Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Cultura
Titolo: Ministero della cultura - riparto dei contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (cap. 2570). Anno 2023
Serie: Atti del Governo   Numero: 65
Data: 11/09/2023
Organi della Camera: VII Cultura

 

Ministero della cultura - 
riparto dei contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (cap. 2570).
Anno 2023


A.G. 65
11 settembre 2022marzo 2018


 

 

Servizio Studi

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Dossier n. 138

 

 

 

 

 

 

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Atti del Governo n. 65

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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I N D I C E

 

 

Introduzione. 5

Il contenuto dello schema di decreto. 5

Cenni all'esito dell'esame parlamentare sullo schema di riparto per il 2022. 10

 


Schema di decreto ministeriale (A.G. 65)

 

Introduzione

Lo schema di decreto in esame concerne il riparto dello stanziamento di 36.915.050 euro, iscritto nel capitolo 2570 dello stato di previsione della spesa del Ministero della Cultura per l'anno 2023 (Tabella 14)[1], relativo ai contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi.

L'Atto è stato trasmesso alle Camere in data 4 agosto 2023 ai fini dell'acquisizione del parere delle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 32, comma 2, della legge n. 448 del 2001.

La Commissione VII (Cultura) della Camera dei deputati e la Commissione 7a (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport) del Senato sono chiamate ad esprimersi sull'Atto del Governo, entro il 25 settembre 2023, cioè entro 20 giorni dall'assegnazione (intervenuta il 5 settembre in entrambi i rami del Parlamento).

Allo schema di decreto è allegata una Relazione che illustra i contenuti dell'Atto, sottoscritta dal Direttore generale della Direzione Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.

 

 

Il contenuto dello schema di decreto

Lo schema, composto di tre articoli, reca la proposta di ripartizione, per l’anno finanziario 2023, dello stanziamento di 36.915.050 euro - destinato alla erogazione di contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi afferenti al Ministero della cultura - tra i due seguenti gruppi di organismi:

§  enti e progetti inseriti nella Tabella A allegata alla legge n. 549 del 1995 e confermati nella Tabella 1 allegata alla legge n. 448 del 2001, ai quali è destinata la somma di 25.263.263,89 euro. Le citate Tabelle sono riportate negli Allegati 1 e 2 al presente dossier.

Nella premessa allo schema di decreto in esame è posto in evidenza che, per l’attribuzione del contributo all’"Unione italiana ciechi", attuale "Centro nazionale del libro parlato" - presente nella richiamata Tabella A - è stato istituito lo specifico p.g. n. 3, nell’ambito del capitolo 2551, della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Inoltre, rispetto alla Tabella A allegata alla citata legge n. 549, nella presente ripartizione non sono considerati gli enti i cui contributi sono stati oggetto di soppressione legislativa. Si tratta, nello specifico, del contributo al Comitato nazionale Federico II di Svevia e del contributo all'Opera del Duomo di Orvieto, entrambi soppressi per abrogazione delle relative autorizzazioni di spesa da parte dell'art. 24 del decreto-legge n. 112 del 2008, nonché del contributo all'ente "Casa Buonarroti" di Firenze, soppresso per abrogazione della relativa autorizzazione di spesa da parte del decreto legislativo n. 212 del 2010.

 

§  istituzioni culturali indicate nella Tabella 1 allegata alla legge n. 448 del 2001, alle quali è destinata la restante somma di 11.651.786,11 euro.

Nel novero delle istituzioni culturali nominativamente indicate dalla Tabella 1 citata, non è compresa nello schema di decreto in esame l'Associazione Amici del Teatro Petruzzelli di Bari, pure presente nella Tabella 1 allegata alla legge n. 448 del 2001, in quanto l'art. 15, comma 1, della legge n. 264 del 2002 ha soppresso la concessione di un contributo annuo in favore dell'Associazione medesima. Detto contributo annuo, era stato concesso, ai sensi dell'art. 5, comma 7, della legge n. 29 del 2001, per favorire la ripresa delle attività musicali in attesa della ricostruzione del Teatro Petruzzelli di Bari.

 

L'art. 32, commi 2 e 3, della legge n. 448 del 2001 (legge finanziaria per il 2002) ha dettato disposizioni volte al contenimento e alla razionalizzazione degli stanziamenti dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi.

In particolare l'art. 32, comma 2 -  in attuazione del quale è adottato il decreto oggetto dello schema in esame - prevede che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi siano iscritti in un'unica unità previsionale di base (UPB) nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato.

Dispone, altresì, che il riparto di detti contributi sia effettuato annualmente, entro il termine del 31 gennaio, da ciascun Ministro, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. Con il riparto si intendono corrispondentemente rideterminate le relative autorizzazioni di spesa.

Ai sensi del successivo comma 3, la dotazione delle UPB è quantificata annualmente in apposita tabella allegata alla legge finanziaria, strumento (come noto) non più esistente, in quanto dapprima sostituito dalla legge di stabilità e poi confluito nella legge di bilancio. A seguito della riforma della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009, come modificata dalla legge n. 163 del 2016), gli stanziamenti sono ora determinati direttamente dalla II sezione della legge di bilancio.

La Tabella 1 allegata alla legge n. 448 del 2001 individua gli enti e altri organismi destinatari dei contributi statali distinti per Amministrazione competente. Nella sezione della Tabella concernente i contributi del Ministero per i beni e le attività culturali (ora Ministero della cultura) - riportata nell'Allegato 1 al presente lavoro - i "Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi" rappresentano la prima voce.

Disposizioni analoghe a quelle di cui all'art. 32, comma 2, della legge n. 448 del 2001 erano già state previste dall'art. 1, comma 40, della legge n. 549 del 1995 ("Misure di razionalizzazione della finanza pubblica")[2], la quale ha provveduto ad accorpare i contributi dello Stato ad enti e altri organismi precedentemente previsti da varie disposizioni normative.

L’art. 1, comma 368, della legge n. 160 del 2019 - al fine di sostenere e implementare le attività nell’ambito della ricerca, dell’innovazione e della formazione, nonché della fruizione e promozione del patrimonio culturale, svolte dalle istituzioni culturali, dagli enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi afferenti al Ministero della cultura - ha incrementato di 3,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020 l’autorizzazione di spesa relativa ai contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, di cui all'articolo 1, comma 40, della legge n. 549 del 1995.

 

La somma di 36.915.050 euro, come accennato, è iscritta sul capitolo 2570 del Centro di Responsabilità 17 - Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali[3] e destinata ai contributi da erogare a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi.

Il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 30 dicembre 2022 - recante "Ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e per il triennio 2023-2025" - ha iscritto, per l’anno finanziario 2022, la somma di 36.915.050 euro sul capitolo 2570[4] ("somma da erogare a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi") nello stato di previsione della spesa del Ministero della cultura (Tabella n. 14) - Centro di responsabilità amministrativa 17 - Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

 

Non si registrano variazioni rispetto alla somma stanziata per il 2022.

 

Rispetto alla somma stanziata per il 2021, si è invece registrato, dal 2022, un incremento dell'importo complessivo destinato al riparto in esame pari ad oltre il 39 per cento: rispetto all'importo di 26.483.078 iscritto sul medesimo capitolo per il 2021, si segnala infatti un incremento pari a 10.431.972 euro.

 

La Direzione Generale, nella proposta di riparto sottoposta all'esame delle Commissioni parlamentari, suggerisce di attenersi, per l'anno 2023, ai criteri adottati per l'anno 2022.

Propone pertanto di assegnare ai beneficiari una quota dell'importo complessivo identica al contributo dello scorso anno.

Quanto al riparto stabilito per l’anno 2022, esso è stato effettuato con decreto 9 maggio 2022.

 

La seguente tabella riporta, nella seconda colonna, il riparto della somma di 25.263.263,89 euro per l'anno 2023 (di cui all'articolo 2 dello schema in esame) fra i soggetti beneficiari (prima colonna). Tale contributo risulta per ciascun ente identico a quello ricevuto per il 2022. Ai fini di un raffronto, la terza colonna reca i contributi assegnati nel 2021.

 

 

 

Proposta di contributo per il 2023

(identico al 2022)

Contributo assegnato nel

2021

Contributi per convegni e pubblicazioni di rilevante interesse culturale, per le Edizioni Nazionali, con esclusione di quelle rientranti nell’ambito delle specifiche competenze della Consulta dei Comitati e delle Edizioni Nazionali di cui alla legge n. 420/1997

€ 1.912.181,34

€ 1.371.810,35

Contributi per premi e sovvenzioni per scrittori, editori, librai, grafici, traduttori del libro italiano in lingua straniera, associazioni culturali

€ 232.585,39

€ 166.858,15

Contributo alla Fondazione “Festival dei Due Mondi” di Spoleto

€ 2.309.544,18

€ 1.656.880,83

Contributo per il Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali[5]

€ 343.949,34

€ 246.751,32

Contributo annuo a favore della Fondazione “La Biennale di Venezia”

€ 16.396.775,30

€ 11.763.144,82

Contributo annuo a favore della Fondazione “La Triennale di Milano

€ 2.905.733,10

€ 2.084.590,33

Contributo annuo a favore della Fondazione “La Quadriennale di Roma”

€ 1.162.495,24

€ 833.981,05

Totale

€ 25.263.263,89

€ 18.124.016,85

 

 

La seguente tabella riporta, nella seconda colonna, la proposta di riparto della somma di 11.651.786,11 euro (di cui all'articolo 3 dello schema in esame). Tale contributo risulta per ciascun ente identico a quello assegnato per il 2022. Ai fini di un raffronto, la terza colonna reca i contributi assegnati nel 2021.

 

 

 

Proposta di contributo per il 2023

(identico al 2022)

Contributo assegnato nel 2021

Contributo all’Ufficio internazionale concernente l’Unione di Berna per la protezione delle opere letterarie ed artistiche

€ 130.309,84

€ 93.485,06

Contributo all’Associazione Italia Nostra

€ 306.491,35

€ 219.878,73

Contributo al Fondo Ambiente Italiano

€ 382.008,77

€ 274.055,38

Contributo all’Associazione Reggio Parma Festival

€ 3.058.471,66

€ 2.194.165,89

Contributo alla Fondazione Festival Pucciniano

€ 764.694,41

€ 548.596,35

Associazione Centro Europeo di Toscolano

€ 229.416,92

€ 164.585,07

Contributi per gli archivi privati di notevole interesse storico, nonché per gli archivi appartenenti ad enti ecclesiastici e ad istituti o associazioni di culto

€ 294.649,37

€ 211.383,22

Contributo alla Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro

€ 2.664.283,54

€ 1.911.372,97

Contributo all’Associazione Ferrara Musica

€ 764.700,68

€ 548.600,85

Contributo alla Fondazione Ravenna Manifestazioni

€ 764.700,68

€ 548.600,85

Contributo alla Fondazione Scuola di musica di Fiesole

€ 764.019,63

€ 548.112,26

Contributo a favore dell’Istituto universitario di architettura di Venezia per la formazione specialistica nel campo della produzione teatrale

€ 764.019,63

€ 548.112,26

Contributo al Museo nazionale del Cinema “Fondazione Maria Adriana Prolo” per il funzionamento, la gestione e lo sviluppo del Museo stesso

€ 764.019,63

€ 548.112,26

Totale

€ 11.651.786,11

€ 8.359.061,15

 

 

Si ricorda, infine, che l'art. 1, comma 41, della legge n. 549 del 1995 vincola i Ministri ad effettuare il riparto dei contributi ad enti e altri organismi secondo criteri diretti ad assicurare prioritariamente il buon funzionamento delle istituzioni culturali e sociali di particolare rilievo nazionale ed internazionale (nonché degli enti nazionali per la gestione dei parchi).

In proposito, si evidenzia che nella premessa dello schema in esame viene richiamato l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche da realizzarsi nell’anno 2023 e per il triennio 2023-2025, emanato dal Ministro della cultura in data 13 gennaio 2023.

In particolare, nell'ambito dell’Atto di indirizzo figura, quale Priorità II, la “Valorizzazione, anche economica, del patrimonio culturale e promozione dello sviluppo della cultura”.

 

 

Cenni all'esito dell'esame parlamentare sullo schema di riparto per il 2022

 

Lo scorso anno le Commissioni parlamentari vennero chiamate ad esprimersi sulla proposta di riparto del medesimo stanziamento allocato sul cap. 2570 dello stato di previsione del Ministero della cultura, per l’anno 2022, di importo pari allo stanziamento per l’anno 2023 (Atto del Governo n. 375).

In quell'occasione si ricorda che:

§  la Commissione VII della Camera espresse parere favorevole in data 6 aprile 2022;

§  la Commissione 7a del Senato espresse parere favorevole con osservazioni in data 5 aprile 2022. In tale occasione la Commissione invitò il Governo “ad attivare un sistema di monitoraggio presso il Ministero della cultura, che riferisca con periodicità alle Camere in ordine all'attività posta in essere dai soggetti beneficiari di contributi in rapporto al complesso dei contributi spettanti agli stessi in virtù delle varie autorizzazioni di spesa”.


 

Allegato 1

 

 

Tabella - Enti inclusi nella Tabella 1 della legge 448/2001, afferenti al Ministero della cultura (allora MIBACT), con gli importi originari dei contributi e le leggi di autorizzazione di spesa.


 

Allegato 2

 

 

Tabella - Enti inclusi nella Tabella A della legge 549/1995 afferenti al Ministero della cultura (allora Ministero per i beni culturali e ambientali). Si tratta della prima voce della Tabella 1 della legge 448/2001.


 



[1]     Il richiamato capitolo afferisce al centro di responsabilità «Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali» dello stato di previsione del medesimo Ministero per l'anno 2023.

[2]     Il richiamato art. 1, comma 40, dispone che: "Gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, di cui alla tabella A allegata alla presente legge, sono iscritti in un unico capitolo nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato. Il relativo riparto è annualmente effettuato da ciascun Ministro, con proprio decreto, di concerto con il Ministro del tesoro, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, alle quali vengono altresì inviati i rendiconti annuali dell'attività svolta dai suddetti enti, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, intendendosi corrispondentemente rideterminate le relative autorizzazioni di spesa".

[3]     Con regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, di cui al DPCM n. 169 del 2019, le competenze relative agli istituti culturali sono state trasferite dalla Direzione generale Biblioteche alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

[4]     Il capitolo 2570 è stato istituito dalla legge n. 160 del 2019, che ha contestualmente soppresso il precedente capitolo 3670, per il quale cfr. il Dossier relativo all'A.G. 174 (Ripartizione per l'anno 2020 dello stanziamento iscritto nel capitolo 2570 della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali nello stato di previsione del MIBACT), a cura dei Servizi Studi del Senato e della Camera. In questa sede, ci si limita a ricordare che l'art. 2, comma 396, della legge n. 244 del 2007 ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2008, l'iscrizione degli importi dei contributi statali erogati alle istituzioni culturali ai sensi degli articoli 1, 7 e 8 della n. 534 del 1996 in un apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali (ora Ministero della cultura).

[5]     Si ricorda che il contributo al Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali (ICCROM), confluito, a decorrere dal 2002, nell'attuale cap. 2570, è finalizzato ad onorare gli obblighi di cui all'art. 2 dell'Accordo Italia-UNESCO per disciplinare l'istituzione del Centro, concluso a Parigi il 27 aprile 1957 e ratificato dall'Italia con legge n. 723 del 1960.