CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 maggio 2023
111.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e XII)
COMUNICATO
Pag. 22

COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 17 maggio 2023.

DL 34/2023: Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali.
Emendamenti C. 1060-A.

  Il Comitato si è riunito dalle 12.20 alle 12.35.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 maggio 2023. — Presidenza del presidente della XII Commissione, Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Federico Freni.

  La seduta comincia alle 13.05.

DL 34/2023: Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali.
C. 1060-A.
(Esame e conclusione).

  Le Commissioni avviano l'esame del provvedimento in titolo.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, fa presente che la seduta odierna è convocata a seguito della deliberazione, assunta oggi dall'Assemblea, in ordine al rinvio del provvedimento in Commissione.
  Al riguardo, avverte che i relatori hanno presentato gli emendamenti 4.400 e 16-bis.400, volti a recepire le condizioni poste dalla V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, nel parere espresso sul provvedimento in oggetto. Sulla base di quanto stabilito in sede di deliberazione del rinvio in Assemblea, sono stati altresì presentati Pag. 23dai relatori gli emendamenti 4-bis.300, 9.300, 10.300 e 23-bis.300.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere favorevole sugli emendamenti presentati dai relatori.

  Annarita PATRIARCA (FI-PPE), relatrice per la XII Commissione, segnala di avere proposto, nel corso della seduta del Comitato dei nove da poco conclusa, la presentazione di un ulteriore emendamento volto a sopprimere la disposizione recata dal comma 4 dell'articolo 15-ter, rilevando che purtroppo non si è potuto raggiungere un consenso unanime al riguardo.

  Marco OSNATO (FDI), presidente della VI Commissione, prima di procedere all'esame delle proposte emendative, rammenta che l'articolo 16-bis, concernente l'assunzione a tempo indeterminato del personale operante nella ricerca sanitaria e nelle relative attività di supporto, è stato approvato all'unanimità dalle Commissioni riunite; ricorda che in questa sede ne viene proposta la soppressione per una motivazione di natura tecnica, relativa in particolare alla carenza di copertura finanziaria. Rileva quindi l'intenzione – che il rappresentante del Governo potrà meglio esplicitare – di cercare una soluzione alle istanze della norma in seno ai prossimi decreti-legge all'esame del Parlamento. Conclude affermando che, stante l'unanimità delle forze politiche nel proporre e approvare la norma, ha ritenuto necessario motivare alle Commissioni le ragioni per cui viene posta in votazione una proposta emendativa soppressiva.

  Il sottosegretario Federico FRENI conferma l'impegno del Governo a trovare una soluzione alle istanze rilevate dal presidente Osnato, anche in ossequio all'unanimità espressa dalle Commissioni riunite sull'articolo 16-bis, riservandosi di inserire nel primo provvedimento tecnicamente utile – vi sono al momento due decreti-legge in fase di conversione – una analoga disposizione, provvista di adeguata copertura finanziaria.

  Marco GRIMALDI (AVS) rammenta che il gruppo parlamentare Alleanza Verdi e Sinistra ha manifestato un'ampia disponibilità su alcuni temi tra cui, recentemente, le modifiche normative volte a fronteggiare il problema del rincaro delle locazioni per gli studenti, in ossequio – tra l'altro – agli obiettivi del PNRR in materia di alloggi. Ribadisce in questa occasione la medesima disponibilità, sebbene il proprio gruppo sia contrario all'emendamento soppressivo, e chiede al Governo di attivarsi affinché venga convocata una conferenza dei Capigruppo ove concretizzare l'intenzione di trovare una soluzione tanto alle problematiche in materia di locazioni, quanto a quelle derivanti dalla soppressione dell'articolo 16-bis.

  Il sottosegretario Federico FRENI chiarisce che il Governo, in questa sede, non è legittimato a impegnarsi su materie di competenza di altre Commissioni; ribadisce l'intento dell'Esecutivo di inserire norme di stabilizzazione del personale precario in uno dei decreti-legge di prossima conversione, con lo scopo, per l'appunto, di tutelare la volontà espressa dal Parlamento.

  Marco FURFARO (PD-IDP) si associa alla richiesta avanzata dal collega Grimaldi, dichiarando in ogni caso di non comprendere le ragioni che hanno portato a individuare problemi di copertura finanziaria circa le disposizioni introdotte con l'articolo 16-bis, posto che la stabilizzazione potrebbe essere effettuata con le risorse già impiegate per il pagamento dei contratti a tempo determinato. Si dichiara preoccupato per il fatto che il Governo si sia riservato di intervenire in materia, richiedendo invece un impegno inequivoco da parte del sottosegretario Freni a individuare in tempi rapidissimi le risorse necessarie.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) rammenta – anche richiamando la propria personale esperienza nel settore della ricerca – come Pag. 24di tratta di un comparto che, per la difficile situazione in cui versa, attende risposte dal legislatore. Giudica quindi vergognosa la soppressione della disposizione recata dall'articolo 16-bis, anche alla luce della sua approvazione all'unanimità nel corso dei lavori parlamentari svolti sul provvedimento. Dal momento che l'emendamento soppressivo è motivato dalla carenza di copertura finanziaria, chiede quale sia l'utilizzo dei 90 milioni di euro necessari a garantire la stabilizzazione dei lavoratori precari cui fa riferimento l'articolo che si intende sopprimere.

  Emiliano FENU (M5S) interviene più in generale sulle modalità di lavoro delle Commissioni, sollevando innanzitutto una questione di metodo. Rammenta infatti che i gruppi parlamentari hanno provveduto sin dalle fasi iniziali dell'esame del provvedimento a richiamare l'attenzione del Governo sulle proposte emendative ritenute prioritarie, dimostrando dunque spirito di massima collaborazione con l'Esecutivo. Chiede dunque chiarimenti al Governo e, in particolare al Ministero dell'economia e delle finanze e alla Ragioneria generale dello Stato, sul lavoro svolto nella lunga fase di approfondimento istruttorio, visto che i problemi di copertura finanziaria sono stati resi noti alle Commissioni solo in sede di votazioni.

  Saverio CONGEDO (FDI) ricorda che il gruppo Fratelli d'Italia ha sposato sin dalla scorsa legislatura la causa della stabilizzazione dei ricercatori precari – alcuni dei quali in attesa di assunzione a tempo indeterminato da più di dieci anni – e evidenzia il rammarico del suo gruppo, che ha proposto e approvato l'introduzione dell'articolo 16-bis congiuntamente alle altre forze politiche, della proposta di soppressione, cui fa fronte tuttavia il positivo impegno del Governo a risolvere in tempi rapidi la questione. Rammenta inoltre che la questione è aperta da diversi anni e richiama l'attenzione dei colleghi sulla circostanza che sarebbe stato necessario un intervento già da parte dei precedenti esecutivi. Prende spunto dall'intervento del sottosegretario Freni sull'opportunità di inserire una norma di stabilizzazione nel primo provvedimento utile e propone, dunque, che le forze politiche sottoscrivano congiuntamente un ordine del giorno che vada nella medesima direzione.

  Francesco Emilio BORRELLI (AVS) interviene sull'ordine dei lavori, lamentando il fatto che troppo spesso, nel corso dei dibattiti parlamentari, si richiama la responsabilità dei precedenti Governi, abitudine che reputa esecrabile e rispetto alla quale preannuncia in ogni futura occasione un proprio intervento, volto a rammentare che le stesse forze politiche che lamentano la tardività di una soluzione sono le medesime – con le sole eccezioni del proprio gruppo e di quello di Fratelli d'Italia – che, a vario titolo, facevano parte delle precedenti maggioranze di Governo.

  Il sottosegretario Federico FRENI, nel rinviare alle valutazioni della Commissione Bilancio i profili di copertura finanziaria del provvedimento, non intende in ogni caso sottrarsi – in qualità di rappresentante del Governo – alle responsabilità relative all'andamento non sempre regolare dei lavori, formulando le proprie scuse ai commissari. Ribadisce quindi l'intento dell'Esecutivo di dare una soluzione alla soppressione dell'articolo 16-bis che, ove richiesto, potrà essere confermata anche in sede di Conferenza dei capigruppo. Afferma che la presentazione di un ordine del giorno a firma di tutte le forze politiche potrebbe senz'altro fornire un ulteriore impulso in questo senso.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) chiede per quale motivo, stante la volontà comune delle forze politiche, sia necessario posticipare un intervento sul tema della stabilizzazione dei ricercatori precari, limitandosi invece alla presentazione di un ordine del giorno. Rammenta che al momento la Camera sta esaminando il decreto-legge n. 44 del 2023 in tema di rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche, in seno al quale potrebbePag. 25 già essere introdotta una norma di stabilizzazione.

  Marco OSNATO (FDI), presidente della VI Commissione, ribadisce come, nel corso dell'esame in sede referente, gli interventi sul tema di cui all'articolo 16-bis siano stati caratterizzati da una chiara comunità di intenti, esitando in un voto unanime; alla luce di tale situazione e preso atto dell'impegno del Governo a trovare in tempi rapidi una soluzione, evidenzia l'opportunità che tale intento sia ribadito anche per tabulas attraverso la presentazione di un ordine del giorno, che non potrà che giovare al raggiungimento di una soluzione che sta a cuore a tutte le forze politiche.

  Andrea QUARTINI (M5S) dichiara di apprezzare le espressioni di scusa pronunciate dal sottosegretario Freni, ricordando che questi aveva assunto un atteggiamento simile anche nel corso dell'esame del disegno di legge di bilancio. Fatta questa premessa, sottolinea che gli emendamenti relativi alla stabilizzazione del personale degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e degli Istituti zooprofilattici sperimentali (IZS), presentati da quasi tutti i gruppi parlamentari, erano presenti nel fascicolo degli emendamenti da alcune settimane e che ci sarebbe stato quindi tutto il tempo per individuare una copertura idonea. Nel ribadire che occorre assolutamente sanare una condizione di precariato che si protrae in alcuni casi da oltre quindici anni, ricorda che nel corso dell'esame in Parlamento della riforma degli IRCCS il suo gruppo aveva presentato emendamenti volti a superare la predetta situazione, che tuttavia non hanno ottenuto un parere favorevole da parte del Governo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 4.400 dei relatori (vedi allegato).

  Toni RICCIARDI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento 4-bis.300 dei relatori, non comprende il motivo per il quale si intende sopprimere una disposizione sulla quale le forze politiche hanno trovato un ampio accordo.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti 4-bis.300 e 9.300 dei relatori (vedi allegato).

  Andrea QUARTINI (M5S), intervenendo sull'emendamento 10.300 dei relatori, dichiara di non comprendere le ragioni alla base della decisione di sopprimere le disposizioni che consentono le visite dei membri del Parlamento alle strutture sanitarie, segnalando di non aver avuto alcuna difficoltà ad effettuare tali visite nel corso della sua precedente esperienza di consigliere regionale in Toscana.
  Nell'osservare che un'esperienza diretta può consentire ai parlamentari di acquisire elementi utili per individuare le situazioni di maggiore criticità che caratterizzano il servizio sanitario, ovviamente nel pieno rispetto della privacy dei pazienti, chiede spiegazioni riguardo alla presentazione dell'emendamento soppressivo da parte dei relatori. Ricorda, infatti, che le norme approvate dalle Commissioni sono frutto della riformulazione di un emendamento presentato da esponenti del principale gruppo di maggioranza e votato anche dai deputati dell'opposizione.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP), pur dichiarandosi favorevole alla soppressione delle norme di cui ai commi 7-bis e 7-ter dell'articolo 10, richiama l'attenzione dei colleghi sul fatto che, a suo parere, l'introduzione nel testo del provvedimento di tali disposizioni deve essere ricondotta a talune dichiarazioni del sottosegretario Gemmato, nelle quali – con quella che a suo avviso costituisce una gaffe istituzionale gravissima – venivano preannunciate attività ispettive nelle strutture sanitarie pugliesi.

  Matteo ROSSO (FDI) si dichiara estremamente stupito da quanto affermato dal collega Stefanazzi, ricordando di essere il primo firmatario dell'emendamento 10.25, in materia di visite dei parlamentari presso le strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche. Segnala che la presentazione di tale proposta emendativa deriva dalla sua esperienza di consigliere regionale in Liguria, ricordando che in quel contesto, a seguito Pag. 26di alcuni episodi in cui gli era stato impedito di visitare alcune strutture sanitarie, si era fatto promotore dell'approvazione di una normativa per consentire le visite ai consiglieri regionali. Precisa, inoltre, che l'emendamento approvato dalle Commissioni riunite nella seduta precedente nasce dal fatto che recentemente gli è stato negato l'accesso a strutture della regione Lazio, sulla base della motivazione che non esiste una possibilità in tal senso per i parlamentari.
  Sottolinea, pertanto, che non vi è alcun coinvolgimento del sottosegretario Gemmato in tale iniziativa e si dichiara orgoglioso di essere il primo firmatario di quella proposta emendativa, pur rispettando la richiesta di espungere dal testo del provvedimento in esame le disposizioni già introdotte.

  Saverio CONGEDO (FDI), intervenendo in risposta alle affermazioni dell'onorevole Stefanazzi, sottolinea come – sebbene le questioni concernenti la sanità pugliese siano particolarmente delicate – la genesi delle norme in discussione sia del tutto diversa da quella indicata dal collega, come chiarito dall'intervento dell'onorevole Rosso, presentatore dell'emendamento.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP), a fronte degli interventi testé svolti dai colleghi di maggioranza, si domanda dunque quali siano gli effettivi motivi della richiesta di soppressione e chiede al Governo se le relazioni tecniche, non presenti al momento della votazione, siano nel frattempo pervenute.

  Marianna RICCIARDI (M5S) dichiarare di non comprendere le ragioni alla base della presentazione dell'emendamento 10.300 da parte dei relatori, segnalando la necessità per i parlamentari di avere sufficienti elementi di valutazione per poter legiferare in ambito sanitario.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, fa presente che la proposta emendativa in oggetto potrebbe derivare da considerazioni relative all'inopportunità di intervenire in materia di prerogative dei parlamentari nell'ambito di un disegno di legge di conversione di un decreto-legge.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 10.300 dei relatori (vedi allegato).

  Antonino IARIA (M5S), intervenendo sull'emendamento 16-bis.400 dei relatori, reputa assurdo che si verifichi nel giro di pochi giorni uno stravolgimento degli impegni assunti, ciò che a suo avviso conferma l'incompetenza delle forze di maggioranza. Sottolineando che non vi è probabilmente una reale volontà di contrastare il lavoro precario e che quanto accaduto conferma l'inconsistenza dell'attuale Governo, valuta come poco significativo un eventuale accoglimento di un ordine del giorno sulla materia.

  Marco GRIMALDI (AVS) ritiene che vi siano le risorse necessarie a garantire la copertura finanziaria delle norme contenute nell'articolo 16-bis e che, dunque, i ricercatori precari possano essere stabilizzati. L'intervento di stabilizzazione, a suo avviso, è doveroso nei confronti di una categoria che – alla luce della fine dell'emergenza pandemica – merita il rispetto di un Paese che si ritiene avanzato. Valutando non sufficientemente incisiva la presentazione di un ordine del giorno, ribadisce quanto già proposto, ovvero che il Governo si faccia promotore della convocazione di una riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, nella quale assumere l'impegno formale a risolvere la questione già in sede di conversione del decreto-legge n. 44 del 2023.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, ricorda che la convocazione della Conferenza dei presidenti di gruppo è una prerogativa del Presidente della Camera.

  Marco FURFARO (PD-IDP), nel sottolineare che il tema in discussione è quello della stabilizzazione di un personale che si trova in una condizione di precarietà da troppi anni e che investe anche la qualità della ricerca in ambito sanitario, rileva che Pag. 27i tecnicismi che stanno portando alla soppressione di norme assai rilevanti non saranno compresi facilmente al di fuori delle aule parlamentari. Ricorda che in passato è stata operata una stabilizzazione di personale con una copertura finanziaria analoga a quella che ora viene giudicata inidonea.
  Rileva che si è aperto un tema politico rispetto al quale deve essere trovata una soluzione in tempi rapidissimi, segnalando come, in caso contrario, le opposizioni sapranno trarne le inevitabili conseguenze. Evidenzia che, attraverso la soppressione della norma volta alla stabilizzazione dei ricercatori degli IRCCS e degli IZS, il Governo e la maggioranza vengono meno a un impegno assunto nella seduta dedicata all'esame degli emendamenti al provvedimento in oggetto, già di per sé caratterizzata da molte forzature.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, ricorda che la proposta emendativa in discussione costituisce il recepimento di una condizione posta dalla Commissione bilancio ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti 16-bis.400 e 23-bis.300 dei relatori (vedi allegato).

  Le Commissioni deliberano di conferire il mandato ai relatori a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 13.50.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 106 del 9 maggio 2023:

   a pagina 17, seconda colonna, alla ventiquattresima e alla trentacinquesima riga, la parola «Cattori» è sostituita dalla seguente «Cattoi»;

   a pagina 23, prima colonna, dopo la ventesima riga, è inserito il seguente capoverso: «Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello dei relatori, fatta eccezione per l'articolo aggiuntivo D'Alessio 23.033, sul quale si rimette alle Commissioni.»;

   a pagina 30, seconda colonna, dopo l'ultima riga, è inserito il seguente capoverso: «al comma 3, primo periodo, le parole: “ quarto periodo, ” sono soppresse»;

   a pagina 35, prima colonna, alla ventiduesima riga, il numero: «8» è sostituito dal seguente: «10».