Schema di decreto ministeriale di approvazione del Programma pluriennale di A/R SMD 28/2022, denominato "Aeroporti Azzurri", relativo all'ammodernamento delle basi e degli aeroporti dell'Aeronautica Militare 27 marzo 2023 |
Indice |
Premessa|Presupposti normativi|Contenuto|||I programmi di acquisizione di sistemi d'arma presentati nella legislatura corrente| |
PremessaIl Governo – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale A/R SMD 28/2022, denominato "Aeroporti Azzurri", relativo all'ammodernamento delle basi e degli aeroporti dell'Aeronautica Militare, corredato delle schede tecnica e illustrativa. |
Presupposti normativiL'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia. Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari. La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto. Il documento programmatico pluriennale della difesaIl DPP definisce ll quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri. Da ultimo, il Ministro della Difesa, con lettera in data 13 luglio 2022, ha trasmesso il documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2022-2024 (Doc. CCXXXIV, n. 5 ). Si ricorda, inoltre, che ai sensi dell'articolo 536-bis sulla verifica dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, il Capo di stato maggiore della difesa, sulla base degli obiettivi e degli indirizzi definiti dal Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza, procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma e propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi relativi a linee di sviluppo capacitive che risultino non più adeguate, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP. In base al comma 2 gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), devono essere sottoposti a tale parere. Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto. |
ContenutoFinalità operativaIl programma in esame prevede una serie di interventi, in tutto il territorio nazionale, sul sistema delle infrastrutture aeroportuali militari. Si prevede sia l'ammodernamento di strutture esistenti, che la realizzazione di nuove strutture, per raggiungere i seguenti obiettivi: - maggiore rispondenza delle infrastrutture ai requisiti degli attuali e futuri sistemi d'arma, - efficientamento energetico e resilienza, - riduzione dei costi di manutenzione, - digitalizzazione e telecontrollo delle reti impiantistiche, - miglioramento degli ambienti di lavoro e delle infrastrutture logistiche per personale e famiglie, - resilienza cyber, - accorpamento delle funzioni territoriali negli aeroporti principali. Il denominatore comune di tutta la progettualità - si legge nella scheda tecnica del provvedimento – è il rispetto dell'ambiente, anche al fine di consolidare il rapporto con il territorio e assicurare un adeguato ritorno d'immagine per la Forza Armata e per la Difesa, in generale. Particolare attenzione - si legge ancora nella scheda - sarà infatti data al tema dell'efficientamento energetico. Il programma mira ad intervenire attraverso una prima diagnosi energetica e successive operazioni di riqualificazione, principalmente sulla componente edilizia (isolamento termico) e su quella impiantistica (adozione di nuovi sistemi di produzione di energia e/o miglioramento degli impianti) al fine di ottimizzare le prestazioni energetiche, consentendo risparmi, riduzione degli sprechi ed un conseguente abbattimento delle emissioni. L'intento è poter disporre di strutture resilienti, che mirino ad essere indipendenti in termini di approvvigionamenti energetici, argomento particolarmente attuale alla luce del quadro geopolitico attuale ed essenziale soprattutto per quanto concerne le strutture strumentali allo svolgimento dell'attività operativa. A tal riguardo, l'intendimento è quello di realizzare, all'interno degli aeroporti stessi, parchi fotovoltaici che permettano alla singola installazione di essere totalmente autosufficiente ed in grado di gestire le eventuali fluttuazioni legate all'offerta energetica attraverso moderni sistemi di stoccaggio dell'energia prodotta Il programma si muove nell'ottica della razionalizzare dei beni demaniali, favorendo la possibilità che essi possano seguire una "naturale evoluzione" verso altre destinazioni d'uso, adatte al contesto territoriale all'interno del quale sono inserite. Il programma prevede una serie di programmi d'intervento (che non sono però indicati in dettaglio), concepiti secondo una logica modulare, improntati alla standardizzazione del livello qualitativo e all'adozione di progettazioni replicabili, per assicurare il mantenimento delle capacità operative, senza soluzione di continuità delle infrastrutture critiche. Rientrano nel programma pluriennale anche i seguenti progetti: PRISMA (Programma rinnovamento Integrato Sedimi Aeronautici) volto all'ammodernamento delle infrastrutture anche in previsione di un possibile impiego in concorso con altre amministrazioni dello Stato (in particolare Ministero dell'interno) in caso di calamità o altre emergenze; IRIDE (Implementazione delle Reti Idriche Dati ed Energetiche), volto ad adeguare le reti di distribuzione delle risorse idriche ed energetiche. Durata del programmaIl programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale, di previsto avvio nel 2023 e della durata complessiva di undici anni (2023-2033). La fase iniziale è rivolta alla ricognizione dello stato d'uso delle infrastrutture, alla progettazione preliminare degli interventi, oltre che all'esecuzione dei lavori le cui progettazioni sono già disponibili o per le quali si preveda l'esecuzione attraverso i Reparti Genio dell'A.M. CostiL'onere previsionale complessivo dell'impresa è stimato in 5 miliardi e 952,1 milioni. In tale cifra sono comprese lo studio, la progettazione e l'inizio dei lavori di realizzazione del programma "Aeroporti Azzurri", incluse le progettualità PRISMA e IRIDE, le cui finalità sono strettamente connesse al programma complessivo di revisione e rinnovamento infrastrutturale. La prima fase del programma, oggetto del seguente schema di decreto, è già finanziata, per un valore di 1 miliardo e 213,43 milioni, a valere sugli stanziamenti derivanti da capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa. Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 4 miliardi e 738,67 milioni, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti. Tali interventi, nel rispetto di una logica incrementale e progressiva, saranno avviati subordinatamente al loro eventuale finanziamento. L'impresa pluriennale avrà uno sviluppo per fasi auto-consistenti. La prima fase è stata assentita nell'ambito della programmazione tecnico-finanziaria dello Stato Maggiore della Difesa, a valere sugli stanziamenti del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa, con il seguente previsionale cronoprogramma dei pagamenti, meramente indicativo, da attualizzarsi, sia in termini di volume che di estensione temporale, a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di pagamento.
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I programmi di acquisizione di sistemi d'arma presentati nella legislatura correnteNel corso dell'attuale legislatura sono stati presentati al Parlamento i seguenti programmi di acquisizione di sistemi d'arma: Atto n. 31 - programma n. SMD 29/2022 (denominato "Mezzi tattici"), relativo al rinnovamento e al mantenimento dell'Autovettura da Ricognizione (AR) e del Veicolo Multiruolo (VR) dell'esercito; Atto n. 32 - programma n. SMD 30/2022 (denominato "Caserme Verdi"), relativo alla realizzazione di caserme dell'Esercito Italiano di nuova generazione, funzionali e pienamente rispondenti alle normative vigenti in materia antisismica, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di efficientamento energetico. Per un approfondimento degli schemi di decreto presentati nelle precedenti legislature si rinvia al seguente tema Il controllo parlamentare sui programmi di acquisizione dei sistemi d'arma. |