Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Difesa
Titolo: Realizzazione del terzo e del quarto sottomarino tipo U212NFS e il relativo sostegno tecnico-logistico decennale
Riferimenti: SCH.DEC N.37/XIX
Serie: Atti del Governo   Numero: 37
Data: 07/04/2023
Organi della Camera: IV Difesa


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Realizzazione del terzo e del quarto sottomarino tipo U212NFS e il relativo sostegno tecnico-logistico decennale

7 aprile 2023
Schede di lettura


Indice

Premessa|Presupposti normativi|Contenuto|I programmi di acquisizione dei sistemi d'arma presentati nella legislatura corrente|


Premessa

Lo scorso 29 marzo il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R  n. SMD 16/2022, denominato "U212 NFS", per la realizzazione del terzo e del quarto sottomarino tipo U212NFS e il relativo sostegno tecnico-logistico decennale (A.G. 37), corredato delle schede tecnica e illustrativa.


Presupposti normativi

L'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato.

La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia.

Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari.

La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte.

 I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.

Si ricorda che ai sensi dell'articolo 536-bis sulla verifica dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, il Capo di stato maggiore della difesa, sulla base degli obiettivi e degli indirizzi definiti dal Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza, procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma e propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi relativi a linee di sviluppo capacitive che risultino non più adeguate, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP.

In base al comma 2 gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), devono essere sottoposti a tale parere. Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto.


Contenuto

Il programma pluriennale in esame (A.G. 37), denominato "U212 NFS", si riferisce alla realizzazione del terzo e del quarto sottomarino tipo U212NFS (Near Future Submarine), ovvero la realizzazione di una serie di quattro sottomarini derivati dalla Classe U212A, trae le proprie motivazioni operative, oltre che nellae il relativo sostegno tecnico-logistico decennale e rappresenta la prosecuzione del programma già approvato n. SMD 02/2019 relativo allo sviluppo, all'acquisizione ed al sostegno tecnico-logistico decennale dei primi due sommergibili U212, derivanti dalla classe Todaro (per approfondimenti si rinvia al relativo dossier).

La Componente Sommergibili nazionale è attestata attualmente su otto Unità4 della Classe Sauro e 4 della Classe Todaro (tipo U212A). In particolare, la Classe Todaro è opera della cantieristica italiana nel quadro di un accordo industriale, frutto della cooperazione governativa italo-tedesca maturata nell'alveo di un Memorandum of Understanding firmato nel 1996 e rinnovato nel 2017. 
La scheda illustrativa precisa che lo Strumento navale nazionale si avvale del supporto fondamentale delle Unìtà subacquee, i sottomarini, al fine di assolvere al proprio compito istituzionale di difesa e sicurezza negli spazi marittimi vitali per il Paese. I sottomarini, con la loro capacità di dominare la dimensione subacquea, contribuiscono attivamente al controllo della dimensione marittima attraverso le Operazioni di Sicurezza che ìncludono il controllo del traffico di migranti, di droga, il contrabbando o azioni terroristiche, ma soprattutto possono costituire un importante elemento di deterrenza, ingrediente fondamentale per l'equilibrio internazionale, su cui poggiano la pace, la sicurezza e la stabilità globale. 

La Finalità operativafinalità operativa del programma è quella di preservare un'adeguata capacità di sorveglianza degli spazi marittimi e subacquei di interesse. La necessità del rinnovamento della  flotta subacquea deriva dalla sopraggiunta obsolescenza delle Unità della Classe Sauro (terza e quarta serie), ormai prossime alla fine della loro vita operativa e tecnica. Un'altra esigenza è quella di adeguare le capacità operative dei sottomarini all'evoluzione dello scenario strategico. 

La Rapporti con l'industriafiliera tecnologica coinvolta dal programma è principalmente riconducibile alla Design Authority italiana e coinvolge importanti realtà industriali nazionali, oltre a piccole e medie imprese distribuite sull'intero territorio nazionale. Tra le principali innovazioni associate al programma, la relazione tecnica ricorda la creazione di una partnership industriale associata allo sviluppo della nuova batteria di propulsione al litio. La relazione illustrativa segnala che lo sviluppo del prototipo di batteria di nuova generazione per sottomarini costituisce un'innovazione tecnologica e prestazionale che può aprire possibilità di esportazione e commercializzazione su scala globale. Un altro aspetto su cui incide il programma riguarda il settore dell'automotiveanche tramite l'utilizzo di materiali compositi speciali ad altissime prestazioni e la messa a punto di sistemi di propulsione alternativi con utilizzo di idrogeno quale combustibile, con sinergie con il mondo delle ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico.

Inoltre, il programma, grazie alla tecnologia dei sollevamenti elettrici in sostituzione della precedente tecnologia idraulica, consentirà di lanciare sul mercato internazionale il primo progetto di "vela" e architettura della distribuzione elettrica secondo il nuovo concetto "All electric".

Saranno infine coinvolti anche i settori tecnologici che fanno capo alle costruzioni subacquee, con un sensibile incremento del contributo nazionale alla tecnologia utilizzata a bordo dei sottomarini, dal 15% circa della prima serie al 70% delle prossime due unità di prevista realizzazione.

Il programma sarà fondamentale - sempre secondo la relazione illustrativa - anche nell'assunzione di una posizione di forza in occasione delle prossime concertazioni con Francia e Germania che definiranno i nuovi equilibri cantieristici europei.

Secondo la relazione tecnica, il programma dispone di una rilevante visibilità internazionale, nell'ottica di un futuro progetto di Difesa comune europea, in quanto integrato nell'ambito del procurement internazionale dell'agenzia OCCAR, quale progetto già consolidato (design e contratto operante) a fronte di iniziative simili portate avanti da altri Paesi (Norvegia, Germania, Olanda, Turchia, Indonesia) che si trovano ancora ad uno stato embrionale.

Con l'avvio della costruzione della terza unità e della quarta, verrà fornito ulteriore slancio all'industria nazionale, anche in chiave Cooperazione internazionale e prospettive di exportexport. In tal senso, il polo cantieristico italiano sarà in grado di incrementare ulteriormente il proprio valore industriale, in termini di competitività e penetrazione nei mercati esteri.

Riuscire a mantenere nel proprio portafoglio ordini la capacità di realizzare unità subacquee rappresenta per l'industria nazionale un elemento estremamente qualificante nell'ottica dell'export. Inoltre, sempre secondo la relazione tecnica, vanno considerati i potenziali ambiti di cooperazione derivanti dal contratto di supporto in vita dei nuovi mezzi, dato che diversi impianti adottati dai sottomarini tipo U212, U214, U218 potranno favorire accordi di cooperazione nell'ambito del Common In-service Support, come già avviene tra Italia, Germania e Portogallo.

Caratteristiche tecnicheRispetto ai precedenti U212A (classe Todaro), i nuovi sottomarini U212 NFS sono progettati per assicurare il perfezionamento delle seguenti capacità:

  • comando e controllo, attraverso l'incremento delle capacità di comunicazione, dello scambio dati e management dei team di condotta operativa e di piattaforma;
  • lunga permanenza in mare, attraverso la riduzione dei fabbisogni logistici, il maggior rendimento del sistema di propulsione imbarcato a Fuel Cell (alimentate a idrogeno e ossigeno), e l'adozione di nuove tecnologie di immagazzinamento e di gestione dell'energia;
  • capacità antisommergibile e antinave, attraverso, fra l'altro, il potenziamento delle difese anti-siluro e l'adozione di sistemi radar di contro-scoperta;
  • autonomia complessiva e occulta, garantita dall'impiego di un sistema di batterie per la propulsione che permetta di effettuare missioni fino all'estremità del cosiddetto ''Mediterraneo Allargato".

Dovrà essere assicurata l'implementazione di un sistema di Supporto Logistico IntegratoSupporto Logistico Integrato (SLI) per un periodo non inferiore ai 10 anni, finalizzato al mantenimento e al miglioramento del livello di efficienza e prontezza operativa, al progressivo rinnovamento tecnologico di sistemi/apparati e alla prevenzione delle obsolescenze e all'accrescimento delle capacità di supporto "in house".

L'interoperabilità sarà garantita dall'applicazione degli attuali standard internazionali/NATO ad impianti e apparati. Dal momento che i sottomarini U212 NFS rappresentano l'evoluzione del progetto U212A, essi confluiranno nell'organizzazione di un programma di supporto logistico internazionale (Common In-Service Support - CISS) già in essere con la Germania, al quale ha recentemente aderito anche la Marina portoghese e che prevede l'adesione di ulteriori partner. Tale accordo - secondo la relazione illustrativa - ha suscitato l'interesse di altri Paesi europei che prevedono di acquisire flotte subacquee derivanti da progetti di matrice tedesca (Norvegia, con l'U212CD, Olanda, Polonia, Grecia). 

L'equipaggio specialistico dei sottomarini U212 NFS sarà estremamente ridotto, come per la tipologia U212A. Gli equipaggi saranno intercambiabili e, per far fronte ai necessari adeguamenti tecnologici relativi alla nuova piattaforma U212 NFS, il programma di acquisizione prevedrà la somministrazione di Aspetti addestrativicorsi per operatori/manutentori di bordo e di terra, nonché per il personale addetto ai collaudi.

Le Unità dovranno poter Interoperabilità e standardizzazioneoperare con assetti non organici alla Marina, in particolare con altre Unità e sistemi in dotazione alle altre Forze Armate italiane, della NATO, UE e di coalizione. I sistemi di piattaforma e di combattimento saranno quindi caratterizzati dalla massima comunanza con i sistemi di più recente introduzione nella Marina Militare e con quelli delle altre organizzazioni. Sarà quindi assicurata l'interoperabilità dei sistemi/apparati nei termini indicati dagli STANAG (NATO Standardization agreement) e dalle altre regolamentazioni e prescrizioni applicabili a livello NATO e di Unione Europea. 

Per quanto attiene alla Durata e costo del programmadurata, il programma di acquisizione della terza e quarta unità di tipo U212NFS è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio nel 2023 e durata complessiva di quindici anni (2023-2037).

Relativamente ai profili finanziari, la scheda tecnica precisa che l'onere complessivo della realizzazione del terzo e del quarto sottomarino ed il relativo sostegno tecnico-logistico decennale è stimato in circa 1.332,39 milioni di euro, a condizioni economiche 2020. Tale attività viene suddivisa in due fasi:

  • la prima fase, limitata all'acquisizione del terzo sottomarino, del relativo supporto logistico iniziale e di un'aliquota di dotazioni/sistemi a beneficio dell'intera classe U212NFS - che costituisce oggetto del presente schema di decreto sottoposto al parere della Commissione - ha un valore stimato di 673,39 milioni di euro ed è finanziata a valere sugli stanziamenti derivanti dallo stato di previsione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT);
  • la seconda fase - che costituirà successivamente oggetto di uno o più schemi di decreto, da sottoporre a nuovo parere parlamentare - per il restante valore previsionale complessivo di 659 milioni di euro, finalizzata all'acquisizione del quarto sottomarino e al completamento delle dotazioni/sistemi e al supporto tecnico-logistico per tutti i sottomarini U212NFS.

Nella premessa dell'atto in esame si specifica infatti che lo schema di decreto in esame è circoscritto alla prima fase dell'impresa e che il completamento del medesimo programma formerà oggetto successivamente di uno o più schemi di decreto, da sottoporre all'esame delle Camere, una volta reperite le necessarie risorse finanziarie, al fine di consentire la verifica in sede parlamentare della relativa copertura.

Nella scheda tecnica si precisa, inoltre, che il completamento del programma sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti che, come rilevato nelle premesse dello schema di decreto, saranno successivamente sottoposti al parere parlamentare. La scheda tecnica precisa, quindi, che tali interventi potranno essere contrattualizzati subordinatamente al loro eventuale rifinanziamento.

Per quel che attiene al costo del programma, la scheda tecnica sottolinea che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere quanto sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari e che laddove, in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo, con iter analogo.

In considerazione della priorità del programma, la copertura finanziaria potrà ulteriormente essere garantita a valere delle risorse iscritte nella missione "Difesa e sicurezza del territorio", programma "Pianificazione Generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari" dello Stato di previsione della spesa del Ministero Difesa, opportunamente rese disponibili anche a mezzo di preventiva rimodulazione/revisione di altre spese concordata con il Ministero dell'Economia e delle Finanze. In ogni caso, il programma sarà gestito in modo tale da renderlo compatibile con le risorse complessivamente disponibili a legislazione vigente, ovvero rimodulato attraverso progressiva attuazione e/o ridefinizione della tempistica sottesa.

Nella scheda tecnica si precisa, altresì, che l'impresa pluriennale avrà uno sviluppo per fasi auto-consistenti ed è stata recepita nell'ambito della programmazione tecnico-finanziaria dello Stato Maggiore della Difesa, a valere sugli stanziamenti derivanti dal Bilancio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (legge n. 160/2019, articolo 1, comma 14, e rifinanziamenti della legge n. 147/2013- legge di stabilità per il 2014) con il seguente previsionale cronoprogramma dei pagamenti, meramente indicativo, da attualizzarsi, sia in termini di volume che di estensione temporale, a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di pagarnento.

(in  milioni di euro)
Cap.-p.g.
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
2031
2032
2033
2034
2035
2036
TOTALE
art 1 co 14
LdB 2020 (MIMIT)
7419-06
10
10
24,77
42,22
30
46,4
163,39
legge 147/2013 
L. di stabilità 2014
7419-07
25
25
50
50
50
55
55
40
35
25
30
30
20
20
510
TOTALE
25
25
50
50
60
65
79,77
82,22
65
71,4
30
30
20
20
673,39

Al riguardo, lo Stato maggiore della Difesa fa presente che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, come emergente dal completamento dell'attività tecnico-amministrativa. L'Amministrazione potrà, inoltre, adottare eventuali misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del completamento del progetto in esame. 

In relazione al programma in esame, il medesimo è riportato nel  Il programma in esame nel DPP 2022-2024Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2022-2024 tra le schede dei programmi operanti (pag. 118). Tale programma di cooperazione italo-tedesco riguarda il mantenimento di adeguate capacità della componente marittima della Difesa per la sorveglianza subacquea negli scenari di rilevanza strategica. Il DPP precisa che il decreto ministeriale, ai sensi dell'art. 536 del C.O.M., relativo ai primi due sottomarini, è stato approvato nell'annualità 2019, mentre è in corso di approvazione il previsto decreto relativo al terzo e quarto sottomarino. Per quanto concerne l'ambito di applicazione del presente schema di decreto (acquisizione del terzo sottomarino, del relativo supporto logistico iniziale e di un'aliquota di dotazioni/sistemi a beneficio dell'intera classe U212NFS) si rinvia a quanto specificato nella sezione del presente dossier realtiva a "Durata e costo del programma".

Riguardo alle condizioni contrattuali e facoltà di recesso la relazione precisa che al momento, in assenza di un atto contrattuale, si possono esprimere solo valutazioni generalmente valide per ogni attività contrattuale.

Le norme che disciplinano la materia contrattuale pubblic La disciplina del recesso a nel nostro ordinamento sono di derivazione europea e sono rappresentate dal Codice dei Contratti ( D.Lgs. n. 50 del 2016) e relativi regolamenti di attuazione generale ( D.P.R. n. 207 del 2010) e speciale per il settore della Difesa ( D.P.R. n. 236 del 2012). A queste si affiancano, per quel che concerne la disciplina degli appalti nel settore della Difesa e Sicurezza, il provvedimento di recepimento della Direttiva comunitaria 2009/81/UE ( D.Lgs. n. 208 del 2011) e il relativo regolamento di attuazione ( D.P.R. n. 49 del 2013). Tali ultimi provvedimenti normativi, che per il settore del  procurement militare costituiscono la principale disciplina di riferimento, rinviano alle disposizioni del Codice dei Contratti e dei relativi regolamenti di attuazione per ciò che concerne specifici istituti come, ad esempio, il recesso.
Per quel che concerne la disciplina del  recesso dal contratto in ambito nazionale questa è, infatti, riconducibile principalmente a quanto previsto dall' articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 e dall' articolo 1373 del Codice Civile fatto salvo, ovviamente, quanto stabilito nello specifico atto negoziale circa le eventuali condizioni e modalità di esercizio del recesso. Il quadro di riferimento è completato dalle disposizioni in materia dettate dalla Legge di contabilità generale dello Stato ( R. D. n. 2440 del 1923) e dal relativo regolamento di attuazione del  Libro IV del Codice Civile. L' articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 detta i principi in base ai quali determinare le possibili conseguenze economiche discendenti dall'esercizio della facoltà di recesso. In particolare, l'esercizio del diritto di recesso è subordinato al pagamento delle prestazioni eseguite e del valore dei materiali acquistati, non altrimenti impiegabili dall'esecutore, oltre al dieci per cento dell'importo residuale necessario per raggiungere i quattro quinti dell'ammontare globale del contratto. Ulteriore condizione è rappresentata dall'obbligo per l'Amministrazione di assumere la proprietà e il carico contabile dei materiali non altrimenti impiegabili dall'esecutore.

I programmi di acquisizione dei sistemi d'arma presentati nella legislatura corrente

Nel corso dell'attuale legislatura sono stati presentati al Parlamento i seguenti  programmi di acquisizione di sistemi d'arma:

Atto n. 30  -  programma n. SMD 28/2022 (denominato "Aeroporti Azzurri"), relativo all'ammodernamento delle basi e degli aeroporti dell'Aeronautica Militare;  Atto n. 31  -  programma n. SMD 29/2022 (denominato "Mezzi tattici"), relativo al rinnovamento e al mantenimento dell'Autovettura da Ricognizione (AR) e del Veicolo Multiruolo (VR) dell'esercito;  Atto n. 32   -  programma n. SMD 30/2022 (denominato "Caserme Verdi"), relativo alla realizzazione di caserme dell'Esercito Italiano di nuova generazione, funzionali e pienamente rispondenti alle normative vigenti in materia antisismica, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di efficientamento energetico; Atto n. 37 - P rogramma n. SMD 16/2022 (denominato "U212 NFS") per la realizzazione del terzo e del quarto sottomarino tipo U212NFS e il relativo sostegno tecnico-logistico decennale.

Per un approfondimento sugli schemi di decreto presentati  nella precedente legislatura si rinvia al seguente focus  I programmi d'arma presentati al Parlamento nella XVIII legislatura.