Realizzazione del collegamento intermodale Roma-Latina, tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave) e nomina del relativo commissario straordinario 3 marzo 2023 |
Indice |
Presupposti normativi|Contenuto| |
Presupposti normativiPremessa La relazione illustrativa allo schema di D.P.C.M. in esame sottolinea che, tenuto conto della complessità del Collegamento intermodale Roma-Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci) - Latina nord (Borgo Piave), l'art. 1, comma 473, della legge di bilancio 2023 (L. n. 197 del 2022) ha ritenuto necessario affidarne la realizzazione ad un Commissario straordinario, nominato ai sensi dell'art. 4 del D.L. n. 32 del 2019, per l'espletamento delle attività di programmazione, progettazione e affidamento degli interventi, da realizzare anche per fasi funzionali, nel limite delle risorse che si rendono disponibili a legislazione vigente. Come noto, con il richiamato decreto legge n. 32 del 2019 (c.d. Sblocca cantieri), è stata introdotta una disciplina che prevede strumenti operativi e semplificazioni procedurali volti a velocizzare la realizzazione di opere ritenute strategiche per lo sviluppo infrastrutturale del Paese.
Per approfondimenti su tale provvedimento si rinvia al
dossier a suo tempo predisposto.
Uno dei principali meccanismi contenuti nel decreto-legge n. 32 del 2019 consiste nel rimettere a decreti del Presidente del Consiglio dei ministri l'individuazione di interventi infrastrutturali per i quali si rende necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari per la loro realizzazione o completamento, in quanto caratterizzati da uno o più dei seguenti elementi: - elevato grado di complessità progettuale; - particolare difficoltà esecutiva o attuativa; - complessità delle procedure tecnico-amministrative; - rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale.
La
delibera CIPE del 25 giugno 2020, richiamata dal citato art. 1, comma 473, della legge di bilancio 2023 ha stabilito, tra l'altro, ai sensi dell'art. 166, comma 4-bis, del previgente Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 163 del 2006), la proroga di due anni, fino al 3 agosto 2022, del termine previsto per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilità, apposta con la delibera n. 88 del 2010. L'art. 1, comma 4, del D.L. 85/2022, ha disposto "la proroga di ulteriori due anni, fino al 3 agosto 2024, del termine previsto per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilità". Successivamente, l'art. 1, comma 2, della legge 5 agosto 2022, n. 108, ha abrogato il decreto-legge 7 luglio 2022, n. 85, disponendo, al contempo, che restano validi gli atti e i provvedimenti adottati, gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge, tra cui la proroga, fino al 3 agosto 2024, dei termini previsti per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilità.
Poteri e attribuzioni del Commissario I poteri e le attribuzioni del Commissario sono disciplinati dai commi 474-476 dell'art. 1 della legge di bilancio 2023 (L. n. 197 del 2022). Nel dettaglio, il Commissario straordinario, entro il 30 giugno 2023, provvede:
Il Commissario straordinario, per lo svolgimento delle attività affidate, può avvalersi della società ANAS Spa e delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato interessate, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica (comma 474). In relazione alle attività di cui sopra, il Commissario straordinario, in favore del quale è autorizzata l'apertura di apposita contabilità speciale, assume direttamente le funzioni di stazione appaltante e opera in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016), fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159), nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. Per lo svolgimento delle attività previste, le risorse disponibili a legislazione vigente, nel limite di 20 milioni di euro per l'anno 2023, affluiscono alla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario.
Allegati allo schema di DPCM
Con nota prot. 2642 del 23 gennaio 2023 (all.1) del Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è stato proposto, all'incarico di Commissario straordinario per la realizzazione del Collegamento intermodale Roma-Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci) - Latina nord (Borgo Piave), l'ing. Antonio Mallamo, amministratore unico di Azienda strade Lazio S.p.A. (Astral) e già Commissario straordinario per la realizzazione dell'asse viario Cisterna-Valmontone, di cui si allega il curriculum vitae (all.2) e la dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità, inconferibilità e conflitto di interessi ad assumere l'incarico (all.3). Sulla proposta di commissariamento dell'opera in questione sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Presidente vicario della Regione Lazio, espresso con nota prot. 77781 del 23 gennaio 2023 (all.4) e del Ministero dell'economia e delle finanze, espresso con nota prot. 3822 del 27 febbraio 2023 (all.5). Con nota prot. 16334 del 27 gennaio 2023 sono indicate le osservazioni espresse dalla Ragioneria generale dello Stato sullo schema in esame (all.6). |
ContenutoL'opera commissariata Il progetto integrato denominato "Corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone" è costituito da un sistema autostradale, per una lunghezza di circa 100 km, e dalle relative opere connesse di una lunghezza di circa 56 km, suddiviso nelle seguenti opere principali:
Il costo totale dell'intervento è pari a 2.050,76 milioni al 31 maggio 2022. Nell'Allegato Infrastrutture al DEF 2022 (pag. 148), tra le infrastrutture prioritarie, sono inserite, tra gli interventi relativi all'Itinerario Tirrenico Centro-Meridionale (RM-NA): la tratta Tor de Cenci-Latina (concessione autostradale da attivare) del costo di 1.371,30 milioni di euro, con una copertura finanziaria di 718,10 milioni di euro e un fabbisogno di 653,2 milioni; e la Bretella Cisterna - Valmontone (project review, con intervento inserito nella programmazione di Astral SpA) del costo di 649,53 milioni di euro, con una copertura finanziaria di 300,00 milioni di euro e un fabbisogno residuo di 349,53 milioni di euro. Per quanto riguarda la Bretella Cisterna-Valmontone, con il DPCM del 16 aprile 2021 l'Ing. Antonio Mallamo, Amministratore unico di ASTRAL SpA, è stato nominato, ai sensi dell'art. 4 del D.L. 32/2019, Commissario straordinario dell'intervento Collegamento stradale Cisterna-Valmontone e relative opere connesse. Da ultimo, con il recente accordo dell'agosto 2022 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Regione Lazio, è stata avviata la project review dell'opera, che ha introdotto una serie di modifiche tra le quali, per "la Cisterna Valmontone", il declassamento da categoria A (autostrada), a categoria B (extraurbana principale), con conseguente eliminazione del pedaggio. L'intervento comprende anche le opere connesse SP Velletri-Cori, Tangenziale di Lariano. Per la Roma-Latina l'intervento comprende: la tratta autostrada km 5+400 A91-svincolo provvisorio area di servizio "Aprilia Nord", la tratta da svincolo provvisorio area di servizio "Aprilia Nord" a Latina Borgo Piave e la viabilità di adduzione via dei Giardini. Per ulteriori approfondimenti sul progetto, nella sua formulazione precedente al citato accordo dell'agosto 2022, si rinvia alla scheda n. 51 del Sistema legge opere strategiche della Camera dei deputati (SILOS). Lo schema di DPCM
Lo schema di DPCM in esame (A.G. 29) si compone di cinque articoli.
L'articolo 1 disciplina la realizzazione del "Collegamento intermodale Roma-Latina tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci) - Latina nord (Borgo Piave), a cui è assegnato il codice unico di progetto (CUP- B51B06000390001), previsto dalla delibera CIPE n. 26 del 25 giugno 2020.
Si ricorda che il
Codice Unico di Progetto (CUP) è il codice che identifica un progetto d'investimento pubblico ed è lo strumento cardine per il funzionamento del
Sistema di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici (MIP). L'art. 11 della L. n. 3/2003 prevede l'obbligatorietà del CUP per "ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione".
L'articolo 2 prevede, al comma 1, la nomina a Commissario straordinario per l'intervento individuato dall'articolo 1, dell'Ing. Antonio Mallamo, ai sensi dell'articolo 1, comma 473, della legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022 n. 197), con decorrenza dalla data del presente provvedimento e fino alla consegna delle opere ultimate al soggetto gestore in via ordinaria. Al comma 2 si stabilisce inoltre che il Commissario straordinario può essere in ogni tempo revocato con le medesime modalità previste per la nomina. L'articolo 3 disciplina il monitoraggio dell'attività del Commissario. Il comma 1 dispone, in particolare, che il Commissario straordinario provvede, entro la data del 30 giugno 2023, alla rielaborazione, nella soluzione economicamente più vantaggiosa, del progetto definitivo dell'intervento, definisce il cronoprogramma dei lavori ed assume tutte le iniziative necessarie per l'affidamento, la realizzazione e la gestione dell'infrastruttura, da sottoporre all'approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS). In forza del comma 2, il Commissario straordinario trasmette al CIPESS per il tramite del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, entro il 30 novembre di ogni anno, una dettagliata relazione, circa lo stato di realizzazione dell'opera, sulle iniziative adottate e di prossima adozione, anche in funzione delle criticità rilevate nel corso del processo di realizzazione. L'articolo 4 disciplina i poteri, le facoltà e le funzioni del Commissario straordinario. Al comma 1 si dispone che il Commissario straordinario, per lo svolgimento delle attività affidate, può avvalersi della società ANAS S.p.A. e delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato interessate, senza maggiori o nuovi oneri per la finanza pubblica. Il comma 2 stabilisce che il Commissario straordinario, per lo svolgimento delle attività affidate, ai sensi dell'articolo 1, comma 475, della legge di bilancio 2023, assume direttamente le funzioni di stazione appaltante con contabilità speciale, e opera in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016), fatto salvo il rispetto delle disposizioni delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 159), nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione Europea.
Si fa notare che, poiché l'approvazione del progetto è rimessa dall'art. 3, comma 1, dello schema in esame, al CIPESS, l'art. 4 dello schema in esame non riproduce quanto previsto dal comma 2 dell'art. 4 del D.L. 32/2019, secondo cui l'approvazione dei progetti da parte dei Commissari straordinari, d'intesa con i Presidenti delle regioni territorialmente competenti, sostituisce, ad ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l'avvio o la prosecuzione dei lavori, fatta eccezione per quelli relativi alla tutela ambientale e alla tutela di beni culturali e paesaggistici.
L'articolo 5 disciplina gli oneri connessi alla nomina e alle attività del Commissario straordinario. Nel dettaglio, al comma 1 si prevede che al Commissario straordinario, in ragione dell'incarico attribuito, spetti un compenso o emolumento, determinato in misura non superiore a quella indicata all'articolo 15, comma 3, del D.L. 98/2011, e fatti salvi i limiti previsti dall'articolo 23-ter del D.L. 201/2011, costituito da una parte fissa e da una variabile, con oneri posti a carico del quadro economico degli interventi da realizzare. La parte fissa è stabilita in euro 50.000 annui lordi. La parte variabile, non superiore a euro 50.000 annui lordi, è riconosciuta in relazione al rispetto del cronoprogramma degli interventi finanziati di cui all'articolo 3. Al comma 2 è previsto che, per lo svolgimento delle attività di cui al comma 1, sono disponibili, a legislazione vigente, risorse nel limite di 20 milioni di euro, da versare alla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario, ai sensi dell'articolo 1, comma 476, della legge di bilancio 2023.
L'art.
23-ter
del D.L. 201/
2011 demanda a un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri la definizione del trattamento economico annuo onnicomprensivo di chiunque riceva a carico delle finanze pubbliche emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali. A tale fine è stato adottato il DPCM
23 marzo 2012 che stabilisce il limite massimo retributivo per emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con le pubbliche amministrazioni statali.
|