INDAGINE CONOSCITIVA
Martedì 7 marzo 2023. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI.
La seduta comincia alle 11.30.
Sulla pubblicità dei lavori.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
Sul Made in Italy: valorizzazione e sviluppo dell'impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi.
Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti di Unioncamere.
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Giuseppe TRIPOLI, segretario generale di Unioncamere, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione di rappresentanti della Federazione ANIE.
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Giulio IUCCI, vice presidente della Federazione ANIE, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Pag. 105 Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, ringrazia l'audito per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
Audizione di rappresentanti del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL).
(Svolgimento e conclusione).
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, introduce l'audizione.
Tiziano TREU, presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL) e Gian Paolo GUALACCINI, consigliere coordinatore del gruppo di lavoro PNRR turismo del CNEL, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Interviene la deputata Emma PAVANELLI (M5S), per formulare quesiti e osservazioni.
Tiziano TREU, presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL), risponde ai quesiti posti.
Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, ringrazia gli auditi per il loro intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 12.25.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 7 marzo 2023. — Presidenza della vicepresidente Ilaria CAVO.
La seduta comincia alle 12.25.
Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
Testo unificato Doc. XXII n. 11-14-16-19-20.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Ilaria CAVO, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere parere sulla proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie nel testo unificato adottato dalla I Commissione come risultante dalla fase emendativa (Doc. XXII n. 11 Battilocchio, n. 14 Zaratti, n. 16 De Maria e n. 20 Lupi).
Quindi, in sostituzione della relatrice Giorgia Andreuzza, impossibilitata ad essere presente alla seduta, illustra la proposta in titolo evidenziando, in primo luogo, che il testo propone l'istituzione, per tutta la durata della XIX legislatura, di una Commissione monocamerale di inchiesta parlamentare sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle periferie. Ricorda che il tema è stato già oggetto di attenzione da parte della Camera dei deputati, che nella XVII legislatura ha istituito una Commissione d'inchiesta per verificare lo stato del degrado e del disagio delle città e delle loro periferie, con particolare riguardo alle implicazioni socio-economiche e di sicurezza. Ricorda, altresì, che la Commissione ha concluso i propri lavori con l'approvazione di una relazione finale (Doc. XXII-bis, n. 19 del 14 dicembre 2017) nella quale, sotto il profilo del metodo, invitava a «rafforzare gli strumenti parlamentari per promuovere e gestire le politiche urbane», auspicando di «rendere permanente l'esperienza utilmente sperimentata».
Segnala che a tal fine, l'articolo 1, comma 2, della proposta di inchiesta parlamentare delinea una serie di compiti della Commissione monocamerale, tra i quali segnala come di interesse della Commissione i seguenti: i-bis) acquisire le proposte operative che provengono dalle istituzioni territoriali, dalle associazioni locali di cittadini, dalle parrocchie, dai sindacati e dalle altre organizzazioni di categoria, dalle organizzazioni rappresentative degli utenti e dei consumatori, dalle organizzazioni delle diverse etnie presenti e delle organizzazioni del terzo settore, volte a favorire la rinascitaPag. 106 sociale delle periferie a partire dall'occupazione, dall'istruzione, dalla formazione professionale, dai servizi, dalla mobilità, dall'integrazione dei migranti, dalla cultura e dallo sport; l) individuare misure economiche, infrastrutturali e fiscali per rilanciare le realtà produttive presenti nei territori delle periferie e per favorire la soluzione dei problemi relativi alla disoccupazione giovanile e femminile e alla condizione dei giovani che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione o di aggiornamento professionale.
Fa presente che, per svolgere questi compiti, ai sensi del comma 3, la Commissione riferisce alla Camera dei deputati con singole relazioni o con relazioni generali, annualmente e comunque ogniqualvolta ne ravvisi la necessità, eventualmente indicando interventi, anche di carattere normativo.
Segnala che l'articolo 2 della proposta prevede che la Commissione sia composta da 20 deputati, nominati dal Presidente della Camera in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, assicurando comunque la presenza di almeno un rappresentante di ciascun gruppo. L'articolo 3 delinea i poteri e i limiti della Commissione d'inchiesta monocamerale prevedendo, in particolare, la possibilità per la Commissione di procedere alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria.
Evidenzia inoltre che, in base all'articolo 4 della proposta, la Commissione può acquisire copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso presso l'autorità giudiziaria o altri organi inquirenti, in deroga alla disciplina sul segreto di indagine di cui all'articolo 329 del codice di procedura penale.
Ricorda che l'articolo 5 della proposta di inchiesta prevede, come di consueto, che i componenti della Commissione, i funzionari, il personale addetto alla stessa e ogni altra persona che collabora con la Commissione o compie o concorre a compiere atti di inchiesta, oppure ne viene a conoscenza per ragioni d'ufficio o di servizio, siano tenuti all'obbligo del segreto, anche dopo la cessazione dell'incarico, su tutti gli atti e i documenti che la Commissione ha acquisito ai fini dell'inchiesta e soggetti al regime di segretezza.
Fa poi presente che l'articolo 6 demanda, tra l'altro, la disciplina dell'organizzazione delle attività e del funzionamento della Commissione ad un regolamento interno da approvare, a maggioranza assoluta, prima dell'avvio delle attività di inchiesta, il quale può prevedere che i lavori della Commissione siano svolti attraverso uno o più comitati. Le spese per il funzionamento della Commissione sono determinate nella misura di 50.000 euro annui, a carico del bilancio interno della Camera. Solo per esigenze connesse allo svolgimento dell'inchiesta, può essere disposto un incremento delle spese (al massimo del 30 per cento) previa richiesta motivata del presidente della Commissione, corredata della certificazione delle spese sostenute. L'incremento deve essere autorizzato dal Presidente della Camera.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 12.30.