CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 marzo 2023
75.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 149

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 8 marzo 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 14.25.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
Testo unificato Doc. XXII n. 11 Battilocchio, n. 14 Zaratti, n. 16 De Maria, n. 19 Alfonso Colucci e n. 20 Lupi.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Massimo MILANI (FDI), relatore, intervenendo da remoto, rinviando alla documentazione degli uffici per ogni eventuale approfondimento, illustra sinteticamente i contenuti del provvedimento, che investe una tematica di interesse della Commissione e che si configura come un testo unificato di diverse proposte di legge.
  Segnala che il testo in esame propone l'istituzione, per la durata della XIX legislatura, di una Commissione monocamerale di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie con il compito (disciplinato all'articolo 1) di: accertare lo stato del degrado delle città e delle loro periferie, a partire dalle aree metropolitane, con particolare attenzione tra l'altro alle implicazioni sociali e della sicurezza, alla struttura urbanistica, alle condizioni di vivibilità, alla soddisfazione della domanda abitativa e al fenomeno delle occupazioni abusive; rilevare e censire le situazioni di degrado e disagio sociale delle periferie delle città, attraverso l'ausilio dei soggetti che si occupano di immigrazione e di povertà; verificare le connessioni che possono emergere tra disagio urbano e fenomeni legati al terrorismo di matrice religiosa fondamentalista; verificare le iniziative degli enti locali dirette alle periferie, con particolare riguardo alle forme di consultazione della collettività e alla partecipazione attiva; individuare le aree interessate dall'abusivismo edilizio ed indicare le misure più opportune di contrasto; individuare iniziative per ampliare i servizi di welfare per il contrasto della povertà e delle diseguaglianze nelle periferie; effettuare una ricognizione dello stato dell'edilizia residenziale pubblica, anche sotto il profilo delle risorse, accertando la soddisfazione della domanda abitativa e l'entità del fenomeno dell'abusivismo, al fine di individuare le opportune misure di contrasto; analizzare la distribuzione delle risorse infrastrutturali e la situazione della mobilità nel territorio delle aree metropolitane; individuare iniziative per il sostegno delle realtà associative esistenti; acquisire le proposte che provengono dal territorio e dal mondo associativo volte a favorire la rinascita delle periferie; individuare misure economiche, infrastrutturali e fiscali per il rilancio delle realtà produttive presenti nelle periferie; accertare l'offerta formativa disponibile e individuare iniziative che migliorino i livelli di istruzione e contrastino l'abbandono scolastico; fornire indicazioni per l'adozione di un progetto nazionale ispirato ai princìpi dell'Agenda urbana europea.
  Fa presente che la Commissione riferisce alla Camera con specifiche o periodiche relazioni, anche proponendo interventi di carattere normativo.
  L'articolo 2 della proposta disciplina la composizione della Commissione, formata da venti deputati, nominati dal Presidente della Camera in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari, assicurando comunque la presenza di almeno un rappresentante per ciascun gruppo. È poi disciplinato il procedimento per l'elezione del Presidente della Commissione e per la costituzione dell'ufficio di presidenza.
  L'articolo 3 delinea i poteri e i limiti della Commissione d'inchiesta monocamerale che può procedere alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria. Come di consueto, la proposta stabilisce che la Commissione non possa adottare provvedimenti Pag. 150attinenti alla libertà e segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione nonché alla libertà personale, fatto salvo l'accompagnamento coattivo disciplinato dall'articolo 133 del codice di procedura penale.
  Per quanto concerne le audizioni a testimonianza rese davanti alla Commissione, la proposta richiama l'applicabilità degli articoli 366 (Rifiuto di uffici legalmente dovuti) e 372 (Falsa testimonianza) del codice penale. Il provvedimento dispone la non opponibilità alla Commissione, limitatamente alle materie oggetto di indagine, del segreto d'ufficio, professionale e bancario, precisando altresì che è sempre opponibile il segreto tra difensore e parte processuale nell'ambito del mandato. Per il segreto di Stato trova applicazione la normativa dettata dalla riforma dei servizi di informazione e sicurezza. Parimenti, non può essere opposto il segreto da parte di altre Commissioni di inchiesta.
  In base all'articolo 4, la Commissione può ottenere copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso presso l'autorità giudiziaria o altri organi inquirenti, anche in deroga alla disciplina sul segreto di indagine di cui all'articolo 329 del codice di procedura penale.
  L'articolo 5 prevede, come di consueto, l'obbligo di segreto per i componenti della Commissione, i funzionari, il personale addetto alla stessa e ogni altra persona che collabora con la Commissione o compie o concorre a compiere atti di inchiesta, oppure ne viene a conoscenza per ragioni d'ufficio o di servizio, stabilendo le conseguenti sanzioni in caso di violazione dell'obbligo.
  L'articolo 6 demanda la disciplina dell'organizzazione delle attività e del funzionamento della Commissione ad un regolamento interno che può prevedere che i lavori della Commissione siano svolti attraverso uno o più comitati. Viene affermato il principio della pubblicità delle sedute della Commissione, ferma restando la possibilità di disporre diversamente. La Commissione può inoltre avvalersi dell'opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria e di tutte le collaborazioni ritenute necessarie, nel limite fissato dal regolamento interno. Per lo svolgimento dei propri compiti la Commissione può avvalersi altresì della collaborazione degli enti locali, delle istituzioni, degli istituti di statistica e delle banche dati delle Forze di polizia. Per l'espletamento delle funzioni della Commissione, si prevede che essa fruisca di personale, locali e strumenti operativi posti a disposizione dal Presidente della Camera. Le spese per il funzionamento della Commissione sono determinate nella misura di 50.000 euro annui, a carico del bilancio interno della Camera. Per esigenze connesse allo svolgimento dell'inchiesta, può essere disposto un incremento delle spese (al massimo del 30 per cento), autorizzato dal Presidente della Camera, previa richiesta motivata del Presidente della Commissione, corredata di certificazione delle spese sostenute.
  In conclusione, si riserva di predisporre una proposta di parere la prossima settimana anche in esito al dibattito che si svolgerà in Commissione.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

D.L. 11/2023: Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
C. 889 Governo.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Martina SEMENZATO (NM(N-C-U-I)-M), relatrice, fa presente che il provvedimento in esame contiene alcune modifiche alla disciplina relativa all'opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali di cui all'articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020. Ricorda che tale disposizione ha introdotto la possibilità per il contribuente di avvalersi dell'opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura per la quasi totalità degli Pag. 151interventi edilizi per cui è riconosciuto un credito di imposta.
  Il decreto-legge, che consta di tre articoli, interviene essenzialmente su due specifici ambiti riguardanti i crediti d'imposta nel settore edilizio ed energetico, ossia in primo luogo l'introduzione di misure volte ad escludere la cedibilità dei crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni e a sopprimere la possibilità di fruire di questi crediti d'imposta attraverso la cessione del credito e lo sconto in fattura. In secondo luogo, sono introdotte disposizioni volte a definire il perimetro della responsabilità derivante dal meccanismo della cessione dei crediti ad essa connessa.
  Nel rinviare per una disamina più approfondita alla documentazione predisposta dagli uffici, illustra sinteticamente il contenuto delle disposizioni del decreto sul quale la Commissione è chiamata ad esprimere un parere cosiddetto «rinforzato» ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento.
  In particolare, l'articolo 1, comma 1, lettera a), che introduce il comma 1-quinquies nel citato articolo 121, introduce dal 17 febbraio 2023 – data di entrata in vigore del provvedimento in esame – il divieto per le pubbliche amministrazioni di essere cessionari dei crediti di imposta derivanti dall'esercizio delle opzioni per la cessione del credito e dello sconto in fattura. La disposizione, pertanto, esclude per le pubbliche amministrazioni la possibilità di acquistare i crediti di imposta derivanti dagli interventi edilizi citati nel comma 2 del citato articolo 121. Sottolinea che si tratta di una disposizione resasi necessaria, considerato che tali operazioni potrebbero determinare l'aumento del debito pubblico.
  Il medesimo articolo 1, comma 1, lettera b), che introduce i commi da 6-bis a 6-quater nell'articolo 121, circoscrive il perimetro della responsabilità solidale del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari, nel caso di operazioni di cessione di agevolazioni indebitamente fruite.
  Il nuovo comma 6-bis prevede che, ferme le ipotesi di dolo, il concorso nella violazione che determina la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari è in ogni caso escluso qualora dimostrino di aver acquisito il credito di imposta e siano in possesso di una specifica documentazione, riguardante le opere da cui origina il credito di imposta. Rientrano in tali documenti, tra l'altro, i titoli edilizi, la notifica preliminare dell'avvio dei lavori all'ASL, la visura catastale ante operam dell'immobile; i documenti comprovanti le spese sostenute, le asseverazioni tecniche quando obbligatorie per legge, la delibera condominiale di approvazione dei lavori e la relativa tabella di riparto nel caso di interventi su parti comuni di edifici condominiali.
  Il nuovo comma 6-ter prevede che l'esclusione di responsabilità si applichi anche ai soggetti, diversi dai consumatori o utenti, che acquistano i crediti di imposta da banche e gruppi bancari, con cui abbiano stipulato un contratto di conto corrente, mediante il rilascio di una attestazione di possesso, da parte della banca o della diversa società del gruppo cedente, della predetta documentazione.
  Ai sensi del nuovo comma 6-quater, il mancato possesso di parte della documentazione rilevante non costituisce, da solo, causa di responsabilità solidale per dolo o colpa grave del cessionario. Tale soggetto può dunque fornire, con ogni mezzo, prova della propria diligenza o non gravità della negligenza. Si chiarisce che l'onere della prova della sussistenza dell'elemento soggettivo del dolo o della colpa grave del cessionario grava sull'ente impositore ai fini della contestazione del concorso del cessionario nella violazione e della sua responsabilità solidale.
  L'articolo 2, comma 1, sancisce, a partire dal 17 febbraio 2023, il divieto di optare, in luogo della fruizione diretta della detrazione, per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante per alcuni interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, adozione di misure antisismiche, recupero o restauro delle facciate, installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine di ricarica, nonché Pag. 152abbattimento delle barriere architettoniche.
  Il comma 2, tuttavia, riconosce una serie di condizioni in presenza delle quali, ad alcuni interventi già in corso, non si applica la nuova disciplina. In particolare, il citato divieto non si applica alle opzioni relative alle spese sostenute, in data antecedente al 17 febbraio 2023, per i seguenti interventi rientranti nella disciplina del «superbonus», e segnatamente: per gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini qualora risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA); per gli interventi effettuati dai condomini qualora risulti adottata la delibera assembleare che ha approvato l'esecuzione dei lavori e risulti presentata la CILA; per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici qualora risulti presentata l'istanza per l'acquisizione del titolo abilitativo.
  Il comma 3 introduce ulteriori deroghe per i seguenti interventi – non rientranti nella disciplina del «superbonus» – per i quali in data antecedente al 17 febbraio 2023: risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario; non sia prevista la presentazione di un titolo abilitativo e siano già iniziati i lavori; risulti regolarmente registrato il contratto preliminare ovvero stipulato il contratto definitivo di compravendita dell'immobile nel caso di acquisto di unità immobiliari per interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati o per interventi realizzati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3 mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, allo scopo di ridurne il rischio sismico.
  Il comma 4 abroga inoltre una serie di norme che, nella disciplina previgente all'articolo 121, già riconoscevano la possibilità di cessione del credito per interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazione importante di primo livello per le parti comuni degli edifici condominiali, nonché di ristrutturazione edilizia antisismica.
  In conclusione, si riserva di presentare una proposta di parere anche al fine di tenere conto di quanto emergerà nel corso del dibattito in Commissione.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 8 marzo 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente «Realizzazione del collegamento intermodale Roma-Latina, tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave)» e nomina del relativo commissario straordinario.
Atto n. 29.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che la Commissione dovrà esprimere il parere di competenza entro il prossimo 21 marzo 2023.

  Elisa MONTEMAGNI (LEGA), relatrice, rileva che lo schema di D.P.C.M. provvede – in attuazione di quanto prevede l'articolo 1, comma 473, della legge di bilancio 2023 (legge n. 197 del 2022) – alla nomina di un Commissario straordinario del Collegamento intermodale Roma-Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci) – Latina nord (Borgo Piave), per l'espletamento delle attività di programmazione, progettazione e affidamento degli interventi, da realizzare anche per fasi funzionali, nel limite delle risorse che si rendono disponibili.
  Fa presente che il progetto integrato denominato «Corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone» è costituito da un sistema autostradale, per una lunghezza di circa Pag. 153100 km, e dalle relative opere connesse di una lunghezza di circa 56 km, suddiviso nelle seguenti opere principali: il collegamento autostradale Roma (Tor de' Cenci) – Latina nord (Borgo Piave) e il collegamento autostradale Cisterna – Valmontone.
  Ricorda che la Roma-Latina ha origini nella cosiddetta «legge obiettivo» ed è stata pensata per consentire un collegamento rapido ai pendolari e favorire il trasporto delle merci nel Lazio, avvicinando Latina all'hub aeroportuale di Fiumicino e in collegamento con l'autostrada Roma-Civitavecchia e lo scalo portuale. Con la nomina del Commissario straordinario si pone fine ad un iter lunghissimo del progetto, durato circa 20 anni.
  Sottolinea che la nomina in esame si basa sulla disciplina di cui all'articolo 4 del decreto-legge n. 32 del 2019 (cd. Sblocca cantieri), che ha previsto l'individuazione di interventi infrastrutturali per i quali si rende necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari per la loro realizzazione o completamento, in quanto caratterizzati da uno o più dei seguenti elementi: elevato grado di complessità progettuale; particolare difficoltà esecutiva o attuativa; complessità delle procedure tecnico-amministrative; rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale. La relazione illustrativa precisa che la citata disposizione della legge di bilancio ha disciplinato la nomina del Commissario straordinario tenuto conto della complessità del Collegamento intermodale Roma-Latina.
  Passando ai contenuti dello schema di decreto, segnala che l'articolo 1 individua l'intervento, che consiste nella realizzazione del «Collegamento intermodale Roma-Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci) – Latina nord (Borgo Piave)», a cui è assegnato il codice unico di progetto (CUP) che identifica un progetto d'investimento pubblico. Segnala in proposito che la delibera CIPE n. 26 del 25 giugno 2020, richiamata dall'articolo 1 dello schema e dalla citata legge di bilancio, ha stabilito, tra l'altro, la proroga del termine previsto per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilità, termine che è stato ulteriormente prorogato fino al 3 agosto 2024.
  Segnala che l'articolo 2 prevede, al comma 1, la nomina a Commissario straordinario per l'intervento individuato dall'articolo 1 dell'ingegner Antonio Mallamo, con decorrenza dalla data del provvedimento in esame e fino alla consegna delle opere ultimate al soggetto gestore in via ordinaria. Al comma 2 si stabilisce inoltre che il Commissario straordinario può essere in ogni tempo revocato con le medesime modalità previste per la nomina. Fa presente che l'ing. Antonio Mallamo è amministratore unico di Azienda strade Lazio S.p.A. (Astral) e già Commissario straordinario per la realizzazione dell'asse viario Cisterna-Valmontone e che sulla proposta di commissariamento dell'opera in questione sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Presidente vicario della Regione Lazio e del Ministero dell'economia e delle finanze.
  L'articolo 3 disciplina il monitoraggio dell'attività del Commissario. Il comma 1, in conformità con quanto previsto dalla citata disciplina della legge di bilancio, dispone, in particolare, che il Commissario straordinario provvede, entro la data del 30 giugno 2023, alla rielaborazione, nella soluzione economicamente più vantaggiosa, del progetto definitivo dell'intervento, alla definizione del cronoprogramma dei lavori e all'adozione di tutte le iniziative necessarie per l'affidamento, la realizzazione e la gestione dell'infrastruttura, da sottoporre all'approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS). In forza del comma 2, il Commissario straordinario trasmette al CIPESS per il tramite del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, entro il 30 novembre di ogni anno, una dettagliata relazione, circa lo stato di realizzazione dell'opera, sulle iniziative adottate e di prossima adozione, anche in funzione delle criticità rilevate nel corso del processo di realizzazione.
  L'articolo 4 disciplina i poteri, le facoltà e le funzioni del Commissario straordinario. Al comma 1 si dispone che il Commissario straordinario, per lo svolgimento delle Pag. 154attività affidate, può avvalersi della società ANAS S.p.A. e delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato interessate, senza maggiori o nuovi oneri per la finanza pubblica. Il comma 2 stabilisce che il Commissario straordinario, per lo svolgimento delle attività affidate, ai sensi dell'articolo 1, comma 475, della legge di bilancio 2023, assume direttamente le funzioni di stazione appaltante con contabilità speciale, e opera in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto delle disposizioni delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea.
  L'articolo 5 disciplina gli oneri connessi alla nomina e alle attività del Commissario straordinario. Nel dettaglio, al comma 1 si prevede che al Commissario straordinario, in ragione dell'incarico attribuito, spetti un compenso o emolumento, determinato in misura non superiore a quella indicata all'articolo 15, comma 3, del decreto-legge 98/2011, e fatti salvi i limiti previsti dall'articolo 23-ter del decreto-legge 201/2011, costituito da una parte fissa e da una variabile, con oneri posti a carico del quadro economico degli interventi da realizzare. La parte fissa è stabilita in euro 50.000 annui lordi. La parte variabile, non superiore a euro 50.000 annui lordi, è riconosciuta in relazione al rispetto del cronoprogramma degli interventi finanziati di cui all'articolo 3. Al comma 2 è previsto che, per lo svolgimento delle attività di cui al comma 1, sono disponibili, a legislazione vigente, risorse nel limite di 20 milioni di euro, da versare alla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario, ai sensi dell'articolo 1, comma 476, della legge di bilancio 2023.
  In conclusione, nel ricordare che il termine per l'espressione della proposta di parere da parte della Commissione scade il 21 marzo e preannunciando un orientamento favorevole sul provvedimento, si riserva di presentare una proposta di parere sull'atto in esame in esito al dibattito che si svolgerà in Commissione.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 8 marzo 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.55.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 8 marzo 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il Viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 15.

  Mauro ROTELLI (FDI), presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-00485 Simiani: Tempi, risorse e modalità per la realizzazione degli interventi di bonifica del SIN di Orbetello.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Viceministro Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Marco SIMIANI (PD-IDP), replicando, ringrazia la rappresentante del Governo per la risposta e per le precisazioni in essa contenute. Rileva che il territorio grossetano ha molto a cuore la questione posta nell'interrogazione e l'auspicio è quello di arrivare alla risoluzione del problema in tempi brevi e avendo certezza sia delle risorse messe a disposizione sia del sistema di programmazione concordato con la regione. Auspica che ci sia la necessaria collaborazionePag. 155 tra regione Toscana e Ministero, così da porre fine ad un problema annoso in un'area delicata come quella della laguna di Orbetello, che rappresenta un patrimonio fondamentale, messo a rischio dalla presenza degli inquinanti chimici dell'area industriale dismessa.

5-00486 Manes: Azioni sistemiche volte a ridurre la vulnerabilità dei territori montani in relazione alla diminuzione della risorsa idrica.

  Franco MANES (MISTO-MIN.LING.) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Viceministro Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Franco MANES (MISTO-MIN.LING.), replicando, ringrazia il Viceministro per la risposta. Appare evidente l'urgenza di definire sia le iniziative a medio lungo termine sia quelle a breve termine per permettere ai territori il più efficace adattamento ai cambiamenti climatici in corso. Nel rilevare che lo stato di emergenza idrica sancito dal Governo e la decisione di nominare un Commissario potrà permettere l'avvio di azioni concrete e urgenti per affrontare la questione, ribadisce la necessità di un continuo confronto con le regioni e i comuni. C'è l'esigenza anche di un'azione incisiva sull'impianto normativo attraverso semplificazioni e deroghe che consentano interventi emergenziali con i quali dare risposte immediate, efficaci ed incisive ai territori.

5-00487 Ilaria Fontana: Strategie per il raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione, con particolare riguardo all'azzeramento di veicoli endotermici circolanti.

  Ilaria FONTANA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Viceministro Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Ilaria FONTANA (M5S), replicando, ringrazia il Viceministro della risposta, della quale si dichiara insoddisfatta. Rileva che l'euforia manifestata in questi mesi da maggioranza e Governo su questo tema è, a suo avviso, del tutto immotivata e dubita che il rinvio della messa al bando degli autoveicoli a motore endotermico rappresenti una «vittoria italiana», come l'ha definita il Ministro Pichetto Fratin. Condivide senz'altro l'esigenza di accompagnare le aziende nel processo di transizione ecologica, che deve essere però guidato dalla politica. Tarare il settore dell'automotive sui nuovi criteri rappresenta, a suo avviso, un'opportunità imperdibile per il Paese e non certo un danno, come vuole far credere il Governo. Rileva infine che la transizione ecologica è un processo complicato che necessità di pragmatismo, di azioni, di scelte di responsabilità, che chiede con coraggio al Governo di fare.

5-00488 Cortelazzo: Esclusione della VIA per gli impianti di desalinizzazione di acque marine.

  Mauro ROTELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori, avverte che si intende che vi abbiano rinunciato.

5-00489 Bonelli: Autorità competente in materia di VAS con riguardo al Piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale.

  Filiberto ZARATTI (AVS), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Viceministro Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Filiberto ZARATTI (AVS), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta. Osserva, infatti, che le deroghe alla normativa, a cui si fa riferimento nella risposta per l'autorità commissariale, sono da riferirsi unicamente alla redazione e realizzazione del Piano per la gestione dei rifiuti e non anche all'individuazione dell'autorità competente Pag. 156per la procedura di VAS, che perde così di efficacia. Rileva, infatti, che l'autorità competente per la procedura di VAS coincide nel vertice con l'autorità commissariale e questo può dar luogo a futuri contenziosi nelle successive gare a causa di una procedura non trasparente per quanto riguarda la VAS, a suo giudizio peraltro non corretta dal punto di vista amministrativo.

  Mauro ROTELLI (FDI), presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.30.