Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Difesa
Titolo: Ripartizione delle risorse del fondo missioni internazionali per l'anno 2023
Riferimenti: SCH.DEC N.62/XIX
Serie: Atti del Governo   Numero: 62
Data: 11/09/2023
Organi della Camera: IV Difesa, III Affari esteri

marzo 2018

 

 

 

 

11 settembre 2023

 

 

Ripartizione delle risorse del fondo missioni internazionali per l’anno 2023

 

 

 

A.G. 62

 

Ai sensi degli articoli 2, comma 3, e 4, comma 3, della legge 21 luglio 2016, n. 145

 

 

 

 

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Dossier n. 137

 

 

 

 

 

 

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Atti del Governo n. 62

 

 

 

 

 

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DI0049.docx

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

I N D I C E

 

Schede di lettura

Premessa........................................................................................................... 3

Quadro normativo.......................................................................................... 6

Contenuto del DPCM.................................................................................. 15

Ripartizione delle risorse del fondo di cui all’articolo 4,
comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145............................................ 17

Allegato 1....................................................................................................... 18

 


Schede di lettura

 


Premessa

In data 2 agosto 2023 il Governo ha trasmesso alle Camere, ai sensi degli articoli 2, comma 3, e 4, comma 3, della legge 21 luglio 2016, n. 145, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione per l'anno 2023 (A.G. n. 62).

La richiesta è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento della Camera alle Commissioni riunite 3a (Affari esteri) e 4a (Difesa), e ai sensi dell’articolo art. 139-bis del Senato, alla 3ª Commissione Affari esteri e difesa, nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla 5a Commissione (Bilancio), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 25 settembre 2023.

Il riparto riguarda l'intero anno 2023, anche se una parte del fabbisogno finanziario è per obbligazioni esigibili nell’esercizio finanziario 2024.

 

Lo schema di riparto A.G. n. 411, relativo all’intero anno 2022, è stato trasmesso dal Governo alle Camere in data 5 agosto 2022. Le Commissioni Affari esteri e Difesa del Senato hanno espresso parere favorevole il 13 settembre 2022. La Commissione Bilancio in data 17 novembre 2021 ha espresso parere non ostativo con alcune osservazioni: anzitutto nella prospettiva di un'ordinata programmazione economica si richiama l'importanza della presentazione al Parlamento della relazione sulle missioni internazionali e dei conseguenti schemi di decreto di riparto del relativo Fondo nei termini previsti dagli articoli 3 e 4 della legge n. 145 del 2016; si segnala inoltre l'utilità, per il Parlamento, di acquisire dati ed elementi informativi sull'applicazione dei commi 4 e 4-bis dell'articolo 4 della legge suddetta, con riferimento all'autorizzazione, nel corso dell'esercizio finanziario interessato, di anticipazioni di tesoreria e di anticipazioni a valere sul fondo missioni internazionali, al fine di assicurare la prosecuzione delle missioni in corso. Alla Camera, le Commissioni riunite Affari Esteri e Difesa hanno espresso parere favorevole in data 15 settembre 2021, e la Commissione Bilancio ha espresso parere favorevole nella medesima data.

Il relativo DPCM 4 ottobre 2022 per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione e stabilizzazione a valere sulle risorse del fondo di cui all'articolo 4, comma l, della legge 21 luglio 2016, n. 145, per i periodi corrispondenti a quelli autorizzati, è stato registrato alla Corte dei conti in data 25/11/2022, n. 2950.

 

L’A.G. 315 ha riguardato l’intero anno 2021. È stato trasmesso dal Governo alle Camere in data 20 ottobre 2021. Le Commissioni Affari esteri e Difesa del Senato hanno espresso parere favorevole il 2 novembre 2021. La Commissione Bilancio in data 17 novembre 2021 ha espresso parere non ostativo, con un’osservazione che richiama l'importanza della presentazione al Parlamento della relazione sulle missioni internazionali e dei conseguenti schemi di decreto di riparto del relativo Fondo nei termini previsti dagli articoli 3 e 4 della legge n. 145 del 2016.

Alla Camera, le Commissioni riunite Affari Esteri e Difesa hanno espresso parere favorevole in data 4 novembre 2021, e la Commissione Bilancio ha espresso parere favorevole in data 23 novembre 2021.

 

L’A.G. n. 219 ha riguardato l’intero anno 2020. È stato trasmesso dal Governo alle Camere in data 13 novembre 2020. Le Commissioni Affari esteri e Difesa del Senato hanno espresso parere favorevole il 9 dicembre 2020; nella stessa data parere non ostativo con osservazioni è stato espresso dalla commissione Bilancio del Senato. Alla Camera, il 2 dicembre 2020 le Commissioni Affari esteri e Difesa hanno espresso parere favorevole; la commissione Bilancio ha espresso parere favorevole il 9 dicembre 2020.

 

L’A.G. n. 104 ha riguardato l’intero 2019. è stato trasmesso dal Governo alle Camere in data 2 agosto 2019. Le Commissioni Affari esteri e Difesa del Senato hanno espresso parere favorevole con osservazioni il 2 ottobre 2019; parere non ostativo con condizioni e con presupposto è stato altresì espresso dalla commissione Bilancio del Senato il 19 novembre 2019; alla Camera, le Commissioni Affari esteri e Difesa hanno espresso parere favorevole l’8 ottobre 2019; parere favorevole con condizione è stato altresì espresso dalla commissione Bilancio il 14 novembre 2019.

 

Lo schema di riparto (A.G. n. 69) relativo agli ultimi 3 mesi del 2018 ha recato la ripartizione delle risorse del Fondo missioni tra le missioni internazionali e gli interventi oggetto della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 28 novembre 2018[1]. è stato trasmesso dal Governo alle Camere in data 24 gennaio 2019. Le Commissioni Affari esteri e Difesa del Senato hanno espresso parere favorevole con osservazioni il 6 febbraio 2019; parere non ostativo con osservazioni è stato altresì espresso dalla commissione Bilancio del Senato il 13 febbraio 2019; alla Camera, le Commissioni Affari esteri e Difesa del Senato hanno espresso parere favorevole con un'osservazione il 7 febbraio; parere favorevole è stato altresì espresso dalla commissione Bilancio il 5 febbraio 2019.

 

Per quanto concerne i primi nove mesi del 2018, in data 2 marzo 2018 il Governo ha trasmesso, ai sensi della richiamata normativa, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante la ripartizione delle risorse del richiamato Fondo (A.G. n. 523). Il provvedimento, presentato alla Camere nel corso dello scioglimento della XVII legislatura, non è stato esaminato dalle competenti commissioni parlamentari. Il provvedimento è stato pertanto adottato dal governo una volta scaduti i termini previsti dal comma 2 dell'articolo 4 della L. 145/2016.

 

Per quanto concerne il 2017, il Governo ha presentato alle Camere, in data 4 agosto 2017, lo schema di riparto delle somme presenti nel Fondo per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, in data 4 agosto 2017 (A.G. n. 439). Il riparto ha riguardato il periodo primo gennaio-30 settembre 2017, con la sola eccezione di alcuni interventi oggetto di finanziamento annuale. Nel corso delle sedute del 27 settembre 2017 le Commissioni Affari esteri e Difesa della Camera e del Senato hanno espresso parere favorevole sullo schema di DPCM. Parere favorevole è stato altresì espresso dalla commissione Bilancio della Camera nella seduta del 26 settembre 2017.

Per l'ultimo trimestre del 2017, l'articolo 6, comma 5 del D.L. n. 148 del 2017 ha incrementato il Fondo missioni di 140 milioni di euro al fine di garantire la prosecuzione delle missioni internazionali. Conseguentemente, in data 29 dicembre 2017 il Governo ha trasmesso alle Camere, ai sensi della richiamata normativa, la richiesta di parere parlamentare sul secondo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il finanziamento delle missioni internazionali per il periodo dal 1 ottobre al 31 dicembre 2017 (A.G. n. 496). Su tale schema di decreto le Commissioni Affari esteri e Difesa del Senato e della Camera si sono rispettivamente espresse favorevolmente nel corso delle sedute del 15 e 19 gennaio 2018. Per quanto concerne i pareri resi dalla Commissione Bilancio, al Senato, nel corso della seduta del 17 gennaio 2018 è stato espresso parere non ostativo, alla Camera, il 23 gennaio 2018 è stato espresso un parere favorevole.

 

 


 

Quadro normativo

La legge-quadro sulle missioni internazionali

 

La legge n. 145 del 2016 (c.d. "legge-quadro sulle missioni internazionali"), successivamente novellata dall'articolo 6, comma 1, lettera a), n. 2), del decreto legge n. 148 del 2017, fissa il principio generale in base al quale le disposizioni in esso contenute si applicano al di fuori del caso della dichiarazione dello stato di guerra deliberato dalle Camere – nella potestà del Presidente della Repubblica in base all'articolo 87 della Costituzione.

L’ambito di applicazione della legge è, pertanto circoscritto:

1.      alla partecipazione delle Forze armate, delle Forze di Polizia ad ordinamento militare o civile e dei corpi civili di pace a missioni internazionali istituite nell'ambito dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) o di altre organizzazioni internazionali cui l'Italia appartiene o comunque istituite in conformità al diritto internazionale, comprese le operazioni militari e le missioni civili di polizia e per lo stato di diritto dell'Unione europea (art. 1, comma 1);

2.      all'invio di personale e di assetti, civili e militari, fuori del territorio nazionale, che avvenga secondo i termini della legalità internazionale, delle disposizioni e delle finalità costituzionali, in ottemperanza agli obblighi di alleanze o ad accordi internazionali o intergovernativi, o per eccezionali interventi umanitari (art. 1, comma 2).

Per quanto attiene alla procedura relativa l'avvio della partecipazione italiana a missioni internazionali il primo passaggio procedurale previsto dall’articolo 2 è rappresentato da una apposita delibera del Consiglio dei ministri da adottarsi previa comunicazione al Presidente della Repubblica ed eventualmente convocando il Consiglio supremo di difesa, ove se ne ravvisi la necessità (art.2, comma 1).

Successivamente (art.2, comma 2), le deliberazioni del Consiglio dei ministri dovranno essere comunicate alle Camere le quali tempestivamente;

1.      le discutono;

2.      con appositi atti di indirizzo, secondo le norme dei rispettivi regolamenti, le autorizzano, per ciascun anno, eventualmente definendo impegni per il Governo, ovvero ne negano l'autorizzazione.

Con riferimento al contenuto delle deliberazioni del Consiglio dei ministri, l’articolo 2, comma 2 precisa che il Governo indica per ciascuna missione l'area geografica di intervento, gli obiettivi, la base giuridica di riferimento, la composizione degli assetti da inviare, compreso il numero massimo delle unità di personale coinvolte, nonché la durata programmata e il fabbisogno finanziario per l'anno in corso.

Dovrà, inoltre, essere allegata la relazione tecnica sulla quantificazione dei relativi oneri, verificata ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 31, n. 196 del 2009[2].

Al fine di garantire la massima informazione in merito alle missioni in corso si prevede lo svolgimento di una apposita sessione parlamentare sull'andamento delle missioni autorizzate, da svolgere entro il 31 dicembre di ciascun anno (articolo 3).

In particolare, entro tale data (31 dicembre) il Governo, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, di concerto con il Ministro della difesa, con il Ministro dell'interno per la parte di competenza e con il Ministro dell'economia e delle finanze, presenta alle Camere, per la discussione e le conseguenti deliberazioni parlamentari, una relazione analitica sulle missioni in corso, anche ai fini della loro prosecuzione per l'anno successivo.

Tale relazione, anche con riferimento alle missioni concluse nell'anno in corso, precisa l'andamento di ciascuna missione e i risultati conseguiti, anche con riferimento esplicito alla partecipazione delle donne e all'adozione dell'approccio di genere nelle diverse iniziative per attuare la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 1325 del 31 ottobre 2000 e le risoluzioni successive, nonché i Piani d'azione nazionali previsti per l'attuazione delle stesse.

La citata Risoluzione 1325 su “Donne, Pace e Sicurezza” per la prima volta menziona il contributo delle stesse nella risoluzione dei conflitti per una pace durevole e fissa tra i vari obiettivi l’adozione di una “prospettiva di genere” e una maggiore partecipazione delle donne nei processi di mantenimento della pace e della sicurezza.

Nel 2022 sono state impiegate

-       53 unità di personale femminile nella missione UNIFIL in Libano;

-       45 unità nel dispositivo aeronavale nazionale apprestato per la sorveglianza e la sicurezza dei confini nazionali nell’area del Mediterraneo centrale, denominato Mare Sicuro (ora rinominato Mediterraneo Sicuro);

-       10 unità nella missione UE antipirateria denominata Atalanta;

-       9 unità nella missione NATO Joint Enterprise nei Balcani;

-       8 unità nella missione UE EUNAVFOR MED Irini;

-       7 unità di personale femminile nella Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh;

-       6 unità nell’ambito del potenziamento della presenza della NATO in Lettonia;

-       6 unità nell’ambito del potenziamento dell’Air Policing della NATO per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza;

-       5 unità nella missione UE EUTM SOMALIA;

-       5 unità nell’operazione NATO denominata Sea Guardian;

-       3 unità di personale femminile nella missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger – MISIN;

-       3 unità presso la base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti;

-       2 unità nella missione UN United Nations Peacekeeping Force in Cyprus (UNFICYP);

-       1 unità nella missione UE EUFOR ALTHEA in Bosnia-Erzegovina.

Inoltre, nell’ambito dei dispositivi aeronavali nazionali per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nel Golfo di Guinea, nello Stretto di Hormuz, nonché del dispositivo NATO per la sorveglianza navale nell’area sud dell’Alleanza, la presenza femminile ha inciso per circa l’8%, in linea con i ruoli previsti per il personale imbarcato sulle unità navali, senza limitazioni di impiego.

 

Per un approfondimento si veda il DOC.XXVI n. 1 e il tema dell’attività parlamentare “Il personale militare femminile nelle forze armate”.

 

Unico caso di impiego differenziato sulla base del genere di appartenenza è rappresentato dai Female Engagement Team (FET), nuclei specializzati formati da personale militare femminile chiamati ad interagire con la popolazione locale femminile dei territori dove operano, al fine di accrescere il consenso della comunità locale verso il personale militare e creare un ambiente di cooperazione ottimale per il raggiungimento degli obiettivi della missione (cfr. pagina 44 della Relazione sullo stato della disciplina militare e sullo stato dell'organizzazione delle Forze armate, anno 2021).

A sua volta la relazione analitica sulle missioni deve essere accompagnata da un documento di sintesi operativa che riporti espressamente per ciascuna missione i seguenti dati: mandato internazionale, durata, sede, personale nazionale e internazionale impiegato e scadenza, nonché i dettagli attualizzati della missione.

Infine, analogamente a quanto previsto per l’avvio delle nuove missioni, anche la relazione analitica sulle missioni in corso dovrà essere corredata della relazione tecnica sulla quantificazione dei relativi oneri, verificata ai sensi del richiamato articolo 17, comma 3, della legge n. 196 del 2009.

Per quanto concerne, poi, il profilo finanziario connesso alla partecipazione del personale civile e militare alle missioni internazionali, l’articolo 4 della legge n. 145 del 2016 ha previsto l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, di un apposito Fondo destinato al finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali, la cui dotazione è stabilita annualmente dalla legge di bilancio, ovvero da appostiti provvedimenti legislativi (comma 1).

 

A tal proposito si segnala che nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, sul capitolo 3006/1 programma 5.8 (Fondo per le missioni internazionali di cui all’ articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016) sono appostati fondi pari a euro 1.547.475.787 per il 2023 ed euro 276.900.000 per il 2024. Il MEF trasferisce tali fondi, sia in termini di cassa che di competenza, con decreto autorizzativo, al Ministero della Difesa.

Inoltre, il D.L. n. 34/2023, all’articolo 24, comma 1, ha incrementato di 44 milioni di euro per l’anno 2023 il Fondo per il finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali.

 

Si ricorda che lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (tabella 2) annesso alla legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio per il triennio 2022-2024) ha assegnato al Fondo una dotazione pari a euro 1.397.500.000 per l’anno 2022 e pari a 1.700.000.000 per l’anno 2023.

 

Per l’anno 2021, nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, sul capitolo 3006/1 programma 5.8 (Fondo per le missioni internazionali, ex articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016) sono stati appostati fondi pari a 1.482,9 milioni di euro, di cui 682,9 disponibili a legislazione vigente, e 800 milioni derivanti legge di bilancio per il 2021 (legge n. 178 del 2020). Per il 2022 sul capitolo sono presenti 1,6 miliardi di euro (850 milioni a legislazione vigente e 750 milioni rifinanziati dalla legge di bilancio per il 2021). Per il 2023 il capitolo presenta 500 milioni di euro, derivanti dalla legge di bilancio per il 2021.

Il MEF trasferisce tali fondi, sia in termini di cassa che di competenza, con decreto autorizzativo, al Ministero della Difesa.

 

Relativamente all’anno 2020, la legge di bilancio per tale anno (legge n. 160 del 2019) ha previsto nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, programma 5.8 (Fondo per le missioni internazionali, ex articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016 (programma 5.8 cap. 3006/1), una dotazione pari a euro 1.308,7 milioni per l'anno 2020 e pari a 850.000.000 per l'anno 2021.

Relativamente all’anno 2019, la legge di bilancio per tale anno (legge n. 145 del 2018) ha previsto nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, programma 5.8, cap. 3006/1 - Fondo per le missioni internazionali, ex articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016 - fondi pari a 997,2 milioni di euro; tuttavia, la deliberazione del 23 aprile 2019  ha autorizzato le missioni per il 2019 per un costo complessivo pari a euro 1.428.554.211, ma ha altresì previsto che la contabilizzazione in bilancio delle risorse (secondo quanto previsto dall' articolo 34 della legge n. 196 del 2009) avvenga in funzione della scadenza prevista per il pagamento dell'obbligazione “per cui il predetto onere comporterà, per l'anno 2019, un fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili pari ad euro 1.020.554.211 e per l'anno 2020 un fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili per euro 408.000.000”.

Relativamente all’anno 2018 nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, programma 5.8, cap. 3006/1 - Fondo per le missioni internazionali, ex articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016 - sono stati appostati fondi pari a 995 milioni di euro. Successivamente il comma 1 dell'articolo 24 del decreto legge n. 119 del 2018 ha incrementato di 130 milioni di euro, per il 2018, il Fondo missioni internazionali) al fine di garantire il fabbisogno finanziario necessario in relazione alle missioni internazionali per l'ultimo trimestre 2018.

Tuttavia per il solo 2018, le risorse sono state integrate anche a valere sul capitolo 1183 (Fondo da ripartire per provvedere ad eventuali sopravvenute maggiori esigenze di spese per acquisto di beni e servizi) del Ministero della Difesa, che la legge di assestamento relativa a tale anno (legge n. 111 del 2018) aveva provveduto ad incrementare di euro 295.000.000 di cui euro 274.008.733 destinati alla copertura degli oneri connessi con le missioni internazionali. In relazione al riparto di tale stanziamento si segnala che la legge istitutiva del richiamato fondo (legge n. 289 del 2012) prevede che venga disposto con decreti del Ministro competente, comunicati, anche con evidenze informatiche, al Ministero dell'economia e delle finanze, tramite gli Uffici centrali del bilancio, nonché alle competenti Commissioni parlamentari e alla Corte dei conti.

 

Ai sensi del comma 2 dell’articolo 4 della legge n. 145 del 2016 gli importi del Fondo missioni destinati alle politiche di cooperazione allo sviluppo - per interventi per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione - sono impiegati nel quadro della programmazione triennale di cui all'articolo 12 della nuova Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo, nonché nel rispetto del Capo IV della medesima legge.

 

Si ricorda che il richiamato articolo 12 ha previsto che un Documento triennale di programmazione e di indirizzo sulle attività di cooperazione, proposto dal Ministro degli esteri e della cooperazione, sia approvato dal Consiglio dei Ministri entro il 31 marzo di ogni anno. Tale Documento individua le linee generali d’indirizzo strategico triennale della cooperazione allo sviluppo. Si ricorda altresì che il Capo IV della richiamata legge disciplina l'Agenzia per la cooperazione allo sviluppo, la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo e il Comitato congiunto per la Cooperazione allo sviluppo.

 

Entro sessanta giorni dalla data di approvazione degli atti di indirizzo delle Camere, con uno o più DPCM, adottati su proposta dei Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della difesa, dell'interno e dell'economia e delle finanze, le risorse del Fondo sono ripartite tra le missioni indicate nella richiamata relazione di cui all'articolo 3, comma 1 - come risultante a seguito delle relative deliberazioni parlamentari.

 

Gli schemi di tali atti corredati di relazione tecnica esplicativa, sono trasmessi alle Commissioni competenti per materia che devono rendere il parere entro 20 giorni dalla relativa assegnazione.

il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, trasmette nuovamente i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, corredate dei necessari elementi integrativi di informazione e motivazione. I pareri definitivi delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari sono espressi entro il termine di dieci giorni dalla data della nuova trasmissione. Decorso tale termine, i decreti possono essere comunque adottati.

 

Fino all'emanazione dei decreti di riparto del Fondo, per la prosecuzione delle missioni in atto le amministrazioni competenti sono autorizzate a sostenere spese trimestrali determinate in proporzione alle risorse da assegnare a ciascuna missione. A tale scopo, su richiesta delle amministrazioni competenti, sono autorizzate anticipazioni di tesoreria trimestrali, da estinguere entro trenta giorni dall'assegnazione delle risorse di cui al comma.

 

Si segnala, infine, che il richiamato decreto-legge n. 148 del 2017 ha poi inserito nella legge-quadro anche una specifica disposizione in materia di flessibilità del sistema di finanziamento, stabilendo che, fino all'emanazione dei decreti di riparto delle risorse del fondo, le amministrazioni interessate possano ottenere un'anticipazione di tesoreria non superiore al 75 per cento delle somme iscritte nel fondo missioni, tenuto conto delle spese quantificate nelle relazioni tecniche. Quest'anticipazione del 75 per cento deve intervenire:

1.      entro dieci giorni dalla data di presentazione alle Camere delle deliberazioni del Governo concernenti l'avvio di nuove missioni;

2.      entro dieci giorni dalla data di approvazione degli atti di indirizzo delle Camere nel caso di prosecuzione di missioni in corso di svolgimento.

Ulteriori disposizioni della legge-quadro regolano poi, il trattamento economico e assicurativo del personale impiegato nelle missioni internazionali e la normativa penale ad essi applicabile.

 

Si segnala che il D.L. 169/2022 (cd. Missioni e Calabria), con l’articolo 1-bis (Integrazione dei Settori di spesa e contratti relativi alle missioni internazionali) ha ampliato il novero dei servizi, relativi alla partecipazione a missioni internazionali, per i cui contratti di fornitura il Ministero della difesa è autorizzato ad avviare fin dall'anno precedente le procedure di affidamento.

Inoltre, con l’articolo 1-ter (Acquisizioni di beni e cessioni a titolo gratuito nell'ambito delle attività di politica militare) dello stesso DL 169/2022 ha integrato il Codice dell’ordinamento militare (D.lgs. n. 66/2010) al fine di autorizzare il Ministero della difesa, nell’ambito delle iniziative aventi finalità di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, all’acquisizione di materiali non d’armamento e alla realizzazione di lavori ed opere ai fini della successiva cessione a titolo gratuito.

 

 

Più in dettaglio, relativamente all’anno 2023, lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (tabella 2) annesso alla legge di bilancio n. 197/2022 ha assegnato al Fondo una dotazione pari a euro 1.547.475.787 per l’anno 2023 e pari a euro 276.900.000 per l’anno 2024.

Il Fondo ha poi registrato alcuni movimenti, e in particolare:

-         con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze n. 5813 dell’8 marzo 2023 il Fondo è stato ridotto di euro 177.158.071 ai fini all’adempimento delle obbligazioni esigibili nel 2023 relative all’autorizzazione e alla proroga delle missioni internazionali per l’anno 2022;

-         con i decreti del Ragioniere Generale dello Stato n. 37680 del 24 febbraio 2023 e n. 59556 del 13 aprile 2023 sono stati riassegnati complessivamente sul Fondo, ai sensi dell’articolo 24, comma 2 della “Legge quadro”, euro 29.207.032, corrispondenti ai pagamenti effettuati dall’ONU quale corrispettivo di prestazioni rese dalle Forze armate italiane nell’ambito delle missioni internazionali;

§  con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze n. 140747 del 29 maggio 2023 il Fondo è stato incrementato di euro 44.000.000 in applicazione dell’articolo 24, comma 1 del decreto-legge n. 34/2023.

A seguito di tali variazioni, lo stanziamento corrente del Fondo per l’anno 2023 è pari a euro 1.443.524.748.

 

Lo schema di decreto attua le risoluzioni approvate dalla Camera dei Deputati il 29 giugno 2023 e dal Senato della Repubblica il 27 giugno 2023 con le quali le Camere hanno autorizzato le missioni internazionali e gli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno ai processi di pace e di stabilizzazione contenuti nella deliberazione del Consiglio dei Ministri del 1° maggio 2023.

Si ricorda che nella seduta del 22 giugno 2023 le Commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera hanno approvato la proposta di relazione all'Assemblea presentata dai relatori.

In seguito alla discussione della discussione della relazione delle Commissioni III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa), l'Assemblea della Camera nella seduta del 29 giugno 2023 ha approvato, con distinte votazioni:

§  la risoluzione Rosato ed altri n. 6-00033 e la risoluzione Chiesa, Zoffili, Orsini, Bicchielli ed altri n. 6-00036;

§  il dispositivo della risoluzione Provenzano ed altri n. 6-00034, respingendone la premessa;

§  nelle parti non risultate precluse e ad eccezione dei capoversi respinti, riferiti alle missioni nn. 35, 36, 37, 38, 39, 48, 49 e 50, il dispositivo della risoluzione Pellegrini ed altri n. 6-00035, respingendone la premessa;

§  il dispositivo, nelle parti non precluse, della risoluzione Fratoianni ed altri n. 6-00037, respingendone la premessa.

Nella seduta del 27 giugno, l'Assemblea del Senato ha approvato le risoluzioni sulle deliberazione Consiglio ministri sulla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali (Doc. XXIV, n. 6) e sulla relazione analitica sulle missioni internazionali (Doc. XXIV, n. 7), approvate dalla Commissione Esteri e Difesa.

 

Il totale ripartito con lo schema di decreto in esame, pari a euro 1.443.524.748 per l’anno 2023 e euro 276.900.000 per il 2024, risulta dal fabbisogno finanziario totale di 1.720.424.576 derivante dalle proroghe delle missioni internazionali in corso (1.431.749.719 euro per obbligazioni esigibili nel 2023 e euro 276.899.828 nel 2024, per un totale di 1.708.649.547) e dalle nuove missioni (11.775.029 euro per obbligazioni esigibili nel 2023).


 

Contenuto del DPCM

Da un punto di vista formale lo schema di decreto in esame è composto da due articoli e da un Allegato che illustra nel dettaglio il riparto tra le varie missioni internazionali e i singoli interventi di cooperazione.

Come previsto dalla normativa vigente, allo schema di DPCM sono allegate sia la relazione tecnica, sia la quantificazione degli effetti finanziari del provvedimento, eseguita separatamente per ciascuna disposizione del testo normativo sottoposto al parere parlamentare.

Nello specifico, ai sensi dell’articolo 1, le risorse del Fondo per le missioni internazionali (istituito nello stato di previsione del MEF - programma 5.8, cap. 3006/1 - ai sensi dell’articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016) pari a euro 1.443.524.748 per l’anno 2023 (comprensivi della decurtazione per euro 177.158.071 relativa all’adempimento delle obbligazioni esigibili nel 2023 previste per le missioni internazionali del 2022 e dei rimborsi per euro 22.341.104 e a euro 6.865.928 relativi ai pagamenti effettuati dall’ONU come corrispettivo di prestazioni rese dalle Forze armate italiane nell’ambito delle missioni internazionali e dell’integrazione di euro 44.000.000 di cui all’articolo 24, comma 1 del decreto-legge n. 34/2023) e pari a euro 276.900.00 per l’anno 2024, sono ripartite, ai sensi dell'articolo 34, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, per euro 1.443.524.748 per l’anno 2023, e per euro 276.899.828 per il 2024, tra le missioni internazionali e gli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione indicati nelle deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 1° maggio 2023 e autorizzati dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica con le rispettive risoluzioni, nelle misure indicate all’allegato 1 del presente decreto, per coprire il fabbisogno finanziario relativo al periodo ivi indicato.

 

L’articolo 2 dello schema di decreto in esame reca una specifica disposizione concernente l’indennità di missione da riconoscere al personale delle forze armate che partecipa alle missioni internazionali oggetto dello schema di decreto in esame.

In relazione alla disposizione in esame si ricorda che l’articolo 5 della legge n. 145 del 2016 dispone che, in aggiunta allo stipendio o alla paga e agli altri emolumenti a carattere fisso e continuativo, sia corrisposta al personale impiegato nelle missioni internazionali una indennità di missione. L’indennità in questione spetta a partire dalla data di entrata nel territorio dei Paesi interessati e fino alla data di uscita per la fine della missione. Le risorse da destinare alla corresponsione dell’indennità di missione sono quelle del richiamato fondo destinato al finanziamento delle missioni internazionali. In via generale, l’indennità di missione è pari: al 98% della diaria giornaliera prevista per il paese di destinazione, se il personale fruisce di vitto e alloggio gratuiti; all’intero della diaria giornaliera prevista per il paese di destinazione, incrementata del 30%, nel caso in cui il personale non fruisca di vitto e alloggio gratuiti.

Ai sensi del comma 3 dell’articolo 5 i DPCM che ripartiscono le risorse tra le missioni internazionali, possono individuare alcuni teatri operativi per i quali, in ragione del disagio ambientale, l’indennità è calcolata sulla diaria giornaliera di una località diversa da quella di destinazione, purché nello stesso continente. In considerazione del permanere della situazione di disagio ambientale in cui si svolgono le missioni internazionali e di esigenze di uniformità di trattamento del personale interessato, la disposizione in esame conferma tale necessità, come disposto anche dai DPCM di ripartizione delle risorse sul fondo missioni internazionali per gli anni precedenti.

 

Nello specifico l’articolo 2 prevede che l’indennità di missione,

§  per il personale delle Forze armate che partecipa alle missioni internazionali di seguito elencate sia calcolata sulle diarie indicate per ciascun gruppo:

-         UNIFIL, missione bilaterale di addestramento delle forze armate libanesi, personale impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrein e in Qatar, Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh, NATO Mission in Iraq, EUAM Iraq, missione di supporto alle Forze armate del Qatar, sorveglianza e sicurezza dello Stretto di Hormuz (diaria prevista con riferimento ad Arabia Saudita);

-         EUTM Somalia, EUCAP Somalia, missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane, personale impiegato presso la base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti, MINUSMA, EUCAP Sahel Mali, EUCAP Sahel Niger, EUTM Mozambico, missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger, MFO Multinational Force and Observer, MINURSO, NATO Implementation of the Enhancement of the Framework for the South, UNSOM, Sorveglianza e Sicurezza nel Golfo di Guinea, EUMPM Niger, Burkina Faso (diaria prevista con riferimento alla Repubblica democratica del Congo);

-         NATO potenziamento della presenza nell’area sud-est dell’Alleanza, EUMAM Ucraina (diaria prevista con riferimento alla Repubblica Slovacca).

§  per il personale inviato dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in missione in Africa, Asia-Pacifico, America ed Europa a valere sulle risorse di cui al presente decreto, si considerano le diarie previste, rispettivamente, per la Repubblica democratica del Congo, l’Arabia Saudita, il Venezuela ed i Paesi Bassi;

§  per il personale delle Forze di polizia impiegato nella missione EUBAM Libya si considera la diaria prevista per la Repubblica democratica del Congo, mentre per il personale delle Forze di polizia inviato nei territori palestinesi, si considera la diaria prevista per l’Arabia Saudita;

§  per il personale della Guardia di Finanza impiegato nella missione di assistenza nei confronti delle istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi si considera la diaria prevista per la Repubblica democratica del Congo.

 

Ripartizione delle risorse del fondo di cui all’articolo 4, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145.

Come in precedenza rilevato, l’allegato 1 indica la ripartizione delle risorse del fondo tra gli stati di previsione dei Ministeri della difesa, dell’interno, dell’economia e finanze, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della Giustizia e della Presidenza del Consiglio dei ministri (Agenzia informazioni e sicurezza esterna - AISE), per il finanziamento delle missioni e degli interventi di cooperazione di rispettiva competenza. Per ciascuno stato di previsione sono elencate le missioni e gli interventi da finanziare, utilizzando la numerazione delle schede contenute nel documento allegato alla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 1° maggio 2023, specificando il fabbisogno finanziario programmato nell’esercizio finanziario 2023 e quello per obbligazioni esigibili nell’esercizio finanziario 2023 e 2024.

 

Di seguito l’allegato 1.

 

 

 


 

Allegato 1

1. MINISTERO DELLA DIFESA

 

SCHEDA

MISSIONI INTERNAZIONALI

 

Fabbisogno finanziario programmato gennaio-31 dicembre 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F. 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F.2024

Prosecuzione missioni anno precedente - oneri in euro

1

NATO Joint Enterprise nei Balcani

105.991.989

84.793.589

21.198.400

2

European Union Rule of Law Mission in Kosovo (EULEX Kosovo)

862.859

862.859

0

3

EUFOR ALTHEA in Bosnia-Erzegovina

8.732.930

7.161.000

1.571.930

4

United Nations Peacekeeping Force in Cyprus (UNFICYP)

395.538

395.538

0

5

NATO Sea Guardian nel Mar Mediterraneo

11.299.463

9.039.463

2.260.000

6

EUNAVFOR MED operazione IRINI

31.847.655

25.478.155

6.369.500

7

United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL)

149.661.444

115.239.444

34.422.000

8

Missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza libanesi

11.824.401

9.460.401

2.364.000

9

Missione bilaterale di addestramento delle Forze di sicurezza palestinesi

1.790.517

1.790.517

0

10

Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh

241.297.305

193.037.805

48.259.500

11

NATO Mission Iraq

31.062.603

24.849.603

6.213.000

12

EUAM IRAQ

161.448

161.448

0

13

United Nations Military Observer Group in India and Pakistan(UNMOGIP)

208.998

208.998

0

14

Personale militare impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrain, Qatar e a Tampa

18.282.237

14.625.837

3.656.400

15

United Nations Support Mission in Libya (UNSMIL)

119.501

119.501

0

16

Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia

26.009.964

20.807.964

5.202.000

17

MIBIL Tunisia

343.609

343.609

0

18

United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali (MINUSMA)

524.874

524.874

0

19

EUCAP Sahel Mali

447.225

447.225

0

20

EUCAP Sahel Niger

833.432

833.432

0

21

Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger

52.929.912

42.343.912

10.586.000

22

Missione ONU United nations Mission for the Referendum in Western Sahara (MINURSO)

315.845

315.845

0

23

Multinational Force and Observers in Egitto (MFO)

6.809.175

6.809.175

0

24

UE antipirateria Atalanta

26.812.670

21.449.670

5.363.000

25

European Union Training Mission Somalia (EUTM Somalia)

16.015.694

12.812.694

3.203.000

26

EUCAP Somalia (ex EUCAP Nestor)

294.591

294.591

0

27

UNSOM Somalia

68.858

68.858

0

28

Missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale,gibutiane e yemenite e delle Forze armate gibutiane

7.336.880

7.336.880

0

29

Impiego personale base militare nazionale Gibuti

12.700.037

12.700.037

0

30

EUTM Mozambico

1.995.520

1.995.520

0

31

Operazione “Mediterraneo sicuro” e missione supporto Marina libica

104.648.293

83.718.293

20.930.000

32

Dispositivo aeronavale nazionale – Golfo di Guinea

13.877.363

11.101.863

2.775.500

33

Dispositivo aeronavale nazionale STRETTO DI HORMUZ

19.702.823

15.796.823

3.906.000

34

NATO Assistenza Paesi fianco sud dell’Alleanza

705.745

705.745

0

35

NATO sorveglianza spazio aereo

7.473.150

6.715.950

757.200

36

NATO sorveglianza navale area responsabilità Alleanza

64.394.597

53.868.927

10.525.670

37

NATO Air policing

52.892.946

42.314.946

10.578.000

38

NATO Presenza area sud-est

150.047.355

107.047.355

43.000.000

39

NATO Presenza Lettonia

39.619.530

31.695.630

7.923.900

40

Assicurazioni, trasporti, infrastrutture -  Cooperazione civile-militare

81.000.000

57.600.000

23.400.000

SUBTOTALE PROROGHE

1.301.338.976

1.026.873.976

274.465.000

Nuove missioni

6-bis

EUMAM Ucraina

9.192.876

9.192.876

0

16-bis

EUBAM LIBYA

275.095

275.095

0

21-bis

EUMPM NIGER

939.037

939.037

0

30-bis

Missione bilaterale supporto BURKINA FASO

1.368.021

1.368.021

0

SUBTOTALE NUOVE MISSIONI

11.775.029

11.775.029

0

TOTALE (SUBTOTALE PROROGHE+SUBTOTALE NUOVE MISSIONI)

1.313.114.005

1.038.649.005

274.465.000


 

2. PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI- AISE

 

SCHEDA

MISSIONI INTERNAZIONALI

 

Fabbisogno finanziario programmato gennaio-31 dicembre 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F. 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F.2024

41

Dispositivo info-operativo

30.000.000

30.000.000

0

TOTALE

30.000.000

30.000.000

0

 

3. MINISTERO DELL’INTERNO

 

SCHEDA

MISSIONI INTERNAZIONALI

 

Fabbisogno finanziario programmato gennaio-31 dicembre 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F. 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F.2024

42

European Union Rule of Law Mission in Kosovo (EULEX Kosovo)

992.690

992.690

0

43

UNMIK Kosovo

65.660

65.660

0

44

Cooperazione di polizia in Albania e Balcani

2.103.743

2.103.743

0

45

EUPOL COPPS in Palestina

314.840

314.840

0

46

EUBAM LIBYA

280.940

280.940

0

TOTALE

3.757.873

3.757.873

0


 

4. MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

SCHEDA

MISSIONI INTERNAZIONALI

 

Fabbisogno finanziario programmato gennaio-31 dicembre 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F. 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F.2024

45

Palestina EUPOL COPPS

83.897

83.897

0

TOTALE

83.897

83.897

0

5. MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

SCHEDA

MISSIONI INTERNAZIONALI

 

Fabbisogno finanziario programmato gennaio-31 dicembre 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F. 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F.2024

44

Cooperazione di polizia in Albania e Balcani

3.871.125

3.632.297

238.828

46

EUBAM LIBYA

149.950

149.950

0

47

Missione assistenza Guardia costiera libica

10.778.926

8.582.926

2.196.000

TOTALE

14.800.001

12.365.173

2.434.828


 

6. MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

 

SCHEDA

MISSIONI INTERNAZIONALI

 

Fabbisogno finanziario programmato gennaio-31 dicembre 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F. 2023

Fabbisogno finanziario per obbligazioni esigibili nellE.F.2024

48

Iniziative di cooperazione allo sviluppo e di

sminamento umanitario

251.000.000

251.000.000

0

49

Interventi a sostegno dei processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza

29.950.000

29.950.000

0

50

Partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza

17.718.800

17.718.800

0

51

Interventi operativi di emergenza e di sicurezza

60.000.000

60.000.000

0

TOTALE

358.668.800

358.668.800

0

 

 

 



[1]     Alla copertura integrale del fabbisogno finanziario connesso alle missioni dell'ultimo trimestre 2018 si provvedeva  - oltre che con il Fondo missioni del MEF ripartito da tale provvedimento - anche tramite ulteriori risorse stanziate sul capitolo 1183 (Fondo da ripartire per provvedere ad eventuali sopravvenute maggiori esigenze di spese per acquisto di beni e servizi) dello stato di previsione del Ministero della difesa.

[2]     Tale previsione normativa è stata inserita negli articoli 2 e 3 della legge-quadro sulle missioni internazionali dall'articolo 6, comma 1, lettera a), n. 2), del decreto legge n. 148 del 2017, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 172 del 2017. Ai sensi del comma 3 articolo 17, della legge, n. 196 del 2009 “(…) I disegni di legge, gli schemi di decreto legislativo, gli emendamenti di iniziativa governativa che comportino conseguenze finanziarie devono essere corredati di una relazione tecnica, predisposta dalle amministrazioni competenti e verificata dal Ministero dell'economia e delle finanze, sulla quantificazione delle entrate e degli oneri recati da ciascuna disposizione, nonché delle relative coperture, con la specificazione, per la spesa corrente e per le minori entrate, degli oneri annuali fino alla completa attuazione delle norme e, per le spese in conto capitale, della modulazione relativa agli anni compresi nel bilancio pluriennale e dell'onere complessivo in relazione agli obiettivi fisici previsti. Alla relazione tecnica è allegato un prospetto riepilogativo degli effetti finanziari di ciascuna disposizione ai fini del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, del saldo di cassa delle amministrazioni pubbliche e dell'indebitamento netto del conto consolidato delle pubbliche amministrazioni. Nella relazione sono indicati i dati e i metodi utilizzati per la quantificazione, le loro fonti e ogni elemento utile per la verifica tecnica in sede parlamentare secondo le norme di cui ai regolamenti parlamentari, nonché il raccordo con le previsioni tendenziali del bilancio dello Stato, del conto consolidato di cassa e del conto economico delle amministrazioni pubbliche, contenute nel DEF ed eventuali successivi aggiornamenti”.