SEDE REFERENTE
Martedì 20 giugno 2023. — Presidenza del presidente della II Commissione, Ciro MASCHIO.
La seduta comincia alle 13.
Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità «Il Forteto».
C. 336 Donzelli.
(Esame e rinvio).
Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento in titolo.
Ciro MASCHIO presidente, avverte che i deputati possono partecipare in videoconferenza alla seduta odierna, secondo le modalità stabilite dalla riunione della Giunta per il regolamento.
Dà quindi la parola alle relatrici, deputate La Porta per la II Commissione e Loizzo per la XII Commissione, per lo svolgimento della relazione.
Chiara LA PORTA (FDI), relatrice per la II Commissione, anche a nome della relatrice per la XII Commissione, deputata Loizzo, fa presente che la proposta di legge in oggetto è volta a rinnovare la costituzione della Commissione avvenuta nella passata legislatura con la legge 8 marzo 2019, n. 21, per un anno – termine prorogato dapprima al 31 dicembre 2021 e, quindi, al 1° ottobre 2022, rispettivamente dalle leggi nn. 21 e 225 del 2021. Ricorda inoltre che nella scorsa legislatura sulla proposta della Presidente della Commissione d'inchiesta, integrata sulla base della discussione svoltasi, non è stato raggiunto il numero legale nelle sedute del 7, 13 e 28 settembre 2022. Pertanto, la Commissione non ha approvato la relazione conclusiva.
Quanto alla proposta in esame, composta da 8 articoli, segnala che l'articolo 1 prevede l'istituzione della citata Commissione, con il compito di svolgere accertamenti sulle eventuali responsabilità istituzionali in merito alla gestione della predetta comunità e degli affidamenti dei minori, anche al fine di prospettare l'adozione di misure organizzative e strumentali per il corretto funzionamento della struttura.Pag. 5
L'articolo 2 dettaglia i compiti della Commissione. Nel dettaglio, ai sensi del comma 1 la Commissione è chiamata ad esaminare la gestione della comunità dalla sua istituzione sino ad oggi, con particolare riguardo all'accertamento dei fatti e delle ragioni per cui le pubbliche amministrazioni e le autorità competenti interessate, comprese quelle investite di poteri di vigilanza, abbiano proseguito ad accreditare come interlocutore istituzionale «Il Forteto», anche successivamente a provvedimenti giudiziari riguardanti abusi sessuali e maltrattamenti riferiti a condotte perpetrate all'interno della comunità.
Secondo quanto previsto dal comma 2 del medesimo articolo, al fine di evitare che si ripropongano simili casi nonché di impedire il riprodursi del fenomeno di inadempimenti dei princìpi di tutela delle vittime di illegalità, la Commissione è chiamata a formulare proposte in ordine all'adozione di nuovi strumenti di controllo delle comunità alloggio presenti sul territorio nazionale e al potenziamento del sistema dei controlli sui soggetti responsabili dell'affidamento familiare e, laddove siano emerse responsabilità e negligenze in capo ad essi, alle modalità con cui applicare gli opportuni provvedimenti sanzionatori.
L'articolo 3 disciplina la composizione della Commissione, prevedendo che ne facciano parte quindici senatori e quindici deputati (in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, comunque assicurando la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo esistente in almeno un ramo del Parlamento), che devono dichiarare alla Presidenza della Camera di appartenenza di non aver ricoperto ruoli nei procedimenti giudiziari relativi ai fatti oggetto dell'inchiesta.
L'articolo 4, comma 1, reca la consueta clausola relativa al parallelismo tra i poteri e i limiti della Commissione con quelli dell'autorità giudiziaria e prevede che, ferme restando le competenze dell'autorità giudiziaria, per le audizioni a testimonianza trovano applicazione gli articoli 366 (Rifiuto di uffici legalmente dovuti) e 372 (Falsa testimonianza) del codice penale.
Il comma 2 dell'articolo in commento dispone che per il segreto di Stato nonché per i segreti d'ufficio, professionale e bancario si applichino le norme vigenti, e che quindi per il segreto di Stato si applichi quanto previsto dalla legge 3 agosto 2007, n. 124, e dall'articolo 203 del codice di procedura penale. È prevista inoltre, al comma 3, la possibilità per la Commissione di richiedere, sulle materie attinenti alle finalità del provvedimento, anche in deroga al divieto stabilito dall'articolo 329 del codice di procedura penale (Obbligo del segreto), copie di atti e documenti relativi a procedimenti o inchieste in corso presso l'autorità giudiziaria o altri organi inquirenti. L'autorità giudiziaria provvede tempestivamente e può ritardare la trasmissione di copia di atti e documenti richiesti con decreto motivato solo per ragioni di natura istruttoria. Il decreto ha efficacia per sei mesi e può essere rinnovato. Il decreto non può essere in ogni caso rinnovato o avere efficacia oltre la chiusura delle indagini preliminari. Al venir meno delle indicate ragioni consegue per l'autorità giudiziaria l'obbligo di trasmettere senza ritardo gli atti richiesti.
Il segreto funzionale riguardante atti e documenti acquisiti dalla Commissione può essere, motivatamente, opposto all'autorità giudiziaria (comma 4).
Ai sensi del comma 5, la Commissione può ottenere, da parte degli organi e degli uffici della pubblica amministrazione, copia di atti e documenti da essi custoditi, prodotti o comunque acquisiti in materia attinente alle finalità del provvedimento in esame.
Inoltre, spetta alla Commissione, ai sensi del comma 6, stabilire quali atti non dovranno essere divulgati, anche in relazione ad altre istruttorie o inchieste in corso. Sono in ogni caso coperti da segreto gli atti e i documenti attinenti a procedimenti giudiziari nella fase delle indagini preliminari. È sempre opponibile (comma 7) il segreto tra difensore e parte processuale.
La Commissione può inoltre richiedere, nelle materie attinenti alle finalità del provvedimento in esame, anche mediante sopralluogo, copie di atti e documenti relativi Pag. 6a indagini e inchieste parlamentari condotte in Italia (comma 8) e acquisisce gli atti prodotti dalla omologa Commissione d'inchiesta della precedente legislatura (comma 9).
Il comma 10 – riproducendo una norma già presente nella citata legge n. 21 del 2019, ma non presente in altri atti istitutivi di Commissioni di inchiesta approvati o in corso di esame in questa legislatura – prevede che il rifiuto ingiustificato di ottemperare agli ordini di esibizione dei documenti o di consegna degli atti sia sanzionato ai sensi dell'articolo 650 del codice penale (Inosservanza dei provvedimenti dell'autorità).
Nell'espletamento di tali attività la Commissione può avvalersi della collaborazione di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria, di qualsiasi pubblico dipendente e delle altre collaborazioni che ritenga necessarie.
Con riferimento all'organizzazione dei lavori, l'articolo 5 demanda la disciplina dell'attività e del funzionamento della Commissione ad un apposito regolamento interno, approvato dalla Commissione nella seduta successiva a quella di elezione dell'ufficio di presidenza. Si stabilisce poi la pubblicità delle sedute della Commissione, salvo che venga disposto diversamente, e viene fissato nel limite annuo massimo di 100 mila euro le spese per il funzionamento della Commissione, che sono poste a carico dei bilanci di Camera e Senato in parti uguali.
Viene previsto dall'articolo 6, come di consueto, il vincolo del segreto, sanzionato, salvo che il fatto costituisca più grave reato, penalmente (ai sensi dell'articolo 326 del codice penale), per i membri la Commissione, i funzionari e tutti i soggetti che, per ragioni d'ufficio o di servizio, ne vengono a conoscenza; analogamente, è sanzionata la diffusione anche parziale di tali atti e documenti.
La Commissione è chiamata a completare i propri lavori entro quarantotto mesi dalla sua costituzione e a presentare alle Camere, nei trenta giorni successivi alla fine dei lavori, la relazione conclusiva della sua attività di indagine (articolo 7).
L'articolo 8, infine, dispone in merito all'entrata in vigore della legge, che avviene il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Ciro MASCHIO presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.10.
SEDE REFERENTE
Martedì 20 giugno 2023. — Presidenza del presidente della XII Commissione, Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto.
La seduta comincia alle 13.15.
Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
Testo unificato C. 536 Dori, C. 891 Pittalis e C. 910 Maschio.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 giugno 2023.
Ugo CAPPELLACCI, presidente, ricorda che nella seduta precedente sono stati presentati dai relatori gli emendamenti 1.50 e 1.51 e che, pertanto, le proposte emendative oggetto di esame sono 45.
Dà quindi la parola ai relatori, deputati Dondi e Dori per la II Commissione e deputati Matone e Ciani per la XII Commissione, e al rappresentante del Governo, per l'espressione dei rispettivi pareri sulle proposte emendative presentate.
Avverte altresì che l'emendamento Zanella 3.14 è stato ritirato dalla presentatrice.
Daniela DONDI (FDI), relatrice per la II Commissione, precisa preliminarmente che esprimerà il parere sulle proposte emendative anche a nome degli altri relatori i quali interverranno espressamente per specificare eventuali divergenze. Precisa inoltrePag. 7 che, nei casi di invito al ritiro di proposte emendative, il parere è da considerarsi contrario qualora tale invito non venga accolto dai rispettivi presentatori.
Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1, invita i presentatori al ritiro dell'emendamento D'Orso 1.1, esprime parere favorevole sull'emendamento Bonetti 1.2 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.50 dei relatori.
Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Varchi 1.3 e Bonetti 1.4, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.51 dei relatori ed esprime parere favorevole sull'emendamento Girelli 1.5 nonché sugli identici emendamenti Furfaro 1.6 e Bisa 1.7.
Invita altresì i presentatori al ritiro degli emendamenti D'Orso 1.8 e Bonetti 1.9 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Bonetti 1.10 nonché sugli identici emendamenti Furfaro 1.12 e Bisa 1.13. Invita quindi i presentatori al ritiro degli emendamenti Di Lauro 1.14, D'Orso 1.15, Bonetti 1.16, Di Lauro 1.17, Bonetti 1.18, D'Orso 1.19 e Bonetti 1.20 e 1.21.
Esprime, inoltre, parere favorevole sull'emendamento Di Lauro 1.22. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Di Lauro 1.23 e 1.24 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Furfaro 1.25.
Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 2, esprime parere favorevole sugli emendamenti Bonetti 2.1 e D'Orso 2.5 nonché sull'emendamento Varchi 2.6, a condizione che quest'ultimo venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Invita quindi i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Bonetti 2.02.
In relazione alle proposte emendative riferite all'articolo 3, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti D'Orso 3.1 e 3.2, Ciancitto 3.3 e Zanella 3.4. Esprime parere favorevole sull'emendamento Varchi 3.5. Invita quindi i presentatori al ritiro degli emendamenti Zanella 3.6 e 3.7, Bonetti 3.8, Zanella 3.10 e D'Orso 3.11 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Varchi 3.12, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Invita, infine, i presentatori al ritiro degli emendamenti Bonetti 3.13 e D'Orso 3.15 e dell'articolo aggiuntivo Girelli 3.01.
Paolo CIANI (PD-IDP), relatore per la XII Commissione, in difformità dai pareri illustrati dalla relatrice Dondi, esprime parere favorevole sugli emendamenti Bonetti 1.9 e 1.20, Di Lauro 1.24, Zanella 3.4 e 3.6 nonché sull'articolo aggiuntivo Girelli 3.01.
Devis DORI (AVS) relatore per la II Commissione, in difformità dai pareri illustrati dalla relatrice Dondi, si rimette alle Commissioni riguardo agli emendamenti D'Orso 3.2, Zanella 3.4, 3.6, 3.7 e 3.10.
Il viceministro Francesco Paolo SISTO esprime parere conforme a quelli espressi dalla relatrice Dondi e parere favorevole sugli emendamenti 1.50 e 1.51 dei relatori.
Valentina D'ORSO (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento a sua prima firma 1.1, con il quale il Movimento 5 Stelle intende rendere più esplicito il significato del testo in esame che, per come è formulato attualmente, sembra voler assicurare l'attuazione di interventi di carattere formativo ed educativo nei confronti dei soggetti esercenti la responsabilità genitoriale e non tramite il loro coinvolgimento, come invece chiarisce l'emendamento in discussione.
Chiede quindi di poter accantonare la proposta in esame, al fine di un'eventuale rivalutazione del parere espresso.
Daniela DONDI (FDI), relatrice per la II Commissione, conferma l'invito al ritiro della proposta emendativa in esame, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario.
Le Commissioni respingono l'emendamento D'Orso 1.1. Approvano, quindi, l'emendamento Bonetti 1.2 (vedi allegato).
Valentina D'ORSO (M5S) dichiara il voto di astensione del suo gruppo sull'emendamentoPag. 8 1.50 dei relatori, in quanto tale proposta emendativa interviene su una parte del testo che a suo avviso sarebbe stato utile mantenere.
Le Commissioni approvano l'emendamento 1.50 dei relatori (vedi allegato).
Ugo CAPPELLACCI avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.50 dei relatori, risulta precluso l'emendamento Varchi 1.3, che pertanto non sarà posto in votazione.
Le Commissioni respingono l'emendamento Bonetti 1.4. Approvano quindi, con distinte votazioni, l'emendamento 1.51 dei relatori nonché l'emendamento Girelli 1.5 e gli identici emendamenti Furfaro 1.6 e Bisa 1.7 (vedi allegato).
Respingono altresì, con distinte votazioni, gli emendamenti D'Orso 1.8 e Bonetti 1.9; approvano quindi, con distinte votazioni, l'emendamento Bonetti 1.10 e gli identici emendamenti Furfaro 1.12 e Bisa 1.13 (vedi allegato). Le Commissioni respingono, inoltre, l'emendamento Di Lauro 1.14.
Valentina D'ORSO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.15, che estende la partecipazione ai corsi di formazione in materia di prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a tutti i docenti e non soltanto ai referenti scolastici.
Sottolinea come il Movimento 5 Stelle ritenga particolarmente qualificante tale proposta.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti D'Orso 1.15 e Bonetti 1.16.
Carmen DI LAURO (M5S), intervenendo sull'emendamento 1.17, di cui è prima firmataria, precisa che con esso si propone di dare un segnale concreto attraverso lo stanziamento di risorse per assicurare il sostegno psicologico agli studenti, rispondendo in tal modo a un'esigenza fortemente sentita dalle giovani generazioni.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Di Lauro 1.17 e Bonetti 1.18.
Valentina D'ORSO (M5S) chiede che i relatori e il rappresentante del Governo svolgano un supplemento di riflessione sull'emendamento a sua prima firma 1.19, che prevede l'istituzione di un servizio di coordinamento pedagogico.
Sottolinea come, a seguito dell'assegnazione del provvedimento in questa legislatura alle Commissioni II e XII, sia stato possibile affrontare profili che nella precedente legislatura non erano stati presi in considerazione. Per tale ragione, nel corso delle audizioni sono intervenute anche associazioni di pedagogisti che hanno evidenziato l'importanza di introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado un servizio di coordinamento pedagogico.
Richiamando anche l'impegno che il suo gruppo ha profuso in Commissione Cultura per la valorizzazione dei pedagogisti, ritiene che prevedere l'inserimento di tali figure anche in ambito scolastico sia una scelta di coerenza e sottolinea come l'istituzione di un servizio di supporto pedagogico coadiuverebbe il corpo docente.
Precisa quindi che il testo dell'emendamento in discussione riproduce, con riferimento al coordinamento pedagogico, il testo dell'articolo 4-bis, in materia di sostegno psicologico agli studenti, che la lettera d) del comma 1 dell'articolo 1 del testo unificato intende introdurre nella legge n. 71 del 2017.
Rammenta che nella scorsa legislatura, il predetto articolo 4-bis era stato inserito nella proposta di legge C. 1524 direttamente in Assemblea, a seguito dell'approvazione di un emendamento dell'onorevole Bellucci, superando anche il vaglio della Ragioneria per quanto attiene alla copertura finanziaria della disposizione. Ritiene pertanto che non vi siano ragioni ostative all'accoglimento della proposta emendativa.
Invita quindi i colleghi della maggioranza ad essere coerenti nelle loro decisioni e si dichiara disponibile a ritirare le ulteriori proposte emendative presentate dal suo gruppo sul tema qualora la presentePag. 9 proposta venisse approvata, sottolineando come ciò rappresenterebbe un segnale di vicinanza a una particolare categoria professionale, al mondo della scuola e a tutto il corpo docente.
Maria Carolina VARCHI (FDI) evidenzia come Fratelli d'Italia abbia dimostrato, nel corso di tre legislature, di essere un legislatore sempre coerente con sé stesso.
Rammenta inoltre di essere la prima firmataria di una proposta di legge, attualmente all'esame dell'Assemblea, che mira a conferire il pieno riconoscimento alla figura professionale dei pedagogisti.
Per tale ragione, chiede di sottoscrivere la proposta emendativa D'Orso 1.19 e che la stessa sia accantonata al fine di effettuare un'ulteriore riflessione per valutare se accoglierla nella sua formulazione originaria o se prevederne una nuova, che accorpi il servizio di coordinamento pedagogico a quello psicologico già previsto dal testo unificato in esame.
Daniela DONDI (FDI), relatrice per la II Commissione, anche a nome degli altri relatori, propone l'accantonamento dell'emendamento D'Orso 1.19.
Le Commissioni concordano sulla proposta di accantonamento dell'emendamento D'Orso 1.19.
Paolo CIANI (PD-IDP), relatore per la XII Commissione, ribadisce il proprio parere favorevole sull'emendamento Bonetti 1.20, ritenendo utile precisare espressamente che le disposizioni in oggetto devono trovare applicazione anche nei confronti di studenti maggiorenni.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Bonetti 1.20 e 1.21; approvano quindi l'emendamento Di Lauro 1.22 (vedi allegato).
Carmen DI LAURO (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 1.23, segnalando che occorre assicurare il coinvolgimento di tutto il personale educativo interessato per coadiuvare le decisioni del dirigente scolastico in materia di segnalazioni di gravi casi di bullismo alle autorità competenti.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Di Lauro 1.23 e 1.24. Approvano quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Furfaro 1.25, Bonetti 2.1 e D'Orso 2.5 (vedi allegato).
Maria Carolina VARCHI (FDI) accetta la riformulazione del proprio emendamento 2.6 proposta dai relatori.
Le Commissioni approvano l'emendamento Varchi 2.6 (Nuova formulazione) (vedi allegato).
Naike GRUPPIONI (A-IV-RE), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Bonetti 2.02, di cui è cofirmataria, segnala che esso è volto in primo luogo di intervenire in maniera corretta dal punto di vista della tecnica normativa per modificare il decreto del Presidente della Repubblica n. 249 del 1998. Inoltre, per quanto riguarda il suo contenuto, sottolinea che si propone di circoscrivere l'utilizzo durante l'orario scolastico degli strumenti informatici dei singoli studenti alle sole attività didattiche per i quali siano autorizzati. Chiede pertanto l'accantonamento di tale proposta emendativa.
Daniela DONDI (FDI), relatrice, anche a nome degli altri relatori, conferma l'invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Bonetti 2.02.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Bonetti 2.02.
Valentina D'ORSO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 3.1, evidenzia che tale proposta emendativa ripropone, sotto forma di principio di delega, quanto già proposto dall'emendamento a sua firma 1.19 e si richiama pertanto alle considerazioni già espresse in proposito, auspicando l'istituzione del servizio di coordinamento pedagogico.
Evidenzia inoltre come alcune delle disposizioni di delega contenute nel testo Pag. 10unificato in discussione determineranno necessariamente dei costi: si riferisce, a titolo esemplificativo, alla predisposizione di piattaforme di formazione e di monitoraggio destinate alle scuole e al potenziamento del servizio per l'assistenza alle vittime di atti di bullismo e di cyberbullismo mediante il numero pubblico «Emergenza infanzia 114».
Sottolinea quindi che per assicurare la necessaria copertura al principio di delega introdotto dalla proposta emendativa in esame, il suo gruppo ha proposto, conseguentemente, di modificare la lettera i) del comma 1 dell'articolo 3 del testo unificato.
In proposito, ritiene che non vi saranno difficoltà a reperire le necessarie risorse per incrementare tale Fondo, eventualmente anche con la prossima legge di bilancio.
Daniela DONDI (FDI), relatrice per la II Commissione, anche a nome degli altri relatori, propone l'accantonamento degli emendamenti D'Orso 3.1 e 3.2, in quanto il loro contenuto è collegato a quello dell'emendamento D'Orso 1.19, precedentemente accantonato.
Le Commissioni acconsentono alla proposta di accantonamento.
Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che l'emendamento Ciancitto 3.3 è stato ritirato dai presentatori.
Paolo CIANI (PD-IDP), relatore per la XII Commissione, ribadisce il proprio parere favorevole sull'emendamento Zanella 3.4, ritenendo opportuno prevedere in maniera specifica che gli abusi su animali rientrino tra i comportamenti da monitorare.
Luana ZANELLA (AVS) ringrazia i relatori Ciani e Dori per aver compreso le ragioni alla base della presentazione del proprio emendamento 3.4, sottolineando che la proposta emendativa appare in linea con le recenti modifiche apportate all'articolo 9 della Costituzione in materia di tutela degli animali.
Devis DORI, (AVS), relatore per la II Commissione, sottolinea come le disposizioni previste dagli emendamenti Zanella 3.4 e 3.6 siano coerenti con la previsione dell'articolo 2 relativa alle condotte aggressive sugli animali.
Rileva inoltre che studi scientifici dimostrano una correlazione tra coloro che commettono violenza da adulti sulle persone e coloro che in giovane età hanno avuto atteggiamenti violenti nei confronti degli animali. Evidenzia tuttavia che tale argomento è oggetto anche di un altro provvedimento all'esame della Commissione Giustizia, ribadendo che l'articolo 2 del testo unificato in discussione rappresenta comunque un primo punto fermo sulla materia.
Carmen DI LAURO (M5S) sottoscrive a nome di tutti i deputati del Movimento 5 Stelle appartenenti alle due Commissioni gli emendamenti Zanella 3.4 e 3.6, condividendone le finalità.
Simonetta MATONE (LEGA) relatrice per la XII Commissione, precisa che vi è la piena consapevolezza da parte di tutti relatori della gravità degli abusi compiuti sugli animali e che per proprio per questo occorre intervenire con una normativa specifica ed esaustiva e non con interventi parziali.
Le Commissioni respingono l'emendamento Zanella 3.4. Approvano l'emendamento Varchi 3.5 (vedi allegato); respingono quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Zanella 3.6 e 3.7, Bonetti 3.8 e Zanella 3.10.
Valentina D'ORSO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 3.11, sottolinea come il contenuto dello stesso sia sovrapponibile a quello della proposta emendativa Zanella 3.10 sulla quale il suo gruppo ha votato a favore.
Precisa che la finalità del proprio emendamento è quella di recepire una best practice già avviata dalla prefettura di Catania, che coinvolge in un tavolo di coordinamento tutte le istituzioni legate alla crescita Pag. 11dei giovani. L'estensione a tutto il territorio nazionale di un'esperienza positiva dovrebbe essere a suo avviso un compito del legislatore e sottolinea come, da siciliana, non può che essere orgogliosa di sostenere il recepimento in tutto il Paese di una prassi fruttuosa per contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo che ha avuto origine in Sicilia.
Le Commissioni respingono l'emendamento D'Orso 3. 11.
Maria Carolina VARCHI (FDI) accetta la proposta di riformulazione del proprio emendamento 3.12.
Le Commissioni approvano l'emendamento Varchi 3.12 (Nuova formulazione) (vedi allegato); respingono quindi l'emendamento Bonetti 3.13.
Valentina D'ORSO (M5S) chiede l'accantonamento dell'emendamento a sua prima firma 3.15, rilevando che lo stesso è conseguenziale all'accoglimento del servizio di coordinamento pedagogico ed è pertanto strettamente legato agli emendamenti a sua prima firma 1.19, 3.1 e 3.2, già accantonati.
Daniela DONDI (FDI), relatrice per la II Commissione, anche a nome degli altri relatori, propone l'accantonamento dell'emendamento D'Orso 3.15 in quanto connesso con le altre proposte emendative precedentemente accantonate.
Le Commissioni concordano sulla proposta di accantonamento dei relatori.
Gian Antonio GIRELLI (PD-IDP) invita a rivedere il parere espresso sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 3.01, segnalando che in assenza di un incremento delle risorse finanziarie, che viene previsto con tale proposta emendativa, la normativa che si vuole introdurre rischia di rimanere esclusivamente un buon proposito.
Daniela DONDI (FDI), relatrice per la II Commissione, conferma il parere espresso sull'articolo aggiuntivo Girelli 3.01.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Girelli 3.01.
Ugo CAPPELLACCI, presidente, essendo terminato l'esame delle proposte emendative presentate, ad eccezione di quelle accantonate, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.