CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 marzo 2023
81.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente realizzazione del collegamento intermodale Roma-Latina, tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave) e nomina del relativo commissario straordinario. Atto n. 29.

PARERE APPROVATO

  La VIII Commissione,

   esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la realizzazione del collegamento intermodale Roma-Latina, tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave), e la nomina del relativo commissario straordinario;

   premesso che:

    lo schema di decreto provvede – in attuazione di quanto prevede l'articolo 1, comma 473, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di bilancio 2023) – alla nomina di un Commissario straordinario per la realizzazione del Collegamento intermodale Roma-Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave), per l'espletamento delle attività di programmazione, progettazione e affidamento degli interventi, da realizzare anche per fasi funzionali, nel limite delle risorse che si rendono disponibili a legislazione vigente;

    la nomina si basa sulle disposizioni di cui all'articolo 4 del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, che ha disciplinato l'individuazione, attraverso decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, di interventi infrastrutturali per i quali si rende necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari per la loro realizzazione o completamento, in quanto caratterizzati da uno o più degli elementi individuati nella norma;

   considerato che:

    la relazione illustrativa allegata allo schema sottolinea che la citata disposizione della legge di bilancio ha disciplinato la nomina del Commissario straordinario tenuto conto della complessità del Collegamento intermodale Roma-Latina;

    l'articolo 2 dello schema prevede la nomina a Commissario straordinario dell'Ing. Antonio Mallamo per la realizzazione dell'intervento denominato «Collegamento intermodale Roma-Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave)», con decorrenza dalla data del provvedimento e fino alla consegna delle opere ultimate al soggetto gestore in via ordinaria;

    gli articoli 3, 4 e 5 disciplinano rispettivamente il monitoraggio dell'attività del Commissario, nonché i poteri e il compenso del Commissario stesso, in conformità con quanto prevede la normativa prevista dai commi da 473 a 476 della citata legge n. 197 del 2022;

    sulla proposta di commissariamento dell'opera sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Presidente vicario della regione Lazio e del Ministero dell'economia e delle finanze,

   preso atto degli elementi informativi acquisiti dalla Commissione nell'ambito delle audizioni svolte;

   valutati positivamente i rilievi espressi dalla Commissione Bilancio nella seduta del 15 marzo 2023,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente realizzazione del collegamento intermodale Roma-Latina, tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave) e nomina del relativo commissario straordinario. Atto n. 29.

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE
DEL GRUPPO ALLEANZA VERDI E SINISTRA

  L'VIII Commissione,

   esaminato l'Atto di Governo n. 29;

   premesso che:

    lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in esame, AG 29, concernente realizzazione del collegamento intermodale Roma-Latina, tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave) e nomina del relativo commissario straordinario, è emanato in attuazione dell'articolo 1, comma 473, della legge 29 dicembre 2022, n. 197;

    tenuto conto della complessità del Collegamento intermodale Roma-Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave), il citato articolo 1, comma 473, della legge n. 197 del 2022 ha ritenuto necessario affidarne la realizzazione ad un Commissario straordinario, nominato ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge n. 32 del 2019 (cosiddetto Sblocca Cantieri);

    nell'Allegato Infrastrutture al DEF 2022 (pag. 148), tra le infrastrutture prioritarie, sono inserite, tra gli interventi relativi all'Itinerario Tirrenico Centro-Meridionale (RM-NA): la tratta Tor de' Cenci-Latina (concessione autostradale da attivare) del costo di 1.371,30 milioni di euro, con una copertura finanziaria di 718,10 milioni di euro e un fabbisogno di 653,2 milioni e la Bretella Cisterna-Valmontone (project review, con intervento inserito nella programmazione di Astral SpA) del costo di 649,53 milioni di euro, con una copertura finanziaria di 300,00 milioni di euro e un fabbisogno residuo di 349,53 milioni di euro;

    per quanto riguarda la Bretella Cisterna-Valmontone, con il DPCM del 16 aprile 2021 l'Ing. Antonio Mallamo, Amministratore unico di ASTRAL SpA, è stato nominato, ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge n. 32 del 2019, Commissario straordinario dell'intervento Collegamento stradale Cisterna-Valmontone e relative opere connesse;

    con il recente accordo dell'agosto 2022 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la regione Lazio, è stata avviata la project review dell'opera, che ha introdotto una serie di modifiche tra le quali, per «la Cisterna Valmontone», il declassamento da categoria A (autostrada), a categoria B (extraurbana principale), con conseguente eliminazione del pedaggio e per la Roma-Latina la tratta autostrada chilometro 5+400 A91-svincolo provvisorio area di servizio «Aprilia Nord», la tratta da svincolo provvisorio area di servizio «Aprilia Nord» a Latina Borgo Piave e la viabilità di adduzione via dei Giardini;

   considerato che:

    l'autostrada Roma Latina, originariamente definita «corridoio tirrenico meridionale», affonda le sue radici nella legge obiettivo del 2001 e dopo un primo tentativo di realizzazione da parte della Società partecipata regionale Arcea Lazio, poi posta in liquidazione, viene messa a bando nel 2011 da Autostrade del Lazio (altra società partecipata Anas-Regione) con una gara in project financing per 2,7 miliardi di euro, la cui aggiudicazione, dopo una serie di contenziosi, è stata annullata definitivamente nel 2020 dalla Corte di cassazione;

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    in merito al progetto e alla realizzazione dell'opera, la costituzione di ben due società pubbliche e i diversi contenziosi e ricorsi amministrativi succedutisi in oltre 20 anni, sono già costati oltre 50 milioni di euro per la sola progettazione, con sprechi stimati dalla Corte dei Conti in circa 20 milioni di euro;

    nonostante l'oggetto del decreto in esame parli di collegamento intermodale Roma-Latina ci troviamo di fronte ad un'opera che realizzerà, per tratte funzionali, unicamente una autostrada a pedaggio da Roma a Latina, senza alcun incremento di competitività del trasporto sul ferro, destinata a produrre un aumento del traffico di auto in ingresso alla Capitale, verso cui è diretto l'81 per cento dell'attuale traffico in transito sulla Pontina, lasciando peraltro irrisolti i gravi problemi di sicurezza dell'arteria stradale oltre Borgo Piave;

    sebbene la project review dell'opera abbia comportato il ridimensionamento di alcune tratte dell'autostrada, il bilancio complessivo di questa revisione progettuale continua a rimanere fortemente negativo, per la reiterata devastazione ambientale di habitat e aree naturali protette e per la perdita di territorio agricolo di qualità;

    la messa in sicurezza dell'attuale SR148 Pontina, tra le arterie stradali a tasso di incidentalità più alto d'Europa, con la realizzazione di una metro di superficie che costeggi la sede stradale e il potenziamento dell'attuale trasporto pubblico, rappresenta l'unica soluzione in grado di rispondere agli alti flussi di pendolarismo a sud della Capitale, attraverso un sistema di mobilità efficiente e a ridotto impatto ambientale, in linea con la «Strategia per una mobilità intelligente e sostenibile» della Commissione europea:

    la nomina del Commissario per lo svolgimento delle attività affidate, ai sensi dell'articolo 1, comma 475, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, che assume direttamente le funzioni di stazione appaltante con contabilità speciale, operando in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto delle disposizioni delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, sottrae il progetto alla disciplina del dibattito pubblico prevista dal vigente codice degli appalti, estromettendo dalla partecipazione tutti quei soggetti portatori d'interesse direttamente interessati dalla realizzazione dell'opera, che pure in questi anni hanno continuato a porre istanze, valutazioni e proposte alternative alla realizzazione dell'infrastruttura,

  esprime

PARERE CONTRARIO.

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ALLEGATO 3

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente realizzazione del collegamento intermodale Roma-Latina, tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave) e nomina del relativo commissario straordinario. Atto n. 29.

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE
DEL GRUPPO MOVIMENTO CINQUE STELLE

  La VIII Commissione, Ambiente, territorio e lavori pubblici,

   esaminato l'atto del Governo n. 29, recante «Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente realizzazione del collegamento intermodale Roma-Latina, tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave) e nomina del relativo commissario straordinario»;

   premesso che:

    il provvedimento si compone di cinque articoli finalizzati ad accelerare la realizzazione del Collegamento intermodale Roma-Latina, previsto dalla delibera CIPE n. 26 del 25 giugno 2020;

    la norma – che prevede la nomina dell'Ing. Antonio Mallamo a Commissario straordinario per l'intervento, ai sensi dell'articolo 1, comma 473, della legge 29 dicembre 2022 n. 197 – disciplina altresì il monitoraggio dell'attività del Commissario, in particolare disponendo l'obbligo di individuazione, entro la data del 30 giugno 2023, della soluzione economicamente più vantaggiosa, del progetto definitivo dell'intervento e della definizione del cronoprogramma dei lavori;

    nell'articolato vengono disciplinati i poteri, le facoltà e le funzioni del Commissario straordinario, il quale può avvalersi della società ANAS S.p.A. e delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato interessate e opera in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici (decreto legislativo n. 50 del 2016) – fatto salvo il rispetto delle disposizioni delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 159), nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea;

   considerato che:

    l'ipotesi di realizzare una ulteriore infrastruttura viaria di collegamento lungo l'asse tirrenico è in gestazione da alcuni decenni, nel corso dei quali il progetto ha assunto diverse denominazioni – Corridoio Tirrenico Meridionale (2003), Corridoio integrato intermodale (2006), Autostrada a pedaggio A12-Roma (Tor De' Cenci)-Latina e bretella Cisterna-Valmontone – presentando sempre le stesse criticità: elevato impatto ambientale, mancata risoluzione dei problemi di sicurezza ed elevato traffico della SS 148 Pontina, mancata risposta alle esigenze del territorio;

    l'opera, la cui previsione di costo ammonta ad oltre 2 miliardi di euro, è stata oggetto di critiche sin dall'inizio da parte di cittadini, comitati e associazioni ambientaliste, che, oltre ad evidenziarne le conseguenze negative, hanno suggerito proposte alternative ad un progetto che, nonostante l'esoso esborso di risorse pubbliche, di fatto non risolve, ma bensì acuisce i problemi che vorrebbe risolvere;

    il progetto dell'opera è ormai decisamente superato, perché risponde ad un modello trasportistico e di sviluppo ormai obsoleto e in contrasto con l'attuale esigenza di decarbonizzazione, di riduzione del consumo di suolo, di riequilibrio modale e di affermazione di forme di mobilità sostenibili;

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    in particolare, con investimenti di gran lunga inferiori agli stanziamenti previsti per la realizzazione del corridoio intermodale Roma-Latina, sarebbe preferibile puntare sui seguenti interventi di adeguamento delle opere infrastrutturali esistenti:

    messa in sicurezza, adeguamento normativo e miglioramenti tecnico/funzionali di sicurezza sull'intero tratto della SS 148 Pontina, da Roma a Terracina;

    miglioramento e potenziamento delle attuali reti ferroviarie FL7 (Roma-Formia) e FL8 (Roma-Anzio-Nettuno) con raddoppio dell'infrastruttura ferroviaria Nettuno-Aprilia-Campoleone e ripristino della piena funzionalità della tratta Terracina-Minturno-Formia;

    costruzione di una rete «metropolitana» di collegamento da Roma a Latina, tenendo conto dell'elevato numero di pendolari che percorre la tratta e che privilegerebbe indubbiamente il trasporto ferroviario in presenza di un'offerta adeguata in termini di efficienza;

    la proposta di adeguamento in sicurezza dell'attuale SS 148 Pontina, in luogo della realizzazione del progetto autostradale, porta con sé vantaggi in termini economici, di riduzione dei costi, in termini temporali, e soprattutto ridurrebbe in modo significativo la mortalità di un'arteria stradale in cui, negli ultimi venti anni, hanno perso la vita oltre 600 persone a causa dell'elevata incidentalità;

    la realizzazione di un nuovo asse viario alimenterebbe la domanda di spostamenti su gomma da e verso la Capitale, con conseguenti inevitabili problemi di congestione nell'immissione nella rete urbana;

    la realizzazione di una rete ferroviaria di collegamento lungo l'asse tirrenico – con tratte longitudinali e trasversali dotate di nodi di scambio che permettano una reale intermodalità – consentirebbe di disincentivare l'utilizzo dell'automobile, determinando un notevole abbattimento dell'inquinamento ambientale causato dal traffico veicolare,

  esprime

PARERE CONTRARIO.

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ALLEGATO 4

7-00064 Foti: Modifica della disciplina transitoria riguardante la qualificazione delle stazioni appaltanti.

TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE

   L'VIII Commissione,

   premesso che:

    nello schema di decreto legislativo relativo al nuovo codice degli appalti è contenuta una previsione che creerà gravi problematicità agli uffici giudiziari con riferimento all'istituto delle stazioni appaltanti qualificate. Infatti all'articolo 1 dell'allegato II.4 si prevede, una volta entrato a regime, che il sistema di qualificazione delle centrali di committenza «è regolato dalla delibera ANAC 28 settembre 2022, n. 441» e, in via transitoria, si consente alle stazioni appaltanti non qualificate di procedere all'affidamento di progettazione e lavori, nei limiti previsti dall'articolo 2, comma 2, lettera b), dell'allegato II.4. Una norma analoga, all'articolo 3, comma 2, lettera b), è prevista per la progettazione e l'affidamento di forniture e servizi;

    attualmente, all'interno dell'amministrazione giudiziaria, nessuno possiede la qualifica di responsabile unico del procedimento e non appare realistico ritenere che si possa raggiungere il risultato in tempi brevi;

    nella norma transitoria sopra citata è previsto che, per un periodo di tempo limitato a soli sei mesi, stazioni appaltanti come gli uffici giudiziari potranno esperire procedure finalizzate a concludere appalti di lavori pubblici, ma solo a condizione che siano dotati di una personale tecnico in possesso delle competenze necessarie per svolgere le funzioni di responsabile unico del procedimento (Rup). La disposizione appare potenzialmente in grado di cagionare gravi

    inconvenienti, a causa dell'eccessiva limitatezza temporale del regime transitorio previsto e perché la normativa prevede, trascorso il semestre di transizione, che lo svolgimento di appalti sia possibile solo nel caso in cui la funzione sia imputata effettivamente al responsabile unico del procedimento;

    si segnala che la situazione sopra astrattamente descritta corrisponde a quella effettivamente esistente all'interno dell'amministrazione della giustizia poiché, non disponendo di personale tecnico qualificato per assumere le funzioni di responsabile unico del procedimento, non possiede alcuna stazione appaltante qualificata. Per consentire la possibilità effettiva di bandire gare di appalto, una volta terminato il periodo semestrale transitorio, appare necessario attuare con urgenza le disposizioni del decreto ministeriale 14 aprile 2022 che imputano agli uffici periferici il compito di occuparsi delle procedure di gara di tutti gli uffici giudiziari compresi nel territorio della circoscrizione, istituendo i 7 uffici periferici previsti, quindi avviando il procedimento previsto per l'assunzione dei lavoratori necessari. Una volta fatto ciò, essi saranno formati per un periodo minimo, attualmente pari a tre anni, necessario ai nuovi assunti per assumere la qualifica di responsabile unico del procedimento. Anche per questa specifica ragione appare logico e necessario modificare lo schema di decreto legislativo, in particolare l'articolo 2, comma 2, lettera b), dell'allegato II.4, innalzando il periodo transitorio a 5 anni perché quello attualmente previsto, pari ad appena 6 mesi, appare troppo esiguo;

    si precisa ulteriormente che, trattandosi di funzionari con contratto a tempo determinato la cui durata è pari a soli 2 anni e 6 mesi, essi non potranno effettivamente assumere le funzioni di responsabile unico del procedimento. Stando così le cose, nel caso in cui le norme non venissero modificate, le amministrazioni prive di responsabile unico del procedimento dovranno necessariamente Pag. 82tornare a rivolgersi ai Provveditorati alle opere pubbliche. Nel caso in cui ciò accadesse si determinerà, come già verificatosi in passato, la sospensione di tutte le attività necessarie per garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro, con rischi gravissimi per la salute dei lavoratori e degli utenti poiché i Provveditorati alle opere pubbliche non riuscirebbero a far fronte alle esigenze dei circa 1.000 edifici adibiti a uffici giudiziari, quasi tutti vetusti, gravati da vincoli storici e artistici e, soprattutto, caratterizzati da una pluriennale e inadeguata manutenzione,

impegna il Governo

ad adottare le opportune iniziative normative, da inserire nel decreto correttivo, volte a modificare, per le esigenze specificate in premessa, la disciplina transitoria di cui all'articolo 2, comma 2, lettera b), dell'allegato II.4 dello schema di decreto legislativo relativo al nuovo codice degli appalti, dal tenore analogo a quella contenuta nell'articolo 31, comma 6, del vigente decreto legislativo n. 50 del 2016 con la quale si dispone che «Per i lavori e i servizi attinenti all'ingegneria e all'architettura il RUP deve essere un tecnico; ove non sia presente tale figura professionale, le competenze sono attribuite al responsabile del servizio al quale attiene il lavoro da realizzare».
(8-00004) «Foti, Mattia, Rotelli, Milani, Benvenuti Gostoli, Iaia, Lampis, Fabrizio Rossi, Rachele Silvestri».

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ALLEGATO 5

5-00568 Ruffino: Procedura di appalto dei lavori riguardanti la metropolitana di Torino, con particolare riguardo alla realizzazione delle tratte periferiche.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il rafforzamento delle politiche per la mobilità nelle aree urbane e metropolitane, anche attraverso il potenziamento degli investimenti per le infrastrutture e per i mezzi di trasporto, costituisce uno dei temi che questo Ministero intende affrontare con azioni concrete ed efficaci.
  Infatti, per la realizzazione della linea 1 e della linea 2 della metropolitana di Torino sono stati previsti, nel tempo, rilevanti finanziamenti statali.
  Nel sottolineare che la pianificazione dei trasporti è in capo alle amministrazioni locali, rappresento che negli strumenti urbanistici del comune di Torino è previsto lo sviluppo graduale della linea 1 con estensione verso sud, da Bengasi a Nichelino, e il prolungamento della linea 2 verso Orbassano.
  Il Ministero ha avviato una proficua interlocuzione con le competenti autorità territoriali per verificare gli interventi, anche a carattere normativo, per procedere alla rapida realizzazione di queste importanti opere trasportistiche, strategiche per la mobilità cittadina e per l'intero territorio metropolitano.

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ALLEGATO 6

5-00569 Manes: Misure volte a fronteggiare l'emergenza abitativa.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'emergenza abitativa rappresenta un tema di grande rilevanza sociale che richiede una riforma strutturale.
  Ci troviamo oggi ad affrontare una notevole domanda di edilizia residenziale pubblica da parte delle fasce di popolazione più bisognose, cui si affianca l'allargamento dell'emergenza casa a fasce di popolazione intermedie.
  Tanti sono i programmi tradizionalmente predisposti dal Ministero per affrontare tale problema. Nell'ambito della programmazione strategica del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti rientra il Programma di recupero e razionalizzazione alloggi ed immobili ERP, che ha messo a disposizione dei comuni e degli ex IACP oltre 814 milioni di euro per recuperare alloggi degradati; al 31 dicembre 2022 gli alloggi ammessi a finanziamento sono 44.758. Inoltre, sono stati sottoscritti Accordi di programma per la realizzazione di programmi innovativi di rigenerazione urbana, recupero e riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e sociale con la regione Lombardia e la Regione Siciliana. Un nuovo accordo è in via di definizione con la regione Lazio.
  Tuttavia, è necessario superare la frammentazione dei programmi vigenti che hanno scontato procedure complesse e spesso farraginose dal punto di vista amministrativo, puntando ad una visione di insieme e di coordinamento tra i diversi interventi. È essenziale che questa prospettiva sia condivisa con gli enti territoriali, che sono il livello di prima prossimità con le tante famiglie che hanno un'esigenza abitativa.
  La strategia del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti punta quindi sull'integrazione di molteplici forme di intervento, in un approccio multidimensionale dell'intervento pubblico, per garantire a tutti non solo l'accesso ad un alloggio adeguato, sicuro e sostenibile, ma anche contesti urbani vivibili attraverso la realizzazione di programmi di rigenerazione urbana, edilizia sociale e la valorizzazione del patrimonio di edilizia pubblica esistente.
  Un vero e proprio nuovo piano casa a livello nazionale, che sarà fondato anche sulla partnership pubblico/privato, sul coinvolgimento di enti previdenziali, di fondi, di investitori privati.
  Come espresso dal Ministro Salvini in occasione del Question Time dello scorso 22 febbraio, l'auspicio è che questa riforma possa realizzarsi con il contributo del Parlamento tutto.

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ALLEGATO 7

5-00570 Fontana: Tempi e modalità per la realizzazione degli interventi di ammodernamento sulla SS 131 di collegamento tra Cagliari e Sassari.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto ispettivo in oggetto, la società ANAS ha rappresentato quanto segue.
  Nel corso degli anni, la strada statale 131 Carlo Felice è stata oggetto di interventi di ammodernamento e di adeguamento al tipo B «extraurbana principale», con la conseguente eliminazione dei numerosi incroci a raso presenti. Detti interventi sono stati completati fino all'altezza di Oristano, a meno del tratto dal chilometro 23+885 al chilometro 32+412 attualmente in fase di realizzazione, mentre prosegue fino a Porto Torres con una sezione con corsie ridotte, priva di banchina e con la presenza di numerosi incroci a raso.
  Per quanto attiene agli interventi attualmente in fase di progettazione, segnalo:

  Adeguamento e messa in sicurezza:

   2° stralcio dal chilometro 108+300 al chilometro 158+000 – Lotto di completamento, per un investimento di circa 144 milioni di euro, completamente finanziato;

   nuovo svincolo di Paulilatino al chilometro 120+000, per un investimento di circa 11 milioni di euro, completamente finanziato;

   completamento itinerario Sassari-Olbia, per un investimento di circa 700 milioni di euro per due lotti di lavori.

  Per quanto attiene agli interventi attualmente in fase di esecuzione, segnalo:

   Lavori di adeguamento e messa in sicurezza:

    1° stralcio dal chilometro 158+000 al chilometro 162+700 per la realizzazione di 2 nuovi svincoli (svincolo Bonorva Sud al chilometro 158+600 e svincolo di Bonorva Nord al chilometro 162+000), per un investimento pari a circa 33,6 milioni di euro. I lavori sono eseguiti mediante Accordo Quadro con un avanzamento pari all'80 per cento circa dell'importo di contratto e l'ultimazione è prevista entro novembre 2023;

    3° stralcio dal chilometro 162+700 al chilometro 209+500, con importo contrattuale pari a circa 25 milioni di euro. I lavori sono in corso e al momento lungo l'asta principale non vi sono deviazioni o restringimenti in atto;

    Lavori di ammodernamento e di adeguamento nel tratto compreso tra il chilometro 23+885 ed il chilometro 32+412. Intervento di completamento con importo contrattuale di circa 40 milioni di euro. L'avanzamento dei lavori ad oggi è pari a circa il 35 per cento e la data di ultimazione è prevista entro la fine del 2023.

  Per completezza di informazione, deposito agli atti una tabella di dettaglio dei numerosi interventi di manutenzione programmata, in progettazione, in corso e di prossimo avvio (allegato 1).
  Concludo assicurando che il Ministero seguirà il prosieguo dell'iter, nel più ampio spirito di collaborazione con le istituzioni regionali a beneficio del territorio tutto.

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ALLEGATO 8

5-00571 Cortelazzo: Tempi di realizzazione dei lavori di ammodernamento e riqualificazione della SS 172 «Dei Trulli» in Puglia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'ammodernamento e alla riqualificazione della strada statale 172 dei Trulli, nel tratto che collega Taranto a Martina Franca, la società ANAS ha rappresentato quanto segue.
  L'intervento, interamente ricadente nel territorio di Martina Franca, prevede la realizzazione della quarta corsia tra il chilometro 56+000 e il chilometro 60+500, di alcune complanari di raccordo alla viabilità locale e vicinale, la manutenzione della sovrastruttura stradale di due tratti posti a nord e a sud dell'abitato di Martina Franca per una lunghezza totale di circa 9 chilometro e relative quattro rotatorie, oltre ad opere di attraversamento idraulico.
  Come evidenziato dagli onorevoli interroganti, l'intervento è interamente finanziato per un importo complessivo di circa 36 milioni di euro.
  Quanto ai lavori lungo il tratto Orimini, nel dicembre 2020 è emersa la presenza diffusa di alcune cavità antropiche sotterranee, confermata anche da una campagna di indagini archeologiche. Alla luce di tali evidenze, l'allora Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha imposto il fermo delle lavorazioni nel tratto interessato da detti rinvenimenti, invitando ANAS ad «una verifica dei luoghi e ad una eventuale esplorazione delle cavità stesse da parte di speleologi di comprovata esperienza». Pertanto, si è reso necessario l'intervento del Gruppo Speleologico Martinese, che ha consentito di valutare, congiuntamente ai tecnici di ANAS e dell'ATI appaltatrice, le soluzioni migliori per il superamento della criticità riscontrate.
  Successivamente, è stata condotta una specifica campagna di indagini al fine di determinare i parametri di portanza del piano di sedime del corpo stradale e di indagare la presenza di eventuali condotti freatici situati al di sotto del piano stradale.
  Quanto emerso ha reso necessaria una variazione al progetto esecutivo e la redazione di una Perizia di Variante Tecnica Suppletiva, che ha introdotto soluzioni progettuali tese sia al consolidamento roccioso che alla salvaguardia delle cavità, ad oggi in fase di istruttoria.
  Nelle more dell'approvazione della citata perizia, ANAS ha disposto che l'impresa esecutrice provvedesse a dare immediato inizio alle lavorazioni relative al consolidamento dell'ammasso roccioso al fine di poter procedere con le attività relative alla sovrastruttura stradale.
  I lavori procedono con regolarità e le soluzioni introdotte risultano efficaci per il superamento delle criticità emerse, e ANAS prevede di ultimarli entro il mese di ottobre 2023.

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ALLEGATO 9

5-00572 Mattia: Tempi e risorse per la realizzazione dell'asse stradale Murgia-Pollino, con particolare riguardo al tratto Matera-Ferrandina.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione agli interventi sull'itinerario stradale Murgia-Pollino, la società ANAS ha rappresentato quanto segue.
  Per il collegamento Matera-Ferrandina, la programmazione ANAS prevede:

   tratto Gioia del Colle-Matera: il progetto di fattibilità tecnica-economica è sviluppato unitamente all'intervento «by-pass di Matera». È in corso la Verifica Archeologica Preventiva e il progetto sarà trasmesso a breve al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica per l'avvio del procedimento di VIA;

   tratto Matera-Ferrandina-Pisticci, stralcio by-Pass di Matera: il Progetto di fattibilità tecnica ed economica è sviluppato unitamente all'intervento Gioia del Colle (A 14)-Matera. È in corso la Verifica Archeologica Preventiva ed è stata avviata la Valutazione di Impatto sulla Sicurezza Stradale (VISS), sulla quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha espresso parere finale con esito positivo. Anche questo progetto sarà trasmesso a breve al Ministero dell'ambiente e delle sicurezza energetica per l'avvio del procedimento di VIA;

   interventi di manutenzione straordinaria nel tratto della strada statale 7 in provincia di Matera, dalla galleria di Pomarico all'intersezione con la strada provinciale 380: lavori di importo pari a 22 milioni di euro completamente finanziati con progettazione esecutiva in corso e previsione di appalto entro il corrente anno;

   strada statale 7 Appia da interconnessione con strada provinciale 3 (svincolo Metaponto) a innesto strada statale 407 Basentana: attività preliminari in corso per lo sviluppo del PFTE e previsione di appalto entro il 2025. L'intervento si svilupperà in continuità con il previsto by-pass di Matera, con l'obiettivo di incrementare il livello di sicurezza dell'infrastruttura esistente.

  Quanto alla nuova linea ferroviaria Ferrandina-Matera La Martella, RFI rappresenta che il progetto ha come obiettivo il collegamento della città di Matera all'infrastruttura ferroviaria nazionale attraverso la realizzazione di una nuova linea elettrificata di 20 chilometro a semplice binario che si allaccia alla stazione di Ferrandina sulla linea Potenza-Metaponto.
  Si realizzerà l'adeguamento e il completamento delle opere civili fino ad ora compiute, l'attrezzaggio tecnologico della linea e della stazione di Matera La Martella e la realizzazione di una lunetta a nord di Ferrandina per garantire il collegamento diretto verso Potenza.
  Il progetto consentirà di istituire relazioni ferroviarie di lunga percorrenza per collegare Matera con il sistema Alta Velocità e di potenziare l'offerta di trasporto pubblico locale sul territorio in termini di frequenza e di qualità.
  A febbraio 2023 è stata aggiudicata la gara per il completamento della nuova linea e nei giorni scorsi sono stati consegnati i lavori e avviata la Progettazione Esecutiva.
  Grazie a tale infrastruttura, la città di Matera sarà dotata di un collegamento alla rete ferroviaria nazionale con la possibilità di istituire servizi di lungo percorso con Roma e di trasporto pubblico locale con Potenza e Taranto.

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ALLEGATO 10

5-00573 Bonelli: Criticità conseguenti alla realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'approvazione del decreto-legge sul collegamento stabile fra la Sicilia e il continente consente l'immediato riavvio del percorso di progettazione e di realizzazione dell'opera.
  L'attenzione verso lo sviluppo sostenibile è alla base delle valutazioni operate; infatti, sono stati condotti approfonditi studi che hanno analizzato l'impatto ambientale del ponte sull'intera area dello Stretto di Messina e la risposta agli eventi sismici.
  Tale provvedimento prevede un adeguamento del progetto alle nuove norme tecniche per le costruzioni, alle moderne tecniche ingegneristiche e alle regole di sicurezza. Una volta redatto il progetto definitivo, verrà indetta una Conferenza di Servizi istruttoria da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e lo stesso verrà trasmesso al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica per una nuova Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.).
  La drastica riduzione dell'inquinamento costituisce, in ogni caso, uno degli aspetti più rilevanti della valutazione compiuta. Nel bilanciamento degli effetti ambientali, ricopre un ruolo chiave la lotta all'inquinamento prodotto dai numerosi traghetti oggi operativi nell'area. Studi comparativi di settore dimostrano che si determinerà un risparmio annuo di svariate tonnellate di emissioni di CO2 e sarà ridotto il pericolo di collisioni e disastri ambientali.
  Inoltre, la realizzazione del ponte comporterà un ampio e articolato programma di riqualificazione, con il potenziamento delle linee ferroviarie e dei collegamenti stradali in un'ottica di mobilità sostenibile e saranno sviluppate reti di trasporto e servizi armonicamente inseriti con l'ecosistema circostante. Consentirà, inoltre, di ridurre i tempi di viaggio complessivi di oltre il 50 per cento per gli spostamenti ferroviari e di circa il 70 per cento per gli spostamenti stradali.
  L'area dello stretto di Messina, in quanto zona a rischio sismico, è stata oggetto di approfonditi studi geotecnici e geotettonici, che saranno tenuti in ampia considerazione nella fase di revisione del progetto.
  La soluzione individuata del ponte a campata unica ha una ridotta sensibilità alla sismicità dell'area e alle conseguenti azioni sismiche. Inoltre, contiene gli impatti paesaggistici ed ambientali in quanto non comporta alcuna interazione con il traffico marittimo e ha un limitato impatto sui fondali e sulla flora e fauna marina.
  Come dichiarato dal Ministro Salvini, si tratterà dell'opera «più green del mondo» poiché funzionalmente orientata a garantire l'erogazione di un servizio in armonia con ambiente e paesaggio.

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ALLEGATO 11

5-00574 Simiani: Iniziative per l'eliminazione del pedaggio sia per i residenti dei comuni siti lungo le autostrade A24 e A25 che nelle relative tratte urbane.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come è noto, in base al decreto-legge 16 giugno 2022, n. 68, la società ANAS è subentrata nella gestione delle tratte autostradali A24 e A25, garantendo la prosecuzione del servizio autostradale e degli interventi di manutenzione e di adeguamento del corpo autostradale.
  Il medesimo decreto-legge stabilisce che ANAS provvede a riscuotere le tariffe da pedaggio vigenti alla data del 31 dicembre 2017 e i relativi proventi sono destinati alla copertura dei costi di gestione nonché all'effettuazione degli interventi di manutenzione e, per la parte eccedente, al recupero del credito vantato a titolo di corrispettivo di concessione.
  Pertanto, sulle tratte autostradali in argomento il pedaggio attuale risulta quello applicato alla data del 31 dicembre 2017. Contestualmente, ANAS ha attivato gli interventi di manutenzione ordinaria, subentrando nei contratti in essere con il precedente concessionario.
  Al fine di garantire la più ampia partecipazione alla programmazione delle attività di adeguamento dell'autostrada e per favorire una definizione organica e condivisa delle tariffe da pedaggio, a breve sarà attivato formalmente un Tavolo istituzionale con la partecipazione dei rappresentanti del territorio. Tale tavolo consentirà un reale confronto ed una condivisione preventiva delle soluzioni più idonee sulle modalità di gestione dell'infrastruttura e dei livelli di pedaggiamento, nel rispetto delle prerogative di sicurezza della circolazione.
  Relativamente alla circolazione ricompresa nella fascia urbana del comune di L'Aquila, il MIT si è espresso favorevolmente sullo schema di Convenzione tra ANAS e il comune stesso, che prevede l'esenzione dal pedaggio per i mezzi con percorrenza compresa tra i caselli di L'Aquila Est e di L'Aquila Ovest. Il protocollo, di imminente applicazione, pone a carico del comune gli effetti economici connessi all'esenzione che riveste natura sperimentale.
  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti monitorerà gli esiti di tale nuovo protocollo, così da poterlo in futuro eventualmente replicare su altre tratte delle autostrade A24 e A25.