SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 15 marzo 2023. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto.
La seduta comincia alle 14.35.
Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.
C. 665 e abb.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con una osservazione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 marzo 2023.
Ciro MASCHIO, presidente e relatore, illustra la proposta di parere favorevole con una osservazione (vedi allegato 1).
Federico FORNARO (PD-IDP) si interroga sulla congruità della disposizione recata dalla proposta di parere, in quanto appare applicarsi soltanto al momento della nomina e non successivamente.
Stefania ASCARI (M5S) ritiene che sia molto importante che la Commissione oggi approvi il parere sulla proposta di inchiesta in oggetto ed auspica che il Vaticano fornisca sulla vicenda le risposte che finora non ha mai dato.
Auspica, inoltre, che il Parlamento possa attivare anche un'inchiesta sull'omicidio di Simonetta Cesaroni, che porti a compimentoPag. 28 il lavoro svolto in proposito dalla Commissione Antimafia e la documentazione acquisita in quella sede sulla vicenda.
Dichiara pertanto il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere.
Federico FORNARO (PD-IDP) prima di procedere alla votazione della proposta di parere, sulla quale preannuncia il voto favorevole, invita la Commissione ad una ulteriore riflessione sul contenuto dell'osservazione recata nella proposta di parere, a suo avviso inedita nelle deliberazioni relative alle Commissioni d'inchiesta.
Evidenzia come la previsione di una dichiarazione da rendere alla Presidenza della Camera di appartenenza in ordine all'aver assunto ruoli nei procedimenti giudiziari relativi ai fatti oggetto dell'inchiesta genera dubbi, tanto più che si potrebbe verificare il caso di assumere tale ruolo nel corso dei lavori della Commissione successivamente alla nomina e alla stessa dichiarazione. Si dovrebbe, a quel punto, valutare se ciò costituisca una sorta di incompatibilità.
Rammenta, in proposito, quanto avvenuto nel corso dei lavori della Commissione d'inchiesta sul delitto Moro, durante i quali furono aperti dei fascicoli nei quali figuravano anche dei componenti della Commissione d'inchiesta.
Simonetta MATONE (LEGA) rileva preliminarmente che gli eventuali ruoli assunti nel corso del procedimento possono essere di diverso tipo.
Fermo restando che la disposizione proposta non pone alcuna forma di incompatibilità, le sembra invece condivisibile ragionare in termini di inopportunità della partecipazione ai lavori della Commissione di coloro che in ipotesi abbiano svolto un ruolo rilevante quale quello di avvocato o magistrato nei vari procedimenti.
Ingrid BISA (LEGA) dichiara la disponibilità del suo gruppo, ove vi fossero esigenze di approfondimento, a rinviare brevemente l'esame del punto all'ordine del giorno.
Maria Carolina VARCHI (FDI) ritiene che le norme che disciplinano l'istituzione e il funzionamento delle Commissioni d'inchiesta a livello legislativo e regolamentare offrano già tutti gli strumenti necessari per valutare eventuali incompatibilità o anche mere inopportunità alla partecipazione ad esse.
Quanto alle vicende che si legano alla dolorosa scomparsa delle giovani Emanuela Orlandi e Mirella Gregori sia una Commissione bicamerale, non aderisce alla lettura fornita dalla collega Ascari che denuncia un atteggiamento ostruzionistico del Vaticano. Ritiene, infatti, che sia doveroso per una Commissione d'inchiesta lavorare senza atteggiamenti ostili e pregiudizi.
Conclusivamente, ritiene che si debba esprimere un parere favorevole sul provvedimento e che se non vi è condivisione in questa sede sulla formulazione della norma che riguarda la composizione della Commissione d'inchiesta si può anche evitare di inserire l'osservazione, lasciando alla Commissione di merito il compiuto di meglio definire tale aspetto.
Ciro MASCHIO, presidente e relatore, ribadisce che la formulazione dell'osservazione deriva da una interlocuzione avuta con la relatrice della Commissione di merito sull'opportunità di meglio specificare la disposizione del testo che riguarda la composizione della Commissione d'inchiesta.
Nella formulazione attuale, l'articolo 2, comma 2, prevede che i componenti devono essere nominati tenendo conto della specificità dei compiti assegnati alla Commissione e devono dichiarare alla Presidenza della Camera di appartenenza, entro dieci giorni dalla nomina, se nei loro confronti possa sussistere una situazione di conflitto di interessi per aver ricoperto ruoli processuali in relazione ai fatti relativi alle vicende oggetto dell'inchiesta parlamentare.
L'osservazione recata nella proposta di parere invita la Commissione a valutare una riscrittura della norma che, come è evidente, continua a non prevedere alcuna incompatibilità e specifica semplicemente la fase di emersione della circostanza che Pag. 29non siano ricoperti ruoli nei procedimenti giudiziari aventi ad oggetto la vicenda.
Ritiene che non vi sia necessità di una sospensione dei lavori e che vi siano le condizioni affinché si possa esprimersi sulla proposta di parere valutando se inserire o meno l'osservazione proposta.
Federico CAFIERO DE RAHO (M5S) condivide l'osservazione formulata nella proposta di parere, in quanto è a suo avviso corretto che la legge istitutiva, pur non prevedendo nessuna incompatibilità, crei le premesse per evitare situazioni d'inopportunità, se non addirittura di conflitto d'interessi, a garanzia della terzietà e della imparzialità del lavoro inquirente.
Il viceministro Francesco Paolo SISTO desidera apportare un mero contributo tecnico alla discussione, evidenziando come a suo avviso la norma che si suggerisce alla Commissione di merito non implica una situazione di radicale incompatibilità con lo svolgimento della funzione inquirente, non essendo rapportabile alla previsione dell'articolo 323 del codice penale.
Si tratta semplicemente di una clausola volta a rafforzare la posizione di indipendenza e di terzietà propria di una Commissione d'inchiesta.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del presidente e relatore.
DL 11/2023: Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
C. 889 Governo.
(Parere alla VI Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 marzo 2023.
Paolo PULCIANI (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 2).
Carla GIULIANO (M5S) esprime l'assoluta contrarietà del suo gruppo al contenuto del decreto-legge in discussione.
Rammenta che il meccanismo del cosiddetto «superbonus» era stato introdotto nel 2020 per inserire per la prima volta nell'ordinamento giuridico la possibilità di usufruire di agevolazioni fiscali nel settore edilizio e in quello dell'efficientamento energetico sotto forma di sconti sui corrispettivi o attraverso la cessione del credito. Rammenta che i numerosi interventi normativi su tale misura hanno ingenerato confusione e prodotto una quantità abnorme di crediti incagliati.
Stigmatizza il fatto che il provvedimento, nonostante le finalità dichiarate, affossa definitivamente il meccanismo del «superbonus» e cancella il sistema della cessione dei crediti per gli interventi di miglioramento sismico e per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
In proposito sottolinea come oltre 22 milioni di persone vivono in zone a rischio sismico e rammenta che le persone con disabilità sono circa 4 milioni.
Ritiene che l'impedire a tali soggetti di accedere ai contributi sia una vergogna che non debba essere taciuta e sottolinea come il decreto-legge in esame neghi ai cittadini la possibilità di preservare il bene a loro più caro.
Rammenta inoltre che la misura del superbonus ha prodotto un incremento del prodotto interno lordo del 7 per cento e pertanto invita le forze politiche di maggioranza che hanno basato parte della scorsa campagna elettorale proprio su tale misura a riflettere ulteriormente sul contenuto del decreto-legge in discussione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.
Pag. 30Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
Testo unificato Doc. XXII, n. 11 e abb.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 marzo 2023.
Davide BELLOMO (LEGA), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul documento in esame (vedi allegato 3).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.
Sui lavori della Commissione.
Pietro PITTALIS (FI-PPE) rinnova la richiesta, già avanzata dal suo gruppo con una nota trasmessa alla Presidenza, che la Commissione svolga una missione presso la casa circondariale di Nuoro, al fine di verificare le condizioni in cui è maturata l'evasione di un pericoloso detenuto.
Ciro MASCHIO, presidente, prende atto della richiesta, ribadendo l'orientamento favorevole della Presidenza all'accoglimento della richiesta.
La seduta termina alle 15.
AVVERTENZA
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI