comune, chiamando così la Giunta ad esprimere la sua volontà su un aspetto che è preliminare ad ogni ulteriore decisione in materia.
In caso di reiezione di tale parte si intenderanno infatti respinti tutti gli emendamenti; in caso di approvazione si procederà, nell'ordine già indicato, alla votazione delle differenti parti residue.
La Giunta approva la parte comune degli emendamenti Della Vedova n. 5, Pittalis e altri n. 2 e n. 3 e Malavasi e altri n. 4 consistente nella soppressione del numero 8) tra le ipotesi di nullità del voto.
Federico FORNARO, presidente, chiede se, a seguito dell'approvazione della soppressione del numero 8) tra le ipotesi di nullità del voto, i presentatori insistano per Pag. 6la votazione della parte residua dei propri emendamenti Della Vedova n. 5, Pittalis e altri n. 2 e n. 3.
Benedetto DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA) insiste per la votazione della parte residua della propria proposta emendativa n. 5 volta all'inserimento del capoverso 3-bis tra i casi di voti validi.
Pietro PITTALIS (FI-PPE) fa presente che i presentatori non insistono per la votazione della parte residua degli emendamenti Pittalis e altri n. 2 e n. 3.
Benedetto DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA) osserva che, con la sola soppressione del criterio di nullità di cui al numero 8), si pospone la polemica che si riproporrà in occasione dell'esame delle singole schede in seno ai Comitati di verifica.
Questo esito, a suo avviso, consentirà al Movimento 5 Stelle di rivendicare che la propria iniziativa, da lui ritenuta strumentale, ha fatto sì che non si sia espressamente affermato un principio che invece è chiarissimo: la validità del voto espresso dall'elettore tramite due o più segni in favore di liste che si siano presentate in coalizione alle elezioni.
Precisa che l'emendamento da lui presentato tende ad affermare la prevalenza del principio del favor voti rispetto alle istruzioni del Ministero dell'interno, elaborate dal competente Dipartimento, che non sono una fonte legislativa, ma indicazioni contenute in un documento del Governo non sottoposto ad alcuna forma di approvazione, o comunque di esame o di indirizzo, da parte del Parlamento.
Invita pertanto a votare a favore del proprio emendamento volto a stabilire un principio chiaro per il lavoro degli eventuali Comitati di verifica, invece di rimandare, come già sottolineato, la discussione all'esame delle singole schede elettorali. Si chiede tuttavia se non vi sia stato già un accordo per giungere all'approvazione della sola parte soppressiva del criterio di nullità di cui al numero 8).
Evidenzia infine come il suo emendamento, a differenza degli altri, superi anche le obiezioni più volte sollevate dai deputati del gruppo del Movimento 5 Stelle in ordine al rischio di un criterio contra legem, poiché precisa che ogni scheda contenente un voto ritenuto valido per il candidato uninominale deve essere considerata valida anche per la parte proporzionale, con l'attribuzione dei voti alle singole liste della coalizione attraverso il riparto pro quota, così come previsto dall'articolo 58 del Testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957.
Federico FORNARO, presidente, prende quindi atto che il presentatore dell'emendamento Della Vedova n. 5 insiste per la votazione della parte residua della propria proposta emendativa volta all'inserimento del capoverso 3-bis tra i casi di voti validi.
La Giunta respinge la parte residua dell'emendamento Della Vedova n. 5; approva quindi il testo recante criteri per la valutazione di validità o nullità dei voti di cui alla seduta del 21 marzo 2023 come risultante dalle modifiche testé approvate (vedi allegato 2).
La seduta termina alle 21.20.