Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa) |
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento Bilancio |
Titolo: | Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF per il 2021 |
Riferimenti: | SCH.DEC N.24/XIX SCH.DEC N.25/XIX SCH.DEC N.26/XIX SCH.DEC N.27/XIX |
Serie: | Atti del Governo Numero: 24 |
Data: | 27/02/2023 |
Organi della Camera: | V Bilancio |
Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF per il 2021
Atti del Governo
n. 24, n. 25, n. 26 e n. 27
Ai sensi dell’articolo 7 del regolamento
di cui al D.P.R. n. 76/1998
27 febbraio 2023
Servizio Studi
Ufficio ricerche nei settori economico e finanziario
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Dossier n. 56
Servizio Studi
Dipartimento Bilancio
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Atti del Governo n. 24
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BI0014
I N D I C E
1. La destinazione dell'otto per mille del gettito IRPEF
La ripartizione della quota dell’otto per mille IRPEF per il 2021
1. La quota di pertinenza statale per il 2021.
2. Il piano di ripartizione della quota statale per il 2021
3. L’elenco degli interventi ammessi alla ripartizione della quota statale per il 2021
4. Finanziamenti dell’8 per mille negli anni 2003-2021
A seguito dell’Accordo di revisione del Concordato stipulato tra Stato e Santa Sede nel 1984, la legge 20 maggio 1985, n. 222, recante "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi", ha stabilito che a decorrere dal 1990 una quota pari all'otto per mille del gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, liquidata dagli uffici sulla base delle dichiarazioni annuali, venga destinata, in parte, a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale e, in parte, a scopi di carattere religioso a diretta gestione della Chiesa cattolica (articolo 47, secondo comma).
La scelta relativa all'effettiva destinazione viene effettuata dai contribuenti all'atto della presentazione della dichiarazione annuale dei redditi; in caso di scelte non espresse dai contribuenti, la destinazione viene stabilita in proporzione alle scelte espresse (articolo 47, terzo comma).
Relativamente all'impiego dei fondi disponibili, l’articolo 48 della citata legge n. 222/1985 prevede che tali quote vengano utilizzate:
§ dallo Stato, per interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati ed ai minori stranieri non accompagnati, conservazione dei beni culturali, ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica[1].
§ dalla Chiesa cattolica, per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di Paesi del terzo mondo.
Con successivi interventi normativi, l’opzione del contribuente è stata estesa anche a favore di altre confessioni religiose (l’Unione italiana delle Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, le Assemblee di Dio in Italia, la Chiesa evangelica valdese, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia, l’Unione delle Comunità ebraiche italiane, nonché, a decorrere dal periodo d’imposta 2012, la Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale, la Chiesa apostolica in Italia, l'Unione Buddhista Italiana e l'Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha).
In relazione a ciò, con le leggi 22 novembre 1988, nn. 516 e 517 è stata introdotta la possibilità che la scelta sulla destinazione dell'otto per mille possa essere effettuata anche a favore dell'Unione italiana delle Chiese cristiane avventiste del 7° giorno e delle Assemblee di Dio in Italia, vincolando la destinazione dei fondi disponibili ad interventi sociali e umanitari anche a favore di paesi del terzo mondo.
Successivamente, la legge 5 ottobre 1993, n. 409, modificata dalla legge 8 giugno 2009, n. 68, ha esteso la possibilità di scelta in favore della Chiesa evangelica valdese, che può utilizzare le somme così ricevute esclusivamente per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all'estero, sia direttamente, attraverso gli enti aventi parte nell'ordinamento valdese, sia attraverso organismi associativi ed ecumenici a livello nazionale ed internazionale.
Con la legge 29 dicembre 1995, n. 520 la possibilità di scelta è stata estesa alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI). Anche la CELI utilizza le somme devolute dai contribuenti per gli interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all'estero.
La disciplina relativa alla destinazione dell’8 per mille dell’IRPEF è stata estesa anche all'Unione delle Comunità ebraiche italiane (legge 20 dicembre 1996, n. 638): le somme assegnate possono essere utilizzate per attività culturali, per la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale, nonché per interventi sociali ed umanitari, volti in special modo alla tutela delle minoranze contro il razzismo e l’antisemitismo.
A decorrere dal periodo d’imposta 2012, la possibilità di scelta del contribuente è stata estesa all’Unione cristiana evangelica battista d’Italia, con la legge 12 marzo 2012, n. 34, la quale destina le somme devolute dai contribuenti ad interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all'estero; alla Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale, con la legge 30 luglio 2012, n. 126, che può destinare le somme devolute per il mantenimento dei ministri di culto, per la realizzazione e la manutenzione degli edifici di culto e di monasteri, per scopi filantropici, assistenziali, scientifici e culturali da realizzarsi anche in paesi esteri; alla Chiesa apostolica in Italia, con la legge 30 luglio 2012, n. 128, la quale destina le somme devolute a interventi sociali culturali ed umanitari, anche a favore di altri Paesi esteri; all'Unione Buddhista Italiana, con la legge 31 dicembre 2012, n. 245, la quale destina le somme devolute ad interventi culturali, sociali ed umanitari anche a favore di altri Paesi, nonché assistenziali e di sostegno al culto; e, infine, all'Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha, con la legge 31 dicembre 2012, n. 246, la quale vincola le somme devolute dai contribuenti ad interventi culturali, sociali, umanitari ed assistenziali eventualmente pure a favore di altri Paesi. A decorrere dal periodo d’imposta 2016, la scelta del contribuente è stata estesa all’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG), a seguito della legge 28 giugno 2016, n. 130.
Da ultimo, con la legge 29 dicembre 2021, n. 240, la disciplina relativa alla destinazione dell’8 per mille dell’IRPEF è stata estesa anche all'Associazione «Chiesa d'Inghilterra», che vi concorrerà a decorrere dal periodo d'imposta 2021.
Le procedure per l’utilizzo della quota dell’otto per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale sono disciplinati dal D.P.R. 10 marzo 1998, n. 76, come riformulato con il D.P.R. 26 aprile 2013, n. 82 - che ha ridefinito i criteri di riparto e le procedure per l’utilizzazione delle risorse della quota dell'otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, limitando il procedimento di valutazione degli interventi e di assegnazione dei contributi ad un periodo massimo di 170 giorni (in luogo degli oltre otto mesi in precedenza necessari) - e, successivamente, dal D.P.R. 17 novembre 2014, n. 172, che vi ha apportato le integrazioni atte a garantire l’utilizzo della quota dell’otto per mille IRPEF a diretta gestione statale anche per gli interventi relativi ad immobili scolastici, finalità quest’ultima introdotta dall’art. 1, comma 206, della legge n. 147/2013.
Gli interventi
L’articolo 2 del D.P.R. n. 76/1998 individua le tipologie di interventi ammessi alla ripartizione della quota dell’otto per mille di diretta gestione statale, conformemente ai cinque settori previsti dall’articolo 48 della legge n. 222/1985, come integrato dalla legge n. 147/2013:
§ fame nel mondo;
§ calamità naturali;
§ assistenza ai rifugiati (il regolamento non reca ancora l’ampliamento del settore ai minori stranieri non accompagnati, previsto dalla legge n. 47/2017);
§ conservazione di beni culturali;
§ ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili adibiti all'istruzione scolastica di proprietà pubblica (Stato, enti territoriali).
Sono esplicitamente ricompresi anche gli immobili di proprietà del Fondo edifici di culto destinati ad uso scolastico[2].
Il regolamento precisa inoltre gli ambiti degli interventi ammessi a riparto, nelle cinque tipologie previste dall’art. 48 della legge n. 222/1985:
§ per gli interventi di contrasto alla fame nel mondo, essi devono essere diretti alla realizzazione di progetti finalizzati all'obiettivo dell'autosufficienza alimentare nei Paesi in via di sviluppo, nonché alla qualificazione di personale locale da destinare a compiti di contrasto delle situazioni di sottosviluppo e denutrizione, di pandemie e di emergenze umanitarie che minacciano la sopravvivenza delle popolazioni ivi residenti;
§ per gli interventi in caso di calamità naturali, vengono esplicitati quelli diretti all'attività di realizzazione di opere, nonché studi, lavori e monitoraggi finalizzati alla tutela della pubblica incolumità da fenomeni geo-morfologici, idraulici, valanghivi, metereologici, di incendi boschivi e sismici. Gli interventi riguardano i beni pubblici, ivi inclusi i beni culturali e gli immobili adibiti all'istruzione scolastica di proprietà pubblica dello Stato, degli enti locali territoriali, e del Fondo edifici di culto, danneggiati o distrutti dalle medesime tipologie di fenomeni di calamità naturali ammesse al riparto;
§ relativamente agli interventi di assistenza ai rifugiati, sono inclusi nella platea dei destinatari i soggetti ai quali sono riconosciute, dalla normativa vigente, forme di protezione internazionale o umanitaria e i soggetti i quali hanno fatto richiesta di tale protezione, purché privi di mezzi di sussistenza e ospitalità in Italia[3];
§ relativamente agli interventi per la conservazione di beni culturali, deve trattarsi di interventi (volti al restauro, alla valorizzazione, alla fruibilità da parte del pubblico di beni immobili - ivi inclusi quelli adibiti all'istruzione scolastica di proprietà pubblica – o immobili, che presentano un particolare interesse, architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico, scientifico, bibliografico e archivistico) per i quali sia intervenuta la verifica ovvero la dichiarazione dell'interesse culturale ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D.Lgs. n. 42/2004;
§ riguardo agli interventi per gli immobili adibiti all'istruzione scolastica, essi consistono nella ristrutturazione, nel miglioramento, nella messa in sicurezza, nell'adeguamento antisismico e nell'efficientamento energetico degli edifici.
Per essere ammissibili alla ripartizione della quota dell'otto per mille a diretta gestione statale, gli interventi devono:
§ presentare il carattere della straordinarietà, consistente nella effettiva estraneità rispetto all’ordinaria e corrente cura degli interessi coinvolti nei settori indicati; deve, pertanto, trattarsi di interventi non compresi nella programmazione e destinazione delle risorse finanziarie ordinarie. Gli interventi relativi ad immobili scolastici sono considerati straordinari quando non siano oggetto di altre linee di finanziamento o le stesse siano insufficienti a coprire l'intero intervento;
§ risultare coerenti con gli indirizzi e le priorità eventualmente individuati dal Presidente del Consiglio del Ministri, dai Ministri competenti e dai Ministri delegati;
§ essere eseguiti sul territorio italiano, fatta eccezione per quelli destinati al contrasto alla fame nel mondo.
Gli interventi ammissibili devono, altresì, essere tali da consentire il completamento dell’iniziativa - o quanto meno l’attuazione di una parte funzionale della stessa - e devono essere definiti in ogni aspetto tecnico, funzionale e finanziario.
I soggetti
I soggetti che possono accedere alla ripartizione (art. 3 del D.P.R.) sono:
§ pubbliche amministrazioni;
§ persone giuridiche;
§ enti pubblici e privati.
Sono escluse le persone fisiche e, in ogni caso, i soggetti che operano per fine di lucro.
Per gli interventi relativi ad immobili scolastici, i soggetti che possono accedere alla ripartizione sono:
§ le amministrazioni statali,
§ il Fondo edifici di culto,
§ gli enti locali territoriali, proprietari di immobili adibiti all'istruzione scolastica.
I criteri di ripartizione
L’articolo 2-bis al D.P.R. n. 76/1998 – introdotto dal D.P.R. n. 82/2013 - stabilisce che la quota dell'otto per mille di diretta gestione statale venga ripartita di regola in cinque quote uguali per le cinque tipologie di interventi ammesse a contributo.
Il comma 2 dell’art. 2-bis del regolamento prevede, in via generale, che se gli interventi ammessi a contributo e valutati favorevolmente per una o più delle cinque tipologie di intervento non esauriscono la somma attribuita per l'anno, la somma residua è distribuita in modo uguale a favore delle altre tipologie di intervento.
Per la quota destinata ai beni culturali è previsto un ulteriore criterio di riparto geografico, al fine di perseguire un'equa distribuzione territoriale delle risorse tra le cinque aree geografiche indicate.
Si prevede, infatti, che la quota attribuita venga divisa per cinque in relazione alle aree geografiche del Nord Ovest (per le regioni Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria), del Nord Est (per le regioni Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), Centro (per le regioni Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud (per le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria), Isole (per le regioni Sicilia, Sardegna).
Per gli interventi di conservazione dei beni culturali, si ricorda che il D.L. n. 8/2017[4] ha introdotto una deroga al suesposto criterio di ripartizione per un periodo di dieci anni (a partire dalle somme derivanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni dal 2016 al 2025), stabilendo la destinazione della quota assegnata a tale finalità agli interventi di ricostruzione e di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.
A seguito di apposita deliberazione del Consiglio dei Ministri 27 settembre 2017, ai sensi dell’articolo 2-bis, co. 5, del DRP n. 76/1998, l’assegnazione della quota relativa ai beni culturali a favore dei comuni terremotati è stata anticipata al 2017, anziché a partire dal 2019, come prevedeva la norma[5].
Anche con riferimento agli interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza degli immobili adibiti all’istruzione scolastica, l’articolo 1, comma 172, della legge n. 107/2015 (c.d. “La buona scuola”) ha introdotto una deroga ai criteri di ripartizione dei contributi dell’otto per mille IRPEF, trasferendo al Ministro dell'istruzione la competenza al riparto delle risorse, da destinare agli interventi di edilizia scolastica che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili, individuati annualmente con decreto del Ministro dell’istruzione.
Tuttavia, al fine di ridurre i divari territoriali e perseguire una più equa distribuzione territoriale per gli interventi, l’articolo 46-bis del D.L. n. 124/2019 ha introdotto (mediante l’inserimento di un comma 4-bis all’articolo 2-bis del D.P.R. n. 76/1998) uno specifico criterio di riparto geografico delle risorse destinate agli immobili adibiti all'istruzione scolastica di proprietà pubblica - in analogia con quanto già previsto per gli interventi di conservazione dei beni culturali - prevedendo che la quota attribuita venga divisa in tre parti di pari importo riferite alle aree geografiche del Nord (regioni Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro e Isole (regioni Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna), Sud (regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria).
L’articolo 46-bis ha inoltre precisato che la quota di risorse assegnate all’edilizia scolastica sono solo “prioritariamente” – e non più interamente - destinate agli interventi individuati dal Ministero medesimo, in relazione ad eventi eccezionali e imprevedibili, ciò al fine di garantire maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse relative all’edilizia scolastica, in linea con i criteri di riparto territoriale del nuovo comma 4-bis del DPR n. 76/1998.
Il Regolamento prevede che, qualora in sede di riparto il Consiglio dei Ministri, su proposta del suo Presidente, intenda derogare ai criteri generali di ripartizione in cinque quote uguali – nel caso in cui si voglia concentrare le risorse per specifici interventi, per questioni di eccezionalità, necessità ed urgenza dei medesimi, ovvero nel caso in cui l'importo delle risorse a disposizione sia inferiore o uguale a 1 milione di euro - il Governo è tenuto a trasmettere alla Camere una relazione che dia conto delle ragioni per cui ha derogato ai criteri suddetti (comma 5).
Si segnala, peraltro, che questo è l’ultimo anno di applicazione del criterio di riparto dell’otto per mille di competenza statale in cinque quote di pari importo, in quanto, a partire dalla ripartizione della quota dell’otto per mille dell’annualità 2022 la scelta della categoria alla quale destinare l’otto per mille sarà rimessa al contribuente.
Si rammenta, infatti, che il citato art. 46-bis, comma 4, del D.L. n. 124/2019 - integrando l’articolo 47, terzo comma, della legge n. 222/1985 - ha introdotto la possibilità di scelta diretta da parte del contribuente tra le cinque tipologie di intervento in sede di dichiarazione dei redditi, a decorrere dalla dichiarazione dei redditi per l'anno 2019.
Tale facoltà – che troverà applicazione partire dalle dichiarazioni dei redditi 2019, effettuate nel 2020 - consentirà l’assegnazione della quota statale dell’otto per mille IRPEF dell’annualità 2022 alle cinque finalità di intervento direttamente da parte dei contribuenti.
Si rammenta, infatti, che ai sensi dell’articolo 47 della legge n. 222/1985 la quota pari all'otto per mille dell'IRPEF, da destinare a diretta gestione statale ovvero a diretta gestione della Chiesa cattolica, è calcolata sull’importo liquidato dagli uffici sulla base delle dichiarazioni dei redditi annuali relative al terzo periodo d'imposta precedente.
La procedura
La procedura per l’assegnazione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale prevede:
§ entro il 30 settembre, la presentazione delle domande per l’accesso al contributo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (art. 6, co. 2, del D.P.R. n. 76/1998);
§ entro il 28 gennaio, la Presidenza del Consiglio definisce lo schema di decreto concernente il piano di ripartizione delle risorse della quota dell’otto per mille di gestione statale (art. 5, comma 4).
A tal fine, la Presidenza del Consiglio si avvale delle valutazioni espresse dalle Commissioni tecniche di valutazione[6], sulla base dei parametri specifici di valutazione fissati annualmente con decreto entro il 31 gennaio. La Presidenza del Consiglio dei Ministri verifica la sussistenza dei requisiti per l’ammissione delle domande, esamina le valutazioni delle suddette Commissioni e definisce lo schema di riparto entro un massimo di 120 giorni dal termine per la presentazione delle domande stesse;
§ entro e non oltre il 12 febbraio (massimo 15 giorni dal termine previsto per la sua predisposizione) lo schema di decreto con la relativa documentazione viene trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari per l’espressione del parere (art. 7, co. 1);
§ acquisito il parere, o decorso infruttuosamente il termine previsto dai regolamenti parlamentari (20 giorni per la Camera), il decreto di ripartizione viene adottato entro i 15 giorni successivi l’espressione del parere, entro il termine massimo del 19 marzo e pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri[7] (art. 7, co. 2-3).
Si riporta di seguito un quadro sinottico della tempistica in cui si articola il procedimento di assegnazione delle risorse, che si conclude nell’arco di un periodo di 170 giorni intercorrente tra il termine per la presentazione delle richieste (30 settembre) e l’adozione del decreto (19 marzo).
Procedura per la ripartizione della quota dell’otto per mille IRPEF a gestione statale |
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Pubblicazione nel sito internet del decreto del Segretario generale della P.C.M. sui parametri specifici di valutazione delle istanze |
Entro il 31 gennaio |
Presentazione richieste alla Presidenza del Consiglio |
Entro il 30 settembre |
Verifica della sussistenza dei requisiti ed esame delle valutazioni (da parte delle apposite Commissioni tecniche) |
Entro il 28 gennaio |
Elaborazione dello schema di ripartizione |
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Trasmissione alle Commissioni parlamentari per il parere |
Entro il 12 febbraio |
Termine per l’espressione del parere |
20 giorni |
Adozione del decreto da parte del Presidente del Consiglio dei ministri |
Entro il 19 marzo |
La domanda per accedere alla ripartizione della quota dell'otto per mille riguardante il medesimo intervento può essere presentata per una sola delle tipologie di interventi ammessi.
Con riferimento agli interventi relativi ad immobili adibiti all'istruzione scolastica, come già ricordato, la procedura di assegnazione delle risorse viene gestita direttamente dal Ministero dell’istruzione, senza la presentazione delle istanze alla Presidenza del Consiglio. La relativa quota di risorse viene versata annualmente al suddetto Ministero.
I fondi dell’otto per mille sono erogati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ne dà comunicazione ai Ministeri competenti per materia.
È richiesta a tal fine, la conferma da parte dei soggetti destinatari del possesso dei requisiti soggettivi; l’invio della documentazione relativa agli interventi da eseguire, con revoca del finanziamento qualora tale termine decorra inutilmente, la presentazione da parte dei soggetti beneficiari di una relazione con cadenza semestrale (entro il 31 maggio ed il 30 novembre dell’anno) in ordine alla realizzazione dell’intervento, il cui andamento è monitorato da parte della Presidenza del Consiglio mediante apposite commissioni tecniche.
È previsto l’obbligo, per i soggetti destinatari dei contributi, di presentare, a consuntivo, entro 180 giorni decorrenti dal termine previsto di conclusione dell'intervento, una relazione finale analitica sugli interventi realizzati, che ne indichi il costo totale, suddiviso nelle principali voci di spesa. Nel caso di interventi per calamità naturali o conservazione di beni culturali immobili, nonché per gli interventi concernenti gli immobili pubblici adibiti all'istruzione scolastica la relazione deve essere corredata anche di un certificato di collaudo o di regolare esecuzione e da una relazione sul conto finale (art. 8, comma 6).
La revoca dei finanziamenti è disposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri inderogabilmente nelle ipotesi in cui l’intervento non sia stato avviato entro il termine di 18 mesi dal mandato di pagamento, ovvero in caso di mancata trasmissione della dichiarazione di effettivo inizio delle attività entro diciotto mesi dalla data dell’ordinativo di pagamento, mancata presentazione della relazione di fine lavori, mancata effettuazione dell’intervento entro il termine stabilito, nonché esecuzione dello stesso in modo difforme da quanto previsto (articolo 8-bis).
La Relazione al Parlamento
Il Presidente del Consiglio dei Ministri riferisce annualmente al Parlamento sull’erogazione dei fondi dell’anno precedente e sulla verifica dei risultati ottenuta mediante gli interventi finanziati (art. 8, co. 7).
L’ultima Relazione è stata presentata in data 31 marzo 2021 (Doc. LXIV, n. 3), relativa all’erogazione della quota dell’otto per mille a diretta gestione statale dell’anno 2020, e sulla verifica dei risultati ottenuti mediante gli interventi finanziati negli anni precedenti.
Il D.P.R. n. 82/2013 ha inoltre introdotto la previsione dell’obbligo per il Governo di riferire alle competenti Commissioni parlamentari qualora venga disposta, con un provvedimento legislativo di iniziativa governativa, la riduzione o la diversa destinazione delle risorse dell’otto per mille IRPEF a diretta gestione statale, in merito alle modalità di reintegrazione delle risorse medesime e alle conseguenti iniziative (art. 2-bis, comma 6).
Tale previsione è stata introdotta per rispondere alle criticità emerse nell’esperienza applicativa della legge n. 222/1985 - e più volte rilevate dalla Corte dei Conti - connesse all’utilizzo delle risorse destinate dai contribuenti all'otto per mille IRPEF di diretta gestione statale per finalità difformi da quelle indicate dalla normativa (attinenti principalmente la copertura finanziaria di provvedimenti legislativi ovvero il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica).
Rispetto, infatti, a quanto teoricamente spettante allo Stato sulla base delle scelte dei contribuenti, lo stanziamento dell’otto per mille di pertinenza statale che viene annualmente ripartito (iscritto nel bilancio dello Stato sul cap. 2780/Ministero dell’economia e delle finanze) risulta, ormai da parecchi anni, decurtato da interventi normativi che ne hanno ridotto l’autorizzazione legislativa di spesa, destinandone le risorse ad altre finalità
Tale questione è stata affrontata dalla legge 4 agosto 2016, n. 163, di riforma della legge di contabilità e finanza pubblica n. 196/2009, la quale ha introdotto il divieto di utilizzo per la copertura finanziaria delle leggi delle risorse derivanti dalla quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale nonché di quelle della quota del cinque per mille dell’IRPEF che risultino effettivamente utilizzate sulla base delle scelte dei contribuenti, al fine di garantire il rispetto delle scelte espresse dai contribuenti all’atto del prelievo fiscale.
Tuttavia, le disposizioni normative intervenute prima della legge n. 163/2016 continueranno ad incidere in diminuzione e in modo continuativo sulla capienza dei fondi dell'otto per mille di competenza statale per il carattere permanente delle riduzioni ivi previste, cui si aggiungono i tagli lineari previsti in applicazione dei decreti sulla stabilizzazione finanziaria, che incidono anche sugli stanziamenti dell’otto per mille.
La ripartizione della quota dell’otto per mille IRPEF per l’anno 2021 è riferita alle scelte effettuate dai contribuenti sulle dichiarazioni dei redditi del 2018, riferiti all’anno 2017.
Ciò in quanto l’articolo 47, quinto comma, della legge n. 222/1985 stabilisce che la quota pari all'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche - da destinare alla Chiesa cattolica - è calcolata sull’importo liquidato dagli uffici sulla base delle dichiarazioni dei redditi annuali, relative al terzo periodo d'imposta precedente.
La quota dell’otto per mille è determinata sulla base degli incassi in conto competenza relativi all’imposta sui redditi delle persone fisiche, risultanti dal rendiconto generale dello Stato (art. 45, comma 7, legge n. 448/1998).
In base al rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2017, gli incassi in conto competenza relativi all’IRPEF nel suo complesso risultano pari a 171,7 miliardi[8].
Sulla base degli incassi 2017 in conto competenza dell’IRPEF, l’ammontare delle risorse da ripartire tra lo Stato e le confessioni religiose per le finalità dell’otto per mille IRPEF è risultato pari a 1.429.436.792 euro, come riportato sul sito del Dipartimento delle finanze del MEF[9] (l’importo considera anche la quota da assegnare alla Chiesa cattolica, a titolo di conguaglio, pari a 65.388.144 euro).
Secondo informazioni disponibili sul sito del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e delle finanze[10], solo il 41,79 per cento dei contribuenti ha effettuato la scelta espressa relativa alla destinazione dell’otto per mille nella dichiarazione dei redditi, apponendo la propria firma nell’apposito modulo allegato alla dichiarazione dei redditi (nello specifico, 17.223.272 contribuenti su un totale di 41.211.336 contribuenti).
La tabella di seguito riportata illustra la distribuzione percentuale delle scelte compiute dai contribuenti a favore dei soggetti e degli enti beneficiari dell’otto per mille. I dati relativi alla ripartizione percentuale della quota dell’otto per mille relativa al 2021 sono confrontati con quelli delle due annualità immediatamente precedenti.
Soggetti beneficiari |
Otto per mille 2021 |
Otto per mille 2020 |
Otto per mille 2019 |
Stato |
15,65 |
14,87 |
14,58 |
Chiesa Cattolica |
78,50 |
79,36 |
79,87 |
Unione italiana Chiese avventiste del 7° giorno |
0,13 |
0,13 |
0,14 |
Assemblee di Dio in Italia |
0,24 |
0,24 |
0,23 |
Unione delle Chiese metodiste e Valdesi |
3,13 |
3,16 |
3,22 |
Chiesa Evangelica Luterana in Italia |
0,17 |
0,17 |
0,17 |
Unione delle comunità ebraiche italiane |
0,34 |
0,34 |
0,34 |
Unione Cristiana Evangelica Battista |
0,10 |
0,10 |
0,09 |
Chiesa Apostolica |
0,05 |
0,06 |
0,05 |
Arcidiocesi Ortodossa |
0,22 |
0,21 |
0,18 |
Unione Buddhista Italiana |
0,96 |
0,95 |
1,01 |
Unione Induista Italiana |
0,13 |
0,12 |
0,12 |
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG) |
0,37 |
0,30 |
|
|
100,00 |
100,00 |
100,00 |
Percentuale delle scelte espresse dai contribuenti
Tenendo anche conto delle scelte non espresse, la cui quota viene ripartita secondo la percentuale delle scelte espresse - con l'eccezione di alcune Confessioni che hanno deciso di rinunciare alla quota loro spettante delle scelte non espresse - le quote dell’otto per mille da ripartire tra i beneficiari risultano le seguenti:
(importi in euro)
Soggetti beneficiari quota otto per mille 2021 |
Capitolo |
Importo da ripartire |
Stato |
2780 |
215.839.692* |
Chiesa Cattolica |
2840/01-02 |
1.136.166.333 |
Unione italiana Chiese avventiste del 7° giorno |
2840/03 |
1.773.263 |
Assemblee di Dio in Italia |
2840/04 |
1.380.854 |
Unione delle Chiese metodiste Valdesi |
2840/05 |
42.694.723 |
Chiesa Evangelica Luterana in Italia |
2840/07 |
2.318.883 |
Unione delle comunità ebraiche italiane |
2840/06 |
4.637.765 |
Unione Cristiana Evangelica Battista |
2840/08 |
1.364.049 |
Chiesa Apostolica |
2840/10 |
345.213 |
Arcidiocesi Ortodossa |
2840/09 |
3.000.907 |
Unione Buddhista Italiana |
2840/11 |
13.094.867 |
Unione Induista Italiana |
2840/12 |
1.773.263 |
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG) |
2840/13 |
5.046.980 |
Totale |
|
1.429.436.792 |
* Per lo Stato, gli importi riportati in tabella sono quelli potenzialmente attribuibili in base alle scelte dei contribuenti, vale a dire al lordo delle riduzioni previste dalla normativa.
Rispetto all’importo di circa 215,8 milioni di euro, indicato nella tabella, teoricamente spettante allo Stato sulla base delle scelte dei contribuenti, la quota dell’otto per mille di pertinenza statale per l’anno 2021 che viene messa a ripartizione dalla Presidenza del Consiglio è pari a circa 62,5 milioni di euro, in ragione dei diversi interventi normativi vigenti che ne riducono annualmente la corrispondente autorizzazione di spesa, come meglio esposto nel paragrafo seguente.
Le somme relative alla quota dell’otto per mille a diretta gestione statale affluiscono, sulla base dell’importo liquidato dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero dell’economia e delle finanze, nel bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri sul capitolo 224 denominato “Contributi ad enti ed associazioni diverse per assegnazione di quota parte dell’otto per mille IRPEF di pertinenza dello Stato”, cui compete la predisposizione degli schemi di ripartizione delle risorse tra le cinque finalità di intervento.
Rispetto alla quota teoricamente spettante allo Stato sulla base delle scelte dei contribuenti, lo stanziamento definitivo di competenza della quota dell’otto per mille IRPEF di pertinenza statale è risultato nel Rendiconto generale dello Stato dell’esercizio finanziario 2021 pari a 78,1 milioni di euro (cap. 2780/Ministero dell’economia), trasferito alla Presidenza del Consiglio.
Ma le risorse effettivamente disponibili per le finalità dell’otto per mille IRPEF di pertinenza statale per il 2021, ripartite con gli schemi di decreto in esame, sono ancora meno, pari a 62.456.536 euro.
Si tratta di un importo molto inferiore rispetto a quanto teoricamente spettante allo Stato sulla base delle scelte dei contribuenti, pari, sulla base dei dati forniti dal Dipartimento delle finanze, a 215.839.692 euro. Tale differenza deriva dalla circostanza che l’autorizzazione di spesa relativa all’otto per mille IRPEF, per la quota parte di competenza statale, ed i relativi importi iscritti in bilancio sul cap. 2780/MEF, risultano decurtati da numerose disposizioni legislative vigenti, che ne hanno disposto la destinazione ad altre finalità.
Per l’anno 2021, incidono sulla quantificazione delle risorse dell’otto per mille di competenza statale le riduzioni disposte dalle seguenti autorizzazioni legislative, per un totale di circa 137,8 milioni di euro:
Rideterminazione della quota dell’8 per mille di pertinenza statale 2021
Provvedimenti di riduzione |
Anno 2021 (dati in euro) |
Quota IRPEF 2017 di spettanza dello Stato secondo la percentuale delle scelte espresse (comprensiva della ripartizione delle scelte non espresse) |
215.839.692 |
D.L. n. 249/2004, art. 1-quater, co. 4: Riduzione, disposta a decorrere dal 2006, a copertura di disposizioni concernenti gli iscritti al Fondo speciale di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea (c.d. Fondo volo) |
-5.000.000 |
D.L. n. 112/2008, art. 60, co. 1, e D.L. n. 78/2010, art. 2, co. 1: Riduzione lineare permanente delle missioni di spesa dei Ministeri |
-2.349.144 |
D.L. n. 98/2011, art. 21, co. 9: Riduzione, disposta a decorrere dal 2011, a copertura delle spese per la gestione dei mezzi della flotta aerea della Protezione civile |
-64.000.000 |
D.L. n. 16/2012, art. 13, co. 1-quinquies: Riduzione lineare permanente delle missioni di spesa dei Ministeri |
-79.611 |
Riduzione permanente per clausole di salvaguardia finanziaria contenute nell’art. 2, co. 1, del D.L. n. 78/2010[11] e dell’art. 16, co. 3, del D.L. 98/2011[12] |
-91.901 |
D.L. n. 35/2013, art. 12, co. 3, lett. c): Riduzione lineare dal 2015 delle missioni di spesa dei Ministeri, a parziale copertura degli oneri recati dal provvedimento |
-3.244.442 |
D.L. n. 35/2013, art. 12, co. 3, lett. c-sexies): Riduzione disposta a decorrere dal 2015, a parziale copertura degli oneri recati dal provvedimento |
-35.800.000 |
Legge n. 97/2013, art. 13, co. 2, lett. b): Riduzione disposta a decorrere dal 2014 a parziale copertura degli oneri recati dal recepimento della direttiva 2003/109/CE relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo |
-12.000.000 |
Legge n. 208/2015, art. 1, co. 592: Riduzione dell’autorizzazione di spesa dell’otto per mille a decorrere dal 2016 |
-10.000.000 |
Legge n. 208/2015, art. 1, co. 588: Riduzione lineare degli stanziamenti di bilancio iscritti a favore della Presidenza del Consiglio dei ministri a decorrere dal 2016 |
-3.120.000 |
Legge n. 205/2017 - Spending review 2018-2020, in attuazione del DPCM 28 giugno 2017, ai sensi dell’art. 22-bis della legge n. 196/2009[13] |
-2.083.925 |
PREVISIONI DEFINITIVE – (Rendiconto 2021) cap. 2780 |
78.070.670 |
N.B.: Gli importi delle riduzioni incidenti sullo stanziamento del capitolo 2780/MEF sono forniti dagli uffici della Ragioneria generale dello Stato.
Rispetto dunque, alla quota dell’otto per mille IRPEF teoricamente spettante allo Stato sulla base delle scelte dei contribuenti, a causa delle riduzioni sopra illustrate, lo stanziamento definitivo di competenza relativo alla quota dell’otto per mille di pertinenza statale è risultato, nel Rendiconto generale dello Stato dell’esercizio finanziario 2021, pari a circa 78,1 milioni di euro (cap. 2780/Ministero dell’economia[14]).
Tale importo (precisamente, 78.070.670 euro) è affluito al bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cap. 224, destinato ai "Contributi ad enti ed associazioni diverse per assegnazione della quota dell'otto per mille IRPEF di pertinenza dello Stato".
Le risorse effettivamente disponibili per le finalità dell’otto per mille IRPEF di pertinenza statale per il 2021, da ripartire con gli schemi di decreto in esame, sono tuttavia pari a 62.456.536 euro, in quanto, sull’importo affluito al bilancio della Presidenza del Consiglio, va considerata la quota da trasferire all’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (ai sensi dell’art. 18, comma 2, lett. e) della legge n. 125/2014), pari al 20% dello stanziamento affluito alla Presidenza.
(importi in euro)
PREVISIONI DEFINITIVE – (Rendiconto 2020) cap. 2780 |
78.070.670 |
|
|
Quota del 20% da assegnare all’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo calcolata sulla disponibilità del cap. 224 (legge n. 125/2014, art. 18) |
-15.614.134 |
Disponibilità otto per mille IRPEF di competenza statale da ripartire tra le cinque categorie ai sensi del D.P.R 76/98 |
62.456.536 |
Risorse assegnate a ciascuna delle 5 finalità di intervento dell’otto per mille IRPEF di pertinenza statale |
12.491.307 |
Sul problema della riduzione delle risorse destinate all’otto per mille a gestione statale, è più volte intervenuta la Corte dei Conti, in successive relazioni[15]. Secondo la Corte, il fatto che la maggior parte delle risorse che i contribuenti attribuiscono allo Stato[16], con la scelta effettuata in sede di dichiarazione dei redditi, venga di fatto destinata “verso finalità diverse da quelle previste dalla legge [L. n. 222/1985], talvolta antitetiche alla volontà dei contribuenti”, principalmente per esigenze di bilancio, rappresenta un grave vulnus all’istituto, che trova la sua ragion d’essere proprio nella libera scelta dei cittadini, determinando, secondo la Corte, “il venir meno dell’affidamento, derivante dalla sottoscrizione, sull’utilizzo della quota stessa” (cfr. la delibera n. 24/2018, pag. 30). A titolo d’esempio, la Corte ricorda come per gli anni 2011 e 2012, la quota è stata completamente azzerata; per il 2013, è stata ridotta, da 170 milioni, a 400 mila euro.
La Corte ribadisce a più riprese che “la decurtazione della quota dell'8 per mille di competenza statale andrebbe eliminata affinché possa essere garantita la piena esecuzione della volontà e della libera scelta di tutti. Risulta contrario ai principi di lealtà e di buona fede che il patto con i contribuenti sia violato, tanto più che vengono penalizzati solo coloro che scelgono lo Stato e non gli optanti per le confessioni, le cui determinazioni non sono toccate, cosa incompatibile con il principio di uguaglianza: la volontà di chi sceglie lo Stato deve essere considerata con lo stesso rispetto riconosciuto a chi opta per una confessione religiosa” (delibera n. 24/2018).
La questione è stata, in parte, risolta dalla legge 4 agosto 2016, n. 163, di riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, la quale ha statuito il divieto di utilizzo delle risorse derivanti dalla quota dell’8 per mille del gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche attribuita alla diretta gestione statale (nonché di quelle derivanti dal 5 per mille), per la copertura finanziaria delle leggi che comportino nuovi o maggiori oneri ovvero minori entrate (articolo 17, comma 1).
Tuttavia, le disposizioni normative intervenute fino a quel momento continuano ad incidere sulla capienza dei fondi dell’otto per mille di competenza statale, dato il carattere permanente di molte delle riduzioni ivi previste, come evidenziato nella tabella riportata più sopra.
Va sottolineato che nonostante il divieto introdotto dalla legge n. 163/2016, già nel 2017, il D.L. 24 aprile 2017, n. 50 (art. 13, co. 1) ha disposto una riduzione lineare delle missioni di spesa dei Ministeri quale concorso delle amministrazioni centrali al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, che ha inciso sullo stanziamento dell’otto per mille IRPEF di pertinenza statale con un taglio di 2.087.731 euro sul relativo capitolo di bilancio per il 2017 (cfr. DMT 146189).
Successivamente, con la spending review dei Ministeri disposta con la legge di bilancio per il 2018 (legge n. 205/2017), ai sensi dell’art. 22-bis della legge n. 196/2009, attuata con D.P.C.M. 28 giugno 2017, è stato operato un ulteriore taglio dello stanziamento del capitolo dell’otto per mille di competenza statale di oltre 4,8 milioni per il 2018 e di circa 2,1 milioni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2024[17].
Secondo la Corte dei conti (delibera n. 24/2018), l’intervento normativo disposto ai sensi dell’art. 22-bis della legge n. 196/2009 avrebbe attenuato la portata del divieto introdotto dalla legge n. 163/2016.
Al riguardo, il D.P.R. n. 76/1998 (art. 2-bis, co.6) prescrive l’obbligo per il Governo di riferire alle competenti Commissioni parlamentari nel caso in cui venga disposta, con un provvedimento legislativo di iniziativa governativa, la riduzione o la diversa destinazione delle risorse dell’otto per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale, in merito alle modalità di reintegrazione delle risorse medesime e alle conseguenti iniziative (art. 2-bis, comma 6).
Il Governo ha presentato 4 distinti schemi di decreti di riparto delle risorse dell’otto per mille IRPEF di competenza statale dell’annualità 2021, uno per ognuna delle categorie di interventi ammessi a finanziamento con l’eccezione della quota assegnata per la categoria relativa all’edilizia scolastica, per la quale non vengono presentate istanze, in quanto le relative risorse, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 1, comma 172, della legge n. 107/2015, sono destinate agli interventi di edilizia scolastica che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili individuati annualmente con decreto del Ministro dell'istruzione, anche sulla base dei dati contenuti nell'Anagrafe dell'edilizia scolastica.
Pertanto, la procedura di assegnazione delle risorse viene gestita direttamente dal Ministero, senza la presentazione delle istanze alla Presidenza del Consiglio.
Il piano di ripartizione delle risorse 2021 dell’otto per mille IRPEF di competenza statale, di cui agli schemi di decreto in esame, è elaborato sulla base dell’articolo 2-bis del D.P.R. n. 76/1998, che prevede che la quota dell'otto per mille di diretta gestione statale venga ripartita, di regola, in cinque quote uguali per le cinque tipologie di interventi ammesse a contributo.
Si fa presente, al riguardo, che questo è l’ultimo anno di applicazione del predetto criterio di ripartizione in cinque quote uguali dell’otto per mille di competenza statale da parte della Presidenza del Consiglio, in quanto, a partire dal riparto dell’annualità 2022 – sulla base di quanto disposto dall’art. 46-bis, comma 4, del D.L. n. 124/2019[18] - la scelta della categoria di intervento alla quale destinare la quota a diretta gestione statale dell’otto per mille sarà rimessa direttamente al contribuente.
In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse.
Come già ricordato, la somma disponibile da ripartire per l’anno 2021 dell’otto per mille IRPEF a diretta gestione statale è pari a 62.456.536 euro.
Tale importo è stato pertanto suddiviso in parti uguali tra le cinque categorie di intervento, per un importo unitario di 12.491.307 euro.
La quota parte destinata alla categoria relativa all’“Edilizia scolastica, è stata trasferita direttamente al Ministero dell'istruzione cui compete la gestione della procedura di assegnazione delle risorse.
Per le restanti quattro categorie di intervento, l’istruttoria delle domande di contributo per l’anno 2021 è stata gestita dalla Presidenza del Consiglio, come previsto dal D.P.R. n. 76/1998. Ai fini della ripartizione delle somme tra gli interventi ammissibili al beneficio, sono stati presentati quattro distinti schemi di decreto:
§ schema di D.P.C.M. concernente gli interventi relativi alla fame nel mondo (Atto n. 24);
§ schema di D.P.C.M. concernente gli interventi relativi alle calamità naturali (Atto n. 25);
§ schema di D.P.C.M. concernente gli interventi relativi all'assistenza ai rifugiati e minori stranieri non accompagnati (Atto n. 26);
schema di D.P.C.M. concernente gli interventi relativi alla conservazione dei beni culturali (Atto n. 27).
Riguardo alle risorse effettivamente disponibili per il finanziamento degli interventi di ciascuna categoria - prese in considerazione da ciascun D.P.C.M. ai fini del riparto - va sottolineato che, alla quota calcolata in parti uguali per le cinque finalità (12.491.307 euro), si sono aggiunte, per ciascuna categoria, le risorse rivenienti dai risparmi di spesa realizzati sui contributi già erogati negli anni precedenti, che – ai sensi dell’articolo 8-ter, comma 5, del D.P.R. n. 76/1998 – sono affluiti sul conto di tesoreria della Presidenza del Consiglio (complessivi 1,7 milioni di euro) per essere riassegnati alla medesima categoria di competenza, ed in particolare:
- 1.605.207 euro per la categoria “Beni culturali”;
- 58.940 euro per la categoria “Calamità naturali”;
- 59.692 euro per la categoria “Rifugiati”;
- 6.758 euro per la categoria “Fame nel mondo”.
La dotazione spettante alla categoria “Conservazione di beni culturali” risulta ulteriormente incrementata dell’importo residuo derivante dalla ripartizione della quota dell’otto per mille dello scorso anno, pari a 7.528.735 euro, che era stato riassegnato alla Presidenza del Consiglio per essere ripartito l’anno successivo (nel 20221 quindi) in favore della medesima categoria, che ha raggiunto quindi l’importo di 21.625.249 euro.
Si rammenta, infatti, che lo scorso anno, all’esito dell’istruttoria sugli interventi, era emerso, con riferimento alle categorie “Conservazione dei beni culturali” ed “Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati”, che gli interventi ammessi a contributo non esaurivano la somma disponibile per ciascuna di essa per il 2020, con un importo residuo di 7.528.735 euro per la categoria “Conservazione dei beni culturali” e di 5.657.192 euro per la categoria “Assistenza ai rifugiati”.
Mentre il residuo della Categoria "Assistenza ai rifugiati” è stato redistribuito a favore delle restanti categorie, come previsto dall’art. 2-bis, comma 2, del Regolamento, il residuo della categoria “Conservazione dei beni culturali” - stante il disposto dell’articolo 21-ter del D.L. n. 8/2017, che stabilisce un vincolo di destinazione delle risorse in favore dei beni culturali colpiti dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016 - è stato riassegnato alla Presidenza del Consiglio, per essere ripartito l’anno successivo. Tale importo (7.528.735 euro), dunque, viene aggiunto alla quota della categoria per il riparto dell’annualità 2021.
Come indicato nel preambolo degli schemi di D.P.C.M., ai fini dell’ammissione alla ripartizione della quota dell’otto per mille IRPEF di pertinenza statale per il 2021 sono pervenute, entro la scadenza del 30 settembre 2021, 281 istanze, di cui:
§ 143 per la fame nel mondo, di cui 127 ammesse alla valutazione tecnica;
§ 22 per calamità naturali, di cui 15 ammesse alla valutazione tecnica;
§ 87 per assistenza ai rifugiati e minori stranieri non accompagnati, di cui 38 ammesse alla valutazione tecnica.
§ 29 per conservazione beni culturali, di cui 17 ammesse alla valutazione.
Delle istanze pervenute, 136 sono state escluse in via amministrativa per mancanza dei requisiti soggettivi ed oggettivi.
Sono stati ammessi alla valutazione delle Commissioni tecniche 197 progetti. Di questi, 145 hanno ottenuto una valutazione positiva e sono stati inseriti nelle graduatorie, sulla base dei parametri di valutazione fissati per l'anno 2021, distintamente per ciascuna categoria, con Decreto del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri 22 gennaio 2021.
Le istanze ammesse al finanziamento con gli schemi in esame sono risultate pari a 116 (allegato n. 5 di ciascun D.P.C.M.).
Le graduatorie degli interventi ritenuti idonei al finanziamento, contenenti le valutazioni della Commissione tecnica (allegato n. 4 di ciascun D.P.C.M.) hanno validità 12 mesi. In caso di rinuncia al contributo, la quota che si rende disponibile viene assegnata all'intervento che segue in graduatoria, fino a concorrenza della somma stessa.
Ai fini della ripartizione, sono state ammesse a finanziamento le istanze che hanno conseguito il punteggio più alto nella valutazione, fino a concorrenza della somma disponibile per ogni categoria.
Ai fini dell’assegnazione delle risorse agli interventi ammessi in graduatoria, va segnalato che all’esito dell’istruttoria svolta dal "Servizio per le procedure di utilizzazione dell'otto per mille dell'IRPEF e per gli interventi straordinari sul territorio" - che ha provveduto a verificare la sussistenza dei requisiti per l'ammissione delle domande ed ha esaminato le valutazioni delle Commissioni tecniche – è emerso che, anche quest’anno, con riferimento alle categorie “Conservazione dei beni culturali" e "Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati", gli interventi ammessi a contributo non hanno esaurito la somma disponibile per ciascuna di essa per il 2021.
Come riportato nel preambolo degli schemi di decreto relativi alle due categorie, a seguito della ripartizione relativa alla categoria "Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati" è risultato un importo residuo di 5.874.029 euro, mentre dalla ripartizione relativa alla categoria "Conservazione dei beni culturali" è residuato un importo di 16.373.356 euro, per un complesso di risorse non assegnate pari a oltre 22,2 milioni.
Ai fini dell’utilizzo di tali importi residui si è proceduto, come lo scorso anno, nel seguente modo:
§ per l’importo residuo della Categoria “Assistenza ai rifugiati” ha trovato applicazione l'articolo 2-bis, comma 2, del DPR n. 76/1998[19], per effetto del quale la somma residua di 5.874.030 euro è stata distribuita in modo uguale a favore delle restanti categorie nelle quali non si sono realizzati residui (fame nel mondo, calamità naturali ed edilizia scolastica), determinando per ognuna di esse un incremento di 1.958.010 euro;
§ l’importo residuo della Categoria “Conservazione dei beni culturali”, invece, è stato riassegnato al capitolo 224 del bilancio della Presidenza del Consiglio, ai fini della sua distribuzione nell'anno successivo in favore degli interventi della medesima categoria. Nella relazione illustrativa degli schemi di ripartizione si sottolinea, infatti, che per l’utilizzo delle risorse residuali di tale categoria si è ritenuto di dover rispettare la ratio della norma introdotta dall’articolo 21-ter del D.L. n. 8 del 2017, che impone un preciso vincolo di destinazione alle risorse della categoria, imposto con norma primaria, in favore dei beni culturali colpiti dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016. Pertanto, per la gestione delle risorse residue di tale Categoria (circa 16,4 milioni di euro), non si è data applicazione alla norma regolamentare prevista dall'articolo 2-bis del Regolamento, che avrebbe comportato la devoluzione del residuo in favore delle altre categorie di intervento, sottraendolo definitivamente ai beni culturali colpiti dal sisma 2016.
Un ultimo rilievo riguarda la categoria “Calamità naturali”, con riferimento alla quale la Relazione sottolinea che la dotazione disponibile (14.508.257 euro) consente il finanziamento integrale dei primi nove progetti in graduatoria, con una somma residua, pari a 66.678 euro.
Poiché tale residuo non consente il finanziamento integrale del progetto collocatosi al decimo posto nella graduatoria (per il quale è stato richiesto un contributo di euro 1.615.000) si ritiene opportuno riassegnare al capitolo 224 il residuo della ripartizione della categoria “Calamità naturali” (66.678 euro), per utilizzarlo nella ripartizione del prossimo anno, sempre nell’ambito della categoria “Calamità naturali”.
Pertanto, non tutta la quota a disposizione dell’8 per mille IRPEF di competenza statale 2021 è stata ripartita tra le cinque categorie di intervento. Ciò in quanto gli importi residui della Categoria “Conservazione dei beni culturali” (circa 16,4 milioni di euro) e della Categoria “Calamità naturali” (66.678 euro) sono stati riassegnati al bilancio della Presidenza del Consiglio, per il loro utilizzo nell'anno successivo in favore degli interventi della medesima categoria.
All’esito dell’istruttoria, dunque, l’importo complessivamente disponibile per le finalità dell’8 per mille IRPEF di pertinenza statale è risultato pari a 62,5 milioni di euro, cui si sono aggiunte ulteriori risorse derivanti dai risparmi di spesa e dagli importi residui sui contributi già assegnati negli anni precedenti, come riportato nella tabella che segue:
|
Quota Riparto DPR 76/1998 |
Quota + risparmi di spesa |
Quota non ripartita nel 2020 |
Residui di ripartizione |
Distribuzione residui Cat. Assistenza rifugiati |
Totale risorse per |
Fame nel mondo |
12.491.307 |
12.498.065 |
- |
- |
+1.958.010 |
14.456.075 |
Conservazione beni culturali |
12.491.307 |
14.096.514 |
7.528.735 |
16.373.357 |
- |
5.251.893 |
Calamità naturali |
12.491.307 |
12.550.247 |
- |
- |
+1.958.010 |
14.508.257 |
Edilizia scolastica |
12.491.307 |
12.491.307 |
- |
- |
+1.958.010 |
14.449.317 |
Assistenza rifugiati e minori stranieri |
12.491.307 |
12.550.999 |
- |
5.874.030 |
- |
6.676.969 |
TOTALE |
62.456.535 |
64.187.132 |
7.528.735 |
22.247.387 |
5.874.030 |
55.342.510 |
Nel complesso, le istanze ammesse al finanziamento dell’annualità 2021 con gli schemi in esame sono risultate pari a 116, come illustrato nella tabella che segue:
Riparto 2021 |
Istanze ammesse al finanziamento |
Importo distribuito |
Fame nel mondo |
64 |
14.456.075 |
Conservazione beni culturali |
8 |
5.251.893 |
Calamità naturali |
9 |
14.441.579* |
Assistenza rifugiati e minori stranieri |
35 |
6.676.969 |
Totale Riparto |
116 |
40.826.516 |
Edilizia scolastica (gestito da Min. istruzione) |
|
14.449.317 |
Totale quota assegnata 8x1000 statale |
|
55.275.833 |
* con un residuo di ripartizione pari a 66.678 euro riassegnato al capitolo 224/PCM
I singoli progetti ammessi a contributo della quota dell’otto per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale delle singole categorie sono elencati in allegato ai singoli schemi di riparto (allegato n. 5).
Come disposto dall’articolo 7, comma 1, del D.P.R. n. 76/1998, ciascuno schema di ripartizione, redatto sulla base delle valutazioni espresse dalle Commissioni tecniche di valutazione, è presentato alle Commissioni parlamentari con la relativa documentazione, articolata in vari elenchi allegati, in cui sono indicate le istanze raggruppate in base alla valutazione ottenuta.
Negli allegati, per ognuna delle categorie di intervento, sono riportati il numero e l’importo complessivo degli interventi, suddivisi per tipologia e con l’indicazione dei punteggi conseguiti.
Si rammenta che l’art. 2-bis, comma 8, del Regolamento prevede, al riguardo, che la concessione a soggetti che siano stati già destinatari del contributo nei due anni precedenti richiede specifica motivazione delle ragioni della nuova concessione del beneficio.
Non è ammessa la concessione del contributo per interventi complementari o integrativi di interventi già finanziati, qualora questi ultimi non siano stati completati.
La tabella che segue presenta un riepilogo dei progetti presentati, valutati, esclusi ed ammessi a contributo, per le quattro finalità di riparto della quota dell’8 per mille statale, di cui agli schemi di decreto in esame.
La Tabella non considera la categoria dell’edilizia scolastica.
ISTANZE |
Presentate |
Procedibili |
Escluse |
Ammesse a graduatoria |
Ammesse a contributo |
% istanze finanziate su presentate |
Fame nel mondo |
143 |
127 |
56 |
87 |
64 |
44,8 |
Conservazione beni culturali |
29 |
17 |
21 |
8 |
8 |
27,6 |
Calamità naturali |
22 |
15 |
7 |
15 |
9 |
40,9 |
Assistenza rifugiati e minori stranieri |
87 |
38 |
52 |
35 |
35 |
40,2 |
Totale |
281 |
197 |
136 |
145 |
116 |
41,3 |
Da tale riepilogo emerge che la maggior parte dei progetti presentati riguarda la finalità “Fame nel mondo”, con il 51% delle domande presentate (143 domande su 281 totali).
Anche guardando alle domande finanziate, la categoria “Fame nel mondo” è quella che ha avuto il maggior numero di interventi ammessi al contributo, con il 44,8 per cento degli interventi finanziati (64 domande sulle 143 presentate); seguono gli interventi relativi alla categoria “Assistenza ai rifugiati e ai minori”, per la quale, delle 87 domande presentate ne sono state finanziate 35 (40,2 per cento). Per la categoria “Calamità naturali” risultano finanziati il 40,9 per cento degli interventi presentati (9 su 22 domande).
Relativamente alla categoria finalizzata alla “Conservazione dei beni culturali”, si rileva che delle istanze pervenute, la gran parte sono state escluse (21 su 29) per mancanza dei requisiti soggettivi ed oggettivi.
Al riguardo va sottolineato che molte istanze risultano escluse in quanto riferite ad interventi in zone non rientranti nelle aree del cratere colpite dal sisma di cui al D.L. n. 8/2017.
Come già più volte sottolineato, il D.L. n. 8/2017 ha infatti stabilito, per un periodo di dieci anni, l’assegnazione della quota dell’otto per mille finalizzata ad interventi di conservazione dei beni culturali con un vincolo esclusivo di destinazione in favore agli interventi di ricostruzione e di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.
Gli 8 progetti inseriti validamente nella graduatoria sono stati tutti ammessi al finanziamento ed hanno impegnato la somma di soli 5.251.893 di euro, non esaurendo dunque l’importo attribuito alla Categoria, con un residuo di circa 16,4 milioni di euro.
Tale somma residua, come disposto dall’articolo 3, comma 3, dello schema di D.P.C.M. relativo a tale Categoria (Atto n. 27), sarà utilizzata nella ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale nell'anno 2022, per la medesima categoria "Conservazione di beni culturali", secondo la ratio del D.L. n. 8/2017.
Si riportano, nella Tabelle che seguono, gli interventi che ciascuno schema di D.P.C.M. intende finanziare per l’anno 2021.
Schema di D.P.C.M. concernente gli interventi relativi alla fame nel mondo (Atto n. 24):
FAME NEL MONDO |
||
RICHIEDENTE |
OGGETTO DELL’INTERVENTO |
IMPORTO ASSEGNATO (in euro) |
Amici dello stato brasiliano Dell’Espirito Santo – Centro di collaborazione comunitaria (AES – CCC) ETS |
Valorizzazione dei prodotti forestali locali nella lotta alla malnutrizione infantile” Comuni rurali di Garango, Kompotoega, Boussouma, nella regione centro-ovest del Burkina Faso |
324.137,10 |
ACTIONAID International Italia Onlus |
Migliorare la sicurezza alimentare tra i piccoli produttori vulnerabili in Oromia, in Etiopia |
377.338,00 |
CESVI Fondazione |
Supporto all’ agricoltura sostenibile e Climate - Smart per famiglie vulnerabili in Iraq – Distretti di Bardarash, Sumeil e Zakho del Governatorato di Duhok |
260.000,00 |
COMUNITÀ DI S. EGIDIO ACAP Onlus |
FOOD FOR ALL! - Assistencia nutricional para garantir accesso a alimentos de qualidade em quantidade suficiente para grupos vulneráveis em moçambique – Nella provincia e nella città di Maputo |
325.000,00 |
A PROPOSITO DI ALTRI MONDI Impresa Sociale |
“MISA” Nell’altopiano di Bateke, miglioramento della sicurezza alimentare attraverso la capacitazione delle Associazioni di Villaggio – Repubblica democratica del Congo |
329.511,49 |
CBM ITALIA Onlus |
NUTRIRE IL FUTURO: Sostegno alla sicurezza alimentare e nutrizionale delle persone con disabiltà nelle comunità rifugiate di Juba, Sud Sudan |
258.777,00 |
Fondazione AVSI |
RA.RE.CO – Rafforzare la resilienza e l’economia nelle contee di Rumbek North e Yirol West |
254.575,47 |
MANGWANA APS |
“ECO CIRCULARE SENEGAL” Dall’ ECONOMIA circolare alla sovranità alimentare: percorsi di autonomia, auto- produzione e imprenditorialità tra mondo rurale e quartieri popolari della Banlieu di Dakar, che si realizzerà nei comuni di Tivaouane Diacksad e Diender Guedj - Senegal |
65.874.00 |
VIS·Volontariato internazionale per lo sviluppo |
Emergenza cibo e acqua in Tigray, Etiopia |
287.740,00 |
CEFA Onlus - Comitato Europeo per la formazione e l’agricoltura |
FARMS FOR THE FUTURE - Agricoltura moderna e sostenibile per le famiglie rurali in Etiopia- Distretti Boloso, Bombe, Kindo Didaye e Abala Abaya |
399.722,58 |
V.I.D.E.S. |
Migliorare la sicurezza alimentare, le fonti di reddito, e la resilienza delle famiglie vulnerabili nelle comunità colpite dalla siccità e negli insediamenti urbani informali all’interno dei programmi VIDES e delle missioni delle suore salesiane del Kenya utilizzando interventi di sussistenza sostenibili |
174.775,00 l |
Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli Onlus (CISP) |
Lotta all’insicurezza alimentare nelle-comunità agropastorali della Woreda di Chiro - Western Hararghe (Stato regionale dell’Oromia- Etiopia.) |
206.797,65 |
A.G.A.P.E. Onlus |
Spirulina il cibo del futuro - Sostegno nutrizionale per i bambini malnutriti e le persone più fragili, in Congo, provincia di Kinshasa |
218.950,00 |
Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli Onlus (CISP) |
Agricoltura sostenibile e protezione ambientale per la resilienza e l’adattamento i cambiamenti climatici in Malawi (Distretti di Nkhotakota e Karonga) |
225.380,22 |
Fondazione PIME Onlus |
Pratiche agricole sostenibili e agroforestazione per promuovere la sicurezza alimentare nelle province di Taunggyi e Kyaing Tong nello stato Shan, in Myanmar |
134.406,77 |
ARCS - Arci Culture Solidali APS |
Sostegno urgente per la sostenibilità del programma di sicurezza alimentare-nutrizionale per la popolazione anziana dell’Avana Vecchia |
178.998,00 |
Associazione internazionale volontari laici (LVIA) |
Agroecologia, sicurezza alimentare e creazioni di opportunità di lavoro nel settore agricolo, per la riduzione delle migrazioni irregolari nella zona di Ars, in Etiopia |
380.000,00 |
Associazione per il sostegno dell’infanzia mozambicana ASEM |
Semi di sviluppo: Intervento straordinario di contrasto alla malnutrizione, sostegno alla sicurezza alimentare e rafforzamento della resilienza degli agricoltori di Vilanculos in Mozambico |
194.257,76 |
Centro di volontariato internazionale Odv (CEVI) |
Misky Pacha – Ambiente, Agro-ecologia e apicoltura nel Dipartimento di Cochabamba Comune di Tiquipaya |
275.402,67 |
Movimento Africa ‘70 |
PAR – Produzione alimentare resilienti nei campi profughi Sahrawi, finalizzata a perseguire il miglioramento dello stato di salute e nutrizionale dei rifugiati sahrawi (obiettivo specifico). Nelle tendopoli di Saharawi ubicate nel deserto Algerino limitrofo alla città di Tindouf |
280,000,00 |
FOCSIV - Volontari nel mondo |
Supporto alla sicurezza alimentare della popolazione vulnerabile del Kurdistan iracheno attraverso la creazione di opportunità di lavoro nel settore agro-alimentare |
216,500,00 |
Gruppo per le relazioni transculturali |
Promuovere la sicurezza alimentare dei bambini di strada, e l’empowerment delle famiglie di origine nella sub-contea di Starehe in Nairobi (Kenia) |
105.37,60 |
Associazione internazionale volontari laici (LVIA) |
Diversificazione agricola orticoltura sostenibile per il miglioramento della sicurezza alimentare e nutrizionale nel Fouta Djallon, Prefetture di Dalaba e Pita, in Guinea |
€ 358.000,00 |
ASPEM·Associazione solidarietà paesi emergenti. |
“Famiglie contadine residenti in Bolivia:l’agroecologia come base per un’alimentazione sana e sostenibile” un intervento di contrasto alla fame in Bolivia finalizzata all’obiettivo dell’autosufficienza alimentare nei municipi di Tarua e San Lorenzo dipartimento di Tarua, nonché alla qualificazione di personale locale per il contrasto a situazioni di denutrizione |
213.143,68 |
Fondazione Doctor Ambrosoli Memorial Hospital Kalongo Onlus |
Emergenza malnutrizione a Kalongo: contrastare l’impatto della pandemia sulla malnutrizione nel distretto di Agago, rafforzando le competenze cliniche e l’approccio comunitario, in Nord Uganda |
39.777,00 |
Humana People to People Italia Onlus |
Programma comunitario per 1a promozione della nutrizione a Kimpes, Repubblica democratica del Congo |
170.122,20 |
Medicus Mundi Italia |
Lotta alla malnutrizione acuta nei quartieri “Non Lotis” della periferia di Ouagadougou - Quartieri di Zagtouu, Zongo, Sandogo, Boassa, secteur 18 e secteur 19 Distretto sanitario di Boulmiougou, (Ouagadougou Burkina Faso) |
146.000,00 |
CEFA Onlus - Comitato europeo per la formazione e l’agricoltura |
Fighting malnutrition in Iringa Rural Dc – agricoltura sostenibile per la lotta contro la malnutrizione nel Distretto di Iringa Rural - Tanzania |
309.371,88 |
A.C A.V. Associazione Centro Aiuti Volontari |
No More Hungerin Amuru Primary School per la riduzione della malnutrizione e la soddisfazione di bisogni nutrizionali specifici dei bambini della scuola di Amuru e supporto alle famiglie più vulnerabili |
242.165,50 |
Gruppo Trentino Di Volontariato ODV (GTV) |
Sicurezza aumentare per le famiglie e le scuole materne di Ban Ngo e Nam Dan - distretto di Xin Man, Provincia di 1ha Giang, Vietnam |
120.041,00 |
Istituto Pace Sviluppo Innovazione ACLI (IPSIA) |
Resilienza e sicurezza alimentare per le comunità agropastorali masai della contea di Laikipia |
212.142,00 |
Comunita' Papa Giovanni XXIII |
Nuovi orizzonti -promozione della sicurezza alimentare dei bambini orfani e vulnerabili in sierra leone· distretto di Port Loko, Villaggio di Konno Town e area limitrofa |
212.984,00 |
PROGETTOMONDO Movimento Laici America Latina (PROGETTOMONDO MLALF) |
Donne che nutrono. azioni multistakeholder per migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale delle famiglie della regione di Loreto, Perù, nei comuni di Belen, San Juan Bautista, Nauta |
458.409,40 |
Jardin De Los Ninos ONLUS |
Semi di futuro, volto a contrastare la fame nel mondo, migliorando l'autosufficienza alimentare di nuclei familiari poveri, capeggiati da donne sole e con numerosi figli a carico, nei distretti di Musanze e Gakenke, Provincia del Nord, Repubblica del Ruanda |
79.101,40 |
ENGIN |
IOAS – Intervento di potenziamento agricolo in Senegal, Comune di Ronkh |
199.513,15 |
FVGS ONLUS - Fondazione Volontariato Giovani E Solidarietà |
Contrasto alla fame nel mondo attraverso l'implementazione di un progetto finalizzato all'obiettivo dell'autosufficienza alimentare in Etiopia. paese in via di sviluppo del continente africano (ZWAY) |
91.149,30 |
COOPI Cooperazione Internazionale |
Rafforzare la resilienza delle comunita' Rurau delle regioni di Notrh Bank e Central River in Gambia |
399.398,18 |
AIFO - Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau |
A fianco delle comunità locali lotta alla malnutrizione nella regione di Gabu' Guinea Bissau |
3 23.376,00 |
L'AFRICA CHIAMA |
1.000 giorni per combattere la fame, programma di contrasto alla malnutrizione materno infantile a Nairobi (kenya) |
96.020,00 |
Annulliamo La Distanza ODV |
Gnam Gnam: garantire la sicurezza aumentare per i bambini e le bambine della provincia di Siem Reap, Cambogia |
28.000,00 |
Associazione Soomaaliya |
Progetto agro-sjlvo- pastorale "Rays Iyo Ramaad 2.0" nel distretto di Abudwak, Somalia Centrale |
469.950,71 |
MOVIMENTO AFRICA '70 |
Carni sane: un nuovo macello a Niamey (Niger) per garantire la sicurezza aumentare riducendo l'impatto ambientale finalizzata a migliorare la produzione locale di carne e l'impatto ambientale della macellazione a Niamey (Niger), migliorando la qualità' del prodotto offerto al cliente, in termini di salubrità' e igiene, andando ad agire sulla produzione locale |
356.578,20 |
GSI ITALIA |
L'unione fa per tre - Repubblica Democratica del Congo Provincia del Sud Ubangi, Territorio di Budjala |
18 4.800,00 |
PROGETTOMONDO Movimento Laici America Latina (PROGETTOMONDO MLALF) |
Cibo sicuro: migliorare la sicurezza e la resilienza aumentare delle famiglie con bambini malnutriti nelle comunita' piu' povere e maggiormente vulnerabili Agu Shck climatici nella regione dell'Artibonite - comuni di Anse-Rouge e Terre Nueve - Haiti |
365.490.00 |
CARE&SHARE ITALIA ONLUS-ONG |
Promozione delle buone pratiche alimentari ed igienico- sanitarie tra le fasce piu' vulnerabili della popolazione nel Mandal Rurale di Vuyyuri, in Andhra Pradesh, india |
134.32:1,00 |
OSC ALFEO CORASSORI - la vita per te |
Progetto "Miaraka - per crescere insieme" • un centro di accoglienza per i bambini malnutriti e in disagio sociale, Cjtta' di Fianarantsoa- Madagascar |
29.704,00 |
CISV ONLUS |
progetto 01 sostegno alla sicurezza alimentare e lotta alla malnutrizione nelle regioni di trarza e guidimaka in mauritania |
528.751,00 |
Associazione Una Voce Per Padre Pio ONLUS |
Interventi straordinari per la fame nel mondo in senegal-regione del Louga- Villaggio di Darou Mousty |
409.407,60 |
VENTO DI TERRA ONLUS |
Promozione della sicurezza alimentare e lotta alla malnutrizione nel governatorato di Herat, Afghanistan |
19.397,90 |
ASES - Agricoltori Solidarietà e Sviluppo |
Xinavane: terra, empowerment e benessere alimentare• Mozambico |
186 .539,00 |
VIDES - Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo |
Promozione dell'agricoltura sostenibile per lo sviluppo socio-economico della comunità rurale di Luwingu•(Zambia) |
119 .75 2,44 |
COMI-COOPERAZIONE per il mondo in via di sviluppo |
Eco-resilienza: strumenti di risposta all'insicurezza alimentare causata dall'inaridimento dei Suou nella zona urbana e peri - urbana e nella valle del Bao Bolong nella regione di Kaffrine in Senegal |
179.080,00 |
PROGETTO UOMO RISHILPI INTERNATIONAL ONLUS |
Approvvigionamento di acqua potabile nelle aree rurali della regione sud ovest del Bangladesh attraverso l'adozione di un mix di soluzioni differenti fondamentale all'autosufficienza idrica e alimentare e di formazione del personale locale in grado di contrastare l'emergenza idrica e contribuire alla sostenibilità del sistema a lungo termine, distretto di Satkhira |
68.341,30 |
MAISONS OES ENFANTS ONLUS (in breve M.A.D.E) |
Educazione nutrizionale e agricoltura resiliente per la lotta alla malnutrizione in Madagascar (Antananarivo) |
75.108,00 |
|
Progetto per la fornitura di pasti al malati mentali di Anbu Illam e per le persone indigenti che vagano per tamil Nadu- Distretto di Tenkasi (India) |
131.300,81 |
TWINS INTERNATIONAL ONLUS |
Food for Change: sostegno alimentare e lotta alla malnutrizione per 1.050 bambini un condizione di estrema poverta' nelle scuole primarie e nell'asilo nido delle baraccopoli di Dandora e Korogocho a Nairobi, in Kenia |
50.000,00 |
Associazione Cooperazione Cristiana Internazionale Per Una Cultura Di Solidarietà Tra I Popoli (ACCRI- ODV) |
Contrasto all’insicurezza alimentare del Mayo·Kebbi (Ciad) , supporto alla qualificazione del personale e trasferimento di competenze" |
185.5 91 ,00 |
APURIMAC ETS |
Sostegno alla comunità migrante venezuelana nella comunità di Cusco - Perù |
192.236,20 |
ICEI - Istituto Cooperazione Economica Internazionale |
Yapuchawi - Gestione dei rischi climatici e produzione sostenibile per la sicurezza alimentare e nutrizionale nell'altopiano boliviano (Municipio Puerta Acostal) |
281.902,00 |
OIKOS ONLUS -Organization For 1nternational Kooperation And Solidarity |
“Economias Nuevas", da realizzarsi nel centro occidentale del dipartimento di Narino, nel sud della Colombia |
53.850,00 |
Nutriaid international |
"Sardinegal miglioramento della sicurezza alimentare della filiera della pesca a Joal-Faoiovth" Regione Thies, Senegal |
620.000,00: |
PARMAALIMENTA |
Lottare contro la fame e rafforzare la resilienza della popolazione del Burundi attraverso la formazione ad uno sviluppo agricolo sostenibile e ad una buona alimentazione - Bujumbura |
68.577,04 |
BHALOBASA organizzazione di volontariato |
Libertà e dignità personale attraverso il lavoro. supporto ad attività lavorative per contribuire all'autosufficienza economica di donne residenti in villaggi tribali del bengala occidentale, colpiti dalla pandemia da Covid 19 - distretti di Kuchidanga, Burdwan, E Hoogly |
11.697,46 |
Movimento Shalom Onlus |
Agro-school for development potenziamento della formazione nel settore agricolo a Mityana in Uganda |
350.859,39 |
TOTALE |
|
14.456.075,05 |
Schema di D.P.C.M. concernente gli interventi relativi alle calamità naturali (Atto n. 25):
CALAMITÀ NATURALI |
||
RICHIEDENTE |
OGGETTO DELL’INTERVENTO |
IMPORTO ASSEGNATO (in euro) |
Comune di Cirigliano |
Interventi per la riduzione del rischio idrogeologico della viabilità principale e del centro abitato nel comune di Cirigliano MT-lotti di completamento |
2.243.003,65 |
Comune di Armento |
Interventi di mitigazione del rischio idrogeologico del centro abitato in area ad elevato rischio da dissesto e messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti nella zona a sud sud est del centro abitato- Armento- PZ |
2.017.331,59 |
Comune di Strongoli |
Consolidamento e riduzione rischi erosione del costone in via castello – Strongoli - KR |
950.232,00 |
Comune di Scandale |
Consolidamento e messa in sicurezza del centro abitato di Scandale - KR |
1.500.000,00 |
Comune di Colledimezzo |
Lavori di mitigazione del rischio legato al dissesto idrogeologico nel centro abitato - versante ovest- Colledimezzo - CH |
2.018.147,00 |
Comune di Caccuri |
Consolidamento del movimento franoso in località ”La Parte” ricadente in zona A R4 – Caccuri - KR |
2.500.000,00 |
Comune di Cutro |
Consolidamento e riduzione del rischio erosione e frane del rione Canalicchio-San rocco del comune di Cutro (KR) |
950.232,00 |
Comune di Locana |
Completamento opere di difesa dalla caduta massi in località Castigne- Locana- TO |
248.191,84 |
Comune di Atri |
Intervento di consolidamento e risanamento del rischio idrogeologico nel territorio comunale – Versante sud orientale – Atri - TE |
2.014.440,63 |
TOTALE |
|
14.441.578,71 (*) |
(*) 66,678,70 euro: disponibilità residua ai fini della concorrenza della somma disponibile 2021 (14.508.257,41 euro), riassegnata alla Presidenza del Consiglio |
Schema di D.P.C.M. concernente gli interventi relativi all'assistenza ai rifugiati e minori stranieri non accompagnati (Atto n. 26):
ASSISTENZA AI RIFUGIATI E AI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI |
||
RICHIEDENTE |
OGGETTO DELL’INTERVENTO |
IMPORTO ASSEGNATO (in euro) |
Fondazione ASILO MARIUCCIA Onlus |
Integrazione Provincia di Varese Comune di Porto Valtraglia (VA) |
70.473,60 |
CENTRO ASTALLI per l’assistenza agli immigrati ODV |
Donne in cammino, dalla resilienza All’autonomia sul territorio di Roma Capitale |
137.079,10 |
RIMETTERE LE ALI APS |
AVANTI CON CORAGGIO: risposte efficaci a sostegno dei minori stranieri non accompagnati di Roma Capitale |
90.909,40 |
OXFAM ITALIA Intercultura, Società Cooperativa, Impresa Sociale |
GIO.CO - Giovani e comunità: nuovi spazi di socializzazione e inclusione per MSNA nelle province di Arezzo e Livorno |
105.404,00 |
Associazione CROCE ROSSA ITALIANA ODV |
CRIL: Comunità rifugiati e inserimento lavorativo nelle province di Trento, Bolzano.Vercelli e Pisa |
270.439,52 |
CIES - Centro informazione ed educazione allo sviluppo - ONLUS |
MINS REFUGEES - La mediazione come percorso di inserimento socio- lavorativo dei rifugiati nelle regioni Lombardia, Lazio e Calabria |
190.540,00 |
Associazione di promozione sociale INFORMARE |
PIÚ INTEGRAZIONE PIÚ LAVORO Provincia di Campobasso Comuni di Termoli, Guglionesi, Montecilfone, Larino, Santa croce di Maglianoriccia, Campolieto e Campobasso) |
199.179,91 |
CENTRO ASTALLI Palermo ODV |
Sportello di cura psicologica per migranti forzati comune di Palermo |
91.416,80 |
CIR - Consiglio Italiano per i rifugiati - ONLUS |
PROSSIMI CITTADINI - Un’azione integrata per la protezione e l’inclusione socio-economica di rifugiati e minori stranieri non accompagnati Afghani-Regione Friuli Venezia Giulia e Provincia di Trieste, Regione Lazio e Provincia di Roma |
465.405,41 |
Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) |
Abitare la città in modo competente: percorsi di empowerment sociale, professionale e abitativo per richiedenti asilo e rifugiati nel comune di Roma Capitale |
346.059,64 |
Associazione Progetto Accoglienza A.P.S.E.T.S |
RIMETTIAMOCI IN CARREGGIATA! Percorso intensivo per l’acquisizione della patente per donne rifugiate. Provincia di Firenze Comune Borgo San Lorenzo |
34.710,20 |
LES CULTURES Laboratorio di Cultura Internazionale ODV |
DA RIFUGIATI A CITTADINI: Percorsi di inclusione sociale e occupazionale per titolari di protezione internazionale provincia di Lecco |
49.865,00 |
CIAC ONLUS Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale di - Parma e Provincia |
A.S.I.A autonomia socio economica e integrazione abitativa dei titolari di protezione - Parma e Provincia |
99.122,00 |
CIAI - Centro italiano aiuti all’infanzia·- ONG |
MANO NELLA MANO·- Palermo |
96.716,00 |
Associazione Centro Servizi Immigrati Marche - A.C.S.I.M. ETS |
P.E.R - Percorsi di empowerment per rifugiati Comune di Appignano provincia di Macerata |
270.912,00 |
Fondazione iniziative e studi sulla multietnicità Fondazione ISMU |
PERORIENTARMI Azioni di accompagnamento per l’integrazione sociale di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e nazionale. Comune di Milano e provincia Comune di Perugia e provincia |
118.662,96 |
CRINALI Cooperativa Sociale A.R.L. ONLUS |
ACOTE stare accanto nella complessità: un servizio di accompagnamento e supporto psicologico per richiedenti e titolari di protezione internazionale con particolare attenzione alle donne e ai minori CITTÁ Metropolitana di Milano |
32.484,00 |
ARCI SOLIDARIETÁ Onlus |
ULTIMO MIGLIO·- Percorsi di autonomia per donne migranti fuoriuscite dal circuito dell’accoglienza Comune di Roma Capitale |
363.793,97 |
ZENITH Società Cooperativa Sociale |
N.O.I. - nuove opportunità di integrazione sul territorio della citta Metropolitana di Torino. |
135.386,84 |
ASINITAS APS |
CURA – Comunità Urbana Per L’accoglienza Di Rifugiati e Richiedenti Asilo Comune Roma Capitale |
69.880,00 |
Provincia S. Antonio dei frati minori (Antoniano Onlus) |
ACCOGLIERE CON CURA: interventi di accoglienza abitativa in transizione e percorsi di sostegno, integrazione con la città e autonomia per concludere il processo di integrazione delle persone rifugiate Comune di Bologna |
134,220,00 |
R@INBOW For Africa – R4A - Medical Development |
FATIMA 2.0 Città Metropolitana di Torino |
73.272,51 |
CIOFS/FP-PUGLIA |
INTEGR@LAVORO Comune di Taranto e provincia |
120,470,00 |
Associazione Centro ASTALLI Trento ONLUS |
ARCA: autonomia abitativa, ricerca casa e accoglienza in famiglia per persone rifugiate. Provincia di Trento. |
84.261,60 |
AGORÁ KROTON Società Cooperativa ONLUS |
RESTART - Assistenza ai rifugiati che provengono dall’Afganistan, di migranti neo-maggiorenni che vivono in situazione di vulnerabilità e fragilità nonché per migranti esclusi dai percorsi istituzionali di accoglienza e che abbiano iter di regolarizzazione in corso, nella provincia di Crotone |
590.120,00 |
SYNERGASIA Cooperativa Sociale ONLUS |
PROGETTO S.A.I.L.S. Sostegno e accompagnamento per l’inserimento lavorativo e sociale di rifugiati minori non accompagnati |
470,132,00 |
Associazione Comunità EMMANUEL |
J’M DRUG FREE Provincia di Taranto. |
94,581,23 |
CARRETERA CENTRAL ONLUS |
PER.S.O.N.A: Percorsi di autonomia avanzata per migranti e stranieri vittime di sfruttamento lavorativo provincie di Arezzo, Grosseto, Siena e Chianti Fiorentino |
437,071,00 |
MONDO NUOVO APS |
AXIO Integrazione socio lavorativa di rifugiati titolari e richiedenti di protezione internazionale, Provincia di Foggia Comuni di Lucera e Foggia |
310.682,45 |
C.I.D.I.S ONLUS |
AMAL Accelleratori di integrazione per donne rifugiate e richiedenti asilo Comuni di Perugia, Terni, Napoli e Caserta |
373.231,78 |
CANTIERE GIOVANI Cooperativa Sociale ONLUS |
CANTIERI DI ACCOGLIENZA città metropolitana di Napoli - Comune di Frattamaggiore |
65.400,00 |
TERZO MILLENNIO Laboratorio Sociale Salentino |
VICINI DI CASA Strategie di inclusione abitativa per rifugiati e richiedenti asilo Provincia di Lecce Comuni di Meledugno Castri di Lecce, Vernole e Lecce |
113,632,00 |
Consorzio COMMUNITAS |
VIA: Verso integrazione e autonomia Comuni di Milano, Genova, Pordenone, Savona, Gorizia, Biella, Trieste, Rimini, Firenze, Senigallia, Frosinone, Ancona, Jesl, Macerata, Crotone, Matera, Teggiano· Policastro, Cagliari, Ugento |
409,905,00 |
ARCI MADIBA ONLUS |
ITACA Affiancamento e potenziamento dei servizi socio-assistenziali del territorio rivolti ai cittadini di paesi terzi in condizione di vulnerabilità provincia di Pistoia |
131.820,19 |
TELE RADIO CITY S.C.S. Onlus |
PAPIER - Sportello di orientamento e consulenza legale online - Padova |
29,729,00 |
TOTALE |
|
6.676.969,11 |
Schema di D.P.C.M. concernente gli interventi relativi alla conservazione dei beni culturali (Atto n. 27):
CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI |
||
RICHIEDENTE |
OGGETTO DELL’INTERVENTO |
IMPORTO ASSEGNATO (in euro) |
Ministero della cultura - Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria |
Digitalizzazione del fondo bibliografico miscellaneo (sec. XVI-XIX) conservato presso la biblioteca comunale G. Carducci di Spoleto (PG) |
65.716,78 |
Ministero della cultura - Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria |
Inventariazione e digitalizzazione degli archivi Giovanni Caradente, premio Spoleto e Leoncillo Leonardi conservati presso la biblioteca Caradente di Spoleto - PG |
30.000,00 |
Ministero della cultura - Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria |
Restauro conservativo di documentazione degli archivi storici dei comuni di: Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Scheggino, Sellano e Vallo di Nera PG |
391.464,60 |
Ministero della cultura - Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche |
Restauro, digitalizzazione, metadatazione e fornitura arredi per la conservazione di beni culturali dell'archivio storico comunale di Montefortino - FM |
57.340,00 |
Comune di Sellano |
Recupero e trasferimento degli archivi di deposito e corrente del Comune di Sellano (1940-2015), ml. 350 (pz. 4.000 ca.) - Sellano - PG |
112.251,00 |
Comune di Loro Piceno |
Recupero e restauro di Palazzo Cecchi - Loro Piceno - MC |
3.150.225,90 |
Ministero della cultura - Segretariato regionale del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per le Marche |
Restauro dell'ex chiesa di Santa Caterina e dei locali della cantoria facenti parte del complesso adibito a sezione di Camerino dell'archivio di stato di Macerata - Comune di Camerino - MC |
929.119,56 |
Ministero della cultura- Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti |
Restauro e valorizzazione del "giudizio universale", ciclo pittorico presso l'oratorio di San Pietro Martire all'interno del convento di San Domenico - Rieti |
15.774,86 |
TOTALE |
|
5.251.892,70 |
Quota a disposizione anno 2021 |
21.625.249,42 |
|
RESIDUO RIASSEGNATO AL BILANCIO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO |
16.373.356,92 |
Nella tabella che segue è riportato, per settore di intervento, l’ammontare dei finanziamenti autorizzati con gli annuali D.P.C.M. di riparto[20] dell’otto per mille di pertinenza statale, negli anni dal 2002 al 2020.
Si evidenzia che negli anni 2011, 2012 e 2015 non si è proceduto alla ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale per mancanza di disponibilità finanziaria[21].
FINANZIAMENTI anni 2003-2021
(milioni di euro)
Settore |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
2021 |
Fame nel mondo |
2,3 |
0,9 |
0,4 |
4,7 |
0,3 |
- |
0,8 |
5,4 |
- |
- |
0,4 |
6,7 |
- |
8,2 |
3,0 |
5,5 |
10,1 |
11,8 |
14,5 |
Beni culturali |
64,2 |
13,9 |
7,9 |
- |
32,8 |
- |
26,2 |
108,5 |
- |
- |
- |
6,7 |
- |
8,2 |
6,0 |
5,5 |
9,0 |
2,4 |
5,2 |
Calamità naturali |
26,2 |
5,1 |
2,8 |
- |
3,6 |
3,5 |
14,3 |
22,6 |
- |
- |
- |
6,7 |
- |
8,2 |
12,0 |
5,5 |
10,1 |
11,8 |
14,4 |
Assistenza rifugiati/ minori |
8,7 |
0,6 |
0,6 |
- |
9,8 |
- |
2,6 |
7,9 |
- |
- |
- |
6,7 |
- |
8,2 |
3,0 |
5,5 |
8,8 |
4,3 |
6,7 |
Edilizia scolastica |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
6,7 |
- |
8,2 |
6,0 |
5,5 |
10,1 |
11,8 |
14,4 |
Totale |
101,5 |
20,5 |
11,8 |
4,7 |
46,5 |
3,5 |
43,9 |
144,4 |
- |
- |
0,4 |
33,5 |
- |
40,9 |
30,0 |
27,5 |
48,1 |
42,2 |
55,2 |
Come si vede dalla tabella, il primo taglio importante di risorse della quota dell’otto per mille IRPEF di competenza statale risale al 2004, quando con la legge finanziaria (legge n. 350/2003, art. 2, co. 69) è stata disposta una riduzione di 80 milioni di euro, finalizzata al miglioramento dei saldi di finanza pubblica. Le risorse dell’otto per mille sono state poi integralmente ripristinate a decorrere dal 2010, con la legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006, art. 1, co. 1233). In quell’anno, infatti, lo stanziamento dell’otto per mille di competenza statale che fu messo a ripartizione tornò all’importo di oltre 144 milioni di euro.
Negli anni successivi, tuttavia, sono state autorizzate ulteriori consistenti riduzioni dello stanziamento disponibile, tanto che negli anni 2011, 2012 e 2015 non si è neppure proceduto al riparto. Nel 2013 l’importo messo a riparto è stato di appena 400 mila euro rispetto ai 167 milioni spettanti allo Stato sulla base delle scelte dei contribuenti.
In particolare, la quota dell’otto per mille IRPEF di competenza statale dell’anno 2011 non è stata oggetto di riparto in quanto lo stanziamento di bilancio, oltre 145 milioni di euro (rispetto all’importo di 174,3 milioni determinato dalle scelte dei contribuenti), è stato utilizzato interamente a copertura di interventi legislativi approvati nell’ambito delle manovre di consolidamento dei conti pubblici adottate nel corso dell’anno[22].
Analogamente, la quota per l’anno 2012, pari in bilancio a 61 milioni, (rispetto all’importo di 206 milioni determinato dalle scelte dei contribuenti), è risultata interamente decurtata da successivi provvedimenti legislativi, per la gran parte legati ad esigenze di protezione civile[23]. Neppure il riparto della quota dell'anno 2015 ha avuto luogo, in quanto l’esiguo stanziamento di bilancio, residuale rispetto alle riduzioni permanenti (7,3 milioni rispetto ai 195,6 teoricamente spettanti allo Stato), è stato utilizzato a finalità di copertura[24].
Nel complesso, a causa delle riduzioni di carattere permanente che incidono sull’autorizzazione legislativa di spesa dell’otto per mille IRPEF di competenza statale, le risorse disponibili per la ripartizione tra le cinque categorie dell’otto per mille sono di gran lunga inferiori rispetto a quanto assegnato allo Stato in sede di dichiarazione dei redditi.
Guardando agli ultimi anni, nel 2014 il riparto ha riguardato l’importo di 33,5 milioni, rispetto ai 170,3 milioni spettanti; nel 2016, 40,9 milioni su 187 milioni spettanti; nel 2017, 30 milioni su 181,1 milioni spettanti allo Stato sulla base delle scelte dei contribuenti; nel 2019, 48,2 milioni rispetto ai 197,7 tecnicamente spettanti, infine, nel 20202, 49,8 milioni rispetto ai 203,8 spettanti allo Stato in base delle scelte dei contribuenti.
Da ultimo, per il 2021, il riparto - i cui schemi di D.P.C.M. sono all’esame del Parlamento - riguarda 62,5 milioni rispetto ai 215,8 milioni tecnicamente spettanti sulla base delle scelte dei contribuenti, con una riduzione di circa 153,3 milioni di euro.
L’esiguità dello stanziamento annuale disponibile, incide sul numero delle istanze presentate, che vanno via via diminuendo.
La tabella che segue riporta il numero delle istanze pervenute ai fini del riparto della quota di pertinenza statale dell’otto per mille IRPEF negli anni dal 2007 al 2021[25], nonché gli importi autorizzati con i DPCM rispetto a quelli richiesti, ammissibili al finanziamento, sulla base della procedura di assegnazione dei contributi precedente e successiva alle modifiche apportate dal D.P.R. n. 82/2013:
|
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2013 |
2014 |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
2021 |
N. DOMANDE |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Istanze pervenute |
1.142 |
1.168 |
974 |
1.132 |
1.187 |
3.124 |
947 |
344 |
277 |
262 |
272 |
281 |
Istanze con parere favorevole (A) |
808 |
749 |
768 |
823 |
936 |
2.465 |
749 |
153 |
170 |
193 |
159 |
145 |
Istanze finanziate (B) |
102 |
7 |
95 |
337 |
4 |
70 |
103 |
37 |
78 |
101 |
120 |
116 |
% finanziate su favorevoli (B/A *100) |
12,6 |
0,9 |
12,4 |
40,9 |
0,4 |
2,8 |
18,7 |
24,2 |
45,9 |
52,3 |
75,5 |
80,0 |
[1] La finalità relativa agli interventi sugli immobili adibiti all’istruzione scolastica e l’ampliamento anche ai minori stranieri non accompagnati della finalità concernente l’assistenza ai rifugiati sono state inserite, rispettivamente, dall’articolo 1, comma 206, della legge di stabilità 2014 (legge n. 147/2013) e dall’articolo 21, comma 1, della legge 7 aprile 2017, n. 47.
[2] Il Fondo edifici di culto, istituito e disciplinato dagli articoli 54-65 della legge n. 222/1985, è amministrato in base alle norme che regolano le gestioni patrimoniali dello Stato. L'amministrazione del Fondo, i cui proventi patrimoniali sono utilizzati per la conservazione, il restauro, la tutela e la valorizzazione degli edifici ad esso appartenenti, è affidata al Ministero dell'interno, che ne ha anche la rappresentanza giuridica.
[3] Tale previsione risulta coerente con la normativa nazionale sopravvenuta in attuazione di direttive comunitarie sulla materia, la quale assimila ai rifugiati le persone bisognose di protezione internazionale.
[4] Recante “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017”.
[5] Il riferimento, contenuto nella norma, alle dichiarazioni dei redditi dal 2016 al 2025 avrebbe infatti determinato l’assegnazione dell’otto per mille ai comuni terremotati solo a partire dall’anno 2019, in quanto, ai sensi dell’articolo 47 della legge n. 222/1985, la quota dell'otto per mille è calcolata sull’importo liquidato dagli uffici sulla base delle dichiarazioni dei redditi annuali relative al terzo periodo d'imposta precedente (secondo e quinto periodo).
[6] Le Commissioni tecniche di valutazione sono istituite con provvedimento del Segretario generale. Sono composte da un rappresentante della Presidenza del Consiglio, con funzioni di presidente, da sei rappresentanti del Ministero dell'economia e finanze e da sei rappresentanti delle amministrazioni statali competenti per materia. Le Commissioni, sulla base del decreto che annualmente fissa i parametri specifici di valutazione delle istanze, attribuiscono a ciascun progetto una valutazione espressa in centesimi. Per l’anno 2021, cfr. Decreto del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri 22 gennaio 2021.
[7] Si ricorda che precedentemente alle modifiche introdotte dal D.P.R. 26 aprile 2013, n. 82, per i D.P.C.M. di ripartizione della quota dell’otto per mille IRPEF di pertinenza statale era richiesta la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
[8] L’importo considerato per la determinazione della quota dell’otto per mille non corrisponde perfettamente agli incassi in conto competenza relativi all’IRPEF risultanti nel Rendiconto generale dello Stato. Le discordanze sono sostanzialmente ascrivibili al fatto che i versamenti relativi a un determinato anno d’imposta sono introitati al bilancio dello Stato in parte nell’esercizio finanziario corrispondente a tale anno (versamento in acconto per autotassazione) e in parte nell’esercizio finanziario successivo (versamento a saldo per autotassazione). Inoltre, sono effettuate ulteriori operazioni di rettifica – necessarie a conciliare gli incassi dell’esercizio finanziario con gli incassi relativi allo specifico periodo d’imposta - escludendo, dagli incassi dell’esercizio, quelli relativi ai ruoli (in quanto afferenti ad esercizi pregressi, diversi dall’anno di imposta considerato); l’importo in questione è poi decurtato dai versamenti di ritenute sul lavoro dipendente incassate a gennaio dell’anno di riferimento (perché relative al mese di dicembre dell’anno precedente) ed integrato delle ritenute del gennaio dell’anno successivo (in quanto relative al mese di dicembre dell’anno di imposta).
[9] http://www1.finanze.gov.it/finanze3/stat_8xMilleSerie/index.php?req_block_column=2&req_classe=01.
[10] http://www1.finanze.gov.it/finanze3/stat_8xMilleSerie/index.php?req_block_column=2&req_classe=01.
[11] La clausola prevede riduzioni lineari delle missioni di spesa dei Ministeri, operanti nel caso in cui gli effetti finanziari delle misure di contenimento delle spese in materia di impiego pubblico, disposte dall’art. 9 del D.L. n. 78/2010, risultino conseguiti in misura inferiore a quella prevista.
[12] La clausola di salvaguardia prevede riduzioni lineari delle missioni di spesa dei Ministeri, nel caso in cui si verifichino risparmi inferiori a quelli previsti dalle misure di contenimento delle spese in materia di impiego pubblico, di cui all’art. 16 del D.L. n. 98/2011.
[13] La spending review disposta con la legge di bilancio per il 2018 ha comportato un taglio dello stanziamento dell’otto per mille di competenza statale di 4,8 milioni per il 2018 e di circa 2,1 milioni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2024.
[14] Lo stanziamento del cap. 2780/MEF, previsto pari a 62.029.694 euro nella legge di bilancio per il 2021 (legge n. 178/2020), è stato aumentato di 16.040.976 euro con legge di assestamento (legge n. 143/2021), per adeguare lo stanziamento del capitolo alle scelte espresse dai contribuenti sulle dichiarazioni presentate nell´anno 2018 (redditi 2017), raggiungendo l’importo di euro 78.070.670.
[15] In particolare, cfr. delibera n. 16/2014, “Destinazione e gestione dell’8 per mille dell’Irpef”; delibera n. 16/2016, “Destinazione e gestione dell'8 per mille dell’IRPEF: le azioni intraprese a seguito delle deliberazioni della Corte dei conti"; delibera n. 24/2018, “La scelta dell’otto per mille da parte dei contribuenti e l’audit dell’Agenzia delle entrate sui comportamenti degli intermediari”, nelle quali la Corte ha riferito sulle modalità di gestione dell’istituto dell’8 per mille individuando gli elementi di debolezza della normativa, risalente a oltre 30 anni, e della sua applicazione, al fine di indicare proposte per migliorarne l’impianto complessivo.
[16] Nella Relazione del 19 novembre 2014 (delibera n. 16/2014) la Corte segnala come “complessivamente, negli anni, le decurtazioni ai fondi dell’otto per mille di competenza statale hanno rappresentato oltre i due terzi delle somme destinate dai cittadini”.
[17] La Corte, nella delibera n. 24/2018, ricorda che, in attuazione dell’art. 22-bis della legge n. 196/2009 - a seguito del D.P.C.M. 28 giugno 2017 che ha ripartito l’obiettivo complessivo di riduzione della spesa tra i Ministeri come contributo dello Stato alla definizione della manovra di finanza pubblica, sulla base degli obiettivi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza – “la Presidenza del Consiglio, sulla base degli obiettivi di riduzione di spesa assegnatigli, ha provveduto ad inviare l’elenco dei capitoli di propria competenza su cui applicare, a carattere strutturale, la riduzione inserendo tra gli stessi anche il cap. 2780” (email del 10 ottobre 2018 del Ministero dell’economia e delle finanze)”.
[18] Il terzo comma dell’art. 47 della legge n. 222/1985, come modificato dall’art. 46-bis, comma 4, del D.L. n. 124/2019, dispone che la nuova disciplina si applichi “a decorrere dalla dichiarazione dei redditi per l'anno 2019”, vale a dire con riferimento alle risorse da ripartire nel 2022, riferite alle scelte effettuate dai contribuenti sulle dichiarazioni, effettuate nell’anno 2020, relative ai redditi dell’anno 2019. Ciò in quanto la quota dell'otto per mille IRPEF viene calcolata sull’importo liquidato dagli uffici sulla base delle dichiarazioni dei redditi annuali, relative al terzo periodo d'imposta precedente.
[19] Il comma 2-bis dispone che le somme residue siano distribuite in modo uguale a favore delle altre tipologie di intervento.
[20] Per il 2002, D.P.C.M. 20 novembre 2002 (G.U. 10/3/2003, n. 57, S.O.); per l'anno 2003, D.P.C.M. 20 dicembre 2003 (G.U. 3/3/2004, n. 52, S.O.); per l'anno 2004, D.P.C.M. 23 novembre 2004 (G.U. 26/1/2005, n. 20, S.O.); per l'anno 2005, D.P.C.M. 30 gennaio 2006 (G.U. 6/3/2006, n. 54) per il 2006, D.P.C.M. 10 novembre 2006 (G.U. 24/1/2007, n. 19); per il 2007, D.P.C.M. 23 novembre 2007 (G.U. 17/12/2007, n. 292); per il 2008, D.P.C.M. 19 novembre 2008 (G.U. 8/1/2009, n. 5); per il 2009, D.P.C.M. 27 novembre 2009 (G.U. 8/2/2010, n. 31); per il 2010, D.P.C.M. 10 dicembre 2010 (G.U. 22/12/2010, n. 298, S.O.); per il 2013, D.P.C.M. 12 marzo 2014 (G.U. 19/5/2014, n. 114), per il 2014, D.P.C.M. 8 febbraio 2016 (pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio, in quanto, ai sensi dell’art. 6 del D.P.R. n. 82/2013 i DPCM di riparto dell’otto per mille non necessitano più della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale); per il riparto 2016, D.P.C.M. 31 ottobre 2017, per il riparto 2017, D.P.C.M. 26 febbraio 2019; per il riparto 2018, D.P.C.M. 20 febbraio 2020; per il riparto 2019, D.P.C.M. 9 aprile 2021; per il riparto 2020, D.P.C.M. 16 maggio 2022.
[21] Cfr. i relativi Comunicati della Presidenza del Consiglio dei Ministri 13 gennaio 2012, 26 gennaio 2013 e 28 aprile 2016.
[22] Lo stanziamento è stato dapprima ridotto di 64 milioni dall’art. 21, comma 9, del D.L. n. 98/2011, per la flotta aerea della Protezione civile, e poi di 57,3 milioni dall’art. 4, comma 2, del D.L. n. 211/2011, per le esigenze connesse al potenziamento delle infrastrutture penitenziarie. L’ulteriore riduzione di circa 24 milioni è stata determinata con l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno 2011, che ha provveduto a trasformare in riduzioni di spesa gli accantonamenti lineari sugli stanziamenti di bilancio operati ai sensi dell’art. 1, co. 13, della legge di stabilità 2011 (legge n. 220/2010), previsti quale misura cautelare in caso di mancati introiti dall’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze radioelettriche.
[23] Con riferimento all’anno 2012, la disponibilità di bilancio (61 milioni) già decurtata, a legislazione vigente, dai provvedimenti legislativi approvati nel 2011 di cui si è detto sopra, è stata ridotta di 57 milioni dall’art. 30, co. 5, del D.L. n. 201/2011, a copertura dell’incremento del Fondo protezione civile, e, poi, di ulteriori 4 milioni con il D.L. n. 95/2012, a copertura degli interventi connessi alle eccezionali avversità atmosferiche del mese di febbraio 2012 (c.d. emergenza neve). Con il provvedimento di assestamento del bilancio, il capitolo è stato poi incrementato di 32,8 milioni. Ma anche tali risorse sono state successivamente assegnate ad incremento del Fondo della protezione civile (art. 1, comma 280, legge n. 228/2012).
[24] Rispetto a quanto teoricamente spettante allo Stato in base alle scelte dei contribuenti (195,6 mln), sullo stanziamento dell’anno 2015 hanno gravato - oltre alle riduzioni permanenti adottate con il D.L. n. 249/2004 (-5 mln per il Fondo di previdenza per il personale di volo), con il D.L. n. 98/2011 (-64 mln per la flotta aerea della Protezione civile) e con la L. n. 97/2013 (-12 mln a copertura degli oneri derivanti dal recepimento della Direttiva 2003/109/CE relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo) - alcune specifiche riduzioni disposte per il 2015 dal D.L. n. 35/2013, c.d. spending review (-35,8 mln), dal D.L. 63/2011 per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia (-35 mln) e dal D.L. n. 185/2015 (-27,8 mln). Considerando anche le riduzioni lineari che incidono ogni anno ai sensi dei DD.LL. n. 112/2008, n. 78/2010 e n. 98/2011, le disponibilità residue sono state considerate insufficienti per il finanziamento dei progetti presentati. Pertanto, con il Comunicato stampa del 28 aprile 2016 la Presidenza del Consiglio ha dichiarato che la quota dell'otto per mille IRPEF a gestione statale relativa all'anno 2015 (7,3 milioni) sarebbe andata ad incrementare le risorse per la ripartizione dell'annualità 2016. Tutte le istanze presentate per l'anno 2015 sarebbero state considerate valide per l'annualità 2016. Tuttavia, anche tali residue disponibilità trasferite al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio sono poi state utilizzate a copertura degli oneri recati dall'articolo 9 (misure agevolative e di sostegno economico in favore degli enti del Terzo settore) della legge n. 106/2016 (Terzo settore).
[25] Una ricostruzione completa delle assegnazioni della quota dell’otto per mille IRPEF di destinazione statale a partire dal 1991 è disponibile presso il Servizio Studi - Dipartimento Bilancio.