Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Difesa
Titolo: Schema di decreto ministeriale di approvazione del Programma pluriennale di A/R n. SMD 29/2022 relativo al rinnovamento e al mantenimento dell'Autovettura da Ricognizione e del Veicolo Multiruolo dell'Esercito
Riferimenti: SCH.DEC N.31/XIX
Serie: Atti del Governo   Numero: 31
Data: 27/03/2023
Organi della Camera: IV Difesa


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Schema di decreto ministeriale di approvazione del Programma pluriennale di A/R n. SMD 29/2022 relativo al rinnovamento e al mantenimento dell'Autovettura da Ricognizione e del Veicolo Multiruolo dell'Esercito

27 marzo 2023
Atti del Governo


Indice

Premessa|Presupposti normativi|Contenuto|I programmi di acquisizione di sistemi d'arma presentati nella legislatura corrente|


Premessa

 Lo scorso 9 marzo il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R  n. SMD 29/2022, denominato "Mezzi tattici", relaiivo al rinnovamento e al mantenimento dell'Autovettura da Ricognizione (AR) e del Veicolo Multiruolo (VM) dell'Esercito italiano (A.G. 31), corredato delle schede tecnica e illustrativa.


Presupposti normativi

L'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato.

La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia.

Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari.

La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte.

 I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.

Si ricorda che ai sensi dell'articolo 536-bis sulla verifica dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, il Capo di stato maggiore della difesa, sulla base degli obiettivi e degli indirizzi definiti dal Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza, procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma e propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi relativi a linee di sviluppo capacitive che risultino non più adeguate, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP.

In base al comma 2 gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), devono essere sottoposti a tale parere. Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto.


Contenuto

Il programma pluriennale in esame (A.G. 31), denominato "Mezzi tattici", è relativo al rinnovamento e al mantenimento dell'Autovettura da Ricognizione (AR) e del Veicolo Multiruolo (VM) dell' Esercito italiano, mezzi tattici idonei per l'impiego in tutto lo spettro delle missioni assegnate e nello specifico:

- sul territorio nazionale, per supporto alle attività formative, addestrative e di guarnigione;

- in tutti i contesti operativi di impiego, per attività di Comando e Controllo (C2), collegamento, controllo del territorio e ricognizione di itinerari.

GliFinalità operativa obiettivi del programma riguardano:

  • il rinnovamento dei parchi relativi alle Autovetture da Ricognizione e ai Veicoli Multiruolo, considerato che i veicoli attualmente in inventario sono stati acquisiti in gran parte alla fine degli anni '90;
  • la prosecuzione del programma acquisitivo, dando priorità ai veicoli sottoposti a maggiore usura in quanto impiegati in maniera continuativa in operazioni sul territorio nazionale, quale ad esempio l'Operazione "Strade Sicure".

 

La relazione illutrativa segnala che il programma in esame rappresenta la naturale prosecuzione del programma SMD 24/2019.

Tali automezzi dovranno essere Caratteristiche tecnichenecessariamente caratterizzati da semplicità costruttiva, robustezza, durata e affidabilità nelle varie situazioni d'impiego previste. In particolare:

- per i veicoli da ricognizione (AR), è auspicabile l'approvvigionamento di veicoli analoghi a quelli già acquisiti nell'ambito del programma SMD 24/2019, allestiti su base JEEP Wrangler (gruppo FCA), per i quali è stato avviato il piano di omologazione militare (che ne permette l'impiego in ambiente operativo e anche per missioni all'estero). La scheda illustrativa precisa che si ricorrerà all'approvvigionamento direttamente dal libero mercato, individuando piattaforme caratterizzate da elevata mobilità su tutti i terreni, bassi costi di acquisto e gestione e una rete di assistenza capillare sul territorio nazionale;

- per i veicoli multiruolo (VM), dovranno essere utilizzate componenti di normale produzione, reperibili sul territorio nazionale facilmente e continuativamente lungo l'intero ciclo di vita dei veicoli. È inoltre essenziale che la Società costruttrice sia in grado di assicurare un'adeguata assistenza tecnica sul territorio nazionale ed europeo, garantendo adeguate forniture di ricambi.

Nell'ambito contrattuale sarà richiesta una forma di Supporto logisticosupporto logistico integrato, a cura delle industrie produttrici/fornitrici dei veicoli, che assicuri l'assistenza tecnica (comprensiva di recupero del veicolo in caso di avaria) su tutto il territorio nazionale, l'esecuzione di interventi manutentivi programmati e correttivi e la fornitura di parti di ricambio.

I mezzi e materiali in acquisizione dovranno rispondere a requisiti di Interoperabilità e standardizzazioneinteroperabilità con i mezzi già in dotazione/acquisizione.

Per quanto riguardaRapporti con l'industria i rapporti con l'industria, i settori industriali interessati sono prevalentemente quelli dell'industria automobilistica e meccanica. Saranno inoltre coinvolte tutte le aziende dell'indotto legate ai trasporti, alla viabilità e all'alta tecnologia.

L'industria fornitrice sarà definita in sede di gara o in esito alla procedura tecnico-amministrativa adottata dalla stazione appaltante. Tuttavia, lo Stato Maggiore della Difesa segnala che, da preliminari indagini condotte dalla Direzione Tecnica competente, si è avuto riscontro del particolare interesse dell'industria Nazionale già operante nel settore della Difesa (TEKNE Sr.l., con sede operativa a Ortona (Chieti) e IVECO Defence Vehicles S.p.A. con sede principale a Bolzano). Relativamente ai veicoli da ricognizione (AR), le acquisizioni attualmente in corso in virtù del citato Decreto SMD 24/2019, si basano sul veicolo Jeep Wrangler (gruppo FCA).

Ne deriva, pertanto, secondo quanto evidenziato nella scheda tecnica, che la realizzazione del programma avrebbe un positivo impatto sulle PMl, distribuite su tutto il territorio nazionale, creando un indotto orientato alla crescita tecnologica e del know-how e al conseguimento di una maggiore competitività, con possibile allargamento del mercato in chiave internazionale. Gli aspetti legati a potenziali scenari di Cooperazione internazionale ed exportcooperazione internazionale sono comunque subordinati alla definizione dell'industria chiamata alla realizzazione del progetto.

Per quanto attiene alla Durata e costo del programmadurata, il programma "Mezzi tattici" è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio nel 2023 e durata complessiva di dieci anni (2023-2032).

Lo schema di decreto in esame, come specificato nella scheda tecnica, afferisce alla seconda fase e al successivo completamento del programma. Tale fase, implementata in autonomia e indipendenza dalle altre, garantirà il rinnovamento e mantenimento a numero degli attuali parchi di veicoli da ricognizione (AR) e multiruolo (VM) attraverso l'approvvigionamento di automezzi tecnologicamente avanzati ed in grado di combinare prestazioni elevate con maggiore sicurezza del personale, oltre che un aggiornamento per gli aspetti di sostenibilità ambientale. Nella seconda fase del programma è inoltre previsto lo sviluppo, l'omologazione e l'acquisizione del nuovo Veicolo Multiruolo.

 Relativamente ai profili finanziari, nella premessa dell'atto in esame si specifica che la fase dell'impresa oggetto del presente decreto, che prevede un onere complessivo di 1.103,6 milioni di euro,  sarà finanziata per un importo pari a 150,90 milioni di euro  sugli stanziamenti derivanti dal fondo investimenti di cui all'articolo 1), comma 45, della legge 30 dicembre 2018, n. 145  (legge di bilancio 2019). Si specifica altresì che il completamento del medesimo programma formerà oggetto successivamente di uno o più schemi di decreto, da sottoporre all'esame delle Camere, una volta reperite le necessarie risorse finanziarie, al fine di consentire la verifica in sede parlamentare della relativa copertura.

Nel testo del provvedimento, precisamente al punto 5) della scheda tecnica si evidenzia, peraltro, che l'onere previsionale complessivo del programma, già avviato con il citato decreto nr. SMD 24/2019, è stimato in circa 1.181,00 M€, dei quali:

77,40 M€, già autorizzati con il Decreto SMD 24/2019, per la prima fase dell'impresa, completamente finanziata;

1.103,6 M€, per la seconda fase, finanziata per 150,9 M€ a valere sugli stanziamenti derivanti da capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della Difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.

Nella scheda tecnica si precisa, inoltre, che il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 952,7 M€, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti che, come rilevato nelle premesse dello schema di decreto, saranno successivamente sottoposti al parere parlamentare.

La scheda tecnica precisa, quindi, che tali interventi potranno essere contrattualizzati subordinatamente al loro eventuale rifinanziamento.

Per quel che attiene al costo del programma, la scheda tecnica sottolinea che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere quanto sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari e che laddove, in corso d'opera, l'approfondimento tecnico-amministrativo dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un decreto integrativo, con iter analogo.

Nella scheda tecnica si precisa, alresì, che l'impresa pluriennale avrà uno sviluppo per fasi auto-consistenti ed è stata recepita nell'ambito della programmazione tecnico-finanziaria dello Stato Maggiore della Difesa, a valere sugli stanziamenti derivanti dal Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa (legge di bilancio 2019, articolo 1 comma 95) con il seguente previsionale cronoprogramma dei pagamenti, meramente indicativo, da attualizzarsi, sia in termini di volume che di estensione temporale, a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di pagarnento.

(in milioni di euro)
Cap.
2023
2024
2025
2026
2027
TOTALE
art 1 co 95
LdB 2019 (DIFESA)
7120-40
15,3
30,2
36,5
32,0
36,9
150,9
TOTALE
15,3
30,2
36,5
32,0
36,9
150,9

Al riguardo, lo Stato maggiore della Difesa fa presente che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, come emergente dal completamento dell'attività tecnico-amministrativa. L'Amministrazione potrà, inoltre, adottare eventuali misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del completamento del progetto in esame. 

In relazione al programma in esame, il medesimo è riportato nel  Il programma in esame nel DPP 2022-2024Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2022-2024 tra le schede dei programmi operanti (pag. 113), con la denominazione "Mezzi per concorso alle forze di pubblica sicurezza". Il programma prevede l'acquisizione di autovetture da ricognizione (AR) e veicoli multiruolo (VM), volti a consentire alle Forze Armate di essere prontamente impiegabili e di mantenere nel tempo la capacità d'intervento e di concorso a favore delle forze di Polizia, per quanto attiene al controllo del territorio e alla vigilanza dei punti sensibili. I mezzi in acquisizione, date le caratteristiche costruttive, potranno essere impiegati efficacemente anche per attività di soccorso in caso di pubbliche calamità. Il programma è destinatario di finanziamenti recati dal fondo di cui all'articolo 1 comma 1072 della Legge di Bilancio 2018 (77,40M€) e dal fondo di cui all'articolo 1 comma 95 della Legge di Bilancio 2019 (150,90M€). Il DPP segnala che il previsto DM ai sensi dell'art.536 del C.O.M. è stato approvato a dicembre 2019 per la quota recata dal comma 1072. Per il previsto decreto ai sensi dell'art. 536 del C.O.M. è in corso lo specifico iter d'approvazione finalizzato all'avvio di un'ulteriore fase acquisitiva. Il profilo programmatico degli stanziamenti descritto nel DPP è diverso da quello riportato nel programma in esame, anche in considerazione del fatto che se ne prevedeva l'avvio nel 2022.
Il DPP 2020-2022 (pag 59) riporta la seguente ripartizione delle risorse:
- 77,4 M€ derivanti dal fondo di cui all'articolo 1 comma 1072 della Legge di Bilancio per il 2018, il cui DM, ai sensi dell'art.536 del C.O.M., è stato approvato a dicembre 2019 (SMD 24/2019);
- 150,9 M€ derivanti dal fondo di cui all'articolo 1 comma 95 della Legge di Bilancio.

Riguardo alle condizioni contrattuali e facoltà di recesso la relazione precisa che al momento, in assenza di un atto contrattuale, si possono esprimere solo valutazioni generalmente valide per ogni attività contrattuale.

Le norme che disciplinano la materia contrattuale pubblic La disciplina del recesso a nel nostro ordinamento sono di derivazione europea e sono rappresentate dal Codice dei Contratti ( D.Lgs. n. 50 del 2016) e relativi regolamenti di attuazione generale ( D.P.R. n. 207 del 2010) e speciale per il settore della Difesa ( D.P.R. n. 236 del 2012). A queste si affiancano, per quel che concerne la disciplina degli appalti nel settore della Difesa e Sicurezza, il provvedimento di recepimento della Direttiva comunitaria 2009/81/UE ( D.Lgs. n. 208 del 2011) e il relativo regolamento di attuazione ( D.P.R. n. 49 del 2013). Tali ultimi provvedimenti normativi, che per il settore del  procurement militare costituiscono la principale disciplina di riferimento, rinviano alle disposizioni del Codice dei Contratti e dei relativi regolamenti di attuazione per ciò che concerne specifici istituti come, ad esempio, il recesso.
Per quel che concerne la disciplina del  recesso dal contratto in ambito nazionale questa è, infatti, riconducibile principalmente a quanto previsto dall' articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 e dall' articolo 1373 del Codice Civile fatto salvo, ovviamente, quanto stabilito nello specifico atto negoziale circa le eventuali condizioni e modalità di esercizio del recesso. Il quadro di riferimento è completato dalle disposizioni in materia dettate dalla Legge di contabilità generale dello Stato ( R. D. n. 2440 del 1923) e dal relativo regolamento di attuazione del  Libro IV del Codice Civile. L' articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 detta i principi in base ai quali determinare le possibili conseguenze economiche discendenti dall'esercizio della facoltà di recesso. In particolare, l'esercizio del diritto di recesso è subordinato al pagamento delle prestazioni eseguite e del valore dei materiali acquistati, non altrimenti impiegabili dall'esecutore, oltre al dieci per cento dell'importo residuale necessario per raggiungere i quattro quinti dell'ammontare globale del contratto. Ulteriore condizione è rappresentata dall'obbligo per l'Amministrazione di assumere la proprietà e il carico contabile dei materiali non altrimenti impiegabili dall'esecutore.

I programmi di acquisizione di sistemi d'arma presentati nella legislatura corrente

Nel corso dell'attuale legislatura sono stati presentati al Parlamento i seguenti  programmi di acquisizione di sistemi d'arma:

Atto n. 30  -  programma n. SMD 28/2022 (denominato "Aeroporti Azzurri"), relativo all'ammodernamento delle basi e degli aeroporti dell'Aeronautica Militare; Atto n. 31  -  programma n. SMD 29/2022 (denominato "Mezzi tattici"), relativo al rinnovamento e al mantenimento dell'Autovettura da Ricognizione (AR) e del Veicolo Multiruolo (VR) dell'esercito; Atto n. 32   -  programma n. SMD 30/2022 (denominato "Caserme Verdi"), relativo alla realizzazione di caserme dell'Esercito Italiano di nuova generazione, funzionali e pienamente rispondenti alle normative vigenti in materia antisismica, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di efficientamento energetico.

Per un approfondimento sugli schemi di decreto presentati  nella precedente legislatura si rinvia al seguente focus  I programmi d'arma presentati al Parlamento nella XVIII legislatura.