Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa) |
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento Ambiente |
Titolo: | Rapporto annuale "Infrastrutture strategiche e prioritarie 2024" - Stato di attuazione al 31 agosto 2024 |
Serie: | Documentazione e ricerche Numero: 138 |
Data: | 18/12/2024 |
Organi della Camera: | VIII Ambiente |
Rapporto annuale Stato di attuazione al 31 agosto 2024
Servizio responsabile:
Servizio Studi - Dipartimento Ambiente 06 6760 9253
st_ambiente@camera.it @CD_ambiente
Il presente documento è stato predisposto dal Servizio Studi
in collaborazione con l’Autorità nazionale anticorruzione e l’Istituto di ricerca CRESME a seguito della deliberazione dell’Uficio
di Presidenza della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici del 19 dicembre 2023.
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Infrastrutture strategiche e prioritarie
2024
Rapporto annuale Stato di attuazione al 31 agosto 2024
Sommario
Premessa 1 Sintesi dei rapporti precedenti 3 Nota di sintesi 7
1 • L’evoluzione della disciplina normativa in materia di programmazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie 17 2 • Programmazione e realizzazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie 31 3 • Infrastrutture commissariate o inserite nella programmazione PNRR-PNC 51 4 • Altre infrastrutture strategiche e prioritarie (non commissariate e non inserite nella programmazione PNRR-PNC) 69 5 • Impatto della programmazione delle opere strategiche e prioritarie sulle opere pubbliche 85
Premessa
al 2004 il Servizio Studi della Camera dei deputati svol- ge, su incarico della VIII Commissione Ambiente, terri- torio e lavori pubblici, un’attività di monitoraggio sullo
stato di attuazione della programmazione e sulla realizzazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie, attraverso la pre- sentazione di rapporti alla medesima Commissione, redatti in collaborazione con il Cresme Europa Servizi e, a partire dal 2010, con l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC).
Il presente Rapporto – la cui realizzazione è stata delibera- ta dall’Ufficio di Presidenza della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici nella riunione del 19 dicembre 2023 - analizza l’evoluzione delle infrastrutture strategiche e prioritarie sulla base dei dati e dei documenti disponibili al 31 agosto 2024 e fa seguito al Rapporto annuale presentato il 22 novembre 2023 contenente i dati aggiornati al 31 agosto 2023. Si tratta del secondo Rapporto predisposto nel corso del 2024 dopo il Rapporto di sintesi recante i dati intermedi sullo stato di attua- zione della programmazione PNRR-PNC, con dati aggiornati al 30 giugno 2024, presentato il 18 settembre 2024.
Il presente Rapporto – preceduto da una nota di sintesi che
pone in evidenza le principali risultanze che emergono dal mo- nitoraggio – è articolato in 5 capitoli di cui il primo dedicato ad una ricostruzione normativa della disciplina in materia di pro- grammazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie, anche con riferimento a taluni profili problematici della stessa. Il capi- tolo ripercorre l’evoluzione normativa dalla c.d. legge obiettivo fino alla nuova disciplina introdotta dal D.Lgs. 36/2023 (nuovo Codice dei contratti pubblici), con una attenzione particolare ai commissariamenti delle opere pubbliche e alla programma- zione PNRR e PNC. Nei capitoli 2, 3 e 4 sono presentati i dati relativi alla programmazione e realizzazione delle infrastrutture strategiche (inserite nell’11° Allegato Infrastrutture al DEF 2013, approvato con la delibera del CIPE n. 26 del 2014) e prioritarie (individuate con gli Allegati ai DEF dal 2015, commissariate ai sensi dell’art. 4 del DL 32/2019, dell’art. 206 del DL 34/2020, dell’art. 33 del DL 13/2023 e dell’art. 4 del DL 35/2023 e altre infrastrutture di trasporto, di competenza del MIT, inserite nel PNRR e nel PNC). Nel capitolo 5, infine, sono presentati i dati sull’impatto della programmazione delle infrastrutture strate- giche e prioritarie sulle opere pubbliche, con l’analisi degli in-
vestimenti delle Amministrazioni pubbliche, basata sui dati di Ministero dell’Economia e delle Finanze, ISTAT e SIOPE, e del mercato delle opere pubbliche, basata sui dati del sistema in- formativo sui bandi di gara e sulle aggiudicazioni di appalti e concessioni di lavori e servizi pubblici di Cresme Europa Servizi. L’analisi della programmazione e realizzazione delle infrastrut- ture strategiche e prioritarie è stata realizzata grazie alle ela- borazioni statistiche di Cresme Europa Servizi, sulla base dei dati raccolti nei documenti ufficiali del CIPESS, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di RFI Spa e di ANAS Spa, della Corte dei conti, di regioni, comuni e altri soggetti attuato- ri, nonché grazie ai dati contenuti nella piattaforma ReGiS1 ed alle informazioni fornite dall’ANAC. Si tratta dei dati, disponibili anche in formato di tipo aperto (linked open data), che aggior- nano periodicamente il sistema informativo SILOS (Sistema In- formativo Legge Opere Strategiche). Quest’ultimo, disponibile sul sito web della Camera dei deputati, contiene una tabella ge- nerale degli interventi (consultabili mediante diverse funzioni di ricerca) e 277 schede di dettaglio (che forniscono i dati storici e permettono di conoscere lo stato di avanzamento rispetto alle diverse fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione
dei lavori) riguardanti le opere infrastrutturali deliberate dal CI- PESS, individuate ai sensi dell’art. 4 del DL 32/2019, dell’art. 206 del DL 34/2020, dell’art. 33 del DL 13/2023 e dell’art. 4 del DL 35/2023 o cont enute nell’elenco di cui all’Allegato IV (art. 44 del DL 77/2021). Su SILOS è altresì possibile consultare i dati di sintesi del presente Rapporto mediante il supporto di strumenti e grafiche che facilitano la visualizzazione e la comprensione dei dati aggregati.
1. ReGiS è la piattaforma unica attraverso cui le Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, gli Enti Locali ed i soggetti attuatori, possono compiere tutta una serie di operazioni per rispettare gli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal PNRR.
Sintesi dei rapporti precedenti
l presente Rapporto sviluppa, aggiorna ed attualizza le ri- sultanze della attività di monitoraggio sullo stato di avan- zamento delle infrastrutture strategiche e prioritarie e sul mercato delle opere pubbliche inserendosi in una serie storica che ha avuto inizio nel 2004 e della quale si fornisce di segui- to un rapido riepilogo. Il primo Rapporto, presentato nel mese di maggio 2004 insieme con un elenco ragionato di tutti gli interventi giuridicamente rientranti nel campo di applicazione della disciplina speciale nata con la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (cd. “legge obiettivo”), ha consentito di ricondurre ad un quadro omogeneo le diverse denominazioni degli interventi rin- venibili nei documenti ufficiali. Dopo il secondo e il terzo Rap- porto, discussi rispettivamente nel mese di settembre 2005 e nel mese di luglio 2007, il quarto Rapporto, presentato nel mese di luglio 2009, ha analizzato l’andamento del Programma e la sua rispondenza rispetto agli obiettivi e agli impegni finanziari. Il quinto Rapporto, presentato nel mese di luglio 2010, è stato integrato con ulteriori approfondimenti specifici riguardanti il rapporto tra investimenti infrastrutturali e indicatori infrastrut- turali di fabbisogno e di erogazione di servizi a livello regiona- le, il programma di edilizia scolastica, nonché la struttura e la
composizione dei finanziamenti privati. La mole di informazioni accumulata nel corso degli anni ha determinato la necessità di costituire una banca dati finalizzata alla raccolta dei documenti esistenti e di organizzare in maniera più ordinata e razionale il lavoro nella prospettiva della pubblicazione annuale del Rap- porto. La banca dati si è pertanto evoluta in un vero e proprio sistema informativo (SILOS – Sistema informativo legge opere strategiche), che è accessibile anche sul sito web della Camera dei deputati. La collaborazione con l’Autorità nazionale anticor- ruzione si è consolidata attraverso la condivisione del predet- to sistema informativo, con il quale sono stati raccolti dati di dettaglio sullo stato di avanzamento delle opere deliberate dal CIPE (oggi CIPESS). La raccolta di tali dati ha consentito un ap- profondimento ulteriore dell’analisi delle opere infrastrutturali, che è confluito nella sesta edizione del Rapporto, presentata nel mese di settembre 2011, in cui per la prima volta è stata pre- sentata anche un’analisi per lotti.
Con la settima edizione, presentata nel 2012, il Rapporto si è ulteriormente arricchito di una nota di sintesi e di alcuni focus su specifiche tematiche, quali quella relativa alle infrastrutture finanziate con il partenariato pubblico-privato (PPP). Con l’otta-
va edizione, presentata nel mese di febbraio 2014, è stato in par- ticolare analizzato il ruolo centrale e strategico delle città e dei sistemi urbani nelle politiche del territorio e i finanziamenti ad essi destinati. Un ulteriore approfondimento, a cura dell’ANAC, ha riguardato le varianti e il contenzioso. Nella nona edizione del Rapporto, presentata nel 2015, sono state analizzate le princi- pali norme contenute nelle direttive europee del 2014 in materia di appalti pubblici e concessioni e i provvedimenti adottati per il loro recepimento in alcuni Stati membri dell’Unione europea e in Italia. Uno specifico focus ha, inoltre, analizzato gli scenari di innovazione e digitalizzazione nel settore delle costruzioni e delle opere pubbliche. La presentazione del decimo Rapporto dal titolo “Le infrastrutture strategiche – Dalla “legge obiettivo” alle opere prioritarie”, avvenuta nel mese di maggio 2016, ha te- nuto conto del nuovo contesto normativo a seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), che ha, tra l’altro, abrogato la “legge obietti- vo”. Per la prima volta l’analisi dello stato di avanzamento delle opere si è concentrata sulle venticinque opere prioritarie sele- zionate dall’allegato al Documento di economia e finanza (DEF) 2015. Nel corso del 2017 sono stati inoltre pubblicati due report
riguardanti, rispettivamente, lo stato della programmazione e della realizzazione delle infrastrutture strategiche prioritarie e non prioritarie al 31 dicembre 2016, nonché l’analisi delle risorse disponibili aggiornata al 31 maggio 2017, che ha considerato an- che le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), as- segnate dal CIPE agli interventi del Piano operativo infrastrut- ture e ai Patti per lo sviluppo sottoscritti nel 2016. Il tredicesimo Rapporto, presentato nel mese di ottobre 2018, ha fornito un quadro della programmazione infrastrutturale e della realizza- zione delle opere e degli interventi con l’aggiornamento dei dati al 31 maggio 2018. Il quattordicesimo Rapporto, presentato nel mese di febbraio 2020, ha fornito l’aggiornamento al 31 ottobre 2019 del quadro della programmazione infrastrutturale e della realizzazione degli interventi e dell’evoluzione del mercato delle opere pubbliche. A tale edizione si è, inoltre, accompagnata la pubblicazione, sul sito della Camera dei deputati, di una versio- ne aggiornata e arricchita di nuove funzioni del sistema infor- mativo SILOS (Sistema Informativo Legge Opere Strategiche). Il quindicesimo Rapporto, presentato nel mese di maggio 2021, ha fornito un’analisi sullo stato della programmazione e della re- alizzazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie con dati
ed elementi di informazione aggiornati al 31 dicembre 2020. Il sedicesimo Rapporto, presentato il 2 agosto 2022, ha fornito un quadro aggiornato al 31 maggio 2022 delle infrastrutture stra- tegiche e prioritarie, dalla programmazione alla realizzazione, con una attenzione particolare alla programmazione degli in- terventi infrastrutturali previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e nel Piano nazionale complementare (PNC) e alle opere commissariate ai sensi dell’art. 4 del D.L. n. 32/2019 (approfonditi in specifici focus), nonché ad una prima valuta- zione degli effetti delle misure di semplificazione introdotte dai
D.L. n. 76/2020 (c.d. decreto semplificazioni) e n. 77/2021 (c.d. decreto governance PNRR). Per il 2023, il monitoraggio delle infrastrutture strategiche e prioritarie, oltre al Rapporto annua- le (il diciassettesimo), ha incluso anche, per la prima volta, la pubblicazione di sintetici rapporti intermedi sullo stato di at- tuazione delle opere PNRR-PNC e delle opere commissariate ai sensi dell’art. 4 del D.L. n. 32/2019, nonché lo sviluppo del sistema informativo SILOS con la realizzazione di due nuove sezioni dedicate alla pubblicazione dei predetti rapporti inter- medi e alla presentazione dei dati di sintesi anche mediante il supporto di strumenti e grafiche che facilitino la visualizzazione
e la comprensione dei dati aggregati contenuti nei rapporti. Il primo Rapporto intermedio, concernente lo stato di attuazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie inserite nella pro- grammazione PNRR-PNC, con dati aggiornati al 31 dicembre 2022, è stato presentato alla Commissione Ambiente nella ri- unione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 12 aprile 2023. Il secondo Rapporto intermedio, concernente lo stato di attuazione delle opere commissariate, con dati aggiornati al 30 aprile 2023, è stato presentato alla Commissione Ambiente nella riunione dell’Ufficio di presiden- za, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dell’11 luglio 2023. Il Rapporto annuale, che ha analizzato l’evoluzione delle infra- strutture strategiche e prioritarie sulla base dei dati e dei do- cumenti disponibili al 31 agosto 2023, è stato presentato il 22 novembre 2023.
Infine, per il 2024, il monitoraggio che si conclude con il pre- sente Rapporto annuale ha previsto la presentazione (avvenu- ta il 18 settembre 2024) di un unico Rapporto intermedio sullo stato di attuazione delle opere inserite nella programmazione PNRR-PNC, con dati aggiornati al 30 giugno 2024.
Nota di sintesi
l presente documento analizza l’evoluzione delle infrastruttu- re strategiche e prioritarie sulla base dei dati e dei documenti disponibili al 31 agosto 2024. Si tratta del secondo rapporto predisposto nel corso del 2024 dopo il rapporto di sintesi re- canti i dati intermedi sullo stato di attuazione delle infrastrut- ture prioritarie della programmazione PNRR-PNC, con dati ag-
giornati al 30 giugno 2024, presentato il 18 settembre 2024.
Come ogni anno la restituzione degli esiti del monitoraggio trova in SILOS (Sistema Informativo Legge Opere Strategiche), accessibile anche sul sito web della Camera, il quadro di detta- glio degli interventi e 277 schede opera (che forniscono i dati storici e permettono di conoscere lo stato di avanzamento ri- spetto alle diverse fasi di progettazione, affidamento ed esecu- zione dei lavori) riguardanti le opere infrastrutturali deliberate dal CIPESS, individuate ai sensi dell’art. 4 del DL 32/2019, dell’art. 206 del DL 34/2020, dell’art. 33 del DL 13/2023 e dell’art. 4 del DL 35/2023 o contenute nell’elenco di cui all’Allegato IV all’art. 44 del DL 77/2021.
Nel rapporto l’organizzazione delle informazioni tiene conto dell’evoluzione normativa e dello stato di attuazione delle in- frastrutture strategiche e prioritarie articolate per ambiti della
programmazione PNRR-PNC, delle opere commissariate e delle altre opere prioritarie e non prioritarie. Sono altresì analizzate le dinamiche del mercato delle opere pubbliche in relazione alla fase di affidamento dei lavori di realizzazione delle opere.
Vengono qui di seguito presentati i principali risultati della nuova analisi:
È di 483 miliardi il costo al 31 agosto 2024 delle infrastrut- ture strategiche prioritarie, rispetto alle quali le disponibilità finanziarie ammontano a 343 miliardi, pari al 71% del costo previsto. Rispetto alla precedente rilevazione aggiornata al 31 agosto 2023, che individuava un costo di 447,823 miliardi, si osserva un aumento di 35,583 miliardi (+7,9%) ascrivibile per: 23,256 miliardi all’aggiornamento del costo delle infrastrut- ture strategiche e prioritarie monitorate a tale data e dovuto all’avanzamento progettuale e all’aggiornamento dei quadri economici per adeguamenti tariffari connessi all’aumento dei prezzi; per 12,327 miliardi all’aggiornamento del costo previ- sionale delle tratte transfrontaliere delle linee ferroviarie To- rino-Lione e Brennero che tiene conto dell’avanzamento pro- gettuale e procedurale, dell’aumento dei prezzi e delle quote
di competenza della Francia e dell’Austria (quote non consi- derate nei costi indicati nei precedenti rapporti).
192 miliardi del costo delle infrastrutture strategiche e prioritarie (40%) è riferito a opere inserite nella program- mazione PNRR-PNC o commissariate e 291 miliardi (60%) alle altre infrastrutture strategiche e prioritarie programmate a partire dal 2001.
Il 79% dei costi previsti per la realizzazione del program- ma di infrastrutture strategiche e prioritarie, pari a 381 miliar- di di euro, è destinato a potenziare e rinnovare le reti ferro- viaria (205,652 miliardi, 42,5%) e stradale (161,850 miliardi, 33,5%) e al Ponte sullo Stretto di Messina (13,501 miliardi, 2,7%). Un altro 17,5%, pari a 86 miliardi, è destinato a sistemi urbani, porti, aeroporti e ciclovie. Il restante 3,5% spetta al Mo.S.E., a altri interventi infrastrutturali e all’edilizia pubblica.
Lo stato di realizzazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie è il seguente: 146 miliardi di lavori in corso (+63,1% rispetto ad agosto 2023; +115,1% rispetto a maggio 2022) dei
quali il 52% (76 miliardi) è rappresentato da cantieri ferro- viari; 69 miliardi di lavori ultimati (+25,9% rispetto ad ago- sto 2023; +29,5% rispetto a maggio 2022); 36 miliardi con contratto sottoscritto e lavori da avviare (+12,4% rispetto ad agosto 2023; +250,8% rispetto a maggio 2022); 11 miliardi in
gara o aggiudicati (-67,1% rispetto ad agosto 2023; -45,2% rispetto a maggio 2022); 182 miliardi di lavori in fase di pro- gettazione da affidare (-3,3% rispetto ad agosto 2023; -5,6% rispetto a maggio 2022).
I tempi di realizzazione delle grandi opere: l’analisi dello stato realizzativo approfondito di 15 grandi opere per un costo di 145 miliardi mostra la complessità realizzativa che le caratterizza a partire dai lunghi tempi di realizzazione, inten- dendo l’arco temporale che va dall’avvio della progettazione all’ultimazione dei lavori, che è di oltre 30 anni per l’insie- me delle 15 grandi opere monitorate. Tra le principali criticità che accompagnano il lungo iter realizzativo delle grandi ope- re pubbliche si evidenziano il complesso iter progettuale ed autorizzativo, l’incertezza del quadro normativo, le varianti richieste dal territorio, carenze progettuali, interferenze, va- rianti in corso d’opera, e il contenzioso.
231 miliardi di euro delle infrastrutture strategiche e pri- oritarie sono localizzati al Centro-Nord; 181 miliardi al Sud e nelle Isole; 71 miliardi sono interventi diffusi sul territorio. Nelle regioni del Centro-Nord, dove risiede il 66% della po- polazione, si concentrano interventi per un valore pari al 48% del costo complessivo delle opere strategiche e prioritarie; mentre nelle regioni del Sud e nelle Isole, dove risiede il 34% della popolazione, è localizzata una quota del 37% dei costi. Il restante 15% è relativo al costo di programmi e interventi non ripartibili a livello di macro area geografica. Riguardo alle di- sponibilità, al Centro-Nord si rileva una copertura finanziaria del 75% mentre al Sud e nelle Isole è del 67%.
Le Infrastrutture commissariate o inserite nella programma- zione PNRR-PNC hanno un costo di 192 miliardi di euro (il 40% del totale delle infrastrutture strategiche e prioritarie) e presentano una copertura finanziaria del 71%. Rispetto al costo complessivo: 162,118 miliardi (151,821 miliardi ad agosto 2023) sono riferiti al costo totale delle 128 opere strategi- che e prioritarie commissariate al 31 agosto 2024 (3 in più rispetto alla precedente rilevazione di agosto 2023); 86,961
miliardi (73,821 miliardi ad agosto 2023) sono riferiti al costo totale delle opere strategiche e prioritarie inserite nella pro- grammazione PNRR-PNC a seguito della revisione del PNRR approvata dal Consiglio UE in data 8 dicembre 2023; 57,125 miliardi è invece il costo delle opere commissariate e conte- stualmente anche inserite nella programmazione PNRR-PNC.
Lo stato di realizzazione: oltre 100 miliardi di lavori con- trattualizzati, dei quali l’82% sono in corso di esecuzione. I lavori in corso di esecuzione rappresentano il 43% del costo complessivo (una percentuale che sale al 59% per le opere PNRR-PNC e scende al 39% per le opere commissariate) pari a 82,747 miliardi dei quali il 47% al Centro-Nord e il 37% al Sud e nelle Isole. Un altro 43% dei costi riguarda lavori in fase di progettazione, una percentuale che sale al 48% per le opere commissariate (era del 59% a maggio 2022, primo periodo di attività dei commissari) e scende al 25% per le opere PN- RR-PNC; si tratta di 82,214 miliardi dei quali 22,110 relativi a opere PNRR-PNC (oltre la metà del costo è relativo al com- pletamento della fase prioritaria del collegamento AV-AC Sa- lerno - Reggio Calabria). Il 9% dei costi riguarda progetti con
contratto sottoscritto e lavori da avviare (11% per le opere PNRR-PNC e 8% per le opere commissariate); il restante 5% sono progetti in gara o aggiudicati o lavori ultimati.
Il commissariamento e le semplificazioni non sembrano accelerare le grandi opere di nuova costruzione. Sulla base dell’analisi dello stato realizzativo di 10 opere pubbliche di particolare complessità o di rilevante impatto, di cui all’Alle- gato IV all’art. 44 del DL 77/2021, appare difficile il rispetto delle tempistiche particolarmente stringenti previste nei cro- noprogrammi di attività, a causa di ritardi e criticità attua- tive diverse che accompagnano l’avanzamento procedurale, finanziario e fisico dei progetti. Un esempio di quello che suc- cede: per i lotti 1 e 2 della ferrovia Roma Pescara (367 milioni il costo del 1° lotto; 585 milioni il costo del 2° lotto), per i quali era prevista la conclusione dell’iter autorizzativo nel 2023 e l’attivazione nel 2026, risultano disattese le tempistiche pre- viste in conseguenza dei seguenti fattori: l’iter autorizzativo dei progetti ancora in corso; la durata dei lavori, 943 gior- ni naturali e consecutivi dalla consegna dei lavori per lotto (circa 2 anni e mezzo); la fuoriuscita dei progetti dal PNRR,
in quanto progetti non più perseguibili nelle tempistiche del PNRR (i progetti sono stati rifinanziati con le risorse del Fon- do Sviluppo e Coesione con la Delibera CIPESS 1/2024 del 29 febbraio 2024).
Le altre infrastrutture strategiche e prioritarie nazionali, non inserite nel PNRR né oggetto di commissariamento ma im- portanti e destinate a ridurre il gap infrastrutturale del Paese, hanno un costo di 291 miliardi con copertura finanziaria, al momento della rilevazione, del 71%. Rispetto al costo com- plessivo: 249,072 miliardi (l’85%) sono riferiti al costo delle in- frastrutture prioritarie individuate con gli Allegati ai DEF dal 2015, non commissariate e non inserite nella programmazio- ne PNRR-PNC; i restanti 42,380 miliardi (il 15%) sono ricon- ducibili a infrastrutture strategiche inserite nell’11° Allegato infrastrutture al DEF 2013 approvato con la delibera del CIPE
n. 26 del 2014 ma non individuate tra le priorità degli Allegati ai DEF dal 2015, non commissariate e non inserite nella pro- grammazione PNRR-PNC.
L’80% dei costi previsti per la realizzazione delle altre infrastrutture strategiche o prioritarie, pari a 232 miliardi, è destinato a potenziare e rinnovare le reti stradale (116 mi- liardi) e ferroviaria (103 miliardi) e al Ponte sullo Stretto (13,5 miliardi). Un altro 18,5%, pari a circa 54 miliardi, è de- stinato a sistemi urbani, porti, aeroporti e ciclovie. Il restan- te 1,5% è destinato a infrastrutture strategiche energetiche e idriche, ad altri interventi infrastrutturali e all’edilizia pubblica.
Il monitoraggio svolto, con dati aggiornati al 31 agosto 2024, evidenzia che il 22,4% dei 291 miliardi, pari a 65,330 miliardi, riguarda lavori ultimati tra i quali rientrano alcune infrastrutture di importo rilevante ultimate nell’ultimo anno (Pedemontana Veneta, la linea M4 della rete metropolitana di Milano e la linea 6 della metropolitana di Napoli). Un al- tro 21,7%, 63,250 miliardi, riguarda lavori in corso tra i quali rientrano alcuni grandi cantieri stradali (completamento Pe- demontana lombarda, Gronda e tunnel sub portuale di Geno- va e passante di Bologna i cantieri di maggiore costo avviati nell’ultimo anno), ferroviari (quattro lotti costruttivi della To- rino-Lione e tre lotti costruttivi del nuovo valico del Brennero
i cantieri di maggiore costo) e sulle reti di trasporto urbano nelle grandi città (Torino, Milano, Genova, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari). Il 6,4%, 18,776 miliardi, ri- guarda progetti con contratto sottoscritto e lavori da avviare tra i quali rientrano il Ponte sullo Stretto, la nuova Autostra- da regionale Cispadana, il nuovo collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo, la Via del Mare A4 - Jesolo e litorali e la fase II del sistema tram di Palermo (tratte D, E2, F, G e parcheggi di interscambio). Meno del 2% (5,214 miliardi) ri- guarda progetti in gara o aggiudicati tra i quali rientra il 5° lotto costruttivo (attrezzaggio tecnologico) della sezione transfrontaliera della Torino-Lione, mentre il restante 34,3% dei costi riguarda lavori in fase di progettazione. Si tratta di quasi 100 miliardi dei quali il 56% (56 miliardi) relativi a in- frastrutture ferroviarie (il completamento del collegamento AV-AC Salerno - Reggio Calabria e l’adeguamento della linea Adriatica Bologna-Lecce con caratteristiche AV/AC gli inve- stimenti di maggiore importo).
Costi per ambito territoriale: 129 miliardi di euro (44%) interessano il Centro-Nord, 93 miliardi (34%) il Sud e le Iso- le e 69 miliardi (22%) si riferiscono ad investimenti diffusi sul territorio. In relazione allo stato di avanzamento per am- bito territoriale, al Centro-Nord si localizzano 37,4 miliardi di lavori ultimati (28,7% del totale territoriale) e 45,6 miliardi di lavori contrattualizzati (35,3%), dei quali il 92% sono in corso di esecuzione; al Sud e nelle Isole 26,1 miliardi di lavori ultima- ti (28%) e 25,9 miliardi (27%) di lavori contrattualizzati, dei quali il 41% sono in corso di esecuzione.
Impatto della programmazione delle opere strategiche e prioritarie sulle opere pubbliche. La crescita degli investi- menti in opere pubbliche prosegue nel 2024, dopo i valori elevatissimi del 2023. L’accelerazione degli investimenti dei principali soggetti attuatori dei progetti PNRR (RFI SpA e Enti locali) insieme all’avanzamento realizzativo delle opere commissariate e di altri grandi cantieri strategici e prioritari (storici e recenti) determina la nuova crescita degli investi- menti in opere pubbliche realizzati nel 2024, dopo i valori record del 2023 (+42,2% gli investimenti in costruzioni del-
la PA diffusi dall’Istat ad ottobre 2024; + 40,7% i pagamenti per investimenti in costruzioni degli Enti locali in base ai dati SIOPE). Il trend positivo dovrebbe proseguire almeno fino al 2026 considerando: le previsioni del MEF sugli investimenti fissi lordi delle Amministrazioni Pubbliche riportate nel Piano Strutturale di Bilancio (PSB) di medio termine (2025-2029) approvato dal Consiglio dei ministri il 27 settembre 2024, dove sono indicati 75 miliardi nel 2024 (+11% sul 2023) e valori medi annui di oltre 80 miliardi di euro per il triennio 2025-2027; l’elevatissimo importo dei lavori pubblici aggiu- dicati dal 2021 all’ottobre 2024, pari a circa 230 miliardi di euro per i quali sono previsti tempi di esecuzione di almeno 4/5 anni (ma l’esperienza fa supporre che saranno più lunghi, soprattutto quelli delle grandi opere); la recente rimodulazio- ne del PNRR, che, sul piano degli investimenti, ha comporta- to, tra l’altro, variazioni temporali delle previsioni di spesa e dei flussi finanziari e quindi dei cronoprogrammi dei lavori; le limitate criticità realizzative che al momento caratterizzano gli investimenti in corso di esecuzione, alle quali però si con- trappongono, come già evidenziato nei precedenti rapporti, i numerosi appalti integrati con progetti esecutivi in fase di ap-
provazione, che fanno emergere criticità tecniche dei PFTE in gara con il conseguente allungamento dei tempi di realizza- zione, ma anche criticità legate alla fornitura di una adeguata e qualificata forza lavoro e di un regolare flusso dei materiali, oltreché alla capacità di gestione dei contratti e dei cantieri da parte della Pubblica Amministrazione.
Nel 2024 rallenta la fase espansiva delle opere pubbli- che, ma il livello degli importi per i lavori messi in gara resta comunque alto rispetto ai valori medi annui ricostruiti su base storica. Dall’analisi dei bandi e delle aggiudicazioni censiti da Cresme Europa Servizi, l’importo dei lavori in gara, nel perio- do gennaio-ottobre 2024, raggiunge i 48,6 miliardi: si trat- ta del -36,7% rispetto allo stesso periodo del 2023 ma sono distanti dai valori medi annui record del triennio 2021-2023 (circa 77 miliardi annui in gara), mentre quello dei lavori ag- giudicati si attesta a 27,1 miliardi (-66,6% dei circa 68 miliardi annui aggiudicati nel 2023). Va però segnalato che le quanti- tà del 2024 sono ben superiori da quelle dei livelli medi annui del periodo 2002-2017 (25,5 miliardi di lavori in gara e circa 18 miliardi di lavori aggiudicati) e del triennio 2018-2020 (39 miliardi in gara; 20,5 miliardi aggiudicati).
L’impatto delle risorse del PNRR e del PNC sulle opere pubbliche. Dall’analisi dei bandi pubblicati tra gennaio 2021 e ottobre 2024 emerge un’incidenza dei progetti PNRR-PNC sul totale del mercato delle opere pubbliche del 34% riguardo all’importo (88,7 miliardi su 258,7 miliardi totali). Percentuale che sale al 38% se si aggiungono 8,327 miliardi di euro rela- tivi a due procedure di RFI SpA per l’affidamento di accordi quadro, relativi a 2 programmi di interventi (per 30 lotti to- tali) per la manutenzione sistematica all’armamento ferrovia- rio (MSA) e per la manutenzione straordinaria all’armamento ferroviario (“Rinnovo”), utilizzabili anche per l’affidamento di lavori relativi a interventi di cui all’art. 28 del DL 19/2024, riconducibili alla Missione 3 Componente 1 Investimento 1.7 “Upgrading, Elettrificazione e Resilienza, Stazioni al Sud”, parzialmente finanziati con risorse PNRR e a altri interventi parzialmente finanziati con risorse PNC. Riguardo agli impor- ti, l’incidenza del PNRR sulle opere pubbliche è del 24% nel 2021, anno di avvio della programmazione PNRR, del 48% nel 2022, del 37% nel 2023, e del 10,5% nel periodo gennaio-otto- bre 2024 (una percentuale che diventa del 29% aggiungendo gli 8,327 miliardi dei 30 lotti RFI). Un altro dato interessante è quello relativo allo stato di avanzamento delle procedure in
gara: il 79,5% dei progetti PNRR-PNC in gara tra gennaio 2021 e ottobre 2024, per l’82,4% degli importi, risulta aggiudicato percentuali che diventano del 79% e del 75,4% con i 30 lotti RFI). Tali percentuali sono prossime o superiori al 90% nel biennio 2021-2022; vicine all’80% nel 2023; inferiori al 10% nel 2024 in quanto, al 31 ottobre 2024, la gran parte delle gare sono aperte (quelle più recenti) o in fase di negoziazione. Tali dinamiche sono confermate dai dati contenuti nella banca dati dell’ANAC sulle procedure PNRR avviate e non ancora affidate. Nella nota ANAC diffusa a novembre 2024 si riporta che per l’insieme degli appalti di lavori, servizi e forniture con CIG PNRR avviati nel 2023 è arrivato all’affidamento il 74% del valore appaltato. Per quelli avviati nel 2024, invece, solo il 5%, una percentuale che risente delle gare più recenti, tuttora in corso. Riguardo al valore dei soli appalti di lavori si rilevano percentuali dell’82% nel 2023 e del 4% nel 2024 (compresi gli 8,327 miliardi dei 30 lotti RFI).
L’analisi svolta mostra come l’appalto integrato sia pro- tagonista di questa fase di mercato; è infatti passato dagli 11 miliardi del 2021 (25,6% del mercato) ai 34 miliardi del 2023
(35,3%); per le infrastrutture strategiche e prioritarie l’appalto integrato vale il 50% del valore delle opere in gara.
Le infrastrutture prioritarie commissariate o PNRR-PNC incidono per il 23% del mercato e sono per il 53% localiz- zate al Sud e nelle isole. Nelle otto regioni di Sud e Isole sono state aggiudicate gare per un ammontare complessivo di 76,899 miliardi, pari al 33% del mercato nazionale (230,486 miliardi). Il 37% del valore complessivo delle opere pubbli- che affidate, 28,570 miliardi, riguarda infrastrutture prioritarie commissariate o PNRR-PNC. Nelle 12 regioni del Centro-Nord, sono state aggiudicate gare per un ammontare complessivo di 116,603 miliardi, pari al 51% del mercato nazionale, dei quali solo il 15% riguarda infrastrutture prioritarie commissariate o PNRR-PNC. L’importo dei lavori affidati non riconducibili a una delle due aree geografiche individuate ammonta a 36,985 miliardi, pari all’16% del mercato nazionale. In questo ambito le infrastrutture prioritarie commissariate o PNRR-PNC pesa- no per il 21%, per un valore assoluto di 7,6 miliardi.
INFRASTRUTTURE STRATEGICHE E PRIORITARIE 2024
Camera dei deputati - Servizio Studi 17
La programmazione introdotta dalla c.d. “legge obiettivo”
l quadro normativo delineato dalla legge 21 dicembre 2001,
n. 443, e successive modifiche e integrazioni, e dal relativo provvedimento di attuazione (costituito dal decreto legislati- vo 1° agosto 2002, n. 190) era finalizzato alla definizione di una disciplina speciale per la programmazione, il finanziamento e la realizzazione delle infrastrutture pubbliche e private e degli insediamenti produttivi strategici e di preminente interesse na-
zionale.
Le principali finalità perseguite dalla disciplina speciale del- le opere strategiche introdotte dalla legge obiettivo erano la programmazione annuale degli interventi, l’accelerazione delle procedure amministrative, nonché l’incentivazione dell’afflusso di capitali privati.
Il comma 1-bis dell’art. 1 della legge n. 443 del 2001 (intro- dotto dalla legge n. 166 del 2002) prevedeva che il Programma delle Infrastrutture Strategiche (PIS) da inserire nel Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) contenesse le seguenti indicazioni:
l’elenco delle infrastrutture e degli insediamenti strategici da realizzare;
i costi stimati per ciascuno degli interventi;
le risorse disponibili e le relative fonti di finanziamento;
lo stato di realizzazione degli interventi previsti nei program- mi precedente- mente approvati;
il quadro delle risorse finanziarie già destinate e degli ulteriori finanziamenti necessari per il completamento degli interventi.
Il nuovo regime normativo introdotto si ispirava, quindi, ad un modello di programmazione annuale, affidata al Governo (ma, comunque, nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle re- gioni), delle cd. infrastrutture strategiche da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese.
L’art. 1, comma 1, della legge n. 443 del 2001 affidava, infatti, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con i Mini- stri competenti e le regioni o province autonome interessate, il compito di predisporre un programma destinato ad essere inse-
rito, previo parere del CIPE e previa intesa della Conferenza uni- ficata, nel Documento di programmazione economico-finanzia- ria (DPEF), con l’indicazione dei relativi stanziamenti. Con tale previsione, pertanto, veniva demandato al Parlamento il com- pito (tuttora esercitato, come si dirà più avanti) di pronunciarsi sul programma in sede di esame del DPEF. In sede di prima applicazione, il programma delle infrastrutture strategiche (PIS) venne approvato con la delibera CIPE 21 dicembre 2001, n. 121.
Negli anni successivi, a partire dal 2003, il DPEF presentato al Parlamento ha indicato – in uno specifico allegato interamente dedicato allo stato di attuazione del PIS (cd. Allegato Infrastrut- ture) – gli elenchi di interventi rientranti nel PIS ed ammessi, pertanto, alla disciplina speciale.
La legge di contabilità e di finanza pubblica
a legge 31 dicembre 2009, n. 196 (legge di contabilità e di finanza pubblica) ha semplificato e razionalizzato il com- plesso delle procedure che presiedono alle decisioni di finanza pubblica, tenendo conto dei vincoli derivanti dall’ordi- namento europeo e del nuovo assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato e le autonomie territoriali. In tale ambito, il DPEF è stato sostituito prima dalla Decisione di finanza pub- blica e successivamente – a seguito delle modifiche apportate dalla legge n. 39 del 2011 – dal Documento di economia e fi- nanza (DEF), in allegato al quale, ai sensi dell’art. 10, comma 8, della legge di contabilità, era presentato il Programma delle infrastrutture strategiche (PIS) predisposto ai sensi della legge
n. 443 del 2001, nonché lo stato di avanzamento del medesimo Programma relativo all’anno precedente.
In attuazione della legge n. 196/2009 sono stati emanati i decreti legislativi n. 228 e n. 229 del 2011, concernenti, rispet- tivamente, la valutazione degli investimenti relativi alle opere pubbliche e le procedure di monitoraggio sullo stato di attua- zione delle opere pubbliche.
In particolare, merita ricordare l’art. 1 del D.Lgs. n. 228/2011, che ha previsto l’obbligatorietà, per i singoli Ministeri, delle atti- vità di valutazione ex ante ed ex post per le opere pubbliche o di pubblica utilità finanziate a valere sulle proprie risorse poste a bilancio o su quelle oggetto di trasferimento a favore di sog- getti attuatori, pubblici o privati, nonché per le opere pubbliche che prevedono emissione di garanzie a carico dello Stato.
La finalità di tale disposizione è, come indicato nella norma di delega, quella di garantire la razionalizzazione, la trasparenza e l’efficacia/efficienza della spesa in conto capitale per le opere pubbliche dei singoli Ministeri, tenuti ad elaborare un nuovo do- cumento, il Documento Pluriennale di Pianificazione, allo scopo di migliorare la qualità della programmazione e ottimizzare il riparto delle risorse di bilancio (il contenuto di tale documen- to è stato poi integrato dall’art. 34, comma 15, lett. b), del D.L. 179/2012). Per le infrastrutture strategiche, il Documento è co- stituito dal c.d. Allegato infrastrutture al DEF (predisposto ai sensi dell’art. 10, comma 8, della legge n. 196/2009).
L’introduzione delle priorità infrastrutturali
on la presentazione dell’allegato infrastrutture al DPEF 2007-2011 è stata introdotta un’importante novità nella logica di gestione e attuazione del PIS: è stata infatti evi-
denziata la necessità, a fronte del contenuto di carattere gene- rale del programma inizialmente approvato con la delibera CIPE
n. 121 del 2001, di pervenire all’individuazione di un numero limi- tato di opere prioritarie selezionate secondo criteri di efficacia nell’utilizzo delle risorse. Tale scelta è stata ritenuta necessaria a fronte dei sempre più stringenti vincoli di finanza pubblica e al fine di riorientare le previsioni di utilizzo delle risorse disponibili secondo una logica di più mirata efficienza allocativa.
Con il decreto legislativo n. 113/2007, correttivo dell’allora vi- gente codice degli appalti (d.lgs. 163/2006), venne introdotto nel codice il comma 1-ter dell’art. 161, al fine di precisare i cri- teri di individuazione delle infrastrutture cui attribuire priorità nell’ambito del PIS. Si trattava delle infrastrutture:
già avviate;
oppure con il progetto esecutivo approvato;
oppure quelle per le quali ricorre la possibilità di finanziamen- to con capitale privato, sia di rischio che di debito, nella misu- ra maggiore possibile.
Tale mutamento di rotta ha portato ad una vera e propria rivisitazione del programma, avvenuta con l’allegato infrastrut- ture al DPEF 2008-2012, in cui venne definito un nuovo quadro di priorità infrastrutturali, sia attraverso l’individuazione delle opere realisticamente programmabili nell’ambito del PIS, sia at- traverso l’individuazione di infrastrutture ulteriori definite prio- ritarie.
Successivamente, l’art. 41, comma 1, del D.L. n. 201/2011 ri- definì ulteriormente le modalità ed i criteri di programmazione delle opere strategiche per permettere la selezione delle opere prioritarie, stabilendo che le infrastrutture fossero da ritenersi prioritarie sulla base dei seguenti criteri generali:
coerenza con l’integrazione con le reti europee e territoriali;
stato di avanzamento dell’iter procedurale;
possibilità di prevalente finanziamento con capitale privato.
La disciplina introdotta dal D.Lgs. 50/2016
on l’entrata in vigore del Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. 50/2016, e del successivo decreto legisla- tivo correttivo (D.Lgs. 56/2017), nonché con la presen-
tazione dell’Allegato Infrastrutture «Connettere l’Italia» al DEF 2017, l’esperienza della legge obiettivo (L. 443/2001) veniva de- finitivamente conclusa e superata e, con essa, anche quella del PIS, il principale contenitore della politica infrastrutturale na- zionale avviato nel 2002. Venuto meno l’obbligo di predisporre l’aggiornamento annuale del PIS, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha quindi adottato, nel giugno 2017, in attuazio- ne del D.Lgs. 228/2011, le Linee guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche, approvate dal CIPE, che defi- niscono le procedure e i criteri per la valutazione ex ante e la selezione degli interventi da includere nel DPP.
In particolare, il Codice del 2016 (art. 217) ha previsto, tra l’al- tro, l’abrogazione dei commi da 1 a 5 dell’art. 1 della legge 21 dicembre 2001, n. 443 (cd. legge obiettivo) e della previgente disciplina speciale relativa alla progettazione, all’approvazione dei progetti e alla realizzazione delle infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale (che era contenuta nel capo IV del titolo III della parte II dell’abrogato decreto legislativo n. 163 del 2006).
La disciplina per la programmazione e il finanziamento delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese definita dal D.Lgs. n. 50/2016 (agli artt. 200-203) si basa- va sull’adozione dei due strumenti di pianificazione e program- mazione rappresentati dal Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) – cui era demandato il compito di definire le linee strategiche delle politiche della mobilità delle persone e delle merci nonché dello sviluppo infrastrutturale del Paese – e dal Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP), chiamato a dettare l’elenco degli interventi relativi al settore dei trasporti e della logistica la cui progettazione di fattibilità fosse valuta- ta meritevole di finanziamento, da realizzarsi in coerenza con il PGTL. In particolare, una specifica normativa riguardava il pri- mo DPP – peraltro mai adottato – che avrebbe dovuto essere approvato entro un anno dalla data di entrata in vigore del nuo- vo Codice (ossia entro il 19 aprile 2017). In base alle modifiche apportate al Codice dal c.d. decreto correttivo (D.Lgs. 56/2017), si prevedeva che, nelle more dell’approvazione del PGTL, il pri- mo DPP dovesse contenere le linee strategiche e gli indirizzi per il settore dei trasporti e delle infrastrutture, nonché un elenco degli interventi ad essi coerente (art. 201, comma 7, del Codice del 2016).
Fino all’approvazione del primo DPP valevano, inoltre, come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti, gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, già approvati secondo le proce- dure vigenti alla data di entrata in vigore del Codice o in rela- zione ai quali sussistesse un impegno assunto con i competenti organi dell’Unione europea (articolo 201, comma 9, del Codice del 2016). In forza di tale regime transitorio, sono stati quindi adottati i successivi allegati infrastrutture al DEF, ivi incluso l’al- legato al DEF 2023 che ha definito le nuove linee programma- tiche per lo sviluppo delle infrastrutture di competenza del MIT, sulla cui base si sarebbe dovuto individuare il nuovo quadro delle priorità.
La nuova disciplina introdotta dal D.Lgs. 36/2023
n attuazione dell’art. 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, re- cante delega al Governo in materia di contratti pubblici, e in attuazione dello specifico target previsto nell’ambito del Pia- no nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), è stato quindi ap- provato il nuovo Codice dei contratti pubblici (D. Lgs. 36/2023),
che ha conseguentemente abrogato il D. Lgs. 50/2016.
Tra i criteri indicati nella L. n. 78 del 2022, che definiscono il quadro che disciplina gli ambiti regolati dal nuovo Codice, figura la “revisione e semplificazione della normativa primaria in mate- ria di programmazione, localizzazione delle opere pubbliche e dibattito pubblico (…)” (art.1, comma 2, lettera o). Tra gli obiet- tivi del PNRR, si prevede in particolare che “la semplificazione delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni è obiet- tivo essenziale per l’efficiente realizzazione delle infrastrutture e per il rilancio dell’attività edilizia (…) Tale semplificazione deve avere a oggetto non solo la fase di affidamento, ma anche quel- le di pianificazione, programmazione e progettazione”.
Sotto il profilo della disciplina degli strumenti programma- tori e di progettazione delle opere pubbliche, il nuovo Codi- ce, entrato in vigore, con i relativi allegati, dal 1° aprile 2023,
e reso efficace dal 1° luglio 2023, disciplina, all’art. 39, la pro- grammazione e la progettazione delle infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale. In netta discontinuità con l’impostazione pianificatoria e programmatoria del precedente Codice, che prevedeva un Piano generale dei trasporti e della logistica (PGTL) e un Documento pluriennale di pianificazione (DPP) (quest’ultimo peraltro mai adottato), l’art. 39 del nuovo Codice dispone che:
il Governo qualifica una infrastruttura come strategica e di preminente interesse nazionale con delibera del Consiglio dei ministri;
tale qualificazione è effettuata dal Governo in considerazione del rendimento infrastrutturale, dei costi, degli obiettivi e dei tempi di realizzazione dell’opera, sentite le Regioni interes- sate, ovvero su proposta delle Regioni al Governo, sentiti i Ministri competenti;
l’elenco delle infrastrutture strategiche e di preminente inte- resse nazionale è inserito nel Documento di economia e fi- nanza.
Il regime disciplinato dall’art. 39 prevede, inoltre, l’istituzio- ne presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici, di un ap- posito comitato speciale per l’esame dei progetti relativi alle infrastrutture strategiche o di preminente interesse nazionale (art. 39, comma 6), e l’introduzione di un meccanismo di supe- ramento dei dissensi qualificati (riguardanti le amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali o alla tutela della salute e della pubblica incolumi- tà dei cittadini), eventualmente registrati dalla conferenza dei servizi, con l’emanazione di un decreto del Presidente del Con- siglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, previa deliberazione del CIPESS, integrato dai Presidenti delle Regioni o delle Province autonome interessate, sentita la Conferenza unificata, con il quale il progetto di fattibi- lità tecnica ed economica dell’opera è approvato, producendosi gli stessi effetti indicati al comma 10 dell’art. 38 del Codice (art. 39, comma 8), ossia l’approvazione del progetto, il perfeziona- mento ad ogni fine urbanistico ed edilizio dell’intesa tra gli enti territoriali interessati anche ai fini della localizzazione dell’ope- ra, della conformità urbanistica e paesaggistica dell’intervento, della risoluzione delle interferenze e delle relative opere mitiga- trici e compensatrici.
I commissariamenti delle opere pubbliche e il PNRR-PNC
ull’insieme degli strumenti programmatori, come da ulti- mo ridefiniti dal nuovo Codice dei contratti pubblici, volti ad individuare le opere infrastrutturali, per la cui realizza-
zione sono ritenute necessarie procedure acceleratorie in ragio- ne della loro rilevanza, incidono anche le previsioni dell’art. 4, commi 1-5, del D.L. 32/2019 (cd. decreto sblocca cantieri), mo- dificato dall’art. 9 del D.L. 76/2020 (cd. decreto semplificazio- ni) e, successivamente, dall’art. 52 del D.L. 77/2021 (cd. decreto semplificazioni-bis), che ha introdotto una procedura a termine (in quanto valida non oltre il 31 dicembre 2021) per l’individua- zione – con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare previo parere delle competenti Commissio- ni parlamentari e previa intesa con il presidente della Regione interessata in caso di opere di rilevanza esclusivamente regio- nale o locale – di interventi infrastrutturali per la cui realizzazio- ne o il cui completamento si rende necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari in quanto caratterizzati:
da un elevato grado di complessità progettuale;
da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa;
da complessità delle procedure tecnico-amministrative;
ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto so- cio-economico a livello nazionale, regionale o locale.
A tale riguardo, si osserva che la scelta del commissariamen- to può essere ritenuta indice di un riconoscimento, seppur in modo implicito, del carattere prioritario di un intervento infra- strutturale pur in assenza di una sua formale classificazione in tal senso (come dimostra del resto la circostanza che molte delle opere sottoposte a commissariamento erano già elenca- te in precedenti allegati infrastrutture al DEF e sono state poi, in numerosi casi, inserite nella programmazione degli interventi infrastrutturali previsti dal PNRR e dal PNC).
Nel dettaglio, si ricorda che ai sensi dell’art. 4 del DL 32/2019 sono stati emanati i seguenti atti:
i D.P.C.M. 16 aprile 2021, con i quali si è proceduto alla nomi- na di 29 commissari straordinari a cui sono state affidate 57 opere;
i D.P.C.M. 5 agosto 2021, con i quali si è proceduto alla nomina di ulteriori 20 commissari a cui sono state affidate altre 45 opere;
il D.P.C.M. 22 novembre 2021, con il quale si è proceduto alla nomina del commissario straordinario per accelerare la rea- lizzazione di interventi relativi alla rete viaria della Sardegna a cui sono state affidate 8 opere per 10 interventi infrastrut- turali complessivi;
i D.P.C.M. 11 maggio 2022 che hanno previsto la nomina di ulteriori Commissari straordinari (10 opere a cui si aggiungo- no 5 interventi che riguardano interventi complementari o di sistema a interventi già commissariati con i DPCM di aprile e di agosto 2021);
il D.P.C.M. 5 giugno 2023, con il quale si è proceduto alla no- mina del commissario straordinario per l’opera “Collegamen- to intermodale Roma (Tor de’ Cenci)-Latina nord (Borgo Pia- ve)”.
Si ricorda inoltre che nella programmazione delle infrastrut- ture strategiche e prioritarie sono inserite anche le seguenti 7 opere commissariate:
Sistema MO.S.E. di cui all’art. 4, comma 6-bis, del DL 32/201;
Nodo di Genova e Terzo Valico dei Giovi di cui all’art. 4, com- ma 12-septies, del DL 32/2019;
Misure urgenti per la tutela delle vie d’acqua di Venezia di cui ai DL 103/2021 e 68/2022;
Autostrade A24 e A25 adeguamento sismico viadotti, ade- guamento gallerie e interventi adeguamento infrastruttura di cui all’art. 206 del DL 34/2020;
Nodo di Tirano sulla SS 38 dello Stelvio (D.P.C.M. 20 luglio 2023) di cui all’art. 33, comma 5, del DL 13/2023;
Linea 2 della metropolitana di Torino (D.P.C.M. 21 novembre 2023) ai sensi dell’art. 33, comma 5 quater, del DL 13/2023;
Riqualificazione e manutenzione della A19 Palermo-Catania di cui all’art. 4, comma 7-bis, del DL 35/2023.
Al 31 agosto 2024 risultano commissariate 128 opere e nomi- nati 48 commissari straordinari.
In tale contesto, si è poi innestata la programmazione degli interventi previsti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nel quale sono indicate priorità infrastrutturali partico- larmente cogenti in quanto assistite da specifici vincoli realizza- tivi e temporali in relazione all’utilizzo entro il 2026 delle risorse destinate all’Italia dal programma Next Generation EU, nonché gli investimenti infrastrutturali previsti dal Piano nazionale com- plementare agli investimenti al PNRR di cui al D.L. n. 59/2021.
La stratificazione del quadro programmatorio
ome già osservato nei rapporti precedenti, il quadro programmatorio in materia di infrastrutture strategiche e prioritarie appare oggi caratterizzato da forti elementi
di stratificazione e differenziazione dei metodi e degli strumen- ti di programmazione in relazione alla riconducibilità degli in- terventi infrastrutturali alle diverse tipologie di priorità (opere PNRR, opere commissariate, opere prioritarie “comuni”, ecc.).
In particolare, per quel che rileva ai fini del presente Rappor- to, opere prioritarie PNRR e opere commissariate costituiscono due sotto-insiemi che si intersecano in un’area comune, rap- presentata dall’insieme delle opere per le quali ricorre la doppia condizione dell’inserimento nel PNRR e dell’avvenuto commis- sariamento. Di qui nasce l’esigenza di una riflessione sulla pos- sibile sovrapposizione tra livelli di programmazione e anche tra le discipline applicabili alle fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione dei lavori, e ciò tenuto conto che per le opere PNRR si applicano le semplificazioni previste dall’art. 48 del D.L.
n. 77/2021 mentre per le opere commissariate la disciplina ap- plicabile si rinviene principalmente all’art. 4 del D.L. n. 32/2019. Inoltre, il D.Lgs. 36/2023 (nuovo Codice dei contratti pubblici)
reca una norma (art. 225, comma 8) che salvaguarda l’applica- zione delle norme già previste dal D.L. n. 77/2021 alle procedure di affidamento e ai contratti riguardanti investimenti pubblici, anche suddivisi in lotti, finanziati in tutto o in parte con le risor- se previste dal PNRR e dal PNC.
La necesssità di dare avvio ad un processo di rivisitazione dei documenti metodologici in relazione alle modalità di selezione e di individuazione delle infrastrutture e dei programmi di inter- vento prioritari è stata, da ultimo, segnalata anche nell’Allegato infrastrutture al DEF 2023, in concomitanza con l’avvio della fase di transizione verso la piena operatività del nuovo Codice dei contratti pubblici.
Infine, un ulteriore elemento di indeterminatezza del quadro programmatorio – con specifico riferimento alla programma- zione delle opere infrastrutturali che esulano dal novero delle priorità come definite con il PNRR (e ridefinite con la successiva revisione dello stesso approvata dal Consiglio UE nel dicembre 2023) o individuate con i commissariamenti – deriva dal fat- to che, in considerazione dell’attuale fase di transizione verso le nuove regole della governance economica europea e della
predisposizione di un quadro programmatico coerente con le nuove regole europee, il DEF 2024 non ha incluso l’Allegato in- frastrutture, essendo stato caratterizzato da una struttura più sintetica rispetto ai precedenti documenti di economia e finan- za. Sarà pertanto necessario valutare in quali termini la pro- grammazione degli obiettivi di politica economica affidata allo strumento del Piano strutturale di bilancio di medio periodo, e non più ai DEF, impatterà sulla disciplina della programmazione degli interventi infrastrutturali prioritari che il vigente art. 39 del nuovo Codice dei contratti pubblici continua ad assegnare ad un apposito elenco da inserire nel Documento di economia e finanza.
INFRASTRUTTURE STRATEGICHE E PRIORITARIE 2024
Camera dei deputati - Servizio Studi 31
Costo infrastrutture strategiche e prioritarie: da 448 a 483 miliardi di euro
l costo delle infrastrutture strategiche e prioritarie al 31 ago- sto 2024 ammonta a 483,406 miliardi di euro, in aumento di 35,583 miliardi (+7,9%) rispetto alla precedente rilevazio-
ne aggiornata al 31 agosto 2023, che individuava una spesa di
23,256 miliardi
447,823 miliardi. Tale incremento è ascrivibile: per
all’aggiornamento del costo delle infrastrutture strategiche e prioritarie monitorate al 31 agosto 2023 che, per una parte delle opere monitorate, tiene conto dell’incremento dei costi degli interventi dovuto all’avanzamento progettuale e all’aggiorna- mento dei quadri economici per adeguamenti tariffari connessi all’aumento dei prezzi.
per
12,327 miliardi
all’aggiornamento del costo previsionale delle tratte transfron- taliere delle linee ferroviarie Torino-Lione e Brennero che tie- ne conto dell’avanzamento progettuale e procedurale, dell’au- mento dei prezzi e delle quote di competenza della Francia e dell’Austria (quote non considerate nei costi indicati nei prece- denti rapporti) considerando, oltre alla complessità, la dimen- sione europea e l’unicità delle due opere avviate alla fine del secolo scorso e con lavori in corso (dal 2011 il valico del Brenne- ro e dal 2017 la sezione transfrontaliera della nuova linea ferro- viaria Torino-Lione) e con ultimazione lavori attualmente previ- sta tra il 2032 e il 2033. La sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria merci e passeggeri Torino-Lione, in costruzione tra Italia e Francia, ha uno sviluppo di 65 km dalla Val Susa alla Maurienne, di cui 57,5 km costituiti dal tunnel di base del Mon- cenisio, per 164 Km di gallerie complessive di cui 37,3 scavati ad oggi; la sezione transfrontaliera della linea ferroviaria merci e passeggeri Verona-Monaco, la galleria di Base del Brennero, in costruzione tra Italia e Austria, ha uno sviluppo di 64 km da Fortezza a Innsbruck per 230 km di gallerie complessive di cui 183 km scavati ad oggi.
Costi infrastrutture strategiche e prioritarie
291.452 (60%)
(importi in milioni di euro)
220.827 (49%)
226.996 (51%)
191.954 (40%)
TOT.: 447.823
Rilevazione 31 agosto 2023 con PNRR prima della revisione PNRR approvata dal Consiglio UE in data 8 dicembre 2023
e con quota Italia costo non attualizzato dei valichi transfrontalieri
TOT.: 483.406
Rilevazione 31 agosto 2024 con revisione PNRR approvata dal Consiglio UE in data 8 dicembre 2023
e con intero costo attualizzato dei valichi transfrontalieri
Commissariate o inserite nella programmazione PNRR-PNC Altre infrastrutture strategiche e prioritarie
I programmi e gli interventi strategici e prioritari
191,954 miliardi
il costo delle opere commissariate o inserite nella programmazione PNRR-PNC
291,452 miliardi
il costo delle altre infrastrutture strategiche e prioritarie programmate dal 2001
ispetto al costo complessivo delle infrastrutture strategi- che e prioritarie programmate:
191,954 miliardi - il 40% - sono riferiti al costo delle opere commissariate al 31 agosto 2024 o inserite nella programma- zione PNRR-PNC a seguito della revisione di dicembre 2023;
i restanti 291,452 miliardi - il 60% - sono riconducibili a in- frastrutture strategiche (inserite nell’11° Allegato infrastruttu- re al DEF 2013, approvato con la delibera del CIPE n. 26 del 2014, in quanto tale allegato rappresenta l’ultimo documento sul quale si è perfezionato l’iter di approvazione in conformi- tà a quanto previsto dall’abrogata disciplina sulla program- mazione delle infrastrutture strategiche) o prioritarie indivi- duate con gli Allegati infrastrutture ai DEF dal 2015 al 2023 non commissariate e non inserite nella programmazione PN- RR-PNC.
Costi
Infrastrutture strategiche e prioritarie
483.406
(importi in milioni di euro)
Commissariate o inserite nella programmazione PNRR-PNC
191.954
Commissariate non PNRR-PNC
104.933
Commissariate e PNRR-PNC
57.125
PNRR-PNC
non Commissariate
29.836
Altre strategiche e prioritarie
291.452
Strategiche non prioritarie
42.380
Altre prioritarie
249.072
Commissariate
162.118
PNRR-PNC
86.961
Disponibilità finanziarie: 343 miliardi di euro su 483
è del 71%
la copertura finanziaria
Ad agosto 2024
e risorse complessivamente disponibili al 31 agosto 2024, per la realizzazione delle infrastrutture strategiche e pri- oritarie programmate a partire dal 2001, ammontano a 343,459 miliardi, il 71% del costo previsto, in aumento di 28,530 miliardi rispetto alla precedente rilevazione di agosto 2023 che individuava risorse disponibili per 314,929 miliardi. Il fabbisogno residuo, necessario per completare le infrastrutture program-
mate, ammonta a 139,947 miliardi (29%).
L’88% delle disponibilità (302,747 miliardi) è da ricondurre a finanziamenti pubblici e il restante 12% a risorse private (40,711 miliardi). Tra le fonti di finanziamento pubbliche più recenti ri- entrano 27,8 miliardi di finanziamenti PNRR e 11,6 miliardi asse- gnati con la legge di bilancio 2024 al Ponte sullo Stretto di Mes- sina (9,3 miliardi a carico del bilancio dello Stato e 2,3 miliardi dal Fondo sviluppo e coesione, di cui 1,6 miliardi a valere sui bilanci regionali di Calabria e Sicilia). Le altre risorse pubbliche disponibili ammontano a 263,3 miliardi di euro (87%).
Costi, disponibilità e fabbisogno per fonte di finanziamento
(importi in milioni di euro)
302.747
40.712
483.406
139.947
Costo
Disponibilità TOT.: 343.459
Fabbisogno
Risorse pubbliche Risorse private
Destinazione dei 483 miliardi del programma di infrastrutture strategiche e prioritarie
Il 79% dei costi previsti per la realizzazione del programma di infrastrutture strategiche e prioritarie, pari a 381 miliardi di euro, è destinato a potenziare e rinnovare le reti ferroviaria (205,652 miliardi, 42,5%) e stradale (161,850 miliardi, 33,5%) e al Ponte sullo Stretto (13,501 miliardi, 2,7%). Un altro 17,5%, pari a 86 miliardi, è destinato a sistemi urbani, porti, aeroporti e ciclovie. Il restante 3,5% spetta al Mo.S.E., a altri interventi infrastrutturali e all’edilizia pubblica
costo complessivo delle infrastrutture di trasporto prioritarie (ferrovie, strade e autostrade, metropolitane, tranvie, porti, aeroporti, ciclovie e Ponte sullo Stretto) aggiornato ad ago- sto 2024 ammonta a circa 466 miliardi di euro (il 97% del costo totale) con una disponibilità di 327 miliardi che consente la co-
pertura del 70% del costo previsto.
Le voci di maggiore costo sono rappresentate da:
205,652 miliardi per ferrovie, pari al 42,5% del costo di tutte le infrastrutture strategiche e prioritarie, con una copertura finanziaria del 63% (129,619 miliardi);
161,850 miliardi per strade e autostrade, pari al 33,5% del costo totale previsto, con una copertura finanziaria del 71% (114,460 miliardi);
59,495 miliardi per metropolitane e tranvie, pari al 12% del
costo totale previsto, con una copertura finanziaria dell’86% (51,288 miliardi);
26,055 miliardi per altre infrastrutture di trasporto (porti, in- terporti, aeroporti e ciclovie), pari al 5,5% del costo totale previsto, con una copertura finanziaria del 76% (19,888 mi- liardi);
13,501 miliardi per il Ponte sullo Stretto, pari al 3% del costo totale previsto, con una copertura finanziaria dell’89% (12,025 miliardi).
Il costo delle restanti infrastrutture strategiche e prioritarie programmate (Mo.S.E., infrastrutture idriche e per l’energia, l’edilizia pubblica per il potenziamento e la manutenzione dei presidi di pubblica sicurezza e per altre infrastrutture diverse) ammonta invece a 16,853 miliardi (3,5% dei costi totali previsti) con una copertura finanziaria del 96% (16,179 miliardi).
Costi, disponibilità e fabbisogno per sistemi infrastrutturali
76.033
(importi in milioni di euro)
TOT.: 483.406
TOT.: 343.459 TOT.: 139.947
205.652
129.619
161.850
114.460
47.390
59.495
51.288
8.207
18.795
15.089
3.706
13.501
12.025
1.476
4.641
4.201
440
2.619
598
2.021
6.689
6.689
4.968
4.742
226
2.382
2.382
2.140
1.678
462
674
688
-14
Ferrovie
42,5%
Strade
e autostrade
33,5%
Sistemi urbani (metropolitane e tranvie) 12,4%
Porti
e interporti
3,9%
Ponte sullo stretto
2,8%
Aeroporti
1,0%
Ciclovie
0,5%
Mo.S.E
1,4%
Infrastrutture idriche 1,0%
Infrastrutture energetiche 0,5%
Edilizia pubblica 0,4%
Altre infrastrutture 0,1%
Costi
Disponibilità
Fabbisogno
Lo stato di realizzazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie
146 miliardi di lavori in corso
(+63,1% rispetto ad agosto 2023; +115,1% rispetto a maggio 2022)
69 miliardi di lavori ultimati
(+25,9% rispetto ad agosto 2023; +29,5% rispetto a maggio 2022)
36 miliardi con contratto sottoscritto e lavori da avviare
(+12,4% rispetto ad agosto 2023; +250,8% rispetto a maggio 2022)
11 miliardi in gara o aggiudicati
(-67,1% rispetto ad agosto 2023; -45,2% rispetto a maggio 2022)
182 miliardi di lavori in fase di progettazione da affidare
(-3,3% rispetto ad agosto 2023; -5,6% rispetto a maggio 2022)
l monitoraggio sullo stato di avanzamento delle opere non ri- guarda l’intero complesso delle opere ma solo una sua parte, a motivo del fatto che per alcuni importanti programmi di in-
terventi diffusi sul territorio per la manutenzione del patrimonio infrastrutturale esistente (del valore di circa 39 miliardi di costo) risulta difficile ricostruire un chiaro stato realizzativo in conse- guenza della loro frammentazione2. Il monitoraggio svolto, con dati aggiornati al 31 agosto 2024, evidenzia che:
il 41% dei costi riguarda lavori in fase di progettazione (era il 47% ad agosto 2023 e il 56% a maggio 2022); si tratta di 182 miliardi, 6,2 miliardi in meno rispetto al costo della pre- cedente rilevazione (188 miliardi), dovuti primariamente all’a- vanzamento realizzativo di alcuni grandi progetti autostradali di competenza di Autostrade per l’Italia (gronda e tunnel sub portuale di Genova e passante di Bologna) che sono passati dalla fase di progettazione a quella di esecuzione;
il 33%, 146 miliardi, riguarda lavori in corso di esecuzione (erano 89,5 miliardi, il 22%, ad agosto 2023 e 67,9 miliardi, il 20%, a maggio 2022); si tratta in prevalenza di cantieri ferro- viari (76 miliardi, il 52%) tra i quali rientrano i cantieri PNRR con ultimazione attesa entro il 2026 per il potenziamento dei collegamenti ferroviari ad alta velocità a Nord e a Sud e di ulteriori nuovi cantieri ferroviari (ad esempio il cantiere per lo scavo del tratto italiano del tunnel di base del Monceni- sio nell’ambito dei lavori di realizzazione della sezione tran- sfrontaliera della nuova linea Torino-Lione; la circonvallazione ferroviaria di Trento; i lotti 1, 2, 3 e 4 del nuovo collegamento Palermo-Catania) che hanno avuto inizio nella seconda metà del 2023 o nei primi otto mesi del 2024;
il 15%, 68,7 miliardi, riguarda lavori ultimati tra i quali rientrano alcuni grandi cantieri ultimati di recente quali, tra gli altri, la linea M4 della rete metropolitana di Milano e la linea 6 della metropolitana di Napoli; a questi si dovrebbero aggiungere entro la fine dell’anno alcuni lotti del valico ferroviario del Brennero e la linea 1 della metropolitana di Napoli;
2. Rientrano in questo perimetro i costi classificati con stato di avanzamento “altro”, ovvero con uno stato di avanzamento misto in quanto si dispone del solo costo dell’intero programma come riportato nelle fonti ufficiali di riferimento.
l’8%, 36,4 miliardi, riguarda progetti con contratto sottoscrit- to e lavori da avviare (erano il 3% a maggio 2022); tra questi rientrano importanti cantieri ferroviari PNRR anche in rela- zione all’ultimazione dei lavori fissata entro il 2026 (la trat- ta Vicenza-Padova della linea AV/AC Verona-Padova, la ve- locizzazione della tratta Grassano-Bernalda, lotto funzionale del potenziamento con caratteristiche di AV della direttrice ferroviaria Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto) e la trat- ta Rogoredo-Pieve Emanuele (lotto funzionale del quadrupli- camento della tratta Pavia-Milano Rogoredo), il Ponte sullo Stretto di Messina, la tratta T2 della linea C della metropo- litana di Roma, la tratta Vittorio Emanuele-Aeroporto della metropolitana di Catania, la fase II del sistema tram di Paler- mo (tratte D, E2, F, G e parcheggi di interscambio), la strada camionale di collegamento tra l’Autostrada A14 e il porto di Bari, la nuova autostrada regionale Cispadana e il nuovo col- legamento autostradale Campogalliano-Sassuolo, il 1° lotto della SS 372 Telesina;
meno del 3%, circa 11 miliardi, riguarda progetti in gara o ag- giudicati (33,9 miliardi ad agosto 2023); questo risultato evi- denzia il passaggio della gran parte dei progetti PNRR alla fase di esecuzione dei lavori.
Costi per stato di avanzamento
(importi in milioni di euro e variazioni % 31 agosto 2024 / 31 agosto 2023)
-20,7%
39.105
49.318
10.366
10.778
9.586
32.347
19.388
14.473
12,4%
-79%
-50,1%
36.363
3.928
7.228
192.950
188.256
-3,3%
182.098
67.870
53.045
49.333
Variazioni %
54.536 |
25,9% |
68.687 |
89.505 |
63,1% |
145.997 |
Rilevazione al 31 maggio 2022
TOT.: 393.928
Rilevazione al 31 agosto 2023
TOT.: 447.823
Rilevazione al 31 agosto 2024
TOT.: 483.406
Progettazione
Gara
Aggiudicati
Con contratto
In corso
Ultimati
Altro (a)
Lotti con uno stato di avanzamento misto.
Il dettaglio dello stato realizzativo
di 15 grandi opere per un costo di 145 miliardi
145 miliardi (il 30%)
ell’ambito del programma delle infrastrutture strategi- che e prioritarie si individuano 15 grandi opere di valore
dei costi del programma infrastrutturale
avviato nel 2001 è relativo a 15 grandi opere di particolare complessità
e per le quali è di seguito sintetizzato lo stato realizzativo
superiore a 5 miliardi di euro, con un costo comples- sivo di oltre 145 miliardi, pari al 30% del valore del program- ma e con una copertura finanziaria dell’89% (115,617 miliardi). Si tratta di nove grandi infrastrutture ferroviarie del costo com- plessivo di circa 91 miliardi (sezione transfrontaliera del nuo- vo collegamento Torino-Lione; nuovo valico del Brennero e il potenziamento della linea Fortezza-Verona; nodo di Genova e Terzo valico dei Giovi; linea AV-AC Milano-Verona-Padova; linea Roma-Pescara; itinerario AV-AC Napoli-Bari; tratta prioritaria della linea AV-AC Salerno-Reggio Calabria; itinerario AV-AC Pa- lermo-Catania-Messina); di tre grandi progetti stradali del costo complessivo di circa 28 miliardi (Itinerario E78, Trasversale To- scana-Umbria-Marche; SS 106 Jonica; A2 Autostrada del Me- diterraneo); del Ponte sullo Stretto (13,5 miliardi), del Mo.S.E. (6,7 miliardi) e della Linea C della metropolitana di Roma (6,2 miliardi il costo delle tratte T2, T3, T4, T5, T6A, T7).
Dal quadro di sintesi di seguito riportato emerge la comples- sità realizzativa (descritta nelle singole schede di dettaglio di- sponibili su Silos) a partire dai lunghi tempi di realizzazione, in- tendendo l’arco temporale che va dall’avvio della progettazione all’ultimazione, effettiva o presunta, dei lavori, che è di oltre 30 anni per l’insieme delle 15 grandi opere monitorate.
Tra le principali criticità che accompagnano il lungo iter rea- lizzativo delle grandi opere pubbliche si evidenziano:
nella fase di progettazione e affidamento dei lavori: il com- plesso iter progettuale ed autorizzativo; complessità proce- durali; incertezza del quadro normativo; ritardi nell’approva- zione dei progetti; aggiornamento progetti e approfondimenti tecnici; varianti richieste dal territorio; carenze progettuali; reperimento risorse; circostanze che intervengono dopo la pubblicazione del bando che determinano la necessità di riconsiderare i lavori oggetto del contratto posto a base di
gara; contenzioso in fase di affidamento dei contratti; durata delle operazioni di gara; difficoltà finanziarie delle imprese/ fallimento imprese; permanenza dei requisiti delle imprese partecipanti alle gare; contenzioso in fase di predisposizione della progettazione; vicende giudiziarie.
nella fase di esecuzione: varianti in corso d’opera; indisponi- bilità delle aree; risoluzione interferenze; ritrovamento reperti archeologici; gestione materiali di scavo; carenze progettuali; ritardato finanziamento dei lavori previsti dai contratti; dif- ficoltà finanziarie delle imprese/fallimento imprese; perma- nenza dei requisiti delle imprese partecipanti; contenzioso tra stazione appaltante e impresa esecutrice; vicende giudiziarie.
Stato realizzativo di 15 grandi opere strategiche e prioritarie al 31 agosto 2024
AVVIO PROGETTAZIONE |
ULTIMAZIONE LAVORI |
AVANZAMENTO LAVORI |
2021 |
+2030 |
<50% |
1992 |
+2030 |
0% |
2003 |
+2030 |
>50% |
2001 |
+2030 |
<50% |
2015 |
+2030 |
<50% |
2001 |
+2030 |
<50% |
1999 |
+2030 |
>50% |
(importi in milioni di euro)
14.122
12.312
1.810
13.501
12.025
1.476
13.313
11.126
2.187
12.557
12.502
55
12.037
10.851
1.185
11.945
7.171
4.774
10.936
7.881
3.055
280
AV/AC Salerno-Reggio Calabria
Fase prioritaria
65
Ponte sullo Stretto di Messina
5-7
Linea AV/AC Milano-Verona-Padova
2
Nuovo collegamento ferroviario Transalpino Torino-Lione
212
Itinerario AV/AC Palermo-Catania-Messina
234
Strada Statale 106 Jonica
53
A2 Autostrada del Mediterraneo Salerno-Reggio Calabria
Costi
Disponibilità
Fabbisogno
Commissariata o PNRR-PNC: SÌ NO
10.536 |
|||
7.811 |
2.724 |
||
9.580 |
|||
9.580 |
|||
7.780 |
|||
1.336 |
6.444 |
||
6.689 |
|||
6.689 |
|||
6.204 |
|||
6.204 |
|||
5.995 |
|||
5.995 |
|||
5.057 |
|||
1.08 |
0 3.976 |
||
5.032 |
|||
3.052 |
1.980 |
AVVIO PROGETTAZIONE |
ULTIMAZIONE LAVORI |
AVANZAMENTO LAVORI |
1999 |
+2030 |
>50% |
1991 |
2027 |
>50% |
2019 |
+2030 |
0% |
2001 |
2025 |
>50% |
1999 |
+2030 |
>50% |
2001 |
2028 |
>50% |
2001 |
+2030 |
<50% |
1999 |
+2030 |
<50% |
3
Nuovo valico del Brennero
39
Nodo di Genova
e Terzo valico de i Giovi
276
Linea Roma-Pescara
64
MO.S.E.
105
Linea C della metropolitana di Roma (tratte T2, T3, T4, T5, T6A, T7e deposito garantiti)
211
Itinerario AV/AC Napoli-Bari
70
Itinerario E78 Trasversale
Toscana-Umbria-Marche
4
Potenziamento
Accesso al Brennero linea Fortezza-Verona
Costo |
Disponibilità |
Fabbisogno |
|
Grandi opere |
145.284 |
115.617 |
29.667 |
Totale programma |
483.406 |
343.458 |
139.948 |
Incidenza % grandi opere su totale |
30% |
34% |
2.7 Ripartizione dei 483 miliardi di euro per ambito territoriale
il 48%
elle regioni del Centro-Nord, dove risiede il 66% della popolazione, si concentra il 48% dei costi del program-
dei costi delle infrastrutture strategiche
il 37%
e prioritarie sono localizzati al Centro-Nord
il 15%
al Sud e nelle Isole
sono interventi diffusi sul territorio
ma delle infrastrutture strategiche e prioritarie avviato dal 2001, pari a circa 231,398 miliardi.
Nelle regioni del Sud e nelle Isole, dove risiede il 34% della popolazione, è localizzata una quota del 37% dei costi, pari a 180,609 miliardi.
Il restante 15%, pari a 71,399 miliardi, è relativo al costo di programmi e interventi non ripartibili a livello di macro area ge- ografica.
Rispetto alle disponibilità, al Centro-Nord si rileva una coper- tura finanziaria del 75% (73% ad agosto 2023) mentre al Sud e nelle Isole è del 67% (64% ad agosto 2023).
Costi, disponibilità e fabbisogno per macro area geografica
(importi in milioni di euro)
Costi
TOT.: 483.406
15%
N.R. a livello area geografica 71.399
Popolazione (ISTAT 1/1/2024)
66%
34%
TOT.: 58.989.749
Centro-Nord
231.398
48%
Sud e Isole
180.609
Centro-Nord
Sud e Isole
37%
Superficie territoriale kmq
59%
41%
TOT.: 301.329
172.877 (75%) |
||
58.521 (25%) |
||
123.079 (68%) |
||
57.530 (32%) |
||
47.503 (67%) |
||
23.503 |
(33%) |
|
Disponibilità Fabbisogno
Disponibilità Fabbisogno
Disponibilità Fabbisogno
Centro-Nord
Sud e Isole
INFRASTRUTTURE STRATEGICHE E PRIORITARIE 2024
Camera dei deputati - Servizio Studi 51
Costo infrastrutture commissariate o inserite nella programmazione PNRR-PNC:
192 miliardi, il 40% del programma
delle infrastrutture strategiche e prioritarie
162 miliardi
l 40% del costo delle infrastrutture strategiche e prioritarie al 31 agosto 2024, pari a 191,954 miliardi, è relativo a opere
87 miliardi
il costo delle opere commissariate
il costo delle opere PNRR-PNC
commissariate o inserite nella programmazione PNRR-PNC che è rappresentata dai progetti finanziati: con risorse PNRR e inseriti nella programmazione PNRR ridefinita dal Consiglio UE in data 8 dicembre 2023; con risorse PNC e FSC 2021-2027 anticipate al MIT e inseriti nei corrispondenti piani come revisio- nati e rimodulati al 31 agosto 2024.
57 miliardi
il costo delle opere commissariate e PNRR-PNC
Rispetto al costo complessivo:
162,118 miliardi (151,821 miliardi ad agosto 2023) sono riferiti al costo totale delle 128 opere strategiche e prioritarie com- missariate al 31 agosto 2024 (3 in più rispetto alla precedente rilevazione di agosto 2023, la nuova linea 2 della metropoli- tana di Torino, il Nodo di Tirano sulla SS 38 dello Stelvio e la riqualificazione e manutenzione della A19 Palermo-Catania);
86,961 miliardi (73,821 miliardi ad agosto 2023) sono riferiti al costo totale delle opere strategiche e prioritarie inserite nella programmazione PNRR-PNC a seguito della revisione del PNRR definitivamente approvata dal Consiglio UE in data 8 dicembre 2023;
57,125 miliardi è invece il costo delle opere commissariate e contestualmente anche inserite nella programmazione PN- RR-PNC.
Si rinvia allo schema presentato a pagina 35 del presen- te Rapporto per l’inquadramento e il peso delle infrastrutture commissariate o inserite nella programmazione PNRR-PNC ri- spetto all’intero programma delle infrastrutture strategiche e prioritarie.
Disponibilità finanziarie: 136 miliardi di euro su 192
la copertura finanziaria
Ad agosto 2024
e risorse complessivamente disponibili al 31 agosto 2024, per la realizzazione delle infrastrutture strategiche e prio- ritarie commissariate o inserite nella programmazione PN-
è del 71%
RR-PNC ammontano a 135,998 miliardi, il 71% del costo previsto. Il 97% delle disponibilità (132,592 miliardi) è da ricondurre a finanziamenti pubblici e il restante 3% a risorse private (3,406
miliardi).
Tra le fonti di finanziamento pubbliche rientrano 27,8 miliardi di finanziamenti PNRR e 16,2 miliardi di finanziamenti PNC. Le altre risorse pubbliche disponibili ammontano a 88,6 miliardi di euro (67%).
Costi, disponibilità e fabbisogno per fonte di finanziamento
(importi in milioni di euro)
132.592
3.406
191.954
55.956
Costo
Disponibilità TOT.: 135.998
Fabbisogno
Risorse pubbliche Risorse private
Destinazione dei 192 miliardi
delle opere commissariate o inserite nella programmazione PNRR-PNC
103 miliardi
46 miliardi
22 miliardi
9,4 miliardi
6,7 miliardi
5 miliardi
per potenziare e rinnovare la rete ferroviaria per strade e autostrade
per trasporto pubblico locale
per porti, interporti, aeroporti e ciclovie per il Mo.S.E.
per infrastrutture idriche e edilizia pubblica
l costo complessivo delle infrastrutture di trasporto commis- sariate o PNRR-PNC (ferrovie, strade e autostrade, metro- politane, tranvie, porti, aeroporti e ciclovie) aggiornato ad agosto 2024 ammonta a circa 180 miliardi di euro (il 94% del costo totale) con una disponibilità di 125 miliardi che consente
la copertura del 69% del costo previsto.
Le voci di maggiore costo sono rappresentate da:
102,972 miliardi per ferrovie, pari al 54% del costo di tutte le infrastrutture commissariate o PNRR-PNC, con una copertura finanziaria del 69% (71,489 miliardi);
46,131 miliardi per strade e autostrade, pari al 24% del costo totale previsto, con una copertura finanziaria del 55% (25,232 miliardi);
21,760 miliardi per metropolitane e tranvie, pari all’11% del costo totale previsto, con una copertura finanziaria del 91% (19,743 miliardi);
9,406 miliardi per altre infrastrutture di trasporto (porti, in- terporti, aeroporti e ciclovie), pari al 5% del costo totale pre- visto, con una copertura finanziaria dell’89% (8,332 miliardi);
6,689 miliardi per il Mo.S.E., pari al 3% del costo totale previ- sto, con una copertura finanziaria del 100%.
Il costo delle restanti infrastrutture commissariate o PN- RR-PNC (infrastrutture idriche e per il potenziamento e la ma- nutenzione dei presidi di pubblica sicurezza) ammonta invece a 4,996 miliardi (3% dei costi totali previsti) con una copertura finanziaria del 90% (4,513 miliardi).
Costi, disponibilità e fabbisogno per sistemi infrastrutturali
31.483
(importi in milioni di euro)
TOT.: 191.954
TOT.: 135.998 TOT.: 55.956
102.972
71.489
46.131
25.232
20.899
21.760
19.743
2.017
8.120
7.047
1.073
817
816
1
469
469
3.224
3.204
20
1.772
1.309
463
6.689
6.689
Ferrovie
53,7%
Strade e autostrade
24,1%
Sistemi urbani (metropolitane e tranvie) 11,3%
Porti e interporti
4,2%
Aeroporti
0,4%
Ciclovie
0,2%
Infrastrutture idriche 1,7%
Edilizia pubblica
0,9%
Mo.S.E
3,5%
Costi
Disponibilità
Fabbisogno
Lo stato di realizzazione: oltre 100 miliardi di lavori contrattualizzati, dei quali
l’82% sono in corso di esecuzione
82,747 miliardi
17,587 miliardi
5,942 miliardi
3,357 miliardi
82,214 miliardi
di lavori in corso (51,234 miliardi per progetti PNRR-PNC)
di lavori con contratto sottoscritto e lavori da avviare (9,658 miliardi per progetti PNRR-PNC)
in gara o aggiudicati (3,567 miliardi per progetti PNRR-PNC) di lavori ultimati
di lavori in fase di progettazione da affidare (22,350 per progetti PNRR-PNC)
l monitoraggio svolto, con dati aggiornati al 31 agosto 2024, evidenzia che:
il 43% dei costi riguarda lavori in corso di esecuzione, una percentuale che sale al 59% per le opere PNRR-PNC e scende al 39% per le opere commissariate; si tratta di 82,747 miliardi dei quali 51,234 relativi a opere PNRR-PNC (il 70% è relativo a infrastrutture ferroviarie);
un altro 43% dei costi riguarda lavori in fase di progettazio- ne, una percentuale che sale al 48% per le opere commissa- riate (era del 59% a maggio 2022, primo periodo di attività
dei commissari) e scende al 25% per le opere PNRR-PNC; si tratta di 82,214 miliardi dei quali 22,350 relativi a opere PN- RR-PNC (oltre la metà del costo è relativo al completamento della fase prioritaria del collegamento AV-AC Salerno - Reg- gio Calabria);
il 9% dei costi riguarda progetti con contratto sottoscritto e lavori da avviare, una percentuale che sale all’11% per le ope- re PNRR-PNC e scende all’8% per le opere commissariate; si tratta di 17,587 miliardi dei quali 9,658 relativi a opere PNRR;
il 3%, 5,942 miliardi, riguarda progetti in gara o aggiudicati;
il 2%, 3,357 miliardi, riguarda lavori ultimati.
Costi per stato di avanzamento e tipo di programma
(importi in milioni di euro)
3.357
3.312
3.189
2.753
63.459
13.416
2.417
2.191
107
45
51.234
9.658
2.232
1.335
82.214
77.323
22.350
17.587
82.747
107
Commissariate o PNRR-PNC
TOT.: 191.954
Commissariate
TOT.: 162.118
PNRR-PNC
TOT.: 86.961
Progettazione
Gara
Aggiudicati
Con contratto
In corso
Ultimati
Altro (a)
Lotti con uno stato di avanzamento misto.
Il dettaglio dello stato realizzativo di
10 grandi opere commissariate o PNRR-PNC per un costo di 50 miliardi
50 miliardi (il 26%)
ra le opere commissariate o PNRR-PNC sono inserite die- ci opere pubbliche di particolare complessità o di rilevan-
dei costi delle opere commissariate
o PNRR-PNC è relativo a 10 opere pubbliche di particolare complessità
o di rilevante impatto, di cui all’Allegato IV (art. 44 del DL 77/2021)
te impatto, di cui all’Allegato IV (art. 44 del DL 77/2021), con un costo complessivo di oltre 50 miliardi di euro, pari al 26% del costo previsto e con una copertura finanziaria del 67% (33,743 miliardi). Nello specifico si tratta delle seguenti opere:
sei infrastrutture ferroviarie (AV/AC Salerno Reggio-Calabria, Linea Roma-Pescara, Accesso al Brennero Verona-Fortezza, direttrici Orte-Falconara e Battipaglia-Potenza-Metaponto), del costo complessivo di circa 46 miliardi;
due infrastrutture idriche (messa in sicurezza del sistema ac- quedottistico del Peschiera e nuove opere di derivazione del- la Diga di Campolattaro), del costo complessivo di circa 2,8 miliardi;
diga foranea di Genova (1,3 miliardi);
progetto Adriagateway (844 milioni) per il potenziamento delle infrastrutture del Porto di Trieste.
Dal quadro di sintesi di seguito riportato per le grandi opere di nuova costruzione sembra difficile il rispetto delle tempisti- che particolarmente stringenti previste nei cronoprogrammi di attività, a causa di ritardi e criticità attuative diverse che ac- compagnano l’avanzamento procedurale, finanziario e fisico dei progetti.
Un esempio di quello che succede: per i lotti 1 e 2 della Roma Pescara (367 milioni il costo del 1° lotto; 585 milioni il costo del 2° lotto), per i quali era prevista la conclusione dell’iter autoriz- zativo nel 2023 e l’attivazione nel 2026, risultano disattese le tempistiche previste considerando:
l’iter autorizzativo ancora in corso - i bandi per l’affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori sono stati pubblicati a giugno 2023, l’aggiudicazione è intervenu- ta ad aprile 2024 e, alla data di chiusura del monitoraggio, risulta ancora in corso l’approvazione dei progetti (con ordi-
nanza n. 24 dell’8 agosto 2024 il Commissario straordinario ha avviato la procedura autorizzativa volta all’approvazione delle varianti al progetto di fattibilità tecnica ed economica del lotto 2);
la durata dei lavori, 943 giorni naturali e consecutivi dalla consegna dei lavori per lotto (circa 2 anni e mezzo);
la fuoriuscita dei progetti dal PNRR, in quanto progetti non più perseguibili nelle tempistiche del PNRR (i progetti sono stati rifinanziati con le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione con la Delibera CIPESS 1/2024 del 29 febbraio 2024).
Per approfondire lo stato realizzativo dei singoli progetti si rinvia alle schede di dettaglio disponibili su SILOS.
Stato realizzativo al 31 agosto 2024 delle 10 opere previste all’Allegato IV (art. 44 del DL 77/2021)
AVVIO PROGETTAZIONE |
ULTIMAZIONE LAVORI |
AVANZAMENTO LAVORI |
2021 |
+2030 |
<50% |
2015 |
+2030 |
<50% |
2002 |
+2030 |
0% |
1999 |
+2030 |
<50% |
2005 |
+2030 |
<50% |
(importi in milioni di euro)
14.122
280
12.312
AV/AC Salerno-Reggio Calabria
Fase prioritaria
12.037
212
10.851
Itinerario AV/AC Palermo-Catania-Messina
7.780
1.336 6.444
276
Linea Roma-Pescara
5.032
3.052
1.980
4
Accesso al Brennero Potenziamento
linea Fortezza-Verona
4.517 |
|
1.357 |
3.160 |
59
Potenziamento e sviluppo direttrice Orte-Falconara
1.185
1.810
Costi
Disponibilità
Fabbisogno
278
Potenziamento con caratteristiche di AV
della direttrice ferroviaria Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto
247
Lazio: Messa in sicurezza del sistema acquedottistico del Peschiera
245
Porto di Genova Diga Foranea di Genova
292
Campania: Invaso di Campolattaro (BN) Realizzazione delle opere di derivazione
della Diga di Campolattaro
294
Porto di Trieste: Interventi di potenziamento delle infrastrutture del Porto di Trieste (progetto Adriagateway)
1.780
AVVIO PROGETTAZIONE |
ULTIMAZIONE LAVORI |
AVANZAMENTO LAVORI |
2021 |
+2030 |
0% |
2021 |
+2030 |
<50% |
2021 |
2026 |
<50% |
2021 |
2026 |
<50% |
2020 |
+2030 |
<50% |
363 1.417
2.053
2.053
1.300
950
350
705
705
844
764 80
Costo |
Disponibilità |
Fabbisogno |
|
10 opere di cui all’Allegato IV (art. 44 del DL 77/2021) |
50.170 |
33.743 |
16.427 |
Totale opere commissariate o PNRR-PNC |
191.954 |
135.998 |
55.956 |
Incidenza % opere di cui all’Allegato IV (art. 44 del DL 77/2021) su totale |
26% |
25% |
Costi per ambito territoriale
102 miliardi
elle regioni del Centro-Nord si concentra il 53% dei co- sti delle opere commissariate o PNRR-PNC, pari a circa
delle opere commissariate o PNRR-PNC
88 miliardi
sono localizzati al Centro-Nord
2,4 miliardi
al Sud e nelle Isole
sono interventi diffusi sul territorio
101,826 miliardi.
Nelle regioni del Sud e nelle Isole è localizzata una quota del 46% dei costi, pari a 87,776 miliardi.
Il restante 1%, pari a 2,352 miliardi, è relativo al costo di pro- grammi e interventi PNRR, sulle reti ferroviaria e stradale e per la digitalizzazione di porti e aeroporti, non ripartibili a livello di macro area geografica.
Rispetto alle disponibilità, al Centro-Nord si rileva una coper- tura finanziaria del 68% (90% per le opere PNRR-PNC e 65% per le commissariate) mentre al Sud e nelle Isole è del 74% (91% per le opere PNRR-PNC e 71% per le commissariate).
Costi, disponibilità e fabbisogno per macro area geografica
(importi in milioni di euro)
Costi
TOT.: 191.954
N.R. a livello area geografica 2.352
1%
Popolazione (ISTAT 1/1/2024)
TOT.: 58.989.749
Centro-Nord
101.826
53%
46%
Sud e Isole
87.776
Centro-Nord
66%
34%
Sud e Isole
Superficie territoriale kmq
TOT.: 301.329
41%
Disponibilità |
69.281 (68%) |
Centro-Nord 59% |
|||
Fabbisogno |
32.545 (32%) |
||||
Disponibilità |
64.543 (74%) |
||||
Fabbisogno |
23.233 (26%) |
||||
Disponibilità |
2.174 (92%) |
||||
Fabbisogno |
178 (8%) |
Sud e Isole
Costi delle opere commissariate o PNRR-PNC per stato di avanzamento e ambito territoriale
47%
37%
lavori in corso al Centro-Nord
lavori in corso al Sud e nelle Isole
o stato di attuazione al 31 agosto 2024 delle opere com- missariate o PNRR-PNC per ambito territoriale risulta il seguente:
Centro-Nord (costo 101,826 miliardi)
48,263 miliardi, il 47%, i lavori in corso (percentuale che sale al 79% per i progetti PNRR-PNC e scende al 42% per le opere commissariate);
9,735 miliardi, il 10%, i lavori con contratto ma non ancora avviati;
1,314 miliardi di lavori in gara o aggiudicati, pari all’1%;
2,965 miliardi di lavori ultimati, pari al 3%;
39,548 miliardi di lavori in fase di progettazione da mandare in gara, il 39% (9% per i progetti PNRR-PNC e il 43% per le opere commissariate).
Sud e Isole (costo 87,776 miliardi)
32,238 miliardi, il 37%, i lavori in corso (stessa percentuale per progetti PNRR-PNC e commissariate);
7,852 miliardi, il 9%, i lavori con contratto ma non ancora av- viati (13% per i progetti PNRR-PNC e 6% per le opere com- missariate);
4,628 miliardi di lavori in gara o aggiudicati, il 5% (7% per i progetti PNRR-PNC e il 5% per le opere commissariate);
0,392 miliardi di lavori ultimati, lo 0,4%;
42,665 miliardi di lavori in fase di progettazione da mandare in gara, il 49% (44% per i progetti PNRR-PNC e il 53% per le opere commissariate).
Costi per stato di avanzamento macroarea geografica
7.852
32.238
(importi in milioni di euro)
2.965
392
2.859
1.770
331
984
39.548
42.665
9.735
48.263
Centro-Nord
TOT.: 101.826
Sud e Isole
TOT.: 87.776
Progettazione
Gara
Aggiudicati
Con contratto
In corso
Ultimati
Altro (a)
(a) Lotti con uno stato di avanzamento misto.
INFRASTRUTTURE STRATEGICHE E PRIORITARIE 2024
Camera dei deputati - Servizio Studi 69
291 miliardi di euro per infrastrutture strategiche e prioritarie nazionali, non accelerate dal PNRR o dal commissariamento ma importanti e destinate a ridurre il gap infrastrutturale del Paese. Ad agosto 2024
la copertura finanziaria è del 71%
l costo delle altre priorità nazionali, ovvero dei programmi e degli interventi strategici e prioritari non commissariati e non inseriti nella programmazione PNRR-PNC come rimodulata
a seguito della decisione del Consiglio ECOFIN dell’8 dicembre 2023, al 31 agosto 2024 ammonta a circa 291,452 miliardi di euro. Al 31 agosto 2024, le disponibilità finanziarie ammontano complessivamente a 207,461 miliardi di euro, con un fabbisogno residuo di 83,991 miliardi. Le risorse disponibili, che consentono una copertura finanziaria pari al 71% del costo, sono per l’82% pubbliche e per il 18% private.
Rispetto al costo complessivo:
249,072 miliardi – l’85% - sono riferiti al costo delle infrastrut- ture prioritarie individuate con gli Allegati ai DEF dal 2015 non commissariate e non inserite nella programmazione PN- RR-PNC.
i restanti 42,380 miliardi - il 15% - sono riconducibili a infra- strutture strategiche inserite nell’11° Allegato infrastrutture al DEF 2013 approvato con la delibera del CIPE n. 26 del 2014 ma non individuate tra le priorità degli Allegati ai DEF dal 2015, non commissariate e non inserite nella programmazio- ne PNRR-PNC.
Si rinvia allo schema di pagina 35 del presente Rapporto per l’inquadramento e il peso delle altre infrastrutture strategiche e prioritarie nazionali (non commissariate e non inserite nella pro- grammazione PNRR-PNC) rispetto all’intero programma delle infrastrutture strategiche e prioritarie.
Costi, disponibilità e fabbisogno per fonte di finanziamento
(importi in milioni di euro)
170.155
37.306
291.452
83.991
Costo
Disponibilità TOT.: 207.461
Fabbisogno
Risorse pubbliche Risorse private
Destinazione dei 291 miliardi delle altre infrastrutture strategiche e prioritarie (non commissariate e non inserite
nella programmazione PNRR-PNC)
L’80%
dei costi previsti per la realizzazione delle altre infrastrutture strategiche o prioritarie, pari a 232 miliardi, è destinato a potenziare e rinnovare le reti stradale (116 miliardi)
e ferroviaria (103 miliardi) e al Ponte sullo Stretto (13,5 miliardi).
Un altro 18,5%
pari a circa 54 miliardi, è destinato a sistemi urbani, porti, aeroporti e ciclovie.
Il restante 1,5%
è destinato a infrastrutture strategiche energetiche e idriche, a altri interventi infrastrutturali e all’edilizia pubblica.
l costo complessivo delle infrastrutture di trasporto (ferrovie, strade e autostrade, metropolitane, tranvie, porti, aeroporti, ciclovie e Ponte sullo Stretto), aggiornato ad agosto 2024, ammonta a circa 272,783 miliardi di euro (il 94% del costo to- tale) con una disponibilità di 190,459 miliardi che consente la
copertura del 70% del costo previsto.
Le voci di maggiore costo sono rappresentate da:
115,719 miliardi per strade e autostrade, pari al 39,7% del costo di tutte le altre infrastrutture strategiche o prioritarie, con una copertura finanziaria del 77% (89,228 miliardi); le risorse sono destinate al potenziamento e al rinnovo della rete stradale e autostradale nazionale e territoriale (a titolo esemplificativo si ricordano gli interventi Asti-Cuneo, BreBeMi, Pedemontana Veneta, terza corsia A4 tra Venezia e Trieste; il potenziamen- to dell’autostrada A22 tra Bolzano sud e Verona nord (A1),
l‘autostrada regionale Cispadana, Quadrilatero Marche-Um- bria, la riqualificazione della E45 Orte-Ravenna e E55 Raven- na-Venezia, A2 Salerno-Reggio Calabria, i lotti non commis- sariati della SS 106 Jonica, l’itinerario Palermo-Agrigento e l’itinerario Sassari-Olbia);
102,680 miliardi per ferrovie, pari al 35,3% del costo totale previsto, con una copertura finanziaria del 57% (58,130 miliar- di); tra i progetti di maggiore importo destinati al potenzia- mento della rete ferroviaria nazionale si evidenziano le sezio- ni transfrontaliere dei collegamenti ferroviari Torino-Lione e Verona-Monaco (nuovo valico del Brennero) e l’adeguamento della linea Adriatica Bologna-Lecce con caratteristiche AV/ AC;
37,735 miliardi per reti metropolitane e tranvie (13%), con una copertura finanziaria dell’84% (31,545 miliardi), destinati al potenziamento e rinnovo sostenibile delle reti metropolitane delle 14 città metropolitane (Torino, Milano, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Cata- nia, Palermo e Cagliari);
16,649 miliardi per altre infrastrutture di trasporto (porti, in- terporti, aeroporti e ciclovie), pari al 5,7% del costo totale previsto, con una copertura finanziaria del 69% (11,556 mi- liardi); si tratta di risorse destinate al potenziamento e al rin- novo di nodi portuali e interportuali (a titolo esemplificativo, si ricordano gli interventi per i porti di Savona, Vado Ligure, La Spezia, Trieste, Venezia, Ravenna, Livorno, Civitavecchia,
Napoli, Salerno, Bari, Taranto, Gioia Tauro, e i principali porti della Sicilia e della Sardegna) e a interventi per l’accessibilità su ferro, la competitività nel settore air cargo e l’integrazione della rete logistica, lo sviluppo della capacità air side e la ri- qualificazione dei terminal passeggeri;
13,5 miliardi per il Ponte sullo Stretto (4,6%), con una coper- tura finanziaria al 31 agosto 2024, data di chiusura del presen- te monitoraggio, dell’89%.
Il costo delle restanti infrastrutture strategiche energetiche e idriche, di altri interventi infrastrutturali e di opere di edilizia pubblica ammonta invece a 5,168 miliardi (1,5% dei costi totali previsti), con una copertura finanziaria del 96% (4,977 miliardi).
Costi, disponibilità e fabbisogno per sistemi infrastrutturali
TOT.: 291.452
TOT.: 207.461 TOT.: 83.991
44.550
26.491
(importi in milioni di euro)
Ferrovie 35,3% |
Strade e autostrade |
Sistemi urbani (metropolitane |
Ponte Porti sullo stretto |
e interporti 3,7% |
Aeroporti 1,3% |
Ciclovie 0,7% |
Infrastrutture idriche |
Infrastrutture energetiche |
Edilizia pubblica |
Altre infrastrutture |
39,7% |
e tranvie) |
4,6% |
0,6% |
0,8% |
0,1% |
0,2% |
||||
13,0% |
102.680
58.130
115.719
89.228
37.735
31.545
6.190
13.501
12.025 1.476
10.675
8.042 2.633
3.824
3.385
439
2.150
129
2.021
1.744
1.538
206
2.382
2.382
368
369
-1
674
688
-14
Costi
Disponibilità
Fabbisogno
Lo stato di realizzazione: oltre 65 miliardi di lavori ultimati e 82 miliardi di lavori contrattualizzati dei quali il 77%
sono in corso di esecuzione
22,4% |
per 65,330 miliardi di lavori ultimati |
21,7% |
per 63,250 miliardi di lavori in corso |
6,4% |
per 18,776 miliardi di lavori con contratto sottoscritto e lavori da avviare |
1,8% |
per 5,214 miliardi in gara o aggiudicati |
34,3% |
per 99,884 miliardi di lavori in fase di progettazione da affidare |
l monitoraggio svolto, con dati aggiornati al 31 agosto 2024, evidenzia che:
Il 34,3% dei costi riguarda lavori in fase di progettazione; si tratta di quasi 100 miliardi dei quali il 56% (56 miliardi) relativi a infrastrutture ferroviarie (il completamento del collegamen- to AV-AC Salerno - Reggio Calabria e l’adeguamento della linea Adriatica Bologna-Lecce con caratteristiche AV/AC gli investimenti di maggiore importo);
il 22,4%, 65,330 miliardi, riguarda lavori ultimati; tra i progetti di importo rilevante ultimati nell’ultimo anno si evidenziano la Pedemontana Veneta, la linea M4 della rete metropolitana di Milano e la linea 6 della metropolitana di Napoli;
il 21,7%, 63,250 miliardi, riguarda lavori in corso; si tratta di 24,9 miliardi di cantieri stradali (completamento pedemonta- na lombarda, gronda e tunnel sub portuale di Genova e pas- sante di Bologna i cantieri di maggiore costo avviati nell’ul- timo anno); 23,7 miliardi di cantieri ferroviari (quattro lotti costruttivi della Torino-Lione e tre lotti costruttivi del nuovo valico del Brennero i cantieri di maggiore costo); 8,7 miliar- di di cantieri sulle reti di trasporto urbano nelle grandi cit- tà (Torino, Milano, Genova, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari); i restanti 5,8 miliardi sono cantieri per il potenziamento e la riqualificazione di porti, interporti, aero- porti, ciclovie e infrastrutture idriche;
il 6,4%, 18,776 miliardi, riguarda progetti con contratto sotto- scritto e lavori da avviare; tra i progetti di importo rilevante si evidenziano il Ponte sullo Stretto, la nuova Autostrada re- gionale Cispadana, il nuovo collegamento autostradale Cam- pogalliano-Sassuolo, la Via del Mare A4 - Jesolo e litorali e la fase II del sistema tram di Palermo (tratte D, E2, F, G e par- cheggi di interscambio);
la restante quota dell’1,8%, 5,214 miliardi, riguarda progetti in gara o aggiudicati tra i quali rientra il 5° lotto costruttivo (at- trezzaggio tecnologico) della sezione transfrontaliera della Torino-Lione.
Costi, disponibilità e fabbisogno per stato di avanzamento
1.990
-376
(importi in milioni di euro)
TOT.: 291.452
TOT.: 207.461 TOT.: 83.991
99.884
33.960
65.924
4.475
4.429
46
739
739
18.776
17.181
1.595
63.250
61.260
65.330
65.706
38.998
24.186
14.812
Progettazione In gara Aggiudicati Con contratto In corso Ultimati Altro (a)
Costi
Disponibilità
Fabbisogno (b)
Lotti con uno stato di avanzamento misto
Inclusi eventuali fondi residui
Costi per ambito territoriale
129 miliardi
93 miliardi
(44%) al Centro-Nord
69 miliardi
(34%) al Sud e nelle Isole
(22%) diffusi sul territorio
elle regioni del Centro-Nord si concentra il 44% dei costi delle altre infrastrutture strategiche o prioritarie, pari a circa 129,572 miliardi
Nelle regioni del Sud e nelle Isole è localizzata una quota del 32% dei costi, pari a 92,833 miliardi.
Il restante 22%, pari a 69,047 miliardi, è relativo al costo dei programmi di interventi prioritari non ripartibili a livello di ma- cro area quali:
i programmi prioritari sulle reti:
ferroviaria - per la sicurezza, l’adeguamento a nuovi standard e la resilienza al cambiamento climatico (sicurezza in galleria, risanamento acustico, idrogeologia, sismica, etc.);
stradale e autostradale - per la manutenzione di ponti e via- dotti e gallerie, la conservazione, valorizzazione e adegua- mento agli standard funzionali di sicurezza del patrimonio stradale esistente, la resilienza della rete viaria secondaria per le aree interne e montane, la digitalizzazione e l’adeguamen- to della rete stradale alle specifiche funzionali Smart Road;
i programmi strategici di interventi ANAS, RFI, “6000 cam- panili” (interventi infrastrutturali su edifici pubblici e reti via- rie e di salvaguardia del territorio) e Grandi Stazioni (riqualifi- cazione delle 13 principali stazioni ferroviarie italiane).
Rispetto alle disponibilità, al Centro-Nord si rileva una coper- tura finanziaria dell’80% mentre al Sud e nelle Isole è del 63%.
Costi, disponibilità e fabbisogno per macro area geografica
(importi in milioni di euro)
Costi
TOT.: 291.452
Popolazione (ISTAT 1/1/2024)
TOT.: 58.989.749
Centro-Nord
129.572
44%
24%
N.R. a livello area geografica 69.047
Centro-Nord
66%
34%
Sud e Isole
32%
Sud e Isole
92.833
Superficie territoriale kmq
59%
41%
TOT.: 301.329
103.596 (80%) |
||
25.976 (20%) |
||
58.536 (63%) |
||
34.297 (37%) |
||
45.329 (66%) |
||
23.718 (34%) |
||
Disponibilità Fabbisogno
Disponibilità Fabbisogno
Disponibilità Fabbisogno
Centro-Nord
Sud e Isole
Costi per stato di avanzamento e per ambito territoriale
37,4 miliardi al Centro-Nord
di lavori ultimati e 45,6 miliardi di lavori contrattualizzati, dei quali il 92% sono in corso di esecuzione
26,115 miliardi al Sud e nelle Isole
di lavori ultimati e 25,9 miliardi di lavori contrattualizzati, dei quali il 41% sono in corso di esecuzione
Centro-Nord (costo 129,572 miliardi)
37,403 miliardi, il 29%, i lavori ultimati;
42,095 miliardi, il 32%, i lavori in corso;
3,489 miliardi, il 3%, i lavori con contratto ma non ancora avviati;
4,871 miliardi, il 3%, i lavori in gara o aggiudicati;
40,475 miliardi, 31%, i lavori in fase di progettazione da mandare in gara.
Sud e Isole (costo 92,833 miliardi)
26,172 miliardi, il 28%, i lavori ultimati;
10,573 miliardi, l’11%, i lavori in corso;
15,287 miliardi, il 16%, i lavori con contratto ma non ancora avviati (13,5 miliardi sono relativi al Ponte sullo Stretto);
0,342 miliardi, lo 0,3%, i lavori in gara o aggiudicati;
40,231 miliardi, il 43%, i lavori in fase di progettazione da mandare in gara.
Costi per stato di avanzamento e macroarea geografica
(importi in milioni di euro)
42.095 (32%)
37.403 (29%)
1.239 (1%)
3.489 (3%)
640 (0,5%)
40.475 (31%)
4.231 (3%)
15.287 (16%)
10.573 (11%)
26.115 (28%)
285 (0,3%)
98 (0,1%)
40.231 (43%)
244 (0,3%)
Centro-Nord
TOT.: 129.572
Sud e Isole
TOT.: 92.833
Progettazione
Gara
Aggiudicati
Con contratto
In corso
Ultimati
Altro (a)
(a) Lotti con uno stato di avanzamento misto.
INFRASTRUTTURE STRATEGICHE E PRIORITARIE 2024
Camera dei deputati - Servizio Studi 85
La crescita degli investimenti in opere pubbliche prosegue nel 2024, dopo i valori record del 2023.
Motori trainanti: progetti PNRR, opere
commissariate e altri grandi cantieri strategici e prioritari (storici e recenti)
’accelerazione degli investimenti dei principali soggetti attuatori dei progetti PNRR (RFI SpA e Enti locali) insie- me all’avanzamento realizzativo delle opere commissaria-
te e di altri grandi cantieri strategici e prioritari (storici e recen- ti) determina la crescita degli investimenti in opere pubbliche realizzati nel 2024, dopo i valori record del 2023 (+42,2% gli investimenti in costruzioni della PA diffusi dall’Istat ad ottobre 2024; + 40,7% i pagamenti per investimenti in costruzioni degli Enti locali in base ai dati SIOPE).
Il trend positivo dovrebbe proseguire almeno fino al 2026 considerando:
le previsioni del MEF sugli investimenti fissi lordi delle Ammi- nistrazioni Pubbliche riportate nel Piano Strutturale di Bilan- cio (PSB) di medio termine (2025-2029) approvato dal Con- siglio dei ministri il 27 settembre 2024, dove sono indicati 75 miliardi nel 2024 (+11% sul 2023) e valori medi annui di oltre 80 miliardi di euro per il triennio 2025-2027;
l’elevatissimo importo dei lavori pubblici aggiudicati dal 2021 (circa 230 miliardi fino a ottobre 2024) per i quali sono pre- visti tempi di esecuzione di almeno 4/5 anni (ma di solito sono più lunghi, soprattutto quelli delle grandi opere) in base alla tipologia dei contratti assegnati (la metà degli importi
assegnati riguarda contratti che oltre all’esecuzione dei lavori prevedono la redazione di progetti da autorizzare e quindi sono caratterizzati da tempi della progettazione di almeno 1 anno cui seguono, in media, 3/4 anni per l’esecuzione, con il risultato che la grande quantità di lavori assegnati tra il 2021 e il 2024 comporta la distribuzione degli investimenti almeno fino e oltre il 2026);
la recente rimodulazione del PNRR, che, sul piano degli inve- stimenti, ha comportato esclusioni e integrazioni (sono stati espunti investimenti con rilevanti criticità e inseriti investi- menti con uno stato attuativo più favorevole al rispetto dei tempi del PNRR), spostamenti tra missioni e componenti e variazioni temporali delle previsioni di spesa e dei flussi fi- nanziari e quindi dei cronoprogrammi dei lavori - insieme alle novità introdotte dal DL 19/2024 per il rafforzamento delle procedure e delle strutture amministrative che dovrebbero imprimere slancio al percorso attuativo degli investimenti;
le limitate criticità realizzative che al momento caratterizza- no gli investimenti in corso di esecuzione, mentre, come già evidenziato nei precedenti rapporti, rimane opportuno vigila- re sui numerosi appalti integrati con progetti esecutivi in fase
di approvazione, sulla capacità realizzativa degli operatori economici aggiudicatari, soprattutto riguardo alla fornitura di una adeguata e qualificata forza lavoro e di un regolare flusso dei materiali, e sulla capacità di gestione dei contratti e dei cantieri da parte della Pubblica Amministrazione.
Come già evidenziato nei precedenti rapporti, la ripresa de- gli investimenti in opere pubbliche nel medio e lungo periodo è spinta dal programma di riforme del PNRR per accelerare la transizione ecologica e digitale e dalle ingenti risorse pub- bliche nazionali ed europee messe a disposizione del settore (oltre 300 milardi) e destinate primariamente al finanziamen- to: degli interventi inseriti nel PNRR rimodulato approvato dal Consiglio UE in data 8 dicembre 2023, che prevede una dota- zione finanziaria di 194,4 miliardi di euro, a fronte dei 191,6 mi- liardi del PNRR originario, e sette missioni (una in più rispetto alle sei originarie, con l’aggiunta della 7a missione REPowerEU); delle opere commissariate; di alcuni grandi cantieri, non inse- riti nella programmazione PNRR e non commissariati, storici (sistema MO.S.E., nuovo valico ferroviario del Brennero, linea metropolitana M4 di Milano, nodo ferroviario AV/AC di Firenze,
quadrilatero Marche Umbria, rete metropolitana di Napoli, me- galotto 3 SS 106 Jonica, completamento raddoppio ferroviario Palermo-Messina tra gli altri) e recenti (sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria merci e passeggeri Torino-Lione, collegamenti viari Pedemontana Lombarda tratte B2, C e D e Pedemontana Piemontese tra gli altri); degli interventi del Giu- bileo 2025, delle Olimpiadi invernali di Cortina e dei Giochi del mediterraneo di Taranto del 2026; degli ingenti investimenti in edilizia non residenziale pubblica (programmati negli ultimi 10 anni e oggi in fase di realizzazione) finalizzati a potenziare, riqualificare e innovare il patrimonio immobiliare pubblico nei settori scuole, sanità, uffici e caserme e altri immobili per la cultura, lo sport, la vita sociale e il turismo.
Investimenti fissi lordi delle Amministrazioni Pubbliche (2016-2027) Le previsioni del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine
(importi in milioni di euro a prezzi correnti)
39,022 |
38,276 |
37,767 |
41,470 |
43,077 |
52,395 |
53,071 |
67,599 |
74,979 |
79,729 |
83,966 |
80,728 |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
2021 |
2022 |
2023 |
2024 |
2025 |
2026 |
2027 |
Fonte: elaborazione CRESME su dati MEF e ISTAT
I bandi di gara e le aggiudicazioni
Nel 2024 rallenta la grande fase espansiva delle opere pubbliche; il livello degli importi in gara o aggiudicati resta comunque alto
el 2024 il mercato dei lavori pubblici rallenta, dopo la fase di forte crescita registrata nel quinquennio 2019- 2023, in cui sono stati raggiunti importi elevatissimi dei
bandi e delle aggiudicazioni. Il livello degli importi resta comun- que alto rispetto ai valori medi annui degli anni precedenti il 2021. Dall’analisi dei bandi e delle aggiudicazioni censiti da Cre- sme Europa Servizi, estesa ad ottobre 2024 per disporre di un periodo di osservazione più ampio, nell’anno in corso l’importo dei lavori in gara raggiunge i 48,6 miliardi (-36,7% rispetto allo stesso periodo del 2023) e quello dei lavori aggiudicati si atte- sta a 27,1 miliardi (-66,6%). Si tratta di quantità superiori ai livelli medi annui del periodo 2002-2017 (25,5 miliardi di lavori in gara e circa 18 miliardi di lavori aggiudicati) e del triennio 2018-2020 (39 miliardi in gara; 20,5 miliardi aggiudicati) ma distanti dai va- lori medi annui record del triennio 2021-2023 (circa 77 miliardi annui in gara; circa 68 miliardi annui aggiudicati).
Bandi e aggiudicazioni per anno e periodo
Gen-Ott 76.683
2023
Gen-Ott 48.561
2024
(importi in milioni di euro)
Media annua
77.225
Media annua
38.964
Media annua
25.478
23.563
33.193
32.283
32.919
29.625
28.073
30.716
25.211
25.341
21.496
17.663
16.261
26.307
25.118
17.190
22.695
29.199
41.149
46.544
42.830
91.642
97.202
Gen-Ott 81.166
2023
Gen-Ott 27.131
2024
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023
Media annua
67.785
Media annua
20.581
Media annua
17.697
13.044
15.340
18.623
24.490
23.131
18.881
17.084
21.568
19.736
21.972
14.900
12.828
15.258
16.838
14.951
14.506
18.477
20.160
23.105
49.918
58.648
94.789
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023
L’impatto delle risorse del PNRR e del PNC sulle opere pubbliche
ome si è visto, l’analisi del mercato delle opere pubbli- che fa emergere valori record degli importi dei bandi e delle aggiudicazioni. Sono numeri che riflettono la nuo-
va fase di crescita delle opere pubbliche a cui contribuiscono significativamente il PNRR e il PNC.
Dall’analisi dei bandi di importo superiore a 1 milione di euro censiti da Cresme Europa Servizi tra gennaio 2021 e ottobre 2024, emerge un’incidenza dei progetti PNRR-PNC sul totale del mercato delle opere pubbliche del 28% in relazione al nu- mero (6.326 bandi su 22.675 bandi totali) e del 34% riguardo all’importo (88,7 miliardi su 258,7 miliardi totali). Quest’ultima percentuale sale al 38% se si aggiungono 8,327 miliardi di euro relativi a due procedure di RFI SpA per l’affidamento di accor- di quadro, relativi a 2 programmi di interventi (per 30 lotti to- tali) per la manutenzione sistematica all’armamento ferrovia- rio (MSA) e per la manutenzione straordinaria all’armamento ferroviario (“Rinnovo”), utilizzabili anche per l’affidamento di lavori relativi a interventi di cui all’art. 28 del DL 19/2024, ricon- ducibili alla Missione 3 Componente 1 Investimento 1.7 “Upgra- ding, Elettrificazione e Resilienza, Stazioni al Sud”, parzialmen- te finanziati con risorse PNRR e a altri interventi parzialmente finanziati con risorse PNC. Riguardo agli importi, l’incidenza del PNRR sulle opere pubbliche è del 24% nel 2021 (anno di avvio della programmazione PNRR), del 48% nel 2022, del 37% nel 2023, e del 10,5% nel periodo gennaio-ottobre 2024 (una
percentuale che diventa del 29% aggiungendo gli 8,327 miliar- di dei 30 lotti RFI).
Un altro dato interessante è quello relativo allo stato di avanzamento delle procedure in gara. Il 79,5% dei progetti PN- RR-PNC in gara tra gennaio 2021 e ottobre 2024, per l’82,4% degli importi, risulta aggiudicato (percentuali che diventano del 79% e del 75,4% con i 30 lotti RFI). Tali percentuali sono prossime o superiori al 90% nel biennio 2021-2022; vicine all’80% nel 2023; inferiori al 10% nel 2024 in quanto, al 31 ot- tobre 2024, la gran parte delle gare sono aperte (quelle più recenti) o in fase di negoziazione.
Incidenza progetti PNRR-PNC sulle opere pubbliche 2021-2024
Bandi Numero 28%
Importo 34% - 38%
Aggiudicazioni Numero 35%
Importo 44%
Stato di avanzamento delle procedure di importo superiore a 1 milione di euro avviate nel periodo 2021-2024 per il totale opere pubbliche e per i lavori PNRR-PNC
(importi in milioni di euro)
Bandi |
Aggiudicazioni |
Incidenza % aggiudicazioni su bandi |
||||
Numero |
Importo |
Numero |
Importo |
Numero |
Importo |
|
Totale opere pubbliche |
||||||
2021 |
4.205 |
38.042 |
3.333 |
34.765 |
79,3 |
91,4 |
2022 |
6.336 |
85.460 |
5.174 |
73.935 |
81,7 |
86,5 |
2023 |
8.055 |
90.798 |
5.641 |
54.439 |
70,0 |
60,0 |
Gennaio-Ottobre 2023 |
6.875 |
71.436 |
5.137 |
49.450 |
74,7 |
69,2 |
Gennaio-Ottobre 2024 |
4.079 |
44.358 |
392 |
4.330 |
9,6 |
9,8 |
Totale 2021-2014 |
22.675 |
258.658 |
14.540 |
167.469 |
64,1 |
64,7 |
Lavori PNRR-PNC |
||||||
2021 |
231 |
9.252 |
205 |
9.197 |
88,7 |
99,4 |
2022 |
1.937 |
41.347 |
1.779 |
37.171 |
91,8 |
89,9 |
2023 |
3.619 |
33.629 |
3.006 |
26.494 |
83,1 |
78,8 |
Gennaio-Ottobre 2023 |
3.257 |
30.394 |
2.783 |
24.291 |
85,4 |
79,9 |
Gennaio-Ottobre 2024 senza (a) |
539 |
4.636 |
38 |
379 |
7,1 |
8,2 |
Gennaio-Ottobre 2024 con (a) |
569 |
12.964 |
6,7 |
2,9 |
||
Totale 2021-2014 senza (a) |
6.326 |
88.864 |
5.028 |
73.241 |
||
Totale 2021-2014 con (a) |
6.356 |
97.192 |
||||
Incidenza PNRR-PNC su opere pubbliche senza (a) |
28% |
34% |
35% |
44% |
||
Incidenza PNRR-PNC su opere pubbliche con (a) |
38% |
Fonte: CRESME Europa Servizi
(a) Con o senza gli accordi quadro (AQ) di RFI SpA (30 lotti dell’importo complessivo di 8,327 miliardi) descritti al punto 5.3 del presente Rapporto
ali dinamiche sono confermate dai dati contenuti nella banca dati dell’ANAC sulle procedure PNRR avviate e non ancora affidate. Nella nota ANAC diffusa a novembre
2024 si riporta che per l’insieme degli appalti di lavori, servizi e forniture con CIG PNRR avviati nel 2023 è arrivato all’affida- mento il 74% del valore appaltato. Per quelli avviati nel 2024, invece, solo il 5%, una percentuale che risente delle gare più recenti, tuttora in corso. Riguardo al valore dei soli appalti di la- vori si rilevano percentuali dell’82% nel 2023 e del 4% nel 2024 (compresi gli 8,327 miliardi dei 30 lotti RFI). Per gli appalti di forniture si osservano percentuali del 74% nel 2023 e dell’8% nel 2024; per i servizi 44% nel 2023 e 2% nel 2024.
Procedure PNRR avviate
e non ancora affidate - 2023-2024
(importi in milioni di euro)
Stato dell’affidamento delle procedure PNRR avviate nel 2023
(Incidenza % affidati su totale)
Fonte: Autorità nazionale anticorruzione (ANAC)
Totale complessivo
Totale CIG PNRR |
2023 |
2024 |
||
Oggetto principale |
N. CIG |
Valore |
N. CIG |
Valore |
Forniture |
54.857 |
10.569 |
2.401 |
5.425 |
Lavori |
24.960 |
37.353 |
2.731 |
13.578 |
Servizi |
82.663 |
9.725 |
1.478 |
2.539 |
Totale complessivo |
162.480 |
57.647 |
6.610 |
21.542 |
di cui CIG PNRR non ancora affidati |
2023 |
2024 |
||
Oggetto principale |
N. CIG |
Valore |
N. CIG |
Valore |
Forniture |
40.440 |
2.795 |
2.247 |
5.014 |
Lavori |
8.138 |
6.761 |
2.141 |
12.997 |
Servizi |
49.455 |
5.458 |
1.359 |
2.479 |
Totale complessivo |
98.033 |
15.014 |
5.747 |
20.490 |
Servizi Lavori Forniture
Totale complessivo
Servizi Lavori Forniture
Numero
39,7%
40,2%
67,4%
26,3%
74,0%
43,9%
81,9%
73,6%
Importo
Appalto integrato: da 11 miliardi (2021) a 34 miliardi (2023); il 50% del valore
in gara spetta alle infrastrutture strategiche e prioritarie
’analisi della domanda di opere pubbliche in Italia per si- stemi di realizzazione dei lavori fa emergere valori record dell’appalto integrato: si passa da 10,974 miliardi nel 2021 (25,6% del totale mercato) a 33,770 miliardi nel 2022 (36,8%), a 34,322 miliardi nel 2023 (35,3%). La metà del valore degli ap- palti integrati dell’intero periodo in osservazione (43,750 mi- liardi su 87,259 miliardi totali, 50,1%), per il 9% dei bandi (435 bandi su 4.808 bandi totali), è da ricondurre a infrastrutture
strategiche e prioritarie.
Bandi per tipo mercato 2021-2024
(importi in milioni di euro)
2021 |
2022 |
2023 |
gen-ott 2024 |
Totale 2021-2024 |
||||||
Numero |
Importo |
Numero |
Importo |
Numero |
Importo |
Numero |
Importo |
Numero |
Importo |
|
Totale OOPP - A |
23.377 |
42.830 |
27.137 |
91.642 |
27.887 |
97.202 |
19.020 |
48.561 |
97.421 |
280.235 |
Appalto integrato |
539 |
10.974 |
1.320 |
33.770 |
2.173 |
34.322 |
776 |
8.193 |
4.808 |
87.259 |
Altri mercati |
22.838 |
31.856 |
25.817 |
57.872 |
25.714 |
62.880 |
18.244 |
40.368 |
92.613 |
192.976 |
Infrastrutture strategiche e prioritarie - B |
328 |
12.178 |
251 |
24.025 |
340 |
20.345 |
81 |
4.982 |
1.000 |
61.530 |
Appalto integrato |
73 |
7.197 |
112 |
18.042 |
208 |
15.723 |
42 |
2.788 |
435 |
43.750 |
Altri mercati |
255 |
4.981 |
139 |
5.983 |
132 |
4.622 |
39 |
2.195 |
565 |
17.780 |
Incidenza % B/A |
1,4 |
28,4 |
0,9 |
26,2 |
1,2 |
20,9 |
0,4 |
10,3 |
1,0 |
22,0 |
Appalto integrato |
13,5 |
65,6 |
8,5 |
53,4 |
9,6 |
45,8 |
5,4 |
34,0 |
9,0 |
50,1 |
Altri mercati |
1,1 |
15,6 |
0,5 |
10,3 |
0,5 |
7,4 |
0,2 |
5,4 |
0,6 |
9,2 |
La fase espansiva dell’appalto integrato
(importi in milioni di euro)
5.405
2.788
18.599
2021 |
3.777 |
7.197 |
10.947 |
|
2022 |
15.728 |
18.042 33.770 |
2023
Gen-Ott 2024
8.193
15.723 34.322
2021-2024
43.750 (50,1%)
Altre infrastrutture Infrastrutture strategiche e prioritarie
Le infrastrutture prioritarie commissariate
o PNRR-PNC incidono per il 23% del mercato e sono per il 53% localizzate al Sud
e nelle isole
’aggregazione delle aggiudicazioni per area geografica, considerando che una parte non è riconducibile a una del- le due aree geografiche individuate, riguardo agli importi
aggiudicati tra gennaio 2021 e ottobre 2024 fa emergere l’at- tenzione posta agli investimenti al sud e nelle isole con la piena operatività dei commissari e con l’avanzamento della program- mazione PNRR-PNC.
Nelle otto regioni di sud e isole sono state aggiudicate gare per un ammontare complessivo di 76,899 miliardi, pari al 33% del mercato nazionale (230,486 miliardi). Il 37% del valore com- plessivo delle opere pubbliche affidate, 28,570 miliardi, riguar- da infrastrutture prioritarie commissariate o PNRR-PNC.
Nelle 12 regioni del Centro-Nord sono state aggiudicate gare per un ammontare complessivo di 116,603 miliardi, pari al 51% del mercato nazionale, dei quali solo il 15% riguarda infrastrut- ture prioritarie commissariate o PNRR-PNC.
L’importo dei lavori affidati non riconducibili a una delle due aree geografiche individuate ammonta a 36,985 miliardi, pari al 16% del mercato nazionale. In questo ambito le infrastrutture prioritarie commissariate o PNRR-PNC pesano per il 21%, 7,6 miliardi.
Importi aggiudicazioni per macro area geografica (Periodo gennaio 2021 - ottobre 2024)
(importi in milioni di euro)
Mercato OOPP
TOT.: 230.486
Infrastrutture prioritarie Commissariate o PNRR-PNC
TOT.: 53.412
Centro-Nord
116.603
51%
16%
N.R. a livello area geografica 36.985
Centro-Nord
17.242
32%
14%
N.R. a livello area geografica 7.600
33%
Sud e Isole
76.899
53%
Sud e Isole
28.570
Popolazione (ISTAT 1/1/2024)
66%
34%
TOT.: 58.989.749
Superficie territoriale kmq
59%
41%
TOT.: 301.329
Centro-Nord
Sud e Isole
Centro-Nord Sud e Isole
I mercati regionali delle opere pubbliche
Importi delle aggiudicazioni per regione e tipo mercato (Periodo gennaio 2021-ottobre 2024)
(importi in milioni di euro)
5.105
586
2.689
23.107
14.572
10.376
13.739
9.295
10.855
5.959
2.180
6.006
18.139 4.794
962
13.288
18.463
2.438
Importo
586
24.667
6.280
24.667
2.439
195
402
2.495
2.796
696
1.071
1.830
1.502
1.018
300
1.018
1.608
2.496
271
3.590
7.250
900
Importo
195
12.261
1.602
12.261
Totale opere pubbliche
Infrastrutture prioritarie commissariate o PNRR-PNC
Link a SILOS sezioni
Rapporti
per scaricare i file PDF dei Rapporti annuali e dei Rapporti intermedi di sintesi
Banca dati opere
per consultare i dati di sintesi di tutte le infrastrutture strategiche e prioritarie e i dati di dettaglio delle opere esaminate dal CIPESS, individuate ai sensi dell’articolo 4 del DL 32/2019, dell’art. 206 del DL 34/2020, dell’art. 33 del DL 13/2023 e dell’art. 4 del DL 35/2023, o contenute nell’elenco di cui all’Allegato IV (art. 44 del DL 77/2021)
Dati di sintesi
per consultare i dati di sintesi mediante il supporto di strumenti e grafiche che facilitano la visualizzazione e la comprensione dei dati aggregati contenuti nei rapporti
Sistema Informativo Legge Opere Strategiche
con nuovi grafici interattivi
Dati e informazioni riguardanti il complesso delle opere inserite nella programmazione delle infrastrutture strategiche nel periodo 2001-2014; le infrastrutture prioritarie individuate negli allegati ai Documenti di economia e finanza (DEF) dal 2015; gli interventi commissariati ai sensi dell’articolo 4 del DL 32/2019, dell’art. 206 del DL 34/2020, dell’art. 33 del DL 13/2023 e dell’art. 4 del DL 35/2023 e altre infrastrutture di trasporto, di competenza del MIT, inserite nel PNRR e nel PNC. Il sistema SILOS consente di consultare i dati puntuali resi disponibili, anche mediante diverse funzioni di ricerca, in formato di tipo aperto. È altresì possibile consultare i dati di sintesi mediante il supporto di strumenti e grafiche che facilitano la visualizzazione e la comprensione dei dati aggregati contenuti nei rapporti.
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