FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1
                        Articolo 2
                        Articolo 3
                        Articolo 4

XIX LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1672

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati
SQUERI, CARAMANNA, ANDREUZZA, CAVO, GUSMEROLI, CASASCO, BARABOTTI, SCHIANO DI VISCONTI, TOCCALINI, COMBA, POLIDORI, ANTONIOZZI, DI MATTINA, PIETRELLA, COLOMBO, GIOVINE, MAERNA

Istituzione della Giornata della ristorazione

Presentata il 29 gennaio 2024

  Onorevoli Colleghi! – I pubblici esercizi sono l'espressione materiale di un settore che in Italia rappresenta circa 43,5 miliardi di euro di valore aggiunto e occupa 1,2 milioni di addetti. Essi fanno della convivialità il centro della propria attività e implicano pertanto un portato di socialità, un radicamento nella storia del Paese e una potenzialità di presidio del territorio che li rendono luoghi ad alta intensità della cultura materiale nazionale nonché simboli del modo di intendere la comunità, la libertà di impresa e la realizzazione personale. Valorizzare e difendere questi presìdi di cultura e di economia diffusa non risponde soltanto a un interesse di categoria, ma rappresenta anche un atto civico orientato al bene collettivo.
  Con queste premesse e con queste finalità, la presente proposta di legge intende dunque procedere all'istituzione della Giornata della ristorazione, che ricorre annualmente il terzo sabato del mese di maggio (articolo 1). Il prototipo di tale Giornata è stato realizzato con successo il 28 aprile 2023 con una manifestazione promossa dalla FIPE-Federazione Italiana Pubblici Esercizi della Confcommercio con i patrocini del Ministero delle imprese e del made in Italy, del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero del turismo nonché con il conferimento della Medaglia del Presidente della Repubblica che ha riconosciuto l'alto valore dell'iniziativa.
  L'edizione del 2023, oltre alla cerimonia ufficiale che si è svolta presso il Ministero delle imprese e del made in Italy, ha registrato l'organizzazione contestuale di numerose manifestazioni, diffuse nell'intero territorio nazionale e non solo, che hanno coinvolto oltre cinquemila attività di pubblico esercizio, tra le quali i ristoranti, le trattorie, le osterie e le pizzerie, anche situate all'estero, in particolare in Francia, in Germania e negli Stati Uniti.
  A questo proposito, l'articolo 2 della proposta di legge prevede varie tipologie di iniziative adottabili nella Giornata della ristorazione, disponendo altresì il conferimento di dieci medaglie agli imprenditori del settore della ristorazione che si siano contraddistinti per meriti negli ambiti della sostenibilità, dell'inclusione, dell'innovazione, della sicurezza e legalità e dell'immagine.
  Inoltre, si prevede che all'organizzazione delle suddette iniziative possono contribuire le istituzioni pubbliche, nei differenti livelli di governo. Lo Stato centrale, le regioni, le province, le città metropolitane e i comuni hanno quindi la possibilità di partecipare all'organizzazione delle cerimonie, degli incontri e dei momenti comuni con l'obiettivo di celebrare la ristorazione, senza determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica (articolo 4).
  Sulla scorta del successo della prima edizione della manifestazione dedicata alla ristorazione, per la quale è stato scelto il simbolo del «pane» quale elemento centrale della tradizione gastronomica del Paese e della cultura popolare, espressione nelle sue innumerevoli qualità delle differenze locali e capace di tradurre nella semplicità le innovazioni e le evoluzioni tecniche e sociali, si prevede l'individuazione annuale di un tema simbolico in grado di rappresentare i valori principali del settore, in coerenza con la Carta dei valori della ristorazione italiana, adottata nel 2021 e pubblicata nel sito internet della FIPE, a cui l'istituenda Giornata si ispira.
  Negli anni, tale Carta dei valori è stata firmata e sostenuta da istituzioni, imprenditori, opinion leader, ristoratori e cittadini, esplicitando le implicazioni sociali, culturali, antropologiche e identitarie di un settore molto concreto e al contempo ricco di idee e di simboli, che la ricorrenza qui proposta intende ricordare e valorizzare.
  A tale fine, l'articolo 3 della proposta di legge prevede che siano assicurati adeguati spazi ai temi connessi alla Giornata della ristorazione nell'ambito della programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale, al fine di garantire la dovuta visibilità e diffusione alle iniziative che possono avere ampie ricadute sulla quotidianità delle comunità e sull'immagine del Paese.
  L'istituzione della Giornata della ristorazione vuole dunque essere un invito alla memoria: per non dimenticare il valore di questo comparto per l'Italia sotto il profilo economico nonché per la filiera e la promozione del made in Italy; per non dimenticare che la ristorazione è e rimane una componente altamente identitaria dei territori e rappresenta un momento di socialità e di aggregazione; per non dimenticare il percorso travagliato che il settore della ristorazione ha affrontato negli anni della pandemia di COVID-19.
  Ma anche – e più di tutto – la Giornata della ristorazione rappresenta uno sguardo rivolto al futuro, un momento di riflessione e di celebrazione non soltanto settoriale, capace anche di far convergere l'attenzione e stimolare la discussione per la progressiva crescita culturale e imprenditoriale di un settore che ha un impatto significativo sullo stile di vita del nostro Paese.

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Istituzione della Giornata della ristorazione)

  1. La Repubblica riconosce il terzo sabato del mese di maggio di ogni anno quale Giornata della ristorazione, di seguito denominata «Giornata», al fine di valorizzare e rafforzare il ruolo della ristorazione italiana nelle sue diverse forme e tipologie, perseguendo i valori della relazione, della condivisione, del convivio e della comunità, e ispirandosi ai seguenti princìpi:

   a) inclusione e sostenibilità ambientale, economica, sociale, generazionale e imprenditoriale;

   b) innovazione per consentire una qualificazione dell'offerta e del servizio e stimolare la ricerca continua di nuove forme e stili;

   c) sicurezza e legalità attraverso il rispetto delle regole e l'adozione di tutti i comportamenti utili a favorire la salubrità alimentare, la trasparenza e la tracciabilità nonché il contrasto ai comportamenti lesivi della dignità del settore;

   d) promozione dell'immagine della ristorazione, valorizzando la tradizione gastronomica italiana quale eccellenza riconosciuta nello scenario internazionale.

  2. La Giornata costituisce un evento diffuso che coinvolge i pubblici esercizi della ristorazione situati in Italia e all'estero, quali agenzie culturali del territorio e del made in Italy.
  3. La Giornata non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260.

Art. 2.
(Iniziative per la celebrazione)

  1. In occasione della Giornata di cui all'articolo 1, il Ministero delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e con il Ministero del turismo, sentite le associazioni datoriali di categoria maggiormente rappresentative del settore della ristorazione, promuove un'iniziativa di approfondimento interamente dedicata ai valori e ai princìpi di cui al medesimo articolo 1, nel corso della quale è data evidenza alle manifestazioni previste per la celebrazione della Giornata, anche ai sensi del comma 4. Per ciascuna ricorrenza annuale della Giornata è prevista l'individuazione di un tema simbolico della ristorazione ispirato ai valori e princìpi di cui al comma 1, che è associato alle iniziative e alle manifestazioni previste per la celebrazione della Giornata medesima.
  2. In occasione dell'iniziativa promossa ai sensi del comma 1 sono conferite dieci medaglie agli imprenditori del settore della ristorazione che si sono contraddistinti per meriti negli ambiti della sostenibilità, dell'inclusione, dell'innovazione, della sicurezza e legalità e dell'immagine della filiera della ristorazione.
  3. Le modalità e i termini per la presentazione delle candidature per il conferimento della medaglia di cui al comma 2 nonché per la loro valutazione sono stabilite con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, sentite le associazioni datoriali di categoria maggiormente rappresentative del settore della ristorazione.
  4. In occasione della Giornata di cui all'articolo 1, lo Stato, le regioni, le province, le città metropolitane e i comuni possono promuovere e sostenere, nell'ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, anche in coordinamento con altri soggetti pubblici e privati, specifiche iniziative, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni con l'obiettivo di celebrare la ristorazione, favorendo in particolare le attività e le iniziative rivolte ai valori della sostenibilità, dell'innovazione, della sicurezza e legalità e dell'immagine della filiera della ristorazione medesima. Le istituzioni pubbliche, nei rispettivi ambiti di competenza, possono promuovere altresì, nelle scuole di ogni ordine e grado, anche in coordinamento con le associazioni interessate, iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi volti a valorizzare il ruolo della ristorazione.

Art. 3.
(Informazione radiofonica, televisiva e multimediale)

  1. La società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, secondo le disposizioni previste dal contratto di servizio, assicura adeguati spazi ai temi connessi alla Giornata di cui all'articolo 1 nell'ambito della programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale.

Art. 4.
(Clausola di invarianza finanziaria)

  1. All'attuazione delle disposizioni previste dalla presente legge si provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.