Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Controllo parlamentare - Servizio Controllo parlamentare
Titolo: Società a partecipazione pubblica e ricognizione degli assetti organizzativi - Monitoraggio e controllo - XIX Ottobre 2024
Serie: L'attività di controllo parlamentare   Numero: 7
Data: 22/10/2024
Organi della Camera: Assemblea

 

Camera dei deputati

XIX LEGISLATURA

 

 

Società a partecipazione pubblica e ricognizione degli assetti organizzativi

 

Monitoraggio e controllo

 

 

Numero 7 – Ottobre 2024

Servizio per il Controllo parlamentare

 

 

 

 

A cura del Servizio per il Controllo Parlamentare

( 066760-3206/3381 – * sgcp_segreteria@camera.it

 

@CD_contrparlam

 

La documentazione dei servizi e degli uffici della Camera è destinata alle esigenze di documentazione interna per l’attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge. I contenuti originali possono essere riprodotti, nel rispetto della legge, a condizione che sia citata la fonte.

 

 

 

 

INDICE

 

IN QUESTO NUMERO.. 5

1.        Le linee d’indirizzo in tema di società partecipate   7

1.1.         Il piano di dismissione delle partecipazioni 7

1.1.1. Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. 8

1.1.2. ENI S.p.A. 8

1.1.3. Poste italiane S.p.A. 9

1.1.4. ITA Airways S.p.A. 11

1.2.         L’acquisizione di partecipazioni strategiche. 12

1.2.1.     Lo scorporo della rete TIM e la nuova Fibercop S.p.A. 12

1.2.2. La proposta di acquisizione di Telecom Italia Sparkle S.p.A. 14

1.3.         La razionalizzazione delle società partecipate e la revisione del TUSP. 14

2.        Le società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze.. 17

2.1. Società quotate. 21

2.2. Società con strumenti finanziari quotati 28

2.3. Società non quotate. 35

2.4.         Società di nuova costituzione. 63

3.        I provvedimenti attuativi. 68

4.        Aggiornamenti normativi. 70

5.        Aggiornamenti giurisprudenziali. 72

6.        Le relazioni della Corte dei Conti sulla gestione delle società partecipate.. 74

7.        Le novità in tema di assetti societari. 85

7.4.         Mutamenti nella composizione degli organi amministrativi 85

7.5.         Ulteriori società con organi amministrativi rinnovati 88

7.6.         Società oggetto di rinnovo anticipato. 88

7.7.         Variazioni nelle partecipazioni societarie. 90

7.8.         Nuove partecipazioni pubbliche. 90

7.9.         Ulteriori mutamenti societari 91

8.        Società con organi amministrativi oggetto di rinnovo nel 2024, nel 2025 e nel 2026. 92

8.1.         Società partecipate i cui organi amministrativi sono oggetto di rinnovo nel 2024  92

8.2.         Società partecipate i cui organi amministrativi sono da rinnovare nel 2025  106

8.3. Società partecipate i cui organi amministrativi sono da rinnovare nel 2026. 110

9.        Il contenuto degli Allegati. 114

 

 

ALLEGATI

 

Allegato 1 - Quadro delle società direttamente partecipate dai Ministeri e delle società partecipate di secondo livello

 

Allegato 2 – Quadro delle società partecipate di terzo livello di CDP

 

Allegato 3 - Assetti organizzativi delle società direttamente partecipate dal MEF e di quelle di secondo e terzo livello

 

Allegato 4 - Assetti organizzativi delle società direttamente partecipate dai Ministeri della difesa, delle imprese e del made in Italy, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, delle infrastrutture e dei trasporti e della cultura

 

Allegato 5 - Società partecipate i cui organi amministrativi sono da rinnovare nel 2024

 

 

 

 

IN QUESTO NUMERO

 

Il presente dossier reca la ricognizione degli assetti organizzativi delle principali società a partecipazione pubblica rispetto a quanto riportato nella precedente edizione, con indicazione degli aggiornamenti sul piano normativo, della composizione degli organi sociali e delle operazioni societarie intervenuti sino alla data del 15 ottobre 2024.

 

Tra le novità di questo numero si segnalano:

 

·          la disamina delle linee d’indirizzo in tema di società partecipate indicate nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, nonché nell’Appendice VI al medesimo Piano trasmessa alle Camere il 16 ottobre 2024 (v. par. 1);

·          l’introduzione di schede di sintesi relative alle società con sede legale in Italia direttamente partecipate dal MEF, recanti le informazioni societarie più rilevanti (azionariato, organi di amministrazione, collegi sindacali, quote di genere, società di revisione, numero di addetti, bilanci di esercizio e bilanci di sostenibilità ove previsti, ecc. - v. par. 2);

·        l’indicazione dei provvedimenti attuativi da adottare in materia di società partecipate (v. par. 3), nonché degli aggiornamenti normativi (v. par. 4) e giurisprudenziali (v. par. 5) intervenuti nel periodo di riferimento.

 

Come di consueto, il dossier reca altresì:

 

·        gli abstract delle ultime Relazioni della Corte dei Conti trasmesse alle Camere sulla gestione di 6 società partecipate (v. par. 6).

·          l’aggiornamento degli assetti organizzativi delle società monitorate, con indicazione delle variazioni di quote di partecipazione, delle operazioni societarie e delle nomine negli organi amministrativi intervenute al di fuori delle ordinarie scadenze degli organi sociali (v. par.7);

·          l’elencazione riassuntiva delle 208 società monitorate i cui organi di amministrazione sono oggetto di rinnovo nel triennio 2024-2026, con indicazione, laddove intervenute, delle nomine sinora effettuate (v. par. 8).

 

Negli Allegati del dossier sono state aggiornate la consistenza numerica dei consigli di amministrazione, la loro attuale composizione, con indicazione della percentuale del genere meno rappresentato in tali organi, le date di nomina, sia dei singoli amministratori sia dei consigli di amministrazione, e le date previste di scadenza (v. par. 9).

 

Le informazioni riportate nel dossier sono estratte dalla banca dati del Registro delle imprese (Telemaco) e in taluni casi integrate dai dati pubblicati nei siti internet istituzionali delle società interessate.

Ulteriori analisi relative al monitoraggio e alla verifica sull’attuazione del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 (Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica, TUSP) e altri approfondimenti concernenti le società pubbliche sono consultabili nel portale della documentazione della Camera dei deputati, ove sono pubblicati e periodicamente aggiornati i seguenti temi web:

ü  le società a partecipazione pubblica e l’attuazione della riforma del 2016, ove si dà conto del quadro complessivo delle partecipazioni pubbliche, della disciplina vigente e delle analisi relative agli esiti della sua applicazione;

ü  l’equilibrio di genere nelle società a partecipazione pubblica, ove si dà conto dell’attuazione della normativa in materia di quote di genere negli organi sociali;

ü  le novità normative in tema di società partecipate, ove si dà conto dei principali interventi legislativi concernenti il settore.

 

 

1.      Le linee d’indirizzo in tema di società partecipate

 

Il 27 settembre 2024 il Governo ha trasmesso alle Camere il primo Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029[1] (Doc. CCXXXII, n. 1), il documento previsto dalle nuove regole europee di riforma della governance che reca, tra l’altro, importanti indicazioni anche sull’orientamento di politica economica che il Governo intende seguire con riferimento alle società a partecipazione pubblica.

 

 

1.1.           Il piano di dismissione delle partecipazioni

 

Il Piano (di seguito “PSB”) conferma anzitutto l’obiettivo già indicato nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2023 (NADEF)[2] di generare, attraverso un piano di dismissione delle partecipazioni societarie, proventi pari ad almeno l’1 per cento del PIL nell’arco del triennio 2024–2026. In aggiunta, il PSB specifica che tale obiettivo, connesso all’impegno alla riduzione del rapporto debito/PIL, sarà raggiunto, oltre che attraverso la dismissione di partecipazioni, anche con la distribuzione di dividendi straordinari.

 

In particolare, il Governo ricorda come nell’ultimo anno siano state concluse importanti operazioni di cessione di quote partecipative, che hanno coinvolto alcune società direttamente partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze, tra le quali ENI S.p.A. e Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., che hanno generato complessivamente introiti per circa 3 miliardi di euro.

 

In base alla disciplina vigente, per quanto attiene le partecipazioni direttamente detenute, gli introiti derivanti dalle citate dismissioni sono destinati alla riduzione del debito pubblico, mentre per le operazioni di secondo livello il PSB specifica che i relativi proventi saranno utilizzati per il rafforzamento patrimoniale delle Capogruppo, rilevando inoltre come parte di essi potranno essere anche destinati, come accennato, al pagamento di un dividendo straordinario a favore dell’azionista pubblico.

 

Il PSB precisa poi come la cessione di partecipazioni in società, in ogni caso, sarà realizzata in modo tale da non comportare la perdita del controllo dello Stato (salvo alcuni casi particolari, come MPS) sulle società oggetto delle operazioni, e come le cessioni siano finalizzate:

-         da un lato, ad attivare risorse a beneficio della finanza pubblica;

-         dall’altro, a valorizzare le partecipazioni stesse, accrescendo il flottante e la stabilità dei titoli (nel caso di società con azioni quotate in Borsa) o allargando la compagine sociale (nel caso di società non quotate).

 

Per quanto riguarda la partecipazione detenuta nella Banca Monte dei Paschi di Siena, si procederà alla perdita del controllo per rispettare l’impegno assunto nei confronti della Commissione europea in occasione dell’ingresso dello Stato nel capitale della Banca nel 2017 attraverso una operazione di ricapitalizzazione precauzionale autorizzata dalla stessa Commissione.

 

Con riferimento alle altre partecipazioni societarie, si proseguirà nel programma di dismissione di quote di minoranza, in coerenza con le indicazioni della citata NADEF 2023.

Inoltre, saranno realizzate operazioni di riorganizzazione e riassetto settoriale funzionali ad un maggiore sviluppo delle attività delle società interessate in coerenza con l’evoluzione dei mercati.

 

 

1.1.1. Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.

 

Dal novembre 2023 ad oggi, la partecipazione pubblica nella Banca è scesa del 37,5 per cento per un controvalore complessivo di 1.570 milioni.

In particolare, nel novembre 2023 il MEF aveva già provveduto a cedere una quota pari al 25 per cento del capitale sociale della Banca, per un controvalore di circa 920 milioni di euro, mentre nel marzo 2024 era stato ceduto il 12,5 per cento del capitale sociale per un controvalore pari a circa 650 milioni di euro.

A seguito delle predette operazioni, la partecipazione detenuta dal MEF in MPS si è ridotta al 26,73 per cento circa del capitale sociale.

In entrambi i casi, la cessione della quota azionaria è avvenuta attraverso un “Accelerated Book Building – ABB” riservato ad investitori istituzionali italiani ed esteri.

Come accennato, il PSB afferma che in prospettiva si procederà alla perdita del controllo per rispettare l’impegno precedentemente assunto nei confronti della Commissione europea.

 

 

1.1.2. ENI S.p.A.

 

Con comunicato stampa del 16 maggio 2024 il MEF ha comunicato di aver perfezionato la cessione di 91.965.735 azioni ordinarie di ENI S.p.A., pari a circa il 2,8 per cento del capitale sociale attraverso un “Accelerated Book Building – ABB” riservato ad investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri.

Il corrispettivo per azione è risultato pari a 14,855 euro, per un controvalore complessivo pari a circa 1,4 miliardi di euro. Il corrispettivo incorpora uno sconto pari all’1,7 per cento rispetto al prezzo di chiusura delle azioni della Società registrato in data 15 maggio 2024.

A seguito dell’operazione, la partecipazione detenuta dal MEF è scesa da circa il 4,8 a circa il 2 per cento del capitale sociale.

 

 

1.1.3. Poste italiane S.p.A.

 

Con comunicato stampa del 4 ottobre 2024 il MEF, in conformità con le disposizioni del DPCM 17 settembre 2024 che autorizza l'alienazione di una quota della partecipazione di Poste Italiane detenuta dal Ministero, ha definito la struttura del consorzio di garanzia e collocamento. In particolare, sono stati conferiti a Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit, Citi, Deutsche Bank e JP Morgan l’incarico di global coordinator e a Barclays, Bnp Paribas, Morgan Stanley, Société Generale e UBS l'incarico di joint bookrunner.

In coordinamento con il consorzio sarà definita la struttura dell'operazione in coerenza con quanto stabilito nel DPCM[3].

Si ricorda che il MEF detiene una partecipazione diretta del 29,7 per cento nel capitale della Società ed una quota indiretta, tramite Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., del 35 per cento del capitale sociale.

Il predetto DPCM, approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, precisa, all’articolo 1, comma 1, che l’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal MEF nel capitale di Poste Italiane S.p.A. dovrà essere tale da mantenere comunque una partecipazione dello Stato, anche per il tramite di società direttamente o indirettamente controllate dal predetto Ministero, superiore al 50 per cento.

Il successivo comma 2 prevede inoltre che l’alienazione della quota di partecipazione possa essere effettuata anche in più fasi, attraverso il ricorso singolo e/o congiunto ad un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali, nonché attraverso collocamento sul mercato, anche mediante modalità di vendita accelerate o attraverso vendita in blocchi.

La disposizione precisa altresì che, nell’ambito di tali procedure di vendita, verrà data priorità all’offerta rivolta al pubblico dei risparmiatori residenti in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane.

Al fine di favorire la partecipazione all'offerta del pubblico indistinto dei risparmiatori e dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane, tenuto conto anche della prassi di mercato e delle precedenti operazioni di privatizzazione, il comma 3 dell’articolo unico del DPCM dispone infine che potranno essere previste forme di incentivazione in termini di quote dell’offerta riservate e/o di prezzo (anche differenziato per pubblico indistinto e dipendenti) e/o agevolazioni nelle modalità di finanziamento con riferimento all’acquisto da parte dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane.

Si rammenta, infine, che lo schema di DPCM era stato trasmesso alle Camere il 29 febbraio 2024 per l’espressione del parere delle competenti Commissioni parlamentari. Al Senato lo schema di decreto era stato assegnato alle Commissioni: 8ª (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica) in sede consultiva; 5ª (Bilancio) in sede osservazioni e alla 6ª (Finanze e tesoro) in sede osservazioni. Nella seduta del 3 aprile 2024 è stato espresso parere favorevole[4].

Alla Camera, era stato assegnato alle Commissioni V (Bilancio) e IX (Trasporti). La V Commissione ha espresso parere favorevole con rilievo nella seduta del 3 aprile 2024. La IX Commissione ha espresso in pari data parere favorevole con osservazioni, con le quali in particolare il Governo era stato invitato a valutare l’opportunità di: 1) dare priorità nelle operazioni di alienazione a un’offerta pubblica di vendita rivolta ai risparmiatori italiani, ivi inclusi i dipendenti della Società, anche favorendo la partecipazione dei risparmiatori all’offerta pubblica mediante l’attivazione di forme di incentivazione, quali quote dell’offerta riservate e agevolazioni di prezzo, in particolare per i citati dipendenti; 2) attuare la procedura di cessione consentendo la più proficua valorizzazione delle quote cedute e procedendo ad una verifica del valore di mercato delle stesse, auspicandone un successivo apprezzamento; 3) in relazione alle funzioni strategiche svolte da Poste italiane S.p.A., a prevedere – qualora in seguito all’operazione di alienazione la quota pubblica fosse scesa sotto il 50,1 per cento – specifici strumenti a presidio degli interessi pubblici sottesi; 4) adottare tutte le iniziative necessarie a non pregiudicare il livello occupazionale dell’azienda, la sua presenza capillare sul territorio e a non interrompere il potenziamento dei servizi erogati.

A tal proposito, si segnala, rispetto allo schema originario di DPCM, che alcune delle osservazioni richiamate sono state recepite dall’Esecutivo. In particolare, è stata inserita la descritta clausola di preferenza in favore del pubblico dei risparmiatori residenti in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane (comma 2, ultimo periodo).

Inoltre, la versione del DPCM approvata in via definitiva prevede che sia mantenuta una quota di partecipazione pubblica superiore al 50 per cento (comma 1), laddove invece inizialmente lo schema prevedeva che la quota di partecipazione pubblica diretta o indiretta non fosse inferiore al 35 per cento.

Per ulteriori approfondimenti si veda la documentazione predisposta dal Servizio Studi relativamente allo schema di decreto sottoposto al parere parlamentare.

 

 

1.1.4. ITA Airways S.p.A.

 

Il 3 luglio 2024 la Commissione europea ha approvato, a norma del regolamento UE sulle concentrazioni, il progetto di acquisizione del controllo congiunto di ITA Airways da parte di Lufthansa e del MEF, che prevede l’acquisizione da parte della compagnia aerea tedesca di una partecipazione pari al 41 per cento del capitale sociale di ITA Airways a fronte di un investimento di 325 milioni di euro.

L’approvazione, come spiega il comunicato stampa della Commissione, è subordinata al pieno rispetto delle misure correttive offerte dalle parti coinvolte e fa seguito a un’indagine approfondita dell’operazione proposta che ha previsto anche l’invio di una comunicazione delle obiezioni. La Commissione aveva infatti espresso il timore che l’operazione, quale inizialmente notificata, avrebbe potuto: a) ridurre la concorrenza su un certo numero di rotte a corto raggio che collegano l’Italia ai paesi dell’Europa centrale attraverso voli diretti e voli con uno scalo; b) ridurre la concorrenza su un limitato numero di rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti e Canada; c) creare o rafforzare la posizione dominante di ITA nell’aeroporto di Milano-Linate, situazione che avrebbe potuto rendere più difficile per i concorrenti fornire servizi di trasporto aereo di passeggeri da e verso tale aeroporto.

Il citato comunicato stampa evidenzia, inoltre, come per rispondere alle preoccupazioni della Commissione relative alla concorrenza, Lufthansa e il MEF abbiano presentato un pacchetto di misure correttive comprendente:

Il citato comunicato stampa aveva precisato, infine, che Lufthansa e il MEF possono attuare l’operazione solo previa approvazione da parte della Commissione di adeguati beneficiari di misure correttive per ciascuno degli impegni relativi alle rotte a breve e lungo raggio e a Milano Linate.

La Commissione valuterà l’adeguatezza dei beneficiari nel contesto di una procedura distinta di autorizzazione degli acquirenti. Come accennato, la suddetta decisione è subordinata al pieno rispetto degli impegni, la cui attuazione è monitorata da un fiduciario indipendente, sotto la supervisione della Commissione europea.

 

 

1.2.           L’acquisizione di partecipazioni strategiche

 

A fronte del piano di dismissione di partecipazioni volto alla riduzione del rapporto debito/Pil in coerenza con la nuova governance economica europea, il PSB conferma, di converso, l’orientamento del Governo volto a realizzare, qualora necessario, operazioni di acquisizione di partecipazioni al fine di assicurare un presidio diretto su asset strategici, in aggiunta ai poteri speciali che lo Stato ha per legge sul controllo di tali attivi strategici.

In questa direzione viene collocata, ad esempio, la recente operazione che ha consentito al MEF di acquisire una quota di partecipazione del 16 per cento del capitale di NetCo, la società risultante dal conferimento in FiberCop dell’infrastruttura di rete di TIM.

 

Si segnala che nella medesima prospettiva può essere inquadrata anche la trattativa in corso per l’acquisizione da parte del MEF di Telecom Italia Sparkle S.p.A., la società di TIM operante nel settore dei cavi sottomarini in fibra ottica, in relazione alla quale il 2 ottobre 2024 il Ministero, insieme con Retelit S.p.A. (società controllata di Asterion Industrial Partners SGEIC S.A.) ha presentato un’offerta di acquisizione dell’intero capitale per un importo pari a 700 milioni di euro (cfr. oltre).

 

 

1.2.1.     Lo scorporo della rete TIM e la nuova Fibercop S.p.A.

 

Con comunicato stampa del 1° luglio TIM ha annunciato di aver perfezionato la cessione di NetCo al fondo d’investimento statunitense Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (KKR) mediante il conferimento in FiberCop S.p.A. del ramo d’azienda di TIM che comprende l’infrastruttura di rete fissa e le attività wholesale, e la successiva acquisizione dell’intero capitale di FiberCop da parte di Optics BidCo S.p.A., società controllata da KKR.

Come afferma il comunicato stampa del MEF pubblicato in pari data, la nuova FiberCop è una rete di telecomunicazioni ad accesso libero wholesale aperta a tutti gli operatori in Italia, che fornisce servizi di connettività end-to-end su tutto il territorio nazionale.

La nuova società è interamente controllata da un gruppo di investitori guidati dal fondo KKR e comprende il MEF, una compagnia interamente controllata da Abu Dhabi Investment Authority, CPP Investment (Canada Pension Plan Investment) e F2i (Fondi Italiani per le infrastrutture Sgr)[5].

Si ricorda che l’operazione societaria conseguente allo scorporo della c.d. Rete TIM è stata avviata sulla base di quanto disposto dall’articolo 1 del decreto-legge 31 agosto 2023, n. 118 – recante misure urgenti in materia di finanziamento di investimenti di interesse strategico (il cui contenuto è stato poi trasfuso nell’articolo 13-bis del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104) - che ha autorizzato una spesa massima di 2.525 milioni di euro per la realizzazione di operazioni inerenti a società di rilievo strategico, come l’acquisizione o la riacquisizione di partecipazioni azionarie, a valere sulle disponibilità del cosiddetto “Patrimonio destinato” istituito dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.

In attuazione dell’articolo 1 del citato decreto-legge n. 118 del 2023, è stato emanato il DPCM 1° settembre 2023, con il quale il MEF era stato autorizzato a presentare congiuntamente con KKR (e, eventualmente, altri investitori di minoranza) un’offerta vincolante idonea a consentire l’acquisizione di una quota di partecipazione di minoranza compresa tra il 15 e il 20 per cento del capitale di NetCo, nel limite massimo di 2 miliardi e 200 milioni di euro.

Si ricorda inoltre che, da ultimo, è intervenuto l’articolo 16 del decreto-legge 25 giugno 2024, n. 84 che ha previsto, con riferimento alle operazioni inerenti a società di rilievo strategico di cui il MEF conseguirà una partecipazione ai sensi della disciplina sopra richiamata, la non applicazione delle disposizioni del TUSP, nonché di quelle di cui all’articolo 23-bis del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 in materia di compensi per gli amministratori e per i dipendenti delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni.

Infine, si rammenta che l’operazione societaria in oggetto è stata approvata senza condizioni dalla Commissione europea il 30 maggio 2024, rilevando come essa, a norma del regolamento UE sulle concentrazioni, non sollevi preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza nello Spazio economico europeo.

 

 

1.2.2. La proposta di acquisizione di Telecom Italia Sparkle S.p.A.

 

Per quanto concerne Sparkle, società operante nel settore dei cavi sottomarini in fibra ottica[6], si segnala che il MEF, con comunicato stampa del 2 ottobre 2024, ha reso noto di avere presentato in pari data – insieme a Retelit S.p.A. (controllata di Asterion Industrial Partners SGEIC S.A.) – un’offerta a Telecom Italia S.p.A. per acquisire l’intero capitale di Telecom Italia Sparkle. La proposta in esclusiva di acquisto, soggetta alle usuali pratiche di mercato, è pari a 700 milioni di euro totali e valida fino al 15 ottobre 2024.

Con successivo comunicato stampa del 4 ottobre 2024 TIM ha reso noto che il suo consiglio di amministrazione, riunitosi in pari data, ha esaminato la predetta offerta non vincolante ricevuta dal MEF e da Retelit S.p.A., deliberando all’unanimità di conferire mandato all’amministratore delegato di avviare interlocuzioni con gli offerenti, in via esclusiva, finalizzate ad approfondire i profili economici e finanziari dell’operazione e a ottenere la presentazione – entro il 30 novembre 2024 – di un’offerta vincolante secondo i migliori termini e condizioni. Inoltre, TIM ha reso noto che, in esito alla suddetta decisione, il consiglio di amministrazione, in applicazione del principio contabile internazionale IAS 28, paragrafo 6, lettera c), ha deliberato all’unanimità di qualificare il MEF – in quanto socio di maggioranza del veicolo che acquisirebbe la partecipazione in Sparkle – quale parte correlata di TIM. Conseguentemente, per la valutazione dell’offerta di acquisto di Sparkle saranno osservate le previsioni relative alle operazioni di maggiore rilevanza di cui alla procedura per l’effettuazione di operazioni con parti correlate adottata dalla Società.

Si rammenta che lo scorso 31 gennaio 2024 il MEF aveva già presentato un’offerta per l’acquisizione del 100 per cento della medesima società. Tuttavia, il consiglio di amministrazione di TIM, svoltosi il successivo 7 febbraio, aveva ritenuto non soddisfacente tale offerta, dando mandato al suo amministratore delegato di negoziare con il Ministero una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali.

 

 

1.3.           La razionalizzazione delle società partecipate e la revisione del TUSP

 

Il PSB si sofferma anche sul processo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute dalle Pubbliche Amministrazioni, avviato dal TUSP e oggetto di monitoraggio e controllo da parte del MEF, in relazione al quale si evidenzia, come per il passato, un basso tasso di adeguamento delle amministrazioni alle prescrizioni di ridurre il numero delle partecipazioni non conformi ai parametri dettati dal Legislatore per il loro mantenimento.

In proposito, il Governo sottolinea come tale fenomeno sia dovuto, in parte, alle difficoltà applicative relative alla disciplina del Testo unico, annunciando quindi come sia in corso una sua revisione al fine di garantire un’effettiva dismissione delle partecipazioni non funzionali alle finalità istituzionali degli enti pubblici, senza pregiudicare l’operatività delle società che svolgono servizi di interesse pubblico né aggravare gli oneri burocratici a carico dei soci pubblici.

 

Il PSB ricorda inoltre che, come elemento di trasparenza, dall’annualità 2011 i dati elementari dichiarati dalle amministrazioni in tema di partecipazioni societarie sono pubblicati in formato elaborabile e aperto (open data) sul sito del Dipartimento dell’Economia. Inoltre, per l’analisi delle informazioni raccolte, è stato realizzato un sistema di elaborazione, che consente, tra l’altro, di verificare il rispetto delle disposizioni del TUSP in materia di razionalizzazione: report dedicati, attraverso algoritmi di elaborazione automatica delle informazioni, consentono infatti di rilevare la conformità di ogni singola partecipazione rispetto alle principali disposizioni del TUSP o, al contrario, ne evidenziano eventuali incongruità.

Le principali risultanze emerse dall’analisi delle informazioni raccolte in occasione delle rilevazioni annuali confluiscono nel “Rapporto sulle Partecipazioni delle Amministrazioni Pubbliche”, pubblicato sul sito del Dipartimento dell’Economia.

Le analisi contenute nel Rapporto relativo all’ultima rilevazione conclusa – pubblicato nel febbraio 2024 e riferito alle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2021 e ai relativi piani di razionalizzazione adottati entro il 31 dicembre 2022 – evidenziano che il tasso di risposta delle Amministrazioni si è attestato complessivamente all’80 per cento circa (10.623 adempienti su un totale di 13.246 enti censiti nel perimetro soggettivo), in linea rispetto alla rilevazione dei dati 2020.

Per quanto attiene il monitoraggio sull’attuazione del TUSP, è emerso che, su 24.613 partecipazioni societarie per le quali è stata effettuata l’analisi di conformità rispetto ai parametri dettati dal Testo unico, 9.700 (circa il 40 per cento del totale) non rispettano uno o più parametri previsti dal TUSP per il mantenimento. Peraltro, per 7.241 di queste ultime (il 75 per cento dei casi) le amministrazioni hanno comunicato di non voler intraprendere alcuna misura di razionalizzazione. Le amministrazioni hanno dichiarato di aver dismesso o comunque razionalizzato più di 700 partecipazioni dirette, rispetto a quelle detenute al 31 dicembre 2020.

Per una disamina dettagliata delle risultanze del predetto Rapporto si rinvia alla precedente edizione del presente dossier, nonché all’apposito paragrafo del seguente tema web.

 

Come accennato, il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, alla luce delle difficoltà applicative relative alla disciplina del TUSP, afferma che è in corso di elaborazione una sua revisione.

A tale ultimo proposito, si segnala che facendo seguito all’invio del PSB, il 15 ottobre 2024 la Presidenza del Consiglio dei ministri ha altresì trasmesso alle Camere il Doc. CCXXXII, n. 1 – Appendice VI, recante gli impegni relativi all’insieme di riforme e investimenti descritti nel Capitolo III del documento, che contengono anche quelli rispetto ai quali la Commissione europea ha espresso l’assenso ai fini della proroga, da quattro a sette anni, del periodo di aggiustamento di cui all’articolo 14 del regolamento UE 2024/1263.

La predetta Appendice VI contiene, tra le altre, la “Tavola A.VI.6: Riforme e investimenti previsti in materia di razionalizzazione delle imprese pubbliche”, nella quale si prevede, quale linea di azione, l’adozione di “provvedimenti nazionali efficaci per la razionalizzazione delle imprese partecipate dallo Stato”. L’intervento chiave consiste nell’adottare “misure per garantire e rafforzare l’attuazione del quadro giuridico sulle imprese pubbliche”.

Il Governo si impegna dunque a garantire l’efficace attuazione del TUSP con particolare riferimento “alle attività e all’efficienza operativa delle partecipazioni detenute in imprese pubbliche, al fine di assicurare una razionalizzazione efficace e la dismissione delle imprese pubbliche non efficienti senza compromettere la fornitura di servizi pubblici”.

Fonte: Piano strutturale di bilancio di medio termine – 2025-2029, Appendice VI

 

2.      Le società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze

 

Il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 rammenta come le società partecipate direttamente dal MEF contribuiscano per circa il 12 per cento al PIL italiano, a cui si aggiunge il contributo indiretto, attraverso la crescita di settori correlati, grazie alla loro funzione essenziale di catalizzatori dello sviluppo, incluso il settore della c.d. economia verde[7].

Il documento evidenzia inoltre come tutte le società partecipate dal Ministero elaborino la c.d. dichiarazione individuale di carattere non finanziario[8], con la quale vengono comunicate le principali attività nell’ambito della Corporate Social Responsability, volta ad assicurare la comprensione dell’attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto prodotto in termini ambientali e sociali, con informazioni attinenti anche al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva.

Al fine di fornire una panoramica delle 39 società con sede legale in Italia direttamente partecipate dal MEF, nel presente capitolo sono presentate delle schede di sintesi recanti le informazioni societarie più rilevanti (azionariato, organi di amministrazione, collegi sindacali, società di revisione, numero di addetti, ultimo bilancio d’esercizio, bilancio di sostenibilità e dichiarazioni di carattere non finanziario ove previsti, ecc.).

In particolare, le società direttamente partecipate dal MEF sono suddivise in tre categorie: quotate (6), con strumenti finanziari quotati (6) e non quotate (27, esclusa la società STMicroelectronics holding N.V.[9]).

 

All’interno di ogni scheda relativa alla singola società sono indicati:

·        l’attività sociale prevalente, secondo quanto previsto dallo statuto o da quanto indicato nelle relazioni sulla gestione della Corte dei conti,

·        il collegamento al sito web della società;

·        un grafico riepilogativo degli azionisti rilevanti, secondo i dati riportati dal sito del MEF, integrati ove opportuno dalle informazioni reperite dai siti della singola società o da Telemaco;

·        il capitale sociale, il numero delle azioni e il valore nominale ove presente;

·        i membri del consiglio di amministrazione, con i collegamenti ipertestuali al curriculum vitae di presidenti e amministratori delegati;

·        i membri del collegio sindacale

·        la società di revisione e/o il revisore legale;

·        il numero di addetti e le unità locali dell’impresa;

·        il bilancio d’esercizio e il bilancio di sostenibilità, ove reperibili, relativi all’ultimo esercizio disponibile;

·        il collegamento ipertestuale all’ultima relazione sulla gestione della Corte dei conti trasmessa al Parlamento.

 

Le schede di sintesi recano altresì per ciascuna società indicazioni sulla rappresentanza di genere negli organi sociali.

In particolare, dei 234 amministratori delle suddette 39 società (di cui 36 dotate di consiglio di amministrazione e 3 di amministratore unico), 139 sono uomini (59,4 per cento) e 95 donne (40,6 per cento).

Per quanto concerne i collegi sindacali, su un totale di 203 sindaci, 116 cariche sono rivestite da uomini (57,1 per cento) e 87 da donne (42,9 per cento).

Ove non indicato diversamente, la fonte utilizzata per la redazione delle schede relative alle singole società è la banca dati Telemaco. Le schede sono precedute da una infografica riepilogativa realizzata secondo le informazioni fornite dal sito del MEF. I dati sono aggiornati al 1° ottobre 2024.

 

Alla fine del presente capitolo sono inoltre riportate delle schede di approfondimento relative alle 4 nuove società partecipate dal MEF che sono divenute operative nell’anno in corso (Acque del Sud S.p.A., ENIT S.p.A., Istituto credito sportivo e culturale S.p.A. e Autostrade dello Stato S.p.A.).

 

 

 

2.1.          Società quotate

Banca Monte dei Paschi S.p.A.

 

 

 

Attività prevalente

La Società si occupa della raccolta del risparmio e dell’esercizio del credito nelle sue varie forme in Italia e all’estero. Può compiere, altresì, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, costituire e gestire forme pensionistiche complementari, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al perseguimento dell’oggetto sociale. Può, inoltre, effettuare anticipazioni contro pegno di oggetti preziosi e di uso comune.

 

Azionisti rilevanti (fonte MEF)

Diritti di voto esercitabili:

·         Ministero dell’economia e delle finanze 26,73%

·         Mercato 73,27%

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 7.453.450.788,44 euro

Numero azioni: 1.259.689.706 prive del valore nominale.

 

Addetti al 30/06/2024: 20.235

Amministratori: 15, di cui:

7 donne (47%); 8 uomini (53%)

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 1.344

 

Consiglio di amministrazione

MAIONE Nicola (presidente)

BRANCADORO Gianluca (vicepresidente)

LOVAGLIO Luigi (amministratore delegato)

NEGRI CLEMENTI Anna Paola (consigliera)

ORIANI Raffaele (consigliere)

DI STEFANO Stefano (consigliere)

MARTINIELLO Laura (consigliera)

SALA Renato (consigliere)

DE MARTINI Paola (consigliera)

BARZAGHI Alessandra (consigliera)

VISCONTI Donatella (consigliera)

LUCANTONI Paola (consigliera)

FABRIS DE FABRIS Paolo (consigliere)

LOMBARDI Domenico (consigliere)

FOTI BELLIGAMBI Lucia (consigliera)

 

Collegio sindacale

CIAI Enrico (presidente)

LINGUANTI Lavinia (sindaca)

GRANATA Giacomo (sindaco)

COTONE Pierpaolo (sindaco supplente)

GIORDANO Paola Lucia (sindaca supplente)

 

Società di revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

ENAV S.p.A.

 

 

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto l’esercizio dei servizi di assistenza al volo, dei sistemi e delle attività di sviluppo, produzione, erogazione, vendita ed esportazione dei servizi della navigazione aerea in Italia e all’estero e qualsiasi attività comunque connessa o complementare.

 

Azionisti rilevanti (fonte MEF)

Diritti di voto esercitabili:

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 541.744.385,00 euro

Numero azioni: 541.744.385

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 3.521

Amministratori: 9 di cui: 4 donne (44%); 5 uomini (56%)

 

Sindaci: 5 di cui:

2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 60

 

Consiglio di amministrazione

BRUNI Alessandra (presidente)

MONTI Pasqualino (amministratore delegato)

ALESSI Carla (consigliera)

ARCIFA Stefano (consigliere)

BALA Rozemaria (consigliera)

BRUSCO Franca (consigliera)

TOSCHI Giorgio (consigliere)

SANTI Antonio (consigliere)

PARIS Carlo (consigliere)

 

Collegio sindacale

RIGHETTI Dario (presidente)

SCUTERI Valeria Maria (sindaca)

MONGIELLO Giuseppe (sindaco)

MINUTILLO Flavia Daunia (sindaca supplente)

CASSADER Roberto (sindaco supplente)

 

Società di revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 269, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

ENEL S.p.A.

 

 

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto l’assunzione e la gestione di partecipazioni ed interessenze in società ed imprese italiane o straniere, nonché lo svolgimento, nei confronti delle società ed imprese controllate, di funzioni di indirizzo strategico e di coordinamento sia dell’assetto industriale che delle attività dalle stesse esercitate, nel settore dell’energia elettrica ed energetico in generale.

 

Azionisti rilevanti (fonte MEF)

Diritti di voto esercitabili

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 10.166.679.946,00 euro

Numero azioni: 10.166.679.946

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 977

Amministratori: 9 di cui:

4 donne (44%); 5 uomini (56%)

 

Sindaci: 6 di cui: 4 donne (67%); 2 uomini (33%)

 

Unità locali: 43

 

Consiglio di amministrazione

SCARONI Paolo (presidente)

CATTANEO Flavio (amministratore delegato)

ARBIB Johanna (consigliera)

CORSI Mario (consigliere)

CUCCURULLO Olga (consigliera)

FRIGERIO Dario (consigliere)

SALMONI Fiammetta (consigliera)

STABILINI Alessandra (consigliera)

ZEHENTNER Alessandro (consigliere)

 

Collegio sindacale

TADOLINI Barbara (presidente)

BORRE’ Luigi (sindaco)

CAMPRA Maura (sindaca)

DITTMEIER Carolyn Adele (sindaca supplente)

ONESTI Tiziano (sindaco supplente)

VITALI Piera (sindaca supplente)

 

Società di revisione

KPMG S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 186, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

ENI S.p.A.

 

 

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto l’esercizio diretto e/o indiretto di attività: nel campo degli idrocarburi e dei vapori naturali; nei settori della chimica, dei combustibili nucleari, della geotermia, delle fonti rinnovabili di energia e dell’energia in genere; nel settore della progettazione e costruzione di impianti industriali, nonché nei settori minerario, metallurgico, meccano-tessile, idrico, della tutela dell’ambiente e del trattamento e smaltimento dei rifiuti.

 

Azionisti rilevanti (fonte MEF e sito società)

Diritti di voto esercitabili:

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 4.005.358.876,00 euro

Numero azioni: 3.284.490.525 prive del valore nominale.

 

 

Addetti al 30/06/2024: 11.590

Amministratori: 9 di cui:

4 donne (44%); 5 uomini (56%)

 

Sindaci: 7 di cui:

4 donne (57 %); 3 uomini (43%)

 

Unità locali: 197

 

Consiglio di amministrazione

ZAFARANA Giuseppe (presidente)

DESCALZI Claudio (amministratore delegato)

VERMEIR Raphael Louis L. (consigliere)

BELCREDI Massimo (consigliere)

DITTMEIER Carolyn Adele (consigliera)

SEGANTI Federica (consigliera)

SGUBIN Cristina (consigliera)

BARONCINI Elisa (consigliera)

CICIANI Roberto (consigliere)

 

Collegio sindacale

CASIRAGHI Rosalba (presidente)

BIGNAMI Enrico Maria (sindaco)

CARADONNA Marcella (sindaca)

PAROLINI Andrea (sindaco)

PALAZZO Giulio (sindaco)

DE MARTINO Giulia (sindaca supplente)

VILLA Giovanna (sindaca supplente)

 

Società di revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 237, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

 

Leonardo S.p.A.

 

 

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto l’esercizio diretto o indiretto di attività manifatturiere, sistemistiche, impiantistiche, di ricerca e di addestramento in settori a tecnologia avanzata, con particolare riferimento ai comparti elettronico, informatico, aerospaziale, trasporti, energia, elettromeccanico e meccanico in genere e la prestazione di servizi connessi con le predette attività.

 

Azionisti rilevanti (fonte MEF e sito società) Diritti di voto esercitabili:

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 2.543.861.738,00 euro

Numero azioni: 578.150.395

Valore: 4,40 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 32.025

Amministratori: 12 di cui:

5 donne (42%); 7 uomini (58%)

 

Sindaci: 9 di cui: 4 donne (44%); 5 uomini (56%)

 

Unità locali: 91

 

Consiglio di amministrazione

PONTECORVO Stefano (presidente)

CINGOLANI Roberto (amministratore delegato)

VASCO Elena (consigliera)

WOOD Steven Duncan (consigliere)

GHISLANZONI Giancarlo (consigliere)

MANARA Cristina (consigliera)

MACRÌ Francesco (consigliere)

LEVY Dominique (consigliera)

GIORGETTI Enrica (consigliera)

ALTIERI Trifone (consigliere)

STEFINI Silvia (consigliera)

SALA Marcello (consigliere)

 

Collegio sindacale

ROSSI Luca (presidente)

ZAVAGLIA Alessandro (sindaco)

PUSTERLA Giulia (sindaca)

SIMONELLI Paola (sindaca)

FAZZINI Marco (sindaco)

ROSSANO Serenella (sindaca supplente)

CERATI Giuseppe (sindaco supplente)

SCIPIONE Monica (sindaca supplente)

PEZZANI Fabrizio (sindaco supplente)

 

Società di revisione

Ernst & Young S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 173, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio integrato relativo all’anno 2023

 

 

 

 

Poste Italiane S.p.A.

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto l’esercizio, sia nel territorio nazionale sia all’estero dei servizi di: posta, bancoposta, comunicazione postale ed elettronica, telecomunicazione e logistica, nonché trasporto, anche aereo, di persone e cose. Inoltre, si occupa della vendita al dettaglio di tutti i valori bollati e di francobolli, della distribuzione e della vendita di titoli e documenti di viaggio, nonché di ogni attività di valorizzazione delle reti della società e delle connesse infrastrutture tecnologiche.

 

Azionisti rilevanti (fonte MEF e sito società) Diritti di voto esercitabili:

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 1.306.110.000,00 euro

Numero azioni: 1.306.110.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 117.537

Amministratori: 8 di cui: 4 donne (50 %); 4 uomini (50%)

 

Sindaci: 6 di cui: 2 donne (33%); 4 uomini (67%)

 

Unità locali: 13.170

 

Consiglio di amministrazione

ROVERE Silvia Maria (presidente)

DEL FANTE Matteo (amministratore delegato)

GEMIGNANI Valentina (consigliera)

RUTIGLIANO Vincenza Patrizia (consigliera)

PETRELLA Matteo (consigliere)

TERNAU Vanda (consigliera)

D’ASARO BIONDO Carlo (consigliere)

MARCHIONI Paolo (consigliere)

 

Collegio sindacale

LONARDO Mauro (presidente)

FIORENDI Gianluigi (sindaco)

GATTESCHI Serena (sindaca)

FERRERO Sonia (sindaca supplente)

SANTI Antonio (sindaco supplente)

FALLACARA Francesco (sindaco supplente)

 

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 188, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

2.2. Società con strumenti finanziari quotati

Asset management company S.p.A. – AMCO

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto l’acquisto e la gestione con finalità di realizzo, di crediti e rapporti originati da banche, da società appartenenti a gruppi bancari e da intermediari finanziari iscritti agli albi delle banche gestiti dalla Banca d’Italia. Può, inoltre, acquistare partecipazioni e altre attività finanziarie, inclusi titoli di cartolarizzazione, nonché quote di fondi di investimento di tipo chiuso, riservati ad investitori professionali, istituiti per la sottoscrizione di azioni emesse da banche o per la sottoscrizione e/o acquisto di titoli emessi da società costituite per finanziare l’acquisto di crediti originati da banche, da società appartenenti a gruppi bancari e da intermediari finanziari anche se non appartenenti a un gruppo bancario, o per l’acquisto diretto di tali crediti.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF e sito società)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 655.153.674,00 euro

Numero azioni: 655.153.674 di cui: 600.000.000 di azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale interamente detenute dal MEF e da 55.153.674 di azioni B prive del valore nominale e senza diritto di voto detenute dal MEF, da altri azionisti ed inclusive delle azioni proprie (fonte sito società).

 

 

Addetti al 30/06/2024: 426

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 3

 

Consiglio di amministrazione

MARESCA Giuseppe (presidente)

MUNARI Andrea (amministratore delegato)

TOSSINI Silvia (consigliera)

CENTRA Antonella (consigliera)

SIMONELLI Ezio (consigliere)

 

Collegio sindacale

RICCARDI Giampiero (presidente)

PUGLISI Giuseppa (sindaca)

LO PREJATO Giovanni Battista (sindaco)

ACCARINO Maurizio (sindaco supplente)

GUERRERA Delia (sindaca supplente)

 

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 222, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – INVITALIA

 

Attività prevalente

La Società supporta la pubblica amministrazione nella realizzazione degli investimenti strategici per lo sviluppo e la coesione territoriale e, a tal fine, coadiuva il Governo per assicurare l’ottimale gestione dei fondi comunitari, accelerare i programmi di spesa, anche mediante poteri sostitutivi in caso di inerzia o inadempimento delle amministrazioni pubbliche titolari delle misure. Gestisce gli incentivi nazionali che favoriscono la nascita di nuove imprese e startup innovative e finanzia i progetti d’impresa con piani di sviluppo. È, inoltre, impegnata nella promozione dello sviluppo e del rilancio del tessuto produttivo e occupazionale attraverso la partecipazione al capitale di società.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 836.383.864,02 euro

Numero azioni: 1.257.637.210 prive del valore nominale

 

Addetti al 30/06/2024: 2.768

Amministratori: 5 di cui: 3 donne (60%); 2 uomini (40%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 25

 

Consiglio di amministrazione

SABELLI Rocco (presidente)

MATTARELLA Bernardo (amministratore delegato)

LAMBIASE Anna (consigliera)

D’AMATO Carmela (consigliera)

COLAIACOMO Claudia (consigliera)

 

Collegio sindacale

ZANIN Mauro (presidente)

MACCAGNANI Cristiano (sindaco)

BIENTINESI Antonella (sindaca)

GAMBA Maria Letizia (sindaca supplente)

CANZANELLA Marco (sindaco supplente)

 

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 80, relativa all’esercizio 2021

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

Cassa depositi e prestiti S.p.A. – CDP

 

Attività prevalente

La Società opera nella concessione di finanziamenti allo Stato, alle regioni, agli enti locali, agli enti pubblici e agli organismi di diritto pubblico, destinati ad operazioni di interesse pubblico promosse dai medesimi soggetti, nonché a favore di soggetti aventi natura pubblica o privata dotati di soggettività giuridica, con esclusione delle persone fisiche. L’attività di finanziamento è svolta in ogni forma consentita dalle disposizioni vigenti, anche in forma indiretta, ivi compreso l’acquisto di crediti di impresa, il rilascio di garanzie, l’assunzione di capitale di rischio o di capitale di debito e la sottoscrizione di quote o di azioni di organismi d’investimento collettivo del risparmio.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF e sito società)

·         Ministero dell’economia e delle finanze 82,77%

·         Fondazioni bancarie 15,93%

·         Azioni proprie 1,3%

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 4.051.143.264,00 euro

Numero azioni: 342.430.912 prive del valore nominale

 

Addetti al 30/06/2024: 1.547

Amministratori: 16 di cui: 7 donne (44%); 9 uomini (56%)

 

Sindaci: 7 di cui: 3 donne (43%); 4 uomini (57%)

 

Unità locali: 20

 

Consiglio di amministrazione

GORNO TEMPINI Giovanni (presidente)

SCANNAPIECO Dario (amministratore delegato)

DI CIOMMO Francesco (consigliere)

LAMANNA Giorgio (consigliere)

CUZZILLA Stefano (consigliere)

MILANI Valentina (consigliera)

MAZZARELLA Flavia (consigliera)

D’ARCANO Luisa (consigliera)

CANNATA Maria (consigliera)

GUISO Luigi Cesare Giuseppe (consigliere)

BINI Matilde (consigliera)

ITALIA Pier Paolo (consigliere)

BARBIERI HERMITTE Riccardo (consigliere)

GRILLO Alessia (consigliera)

ANTONELLI Piero (consigliere)

NICOTRA Veronica (consigliera)

 

Collegio sindacale

CORRADINI Carlo (presidente)

BRUSCO Franca (sindaca)

D’AMICO Mauro (sindaco)

GRAZIANI Patrizia (sindaca)

MAGGI Davide (sindaco)

ZOTTOLI Giuseppe (sindaco supplente)

USTINO Anna Maria (sindaca supplente)

 

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 189, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

Ferrovie dello Stato italiane S.p.A. – FS

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto l’assunzione e la gestione di partecipazioni e altre interessenze in imprese italiane o estere operanti: nei settori della progettazione, realizzazione e gestione di reti di infrastruttura per il trasporto su ferro, stradale e autostradale; nel settore del trasporto di persone e merci, nonché nel settore della rigenerazione urbana e delle soluzioni di intermodalità e di logistica nelle aree urbane.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

·         Ministero dell’economia e delle finanze 100%

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 31.062.952.307,00 euro

Numero azioni: 31.062.952.307

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 662

Amministratori: 7 di cui:

3 donne (43%); 4 uomini (57%)

 

Sindaci, organi di controllo: 5 di cui:

2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 0

 

Consiglio di amministrazione

TANZILLI Tommaso (presidente)

DONNARUMMA Stefano Antonio (amministratore delegato)

BRACCO Pietro (consigliere)

BELLETTI Caterina (consigliera)

FENOGLIO Franco (consigliere)

RICCIOTTI Loredana (consigliera)

DE LUCA Tiziana (consigliera)

 

Collegio sindacale

COTRONEO Rosalba (presidente)

MARRAZZA Marino (sindaco)

DUCA Sergio (sindaco)

TULIMIERI Francesco (sindaco supplente)

DINARO Letteria (sindaca supplente)

 

Società di revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 297, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

Immagine che contiene Elementi grafici, Blu elettrico, Carattere, logo

Descrizione generata automaticamente

Radio televisione italiana S.p.A. – RAI

 

Attività prevalente

La Società è la concessionaria in esclusiva, per espressa previsione di legge (articolo 59 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante il Testo unico dei servizi di media audiovisivi – TUSMA), del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale; realizza, inoltre, canali televisivi, radiofonici, satellitari, su piattaforma digitale terrestre.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte Corte dei Conti)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 242.518.100,00 euro

 

Numero azioni: 242.518.100

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 12.833

Amministratori: 7 di cui: 2 donne (29%); 5 uomini (71%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 29

 

Consiglio di amministrazione

AGNES Simona (presidente[10])

ROSSI Giampaolo (amministratore delegato)

DI MAJO Alessandro (consigliere)

DI PIETRO Davide (consigliere)

FRANGI Federica (consigliera)

MARANO Antonio (consigliere)

NATALE Roberto (consigliere)

 

Collegio sindacale

DI NUZZO Carmine (presidente)

CARAVETTA Giovanni (sindaco)

CAPOBIANCO Emanuela (sindaca)

CONTALDI Pietro (sindaco supplente)

DAMIOTTI Antonella (sindaca supplente)

 

Società di revisione

Deloitte S.p.A.

 

Revisore legale

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 233, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

SACE S.p.A.

 

 

Attività prevalente

La Società esercita l’assicurazione, la riassicurazione, la coassicurazione e la garanzia dei rischi di carattere politico, catastrofico, economico, commerciale e di cambio, nonché dei rischi a questi complementari, ai quali sono esposti gli operatori nazionali e le società, anche estere, a questi collegate o da questi controllate, nelle attività commerciali con l’estero o in quelle di internazionalizzazione dell’economia italiana. Inoltre, rilascia, a condizioni di mercato e nel rispetto della normativa comunitaria, garanzie e coperture assicurative per imprese estere, relativamente ad operazioni di rilievo strategico; le medesime garanzie e assicurazioni possono costituire oggetto di rilascio, anche a favore di banche nazionali ovvero a favore di altri operatori finanziari, per crediti destinati al finanziamento delle suddette attività.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 3.730.323.610,00 euro

 

Numero azioni: 1.053.428 prive del valore nominale

 

Addetti al 30/06/2024: 661

Amministratori: 9 di cui:

5 donne (56%); 4 uomini (44%)

 

Sindaci: 5 di cui:

2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 10

 

Consiglio di amministrazione

GIANSANTE Filippo (presidente)

SEQUI Ettore Francesco (vicepresidente)

RICCI Alessandra (amministratrice delegata)

UTILI Francesca (consigliera)

SIMONI Marco (consigliere)

DE FALCO Vincenzo (consigliere)

FANDELLA Paola (consigliera)

LOVADINA Federico (consigliere)

SGUBIN Cristina (consigliera)

 

Collegio sindacale

SALINI Silvio (presidente)

SALVINI Angela (sindaca)

LO PREJATO Giovanni Battista (sindaco)

TULINO Giuliana (sindaca supplente)

CANZANELLA Marco (sindaco supplente)

 

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 231, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

2.3. Società non quotate

 

 

Acque del Sud S.p.A.

 

 

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto sociale: la progettazione, l’esecuzione e la gestione delle opere idrauliche relative ai bacini interregionali, compresi i serbatoi ed i laghi artificiali, nonché la manutenzione di grandi opere idrauliche; la fornitura all’ingrosso di acqua non trattata, per usi potabili, irrigui e industriali; lo sfruttamento delle infrastrutture idriche per la produzione di energia elettrica; le attività di studi, ricerche e di progettazione connesse con le funzioni ad essa attribuite; gli studi e ricerche per il reperimento la raccolta e l’utilizzazione di risorse idriche.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 5.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 5.000.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 127

Amministratori: 7 di cui: 3 donne (43%); 4 uomini (57%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60 %)

 

Unità locali: 3

 

Consiglio di amministrazione

DECOLLANZ Luigi Giuseppe (presidente)

DASTICE Claudia Stella (consigliera)

PALMISANO Antonio (consigliere)

RENZI Marco (consigliere)

RIVELLINI Crescenzio (consigliere)

SALVIA Carmen (consigliera)

TATEO Anna Rita (consigliera)

 

Collegio sindacale

CARAVETTA Giovanni (presidente)

FAGIOLI FIUME Filippo (sindaco)

SPILOTRO Lucia (sindaca)

ALBANESE Giuseppe (sindaco supplente)

TULINO Giuliana (sindaca supplente)

 

Società di nuova costituzione

 

 

 

Autostrade dello Stato S.p.A.

 

 

Attività prevalente

La Società svolge l’attività di gestione e, ove previsto da norme di legge, di costruzione delle autostrade statali in regime di concessione e di ogni attività strumentale, complementare e connessa. Nei limiti delle risorse disponibili, può stipulare, anche in deroga alla disciplina vigente, apposite convenzioni, anche a titolo oneroso, con società direttamente o indirettamente controllate dallo Stato ai fini dell’assistenza tecnica, operativa e gestionale nonché costituire società di gestione di autostrade statali ovvero acquisire partecipazioni nelle medesime società.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 50.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 2.500.000 prive del valore nominale

 

Amministratori: 3 di cui:

1 donna (33%); 2 uomini (67%)

 

Sindaci: 5 di cui:

2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 0

 

Consiglio di amministrazione

VAGHI Carlo (presidente)

COZZOLI Vito (amministratore delegato)

GORGERINO Gioia (consigliera)

 

Collegio sindacale

SCHIAVON Christian (presidente)

CAPPAI Patrizia (sindaca)

PARAVIA Antonio (sindaco)

GRANATA Giacomo (sindaco supplente)

LURETTI Paola (sindaca supplente)

 

 

Società di nuova costituzione

 

 

 

Arexpo S.p.A.

 

Attività prevalente

La Società ha come obiettivi l’attuazione del piano urbanistico dell’Area dell’ex sito Expo Milano 2015, nonché la valorizzazione e la riqualificazione della medesima area, privilegiando progetti miranti a realizzare una più elevata qualità del contesto sociale, economico e territoriale. Si occupa inoltre della centralizzazione delle committenze con riferimento agli interventi sulle aree dove si è svolto l’Expo, nonché di interventi esterni alle suddette aree ricompresi nel territorio della Città Metropolitana di Milano.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF e Telemaco)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 100.080.424,10 euro

 

Numero azioni: 154.804.241 prive del valore nominale

 

Addetti al 30/06/2024: 45

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 2

 

Consiglio di amministrazione

GRANDO Alberto (presidente)

DE BIASIO Igor (amministratore delegato)

BACCINI Enrica (consigliera)

DELLA POSTA Giovanna (consigliera)

TARANTINO Massimiliano (consigliere)

 

Collegio sindacale

BENEDETTI Roberta Eldangela (presidente)

REGAZZINI Alberto Filippo (sindaco)

BOCCA Matteo (sindaco)

MANNINO Monica (sindaca supplente)

GIUSSANI Stefano Giuseppe (sindaco supplente)

 

Società di revisione

A.C.G. Auditing & Consulting Group S.r.l.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 168, relativa all’esercizio 2021

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

 

Cinecittà S.p.A.

 

 

Attività prevalente

La Società esercita attività nel settore del cinema dell’industria cinematografica e, più in generale, della comunicazione e della formazione professionale, allo scopo di promuoverne lo sviluppo in ambito nazionale ed internazionale, quali forme di espressione artistica, di promozione culturale e comunicazione sociale, nonché la promozione del settore cinematografico e audiovisivo, la conservazione, l’adeguamento tecnologico, il restauro e la valorizzazione del patrimonio filmico, fotografico e documentaristico di proprietà della Società.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 22.671.548,00 euro

 

Numero azioni: 22.671.548 prive del valore nominale

 

Addetti al 30/06/2024: 348

Amministratori: 5 di cui: 3 donne (60%); 2 uomini (40%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 3

 

Consiglio di amministrazione

SBARIGIA Chiara (presidente)

CACCIAMANI Manuela (amministratrice delegata)

DE MITA Giuseppe (consigliere)

CIOLFI Isabella (consigliera)

CAVALLARI Enrico (consigliere)

 

Collegio sindacale

USTINO Anna Maria (presidente)

STRIZZOLO Ivano (sindaco)

FOSCHETTI Fabio (sindaco supplente)

VIGLIOCCO Maria Carola (sindaca supplente)

MEZZOGORI Paolo (sindaco)

 

Società di revisione

Ernst & Young S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 263, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

Concessionaria servizi assicurativi pubblici S.p.A. – CONSAP

 

Attività prevalente

Le attività affidate alla Società possono essere raggruppate in quattro aree di intervento: servizi per la collettività complementari al comparto assicurativo, fondi di solidarietà, servizi strumentali al mondo economico-finanziario, nonché interventi di sostegno alla famiglia e ai giovani.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 5.200.000,00 euro

Numero azioni: 10.000.000

Valore: 0,52 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 213

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 0

 

Consiglio di amministrazione

GIACOMONI Sestino (presidente)

SANASI D’ARPE Vincenzo Federico (amministratore delegato)

TRIGGIANI Silvia (consigliera)

ZENNARO Antonio (consigliere)

CERUTI Francesca (consigliera)

 

Collegio sindacale

AFFINITO Angela (presidente)

DE SUMMA Giovanni (sindaco)

SALINI Silvio (sindaco)

FARESE Giuseppe (sindaco supplente)

VINCENZI Cinzia (sindaca supplente)

 

 

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 146, relativa all’esercizio 2021

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2022

 

 

 

 

CONSIP S.p.A.

 

Attività prevalente

L’attività della Società si esplica in tre principali ambiti: il programma di razionalizzazione degli acquisti della pubblica amministrazione, che offre alle amministrazioni strumenti di e-procurement per la gestione dei propri acquisti; il procurement di specifici “progetti-gara” per singole amministrazioni e per tutte le amministrazioni; lo sviluppo di progetti specifici, assegnati con provvedimenti di legge o atti amministrativi in tema di revisione della spesa, razionalizzazione dei processi e innovazione nella pubblica amministrazione.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 5.200.000,00 euro

 

Numero azioni: 5.200.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 425

Amministratori: 3 di cui: 1 donna (33%); 2 uomini (67%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 0

 

Consiglio di amministrazione

TOMASINI Stefano (presidente)

COMPARATO Elena (vicepresidente)

REGGIANI Marco (amministratore delegato)

 

Collegio sindacale

D’ONOFRIO Alessandra (presidente)

GIANNONE Andrea (sindaco)

DE NITTIS Carlo (sindaco)

MONTANINI Andrea (sindaco supplente)

RENZETTI Alessandra (sindaca supplente)

 

Società di revisione

Crowe Bompani S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 41, relativa all’esercizio 2021

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

 

ENIT S.p.A.

 

Attività prevalente

La Società supporta e promuove l’offerta turistica nazionale, così da potenziarne l’attrattività, anche attraverso adeguate forme di destagionalizzazione, diversificazione dell’offerta, valorizzazione mirata di strutture e siti con spiccata vocazione turistica, nonché tramite la formazione specialistica degli addetti ai servizi e lo sviluppo di un ecosistema digitale per la più efficiente e razionale fruizione dei beni e servizi offerti in tali settori.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 7.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 7.000.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 133

Amministratori: 3 di cui: 2 donne (67%); 1 uomo (33%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 0

 

Consiglio di amministrazione

PRIANTE Alessandra (presidente)

JELINIC Ivana (amministratrice delegata)

PAPPALARDO Sandro (consigliere)

 

Collegio sindacale

PATASSINI Tullio (presidente)

ROMANO Mauro (sindaco)

MUSERRA Anna Lucia (sindaca)

REBECCHINI Gaetano (sindaco supplente)

DOMENIGHINI Anna (sindaca supplente)

 

Società di nuova costituzione

 

 

 

Equitalia giustizia S.p.A.

 

Attività prevalente

La Società si occupa della gestione dei crediti relativi a spese di giustizia e pene pecuniarie, con l’obiettivo prioritario di potenziare le attività di riscossione e di contribuire all’efficientamento dell’intero sistema amministrativo del Ministero della giustizia. Inoltre, provvede anche alla gestione del Fondo unico giustizia.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 10.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 10.000.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 338

Amministratori: 3 di cui: 1 donna (33%); 2 uomini (67%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 1

 

Consiglio di amministrazione

BRIANZA Francesca Attilia (presidente)

ACHILLI Marco (amministratore delegato)

NAPOLETANO Andrea (consigliere)

 

Collegio sindacale

PARAGGIO Amedeo (presidente)

BAIGUERA Franco (sindaco)

FILIPPI Barbara (sindaca)

BISOGNO Stefano (sindaco supplente)

GUERRA Angelarita (sindaca supplente)

 

Società di revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 142, relativa all’esercizio 2021

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

 

EUR S.p.A.

 

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto la gestione, la valorizzazione e la massimizzazione reddituale del complesso dei beni del quartiere EUR di Roma di cui la medesima società è titolare, nel rispetto del particolare valore storico ed artistico dei singoli beni. Nell’ambito di tali attività, è compresa l’utilizzazione dei beni immobili per la promozione ovvero per l’organizzazione di iniziative nel campo congressuale, espositivo, artistico, sportivo e ricreativo, ivi inclusi i servizi connessi a dette attività.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF e Telemaco)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 738.248.000,00 euro

Numero azioni: 7.382.480

Valore: 100,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 138

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 1

 

Consiglio di amministrazione

GASBARRA Enrico (presidente)

CARSERà Claudio (amministratore delegato)

VACCARO Francesco (consigliere)

RONGIOLETTI Manuela (consigliera)

BALLICO Daniela (consigliera)

 

Collegio sindacale

BELLOMO Pasquale Arcangelomichele (presidente)

RAVAZZIN Carlo (sindaco)

FLORIO Angela (sindaca)

DE ROSA Angela (sindaca supplente)

FAGIOLI FIUME Filippo (sindaco supplente)

 

Società di revisione

KPMG S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 276, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

EUtalia studiare sviluppo S.r.l.

 

Attività prevalente

La Società svolge, mediante apposite convenzioni, attività strumentali alle funzioni istituzionali del Ministero dell’economia e delle finanze, della Presidenza del Consiglio dei ministri e dell’Agenzia per la coesione territoriale, nonché delle seguenti ulteriori Amministrazioni centrali dello Stato: i Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, dell’ambiente e della sicurezza energetica, della cultura, del turismo, dell’interno, della giustizia, dell’istruzione e del merito, dell’università e della ricerca, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, nonché l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, l’Agenzia nazionale per i giovani, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 750.000,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 19

Amministratori: 1

Sindaci: 5 di cui:

2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 0

 

Consiglio di amministrazione

GAMBESCIA Alberto (amministratore unico)

 

Collegio sindacale

MARCHIONNI Mauro (presidente)

FLORIO Angela (sindaca)

ACCARINO Maurizio (sindaco)

VINCENZI Cinzia (sindaca supplente)

FORMISANO Onofrio (sindaco supplente)

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 230, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

Fibercop S.p.A.

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto attività concernenti l’acquisizione e la gestione: di reti e sistemi di comunicazione elettronica, di sistemi elettrici ed elettronici per comunicazioni e dei relativi apparati, nonché di impianti di generazione, trasporto, distribuzione e commercializzazione di energia da fonti rinnovabili o convenzionali; di vendita e affitto di proprietà immobiliari. Inoltre, si occupa della prestazione di servizi amministrativi, contabili, societari, di amministrazione finanza e controllo e risorse umane, di servizi di gestione di assets mobiliari e immobiliari, di servizi di ingegneria e progettazione e degli ulteriori servizi ancillari funzionali allo svolgimento delle attività incluse nell’oggetto sociale.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (dati AGCOM, aggiornati al 26 agosto 2024)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 17.835.900,00 euro

 

Numero azioni: 178.359 prive del valore nominale

 

Addetti al 30/06/2024: 80

Amministratori: 14 di cui: 14 uomini (100%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 636

 

Consiglio di amministrazione

SARMI Massimo (presidente)

FERRARIS Luigi (amministratore delegato)

MAROCCO Manilo (consigliere)

SIGNORI Alberto (consigliere)

GORDON James Anthony (consigliere)

VELLUCCI Simone (consigliere)

TORREGROSA SANTANA Andrea (consigliere)

QUESTA Gabriele (consigliere)

BUSANI Riccardo (consigliere)

AZENHA PISCO Luis Miguel (consigliere)

MIGLIO Mauro (consigliere)

DAVIES GRAHAM Alan (consigliere)

OGIER DEGARIS Thomas Batiste (consigliere)

JAMAI Mamoun (consigliere)

 

Collegio sindacale

TRAVELLA Daniela (presidente)

GAREGNANI Giovanni Maria (sindaco)

ZANIN Mauro (sindaco)

CORTELLAZZI Valentina (sindaca supplente)

ACCARINO Maurizio (sindaco supplente)

 

Società di revisione

Ernst & Young S.p.A.

 

 

 

Giubileo 2025 S.p.A.

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto sociale l’espletamento delle attività di progettazione e di affidamento nonché la realizzazione degli interventi, delle forniture e dei servizi, agendo anche in qualità di soggetto attuatore e di stazione appaltante, per la realizzazione degli interventi e l’approvvigionamento dei beni e dei servizi utili ad assicurare l’accoglienza e la funzionalità del Giubileo 2025.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 5.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 5.000.000 prive del valore nominale

 

Addetti al 30/06/2024: 28

Amministratori: 4 di cui: 1 donna (25%); 3 uomini (75%)

 

Sindaci: 5 di cui: 3 donne (60%); 2 uomini (40%)

Unità locali: 1

 

Consiglio di amministrazione

DEL FANTE Matteo (presidente)

SANGIORGIO Marco (amministratore delegato)

TONETTI Alessandro (consigliere)

VECCHIONE Nunzia (consigliera)

 

Collegio sindacale

FERRERO Sonia (presidente)

LO PREJATO Giovanni Battista (sindaco)

SIMEONE Cinzia (sindaca)

BARBAGALLO Filippo (sindaco supplente)

CAPOBIANCO Emanuela (sindaca supplente)

 

Società di revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 228, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

Gestore dei servizi energetici S.p.A. – GSE

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto l’esercizio delle funzioni di natura pubblicistica del settore elettrico e in particolare delle attività di carattere regolamentare, di verifica e certificazione relativa al settore dell’energia elettrica, nonché le attività correlate in materia di promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 26.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 26.000.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 694

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 4

 

Consiglio di amministrazione

ARRIGONI Paolo (presidente)

VIGILANTE Vinicio Mosè (amministratore delegato)

BELLETTI Caterina (consigliera)

TOFFANIN Roberta (consigliera)

QUARZO Giovanni (consigliere)

 

Collegio sindacale

MELLO RELLA Gabriele (presidente)

DE LUCA Patrizia (sindaca)

MORENO Roberto (sindaco)

GRIMALDI Alessandra (sindaca supplente)

VERNA Fabio (sindaco supplente)

 

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

 

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 252, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2022

 

 

 

Istituto per il credito sportivo e culturale S.p.A. – ICSC

 

Attività prevalente

La Società esercita l’attività bancaria al fine di sviluppare e sostenere l’attività di soggetti pubblici e privati nei settori dello sport e della cultura, secondo logiche e a condizioni di mercato. Inoltre, nell’esercizio della propria attività, può promuovere lo sviluppo di attività finanziarie e di investimento. La Società informa il proprio operato a criteri di responsabilità sociale e favorisce lo sviluppo sostenibile.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF e Telemaco)

·         Ministero dell’economia e delle finanze 80,44%

·         Sport e Salute S.p.A. 6,70%

·         DEXIA S.A. 3.11%

·         CDP S.p.A. 2,21%

·         BNL S.p.A. 1,72%

·         BMPS S.p.A. 1,48%

·         Assicurazioni Generali S.p.A. 1,34%

·         UniCredit S.p.A. 1,26%

·         Intesa San Paolo S.p.A. 1,26%

·         Banco di Sardegna S.p.A. 0,48%

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 835.528.692,00 euro

 

Numero azioni: 835.528.692

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 244

Amministratori: 7 di cui: 3 donne (43%); 4 uomini (57%)

Sindaci: 5 di cui: 1 donna (20%); 4 uomini (80%)

Unità locali: 4

 

Consiglio di amministrazione

QUINTIERI Beniamino (presidente)

BALDINO Antonella (consigliera)

BARLETTA Pierfrancesco (consigliere)

VACCARI Paolo (consigliere)

GRANDE Elisa (consigliera)

TONETTI Alessandro (membro comitato di gestione)

PETRELLA Monica (componente comitato di gestione)

 

Collegio sindacale

MANGOGNA Stefano (presidente)

SALINI Silvio (sindaco)

GARDIN Samantha (sindaca)

REGOLIOSI Carlo (sindaco supplente)

ORLANDO Maurizio (sindaco supplente)

 

Società di revisione

BDO Italia S.p.A.

 

Bilanci

 

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

 

Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.

 

 

Attività prevalente

La Società si occupa della progettazione e della realizzazione, quale centrale di committenza e stazione appaltante, anche stipulando convenzioni con altre amministrazioni aggiudicatrici, delle opere connesse allo svolgimento dei XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF e Telemaco)

·         Ministero dell’economia e delle finanze 35%

·         Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 35%

·         Regione Veneto 10%

·         Regione Lombardia 10%

·         Provincia autonoma di Trento 5%

·         Provincia autonoma di Bolzano 5%

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 1.000.000,00 euro

Numero azioni: 1.000.000 prive del valore nominale

 

Addetti al 30/06/2024: 64

Amministratori: 4 di cui: 3 donne (75%); 1 uomo (25%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 3

 

Consiglio di amministrazione

VECCHI Veronica (presidente)

SALDINI Fabio Massimo (amministratore delegato)

MANENTI Manuela (consigliera)

CAMPITELLI Maria Rosaria Anna (consigliera)

 

Collegio sindacale

BRAMBILLA Enrico (presidente)

CARLI Elisa (sindaca)

BERGMEISTER Patrick (sindaco)

COLOMBO Marzio (sindaco)

BAGGIO Alessandra (sindaca)

 

Bilanci

Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

 

Investimenti immobiliari italiani SGR S.p.A. – INVIMIT

 

 

Attività prevalente

La Società fornisce il servizio di gestione collettiva del risparmio attraverso la promozione, l’organizzazione e la gestione di fondi comuni di investimento immobiliare chiusi, la gestione del patrimonio di fondi comuni di investimento di propria o altrui istituzione, e di altri organismi di investimento collettivo, nonché la gestione di fondi immobiliari per la valorizzazione, trasformazione, gestione e dismissione del patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato, delle regioni e degli enti locali.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 5.700.000,00 euro

 

Numero azioni: 5.700.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 50

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 3 donne (60%); 2 uomini (40%)

Unità locali: 1

 

Consiglio di amministrazione

VALDUCCI Mario (presidente)

SCALERA Stefano (amministratore delegato)

SCIURPA Michela (consigliera)

CAPPIELLO Carla (consigliera)

AGNELLI Mario (consigliere)

 

Collegio sindacale

FILIPPI Barbara (presidente)

SCANDURRA Marina (sindaca)

FULCI Giovanni (sindaco)

FLORIO Angela (sindaca supplente)

ACCARINO Maurizio (sindaco supplente)

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 221, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

Istituto poligrafico e zecca dello Stato S.p.A. – IPZS

 

Attività prevalente

La Società fornisce prodotti e soluzioni per la salvaguardia degli interessi generali di tutela della pubblica fede, della sicurezza dello stato, dell’ordine pubblico, della salute pubblica, tra cui carte filigranate, stampati, carte valori, carte e documenti rappresentativi di certificazioni di identità, targhe per veicoli, marche da bollo, tasselli per tabacchi, francobolli, etc. Si occupa, altresì della realizzazione del sito internet “Normattiva” e della stampa della Gazzetta Ufficiale della Repubblica, del conio di monete metalliche e di prodotti numismatici.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 340.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 340.000.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 1.814

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 12

 

Consiglio di amministrazione

PERRONE Paolo (presidente)

SORO Francesco (amministratore delegato)

CORTI Stefano (consigliere)

MELE Stella (consigliera)

SCARPELLINI Flavia (consigliera)

 

Collegio sindacale

BRAMBILLA Ambrogio (presidente)

SANTILLI Claudia (sindaca)

TAGLIACOZZO Remo (sindaco)

PETRELLA Monica (sindaca supplente)

PITOTTI Marco Enzo (sindaco supplente)

 

Società di revisione

Ernst & Young S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 145, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

 

Italia trasporto aereo S.p.A. – ITA

 

Attività prevalente

La Società, costituita con decreto interministeriale 9 ottobre 2020, in attuazione dell’articolo 79 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, ha per oggetto l’esercizio dell’attività d’impresa nel settore del trasporto aereo di persone e merci.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 720.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 720.000 prive del valore nominale

 

Addetti al 30/06/2024: 4.583

Amministratori: 3 di cui: 1 donna (33%); 2 uomini (67%)

 

Sindaci: 4 di cui: 2 donne (50%); 2 uomini (50%)

Unità locali: 8

 

Consiglio di amministrazione

TURICCHI Antonino (presidente)

SPADA Francesco (consigliere)

LUISI Barbara (consigliera)

 

Collegio sindacale

SCANDURRA Marina (presidente)

CIABATTONI Paolo Maria (sindaco)

BUSCHINI Gianfranco (sindaco)

GATTESCHI Serena (sindaca supplente)

 

Società di revisione

KPMG S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 196, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

 

Immagine che contiene Carattere, Elementi grafici, bianco, testo

Descrizione generata automaticamenteSocietà per lo sviluppo del mercato dei fondi pensione S.p.A. – MEFOP

 

Attività prevalente

La Società svolge attività di formazione, studio, assistenza e promozione, in materie attinenti alla previdenza complementare, al fine di favorire lo sviluppo dei fondi pensione. Negli anni più recenti, il mercato di riferimento per l’offerta dei servizi della società si è esteso anche agli altri operatori del welfare integrato (in particolare, casse di previdenza e fondi sanitari).

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF, Telemaco e sito società)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 104.000,00 euro

Numero azioni: 200.000

Valore: 0,52 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 18

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 4 di cui: 2 donne (50%); 2 uomini (50%)

Unità locali: 0

 

Consiglio di amministrazione

MARÈ Mauro (presidente)

TROVÒ Annamaria (consigliera)

COCOZZA Rosa (consigliera)

BOCCALI Wladimiro (consigliere)

GRAZIANO Claudio Angelo Giuseppe (consigliere)

 

Collegio sindacale

BRANCA Vito (presidente)

SILIPO Alessandra (sindaca)

CHIANESE Giuseppe (sindaco supplente)

COLOPI Fabiana (sindaca supplente)

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 225, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2022

 

 

 

 

 PagoPA S.p.A.

 

 

Attività prevalente

La Società promuove l’innovazione digitale e favorisce la diffusione del sistema di pagamento elettronico, tramite lo sviluppo di infrastrutture e soluzioni avanzate al servizio del Paese, prima fra tutte la piattaforma digitale PagoPA.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 1.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 1.000.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 352

Amministratori: 1

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 9

 

Consiglio di amministrazione

MORICCA Alessandro

 

Collegio sindacale

TOMBOLA Marco (presidente)

TAVECCHIO Andrea Carlo (sindaco)

TOLENTINO Alberto (sindaco)

BOIARDI Silvia (sindaca supplente)

IACCINO Emanuela (sindaca supplente)

 

Società di revisione

Crowe Bompani S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 208, relativa all’esercizio 2021

 

Bilanci

 

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2023

Immagine che contiene testo, Carattere, Elementi grafici, logo

Descrizione generata automaticamente

Rete Autostrade

Mediterranee per la logistica, le infrastrutture ed i trasporti S.p.A. – RAM

 

Attività prevalente

La Società agisce quale organismo in house del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e ha ad oggetto la promozione e il sostegno all’attuazione del sistema di trasporto denominato “Autostrade del mare”, così come previsto dal Piano generale dei trasporti e della logistica approvato dal Consiglio dei ministri nel 2001.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 1.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 1.000.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 34

Amministratori: 1

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 1

 

Consiglio di amministrazione

BORDONI Davide (amministratore unico)

 

Collegio sindacale

CANITANO Arcangelo (presidente)

GIORDANO Liliana (sindaca)

FIORAVANTI Enzo (sindaco)

MONTI Sonia (sindaca supplente)

CACCAVALE Nicola (sindaco supplente)

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 286, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2023

 

Immagine che contiene Carattere, logo, simbolo, Elementi grafici

Descrizione generata automaticamenteSocietà generale d’informatica S.p.A. – SOGEI

 

Attività prevalente

La Società fornisce servizi strumentali all’esercizio delle funzioni pubbliche attribuite al Ministero dell’economia e delle finanze e alle Agenzie fiscali, nonché ogni attività finalizzata alla realizzazione, allo sviluppo, alla manutenzione ed alla conduzione tecnica del Sistema informativo della fiscalità (SIF) e del Sistema informativo dell’economia (SIE).

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 28.830.000,00 euro

Numero azioni: 28.830

Valore: 1.000,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 2.876

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 8

 

Consiglio di amministrazione

SAVINI Paolo (presidente)

CANNARSA Cristiano (amministratore delegato)

FUSCO Nicoletta (consigliera)

DI STEFANO Leonardo (consigliere)

D’ONOFRIO Alessandra (consigliera)

 

Collegio sindacale

GUECI Salvatore (presidente)

DELLO STROLOGO Alberto (sindaco)

FORMICHETTI Tiziana (sindaca)

DELLA PIETRA Andrea (sindaco supplente)

FLORIO Angela (sindaca supplente)

 

Società di revisione

Ria Grant Thornton S.p.A.

 

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 135, relativa all’esercizio 2021

 

Bilanci

 

Bilancio integrato relativo all’anno 2023

 

 

 

SOGESID S.p.A.

 

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto la realizzazione di interventi riguardanti opere infrastrutturali idriche di adduzione, distribuzione, depurazione e di fognature. Provvede, altresì, alla bonifica e alla messa in sicurezza delle aree contaminate e promuove lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture portuali, il contrasto al dissesto idrogeologico e la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre (Fonte Telemaco e MIT)

Capitale sociale deliberato: 54.820.920,00 euro;

Capitale sociale versato: 34.856.709,03 euro

 

Numero azioni: 107.492.000

Valore: 0,51 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 488

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 5

 

Consiglio di amministrazione

MANTOVANELLI Roberto (presidente)

STRAVATO Errico (amministratore delegato)

SCIALANGA Paola (consigliera)

PANERO Massimiliano (consigliere)

SICILIA Ernestina (consigliera)

 

Collegio sindacale

VISCOMI Stefania (presidente)

CALVELLI Domenico (sindaco)

TESTA Stefano (sindaco)

LANCIA Isabella (sindaca supplente)

FARESE Giuseppe (sindaco supplente)

 

Società di revisione

Baker Tilly Revisa S.p.A.

Crowe Bompani S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 246, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2023

 

 

 

Società gestione impianti nucleari S.p.A. – SOGIN

 

Attività prevalente

La Società ha ad oggetto il mantenimento in sicurezza, il decommissioning degli impianti nucleari italiani e la gestione dei rifiuti radioattivi, nonché le attività relative alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare. Provvede, altresì, all’attività di progettazione, realizzazione e gestione del Deposito nazionale e Parco tecnologico

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 15.100.000,00 euro

Numero azioni: 15.100.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 827

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

Unità locali: 10

 

Consiglio di amministrazione

MASSAGLI Carlo (presidente)

ARTIZZU Gian Luca (amministratore delegato)

BORTOLUSSI Barbara (consigliera)

VIGNATI Jacopo (consigliere)

CIANFROCCA Paola (consigliera)

 

Collegio sindacale

CIUFFARELLA Giovanni (presidente)

PELLA Vittorio (sindaco)

D’ALONZO Concetta (sindaca)

FOTI Luisa (sindaca supplente)

CANZANELLA Marco (sindaco supplente)

 

Società di revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 166, relativa all’esercizio 2021

 

Bilanci

 

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

Sport e salute S.p.A.

 

 

 

Attività prevalente

La Società produce e fornisce servizi di interesse generale a favore dello sport, secondo le direttive e gli indirizzi dell’autorità di Governo competente in materia, nei cui confronti agisce come organismo in house.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 1.000.000,00 euro

 

Numero azioni: 1.000.000

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 578

Amministratori: 6 di cui: 2 donne (33%); 4 uomini (67%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 1

 

Consiglio di amministrazione

MEZZAROMA Marco (presidente)

NEPI MOLINERIS Diego (amministratore delegato)

DI QUINZIO Rita (consigliera)

SPENA Maria (consigliera)

CAIAZZO Fabio (consigliere)

MORNATI Carlo Leonardo (consigliere)

 

Collegio sindacale

SALINI Silvio (presidente)

ALONZO Piero (sindaco)

GAZZOLA Elena (sindaca)

BONELLI Anna (sindaca supplente)

PALAZZO Giulio (sindaco supplente)

 

Società di revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 257, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2023

Bilancio di sostenibilità relativo all’anno 2023

 

 

 

Stretto di Messina S.p.A.

 

Attività prevalente

La Società ha per oggetto la progettazione e la costruzione di un’opera per il collegamento stabile viario e ferroviario e dei pubblici servizi tra la Regione Siciliana ed il continente.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF e Telemaco)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 672.527.489,17 euro

 

Numero azioni: 165.617.674 prive del valore nominale

 

 

Addetti al 30/06/2024: 3

Amministratori: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Sindaci: 5 di cui: 3 donne (60%); 2 uomini (40%)

 

Unità locali: 1

 

Consiglio di amministrazione

RECCHI Giuseppe (presidente)

CIUCCI Pietro (amministratore delegato)

SACCOMANNO Giacomo Francesco (consigliere)

NICOTRA Ida Angela Loredana (consigliera)

MARIANI Eleonora Maria (consigliera)

 

Collegio sindacale

NOCE Paola (presidente)

BRANCA Barbara (sindaca)

ZUPO Vittorio (sindaco)

MONGIELLO Giuseppe (sindaco supplente)

FERRARO Annalisa (sindaca supplente)

 

Società di revisione

Ernst & Young S.p.A.

 

Bilanci

 

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2023

 

Sviluppo lavoro Italia S.p.A.

 

 

Attività prevalente

La Società, organismo in house del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, svolge attività di promozione, progettazione, realizzazione e gestione di ogni attività ed interventi finalizzati ad incentivare l’occupazione in Italia e all’estero, nell’ambito delle direttive e degli indirizzi impartiti dal Ministero medesimo. A decorrere dal 1° marzo 2024, la stessa è subentrata alla società ANPAL Servizi S.p.A., soppressa a decorrere da tale data.

 

Soci e titolari di diritti su azioni e quote (fonte MEF)

Diritti di voto esercitabili (inserire torta)

 

L’impresa in cifre

Capitale sociale: 74.786.057,00 euro

 

Numero azioni: 74.786.057

Valore: 1,00 euro

 

Addetti al 30/06/2024: 893

Amministratori: 3 di cui: 2 donne (67%); 1 uomo (33%)

 

Sindaci: 5 di cui: 2 donne (40%); 3 uomini (60%)

 

Unità locali: 17

 

Consiglio di amministrazione

NICASTRO Paola (presidente e amministratrice delegata)

POLLIOTTO Patrizia (consigliera)

DELZIO Francesco Fabrizio (consigliere)

 

Collegio sindacale

GIULIANI Alessandra (presidente)

BRAITO Luigi (sindaco)

DE PAOLIS Giampiero (sindaco)

MOGLIANI Sabina (sindaca supplente)

CANZANELLA Marco (sindaco supplente)

 

Società di revisione

BDO Italia S.p.A.

 

Ultima relazione della Corte dei Conti pervenuta

Doc. XV – n. 265, relativa all’esercizio 2022

 

Bilanci

 

Bilancio di esercizio relativo all’anno 2023

 

 

2.4.           Società di nuova costituzione

 

Acque del Sud S.p.A.

 

L’articolo 23, comma 2-bis, del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, ha previsto la costituzione, dal 1° gennaio 2024, di una nuova società, Acque del Sud S.p.A., cui sono trasferite le funzioni del soppresso EIPLI (Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania).

Nel dettaglio, il comma 2-bis è intervenuto, sostituendolo, sul comma 11 dell’articolo 21 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, prevedendo la costituzione di una nuova società per azioni con capitale sociale iniziale di 5 milioni di euro, le cui azioni sono state attribuite al Ministero dell’economia e delle finanze, che può trasferirle nel limite del 5 per cento a soggetti pubblici, nel limite del 30 per cento a soggetti privati individuati come soci operativi, secondo le disposizioni dell’articolo 17 del TUSP, tenuto conto del piano industriale della società, e per la restante parte a società controllate ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile.

Ai sensi della nuova disciplina sono organi della società il presidente, il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale e l’assemblea dei soci.

Il consiglio di amministrazione è composto da sette membri di cui uno con funzioni di presidente[11]. Il presidente e due componenti del consiglio di amministrazione sono nominati dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze; un componente è nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze; un componente è nominato dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze; i restanti componenti, tra i quali è individuato l’amministratore delegato, sono nominati dall’assemblea dei soci.

Il presidente ha la rappresentanza legale della società e presiede il consiglio di amministrazione. Il presidente del collegio sindacale è designato dal Ministro dell’economia e delle finanze. Lo statuto è stato adottato con decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

A decorrere dalla data di costituzione sono state trasferite alla società Acque del Sud le funzioni del soppresso EIPLI, con le relative risorse umane e strumentali, nonché i diritti a questo attribuiti in forza di provvedimenti concessori, liberi da qualsiasi vincolo e a titolo originario.

 

 

Autostrade dello Stato S.p.A.

 

Con DPCM 9 aprile 2024 è stata costituita la società “Autostrade dello Stato S.p.A.”, in seguito alla deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione svoltasi in pari data.

La base giuridica per la costituzione della nuova Società è rinvenibile nell’articolo 2, commi 2-sexies e seguenti, del decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121, che ha autorizzato, per l’esercizio dell’attività di gestione delle autostrade statali in regime di concessione mediante affidamenti in house, la costituzione di una nuova società, interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze e soggetta al controllo analogo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Il citato DPCM adottato, ai sensi dell’articolo 7 del TUSP, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha disposto, anche in virtù di quanto previsto dal richiamato articolo 2 del decreto-legge n. 121 del 2021:

ü  che il controllo analogo della nuova Società in house operi secondo i contenuti e le modalità di esercizio definiti con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (non ancora emanato) di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Ai sensi dell’articolo 16, comma 3, del TUSP, oltre l’80 per cento del fatturato della Società deriva dallo svolgimento dei compiti a essa affidati dal MIT;

ü  gli elementi essenziali dell’atto costitutivo della Società;

ü  l’approvazione dello statuto sociale, che viene allegato al DPCM;

ü  la nomina degli organi sociali (consiglio di amministrazione e collegio sindacale) per il primo periodo di durata in carica.

 

La Società ha per oggetto sociale l’espletamento delle attività di gestione e, ove previsto da norme di legge, di costruzione, delle autostrade statali in regime di concessione.

Nel comunicato stampa del Consiglio dei ministri che ha deliberato la costituzione della Società viene precisato come alla stessa “saranno trasferite le funzioni e le attività a oggi attribuite ad ANAS S.p.A. con riferimento alle autostrade statali a pedaggio, nel quadro del percorso di ridefinizione del quadro della connettività su gomma, finalizzato, tra l’altro, a dare impulso a investimenti produttivi significativi. ANAS S.p.A. si concentrerà sulla missione di gestione di strade non a pedaggio, anche tramite l’adozione di sistemi di contabilità separata per le attività oggetto di diritti speciali o esclusivi”.

Il citato DPCM e lo statuto dispongono inoltre che, nei limiti delle risorse disponibili, la Società possa stipulare – anche in deroga alla disciplina di cui al Codice dei contratti pubblici, a eccezione delle norme che costituiscono attuazione delle disposizioni delle direttive 2014/24/UE e 2014/25/UE in materia di appalti – apposite convenzioni, anche a titolo oneroso, con società direttamente o indirettamente controllate dallo Stato ai fini dell’assistenza tecnica, operativa e gestionale, nonché costituire società di gestione di autostrade statali ovvero acquisire partecipazioni nelle medesime società nel rispetto della normativa vigente.

La Società è amministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre o cinque membri[12]. Gli amministratori durano in carica per tre esercizi, possono essere rinnovati e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica. Le successive nomine dei componenti del consiglio di amministrazione saranno deliberate a norma del codice civile. Il DPCM definisce altresì la remunerazione del presidente e dei consiglieri e indica procedura e criteri per la determinazione della remunerazione da corrispondere agli amministratori investiti di particolari cariche.

 

 

Il nuovo Istituto per il credito sportivo e culturale S.p.A.

 

Con comunicato stampa del 3 luglio 2024 è stata resa nota la conclusione del processo di trasformazione in società per azioni di diritto singolare dell’Istituto per il credito sportivo che, a seguito dell’iscrizione della relativa delibera presso il Registro delle imprese della Camera di commercio di Roma, è divenuto Istituto per il credito sportivo e culturale S.p.A. (ICSC). Nella medesima data si è tenuta la prima riunione del consiglio d’amministrazione, composto, fino alla data dell’assemblea dei soci che provvederà al rinnovo degli organi, dai consiglieri in carica all’atto di trasformazione[13].

Il predetto comunicato specifica che l’ICSC, in continuità con l’ente pubblico Istituto per il credito sportivo, opererà come banca per lo sviluppo sostenibile attraverso lo sport e la cultura al servizio degli enti territoriali, degli organismi sportivi, delle parrocchie e degli enti religiosi, delle università, del no profit e dei privati che investono in infrastrutture sportive e in infrastrutture rivolte alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale[14].

La nuova società è assoggettata alle disposizioni del Testo Unico in materia bancaria e creditizia (TUB) di cui al decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, nonché ai poteri di controllo della Corte dei conti; ad essa non si applicano invece le disposizioni previste dal TUSP, nonché i limiti ai compensi per gli amministratori e i dipendenti delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni (articolo 23-bis del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201).

In particolare, la società persegue una missione di pubblico interesse esercitando l’attività bancaria finalizzata allo sviluppo e al sostegno dei settori dello sport e della cultura, mediante la raccolta del risparmio tra il pubblico sotto forma di depositi e in ogni altra forma, l’esercizio del credito e di ogni altra attività finanziaria, nonché la promozione, secondo logiche e a condizioni di mercato, dello sviluppo di attività finanziarie e di investimento nei predetti settori, informando la propria attività alla responsabilità sociale e allo sviluppo sostenibile, in favore di soggetti pubblici o privati.

 

 

ENIT S.p.A.

 

A decorrere dal 27 febbraio 2024 è stata formalmente costituita la nuova società per azioni denominata “ENIT S.p.A.”. in base a quanto disposto dal decreto ministeriale del 30 novembre 2023, adottato ai sensi dei commi da 1 a 8 dell’articolo 25 del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, che avevano autorizzato il Ministero del turismo a costituire la società con un capitale sociale iniziale di 7 milioni di euro, prevedendo, contestualmente, la soppressione dell’ente pubblico ENIT – Agenzia nazionale del turismo.

La nuova ENIT S.p.A., interamente partecipata dal MEF, è qualificata come società in house, ai sensi dell’articolo 16 del TUSP, e sottoposta ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo del Ministero del turismo. Le azioni sono attribuite al MEF che esercita i diritti dell’azionista.

La nascita di ENIT S.p.A. è finalizzata a supportare e promuovere l’offerta turistica nazionale, così da potenziarne la attrattività, anche attraverso adeguate forme di destagionalizzazione, diversificazione dell’offerta, valorizzazione mirata di strutture e siti con spiccata vocazione turistica, nonché tramite la formazione specialistica degli addetti ai servizi e lo sviluppo di un ecosistema digitale per la più efficiente e razionale fruizione dei beni e servizi offerti in tali settori.

La disciplina della società è contenuta nel citato DM del 30 novembre 2023 e nello statuto ad esso allegato, ai sensi del quale la società è amministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre membri, di cui uno con funzioni di presidente e uno con funzioni di amministratore delegato, designati dal Ministro del turismo, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia di equilibrio tra i generi. La carica di presidente del consiglio di amministrazione è assunta dal soggetto designato dal Ministro del turismo[15].

Gli amministratori durano in carica per tre esercizi e sono rieleggibili. La scelta dei componenti degli organi di amministrazione deve avvenire secondo criteri di professionalità e competenza tra persone che abbiano maturato una significativa esperienza nell’esercizio di attività indicate nello statuto. Il componente del consiglio cui siano state delegate in modo continuativo attribuzioni gestionali proprie del consiglio medesimo, può rivestire la carica di amministratore in non più di due ulteriori consigli in società per azioni, eccetto gli incarichi in società o enti controllati o collegati. Gli amministratori privi di deleghe gestionali possono invece rivestire la carica di amministratore in non più di cinque ulteriori consigli in società per azioni.

Il presidente del collegio sindacale della società è designato dal Ministro dell’economia e delle finanze e gli altri componenti (2 sindaci effettivi e 2 supplenti) dal Ministro del turismo.

La nuova società è assoggettata al controllo della Corte dei conti con le modalità previste dall’articolo 12 della legge 21 marzo 1958, n. 259.

 

 

3.       I provvedimenti attuativi

 

Con riguardo all’attuazione del TUSP si segnala che, alla data di pubblicazione del presente dossier, non risultano ancora adottati alcuni provvedimenti attuativi da esso previsti. Si tratta, in particolare:

 

-         del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, che ai sensi dell’articolo 11, comma 1, del TUSP dovrebbe stabilire i requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia che devono possedere i componenti degli organi amministrativi e di controllo di società a controllo pubblico, fatti salvi gli ulteriori requisiti previsti dallo statuto societario. Si rammenta che il TUSP prescrive che tale decreto sia adottato previa intesa in Conferenza unificata, che è stata sancita in data 25 luglio 2019 su uno schema di DPCM, trasmesso con nota n. 12971 dell’8 luglio 2019 dal Ministero dell’economia e delle finanze, che non risulta poi essere stato emanato;

 

-          del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze che, ai sensi dell’articolo 11, comma 6, del TUSP, dovrebbe essere adottato per definire gli indicatori dimensionali quantitativi e qualitativi al fine di individuare fino a cinque fasce per la classificazione delle società a controllo pubblico nell’ambito delle quali determinare il limite dei compensi massimi al quale gli organi delle società dovranno fare riferimento per la determinazione del trattamento economico annuo da corrispondere agli amministratori, ai titolari e componenti degli organi di controllo, ai dirigenti e ai dipendenti (c.d. decreto fasce). Il citato decreto, che dovrebbe stabilire altresì i criteri di determinazione della parte variabile della remunerazione, commisurata ai risultati di bilancio raggiunti dalla società nel corso dell’esercizio precedente, deve essere adottato previo parere delle Commissioni parlamentari competenti e, per le società controllate dalle regioni o dagli enti locali, previa intesa in Conferenza unificata.

Si ricorda che in assenza del decreto attuativo in oggetto continua ad applicarsi un regime transitorio incentrato sul criterio della spesa storica[16].

Con specifico riferimento all’attuazione della disciplina in materia di equilibrio di genere si segnala che non risulta ancora adottato il regolamento previsto dall’articolo 6 della legge 5 novembre 2021, n. 162, che ha esteso la normativa sull’equilibrio di genere negli organi amministrativi delle società quotate in mercati regolamentati - in virtù della quale due quinti degli amministratori eletti, ossia il 40 per cento, debbono essere riservati al genere meno rappresentato per sei mandati consecutivi - alle società controllate da pubbliche amministrazioni non quotate[17].

 

Si segnala, infine, che alla data di pubblicazione del presente dossier non risulta presentata al Parlamento la nuova Relazione triennale sullo stato di applicazione delle norme in tema di parità di genere nelle società a controllo pubblico, prevista dall’articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 2012, n. 251, che dovrebbe riferirsi al periodo febbraio 2019-febbraio 2022. Per approfondimenti circa l’equilibrio di genere nelle società a partecipazione pubblica si rinvia al seguente tema web.

 

 

4.       Aggiornamenti normativi

 

Tra le novità normative si segnalano due recenti modifiche al Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (TUSP) disposte dal decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113.

In particolare, l’articolo 10, comma 1, del citato decreto-legge interviene in materia di esenzione dall’applicazione delle norme del TUSP per le società emittenti strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati. Segnatamente, la norma prevede che tale esenzione continui ad applicarsi in virtù della proroga dello strumento finanziario o di successive emissioni effettuate in sostanziale continuità.

Si ricorda, in proposito, che l’articolo 1, comma 5, e l’articolo 2, comma 1, lett. p), del TUSP, contemplano la possibilità da parte delle società pubbliche di emettere strumenti finanziari quotati diversi dalle azioni.

Nell’individuare l’ambito di applicazione del TUSP, il predetto comma 5 dell’articolo 1, prevede che esso si applichi, solo se espressamente previsto, alle società quotate, come definite dall’art. 2, comma 1, lett. p) [18], nonché alle società da esse controllate.

L’articolo 26 del medesimo Testo Unico, rubricato “Altre disposizioni transitorie”, dispone, al comma 5, che nei dodici mesi successivi alla sua entrata in vigore (avvenuta il 23 settembre 2016), il TUSP non si applichi alle società a partecipazione pubblica che, entro la data del 30 giugno 2016 abbiano adottato atti volti all’emissione di strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati; ove entro il suddetto termine di dodici mesi il procedimento di quotazione si sia concluso, il TUSP continua a non applicarsi alla stessa società.

Dal dettato normativo emerge quindi un trattamento differenziato per le società che emettono strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati, a seconda che si tratti di azioni ovvero di strumenti finanziari diversi da quest’ultimi. Nello specifico, le società con azioni quotate in mercati regolamentati (e, di riflesso le società da esse controllate) sono considerate «società quotate», quindi escluse dall’applicazione del TUSP per il semplice fatto di avere azioni quotate in mercati regolamentati.

Per quanto concerne, invece, le società emittenti strumenti finanziari quotati diversi dalle azioni (e, di riflesso, le società da esse controllate) sono esentate dall’applicazione del Testo unico se sussiste almeno un’ulteriore condizione, vale a dire che abbiano emesso detti strumenti:

·   entro la data del 31 dicembre 2015 (art. 2, co. 1, lett. p);

·   all’esito di un procedimento avviato entro la data del 30 giugno 2016 e concluso entro il termine di dodici mesi dall’entrata in vigore del TUSP, vale a dire entro il 23 settembre 2017 (art. 26, co. 5);

·   per le sole società del comparto energetico, entro il 31 dicembre 2021[19].

 

Come rilevato nella delibera della Corte dei conti n. 10 del 30 maggio 2024, la scelta del Legislatore di distinguere le società che abbiano emesso azioni quotate in mercati regolamentati e quelle che abbiano fatto ricorso a strumenti finanziari diversi da quelli azionari, e con queste ultime quelle che abbiano emesso strumenti finanziari entro una certa data, trova fondamento nell’esigenza di evitare che le società a partecipazione pubblica, mediante l’espediente della quotazione di strumenti finanziari diversi dalle azioni, possano eludere il regime vincolistico previsto dal Testo unico.

Nella predetta delibera la Corte rileva tuttavia come dal quadro normativo previgente la novella in commento non fosse rinvenibile la disciplina da applicare alle società che, avendo emesso strumenti finanziari quotati diversi dalle azioni - e dunque considerate società quotate, con l’esclusione dell’applicazione del TUSP - abbiano detti titoli scaduti. I giudici contabili hanno osservato come fosse in particolare non chiara la disciplina applicabile nel caso di estensione della durata dell’emissione ovvero di proroga dello strumento finanziario prima della scadenza o di nuova emissione nell’ambito di una sostanziale continuità, auspicando pertanto un intervento del Legislatore sul punto per dirimere eventuali dubbi interpretativi sullo status di quotata per le società emittenti strumenti finanziari non azionari giunti a scadenza e, dunque, sull’applicazione o meno del TUSP a dette società.

In coerenza con tali rilievi il citato articolo 10, comma 1, del decreto legge n.113 del 2024, novellando l’articolo 26 del TUSP con l’inserimento di un nuovo comma 5-bis, ha disposto che alle predette società a partecipazione pubblica emittenti strumenti finanziari quotati diversi dalle azioni continui ad applicarsi la richiamata disciplina di cui agli articoli 1, comma 5 e 26, comma 5, del TUSP in virtù della proroga dello strumento finanziario o di successive emissioni effettuate in sostanziale continuità.

 

La seconda novità normativa è disposta dall’articolo 10, comma 1-bis, del citato decreto-legge n. 113 del 2024 ed è volta ad estendere la disapplicazione delle norme recate dall’articolo 4 del TUSP – in materia di finalità perseguibili mediante l’acquisizione e la gestione di partecipazioni pubbliche – alla costituzione, all’acquisizione o al mantenimento di partecipazioni, da parte delle amministrazioni pubbliche, in società aventi per oggetto sociale prevalente la produzione, il trattamento, la lavorazione e l’immissione in commercio dei prodotti ortofrutticoli.

Si ricorda che prima della novella in esame la predetta disapplicazione delle norme del TUSP relative alle finalità perseguibili mediante l’acquisizione e la gestione di partecipazioni pubbliche era riferita alle sole società aventi per oggetto sociale prevalente la produzione, il trattamento, la lavorazione e l’immissione in commercio del latte, comunque trattato, e dei prodotti lattiero-caseari.

Per approfondimenti sulle novità normative richiamate si veda anche il dossier del Servizio Studi.

 

 

5.       Aggiornamenti giurisprudenziali

 

Per quanto concerne la giurisprudenza, si segnalano due pronunce relative a società partecipate da enti territoriali.

In particolare, si richiama la sentenza n. 98 del 4 giugno 2024 con la quale la Corte costituzionale si è pronunciata sulle questioni di legittimità costituzionale, sollevate dal TAR Lazio, delle norme che stabiliscono il divieto di conferire incarichi di amministratore di enti privati, sottoposti a controllo pubblico da parte degli enti locali (province o comuni), a coloro i quali nell’anno precedente abbiano svolto analoghi incarichi presso altri enti della stessa natura.

La fattispecie esaminata coinvolgeva un manager pubblico che, per aver ricoperto, nell’anno precedente, il ruolo di amministratore delegato presso una società controllata da un comune, non ha potuto ottenere lo stesso incarico presso altra società partecipata.

Al riguardo, la Corte ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale degli articoli 1, comma 2, lettera f), e 7, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 (Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190), nella parte in cui non consentono di conferire l’incarico di amministratore di ente di diritto privato – che si trovi sottoposto a controllo pubblico da parte di una provincia, di un comune con popolazione superiore a quindicimila abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione – in favore di coloro che, nell’anno precedente, abbiano ricoperto la carica di presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato controllati da amministrazioni locali (provincia, comune o loro forme associative in ambito regionale).

Tale divieto, infatti, si pone in contrasto con le previsioni della legge di delega (la n. 190 del 2012) e, quindi, con l’articolo 76 della Costituzione, che non consente al Governo, nell’esercizio della delega conferitagli dal Parlamento, di introdurre ipotesi limitative che non siano state previste dal Legislatore delegante.

Nella motivazione, la Corte precisa che la legge di delega ha circoscritto la non conferibilità degli incarichi amministrativi di vertice – per quanto assume rilievo nella fattispecie oggetto di giudizio – solo alle ipotesi di provenienza politica del nominato, cioè solo ai casi in cui costui abbia svolto, nell’anno precedente, incarichi di natura politica. Tali non sono gli incarichi di amministratore di enti di diritto privato sottoposti a controllo pubblico, che la legge di delega non ha incluso tra le posizioni di provenienza ostative.

La Corte rileva, quindi, come le richiamate previsioni della legge di delega costituiscano il frutto di un bilanciamento tra l’accesso al lavoro dei professionisti, che è stato parzialmente sacrificato mediante la previsione della non conferibilità degli incarichi per provenienza politica, e l’imparzialità dell’azione amministrativa, che va assicurata anche nelle forme della mera “apparenza” di imparzialità. Tuttavia, l’estensione di questa garanzia preventiva anche ad ipotesi prive di qualsiasi percepibile collegamento con lo svolgimento di incarichi “politici” è estranea all’obiettivo perseguito dal legislatore delegante e, pertanto, non poteva essere introdotta dalla legge delegata.

 

Tra le recenti pronunce della magistratura contabile si segnala, infine, quanto affermato nella deliberazione n. 300/2024/PAR del 4 settembre 2024 della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per il Veneto, che ha fornito una interpretazione dell’articolo 1, comma 718, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge finanziaria 2007), secondo la quale il divieto di corresponsione di emolumenti a carico delle società partecipate agli amministratori di enti locali che assumono cariche nei loro organi di amministrazione, di cui al ciato comma 718, si applica anche nel caso in cui l’elezione a consigliere comunale sopravvenga all’incarico di componente dell’organo di amministrazione di società di capitali già ricoperto.

Si ricorda che il citato comma 718 dell’articolo 1 della Legge finanziaria 2007 prevede che, fermo restando quanto disposto dagli articoli 60 e 63 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, “l’assunzione, da parte dell’amministratore di un ente locale, della carica di componente degli organi di amministrazione di società di capitali partecipate dallo stesso ente non dà titolo alla corresponsione di alcun emolumento a carico della società”.

Nella predetta deliberazione i giudici contabili, nel rendere il parere a un quesito posto da un comune del Veneto, hanno rilevato come il termine “assunzione” di cui al medesimo comma 718 debba essere “ragionevolmente inteso come onnicomprensivo sotto l’aspetto temporale, nel senso che si riferisce contemporaneamente alla carica elettiva assunta prima e dopo l’attribuzione dell’incarico di componente di organi di amministrazione di società di capitali partecipate dallo stesso ente”. In particolare, tale termine “va inteso in senso più generale quale espletamento di un incarico funzionalizzato che prescinde dal momento della relativa preposizione. Diversamente opinando, verrebbe elusa la ratio di contenimento della spesa pubblica della disposizione di che trattasi”.

6.       Le relazioni della Corte dei Conti sulla gestione delle società partecipate

 

Nel periodo luglio – 15 ottobre 2024 sono pervenute al Parlamento le seguenti 6 relazioni concernenti il controllo di gestione su società direttamente o indirettamente partecipate da amministrazioni centrali, presentate dalla Corte dei conti, Sezione del controllo sugli enti, ai sensi dell’articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259:

 

1.      Cinecittà S.p.A., per l’esercizio 2022 (Doc. XV, n. 263);

2.      Sviluppo Lavoro Italia S.p.A. (ex Anpal Servizi S.p.A.), per l’esercizio 2022 (Doc. XV, n. 265);

3.      ENAV S.p.A., per l’esercizio 2022 (Doc. XV, n. 269);

4.      ALES S.p.A., per l’esercizio 2022 (Doc. XV, n. 273);

5.       EUR S.p.A., per l’esercizio 2022 (Doc. XV, n. 276);

6.      RAM S.p.A., per l’esercizio 2022 (Doc. XV, n. 286);

 

Si espone di seguito la sintesi di ciascuna delle predette relazioni della Corte dei conti, direttamente consultabili attraverso l’apposito link o QR-Code.

 

CINECITTÀ SPA: LA GESTIONE 2022

Doc. XV, n. 263

 

 

Cinecittà S.p.A. è una società che svolge, in materia di promozione del cinema italiano, produzione e distribuzione cinematografica, gestione di eventi a Cinecittà, gestione dell’archivio storico dell’Istituto Luce, nonché attività strumentali alle esigenze, alle finalità, e alle altre attribuzioni istituzionali del Ministero della cultura.

La società è totalmente partecipata dal MEF, che ne detiene l’intero capitale sociale, pari a 22.671.548 euro e i diritti di socio sono esercitati dal Ministero della cultura d’intesa con il MEF.

La Corte dei conti segnala, anzitutto, che il consiglio di amministrazione di Cinecittà S.p.A. è stato rinnovato dall’assemblea ordinaria nella seduta del 20 aprile 2021, nella quale è stato altresì nominato – secondo quanto previsto dallo statuto e su indicazione del Ministero della cultura – l’Amministratore delegato.

La magistratura contabile rappresenta che la società ha svolto l’attività istituzionale secondo il programma delle attività, ai sensi dell’articolo 14, comma 10, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, perseguendo gli obiettivi indicati nell’atto di indirizzo emanato dal Ministro della cultura il 5 maggio 2022, per il triennio 2022-2024.

In particolare, nell’esercizio 2022 il programma annuale delle attività è stato presentato il 2 febbraio 2022, per un importo complessivo di 26 milioni di euro. Oltre al predetto contributo, alla società sono stati assegnati 262,8 milioni di euro per il “Progetto Cinecittà” inserito nel PNRR, nonché ulteriori contributi del MIC pari a circa 20 milioni di euro, per coproduzioni, campagne di promozioni e investimenti relativi all’anno 2022.

Dei complessivi contributi ricevuti ed utilizzabili nell’anno 2022, pari a 329.428.481 euro, sono stati spesi 56.197.213 euro in corso di esercizio (a copertura dei costi e degli investimenti), mentre 273.231.268 euro rappresentano il residuo, già impegnato, ancora da utilizzare.

La relazione passa quindi in rassegna le attività svolte da Cinecittà S.p.A. nell’ambito degli scopi istituzionali di promozione del cinema contemporaneo e classico, sia a livello nazionale che internazionale. Nell’ambito dell’attività istituzionale si colloca anche la Gestione Fondi Cinema, svolta per conto del MIC, e regolata dalla convenzione stipulata il 2 novembre 2016, da ultimo sostituita dalla convenzione sottoscritta in data 17 ottobre 2022. Nel 2022 la società ha erogato 68 contributi, per un importo totale di 2.241.776 euro (a fronte di 173 contributi nel 2021, per un importo totale di 12.139.992 euro).

Con riferimento invece all’attività industriale e commerciale, la magistratura contabile riferisce che Cinecittà S.p.A. si è rivolta al mercato per la gestione degli studi e dei servizi destinati alle industrie audiovisive e creative. Si segnala in particolare la gestione dei teatri di posa, per la quale si è registrato un significativo incremento dei ricavi (5.459.359 euro) rispetto all’esercizio precedente, per un totale di 13.628.859 euro (8.169.500 euro nel 2021). Tali strutture sono state utilizzate da importanti produzioni nazionali e internazionali per film e serie tv, format televisivi, nonché spot pubblicitari.

Nell’ambito dell’attività contrattuale svolta dalla società, la Corte dei conti segnala che il valore complessivo dei contratti (71.417.076 euro) è risultato significativamente superiore rispetto a quello del 2021 (40.266.866 euro), con un incremento anche nel numero dei contratti stessi (pari a 4.881 nel 2022, rispetto ai 4.312 nel 2021). Il dato saliente per incidenza è rappresentato dagli affidamenti diretti (fuori MePA), pari al 67,4 per cento. La società ha motivato tale aumento con l’innalzamento del valore delle soglie per affidamenti diretti intervenuti a seguito della normativa relativa agli esercizi 2020-2021, nonché riferendo dell’affidamento di un contratto con procedura aperta, per un valore di 13.514.951 euro.

La relazione rileva poi che il patrimonio netto di Cinecittà S.p.A. nel 2022 ha registrato un aumento (+8,8 per cento) rispetto all’anno precedente, passando da 20.771.934 euro nel 2021 a 22.610.008 euro nel 2022, per effetto dell’utile registrato nell’esercizio.

La gestione economica relativa al 2022 presenta un risultato positivo ante imposte di 1.307.180 euro e positivo, al netto di imposte correnti, di 954.486 euro, a cui si aggiunge l’adeguamento delle imposte anticipate per 883.588 euro, che porta l’utile netto dell’esercizio a 1.838.074 euro.

Oltre al risultato migliorativo rispetto alla perdita dell’esercizio precedente (pari a 1.899.614 euro), la Corte evidenzia la crescita dei ricavi industriali - più che raddoppiati rispetto all’esercizio precedente (+60,6 per cento) - passati da 55.056.282 euro del 2021 a 88.413.849 euro del 2022.

Con riguardo alle disponibilità liquide, la Corte rileva che al termine dell’esercizio 2022 si è registrato un importo pari a 37.402.403 euro, a fronte dei 68.283.211 euro del 2021. Esse rappresentano le risorse destinate al finanziamento degli investimenti previsti dal programma di attività e alle nuove attività acquisite; comprendono anche la giacenza del conto speciale di tesoreria dedicato alla gestione dei fondi cinema, in precedenza intestato ad Artigiancassa, per 19.025.843 euro (35.338.565 euro nel 2021).

Il costo del personale, pari a 19.174.488 euro nel 2021, è giunto a 21.063.782 euro nel 2022, registrando un aumento del 9,9 per cento rispetto all’anno precedente, per effetto dell’assunzione di due dirigenti attraverso bando pubblico, del maggior ricorso al personale interinale, sia per le attività di supporto alla DGCA, sia per il supporto alle attività del PNNR, nonché dell’assunzione di 7 operai, in relazione ai programmi di espansione delle attività della società. Quanto agli incarichi di collaborazione e consulenza conferiti sulla base del regolamento adottato in data 20 aprile 2018, la relativa spesa, pari a 659.190 euro nel 2022, è risultata in diminuzione rispetto all’anno precedente (812.906 euro).

 

SVILUPPO LAVORO ITALIA SPA (EX ANPAL SERVIZI SPA): LA GESTIONE 2022

Doc. XV, n. 265

 

 

 

Sviluppo Lavoro Italia S.p.A. è una società in house del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (MLPS) che svolge attività di promozione, progettazione, realizzazione e gestione di ogni attività ed interventi finalizzati ad incentivare l’occupazione in Italia e all’estero, nell’ambito delle direttive e degli indirizzi impartiti dal Ministero medesimo.

La società è subentrata, a decorrere dal 1° marzo 2024, alla società ANPAL Servizi S.p.A., in virtù di quanto disposto dal regolamento di riorganizzazione del predetto Ministero, adottato con DPCM 22 novembre 2023, n. 230. In particolare, l’articolo 3 del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75 aveva disposto, a decorrere dalla data di entrata in vigore del suddetto DPCM di riorganizzazione - da adottare entro il 30 novembre 2023 - il trasferimento al MLPS delle funzioni esercitate da ANPAL Servizi, con le relative risorse strumentali, finanziarie ed umane, ad eccezione del personale del comparto ricerca, che veniva trasferito all’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP). In base a tale disciplina, il Ministero è chiamato ad esercitare in via esclusiva la vigilanza e il controllo analogo sulla società, senza più il coinvolgimento dell’ANPAL. Gli indirizzi di carattere generale sono proposti dal MLPS e approvati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.

La relazione ripercorre pertanto i diversi interventi legislativi di cui è stata oggetto ANPAL servizi S.p.A. e riferisce sull’esercizio 2022, quindi anteriormente al subentro di Sviluppo Lavoro Italia S.p.A.

Con riferimento alla richiamata annualità, la Corte dei conti rappresenta che è proseguita l’assistenza tecnica dei navigator presso i centri per l’impiego per le attività connesse al reddito di cittadinanza, i cui incarichi sono stati oggetto di successive proroghe. In particolare, l’articolo 34 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 ha previsto che, nelle more dell’espletamento delle procedure di selezione e di assunzione delle unità di personale da destinare ai centri per l’impiego, i navigator con incarico di collaborazione ancora attivo al 30 aprile 2022 e terminato alla medesima data, fossero contrattualizzati nuovamente da ANPAL Servizi S.p.A., alle medesime condizioni degli incarichi terminati e per un periodo di due mesi a decorrere dal 1° giugno 2022, oltre che per lo svolgimento delle attività di assistenza tecnica connesse al reddito di cittadinanza, anche per quelle connesse all’attuazione del Programma nazionale per la garanzia occupabilità dei lavoratori (programma GOL).

Alla data del 30 aprile 2022, i navigator erano 1.790 unità; di questi, 1.608 sono stati contrattualizzati nuovamente per due mesi e soltanto 1.016 unità hanno ottenuto la proroga fino al 31 ottobre 2022. I costi per il progetto relativo all’azione “navigator” ammontano nel 2022 a circa 45.337.000 euro.

La Corte prosegue l’analisi soffermandosi su alcuni dati relativi al personale dipendente della società pari, al 31 dicembre 2022, a 902 unità rispetto alle 913 del 2021, tutte a tempo indeterminato. Nonostante tale riduzione, la relazione riferisce che nel 2022 il costo del personale è aumentato del 33,3 per cento, passando da 40,8 a 54,3 milioni, Detto incremento sarebbe riconducibile al piano di sviluppo del personale portato a termine nel 2021 (con l’assunzione, nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2021, di 379 impiegati) e agli incrementi contrattuali.

Sul punto la Corte rinnova l’invito alla società – ora soppressa - ad aderire, per il futuro, mediante un atto di carattere formale, ad una specifica contrattazione nazionale che faccia riferimento ad un comparto produttivo il più vicino possibile alla propria realtà operativa, al fine di chiarire il perimetro giuridico e finanziario entro cui detta contrattazione aziendale debba avvenire ed evitare, nel contempo, che siano contestualmente e promiscuamente mutuati istituti giuridici di settori produttivi differenti.

Per quanto concerne la parte variabile della retribuzione, la magistratura contabile ribadisce altresì la necessità di adottare una metodologia di valutazione che garantisca la verifica degli obiettivi assegnati e la loro percentuale di raggiungimento, al fine di collegare in maniera diretta le specifiche risorse alla performance aziendale e individuale.

La relazione rileva quindi che permane, anche se in miglioramento, il ritardo già segnalato nei precedenti referti, nella conclusione delle procedure di verifica da parte di ANPAL circa la corretta rendicontazione delle spese relative ai progetti realizzati da ANPAL Servizi s.p.a. In particolare, dai dati forniti dalla società (aggiornati al 30 novembre 2023), emerge che, a fronte di un totale rendicontato per fondi di circa 242,6 milioni, risultano spese non ancora verificate per circa 48,9 milioni. Con riferimento ai fondi POC (“Piano operativo complementare”), a fronte di un totale rendicontato di circa 133,3 milioni, le spese non ancora verificate da ANPAL ammontano a 23,9 milioni, mentre per quanto riguarda i fondi PAC (“Piano d’Azione per la Coesione”), a fronte di un totale rendicontato di circa 3,2 milioni, non risultano spese verificate. Il totale complessivo di spese relative al periodo 2014-2023 non ancora controllate ammonta a circa 76 milioni (di cui 37,7 sono in lavorazione, ossia prese in carico da ANPAL, ma non già avviate al controllo). Rilevato che ciò è in contrasto con l’articolo 132 del regolamento (UE) n. 1303/2013, la magistratura contabile, al fine di assicurare il buon andamento della gestione di ANPAL Servizi S.p.A., ritiene necessari interventi volti a garantire la conclusione delle procedure di controllo entro i termini, seppur già scaduti, previsti dal citato regolamento.

La relazione prosegue l’analisi riferendo che, a partire da ottobre 2008, ANPAL Servizi S.p.A. ha avviato un processo di dismissione che ha coinvolto tutte le 27 società partecipate e che si è sostanzialmente concluso nel 2022 con la cessione della quota di partecipazione nella In.Sar. S.p.A. (in liquidazione, partecipata al 55,39 per cento dalla Regione autonoma della Sardegna e al 44,61 per cento da ANPAL Servizi) alla Regione Sardegna, per un valore di circa 6,5 milioni, attraverso la “compensazione” di 1,2 milioni di debiti e l’incasso di disponibilità liquide per 5,3 milioni. La firma dell’atto di scissione definitivo è avvenuta il 19 settembre 2022 e nel mese di ottobre In.Sar. s.p.a. ha liquidato ad ANPAL Servizi 5.274.000 euro. Il valore della partecipazione è stato annullato nel bilancio 2022.

La relazione fornisce poi i risultati della gestione di ANPAL Servizi S.p.A. per l’esercizio 2022, segnalando che il patrimonio netto della società è passato da 88,7 a 88,9 milioni, con un incremento pari all’utile economico (131.585 euro).

L’attivo presenta un decremento del 14,2 per cento, passando da 236,7 a 203,2 milioni, riconducibile principalmente al decremento (del 14,2 per cento) dell’attivo circolante, che si aggiunge a quello delle immobilizzazioni (in diminuzione del 16,5 per cento), a fronte dell’incremento dei ratei e risconti attivi (del 59,6 per cento).

Con riferimento all’attivo circolante, i crediti, che ammontano complessivamente a 137,7 milioni, in modesta diminuzione rispetto all’esercizio precedente (-2,3 per cento), sono costituiti prevalentemente dai crediti vantati nei confronti di ANPAL, del MLPS e di altri soggetti pubblici per i progetti finanziati e dalle somme anticipate da ANPAL Servizi S.p.A. per la realizzazione dei progetti stessi.

Le disponibilità liquide sono diminuite del 59,4 per cento ed ammontano a 14,6 milioni, a fronte dei 35,9 milioni dell’esercizio precedente, mentre le rimanenze, costituite dai progetti in corso, hanno registrato un decremento del 4,6 per cento.

Il conto economico chiude con un utile di 131.585 euro, con un decremento del 57,8 per cento rispetto all’esercizio precedente.

La relazione osserva che il confronto tra gli esercizi 2021 e 2022 evidenzia una flessione del valore della produzione, pari al 32 per cento, riconducibile alle modifiche normative che hanno riguardato l’attuazione del reddito di cittadinanza che, per l’anno 2022, ha contribuito al valore della produzione per 45,4 milioni, contro i 99 milioni del periodo precedente. Tale decremento è accompagnato dalla parallela flessione dei costi della produzione (-31,7 per cento) che, però, non assicura marginalità analoga al precedente esercizio. Pertanto, secondo quanto riportato dalla relazione, il saldo positivo tra valore e costi della produzione passa da circa 1,3 milioni a 389.640 euro (- 69,4 per cento rispetto al 2021). In particolare, risulta più che dimezzata la voce costi per servizi, che passa da 111,6 a 48,1 milioni, dove sono allocati i costi relativi ai navigator, assunti con contratti di collaborazione, per effetto della cessazione di 967 contratti.

Il rendiconto finanziario espone la riduzione delle disponibilità liquide da 35,9 a 14,6 milioni.

 

ENAV SPA: LA GESTIONE 2022

Doc. XV, n. 269

 

 

Enav S.p.A. è una società che eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea su tutto il territorio nazionale e negli aeroporti di competenza. La società è inoltre incaricata della conduzione tecnica e della manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo, anche per il tramite della sua controllata Techno Sky S.r.l., e fornisce servizi di consulenza aeronautica per il tramite della controllata IDS AirNav S.r.l.

L’Enav S.p.A. è uno dei principali attori nella realizzazione del Single european Sky, il programma per armonizzare la gestione del traffico aereo comunitario, con l'obiettivo di rafforzare la sicurezza e l'efficienza del trasporto aereo continentale.

La società è soggetta alla vigilanza dell’Ente nazionale dell’aviazione civile (ENAC) e dal 26 luglio 2016 è quotata in Borsa ed è attualmente l’unico Air National Service Provider (ANSP) quotato sul mercato dei capitali. A seguito di tale quotazione, il MEF, precedentemente azionista unico, detiene dal 30 ottobre 2017 una partecipazione maggioritaria al capitale sociale pari al 53,28 per cento e, in relazione a tale quota, esercita i diritti dell’azionista, d’intesa con il MIT - Ministero vigilante per il settore dell’aviazione civile.

La Corte dei conti riferisce anzitutto che al 31 dicembre 2022 il capitale sociale sottoscritto e versato da Enav S.p.A è pari a 541.744.385 euro, rappresentato da 541.744.385 azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale. Alla data indicata, la società deteneva 370.519 azioni proprie, con un portafoglio pari allo 0,07 per cento del capitale sociale, mentre il MEF deteneva, come detto, il 53,28 per cento del capitale sociale, con flottante residuo pari al 46,65 per cento.

Circa i risultati di bilancio dell’esercizio 2022 si rileva che il patrimonio netto si attesta a 1.174,6 milioni con un incremento di 38,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 (1.136,1 milioni). L’esercizio chiude con un utile di 92,4 milioni, in incremento rispetto all’esercizio precedente (61,6 milioni) di 30,8 milioni.

I ricavi complessivi passano da 825,7 milioni a 934,3 milioni, in aumento di 108,6 milioni rispetto al 2021 (+13,2 per cento),

I costi si attestano a 670,7 milioni (617 milioni nel 2021), con un incremento dell’8,7 per cento, rispetto all’esercizio precedente del 2021, riferito sia al costo del personale (+8,6 per cento) che agli altri costi operativi (+8,8 per cento); questi ultimi ammontano a 205,4 milioni e mostrano un incremento generalizzato su varie voci di costo, tra cui quello riferito alle utenze per il maggior costo dell’energia e delle trasferte del personale per la ripresa degli spostamenti anche legati allo sviluppo delle commesse estere.

Le disponibilità liquide, ad inizio esercizio di 195,1 milioni, registrano una variazione di circa 51,6 milioni ed ammontano alla fine esercizio a 246,7 milioni.

L’indebitamento finanziario netto presenta un saldo di 414,7 milioni, in miglioramento di 82,8 milioni rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2021. Il minor indebitamento finanziario netto emerso – sottolinea la Corte - è dovuto all’effetto della dinamica degli incassi e dei pagamenti connessi alla ripresa delle attività del trasporto aereo, che ha così prodotto un flusso di cassa positivo. Infatti i ricavi da attività operativa del 2022, pari a 894,9 milioni, risultano in aumento dell’87,3 per cento rispetto al 2021.

Per quanto concerne il bilancio consolidato del Gruppo ENAV (comprendente i bilanci di ENAV S.p.A. e delle sue controllate Techno Sky S.r.l.; D-Flight S.p.A.; Enav Asia Pacific; Enav North Atlantic; IDS AirNav S.r.l.) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, la relazione riferisce che il patrimonio netto complessivo si attesta a 1.206,9 milioni, registrando un incremento netto di 43,8 milioni rispetto al 2021. Tale variazione – precisa la Corte – è riferita all’utile consolidato, pari a 104,5 milioni, all’effetto positivo derivante dalla riserva di conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere per 3,5 milioni, nonché all’utile attuariale registrato sulla riserva per benefici ai dipendenti che, al netto dell’effetto fiscale, ammonta a 4,2 milioni.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 presenta un saldo di 407,8 milioni, in miglioramento di 75,7 milioni rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente all’effetto della dinamica degli incassi e dei pagamenti connessi connessi alla ripresa delle attività del trasporto aereo che ha prodotto maggiori incassi dal core business della Capogruppo.

Peraltro, la relazione sottolinea che complessivamente l’utile consolidato di 104,5 milioni che chiude l’esercizio 2022 del Gruppo ENAV conferma il trend, emerso nel corso dell’anno, di una piena ripresa delle attività del settore del trasporto aereo che, sebbene non sia ancora ritornato ai livelli antecedenti l’emergenza sanitaria, registra un recupero pari al 95,2 per cento, in termini di unità di servizio, del traffico aereo di rotta rilevato nel 2019.

In particolare, i ricavi da attività operativa si attestano a 921,1 milioni (con un aumento dell’82,6 per cento rispetto all’esercizio 2021), composti per 881,1 milioni dai ricavi da core business della Capogruppo (+86,9 per cento rispetto al 2021).

Quanto ai costi operativi, la relazione segnala che tali costi, che si attestano a 672,1 milioni, mostrano un incremento del 9,4 per cento rispetto al 2021 e rilevano un aumento sia del costo del personale (+9 per cento), sia degli altri costi operativi (+9,3 per cento), con valori tendenzialmente stabili nei ricavi derivanti dai lavori interni capitalizzati (+0,5 per cento).

Con riferimento, in particolare, al costo del personale, che si attesta a 543,9 milioni, con un incremento di 44,7 milioni rispetto all’esercizio 2021, la relazione fa presente che tale incremento è legato a diversi fattori, tra cui la citata ripresa delle attività nel settore del trasporto aereo, che ha determinato un maggiore lavoro straordinario del personale, la summer season, per la maggiore concentrazione di attività nel periodo estivo, nonché l’accordo siglato con le organizzazioni sindacali che ha riconosciuto al personale dipendente l’incremento inflattivo per il periodo di vacatio contrattuale del triennio 2020 - 2022 con impatto nella retribuzione fissa.

La Corte dei conti segnala infine che, nel corso dell’assemblea ordinaria degli azionisti del 3 giugno 2022, in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 della Capogruppo, è stato deliberato di distribuire a titolo di dividendo agli azionisti un importo di 58,5 milioni, corrispondente a un dividendo di 0,1081 euro per ogni azione che è risultata in circolazione alla data di stacco della cedola fissata nel 24 ottobre 2022.

Il successivo 28 aprile 2023, in sede approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 della capogruppo, è stato deliberato di distribuire a titolo di dividendo agli azionisti un importo di 106.436.490,62 euro, corrispondente a un dividendo di 0,1967 euro per ogni azione in circolazione alla data di stacco della cedola, fissata nel 23 ottobre 2023.

 

ALES SPA: LA GESTIONE 2022

Doc. XV, n. 273

 

 

Ales S.p.A. è una società in house del Ministero della cultura che ne detiene il 100 per cento delle azioni e svolge, prevalentemente per detto Ministero, attività ed iniziative volte alla gestione, valorizzazione e tutela dei beni culturali, in ambito nazionale ed internazionale, nonché alla promozione e al sostegno finanziario, tecnico-economico ed organizzativo di progetti e altre iniziative di investimento a favore delle attività culturali e dello spettacolo, anche attraverso la ricerca di sponsor.

Riguardo all’attività progettuale relativa all’esercizio 2022, la relazione evidenzia che in tale annualità la società ha gestito complessivamente 119 contratti di servizio con il MIC, di cui 48 stipulati con le direzioni generali e 71 con gli Istituti dotati di autonomia e i c.d. “Grandi musei”, per un totale di 65 contraenti e 259 referenti sul territorio.

Quanto all’attività negoziale, si osserva che i costi per affidamenti diretti ex articolo 36, comma 2, lettera a) del decreto legislativo n. 50 del 2016 incidono in misura rilevante, pari al 65 per cento, sui costi totali delle acquisizioni. Risulta esiguo, invece, il ricorso ai sistemi centralizzati Consip-Mepa. Sul punto la Corte sottolinea che l’utilizzo di società in house per funzioni ordinarie attraverso la stipula di contratti di servizio con le direzioni generali, se pur necessitato, comporta il rischio di discontinuità e dispersione delle conoscenze acquisite, con conseguenti ricadute in termini di autosufficienza della struttura organizzativa ministeriale nella realizzazione degli obiettivi fissati dalla legge, tanto più considerando la crescente complessità dell’attività amministrativa e la conseguente maggiore qualificazione richiesta alle risorse umane.

Con riferimento ai risultati della gestione, la magistratura contabile evidenzia un aumento di circa 5 milioni dell’attivo, che passa da 112 milioni nel 2021 a 117 milioni nell’esercizio di riferimento, per effetto della crescita delle commesse del MIC, tradottesi in maggiori crediti e disponibilità liquide.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2022 registra un aumento di 3,7 milioni, passando da 20,6 milioni nel 2021 a 24,3 milioni.

Risultano in diminuzione i debiti che nel 2022 si attestano a 81,4 milioni, a fronte degli 84,1 milioni nel 2021.

Il saldo delle disponibilità liquide, che al 1° gennaio 2022 ammontava a 81.160.486 euro, al 31 dicembre è risultato pari a 83.292.942 euro in relazione, principalmente, alle erogazioni relative ai progetti ex Arcus.

In riferimento alla consistenza delle disponibilità liquide, per quelle rinvenienti in progetti anche risalenti nel tempo, la Corte rammenta che Ales S.p.A. è unicamente soggetto pagatore dei fondi nei confronti dei destinatari dei finanziamenti pubblici. Tali progetti non sono stati significativamente movimentati nel corso dell’esercizio, in quanto i beneficiari non hanno portato avanti le attività programmate e già finanziate, con la conseguenza che anche per l’esercizio 2022, risulta una consistente disponibilità liquida. Sul punto, come segnalato anche nelle precedenti relazioni, la magistratura contabile ribadisce la necessità che la questione sia affrontata dal Ministero vigilante e dal MEF, anche mediante un intervento finalizzato – previa ricognizione dello stato dei progetti – alla loro conclusione e chiusura.

L’utile dell’esercizio prima delle imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione è stato di 13,3 milioni (7,09 milioni nel 2021).

Il risultato economico del 2022 si attesta a 7,4 milioni, in aumento rispetto all’esercizio 2021 (3,87 milioni).

Il valore della produzione, la cui componente principale è costituita dai ricavi delle vendite e delle prestazioni, passato da 71,33 milioni nel 2021 a 95,7 milioni nel 2022, registra un incremento pari a 24,4 milioni ed è accompagnato da un aumento dei costi (passati da 64,23 milioni del precedente esercizio a 82,4 milioni del 2022) pari a 18,2 milioni.

Con riferimento al personale dipendente della società, la relazione segnala, infine, alla data del 31 dicembre 2022, la presenza di 1.722 lavoratori con contratti di lavoro subordinato (con esclusione dei collaboratori e del personale in somministrazione), a fronte dei 1.614 dell’esercizio precedente, con un aumento di 108 risorse. Anche il relativo costo risulta aumentato, passando da 53,4 milioni nel 2021 a 69,9 milioni nel 2022, con un incremento in valore assoluto di circa 16,5 milioni, da porre in relazione all’aumento delle prestazioni di servizi e, di conseguenza, del personale, nonché ai maggiori oneri per adeguamenti contrattuali. Al riguardo, la magistratura contabile evidenzia l’esigenza che gli organi sociali e l’azionista pongano attenzione all’incremento dei costi per il personale dipendente e di quelli derivanti dal ricorso al lavoro interinale, in un’ottica di mantenimento dell’equilibrio del bilancio della società, anche in applicazione dell’articolo 19, commi 2 e 5, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 (TUSP).

 

EUR SPA: LA GESTIONE 2022

Doc. XV, n. 276

 

 

EUR S.p.A. è una società che svolge attività di gestione, valorizzazione e massimizzazione reddituale del complesso dei beni del quartiere Eur di Roma di cui la società è titolare, nel rispetto del loro particolare valore storico ed artistico. Nell’ambito di tali attività è compresa l’utilizzazione dei beni immobili per la promozione ovvero per l’organizzazione di iniziative nel campo congressuale, espositivo, artistico, sportivo e ricreativo.

Secondo quanto previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 304 del 1999, il capitale sociale è attribuito nella misura del dieci per cento al Comune di Roma e per la restante quota del novanta per cento al MEF, che esercita i diritti dell’azionista secondo le direttive del Presidente del Consiglio dei ministri.

La Corte dei conti riferisce che il 30 maggio 2022 il nuovo consiglio di amministrazione - nominato nel precedente mese di gennaio – ha approvato il Piano industriale quinquennale della società, con orizzonte temporale esteso al 2027, che prevede il ritorno al profitto nel 2023 ed un budget di spesa di 120 milioni, volto alla valorizzazione e alla messa in sicurezza di alcuni edifici del quartiere romano.

Il 14 ottobre 2022 è stato approvato l’aumento del capitale sociale a titolo oneroso da 645.248.000 euro fino a 738.248.000 euro, mediante l’emissione di 930.000 nuove azioni, del valore nominale di cento euro ciascuna ed aventi le medesime caratteristiche di quelle esistenti. Il MEF ha versato l’aumento di capitale sociale per l’importo di 83,7 milioni di euro, mentre la quota spettante al Comune di Roma è risultata pari a 9,3 milioni.

Oltre alle dimissioni del presidente della società e al rinnovo della relativa carica in data 14 dicembre 2023, la magistratura contabile riferisce che il successivo 7 maggio 2024, nell’ambito della seduta del consiglio di amministrazione, l’amministratore delegato ha rassegnato le dimissioni; sul punto, precisa che, alla data della conclusione della relazione, non si è proceduto alla nomina del nuovo consiglio.

Per l’esercizio 2022, la spesa per compensi agli organi sociali ammonta complessivamente a 479.000 euro (531.000 euro nel 2021).

I costi delle consulenze e degli incarichi esterni, affidati dalla società nel 2022, risultano complessivamente in diminuzione per 0,86 milioni (-37,3 per cento) rispetto all’esercizio precedente, mentre sono in aumento i costi per consulenze informatiche e consulenze amministrative (classificate sotto la voce “altre consulenze”). In particolare la Corte, considerata l’elevata somma pagata (250.000 euro) per una consulenza finalizzata ad acquisire il Piano industriale e il Piano strategico quinquennale della società - su cui anche il collegio sindacale ha manifestato perplessità – ha espresso dubbi circa la effettiva impossibilità di predisporre tali Piani a cura delle risorse interne, posto peraltro che si tratta di fondamentali documenti di programmazione strategica, rientranti nelle competenze e prerogative dell’amministratore delegato e del consiglio di amministrazione.

La relazione ricorda poi che EUR S.p.A. è titolare di una partecipazione di controllo in EUR Tel S.r.l., della quale detiene il 65,63 per cento del capitale sociale, nonché di una partecipazione minoritaria nella Marco Polo S.r.l. in liquidazione.

In merito alla prima società, si riferisce che l’11 aprile 2023, a seguito di perdite ripetute e della riduzione del capitale al di sotto del minimo legale, EUR Tel S.r.l. ha depositato istanza per l’accesso alla procedura di composizione negoziale e, trovandosi nella fattispecie di cui all’articolo 2482-ter del Codice civile, ha richiesto contestualmente di avvalersi del regime di sospensione disposto dall’articolo 20 del Codice per la composizione della crisi di impresa. Nell’ambito di tale procedura è stata bandita una gara per la cessione della società, della quale è risultata aggiudicataria la stessa Eur S.p.A. per un corrispettivo di 495 mila euro. La cessione si è perfezionata nell’aprile 2024 e quindi si procederà allo scioglimento volontario di Eurtel ed alla sua messa in liquidazione.

Con riguardo alla seconda società - la Marco Polo S.r.l. in liquidazione - specializzata in servizi di facility management, la magistratura contabile riferisce che l’ultima situazione contabile disponibile è il progetto di bilancio al 31 dicembre 2022, predisposto dai liquidatori, che riporta una perdita d’esercizio di 94.000 euro ed un patrimonio netto negativo di 14,407 milioni; tale progetto non è stato approvato dall’Assemblea dei soci. Circa tale società partecipata, ad ormai undici anni dalla sua messa in liquidazione, la Corte sollecita EUR S.p.A affinché fornisca indirizzi puntuali al liquidatore in ordine alla chiusura, in tempi quanto più possibile celeri e certi, della procedura.

La relazione evidenzia poi che le principali criticità gestionali, da tempo all’attenzione degli organi societari, riguardano la valorizzazione immobiliare delle aree dell’ex Velodromo olimpico, la realizzazione dei parcheggi al servizio del Roma Convention Center “La Nuvola”, il contratto di concessione del Palazzo dello Sport e, come accennato, la crisi d’impresa relativa alla controllata EUR Tel S.r.l.

Viene poi segnalato che nel 2022 il nuovo Centro congressi “La Nuvola” è stato utilizzato, come il Palazzo dei Congressi, per la gestione di eventi congressuali, fiere ed iniziative culturali e commerciali di terzi, garantendo ricavi per circa 8 milioni, a fronte di costi diretti per 6,9 milioni (esclusi gli ammortamenti). Parallelamente, la Corte riferisce i ritardi nel completamento dell’Acquario di Roma, da realizzarsi sotto il laghetto artificiale dell’EUR, principalmente dovuti alle difficoltà finanziarie della società concessionaria dei lavori.

Si riferisce, altresì, che le attività di investimento di EUR S.p.A. hanno subìto un rallentamento per problemi legati alla liquidità e alla oggettiva impossibilità della società di assumere impegni in assenza di copertura finanziaria e che, per farvi fronte, è stato realizzato il citato aumento di capitale di 93 milioni. Tra i principali investimenti realizzati (o in corso di esecuzione), a titolo esemplificativo, si ricordano la prosecuzione dei lavori di recupero di gran parte delle terrazze del Palazzo dei Congressi, nonché il completamento degli allestimenti per i nuovi spazi all’interno del Centro La Nuvola.

Per quanto concerne il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, si registra un patrimonio netto di 665,14 milioni, in aumento rispetto al precedente esercizio (+16,34 per cento), ed un utile di esercizio pari a 433.000 euro, dopo due anni di significative perdite, anticipando le previsioni del Piano industriale che fissavano all’esercizio 2023 il raggiungimento del pareggio di bilancio.

Si rappresenta altresì che il totale delle immobilizzazioni, pari a 552,01 milioni, ha subìto al termine dell’esercizio un leggero decremento dello 0,04 per cento rispetto al 2021.

Con riferimento all’attivo circolante, pari a 172,38 milioni, la relazione segnala un sensibile incremento rispetto al 2021 (+84,34 per cento), dovuto al maggior valore delle disponibilità liquide, passate da 18,961 milioni nel 2021 a 104,778 milioni nel 2022, conseguenti principalmente all’aumento di capitale di 93 milioni intervenuto al termine dell’esercizio.

Di converso, risultano in diminuzione sia i crediti, passati da 24,353 milioni nel 2021 a 17,404 milioni nel 2022, sia i debiti, tutti iscritti al valore nominale, che sono passati da 53,06 milioni a 36,61 milioni (-31,01 per cento).

Il capitale d’esercizio, pari a 30,02 milioni, presenta un incremento, rispetto al 2021, di 5,27 milioni.

Con riferimento al numero dei dipendenti, la relazione specifica che al 31 dicembre 2022 si registra una diminuzione di 3 unità rispetto all’anno precedente, per un totale di 129 unità, contro le 132 in servizio al 31 dicembre 2021; i dipendenti (6 unità) della controllata EUR TEL S.r.l., alla stessa data, sono rimasti invariati rispetto al precedente esercizio.

Quanto al costo del personale, si evidenzia una diminuzione del 4,40 per cento, con una variazione dai 9,28 milioni nel 2021 a 8,87 milioni nel 2022, ma con un incremento particolarmente significativo del costo del trattamento di fine rapporto.

La Corte riferisce infine che la società, pur in presenza di partecipazioni di controllo, non ha predisposto un bilancio consolidato, in quanto si è avvalsa del caso di esonero previsto dall’articolo 27, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 127 del 1991

 

RAM SPA: LA GESTIONE 2022

Doc. XV, n. 286

 

 

Rete Autostrade Mediterranee per la logistica, le infrastrutture e i trasporti S.p.A. è una società di servizi, il cui unico azionista è il MEF, che agisce quale organismo in house del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. La società promuove l’attuazione del sistema di trasporto denominato “Autostrade del mare”, così come previsto dal Piano generale dei trasporti e della logistica approvato dal Consiglio dei ministri nel 2001.

A seguito dell’inserimento nel 2021 di RAM all’interno dell’elenco ISTAT degli enti produttori di pubblici servizi che concorrono alla formazione del bilancio dello Stato, la società, pur con le sue ridotte dimensioni organizzative, ha prestato particolare attenzione al rispetto dei nuovi oneri di legge contemperando le esigenze di compliance normativa con quelle tipiche dell’operatività della società dettate dall’esecuzione delle convenzioni sottoscritte con il Ministero.

La società – prosegue la relazione - ha avviato un processo di aggiornamento dei documenti procedurali interni relativamente al processo di ciclo passivo e di ciclo attivo; ha portato avanti l’attuazione del piano di assunzioni – come previsto ed autorizzato dal Ministero - che ha consentito l’assunzione nel 2023 di ulteriori 25 unità di personale a tempo indeterminato, e ha proceduto a internalizzare funzioni essenziali quali quella relativa agli affari legali e all’area amministrazione e finanza.

Per quanto concerne l’attività istituzionale, la magistratura contabile riferisce che la RAM S.p.A., oltre a perseguire le finalità statutarie, sostiene anche gli interventi previsti nel Piano strategico nazionale della portualità e della logistica (PNSPL), approvato dal Consiglio dei ministri il 6 agosto 2015, e successive modificazioni e integrazioni, e nei documenti pluriennali di pianificazione (DPP) di cui all’articolo 201, comma 3, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.

La relazione evidenzia un incremento del patrimonio netto, passato da 3.742.152 euro del 2021 a 4.150.586 euro del 2022, sostanzialmente a causa dell’impatto dell’utile di esercizio.

La quota più consistente dell’attivo circolante è costituita dalle rimanenze, pari a 4.593.974 euro (3.959.239 euro nel precedente esercizio). Tale voce attiene ai lavori in corso su ordinazione, costituiti da commesse del precedente esercizio per le quali, al 31 dicembre, non risultavano ancora finalizzate le rendicontazioni, nonché da commesse relative alle attività svolte nell’esercizio dalla società, in esecuzione delle convenzioni in essere con il MIT e di altre committenze.

I debiti della società ammontano a 4.427.659 euro, in crescita rispetto al 2021 (4.076.904 euro), prevalentemente a seguito di debiti verso fornitori per le commesse in corso.

L’utile di esercizio aumenta da 274.226 euro nel 2021 a 408.434 euro nel 2022 con una variazione di 48 punti percentuali.

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2022 ammontano a 2.810.120 euro, in calo rispetto al precedente esercizio (3.197.069 euro), stante i diminuiti flussi finanziari relativi all’attività operativa.

Il costo del personale 2022 è stato pari a 1.247.954 euro, sostanzialmente in linea con quello dell’esercizio 2021 (1.263.704 euro).

 

 

7.       Le novità in tema di assetti societari

 

Come di consueto, il presente dossier effettua una ricognizione degli assetti organizzativi:

 

·        delle società partecipate direttamente dai Ministeri (società di primo livello);

·        delle ulteriori società, con sede legale in Italia, nelle quali le società di primo livello detengano quote di partecipazione pari o superiori al 25 per cento (società partecipate di secondo livello);

·        delle società per azioni di terzo livello partecipate da società di Cassa Depositi e Prestiti con una quota pari o superiore al 25 per cento.

 

Attualmente, la banca dati alimentata dal Servizio per il Controllo parlamentare monitora nel complesso 251 società i cui organi amministrativi sono indicati negli Allegati al dossier (cfr. par. 9).

 

Il presente paragrafo reca l’aggiornamento, riferito al periodo 1° luglio-15 ottobre 2024, delle informazioni relative agli assetti societari e alle quote di partecipazione delle società monitorate, alla creazione di nuove società e alla cessazione di alcune di quelle esistenti, nonché ai mutamenti che hanno interessato la composizione degli organi amministrativi al di fuori delle ordinarie procedure di rinnovo degli organi sociali.

Si segnala che tale aggiornamento ricomprende anche le variazioni societarie intervenute in un periodo antecedente a quello di riferimento, ma non registrate nella banca dati Telemaco alla data di pubblicazione della precedente edizione dossier.

 

7.4.           Mutamenti nella composizione degli organi amministrativi

 

Con riguardo alla composizione degli organi amministrativi, la seguente tabella evidenzia le variazioni societarie parziali intervenute nel periodo di riferimento al di fuori delle ordinarie procedure di rinnovo (per le società i cui organi amministrativi sono stati invece oggetto di rinnovo integrale anticipato rispetto alle ordinarie scadenze si rinvia al par. 8).

Si tratta, in particolare, di 30 nomine che hanno interessato 25 società, cui si aggiungono i casi di cessazione dalla carica.

 

Società

Data

Componenti

Cariche

Altre info

EUR S.p.A

(MEF)

19 giugno 2024

Angela Maria Cossellu

amministratrice delegata

È cessata dalla carica.

Mer Mec Ferrosud S.r.l.

(Invitalia)

23 maggio 2024

Donato Pepe

vicepresidente (già consigliere)

I mandati scadranno con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

Francesco Antonio Crupi

amministratore delegato (già consigliere)

EUR Tel S.r.l.

(EUR)

21 giugno 2024

Gerardo Losito

liquidatore (già amministratore unico)

Il mandato durerà fino alla revoca.

Enipower S.p.A.

(ENI)

25 giugno 2024

Hannelore Rocchio

presidente (già consigliera)

In sostituzione di Francesco Giunti. Il mandato scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024.

Alessandro Gaeta

amministratore delegato

In sostituzione di Rita Marino. Il mandato scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024.

Barbara Benzoni

consigliera di amministrazione

Il mandato scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024.

ENI Trade & Biofuels S.p.A.

(ENI)

1° luglio 2024

Maurizio Maugeri

amministratore delegato

In sostituzione di Alessandro Gaeta. Il mandato scadrà con la prossima assemblea.

Reithera S.r.l.

(Invitalia)

2 luglio 2024

Giovan Battista Santangelo

consigliere di amministrazione

Il mandato è a tempo indeterminato.

Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.

(MEF)

3 luglio 2024

Angelo De Amici

consigliere di amministrazione

È cessato dalla carica.

Trenitalia S.p.A.

(Ferrovie dello Stato)

8 luglio 2024

Caterina Belletti

consigliera di amministrazione

È cessata dalla carica.

CDP Venture Capital Sgr S.p.A.

(CDP Equity)

18 luglio 2024

Stefano Cuzzilla

consigliere di amministrazione

È cessato dalla carica.

Unirelab S.r.l.

(MASAF)

19 luglio 2024

Domenico Flamini

consigliere di amministrazione

È cessato dalla carica.

Mozambique Rovuma Venture S.p.A.

(ENI)

23 luglio 2024

Frank Kretschmer e John Christopher Mcguffee

consiglieri di amministrazione

In sostituzione di David Scott Clarke e Jos G D Evens. Il mandato scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.

Casina Poste S.r.l.

(Poste Italiane)

24 luglio 2024

Paolo Iammatteo

amministratore delegato (già consigliere)

Il mandato scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

Marcello Grosso

consigliere di amministrazione

In sostituzione di Tiziana Morandi. Il mandato scadrà con la prossima assemblea.

Seacorridor S.r.l.

(ENI)

25 luglio 2024

Cesarino Gabriele Lopez

consigliere di amministrazione

In sostituzione di Marta Bellagamba. Il mandato scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.

Versalis S.p.A.

(ENI)

29 luglio 2024

Marcello Poidomani

presidente

In sostituzione di Marco Petracchini. Il mandato scadrà con la prossima assemblea.

Poste Italiane S.p.A.

(MEF)

31 luglio 2024

Armando Ponzini

consigliere di amministrazione

È cessato dalla carica.

Fincantieri S.p.A.

(CDP Equity)

1° agosto 2024

Biagio Mazzotta

presidente

Il mandato scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024.

FSTechnology S.p.A.

(Ferrovie dello Stato)

1° agosto 2024

Roberto Tundo

presidente

È cessato dalla carica.

Ids Airnav S.r.l.

(ENAV)

6 agosto 2024

Andrea Capolei Sapio De Contrera

presidente

In sostituzione di Vincenzo Smorto. Il mandato scadrà con la prossima assemblea.

RAI S.p.A.

(MEF)

10 agosto 2024

Marinella Soldi

presidente

È cessata dalla carica.

Giubileo 2025 S.p.A.

(MEF)

1° settembre 2024

Ivana Guerrera

consigliera di amministrazione

È cessata dalla carica.

Rotorsim S.r.l.

(Leonardo)

12 settembre 2024

Alexandre Prevost

presidente

In sostituzione di Marc-Olivier Sabourin. Il mandato scadrà con la prossima assemblea.

Ceramica Dolomite S.p.A.

(Invitalia)

17 settembre 2024

Angelo Rodolfi

consigliere di amministrazione

Il mandato scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

Poste Italiane S.p.A.

(MEF)

17 settembre 2024

Armando Ponzini

consigliere di amministrazione

È cessato dalla carica.

ENEL Italia S.p.A.

(ENEL)

30 settembre 2024

Monica Girardi

consigliera di amministrazione

È cessata dalla carica.

Valoridicarta S.p.A

(IPZS)

2 ottobre 2024

Gianluca Grequattrini

presidente

In sostituzione di Stefania Rita Maria Rosaria Ceci. Il mandato scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024.

 

 

7.5.           Ulteriori società con organi amministrativi rinnovati

 

Si segnala che delle due società il cui rinnovo degli organi amministrativi in scadenza nel 2023 non era ancora stato effettuato alla data di pubblicazione della precedente edizione del dossier, solo una, Rustichella d’Abruzzo S.p.A. (Simest), è stata oggetto di rinnovo; restano dunque da effettuare solo le nomine degli organi di amministrazione di Geoweb S.p.A. (Sogei).

 

SOCIETÀ DI III LIVELLO

 

Simest – Società italiana per le imprese all’estero

 

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  Rustichella d’Abruzzo (assemblea 24 luglio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        PEDUZZI Gianluigi (presidente)

·        D’ANNIBALE Giancarlo (componente)

·        MAGRI Modesto (componente)

·        MAGRI Stefano (componente)

·        PEDUZZI Maria Stefania (componente)

·        VARVARO Vito (componente)

 

 

7.6.           Società oggetto di rinnovo anticipato

 

Si rappresenta, inoltre, che tre società monitorate[20], di cui una di primo livello e due di secondo, i cui organi amministrativi sarebbero dovuti scadere nel 2026, sono state oggetto di rinnovo anticipato per il biennio 2024-2025.

Le relative nomine sono indicate di seguito.

 

SOCIETÀ DI I LIVELLO

 

Ministero dell’economia e delle finanze

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  Consip (assemblea 18 luglio 2024) rinnovo in anticipo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        TOMASINI Stefano (presidente)

·        COMPARATO Elena (vicepresidente)

·        REGGIANI Marco (amministratore delegato)

 

 

SOCIETÀ DI II LIVELLO

 

Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  Industria Italiana Autobus[21] (assemblea 11 luglio 2024) rinnovo in anticipo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        CIVITILLO Vittorio (presidente)

·        SCHISANO Giancarlo (componente)

·        RAUCCI Marco (componente)

 

Leonardo

 

 

 


Società con organi rinnovati

 

Ø  G.E.M. Elettronica (assemblea 20 settembre 2024) rinnovo in anticipo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        CARDONE Matteo (presidente)

·        MERLINI Giuseppe (amministratore delegato)

·        DI SCIOSCIO Fabiana (componente)

 

 

7.7.           Variazioni nelle partecipazioni societarie

 

Con riguardo alle partecipazioni societarie, si segnala che nel periodo considerato:

 

v la partecipazione di Leonardo S.p.A. in G.E.M. Elettronica S.r.l. è aumentata dal 30 per cento al 65 per cento;

v  la partecipazione di ENI S.p.A. in Saipem S.p.A. è diminuita dal 31,19 per cento al 21,19 per cento;

v  la partecipazione di Invitalia S.p.A. in Ceramica Dolomite S.p.A. è diminuita dal 33,33 per cento al 25,45 per cento.

 

 

7.8.           Nuove partecipazioni pubbliche

 

Nel periodo di riferimento sono intervenute le seguenti acquisizioni societarie che hanno comportato l’inclusione nel perimetro del monitoraggio del presente dossier di 6 nuove società:

 

·        il 27 giugno 2024 il MEF ha acquisito una partecipazione dell’80,44 per cento nella società Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. Sul punto si veda il paragrafo 1.3.2;

·        il 1° luglio 2024 il MEF ha acquisito una partecipazione del 16 per cento nella società FiberCop S.p.A, costituitasi in data 2 novembre 2020. La società ha per oggetto la progettazione, lo sviluppo e la gestione di reti e di sistemi di comunicazione elettronica ed è retta da un consiglio di amministrazione, nominato il 1° luglio 2024, il cui mandato scadrà in occasione dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, composto da: Massimo Sarmi (presidente), Luigi Ferraris (amministratore delegato), Manilo Marocco, Alberto Signori, James Anthony Gordon, Simone Vellucci, Andrea Torregrosa Santana, Gabriele Questa, Riccardo Busani, Luis Miguel Azenha Pisco, Mauro Miglio, Alan Davies Graham, Batiste Thomas Degaris Ogier e Mamoun Jamai (componenti);

·        in data 8 luglio 2024 CDP Real Asset Sgr S.p.A. ha acquisito la partecipazione del 40 per cento nella società M.T. Manifattura Tabacchi S.p.A.;

·        l’11 luglio 2024 Invitalia S.p.A. ha acquisito una partecipazione del 48,59 per cento nella società Terme di Chianciano S.p.A., costituitasi in data 18 marzo 2005. La società ha per oggetto la valorizzazione e lo sfruttamento delle acque termali e minerali del compendio di Chianciano Terme ed è retta da un consiglio di amministrazione, nominato il 20 febbraio 2024, il cui mandato scadrà in occasione dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, composto da: Massimo Garibaldi (presidente), Riccardo Romano (amministratore delegato), Stefano Antonio Zaghis, Sofia Paternostro e Luigi Mastrobuono (componenti);

·        il 31 luglio 2024 FiberCop S.p.A. ha acquisito una partecipazione del 100 per cento nella società Telenergia S.r.l., costituitasi in data 7 novembre 2002. La società ha per oggetto l’attività di importazione, di esportazione, di acquisto e di vendita di energia elettrica e di gas ed è retta da un consiglio di amministrazione, nominato il 9 aprile 2024, il cui mandato scadrà in occasione dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, composto da: Maria Teresa Ferrigno (presidente), Nicola Ussia (amministratore delegato), Alessandra Cantu’, Luca Robotti e Francesca Petriacci (componenti);

·        il 1° agosto 2024 ENI S.p.A. ha acquisito una partecipazione del 100 per cento nella società Eni Marine Services S.p.A., costituitasi in data 31 luglio 2024. La società ha per oggetto l’acquisto e la gestione di unità navali e similari destinate alla produzione, al trattamento, allo stoccaggio e al trasporto di idrocarburi ed è retta da un consiglio di amministrazione, nominato il 31 luglio 2024, il cui mandato scadrà in occasione dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, composto da: Alessandro Rizzi (presidente), Giovanni Grugni, Bruno Maggioni, Claudia Porretta Serapiglia e Claudia Vignati (componenti).

 

 

7.9.           Ulteriori mutamenti societari

 

Si rammenta infine che:

-         il 21 giugno 2024 Eur Tel S.r.l. (Eur) è stata posta in liquidazione;

-         il 5 agosto 2024 è cessata la società Industria Italiana Autobus S.p.A. (Invitalia).

 

 

8.       Società con organi amministrativi oggetto di rinnovo nel 2024, nel 2025 e nel 2026

 

Nel presente paragrafo sono elencate le 208 società[22] monitorate i cui organi di amministrazione sono oggetto di rinnovo nel triennio 2024-2026, con indicazione, laddove intervenute, delle nomine sinora effettuate.

 

Le società oggetto di rinnovo nel 2024

 

Nell’anno 2024, nell’ambito delle ordinarie scadenze riferite alle assemblee di approvazione del bilancio 2023, sono oggetto di rinnovo, in tutto o in parte, gli organi di amministrazione di 62 società monitorate, di cui 14 società direttamente partecipate, 43 società di II livello e 5 società per azioni di III livello indirettamente partecipate da CDP con una quota pari o superiore al 25 per cento del capitale[23].

 

Alla data di chiusura del presente dossier, sono stati rinnovati gli organi amministrativi di 44 delle suddette società, di cui 12 di I livello e 32 di II livello.

 

I rinnovi da effettuare nel 2025 e nel 2026

 

Nell’anno 2025 dovranno invece essere oggetto di rinnovo, in tutto o in parte, gli organi di amministrazione di 70 società monitorate, di cui 7 società direttamente partecipate, 54 società di II livello e 9 società per azioni di III livello indirettamente partecipate da CDP.

 

Nell’anno 2026 dovranno invece essere oggetto di rinnovo, in tutto o in parte, gli organi di amministrazione di 76 società monitorate, di cui 17 società direttamente partecipate, 55 società di II livello e 4 società per azioni di III livello indirettamente partecipate da CDP.

 

Nel biennio 2025-2026 dovranno pertanto essere rinnovati gli organi di amministrazione di 146 società monitorate.

 

8.1.           Società partecipate i cui organi amministrativi sono oggetto di rinnovo nel 2024

 

Si espone di seguito l’elenco delle 62 società i cui organi amministrativi sono oggetto di rinnovo, in tutto o in parte, nel 2024, con indicazione delle relative nomine ove già effettuate alla data di chiusura del presente dossier.

 

SOCIETÀ DI I LIVELLO

 

Ministero dell’economia e delle finanze

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  Banca Monte dei Paschi di Siena (assemblea 11 aprile 2024) nomina fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025

·        ORIANI Raffaele (componente)[24]

 

Ø  Cassa Depositi e Prestiti (assemblea 15 luglio 2024) nomina per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        GORNO TEMPINI Giovanni (presidente),

·        SCANNAPIECO Dario (amministratore delegato)

·        BINI Matilde (componente)

·        CANNATA Maria (componente)

·        CUZZILLA Stefano (componente)

·        D’ARCANO Luisa (componente)

·        DI CIOMMO Francesco (componente)

·        GUISO Luigi (componente)

·        LAMANNA Giorgio (componente)

·        MILANI Valentina (componente)

·        MAZZARELLA Flavia (componente)

·        ITALIA Pier Paolo (componente)

·        BARBIERI HERMITTE Riccardo (componente)

·        GRILLO Alessia (componente)

·        ANTONELLI Piero (componente)

·        NICOTRA Veronica (componente)

 

Ø  Cinecittà (assemblea 17 luglio 2024) nomina per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        SBARIGIA Chiara (presidente),

·        CACCIAMANI Manuela (amministratore delegato)

·        CIOLFI Isabella (componente)

·        DE MITA Giuseppe (componente)

·        CAVALLARI Enrico (componente)

 

Ø  EUR (assemblea 11 luglio 2024) nomina per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        GASBARRA Enrico (presidente),

·        CARSERA’ Claudio (amministratore delegato)

·        VACCARO Francesco (componente)

·        RONGIOLETTI Manuela (componente)

·        BALLICO Daniela (componente)

 

Ø  Ferrovie dello Stato (assemblea 27 giugno 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        TANZILLI Tommaso (presidente)

·        DONNARUMMA Stefano (amministratore delegato)

·        BELLETTI Caterina (componente)

·        FENOGLIO Franco (componente)

·        RICCIOTTI Loredana (componente)

·        DE LUCA Tiziana (componente)

·        BRACCO Pietro (componente)

 

Ø  Fibercop (assemblea 1° luglio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        SARMI Massimo (presidente)

·        FERRARIS Luigi (amministratore delegato)

·        MAROCCO Manilo (componente)

·        SIGNORI Alberto (componente)

·        GORDON James Anthony (componente)

·        VELLUCCI Simone (componente)

·        TORREGROSA SANTANA Andrea (componente)

·        QUESTA Gabriele (componente)

·        BUSANI Riccardo (componente)

·        AZENHA PISCO Luis Miguel (componente)

·        MIGLIO Mauro (componente)

·        DAVIES GRAHAM Alan (componente)

·        DEGARIS OGIER Thomas Batiste (componente)

·        JAMAI Mamoun (componente)

 

Ø  GSE – Gestore dei Servizi Energetici (assemblea 31 luglio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        ARRIGONI Paolo (presidente)

·        VIGILANTE Vinicio Mosè (amministratore delegato)

·        BELLETTI Caterina (componente)

·        TOFFANIN Roberta (componente)

·        QUARZO Giovanni (componente)

 

Ø  INVIMIT Sgr (assemblea 18 luglio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        VALDUCCI Mario (presidente)

·        SCALERA Stefano (amministratore delegato)

·        SCIURPA Michela (componente)

·        CAPPIELLO Carla (componente)

·        AGNELLI Mario (componente)

 

Ø  RAI (assemblea 1° ottobre 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        AGNES Simona (presidente [25])

·        ROSSI Giampaolo (amministratore delegato)

·        DI MAJO Alessandro (componente)

·        DI PIETRO Davide (componente)

·        NATALE Roberto (componente)

·        FRANGI Federica (componente)

·        MARANO Antonio (componente)

 

Ø  Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 (assemblea 16 febbraio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        VECCHI Veronica (presidente)

·        SALDINI Fabio Massimo (amministratore delegato)

·        DE AMICI Angelo (componente)

·        MANENTI Manuela (componente)

·        CAMPITELLI Maria Rosaria Anna (componente)

 

Ø  Sogei (assemblea 3 febbraio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        SAVINI Paolo (presidente)

·        CANNARSA Cristiano (amministratore delegato)

·        FUSCO Nicoletta (componente)

·        DI STEFANO Leonardo (componente)

·        D’ONOFRIO Alessandra (componente)

 

Ø  Sviluppo Lavoro Italia (assemblea 15 febbraio 2024) nomina fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025:

·        NICASTRO Paola (presidente e amministratrice delegata)

 

Società con organi da rinnovare

 

Istituto per il credito sportivo e culturale

MEFOP

 

 

Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 (assemblea 16 febbraio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        VECCHI Veronica (presidente)

·        SALDINI Fabio Massimo (amministratore delegato)

·        DE AMICI Angelo (componente)

·        MANENTI Manuela (componente)

·        CAMPITELLI Maria Rosaria Anna (componente)

 

 

SOCIETÀ DI II LIVELLO

 

Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo

Società con organi rinnovati

 

Ø  Corneliani (assemblea 12 giugno 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        SALINI Silvio (presidente)

·        BRANDAZZA Giorgio Mario (amministratore delegato)

·        DAVIS Andrea Jayne (componente)

·        MANGANI Valeria Franca (componente)

·        MONTIRONI Paolo (componente)

 

Ø  Italian Cool Design (assemblea 27 maggio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        DI SERAFINO Enzo (presidente)

·        ORAZI Francesco (componente)

·        RICCIO Antonio (componente)

 

Ø  Canepa (assemblea 23 luglio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        TOSI Saverio (presidente)

·        BOSCO Carlo (componente)

·        GUIDA Attilio (componente)

·        ORICCHIO Gianluca (componente)

·        PATHO’S S.r.l.s. (componente)

·        SOMMA Ernesto (componente)

·        VILLA Marcello (componente)

 

Ø  Snaidero Rino (assemblea 24 giugno 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        SNAIDERO Edi (presidente)

·        TRIVILLIN Alessandro (amministratore delegato)

·        COLOMBO Paolo (componente)

·        FERRO LUZZI Giovanni Matteo (componente)

·        SPINIELLO Salvatore Gaetano Antonio (componente)

·        PELLECCHIA Ignazio (componente)

 

Società con organi da rinnovare

 

Invitalia Partecipazioni

Italia Turismo

Sicamb

Toscana Life Sciences Sviluppo

 

AMCO

 

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  Interporto Toscano A. Vespucci Livorno-Guasticce (assemblea 30 settembre 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        BELLANDI Monica (presidente)

·        ROMA Angelo (vicepresidente)

·        CIONI Raffaello (amministratore delegato)

·        SCALI Francesca (componente)

·        NISTA Nicola (componente)

 

 

Banca Monte dei Paschi di Siena

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  MPS Covered Bond 2 (assemblea 10 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        TROMBINI Samuele (presidente)

·        MARCHESIN Pino (componente[26])

·        CASINI Claudia (componente)

 

 

Cassa Depositi e Prestiti

 

Società con organi da rinnovare

 

CDP Reti

FINTECNA

ENEL

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  CESI – Centro Elettronico Sperimentale Italiano Giacinto Motta (assemblea 29 maggio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

·        BORTONI Guido Pier Paolo Gian Luigi (presidente)

·        MELCHIOTTI Nicola (amministratore delegato)

·        ARMANI Gianni Vittorio (componente)

·        VILLA Flavio (componente)

·        DALLA CHIESA Chiara (componente)

·        SALERNI Francesco (componente)

·        DE RAI Luca Giorgio Maria (componente)

·        DICEMBRINO Claudio (componente)

·        GUARNIERE Maria Rosaria (componente)

·        SCOGLIO Carmine (componente)

 

ENI

 

Società con organi rinnovati

 

 

Ø  ENI Corporate University (assemblea 23 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        GRANATA Claudio (presidente)

·        RAPPINI Silvia (amministratrice delegata)

·        FABRIZIO Elvira (componente)

 

Ø Eniprogetti (assemblea 10 giugno 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

·        FIORILLO Lorenzo (presidente)

·        ZUCCARINI Serena (componente)

·        DELLA ZOPPA Alessandro (componente)

·        MANZATI Alberto (componente)

·        FERRAZZA Francesca (componente)

 

Ø  Raffineria di Milazzo (assemblea 9 maggio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        GRILLO Roberto (presidente)

·        RIZZI Walter (vicepresidente)

·        ARCES Ignazio (amministratore delegato)

·        ALHADLOQ Imad A H M (componente)

·        ALFARAJ Fadhel A E M (componente)

·        SPADA Monica (componente)

·        SALEM Faisal S SH M (componente)

·        ZANCHI Samanta (componente)

 

Ø  Saipem (assemblea 14 maggio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        SERAFIN Elisabetta (presidente)

·        PULITI Alessandro (componente)

·        DIACETTI Roberto (componente)

·        GIANGUALANO Patrizia Michela (componente)

·        SCHAPIRA Paul Simon (componente)

·        SIAS Paolo (componente)

·        SCAGLIA Francesca (componente)

·        MARIOTTI Francesca (componente)

·        MOSSA Mariano (componente)

 

Ø  Seram (assemblea 29 aprile 2024) rinnovo per l’anno 2024

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        PELAGALLI Andrea (presidente)

·        PRISTERA’ Francesco (vicepresidente)

·        COSTANTINO Fortunato (componente)

·        POMPA Gianluca (componente)

·        CAO Alessandro (componente)

 

Ø  Servizi Aerei (assemblea 16 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        MILANI Giovanni (presidente)

·        MAFFEI Giovanni Anteo (componente)

·        REPETTI Paolo (componente)

·        SQUEGLIA Claudia (componente)

·        PAOLETTI Claudia (componente)

 

Ø  Società Oleodotti Meridionali (assemblea 15 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        LO FASO Massimo (presidente)

·        CAIANELLO Maria (componente)

·        FIGINI Mario (componente)

·        MISTRI Matteo (componente)

·        RACANO Emiliano (componente)

·        RUGGIERO Gabriella (componente)

·        BOSCHETTI Patrizia (componente)

 

Ø  Società Petrolifera Italiana (assemblea 23 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        PORRETTA SERAPIGLIA Claudia (presidente)

·        COLOMBO Davide Maria (componente)

·        DE CARO Luca (componente)

 

Ferrovie dello Stato

 

Società con organi da rinnovare

 

ANAS

BUSITALIA – SITA Nord

FS Sistemi Urbani

ITALFERR

Metro 5

 

 

Leonardo

 

 

 


Società con organi rinnovati

 

Ø  Alea (assemblea 24 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        FABIANI Milco (presidente)

·        MERLINO Giuseppe (amministratore delegato)

·        BERARDI Emanuela (componente)

·        DI SANDRO Francesco (componente)

·        INDINO Antonella (componente)

 

Ø  IAMCO – International Aerospace Management Company (assemblea 30 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        MARFE’ Dario (presidente)

·        WEINER-SILVA Dominik (vicepresidente)

·        BURTON Stephane Eli C (componente)

·        POLS Christian (componente)

·        B GLOBAL Management Sprl (componente)

 

Ø  IVECO – Oto Melara (assemblea 10 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        CATALANO Claudio (presidente)

·        PERAZZO Luca (vicepresidente)

·        POLI Alessia (componente)

·        COSTA Wanda (componente)

 

Ø  Leonardo CAE Advanced Jet Training (assemblea 26 marzo 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        DE SERRE Gaetan (presidente)

·        MARFE’ Dario (componente)

·        RECCHIA Giuseppe (componente)

·        BOYLE James Anthony (componente)

 

Ø  Leonardo International (assemblea 14 maggio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        MARIANI Lorenzo (presidente)

·        GUALDARONI Carlo (amministratore delegato)

·        CIOFFI Margherita (componente)

·        GHEDA Laura (componente)

·        MANCHIA Elisabetta (componente)

 

Ø  Telespazio (assemblea 16 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        CHARPENTIER EP RAVILLY Nathalie (presidente)

·        GUALDARONI Carlo (vicepresidente)

·        PERUZZI Enrico (vicepresidente)

·        PIERALLI Gabriele (amministratore delegato)

·        DERREY Hervé (componente)

·        TOMASSI Stefania (componente)

·        RICCIOTTI Valeria (componente)

 

Poste Italiane

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  Financit (assemblea 19 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        MACHETTI Giovanni (presidente)

·        ALMI Gianluca (amministratore delegato)

·        GIANGIULIO Carmine (componente)

·        MARTINI Barbara (componente)

·        SERRAVALLE Gabriella (componente)

 

Ø Nexive (assemblea 7 maggio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        MONTICELLI Andrea (presidente)

·        CESTARO Raffaele (componente)

·        GREGORI Francesca (componente)

 

Ø  Nexive Network (assemblea 5 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        CESTARO Raffaele (presidente)

·        MONTICELLI Andrea (amministratore delegato)

·        CAPOLUPO Saverio (componente)

·        MODAFFARI Maria (componente)

·        COLAGRANDE Antonella (componente)

 

Ø  Patentiviaposte (assemblea 9 maggio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        PICARDI Lucia (presidente)

·        CARDILLO Diego (amministratore delegato)

·        FOLGORI Roberto (componente)

·        MAURER Wolfgang Gerhard (componente)

·        NIGRO Maria Santa (componente)

 

Ø  Poste Welfare Servizi (assemblea 6 giugno 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        PEZZI Andrea (presidente)

·        MONTELATICI Monica (componente)

·        VECCHIETTI Marco (componente)

 

Ø  Postel (assemblea 29 maggio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        IALONGO Giovanni (presidente)

·        ROSINI Carlo (amministratore delegato)

·        CROZZOLI Guido (componente)

·        FABRIZIO Enrica (componente)

·        CINQUEPALMI Luca (componente)

 

Ø  Replica Società di Intermediazione Mobiliare (assemblea 30 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        BELLANI Stefano (presidente)

·        NEGRI Dario (amministratore delegato)[27]

·        BERNERI Filippo Maria (componente)

·        CRAPANZANO Domenico (componente)

·        MANGHETTI Anna (componente)

·        MEROLA Federico (componente)

·        NEGRI Gianluca (componente)

 

Ø  SDA Express Courier (assemblea 6 maggio 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        CAPOLUPO Saverio (presidente)

·        MANGIANTE Benedetto (amministratore delegato)

·        CAPPELLINI Gabriele (componente)

·        FRACASSI Federica (componente)

·        D’AURIA Maria Grazia (componente)

 

 

RAI

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  Auditel (assemblea 23 aprile 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        SASSOLI DE BIANCHI Lorenzo (presidente)

·        ARAIMO Alessandro (componente)

·        BAULI Michele (componente)

·        BEDUSCHI Massimo (componente)

·        BIANCHI Corrado (componente)

·        CARDANI Matteo (componente)

·        COPERCHINI Alberto (componente)

·        DI CHIO Federico (componente)

·        FORNARA Uberto (componente)

·        FUNICIELLO Antonio (componente)

·        GIRELLI Marco (componente)

·        GIUNCO Maurizio (componente)

·        LAVAZZA Giuseppe (componente)

·        LUCCA Roberta (componente)

·        NANNI Paolo (componente)

·        PASTORE Raffaele (componente)

·        PERRELLI Marzio (componente)

·        PIGOZZI Lorenza (componente)

·        PREVE Carlo Alberto (componente)

·        SALA Stefano (componente)

·        STUCCHI Paolo (componente)

·        TAGLIAVIA Gian Paolo (componente)

·        MODINA Giovanni (componente)

·        PAGLIERI Debora (componente)

·        SINISI Andrea (componente)

·        DI BENEDETTO Mariano (componente)

·        COLETTA Stefano (componente)

·        DI GREGORIO Davide (componente)

·        MARCHESINI Paola (componente)

·        PISTOLESI Cinzia (componente)

 

Sport e Salute

 

Società con organi rinnovati

 

Ø  Coninet (assemblea 1° agosto 2024) rinnovo per il triennio 2024-2026

Composizione del consiglio d’amministrazione:

·        PANZIRONI Valeria (presidente)

·        ODOARDI Roberta (amministratrice delegata)

·        SANETTI Marco (componente)

 

Ø  Parco Sportivo Foro Italico (assemblea 1° agosto 2024) nominato per il triennio 2024-2026

·        NEPI MOLINERIS Diego (amministratore unico)

 

 

SOCIETÀ DI III LIVELLO

 

CDP Equity

 

 

Società con organi da rinnovare

 

Holding reti autostradali (limitatamente a un consigliere)

Hotelturist

Open Fiber Holdings

 

 

CDP Real Asset SGR

 

Società con organi da rinnovare

 

Alfiere

Residenziale Immobiliare 2004

 

 

 

8.2.           Società partecipate i cui organi amministrativi sono da rinnovare nel 2025

 

Si espone di seguito l’elenco delle 70 società i cui organi amministrativi sono da rinnovare, in tutto o in parte, nel 2025[28]. In particolare, si tratta di 7 società di I livello, 54 di II e 9 di III indirettamente partecipate da CDP.

 

SOCIETÀ DI I LIVELLO

 

Ministero dell’economia e delle finanze

Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – INVITALIA

Arexpo

Eutalia

Giubileo 2025

SACE

 

 

Ministero delle imprese e del made in Italy

CFI – Cooperazione Finanza Impresa

 

Ministero della cultura

ALES – Arte Lavoro e Servizi

 

SOCIETÀ DI II LIVELLO

 

Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo

BTX Italian Retail and Brands

CTC Conceria del Chienti

Dri d’Italia

Lirsa

Niche Fusina Rolled Products

S.A.L.P. Società Appalto Lavori Pubblici

 

Banca Monte dei Paschi di Siena

Axa MPS Danni

Axa MPS Vita

Fidi Toscana

Microcredito di Solidarietà

 

Cassa Depositi e Prestiti – CDP

CDP Equity

CDP Real Asset Sgr

Redo Sgr

SIMEST

ENAV

D – Flight

IDS Airnav

 

ENEL

ENEL Global Trading

ENEL Green Power

ENEL Holding Finance

ENELpower

 

ENI

ENI Gas Transport Services

ENI Mozambico

ENI Natural Energies

ENI Rewind

ENI Timor Leste

ENI West Africa

Enipower

Eniservizi

Eniverse Ventures

Floaters

Seram

Versalis

 

Ferrovie dello Stato

Fer Credit Servizi Finanziari

Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici

FSTechnology

Mercitalia Logistics

Nuova Sistemi Urbani

 

 

Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - IPZS

Valoridicarta

 

ITA – Italia Trasporto Aereo

Volare Loyalty

 

Leonardo

 

 


Ansaldobreda

Elettronica

Leonardo Partecipazioni

Polo Strategico Nazionale

Rotorsim (limitatamente al presidente)

UTM Systems & Services

 

Poste Italiane

Bancoposta Fondi Sgr

Consorzio Logistica Pacchi

Europa Gestioni Immobiliari

Sourcesense

 

RAI

RAI Pubblicità

Tivù

 

SACE

SACE BT

SACE FCT

 

SOGIN

Nucleco – Società per l’Ecoingegneria nucleare

 

SOCIETÀ DI III LIVELLO

 

CDP Equity

 

Ansaldo Energia

CDPE Investimenti

Fincantieri

Fondo Italiano d’Investimento Sgr

Greenit

Holding Reti Autostradali (salvo un consigliere)

Renovit

 

 

CDP Reti

Italgas

SNAM

 

 

8.3. Società partecipate i cui organi amministrativi sono da rinnovare nel 2026

 

Si espone di seguito l’elenco delle 76[29] società i cui organi amministrativi sono da rinnovare, in tutto o in parte, nel 2026. In particolare, si tratta di 17 società di I livello, 55 di II e 4 di III indirettamente partecipate da CDP.

 

SOCIETÀ DI I LIVELLO

 

Ministero dell’economia e delle finanze

AMCO – Asset Management Company

Banca Monte dei Paschi di Siena

Consap

ENAV

ENEL

ENI

Equitalia Giustizia

Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

Italia Trasporto Aereo

Leonardo

PagoPA

Poste Italiane

Ram

Sogin

Sport e Salute

Stretto di Messina

Sviluppo Lavoro Italia

 

 

Ministero della Difesa

Difesa Servizi

 

Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle forestehttps://www.politicheagricole.it/flex/images/1/b/f/D.4693bc9398089e49d6dc/MASAF_LOGO_ORIZ_POSITIVO_piccolo.jpg

Unirelab

 

SOCIETÀ DI II LIVELLO

 

Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo

Bellotti

Infratel Italia

Mediocredito Centrale – Banca del Mezzogiorno

Pernigotti Holding

 

Banca Monte dei Paschi di Siena

G.Imm.Astor

Immobiliare Novoli

Magazzini Generali Fiduciari di Mantova

Monte Paschi Fiduciaria

MPS Covered Bond

MPS Tenimenti

Widiba

 

 

ENAV

Techno Sky

 

 

ENEL

ENEL Global Services

ENEL Grids

ENEL Italia

ENEL Reinsurance – Compagnia di Riassicurazione

ENEL X

ENEL X Way

 

ENI

AGI – Agenzia Giornalistica Italiana

Consorzio per l’Attuazione del Progetto Divertor Tokamak Test DTT

Ecofuel

ENI Global Energy Markets

ENI Plenitude

ENI Trade & Biofuels

ENIMED – ENI Mediterranea Idrocarburi

IEOC

LNG Shipping

Mozambique Rovuma Venture

Petroven

Seacorridor

South Italy Green Hydrogen

 

 

Ferrovie dello Stato

Ferservizi

Fs International

FS Security

Grandi Stazioni Immobiliare

RFI – Rete Ferroviaria Italiana

Trenitalia

 

GSE

AU – Acquirente Unico

GME – Gestore dei Mercati Energetici

RSE – Ricerca sul Sistema Energetico

 

 

Invimit – Investimenti Immobiliari italiani SGR

Discovery Hotels

 

Leonardo

 

 


Avio

Larimart

Leonardo Logistics

Orizzonte – Sistemi Navali

 

Poste Italiane

Agile Lab

Consorzioservizi

MLK Deliveries

Poste Air Cargo

Poste Vita

Postepay

Sennder Italia

 

 

RAI

RAI Cinema

RAI Com

RAI Way

 

 

 

SOCIETÀ DI III LIVELLO

 

CDP Equity

 

CDP Venture Capital Sgr

 

CDP Real Asset Sgr

M.T. Manifattura Tabacchi

 

CDP Reti

Terna – Rete Elettrica Nazionale

 

REDO Sgr

Milanosesto

 

 

9.      Il contenuto degli Allegati

 

Negli Allegati al presente dossier sono riportate un’esposizione del quadro delle partecipazioni societarie monitorate e una selezione dei dati disponibili nella Banca dati sugli organi amministrativi delle società partecipate gestita dal Servizio per il Controllo parlamentare.

Come di consueto, sono state aggiornate: la consistenza numerica dei consigli di amministrazione, la loro attuale composizione, le date di nomina, sia dei singoli amministratori sia dei consigli di amministrazione, e le date previste di scadenza.

A seguito dell’entrata in vigore della disciplina in materia di equilibrio di genere nelle società controllate dalle pubbliche amministrazioni, è altresì disponibile, per ciascuna società monitorata, l’indicazione della percentuale del genere meno rappresentato negli organi amministrativi.

 

In particolare, l’Allegato 1 reca la ricognizione, in forma sintetica, delle società direttamente partecipate dai Ministeri (società di primo livello), nonché delle ulteriori società, con sede legale in Italia, nelle quali le società di primo livello detengano quote di partecipazione pari o superiori al 25 per cento (società di secondo livello)[30]. I dati sono organizzati sia raggruppando le società partecipate di primo livello in un unico aggregato, sia indicando, per ognuna di esse, le relative società partecipate di secondo livello.

 

L’Allegato 2 reca il quadro delle società di III livello partecipate da società per azioni di Cassa Depositi e Prestiti con una quota azionaria pari o superiore al 25 per cento.

Il contenuto degli Allegati 1 e 2 è elaborato sulla base delle informazioni tratte dalla Banca dati Telemaco e dal sito del MEF.

 

L’Allegato 3 reca la ricognizione degli assetti organizzativi delle società direttamente partecipate dal MEF e di quelle di secondo e terzo livello.

 

L’Allegato 4 reca la ricognizione degli assetti organizzativi delle società direttamente partecipate dagli altri Ministeri.

 

Nell’Allegato 5 è indicata l’attuale composizione degli organi di amministrazione delle società partecipate dai Ministeri (di primo e di secondo livello), nonché delle suddette società per azioni di III livello partecipate da Cassa Depositi e Prestiti, che dovranno essere oggetto di rinnovo nel 2024, ivi comprese quelle i cui organi amministrativi sono scaduti nel 2023 e non risultano ancora rinnovati.

 

È possibile consultare gli allegati al seguente link.



[1] Si ricorda che il PSB è il documento previsto dalle nuove regole europee di programmazione economica. Il Piano espone l’andamento programmato della spesa primaria netta nazionale per il periodo 2025-2029 che il Governo si impegna a rispettare, nonché le previsioni per gli anni 2030 e 2031. Il PSB fornisce altresì indicazioni per quanto riguarda le riforme e gli investimenti programmati, tra cui l’impegno per conseguire la piena attuazione del PNRR entro il 2026. Dopo tale anno il Piano prevede ulteriori interventi strutturali volti a migliorare la qualità delle istituzioni e l’ambiente imprenditoriale con interventi in cinque ambiti: Giustizia; Amministrazione fiscale; Gestione responsabile della spesa pubblica; Supporto alle imprese e promozione della concorrenza; Pubblica Amministrazione. Il PSB descrive inoltre altre politiche di carattere settoriale per il perseguimento delle priorità strategiche nazionali ed europee, che necessiteranno di forme di coordinamento con gli altri Stati membri dell’UE. Per approfondimenti si rinvia al seguente dossier predisposto dai Servizi di documentazione parlamentare.

[2] Si rammenta che la NADEF 2023, nel prevedere l’avvio del piano, aveva specificato che la dismissione di partecipazioni societarie pubbliche avrebbe riguardato, in particolare, quelle rispetto alle quali esistono impegni nei confronti della Commissione europea legati alla disciplina degli aiuti di Stato, oppure quelle la cui quota di possesso del settore pubblico eccede quella necessaria a mantenere un’opportuna coerenza e unitarietà di indirizzo strategico.

[3] Quanto alla tempistica dell’operazione di alienazione in oggetto, si segnala che in una nota stampa di Poste Italiane diramata il 17 ottobre 2024, la Società ha comunicato “di aver avviato, congiuntamente al MEF, il procedimento presso la Consob per l’approvazione del prospetto relativo all’offerta di azioni da parte dello stesso MEF, a seguito dell’approvazione del DPCM del 17 settembre scorso. Tale procedimento è stato temporaneamente interrotto in pendenza delle decisioni e delle valutazioni in corso riguardo alle modalità e ai tempi dell’offerta”.

[4] Si segnala che sul tema le Commissioni riunite (V-IX Camera e 5ª-6ª-8ª Senato) hanno proceduto all’audizione del Ministro dell’economia e delle finanze nella seduta del 27 marzo 2024.

[5] In particolare, secondo le informazioni tratte da un documento trasmesso all’AGCOM il 26 agosto, il Gruppo KKR ha acquisito il controllo esclusivo indiretto di FiberCop con circa il 37,8 per cento, mentre il MEF con circa il 16 per cento, Azure Vista C 2020 S.à r.l. (“Azure Vista”, società veicolo di investimento interamente controllata da Abu Dhabi Investment Authority) e 13545369 Canada Inc. (veicolo di investimento costituito dal Canada Pension Plan Investment BoardCPPIB”) con circa il 17,5 per cento ciascuno, e F2i Fibra S.r.l. ( “F2i” – Fondi Italiani per le infrastrutture Sgr) con circa l’11,2 per cento, sono azionisti di minoranza attraverso Optics Holdco S.r.l., società quest’ultima che detiene interamente le azioni di Optics BidCo S.p.A..  

[6] Sparkle è un operatore primario nel settore dei cavi sottomarini che gestisce una rete proprietaria in fibra ottica che si estende per oltre 600.000 km attraverso Europa, Africa, Medio Oriente, America e Asia.

[7] Il PSB ricorda in particolare come molte aziende pubbliche svolgano un ruolo cruciale nello sviluppo di energie rinnovabili e nei progetti di decarbonizzazione, contribuendo a ridurre l’impronta di carbonio del Paese e a promuovere la sostenibilità ambientale. È questo il caso di ENI, che nel 2023 ha investito in attività di ricerca e sviluppo 166 milioni, di cui 135 milioni incentrati sulla decarbonizzazione. Inoltre, attraverso le sue partecipate nel settore bancario e finanziario come Banca Monte dei Paschi di Siena, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Invitalia, lo Stato gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’economia verde con la concessione di finanziamenti agevolati per progetti legati alla green economy, sostenendo iniziative che mirano alla transizione energetica e alla riduzione delle emissioni di gas serra. Il documento ricorda inoltre come nel solo 2023, CDP abbia supportato progetti di transizione energetica per 1,9 miliardi, e progetti di economia circolare per 0,32 miliardi, mentre, nello stesso periodo, Invitalia ha concesso agevolazioni per sostenere processi di trasformazione e innovazione sostenibile per 0,37 miliardi. Questi finanziamenti, continua il PSB, sono essenziali per stimolare investimenti privati in tutti i settori economici del Paese e per accelerare l’adozione di tecnologie innovative, rafforzando ulteriormente l’economia e contribuendo alla crescita e alla sostenibilità.

[8] Il PSB ricorda come tali dichiarazioni di carattere non finanziario, nel descrivere il modello aziendale di gestione ed organizzazione delle attività dell’impresa, si concentrino su: (i) utilizzo di risorse energetiche, distinguendo fra quelle prodotte da fonti rinnovabili e non rinnovabili, e l’impiego di risorse idriche; (ii) emissioni di gas ad effetto serra e le emissioni inquinanti in atmosfera; (iii) impatto, ove possibile sulla base di ipotesi o scenari realistici anche a medio termine, sull’ambiente nonché sulla salute e la sicurezza, associato ai fattori di rischio individuati o ad altri rilevanti fattori di rischio ambientale e sanitario; (iv) aspetti sociali e attinenti alla gestione del personale, incluse le azioni poste in essere per garantire la parità di genere, le misure volte ad attuare le convenzioni di organizzazioni internazionali e sovranazionali in materia, e le modalità con cui è realizzato il dialogo con le parti sociali; (v) rispetto dei diritti umani, le misure adottate per prevenirne le violazioni, nonché le azioni poste in essere per impedire atteggiamenti ed azioni comunque discriminatori; (vi) lotta contro la corruzione sia attiva sia passiva, con indicazione degli strumenti a tal fine adottati.

Si segnala, infine, la recente adozione del decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125, di attuazione della direttiva 2022/2464/UE del 14 dicembre 2022, che interviene innovando la disciplina in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità.

 

[9] Si segnala che le schede di sintesi non comprendono STMicroelectronics holding N.V., la società capogruppo non quotata (che esercita il controllo relativo della società STMicroelectronics di diritto olandese), di cui il MEF detiene il 50 per cento del capitale. Tale società è esclusa dal monitoraggio del presente dossier non avendo la stessa sede legale in Italia e non essendo pertanto censita nella banca dati Telemaco.

[10] Si rammenta che la nomina della Agnes a presidente, deliberata nella riunione del consiglio di amministrazione del 1° ottobre 2024, deve ancora perfezionarsi atteso che, ai sensi dell’articolo 63, comma 14, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, la nomina del presidente del CdA della RAI è effettuata dal consiglio medesimo nell’ambito dei suoi membri e diviene efficace dopo l’acquisizione del parere favorevole, espresso a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

[11] Il consiglio di amministrazione della società risulta composto da Luigi Giuseppe Decollanz, nominato il 1° gennaio 2024 in qualità di presidente, e da Claudia Stella Dastice, Antonio Palmisano, Marco Renzi, Crescenzio Rivellini, Carmen Salvia e Anna Rita Tateo, quali ulteriori consiglieri nominati in data 19 febbraio 2024.

 

[12] In sede di prima applicazione, il consiglio di amministratore è composto dal presidente Carlo Vaghi, dall’amministratore delegato Vito Cozzoli e dalla consigliera Gioia Gorgerino.

[13] Si tratta in particolare del presidente Beniamino Quintieri e dei consiglieri di amministrazione Antonella Baldino, Pierfrancesco Barletta, Elisa Grande e Paolo Vaccari.

[14] In particolare, si ricorda che ai sensi del comma 621 dell’articolo 1 della Legge di bilancio per il 2023 (legge 29 dicembre 2022, n.197) la nuova società è chiamata a perseguire una missione di pubblico interesse esercitando l’attività bancaria finalizzata allo sviluppo e al sostegno dei settori dello sport e della cultura, mediante la raccolta del risparmio tra il pubblico sotto forma di depositi e in ogni altra forma, l’esercizio del credito e di ogni altra attività finanziaria, nonché la promozione, secondo logiche e a condizioni di mercato, dello sviluppo di attività finanziarie e di investimento nei predetti settori, informando la propria attività alla responsabilità sociale e allo sviluppo sostenibile, in favore di soggetti pubblici o privati. A uno o più decreti di natura non regolamentare del Ministro per lo sport e i giovani, da adottare di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero della cultura, sentita la Banca d’Italia, è demandata la definizione, tra l’altro, dei princìpi di governo della società concernenti la composizione e la nomina degli organi di amministrazione e controllo in coerenza con le finalità istituzionali e l’assetto proprietario, la destinazione dell’utile di esercizio e le modalità per garantire la vigilanza sull’attività da parte delle Autorità competenti.

[15] Il primo consiglio di amministrazione della società è composto da Alessandra Priante (presidente), Ivana Jelinic (amministratrice delegata) e Sandro Pappalardo (consigliere).

 

[16] In particolare, continua a trovare applicazione la disciplina transitoria di cui al comma 7 dell’articolo 11 del TUSP, in base al quale fino all’emanazione del decreto in oggetto restano in vigore le disposizioni di cui all’articolo 4, comma 4, secondo periodo, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 – secondo cui il costo annuale sostenuto per i compensi degli amministratori, ivi compresa la remunerazione di quelli investiti di particolari cariche, non può superare l’80 per cento del costo complessivamente sostenuto nell’anno 2013 – nonché le disposizioni di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 24 dicembre 2013, n. 166, ossia il regolamento concernente la classificazione in tre fasce di complessità delle società non quotate controllate dal MEF.

La mancata adozione del predetto decreto del MEF e l’urgenza della sua emanazione, anche in ragione della complessità applicativa della richiamata disciplina transitoria, è stata da ultimo segnalata anche dalla Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, nella Relazione al Parlamento di cui alla delibera n. 10 del 30 maggio 2024. In precedenza, si rammenta che l’adozione del medesimo decreto è stata sollecitata anche dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 153 del 2022.

[17] Si ricorda che il citato articolo 6 della legge n.162 del 2021 ha disposto, al comma 2, che con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400 entro due mesi dalla data di entrata in vigore della medesima legge n. 162 – termine spirato il 3 febbraio 2022 – avrebbero dovuto essere apportate modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 2012, n. 251 conseguenti alle disposizioni introdotte al comma 1 dello stesso articolo 6 che hanno esteso la disciplina in materia di quote di genere applicabile alle società quotate - di cui al comma 1-ter dell’articolo 147-ter del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria – anche alle società, costituite in Italia, controllate da pubbliche amministrazioni ai sensi dell’articolo 2359, commi primo e secondo, del codice civile e non quotate in mercati regolamentati.

[18] La definizione di “società quotate” recata dall’articolo 2, comma 1, lettera p) del TUSP include, oltre alle società a partecipazione pubblica che emettono azioni quotate in mercati regolamentati, anche le società che hanno emesso, alla data del 31 dicembre 2015, strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati.

[19] Secondo quanto disposto dell’art. 52, comma 1-bis, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50.

[20] Si segnala che per una ulteriore società, Ecofuel S.p.A. (ENI), si è proceduto al rinnovo anticipato del consiglio di amministrazione nel corso dell’anno 2023 per il triennio 2023-2025; tuttavia tale variazione è stata registrata nella banca dati Telemaco solo nel mese di agosto 2024. In particolare, il mandato del presidente della società era in scadenza con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023, mentre quelli dei due consiglieri con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024. Nell’assemblea dei soci del 27 aprile 2023 si è provveduto al rinnovo anticipato del consiglio d’amministrazione, che risulta ora così composto dal presidente Roberto Marchini e dai consiglieri Raffaella Lucarno e Massimo Pessina.

[21] Si segnala che la società è stata poi cancellata dal registro delle imprese in data 5 agosto 2024. Si rammenta inoltre che, in precedenza, le partecipazioni di Invitalia S.p.A. e di Leonardo S.p.A. nella società Industria Italiana Autobus S.p.A. erano state rispettivamente ridotte dal 59,88 per cento al 38,70 per cento e dal 40,12 per cento al 25,93 per cento.

[22] Tra le predette 213 società è inclusa Seram S.p.A. (ENI), società i cui organi amministrativi, in scadenza nel 2024, sono stati rinnovati per un solo esercizio e verranno quindi a scadenza nel 2025. Nel novero delle medesime società va inoltre aggiunta Geoweb S.p.A. (Sogei), i cui organi amministrativi sono scaduti nel 2023 e che, alla data di chiusura del presente dossier, risultano ancora da rinnovare. Si rammenta, infine, che Consip S.p.A. e G.E.M. Elettronica S.r.l. – i cui organi amministrativi originariamente in scadenza nel 2026 – sono state oggetto di rinnovo anticipato (v. par. 6.3).

[23] Per quanto concerne specificamente il quadro complessivo delle società partecipate dal MEF, si ricorda che il 31 gennaio 2024 il Ministero ha pubblicato, come di consueto, l’elenco delle società direttamente e indirettamente partecipate con organi sociali (di amministrazione e/o controllo) da rinnovare nel 2024 in occasione delle assemblee di approvazione del bilancio 2023.

[24] Si rammenta che nel 2024 risultava in scadenza un solo membro del consiglio di amministrazione, da ultimo rinnovato lo scorso anno.

[25] Si rammenta che la nomina della Agnes a presidente, deliberata nella riunione del consiglio di amministrazione del 1° ottobre 2024, deve ancora perfezionarsi atteso che, ai sensi dell’articolo 63, comma 14, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, la nomina del presidente del consiglio di amministrazione è effettuata dal consiglio medesimo nell’ambito dei suoi membri e diviene efficace dopo l’acquisizione del parere favorevole, espresso a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

 

[26] Designato come rappresentante della società amministratrice Blade Management S.r.l.

[27] Nominato amministratore delegato il 27 maggio 2024.

[28] Si ricorda che tre società monitorate di secondo livello, i cui organi amministrativi sarebbero dovuti scadere nel 2025, sono state oggetto di un rinnovo anticipato per il triennio 2024-2026. In particolare, si tratta di Ceramica Dolomite S.p.A. (Invitalia), ENEL Innovation Hubs S.r.l. (ENEL), Leonardo Global Solutions S.p.A. (Leonardo).

[29] Si ricorda che due società monitorate di cui una di I livello e una di II livello, i cui organi amministrativi sarebbero dovuti scadere nel 2025, sono state oggetto di un rinnovo anticipato per il triennio 2024-2026. In particolare, si tratta di Consip (MEF) e G.E.M. Elettronica (Leonardo).

[30] Si rammenta che negli Allegati non sono presenti informazioni relative a Stm Holding NV, società di cui il MEF detiene direttamente il 50 per cento del capitale, in quanto la stessa ha sede legale all’estero e non è pertanto censita nella banca dati Telemaco.