TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 11 di Venerdì 18 novembre 2022
INTERPELLANZE URGENTI
A)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per le disabilità, per sapere – premesso che:
il 3 ottobre 2022, il Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità ha condannato l'Italia per la mancanza di tutela giuridica dei caregiver, accertando così la violazione degli obblighi internazionali assunti con la ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità del 2006;
il Comitato si è espresso a seguito di denuncia presentata da una cittadina italiana (di seguito «M.S.B.») caregiver di marito e figlia, entrambi con disabilità, la quale sosteneva che il mancato riconoscimento legale e di supporto socio-economico costringeva lei e i suoi cari a soffrirne dal punto di vista professionale e della salute;
nella pronuncia, il Comitato ha ribadito i diritti dei caregiver familiari, sia in quanto necessari alla tutela delle persone con disabilità, sia in quanto soggetti direttamente meritevoli di tutela, e ha ordinato all'Italia di rispondere entro 180 giorni indicando le misure correttive intraprese e di corrispondere un risarcimento in favore della famiglia;
oltre ad evidenziare le gravi carenze normative dell'Italia, questa decisione porterà indubbiamente con sé uno strascico di denunce analoghe e costi ingenti per le casse dello Stato;
nelle osservazioni sull'Italia del 2016, il Comitato aveva già espresso preoccupazione per le «conseguenze prodotte dalle attuali politiche», nonché per la «mancanza di misure specifiche per sostenere le famiglie dei minori con disabilità o di adulti con elevate necessità di sostegno, compreso il sostegno economico»;
i dati più approfonditi sui caregiver familiari in Italia sono contenuti in un'indagine Istat del 2015, che li stima in circa 3 milioni di persone;
uno studio del premio Nobel per la medicina, Elizabeth Blackburn, ha dimostrato come i caregiver familiari abbiano una aspettativa di vita tra i 9 e i 17 anni inferiore alla media a causa dei danni fisici e al logoramento dovuti allo stress causato dal prendersi cura di familiari con disabilità;
la figura del caregiver familiare è stata riconosciuta normativamente per la prima volta dalla legge di bilancio 2018, la quale ha istituito un fondo di sostegno di 60 milioni di euro (poi incrementato con altri 15 milioni di euro dalla legge di bilancio 2019), per il sostegno del titolo di cura e di assistenza del caregiver familiare;
inoltre, la legge di bilancio 2021 ha disposto la costituzione del fondo diretto ad interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico delle attività di cura del caregiver familiare, con una dotazione totale di 90 milioni di euro, assieme ad un contributo di 500 euro per genitori disoccupati o monoreddito facenti parte di nuclei monoparentali con figli a carico aventi una disabilità riconosciuta almeno al 60 per cento, criteri arbitrari che spesso escludono ingiustamente potenziali beneficiari;
da anni le famiglie richiedono una legge strutturata che preveda per i caregiver familiari contributi previdenziali, coperture assicurative e sostegni economici, e solo raramente, come nel caso di emendamenti alla legge regionale del Lazio n. 10 del 2022, si sono visti tentativi di implementare riforme strutturali;
la legge 22 dicembre 2021, n. 227, promossa dall'allora Ministra Erika Stefani, ha delegato il Governo ad adottare, entro venti mesi, uno o più decreti legislativi per la revisione e il riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità, in attuazione degli articoli 2, 3, 31 e 38 della Costituzione e in conformità alle disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite già citata, alla Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 di cui alla comunicazione della Commissione europea COM(2021) 101 final del 3 marzo 2021, e alla risoluzione del Parlamento europeo del 7 ottobre 2021 sulla protezione delle persone con disabilità, «al fine di garantire alla persona con disabilità di ottenere il riconoscimento della propria condizione, anche attraverso una valutazione della stessa congruente, trasparente e agevole che consenta il pieno esercizio dei suoi diritti civili e sociali, compresi il diritto alla vita indipendente e alla piena inclusione sociale e lavorativa, nonché l'effettivo e pieno accesso al sistema dei servizi, delle prestazioni, dei trasferimenti finanziari previsti e di ogni altra relativa agevolazione, e di promuovere l'autonomia della persona con disabilità e il suo vivere su base di pari opportunità con gli altri, nel rispetto dei principi di autodeterminazione e di non discriminazione»;
la delega non è ancora stata esercitata;
durante la XVIII legislatura erano in discussione al Senato le proposte di legge S. 1461 e abbinate in materia di riconoscimento e sostegno del caregiver familiare, che purtroppo si sono arenate in Commissione dopo il deposito degli emendamenti;
già nella XVII legislatura si era svolta una approfondita discussione in Commissione sulle proposte S. 2128 e abbinate, anche in tal caso senza che si concludesse l'iter –:
come il Governo intenda rispondere al Comitato Onu e quali iniziative verranno intraprese per sostenere i caregiver familiari, prevedendo il giusto riconoscimento di quello che è spesso, a tutti gli effetti, un impegno a tempo pieno;
se i fondi in premessa verranno rifinanziati per le prossime annualità;
se si provvederà, con un intervento normativo, anche in vista della necessaria attuazione della legge delega sulla disabilità, a dare una definizione strutturale dei diritti e delle tutele per i caregiver familiari, assieme ad un monitoraggio puntuale sui dati e le statistiche riferite al fenomeno.
(2-00009) «Grippo, Bonetti, Richetti».
(Presentata il 15 novembre 2022)
B)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
la crisi pandemica scoppiata ad inizio 2020 è stata la sfida più grande a cui i cittadini ed i Governi sono stati sottoposti negli ultimi decenni;
l'Italia è stata duramente colpita e i due precedenti Governi hanno dovuto attuare – prima di tutti gli altri paesi europei – misure molto pesanti volte a contrastare l'avvento del Sars-CoV-2;
seppur il momento peggiore della crisi sanitaria sembra ormai superato, non vi è dubbio che il Covid-19 è ancora presente nel nostro paese e vi è la necessità di continuare a tenere alta l'attenzione ed a continuare con la strategia di una campagna vaccinale capillare per poter proteggere la popolazione più fragile;
le prime misure intraprese da questo Governo sembrano andare in totale contrasto e discontinuità con le precedenti gestioni;
il Presidente del Consiglio dei ministri, in Parlamento, aveva dichiarato che non avrebbe affrontato il tema del Covid con un approccio ideologico, ma tenendo in considerazione le evidenze scientifiche;
ma i fatti sembrano smentire le parole pronunciate in Parlamento in quanto le prime azioni sembrano essere state attuate con l'approccio ideologico di chi pare essere fiancheggiatore di no-vax e negazionisti;
qualche giorno fa la fondazione Gimbe denunciava la condotta di questo Governo definendo la sua strategia in tema di contrasto alla diffusione del Covid-19, come «oscurantista», in risposta al fatto che i dati sull'andamento del contagio e della vaccinazione non sono più pubblicati a cadenza giornaliera, ma settimanale;
la pubblicazione giornaliera dei dati sull'andamento del contagio e sulla campagna di vaccinazione e la loro accessibilità sono fondamentali strumenti d'informazione e di controllo messi al servizio dei cittadini, ricercatori, fondazioni ed associazioni e che la trasparenza e l'accessibilità sono principi fondamentali in un sistema democratico;
anche sul fronte dei vaccini vi sono segnali in controtendenza rispetto alla precedente gestione, come il reintegro del personale sanitario non vaccinato;
per la fondazione Gimbe: «Le evidenze scientifiche si costruiscono con dati di qualità, aperti, accessibili e aggiornati tempestivamente. (...) La pubblicazione dei dati a cadenza settimanale rappresenta un ulteriore tassello della strategia oscurantista del Governo nella gestione della pandemia: dal reintegro anticipato dei sanitari non vaccinati al “ritiro” della circolare del Ministero della Salute (...) sul piano di preparazione per la stagione autunno-inverno, al silenzio assordante sulla campagna vaccinale, in particolare sulla somministrazione dei richiami per i più fragili»;
la strategia sulla campagna vaccinale e sulla quarta dose non pare oggi chiara e non si intravede una campagna di comunicazione volta ad informare i cittadini sulla sua importanza;
ad una non chiara posizione sulla necessità di continuare sulla campagna vaccinale come elemento necessario per contrastare il diffondersi dell'epidemia da Covid-19 si aggiungono le sconcertanti parole del sottosegretario alla salute onorevole Gemmato, che, intervenendo alla trasmissione «Restart-L'Italia ricomincia da te» andata in onda lunedì 14 novembre 2022 in seconda serata sulla rete nazionale Rai 2, rispondendo al vicedirettore del Corriere della Sera che aveva osservato «senza vaccini sarebbe stato magari peggio», ha replicato non solo che non si schiera a favore o contro i vaccini ma che per «larga parte della pandemia» di Covid-19 «l'Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti»;
si tratta di dichiarazioni non solo inaccettabili ma anche antiscientifiche visto che il vaccino riduce la carica virale e dunque il rischio di trasmissione; abbassa i tempi di negativizzazione da 7 giorni a 4; ha evitato il 72 per cento dei decessi per le persone con più di 80 anni;
inoltre, tali dichiarazioni sminuiscono l'importanza della vaccinazione nel tutelare la vita di tutti, specie delle persone anziane e dei più fragili –:
se il Ministro intenda dissociarsi categoricamente dalle dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario Gemmato, ribadendo contestualmente l'importanza della vaccinazione quale elemento chiave per contrastare il diffondersi dell'epidemia da Covid-19, nonché quali iniziative – per quanto di competenza – intenda intraprendere affinché questo Governo continui con il lavoro portato avanti dalla precedente gestione in tema di contrasto al Covid-19, se non ritenga che i primi provvedimenti di questo Governo in tema di contrasto al Covid-19 possano essere pericolosi in quanto possano indurre i cittadini ad abbassare l'attenzione su una questione così delicata e se non ritenga di dover ripristinare la pubblicazione giornaliera dei dati rendendoli accessibili a tutti essendo strumento fondamentale d'informazione ed in linea con il principio di trasparenza nonché come intenda proseguire la campagna di vaccinazione in modo capillare e deciso per poter proteggere la parte più fragile dei cittadini e delle cittadine.
(2-00006) «Serracchiani, Scotto, Furfaro, Ciani, Girelli, Malavasi, Stumpo».
(Presentata il 15 novembre 2022)
C)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
la nuova figura professionale del cosiddetto navigator costituisce oggi una comunità professionale formata da circa 1.500 persone – delle 3.000 inizialmente assunte – perlopiù con esperienze di lavoro pregresse e dotati di competenze specialistiche acquisite sia attraverso una formazione specifica, sia in circa tre anni di attività sul campo. In ossequio alle finalità di contrasto alla povertà e per il reinserimento sociale ed economico dei percettori del reddito di cittadinanza, operando come case manager, i navigator hanno svolto un'attività di raccordo tra imprese e disoccupati di lunga durata, ricercato ed individuato offerte di lavoro ed opportunità formative, ma soprattutto hanno lavorato in contesti gravati da decennali carenze strutturali e di organico ed estremamente diversificati sul piano delle effettive opportunità occupazionali e sociali, in un periodo caratterizzato dall'emergenza sanitaria i cui effetti, sommati a quelli prodotti dalla attuale crisi internazionale, benché già evidenti, sono ben lungi dall'essere stati realmente stimati;
l'articolo 40-bis del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, ha autorizzato Anpal servizi spa a prorogare i contratti stipulati con i cosiddetti navigator, ovvero il personale che opera presso le sedi territoriali delle regioni e delle province autonome, al fine di consentire la continuità delle attività di assistenza tecnica, fino al 30 aprile 2022, atte a garantire l'avvio e il funzionamento del reddito di cittadinanza, nelle more dello svolgimento delle procedure di selezione e di assunzione delle unità di personale da destinare ai centri per l'impiego di cui all'articolo 12, comma 3-bis, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26;
a decorrere dal 2021, il citato decreto-legge n. 4 del 2019 (articolo 1, comma 3-bis), ha consentito sia alle società a partecipazione pubblica, sia alle agenzie, nonché agli enti regionali, alle province e alle città metropolitane (se delegate all'esercizio delle funzioni con legge regionale), di assumere ulteriori 4.600 unità di personale, compresa la stabilizzazione delle unità di personale, nei limiti e a valere sulle risorse assegnate a ciascuna regione e non ancora utilizzate per le assunzioni previste;
secondo la più recente nota pubblicata da Anpal ad ottobre 2022, alla data del 30 giugno 2022, i beneficiari del reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro e ancora in misura sono 920 mila, di cui il 71,8 per cento (660 mila) è soggetto alla sottoscrizione del patto per il lavoro e il 18,8 per cento (173 mila) è occupato;
dal rapporto Istat sul mercato del lavoro pubblicato il 13 settembre 2022, nonostante nella ricerca di lavoro continui a prevalere l'uso del canale informale, l'utilizzo di azioni di ricerca più formali risulta in aumento e, in particolare, la percentuale di persone che si rivolgono al centro pubblico per l'impiego è pari al 21,3 per cento del totale, registrandosi un incremento di 3,3 punti rispetto all'anno precedente;
il Piano nazionale di ripresa e resilienza investe importanti risorse nel potenziamento delle politiche attive del lavoro per le quali, sarà necessario assumere maggiori unità nei centri per l'impiego e in Anpal;
in particolare, a fronte della necessità di personale qualificato all'interno della Pubblica amministrazione, legata alle riforme da attuarsi nel quadro del Piano nazionale di ripresa e resilienza – ed in particolare per l'attuazione del Programma Gol, azione di riforma prevista nell'ambito della missione 5, componente 1, per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro, attuato dalle regioni e province autonome sulla base dei piani regionali approvati da Anpal, in connessione al Piano di potenziamento dei centri per l'impiego e al Piano nazionale nuove competenze – sarebbe paradossale non valorizzare risorse umane già formate, su cui si è ampiamente investito, da impiegare immediatamente secondo utilità;
ad oggi risulta incerta la collocazione di circa 1500 navigator (538 con collaborazioni cessate tra maggio e agosto 2022, mentre 958 scaduti il 31 ottobre 2022);
il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con una circolare del 28 ottobre 2022 ha espressamente richiesto alle regioni una urgente manifestazione di volontà in riferimento alla fattispecie di cui all'articolo 34, comma 3, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, e dunque alla possibilità ivi prevista, per le regioni, di continuare ad utilizzare i navigator per l'attuazione del Programma Gol, già ricontrattualizzati da parte di Anpal servizi spa, per il periodo 1° agosto-31 ottobre 2022;
tuttavia, il comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in data 1° novembre 2022 risulta ad avviso degli interpellanti in assoluta contraddizione rispetto alla volontà precedentemente manifestata con atto formate –:
quali siano i motivi o gli intendimenti della Ministra interpellata circa il repentino cambio di condotta citato in premessa;
se non sia necessario ed urgente definire una strategia occupazionale per la figura dei navigator, sì da garantire la continuità dell'investimento già effettuato negli anni per formazione e professionalità ormai acquisite, certamente funzionali all'interno del sistema di servizi per il lavoro e inclusione sociale che il nostro Paese necessita, e prioritariamente con riguardo all'attuazione del Programma Gol, citato in premessa, al fine di riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro, in connessione al Piano di potenziamento dei centri per l'impiego e al Piano nazionale nuove competenze.
(2-00007) «Barzotti, Aiello, Carotenuto, Tucci, Sportiello, D'Orso, Di Lauro, Quartini, Marianna Ricciardi, Alifano, Amato, Appendino, Ascari, Auriemma, Baldino, Bruno, Cafiero De Raho, Cantone, Cappelletti, Caramiello, Carmina, Caso, Cherchi, Alfonso Colucci, Conte, Sergio Costa, Dell'Olio, Donno, Fede, Fenu, Ilaria Fontana, Giuliano, Gubitosa, Iaria, L'Abbate, Lomuti, Lovecchio, Morfino, Onori, Orrico, Pavanelli, Pellegrini, Penza, Raffa, Riccardo Ricciardi, Santillo, Scerra, Scutellà, Francesco Silvestri, Todde, Torto, Traversi».
(Presentata il 15 novembre 2022)
D)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
l'interpellante ha già ripercorso nelle interrogazioni n. 4-12738 del 15 settembre 2022 e 4-00002 del 13 ottobre 2022 le informazioni che erano allo stato disponibili in merito alla vicenda di Hasib Omerovic, l'uomo di etnia rom affetto da sordità, che il 25 luglio 2022 è precipitato dalla finestra della sua abitazione a Roma, dove si trovava assieme alla sorella S., disabile, durante una perquisizione della polizia;
quattro agenti si sarebbero presentati in borghese presso l'abitazione della famiglia Omerovic, sprovvisti di mandato di perquisizione, a seguito di alcune segnalazioni originate dalla pubblicazione di un post su Facebook, poi rimosso, che recitava: «FATE ATTENZIONE a questa specie di essere, perché importuna tutte le ragazze bisogna prendere provvedimenti»;
secondo quanto riportato nell'esposto presentato dalla famiglia Omerovic, nei giorni successivi all'intervento un agente del commissariato di Primavalle avrebbe riferito informalmente ai familiari, che Hasib avrebbe «infastidito molestandole alcune ragazze del quartiere», per cui gli agenti si sarebbero recati nella sua abitazione per chiedere l'esibizione dei documenti. Secondo il racconto dell'agente, Hasib durante l'intervento della polizia sarebbe rimasto tranquillo, tanto che gli stessi gli avevano scattato delle foto, ma mentre stavano andando via, avrebbero sentito alzare la tapparella della finestra della camera da dove Hasib si sarebbe buttato;
non è chiaro il motivo per cui la polizia sia entrata nell'abitazione e abbia richiesto ad H. i documenti né perché gli siano state fatte delle fotografie; i familiari non sono a conoscenza di eventuali verbali a suo carico né di alcuna attività di indagine specifica svolta dalla polizia giudiziaria rilievi, fotografie), né al loro arrivo sui posto né successivamente;
la sorella S., unica testimone oculare, pur essendo affetta da disabilità ha raccontato in modo chiaro ai genitori, all'amministratore di sostegno, nonché ha reso testimonianza in presenza di una psicologa incaricata dalla procura, riferendo la propria versione della vicenda: «ho sentito suonare e ho aperto la porta... una donna con degli uomini vestiti normalmente sono entrati in casa... la donna ha chiuso la serranda della finestra del salone... hanno chiesto i documenti di H. ..., hanno fatto le foto... lo hanno picchiato con il bastone, H. è caduto e hanno iniziato a dargli i calci... è scappato in camera e si è chiuso... loro hanno rotto la porta... loro gli hanno dato pugni e calci... lo hanno preso dai piedi e lo hanno buttato giù»;
la vicenda è stata resa pubblica durante una conferenza stampa tenutasi alla Camera dei deputati il 12 settembre 2022 nel corso della quale è stato illustrato l'esposto presentato dalla famiglia;
nell'esposto i familiari riferiscono, allegando le foto, che la serratura della porta di ingresso della camera di H. è completamente divelta, la tubatura esterna del termosifone sradicata dal muro, il rinvenimento del bastone di una scopa spezzato e di sangue sul lenzuolo;
in una successiva conferenza stampa, il 29 settembre 2022, l'avvocato della famiglia Arturo Salerni ha menzionato ulteriori punti oscuri, come il fatto che l'ospedale Gemelli, due giorni dopo l'accaduto, abbia restituito in una busta bianca degli indumenti e scarpe diversi da quelli indossati da Hasib il giorno della caduta;
l'accertamento degli eventi che hanno portato alla caduta e al conseguente ricovero a causa delle lesioni riportate di Hasib presso l'ospedale Gemelli è ad oggi oggetto di indagini da parte della procura della Repubblica di Roma. A quanto si apprende a mezzo stampa, in particolare attraverso due articoli pubblicati dal quotidiano La Repubblica l'11 e 12 novembre 2022, la procura ha contestato a quattro agenti del commissariato locale di Primavalle i reati di tentato omicidio e falso;
negli stessi articoli di stampa si rivela che ai quattro agenti viene contestato di aver posto in essere «atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di Hasib Omerovic, persona affetta da disabilità essendo muto dalla nascita», avendolo «percosso e minacciato», afferrandolo poi «per i piedi e gettandolo dalla finestra della stanza da letto dell'abitazione dove lo stesso risiedeva». Per quanto attiene al reato di falso, ai quattro indagati viene contestato di aver omesso nella relazione di servizio alcuni aspetti della vicenda, sostenendo che Hasib si sarebbe lanciato «nel vuoto dalla finestra della camera da letto, omettendo anche di indicare che lo stesso era stato percosso, minacciato e che era stata sfondata la porta di una stanza interna dell'appartamento»;
a seguito della prima conferenza stampa dei 12 settembre 2022, il Dipartimento della pubblica sicurezza ha comunicato che, in relazione all'intervento effettuato dagli agenti del distretto di Primavalle presso l'abitazione della famiglia Omerovic, «il capo della polizia Lamberto Giannini segue in prima persona gli accertamenti che la Questura di Roma sta effettuando per far luce su quanto accaduto con la massima trasparenza garantendo una costante collaborazione alla procura della Repubblica»;
secondo quanto si è appreso nei giorni successivi il questore di Roma, Mario Della Cioppa, avrebbe rimosso il dirigente del commissariato di Primavalle nonché la vicedirigente. Inoltre, in data 30 settembre 2022, da un articolo apparso sul quotidiano La Repubblica gli agenti indagati non sarebbero stati più in servizio presso il commissariato di Primavalle, essendo tre in ferie forzate e il quarto agente stato trasferito ad altra sede;
da recentissime indiscrezioni di stampa gli agenti oggetto di indagine della procura risulterebbero nuovamente in servizio –:
se, fatti salvi i profili di competenza dell'autorità giudiziaria, sia stata disposta un'indagine interna e a quali risultati abbia condotto;
se, in relazione alla gravità delle ipotesi di reato e agli atti illegittimi emersi dagli accertamenti, siano stati assunti dei provvedimenti cautelari nei confronti degli indagati e dei loro superiori.
(2-00008) «Magi, Schullian».
(Presentata il 15 novembre 2022)