Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: RUE - Ufficio SG - Ufficio Rapporti con l'Unione europea
Titolo: Le priorità della Presidenza spagnola del Consiglio dell'Unione europea (1° luglio - 31 dicembre 2023)
Serie: Documentazione per le Commissioni - Attività dell'Unione europea   Numero: 24
Data: 19/09/2023
Organi della Camera: XIV Unione Europea


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Le priorità della Presidenza spagnola del Consiglio dell'Unione europea (1° luglio - 31 dicembre 2023)

19 settembre 2023


Indice

La Presidenza spagnola nel contesto del programma dei 18 mesi del Consiglio|Le priorità della Presidenza spagnola|La dimensione parlamentare della Presidenza spagnola|


La Presidenza spagnola nel contesto del programma dei 18 mesi del Consiglio

La Spagna ha assunto la Presidenza del Consiglio dell'UE per il secondo semestre del 2023 (dal 1° luglio al 31 dicembre 2023).
Il programma della Presidenza spagnola si colloca nel contesto del programma dei 18 mesi del Consiglio dell'UE, predisposto dal trio delle Presidenze del Consiglio di Spagna (II semestre 2023), Belgio (I semestre 2024) e Ungheria (II semestre 2024) e dall'Alto Rappresentante, che individua le priorità da perseguire dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2024.
Si ricorda che, in base alla decisione del Consiglio europeo del 1° dicembre 2009, n. 2009/881/UE, la Presidenza del Consiglio dell'Unione, ad eccezione della formazione "Affari esteri" assunta dall'Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, è esercitata da gruppi predeterminati di tre Stati membri per un periodo di 18 mesi. Tali gruppi sono composti secondo un sistema di rotazione paritaria degli Stati membri, tenendo conto della loro diversità e degli equilibri geografici nell'Unione. Ciascun membro del gruppo esercita a turno la Presidenza di tutte le formazioni del Consiglio, ad eccezione della formazione "Affari esteri", per un periodo di sei mesi.
Oltre a trovare soluzioni comuni alle sfide e ai compiti futuri, in particolare la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, unita alla crescente incertezza a livello mondiale, che impone all'Unione europea di rafforzare la sua resilienza e autonomia strategica, il programma dei 18 mesi individua le seguenti priorità: il rafforzamento della competitività globale dell'UE attraverso il potenziamento della base industriale in linea con la duplice transizione verde e digitale accelerata e utilizzando l'innovazione; la garanzia che la duplice transizione sia equa, giusta e inclusiva rafforzando la dimensione sociale dell'Europa, anche affrontando la sfida demografica che l'UE ha davanti a sé; il rafforzamento dei partenariati internazionali, della cooperazione multilaterale e della sicurezza in tutte le sue dimensioni, nonché lo sviluppo di una politica commerciale ambiziosa ed equilibrata, difendendo nel contempo gli interessi dell'UE in modo più assertivo, sulla base dei valori dell'UE, e accrescendo la sua capacità di agire nel settore della sicurezza e della difesa.
Il trio si impegna, inoltre, a orientare i lavori del Consiglio al termine dell'attuale ciclo istituzionale al fine di garantire una transizione agevole verso il prossimo ciclo e intende contribuire alle riflessioni su come integrare nuovi membri in modo da rafforzare le principali politiche europee.

Le priorità della Presidenza spagnola

Il programma della Presidenza spagnola indica quattro priorità:
  1. sostenere la reindustrializzazione e l'autonomia strategica aperta dell'UE;
  2. progredire nella transizione verde e nell'adattamento ambientale;
  3. promuovere una maggiore giustizia economica e sociale;
  4. rafforzare l'unità europea.
 
Per ognuna di tali priorità, la Presidenza indica i seguenti assi di intervento:

Reindustrializzazione dell'UE e autonomia strategica aperta

  • consolidare le condizioni per la reindustrializzazione dell'UE come prerequisito per la prosperità dei cittadini;
  • posizionare l'Unione Europea all'avanguardia della rivoluzione tecnologica, promuovere un quadro normativo che combini incentivi per lo sviluppo tecnologico e l'innovazione e la difesa del modello di protezione dei diritti degli utenti dell'UE;
  • rafforzare l'autonomia strategica aperta, riducendo le vulnerabilità delle forniture essenziali come cibo, energia e salute e consolidando le alleanze con partner affidabili;
  • far avanzare accordi di partenariato con regioni prioritarie, in particolare con i Paesi dell' America latina e dei Caraibi;
  • promuovere la competitività e la crescita economica sostenibile e inclusiva, rafforzando e approfondendo il mercato unico in occasione del 30° anniversario della sua creazione;
  • avanzare verso una digitalizzazione responsabile, colmando il divario digitale e garantendo la privacy digitale.

Progredire nella transizione verde e nell'adattamento ambientale

La Presidenza spagnola pone l'enfasi sulla necessità di compiere ulteriori passi avanti per la realizzazione della transizione verde e dei processi di adattamento ambientale al cambiamento climatico.
In particolare ritiene necessario:
  • completare la transizione verde in modo socialmente equo, favorendo la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e tenendo in particolare considerazione l' esclusione sociale e la povertà energetica;
  • combattere gli effetti del cambiamento climatico a livello globale ed europeo;
  • portare a termine la riforma del mercato elettrico, in modo che possa garantire prezzi convenienti per i cittadini;
  • promuovere la decarbonizzazione dell'economia europea, completando l'adozione del pacchetto di proposte legislative cosiddetto " Pronti per il 55%", presentato dalla Commissione europea nel luglio del 2021 per consentire la riduzione del 55% delle emissioni di gas ad effetto serra dell'UE entro il 2030;
  • promuovere lo sviluppo di un' economia verde, in grado di garantire posti di lavoro di qualità e la competitività delle imprese europee.

Maggiore giustizia economica e sociale

La Presidenza spagnola ritiene necessario promuovere un' economia sociale che garantisca che la ricchezza generata vada a beneficio di tutti i cittadini e serva a migliorare le loro opportunità e il loro tenore di vita. Ciò premesso, annuncia il proprio impegno in particolare per:
  • garantire i diritti dei lavoratori nei nuovi settori economici, assicurando il diritto a un lavoro dignitoso;
  • rafforzare lo Stato sociale europeo;
  • garantire la giustizia fiscale europea, promuovendo la definizione di norme minime comuni in materia di tassazione delle società e combattendo l'evasione e l'elusione fiscali, in particolare delle grandi imprese multinazionali;
  • riformare il Quadro finanziario pluriennale ( QFP) dell'UE 2021-2027 e la governance economica europea, introducendo regole fiscali più giuste, realistiche e prevedibili, che consentano agli Stati membri di finanziare le politiche e i servizi pubblici preservando al contempo la stabilità di bilancio;
  • proseguire l' attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali;
  • promuovere la parità di trattamento e l' inclusività, prestando particolare attenzione ai gruppi vulnerabili come i bambini, le donne vittime di violenza e le persone con disabilità;
  • conservare ed estendere i diritti legati alla cittadinanza europea;
  • progredire verso la coesione economica, sociale e territoriale delle regioni con squilibri naturali e geografici, garantendo la qualità della vita e lo stile di vita rurale;
  • migliorare la partecipazione dei cittadini dell'UE;
  • affrontare la sfida demografica e contrastare lo spopolamento;
  • completare l'Unione europea della salute, creando un spazio dei dati sanitari europei e rafforzando l'azione dell'UE per la cura e la salute mentale.

Rafforzare l'unità europea

  • Mantenere l'unità degli Stati membri e dei partner internazionali a sostegno dell'Ucraina, promuovendo una pace giusta sotto il principio della sovranità e integrità territoriale;
  • consolidare uno spazio strategico europeo sulla base dello sviluppo di interessi comuni tra l'UE e suoi partner;
  • far avanzare il processo di adesione all'UE dei Paesi candidati;
  • sostenere la revisione delle procedure decisionali dell'Unione europea per una loro maggiore efficienza, in particolare ampliando l'uso di voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio;
  • promuovere la politica estera e di sicurezza comune e lo sviluppo della sicurezza negli spazi europei strategici, in complementarità e collaborazione con la NATO;
  • rafforzare le relazioni con i partner strategici dell'UE, con particolare attenzione all' America Latina, ai Caraibi, agli Stati Uniti, al vicinato meridionale, all' Africa (il Sahel in particolare), ai Balcani occidentali e altri Paesi del vicinato europeo;
  • completare il Patto sulla Migrazione e Asilo, con l'obiettivo di una gestione della migrazione ordinata, umana, compassionevole, responsabile ed efficace, collaborando con i Paesi partner nello sviluppo di una dimensione esterna della migrazione dotata di risorse sufficienti e proteggendo i confini dell'UE e coloro che cercano un futuro migliore nell'UE;
  • migliorare la resilienza dell'UE e la sua capacità di gestione delle crisi;
  • rafforzare lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia e la difesa dei valori democratici e dello stato di diritto.
 

La dimensione parlamentare della Presidenza spagnola


Il ruolo del Parlamento del Paese che detiene la Presidenza semestrale del Consiglio

Il Parlamento del Paese che detiene la Presidenza semestrale del Consiglio dell'Unione europea presiede ed organizza gran parte delle riunioni organizzate nell'ambito della cooperazione interparlamentare, in coerenza con la prassi consolidata e con le Linee guida sulla cooperazione interparlamentare. Si tratta in particolare:
  1. delle riunioni delle conferenze interparlamentari che hanno carattere permanente ed istituzionalizzato, riunendosi regolarmente, di norma ogni sei mesi, in base ai rispettivi regolamenti interni o alle decisioni istitutive (COSAC, PESC/PSDC, SECG, JPSG). Di tali riunioni, la Presidenza di turno, oltre a curare i profili organizzativi, definisce l'ordine del giorno, in collaborazione con la Presidenza semestrale precedente e con quella successiva (cd. Troika), e predispone i progetti di conclusioni o contributo finale, ove previsto;
  2. di ulteriori incontri interparlamentari delle commissioni competenti su temi specifici, scelti dalla Presidenza, che possono assumere vari formati ed essere anche co-organizzati con il Parlamento europeo.
Secondo le richiamate Linee guida, il coordinamento complessivo delle attività interparlamentari dell'UE è esercitato invece dalla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'UE, che si riunisce annualmente sotto la Presidenza del Parlamento dello Stato membro che ha detenuto la Presidenza dell'UE nel secondo semestre dell'anno precedente.

Le conferenze interparlamentari istituzionalizzate

La COSAC
La Conferenza degli organi parlamentari specializzati per gli affari dell'UE dei Parlamenti dell'Unione si riunisce ogni sei mesi presso il Parlamento dello Stato membro che detiene la Presidenza semestrale del Consiglio. Composta da 6 membri delle Commissioni competenti per gli affari UE di ogni Parlamento nazionale e da 6 membri in rappresentanza del Parlamento europeo, la COSAC può sottoporre all'attenzione delle istituzioni dell'Unione i contributi che ritenga utili, che in ogni caso non vincolano i Parlamenti nazionali e non pregiudicano la loro posizione.
La Conferenza per il controllo parlamentare sulla PESC e sulla PSDC
La Conferenza per il controllo parlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla politica di sicurezza e difesa comune (PSDC) si riunisce due volte l'anno nel Paese che esercita la Presidenza semestrale del Consiglio o presso il Parlamento europeo a Bruxelles ed è composta da sei membri per ogni Parlamento nazionale (tre per Assemblea nel caso di Parlamenti bicamerali) e 16 membri per il Parlamento europeo, nonché da 4 membri osservatori per ciascun Parlamento dei Paesi europei appartenenti alla NATO. La Conferenza può adottare per consenso conclusioni non vincolanti.
 
La Conferenza sulla stabilità, il coordinamento economico e la governance nell'UE
La Conferenza sulla stabilità, il coordinamento economico e la governance nell'Unione europea è organizzata in attuazione dell'art. 13 del Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'unione economica e monetaria (cd. Fiscal Compact), al fine di rafforzare la cooperazione tra i Parlamenti nazionali e il Parlamento europeo e contribuire ad assicurare la trasparenza democratica nell'area della governance economica e delle politiche di bilancio dell'UE. La Conferenza si riunisce due volte l'anno: nel primo semestre presso il Parlamento europeo a Bruxelles, nel secondo presso il Parlamento del Paese che esercita la Presidenza semestrale del Consiglio dell´UE. Ciascun Parlamento determina la composizione e la dimensione della propria delegazione. Il Parlamento della Presidenza può presentare conclusioni non vincolanti.
Il Gruppo di controllo su EUROPOL
Il Gruppo parlamentare di controllo è stato costituito sulla base dell'art. 51, par. 1, del Regolamento 2016/794, che ha riformato il quadro giuridico di Europol. Il Gruppo è un organismo a composizione mista cui partecipano rappresentanti dei Parlamenti nazionali e del Parlamento europeo, con il compito di esercitare un monitoraggio politico delle attività di Europol anche per quanto riguarda l'impatto di tali attività sui diritti e sulle libertà fondamentali delle persone fisiche. Si riunisce due volte l'anno.

Il calendario delle riunioni interparlamentari della Presidenza Spagnola

In coerenza con le Linee guida sopra richiamate, il Parlamento spagnolo ha previsto un articolato calendario di incontri interparlamentari, riportato nella seguente tabella: