Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: RUE - Ufficio SG - Ufficio Rapporti con l'Unione europea
Titolo: Le priorità del semestre di Presidenza svedese del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio - 30 giugno 2023)
Serie: Documentazione per le Commissioni - Attività dell'Unione europea   Numero: 15
Data: 24/01/2023
Organi della Camera: XIV Unione Europea


+ maggiori informazioni sul dossier

Le priorità del semestre di Presidenza svedese del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio - 30 giugno 2023)

24 gennaio 2023


Indice

Priorità della Presidenza svedese del Consiglio dell'UE|Le priorità della Presidenza svedese|Il programma della Presidenza svedese nelle varie formazioni del Consiglio|La dimensione parlamentare della Presidenza svedese (1° semestre 2023)|


Priorità della Presidenza svedese del Consiglio dell'UE

La Svezia assumerà la Presidenza del Consiglio dell'UE nel primo semestre del 2023 (dal 1° gennaio al 30 giugno 2023). La Presidenza del Consiglio dell'UE sarà esercita dal Primo Ministro svedese Ulf Kristersson.
Le priorità della Presidenza svedese si collocano nel contesto del programma del trio di Presidenza - pubblicato il 10 dicembre 2022 congiuntamente ai Governi di Francia (Presidenza del Consiglio dell'UE nel primo semestre del 2022), Repubblica Ceca (Presidenza del Consiglio dell'UE nel secondo semestre del 2022) - che individua le priorità da perseguire nei 18 mesi che vanno dal 1º gennaio 2022 al 30 giugno 2023. Queste comprendono i seguenti temi: salute; relazioni con partner strategici, compresi i partner transatlantici e le potenze emergenti; protezione dei cittadini e delle libertà; sviluppo di una base economica; costruzione di un'Europa climaticamente neutra, verde, equa e sociale; promozione degli interessi dell'Europa e valori nel mondo. Si ricorda che, in base alla decisione del Consiglio europeo del 1° dicembre 2009, n. 2009/881/UE, la Presidenza del Consiglio dell'Unione, ad eccezione della formazione "Affari esteri", è esercitata da gruppi predeterminati di tre Stati membri per un periodo di 18 mesi. Tali gruppi sono composti secondo un sistema di rotazione paritaria degli Stati membri, tenendo conto della loro diversità e degli equilibri geografici nell'Unione. Ciascun membro del gruppo esercita a turno la presidenza di tutte le formazioni del Consiglio, ad eccezione della formazione "Affari esteri", per un periodo di sei mesi.

Le priorità della Presidenza svedese

Il programma della Presidenza svedese indica quattro priorità:
  • sicurezza e Unità;
  • competitività;
  • transizione verde ed energetica;
  • valori democratici e stato di diritto: il nostro fondamento.

Sicurezza e Unità

La Presidenza svedese intende dare priorità al sostegno economico e militare all'Ucraina ed al supporto nel suo percorso verso l'adesione all'UE, che richiederanno ulteriori sforzo a livello europeo ed a livello nazionale. La Presidenza indica che ulteriore iniziative saranno necessarie per la ricostruzione del paese e per le riforme versa una maggiore integrazione del Paese con l'UE.
La Presidenza intende, inoltre, promuovere un consenso per una forte politica di sicurezza e difesa, in stretta cooperazione con i Paesi partner. In tale ambito la Presidenza considera prioritario rafforzare l'azione comune europea nei confronti dell'aggressione della Russa nei confronti dell'Ucraina e dare applicazione alle iniziative previste dalla Bussola strategica dell'UE. Verrà proseguita la lotta contro il crimine organizzato transfrontaliero a tutela della sicurezza dei cittadini.

Competitività

La Presidenza svedese intende collocare il tema della competitività dell'Europa in cima all'agenda politica. La forza, la resilienza e il posizionamento internazionale dell'Europa - sostiene la Presidenza svedese - dipendono dalla produzione economica europea, che è strettamente legata al mercato unico e alle opportunità commerciali globali. L'UE, a giudizio della Presidenza svedese, deve continuare a impegnarsi per garantire un'economia sana e aperta, basata sulla libera concorrenza, sugli investimenti privati e su una digitalizzazione di successo.
La Presidenza svedese cercherà di porre in cima all'agenda politica un approccio concertato alla competitività europea.
Si ricorda che l'8 e 9 febbraio è previsto un Consiglio europeo straordinario che dovrebbe discutere sulle misure per rafforzare la politica industriale e la competitività europea.

Transizione verde ed energetica

La Presidenza svedese continuerà a impegnarsi per affrontare i prezzi elevati e volatili dell'energia, affrontando al contempo una riforma a lungo termine del mercato energetico.
L'UE deve dare l'esempio e il suo contribuito nella risposta globale alla sfida climatica, realizzando obiettivi climatici ambiziosi, stimolando la crescita e la competitività, a tal fine la Presidenza considera prioritario mettere in atti le iniziative già concordate nell'ambito del pacchetto Fit for 55 e accelerare la transizione energetica.
La Presidenza svedese indica che la transizione verso un futuro efficiente dal punto di vista delle risorse e privo di combustibili fossili richiederà grandi investimenti in industrie innovative ed a tal fine indica l'obiettivo di fornire il giusto quadro normativo e le giuste politiche per attrarre questi investimenti.

Valori democratici e stato di diritto

L'Unione europea si basa su valori democratici che aprono la strada alla coesione, alle libertà individuali, alla non discriminazione, all'aumento della produzione economica e all'influenza globale. Il rispetto del principio dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali è quindi un elemento essenziale della Presidenza svedese.

Il programma della Presidenza svedese nelle varie formazioni del Consiglio


Consiglio Affari Generali

Nell'ambito dei lavori del Consiglio affari generali, la Presidenza svedese intende proseguire il dialogo sullo stato di diritto paese per paese, portando altresì avanti i lavori del Consiglio sulle procedure dell'articolo 7 del TUE.
La procedura dell' articolo 7 sulla protezione dei valori UE, introdotta dal Trattato di Amsterdam nel 1997, prevede due meccanismi: uno per le misure preventive, se c'è un chiaro rischio di violazione dei valori UE, e uno per le sanzioni, se la violazione è avvenuta, che possono includere la sospensione del diritto di voto a livello del Consiglio dell'Unione europea e del Consiglio europeo.
La Presidenza darà seguito alla decisione del Consiglio europeo di concedere lo status di candidato all'Ucraina e alla Moldova e di offrire una prospettiva europea alla Georgia, e proseguirà il pro cesso di integrazione nell'UE dei Paesi dei Balcani occidentali, sottolineando che in tale ambito le riforme da parte di tali Paesi nel settore giudiziario e dello Stato di diritto sono prioritarie.
I paesi dei Balcani occidentali coinvolti nel processo di adesione all'UE sono: Albania ( avviati i negoziati), Bosnia-Erzegovina ( status paese candidato, non ancora avviati i negoziati), Kosovo ( potenziale candidato), Macedonia del Nord ( avviati i negoziati), Montenegro ( avviati i negoziati) e Serbia ( avviati i negoziati). I negoziati con la Turchia sono stati sospesi nel 2018, per le violazioni dello stato di diritto.
La Presidenza intende, inoltre:
  1. dare priorità alla revisione del funzionamento del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 da parte della Commissione, la cui pubblicazione è prevista per il secondo trimestre del 2023;
  2. sostenere gli sforzi della Commissione nell'attuazione degli accordi UE-Regno Unito e si adopererà quindi per stabilire una relazione lungimirante e più profonda.
    Si ricorda che tra l'UE e il Regno Unito sono in corso negoziati per garantire la corretta e piena applicazione del protocollo sull'Irlanda e l'Irlanda del Nord, allegato all'Accordo sul recesso del Regno Unito dall'UE;
  3. rafforzare e migliorare le capacità di preparazione e gestione delle crisi dell'UE, con particolare riferimento alla sicurezza informatica;
  4. far progredire il lavoro dell'UE in merito ai negoziati sulla proposta di regolamento sulla trasparenza e l'orientamento della pubblicità politica e sulle modifiche proposte alla legge elettorale dell'UE, con l'obiettivo di raggiungere un ampio consenso, in vista delle elezioni europee del 2024.
La Commissione europea ha presentato il 25 novembre 2021 una proposta di regolamento relativo alla trasparenza e al targeting della pubblicità politica, che mira a promuovere un elevato livello di trasparenza nella pubblicità politica nell'UE, a limitare l'uso della pubblicità mirata a fini politici e a facilitare la prestazione e il controllo transfrontalieri di servizi di pubblicità politica. La proposta è attualmente all'esame del Parlamento e del Consiglio, che il 13 dicembre 2022, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria, ha approvato il mandato per i negoziati con il Parlamento europeo.
Il Parlamento europeo ha approvato il 3 maggio 2022, su propria iniziativa, una proposta di regolamento relativo all'elezione dei membri del Parlamento europeo a suffragio universale diretto, che abroga, sostituendoli, la decisione del Consiglio (76/787/CECA, CEE, Euratom) e l'Atto relativo all'elezione dei membri del Parlamento europeo a suffragio universale diretto. La proposta prevede, in particolare: a) la costituzione di una circoscrizione paneuropea composta da 28 seggi supplementari, rispetto ai 705 eletti nelle circoscrizioni nazionali, da eleggere sulla base di liste di candidati transnazionali; b) liste chiuse obbligatorie, con un'alternanza tra candidate e candidati, o un sistema di quote, per garantire la parità di genere; c) il 9 maggio come data comune per le elezioni europee; d) il diritto di candidarsi alle elezioni per tutti gli europei a partire dai 18 anni; e) una soglia elettorale obbligatoria minima del 3,5% e massima del 5% per le circoscrizioni con 60 o più seggi (al momento presente solo in Germania); f) pari accesso alle elezioni per tutti i cittadini, compresi quelli con disabilità e l'opzione del voto per posta; g) la previsione, nelle liste paneuropee, di capilista candidati di ciascuna famiglia politica alla carica di presidente della Commissione (gli " Spitzenkandidaten"); h) la creazione di una nuova Autorità elettorale europea che supervisioni il processo e assicuri la conformità con le nuove norme. Il progetto è all'esame del Consiglio - secondo la procedura legislativa speciale prevista dall'articolo 223 del Trattato sul funzionamento dell'UE - che si deve esprimere all'unanimità e le disposizioni entrano in vigore previa approvazione degli Stati membri conformemente alle rispettive norme costituzionali. Nella relazione sullo stato di avanzamento dei lavori, presentata il 2 dicembre 2022 dal Segretariato del Consiglio si indica che nelle discussioni in sede di Consiglio non vi è unanimità a favore della proposta del Parlamento europeo nella sua forma attuale. Infatti la maggioranza delle delegazioni è chiaramente contraria alle principali innovazioni proposte dal Parlamento europeo e sussistono serie preoccupazioni relativamente al rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità per quanto concerne le disposizioni che intendono istituire una procedura uniforme in tutti gli Stati membri.
La Presidenza infine darà seguito ai lavori della Conferenza sul futuro dell'Europa e cercherà di raggiungere un ampio consenso tra gli Stati membri su come procedere con le sue proposte. Se le circostanze lo permetteranno, farà avanzare le discussioni su processi decisionali efficaci, compresa la proposta di introdurre il voto a maggioranza qualificata in alcuni settori della politica estera e di sicurezza comune.
La Conferenza, inaugurata il 9 maggio 2021, in occasione della Giornata dell'Europa, a Strasburgo, si è conclusa il 9 maggio 2022. La relazione finale approvata dalla Conferenza contiene 49 proposte, articolate in 326 misure, che sono state elaborate sulla base di un processo innovativo, mai utilizzato in precedenza, che si è basato su una ampia consultazione dei cittadini europei. < BR />Il Parlamento europeo ha adottato il 9 giugno 2022 una risoluzione sul seguito dei lavori della Conferenza, nel quale in particolare ha invitato il Consiglio europeo a convocare una Convenzione per la revisione dei Trattati. Il Parlamento europeo dovrebbe formulare ulteriori proposte di modifica dei Trattati in una risoluzione che dovrebbe essere esaminata dalla plenaria nella primavera del 2023. Il Consiglio europeo del 23 e 24 giugno 2022 non si è espresso sulla richiesta del Parlamento europeo di convocare una Convenzione europea e si è limitato a prendere atto delle proposte della Conferenza, invitando le istituzioni a garantirne un seguito efficace e ricordando l'importanza che i cittadini siano informati del seguito dato a tali proposte. Il 2 dicembre 2022 si è svolto un evento sul seguito delle proposte della Conferenza sul futuro dell'Europa, incentrato sulla partecipazione e il dialogo con i cittadini europei.

Consiglio Affari Esteri

Affari esteri
La Presidenza svedese considera prioritario il sostegno politico, economico, militare e umanitario all'Ucraina per contrastare l'aggressione della Russia, esercitando pressioni sulla Russia, sulla Bielorussia e sulle altre parti responsabili, anche attraverso l'imposizione di sanzioni. L'UE dovrà, inoltre, svolgere un ruolo importante per la creazione di una piattaforma di coordinamento internazionale per il sostegno alla ricostruzione dell'Ucraina.
Proseguiranno anche gli sforzi dell'UE per mitigare le ripercussioni globali della guerra, in termini di sicurezza alimentare. La Presidenza sottolinea la necessità per l'UE di sostenere le società civili e le opposizioni democratiche di della Russia e della Bielorussia.
Nell'ambito delle politiche del vicinato, la Presidenza, intende dare priorità alle relazioni con i Paesi del Partenariato orientale e dei Balcani occidentali, ed a condizioni stabili e sicure nel Mediterraneo orientale, comprese le relazioni di cooperazione e reciprocamente vantaggiose con la Turchia.
La Presidenza si adopererà per garantire che i diritti umani, la democrazia, lo Stato di diritto, la parità di genere, abbiano un impatto sulla politica estera e di sicurezza comune dell'UE. Intende contribuire alla revisione intermedia del Piano d'azione dell'UE sui diritti umani e la democrazia e si impegnerà per l'attuazione del Piano d'azione sulla parità di genere e l'emancipazione femminile nell'azione esterna 2021-2025 (GAP III).
Il lavoro per sviluppare la risposta dell'UE alle minacce informatiche continuerà, integrando le questioni di diplomazia informatica e la politica digitale esterna dell'UE nella politica estera generale.
Con riferimento alle relazioni con i partner internazionali la Presidenza svedese intende:
  • promuovere il rafforzamento della cooperazione con gli Stati Uniti, con Regno Unito, Canada e America Latina e anche la cooperazione UE-NATO e il sostegno dell'UE delle Nazioni Unite;
  • sostenere gli sforzi in corso per una politica comunitaria chiara, unita ed efficace nei confronti della Cina, basata sugli interessi e sui valori dell'UE e attuare la strategia dell'UE per la cooperazione nell'Indo-Pacifico definita nel 2022;
  • contribuire all'attuazione della comunicazione della Commissione europea sulla regione del Golfo, il rafforzamento dell'impegno dell'UE nella crisi in Yemen. Si cercherà di mantenere un approccio comune e di principio al conflitto in Siria;
  • continuare a perseguire una politica coerente nei confronti dell' Iran, compresi i continui sforzi per rilanciare l'accordo nucleare e una maggiore attenzione al rispetto dei diritti umani. La Presidenza si adopererà inoltre per garantire che gli sforzi dell'UE per contribuire a una soluzione negoziata a due Stati del conflitto tra Israele e Palestina continuino e sosterrà l'attuazione del partenariato dell'UE con il vicinato meridionale;
  • mettere in evidenza il valore aggiunto dell'UE come partner strategico dei Paesi africani, anche per quanto riguarda lo sviluppo, il commercio e le questioni di sicurezza. La cooperazione con l'Africa sarà molto importante per promuovere lo sviluppo democratico, sostenere l'ordine internazionale e affrontare le sfide globali quali gli sforzi per il clima, una migrazione sicura, ordinata e gestita e la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata transnazionale.
Difesa
Nell'attuale contesto segnato dal deterioramento della situazione della sicurezza in Europa, la Presidenza svedese:
  • darà priorità agli sforzi per rafforzare le capacità di azione e di difesa europee;
  • sosterrà gli sforzi dell'UE per continuare a fornire supporto militare all'Ucraina e si adopererà per attuare le sezioni della Bussola strategica relative alla difesa;
  • contribuirà allo sviluppo dei partenariati bilaterali, multilaterali e regionali dell'UE in materia di politica di sicurezza e di difesa, con particolare riferimento alla cooperazione UE-NATO;
  • promuoverà il lavoro su una strategia spaziale per la sicurezza e la difesa e intende inoltre far avanzare le iniziative per una politica di ciberdifesa dell'UE.
    Si ricorda che la Commissione europea dovrebbe presentare nella primavera del 2023 una comunicazione sulla strategia spaziale per la sicurezza e difesa, mentre ha già presentato, il 10 novembre 2022, una comunicazione sulla politica di ciberdifesa dell'UE, di cui è in corso di avvio l'esame congiunto presso le Commissione IV difesa e X attività produttiva della Camera dei deputati;
  • farà avanzare i negoziati su uno strumento a breve termine per potenziare l'industria europea della difesa attraverso appalti congiunti ed è pronta ad avviare i negoziati su un prossimo programma di investimenti europei a lungo termine nel settore della difesa, che dovrebbe essere presentato dalla Commissione nella primavera del 2023.
    La proposta di regolamento sull'istituzione di uno strumento per il rafforzamento dell'industria europea della difesa è stata presentata dalla Commissione europea il 19 luglio 2022, con l'obiettivo di rafforzare la base tecnologica e industriale della difesa europea, incentivando le economie di scala e la produzione di beni con una maggiore standardizzazione e quindi l'interoperabilità tra le diverse forze armate nazionali. Lo strumento proposto dalla Commissione, che dovrebbe disporre di un bilancio di 500 milioni fino al 2024, sosterrà le azioni dei consorzi composti da almeno tre Stati membri, che presenteranno progetti di appalti comuni o l'ampliamento di progetti di acquisizione cooperativa già avviati. La proposta è all'esame del Consiglio e del Parlamento europeo, che si devono ancora pronunciare in prima lettura nell'ambito della procedura legislativa ordinaria.
Politica di sviluppo
Nell'ambito dello sviluppo internazionale dell'UE, la Presidenza svedese:
  • si concentrerà sul sostegno all'Ucraina e sulla gestione dell'impatto globale dell'aggressione russa. Il ruolo che l'UE e i suoi Stati membri svolgono in qualità di maggiori donatori di aiuti al mondo sarà ulteriormente rafforzato;
  • contribuirà a rafforzare il ruolo dell'UE nella salute globale, sulla base della nuova strategia dell'UE per la salute globale e degli insegnamenti tratti dalla pandemia COVID-19;
  • continuerà a rafforzare gli sforzi dell'UE per combattere gli ostacoli allo sviluppo come la corruzione;
  • si adopererà per concludere i negoziati sull'accordo post-Cotonou con l'obiettivo di attuare un moderno accordo di partenariato tra l'UE e i Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico.

    L'accordo di Cotonou è il quadro generale per le relazioni dell'UE con i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico. Si ricorda che in attesa della conclusione dei negoziati del nuovo accordo, la validità dell'accordo di Cotonou attuale, che sarebbe dovuta scadere il 29 febbraio 2020, è stata estesa sino a quando non sarà entrato in vigore il nuovo accordo. Il 3 dicembre 2020 le parti hanno raggiunto un accordo politico per un nuovo accordo di partenariato volto a sostituire l'accordo di Cotonou. Il nuovo accordo che avrà una durata di 20 anni e il cui testo è stato inizializzato il 15 aprile 2021 e deve però ancora essere firmato. Il Ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha dichiarato giovedì 20 maggio 2021 che il suo paese metterà il veto in seno al Consiglio sull'approvazione dell'accordo indicando esso potrebbe aumentare la migrazione verso l'UE.
Politica commerciale
La Presidenza svedese intende dare priorità agli aspetti della politica commerciale che contribuiscono alla ricostruzione dell'Ucraina ed alle relazioni commerciali con gli Stati Uniti. La Presidenza si adopererà inoltre per:
  • continuare a sostenere il programma di libero scambio e partenariato dell'UE nella regione indo-pacifica e in America Latina, compresi Australia, Cile, India, Indonesia, Mercosur, Messico e Nuova Zelanda;
  • portare avanti la revisione del regolamento l regolamento relativo al sistema di preferenze generalizzate (SPG) per i Paesi in via di sviluppo e i negoziati sulla protezione contro la coercizione economica.
    La Commissione europea ha presentato la proposta di revisione del regolamento relativo al sistema di preferenze generalizzate il 22 settembre 2021, che è ancora in corso di esame presso il Consiglio e il Parlamento europeo che si devono ancora esprimere in prima lettura nell'ambito della procedura legislativa ordinaria.
    La proposta di regolamento sulla protezione dell'Unione e dei suoi Stati membri dalla coercizione economica - che prevede una serie di disposizioni volte a mira a garantire una risposta dell'Unione efficace, efficiente e rapida alla coercizione economica di Paesi terzi, compresa la dissuasione dalla coercizione economica nei confronti dell'Unione o di uno Stato membro e, come ultima risorsa, l'adozione di contromisure - è stata presentata dalla Commissione europea l'8 dicembre 2021 ed è in corso di esame presso il Consiglio e il Parlamento europeo, che si devono ancora esprimere in prima lettura nell'ambito della procedura legislativa ordinaria.
La Presidenza svedese indica, inoltre, come prioritario la promozione attraverso accordi commerciali bilaterali del commercio digitale e l'iniziativa congiunta sul commercio elettronico nell'ambito dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).

Consiglio Affari economici e finanziari

In un contesto di grande incertezza economica, dove si registra un'elevata inflazione, una seria crisi energetica e un rapido aumento dei tassi di interesse, la Presidenza svedese annuncia di volersi adoperare per l' unità e per un uso efficace degli strumenti comuni esistenti. Il programma della Presidenza svedese riserva una particolare attenzione alle seguenti questioni:
Supporto economico all'Ucraina : la Presidenza intende garantire discussioni costruttive e progressi sui modi in cui l'Unione può sostenere l'Ucraina, insieme ai partner bilaterali e alle istituzioni finanziarie internazionali. Altri Paesi, inoltre, afferma il programma, come la Moldavia, potrebbero necessitare di sostegno nel 2023 per fronteggiare le conseguenze economiche della guerra.
È stato recentemente approvato il regolamento (UE) 2022/2463 che istituisce uno strumento di assistenza finanziaria all'Ucraina per 18 miliardi di euro per il 2023.
Attuazione del Dispositivo per la ripresa e la resilienza e del Semestre europeo: la Presidenza svedese intende portare avanti l'implementazione del Dispositivo per la ripresa e la resilienza, tenendo conto di REPowerEU, e garantire l'effettiva attuazione del Semestre europeo, per gestire le attuali circostanze economiche eccezionali e modernizzare l'economia dell'Unione.
Lo scorso 14 dicembre il Consiglio dell'UE ha raggiunto un accordo provvisorio, in vista dei negoziati interistituzionali nell'ambito della procedura legislativa ordinaria, sulla proposta REPowerEU, che permette agli Stati membri di aggiungere un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU ai rispettivi Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR), allo scopo di finanziare investimenti e riforme volte ad accelerare la graduale eliminazione della dipendenza dell'Unione dai combustibili fossili.
Riforma della governance economica dell'UE: la Presidenza svedese intende continuare i lavori sulla riforma del quadro di governance economica dell'UE, tenendo tra l'altro conto delle proposte della Commissione europea e al fine di conseguire una politica economica responsabile che sostenga la transizione verso un debito pubblico sostenibile e la crescita in tutti gli Stati membri. La Presidenza intende altresì affrontare la questione della disattivazione della clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita prima del 2024.
Lo scorso 9 novembre la Commissione europea ha presentato una comunicazione che delinea gli orientamenti per la riforma del quadro della governance economica dell'UE. Prendendo a riferimento l'esperienza dei PNRR, in particolare la Commissione propone di porre al centro del Patto di stabilità e crescita riveduto dei piani nazionali strutturali di bilancio a medio termine (4 anni, estensibili fino a un massimo di 7) con cui gli Stati membri sarebbero chiamati a definire i propri impegni di bilancio, di riforma e di investimento (inclusi, ove necessario, quelli per correggere squilibri macroeconomici), all'interno di un quadro comune dell'UE.
Attivata, per la prima volta dalla sua introduzione, nel marzo 2020 per fronteggiare le gravi conseguenze della crisi pandemica, la clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita consente agli Stati membri di adottare misure di bilancio adeguate in caso di grave recessione economica della zona euro o dell'intera Unione. Le Istituzioni europee hanno deciso di mantenerla attiva anche nel corso del 2023 allo scopo di offrire agli Stati membri la flessibilità necessaria per reagire in modo rapido ed efficace alle conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina.
Fiscalità: la Presidenza svedese intende proseguire le discussioni in Consiglio sulla revisione della direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici, nonché i lavori sulla proposta per l'IVA nell'era digitale.
La proposta di direttiva del Consiglio che ristruttura il quadro dell'Unione per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità ha l'obiettivo di tassare maggiormente i combustibili più inquinanti e fornire a produttori, utenti e consumatori i giusti incentivi affinché adottino pratiche sostenibili.
Lo scorso 8 dicembre la Commissione europea ha presentato un pacchetto legislativo, cosiddetto VAT in the digital age (IVA nell'era digitale), volto a modernizzare e rendere il sistema dell'IVA dell'UE più efficace per le imprese e più resiliente alle frodi mediante l'adozione e la promozione della digitalizzazione.
Nel settore dell' imposizione diretta, la Presidenza svedese intende dare la priorità alle misure finalizzate a contrastare l'evasione fiscale, l'elusione fiscale, la pianificazione fiscale aggressiva e la concorrenza fiscale dannosa, ad esempio aggiornando la lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, e a garantire una maggiore trasparenza fiscale, rafforzando la cooperazione amministrativa dell'UE in materia fiscale.
In particolare, si segnala che è attualmente in corso di esame una proposta di direttiva del Consiglio (cd. DAC8 - non ancora tradotta in italiano) che modifica ulteriormente la direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale (cd. DAC) allo scopo di introdurre lo scambio automatico di informazioni sui redditi da criptoattività tra amministrazioni fiscali degli Stati membri dell'Unione europea.
È altresì in corso di esame presso le Istituzioni europee una proposta di regolamento che stabilisce misure finalizzate a conseguire un livello elevato di interoperabilità del settore pubblico nell'UE (cd. normativa su un'Europa interoperabile); sebbene l'iniziativa non si riferisca esclusivamente alla cooperazione e allo scambio di dati e informazioni nel settore fiscale, quest'ultimo, come espressamente precisato dalla Commissione europea, può rientrare tra i settori interessati dalla normativa proposta.
Settore finanziario: con riferimento al tema del contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, la Presidenza svedese intende contribuire ai negoziati per fissare un nuovo insieme di regole e creare un nuovo organismo dell'UE. Ritiene prioritaria inoltre la creazione di un'unione dei mercati dei capitali aperta e competitiva e, a tal riguardo, annuncia che intende proseguire i lavori sui quadri di regolamentazione per i fondi e i mercati degli strumenti finanziari e per istituire un punto di accesso unico europeo (ESAP) per le informazioni finanziarie e non finanziarie.
La proposta che modifica il regolamento sui mercati degli strumenti finanziari (MiFIR) introdurrebbe un sistema consolidato di pubblicazione europeo per facilitare l'accesso ai dati sulle negoziazioni da parte di tutti gli investitori.
Il punto di accesso unico europeo ( proposta di regolamento) offrirebbe un punto unificato di accesso alle informazioni pubbliche relative agli aspetti finanziari e alla sostenibilità, oltre a informazioni sulle imprese e sui prodotti di investimento dell'UE.
La Presidenza svedese è infine pronta ad avviare le discussioni sulle proposte che la Commissione europea dovrebbe presentare, nel corso della prima metà dell'anno, sull'euro digitale e sulla protezione dei consumatori.
Bilancio UE : la Presidenza svedese ritiene prioritario in particolare garantire la corretta, adeguata ed efficace applicazione del meccanismo di condizionalità per una sana gestione del bilancio dell'UE e la protezione degli interessi economici dell'Unione. In tale contesto, ritiene importante procedere a una revisione del regolamento finanziario.
Inoltre, intende proseguire le discussioni in corso sulla proposta della Commissione sulle nuove risorse proprie.
A dicembre 2021 la Commissione europea ha proposto ( proposta di decisione) di introdurre tre nuove fonti di entrate per il bilancio dell'Unione basate sul sistema di scambio di quote di emissione, sul meccanismo di aggiustamento delle frontiere per il carbonio e sull'accordo OCSE/G20 sull'imposta globale per le società.
Unione doganale: la Presidenza svedese intende proseguire i lavori per riformare l'unione doganale. Tra l'altro, intende portare avanti i negoziati sulla revisione del regolamento riguardante la fabbricazione e il commercio illegali di armi da fuoco.

Consiglio Giustizia e affari interni

Conseguenze dell'aggressione russa in Ucraina
Nel settore giustizia e affari interni del Programma, la Presidenza svedese sottolinea gli effetti dell' aggressione russa nei confronti dell' Ucraina per i profili della sicurezza interna e dei flussi migratori verso i Paesi vicini.
In tale contesto, il Programma  prevede l'intensificazione dei negoziati in corso sulla proposta di una nuova direttiva in materia di recupero e confisca dei beni, sottolineando il fatto che per garantire l'efficacia delle sanzioni dell'UE contro Russia, Bielorussia e altri Paesi, è necessario che gli Stati membri perseguano gli atti che violano le misure sanzionatorie.  Al riguardo, la Presidenza intende guidare i lavori in corso concernenti le norme minime sui reati e sulle relative sanzioni nei casi di violazione delle misure restrittive, nonché attivarsi in materia di responsabilità dei crimini di guerra e altri gravi reati commessi in Ucraina.
Giustizia e affari interni
Il programma della Presidenza include tra le priorità in materia di sicurezza le attività di contrasto alla criminalità organizzata, al terrorismo e all' estremismo violento.
In tale ambito, oltre a mettere in evidenza l'importanza del ruolo di Europol ed Eurojust nel contrasto al crimine trasnfrontaliero ed in generale del coordinamento delle indagini su reati che coinvolgono più Stati membri, la Presidenza considera prioritaria la imminente proposta di direttiva sul trasferimento dei procedimenti penali.
Il Programma individua ulteriori dossier legislativi concernenti le attività criminali declinate nel mondo digitale. Si tratta tra l'altro, dei lavori relativi allo all' accesso prove elettroniche, al miglioramento degli standard per lo scambio di informazioni, ai negoziati al miglioramento del regolamento Prum, e alla proposta della Commissione per migliorare le possibilità di raccogliere e utilizzare le informazioni anticipate sui passeggeri al fine di rafforzare i controlli alle frontiere e l'applicazione della legge.
Si ricorda che il quadro giuridico di Prum sostiene la cooperazione giudiziaria e di polizia a livello transfrontaliero in relazione a questioni penali, attraverso lo scambio automatizzato di dati specifici (dati relativi a profili DNA, impronte digitali e immatricolazione di veicoli) tra le autorità competenti per la prevenzione, l'indagine e l'accertamento di reati.
La Presidenza preannuncia altresì il suo impegno per quanto riguarda la prevenzione e il contrasto dei reati sessuali contro i bambini, nei negoziati relativi alla proposta di direttiva in materia di violenza contro le donne da parte dei partner, nonché con riferimento al processo di ratifica da parte dell'UE della Convenzione di Istanbul.
Presentata nel marzo del 2022, la proposta di direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica è tuttora all'esame delle Istituzioni legislative europee. In particolare, al Parlamento europeo la proposta è incardinata alla Commissione FEMM (Diritti delle donne ed equilibrio di genere) che ha fissato come scadenza per gli emendamenti il 30 gennaio 2023.
La proposta è stata esaminata dalla II Commissione (Giustizia) della Camera dei deputati nel corso della scorsa legislatura.
La  Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, (cosiddetta Convenzione di Istanbul) è uno strumento internazionale giuridicamente vincolante nei settori della prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e del procedimento penale nei confronti dei responsabili. La Convenzione di Istanbul ricade in parte tra le competenze dell'Unione Europea e, in altra parte, tra quelle degli Stati membri. In questo senso essa viene intesa come un accordo misto, in quanto tale concluso sia dall'Unione che dai singoli Stati. Nel 2016 la Commissione ha proposto l'adesione dell'UE alla Convenzione e nel 2017 ha proceduto, insieme alla Presidenza del Consiglio, alla firma della medesima a nome dell'UE. Ad oggi il processo di adesione non è stato ancora completato poiché il Consiglio non ha ancora adottato la decisione finale relativa alla conclusione. Una volta che l'UE avrà perfezionato la sua adesione, l'attuale iniziativa costituirà un'attuazione della convenzione nei settori di sua competenza. Come recentemente stabilito dalla Corte di giustizia dell'UE nel parere del 6 ottobre 2021, l'UE può decidere di aderire alla Convenzione anche se non tutti gli Stati membri l'approvano o l'hanno ratificata.
Infine, sono ritenuti altresì prioritari i negoziati concernenti la revisione della direttiva sulla criminalità ambientale (in merito alla quale il Consiglio ha approvato li suo mandato mentre il Parlamento europeo deve ancora pronunciarsi, nonché l'attuazione della strategia dell'UE in materia di droga e dell'UE, ivi inclusi i lavori per aggiornare il mandato dell'Agenzia europea per la droga.
La Presidenza svedese intende proseguire attivamente gli sforzi del Consiglio per sostenere il rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell'UE, tra l'altro, adoperandosi per garantire la conclusione prima possibile del processo di adesione dell'UE alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
Nel settore della giustizia il Programma prevede, tra l'altro, l'impegno della Presidenza nei negoziati relativi al riconoscimento della paternità, e all'insolvenza e responsabilità per prodotti difettosi.
Particolare importanza viene riservata, infine, alla proposta volta a rafforzare la tutela dei giornalisti e altri professionisti dei media che partecipano al dibattito pubblico dai procedimenti senza fondamento e dal contenzioso abusivo, nonché ai lavori in materia di digitalizzazione del sistema di cooperazione giudiziaria.
Migrazione
La Presidenza semestrale svedese del Consiglio dell'UE ha individuato tra le sue priorità un efficace sistema di migrazione e asilo, sia sotto il profillo dell' azione interna sia per quanto riguarda la politica estera di migrazione in cooperazione con i Paesi terzi. Nel Programma si sottolinea l'importanza della revisione del sistema di immigrazione e asilo in termini strategici e per garantire l'efficacia della cooperazione nel settore dello Spazio Schengen. A tal proposito la Presidenza entrante ha dichiarato l'intenzione di portare avanti i negoziati sul Nuovo patto sulla migrazione e l'asilo in linea con il citato patto con il Palamento europeo (la roadmap) volto a concluderli entro la legislatura europea.
La Presidenza intende anche lavorare per garantire una cooperazione più operativa, efficace e coordinata con i Paesi terzi.
Da ultimo, il Programma sottolinea la necessità di affrontare le conseguenze migratorie dell'invasione russa in Ucraina. Alla luce di tale fenomeno (come anche dell'aumento del rischio di calamità naturali indotto dai cambiamenti climatici), la Presidenza ha dichiarato il suo sostegno anche la cooperazione dell'UE in materia di protezione civile.

Consiglio Occupazione, politica sociale, sanità e consumatori

Occupazione e politica sociale
Al fine di garantire un ambiente di lavoro sano, sicuro e adeguato, la Presidenza svedese intende portare avanti i lavori sulla revisione della direttiva sull'amianto e iniziare quelli sulla prevista revisione della direttiva sugli agenti chimici, nonché continuare i negoziati in corso sulla proposta di direttiva relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali. Il programma annuncia altresì un primo briefing sullo stato di avanzamento del quadro strategico dell'UE in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027.
La proposta di revisione della direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un'esposizione all'amianto durante il lavoro ha l'obiettivo di ridurre ulteriormente l'esposizione dei lavoratori all'amianto.
Il quadro normativo delineato dalla proposta di direttiva relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali è volto a garantire il miglioramento della condizione giuridica, economica e sociale di quanti nell'UE prestino attività lavorativa attraverso piattaforme digitali (c.d. platform workers), le quali intermediano e organizzano l'attività svolta da lavoratori subordinati o autonomi in favore di clienti terzi (imprese o consumatori).
La Presidenza svedese intende, inoltre, lavorare sulla proposta di raccomandazione del Consiglio sul rafforzamento del dialogo sociale, la cui presentazione è stata annunciata dalla Commissione europea.
Intende, altresì, impegnarsi a favore di una maggiore parità di genere, anche dando seguito al paragrafo 202 della piattaforma d'azione di Pechino sull'integrazione istituzionale della dimensione di genere.
In tema di uguaglianza e non discriminazione, la Presidenza svedese dichiara che porterà avanti i negoziati sulle misure legislative (presentate dalla Commissione europea lo scorso dicembre) sugli organismi per la parità e sulla proposta di direttiva volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore (presentata a marzo 2021), nonché sulla proposta di direttiva antidiscriminazione.
Nel corso della XVIII legislatura, l'XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) ha proceduto all'esame della proposta sulla parità di retribuzione approvando un documento finale.
Afferma inoltre che continuerà a lavorare alla revisione dei regolamenti sul coordinamento della sicurezza sociale.
Infine, la Presidenza svedese intende proseguire i lavori sulla strategia per la salute e l'assistenza sociale, mettendo in rilievo le questioni riguardanti la vita indipendente degli anziani e l'invecchiamento della popolazione. In tale contesto, preannuncia la presentazione di una relazione del gruppo ad alto livello sul futuro della protezione sociale e dello stato sociale nell'UE. La Presidenza svedese intende anche adoperarsi per promuovere e rafforzare i diritti dei bambini e per promuovere, proteggere e garantire il pieno ed equo godimento dei diritti umani per le persone con disabilità, prendendo a riferimento la strategia dell'UE per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.
Sanità
La Pesidenza svedese intende fare tesoro degli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID-19 ed affrontare le numerose questioni nel settore sanitario e medico cure che devono essere negoziate, come la proposta per la realizzazione dello Spazio europeo dei dati sanitari e la proposta di regolamento sulle norme di qualità e sicurezza per le sostanze di origine umana destinate all'applicazione umana.
La prima proposta di regolamento, presentata nel maggio 2022, è volta a favorire l'accesso ai dati sanitari elettronici e loro condivisione.
La seconda iniziativa legislativa, presentata nel luglio 2022, aggiorna la normativa sull'utilizzo di sangue, tessuti e cellule per trasfusioni, trapianti e interventi di procreazione medicalmente assistita. La normativa stabilisce requisiti di qualità e sicurezza per tutte le attività, dalla donazione all'applicazione sugli esseri umani.
La Presidenza promuoverà inoltre l'attuazione del Piano europeo di lotta contro il cancro.
Il piano, presentato dalla Commissione nel dicembre 2021, individua gli interventi necessari per ridurre la diffusione delle patologie oncologiche, da misure di prevenzione al miglioramento dell'accesso alle cure e ai test diagnostici.
La Presidenza coordinerà la posizione dell'UE nel corso dei negoziati in seno all' Organizzazione mondiale della Sanità per l'adozione di un trattato internazionale sulle pandemie e nuove modifiche supplementari al Regolamento Sanitario Internazionale.
Attribuirà priorità alle politiche per l'accessibilità dei prodotti farmaceutici, tenendo conto delle carenze medicinali e dispositivi medici che possono verificarsi, come è accaduto durante la pandemia di COVID-19. Pertanto avvierà i lavori sulle proposte che la Commissione presenterà a breve per aggiornare la legislazione farmaceutica e introdurre nuove norme in materia di medicinali orfani pediatrici e sosterrà l'attuazione del nuovo regolamento sui dispositivi medici.
Si adopererà infine per mantenere in cima all'agenda internazionale gli sforzi per la possibilità di trattamenti efficaci delle infezioni batteriche in esseri umani e animali e mantenere alta l'attenzione a livello dell'UE e globale sulla resistenza antimicrobica.

Consiglio Competitività

Mercato interno e industria
Nel settore del mercato interno, di cui ricorre il 30° anniversario, la Presidenza svedese intende proseguire gli sforzi volti ad eliminare gli ostacoli agli scambi di beni e servizi e a migliorare l'applicazione e il rispetto delle norme vigenti, nell'ottica in particolare di rafforzare la competitività dell'UE e accelerare la duplice transizione digitale e verde.
La Presidenza intende inoltre:
  • dare priorità ai negoziati sulla proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti e sulla revisione del regolamento sui prodotti da costruzione.
    La proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili, pubblicata il 30 marzo 2022, definisce un quadro volto a fissare specifiche per la progettazione ecocompatibile di determinati gruppi di prodotti, allo scopo di migliorarne la circolarità, le prestazioni energetiche e altri aspetti legati alla sostenibilità ambientale.
    Anche la proposta di revisione del regolamento che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione è stata presentata lo scorso 30 marzo;
  • occuparsi dei negoziati sullo Strumento per le emergenze nel mercato unico e sulle proposte riguardanti l'immissione sul mercato di prodotti realizzati con il lavoro forzato e l'affitto di alloggi a breve termine nel mercato interno.
    Lo Strumento ( proposta di regolamento) comprende un quadro di misure atte ad anticipare gli impatti delle crisi sul mercato unico nonché a prepararsi e a rispondere a tali impatti, al fine di salvaguardare la libera circolazione di beni, servizi e persone e la disponibilità di beni e servizi essenziali in caso di emergenze future.
    La proposta di regolamento che vieta i prodotti ottenuti con il lavoro forzato sul mercato dell'Unione stabilisce norme che vietano agli operatori economici di immettere e mettere a disposizione sul mercato dell'Unione o di esportare dal mercato dell'Unione prodotti ottenuti con il lavoro forzato, compreso il lavoro minorile forzato.
    La proposta di regolamento concernente i servizi di locazione di alloggi a breve termine è volta a rafforzare la trasparenza nelle locazioni a breve termine stabilendo norme per la raccolta e condivisione di dati da parte dei gestori delle piattaforme online del settore e delle autorità competenti.
  • annuncia che avvierà i negoziati su una proposta di direttiva ( che deve essere presentata dalla Commissione europea nella primavera 2023), che aggiorna l'uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario.
Nell'ambito della politica industriale, la Presidenza attende la presentazione da parte della Commissione europea ( prevista ai primi di marzo 2023) di una un' iniziativa sulle materie prime critiche e darà inoltre priorità alla revisione degli standard di emissione Euro 7 per i veicoli con motore a combustione per la quale intende avviare i negoziati in seno al Consiglio. La Presidenza intende, inoltre proseguire i lavori sulla legge europea sui chip (il cosidetto Chips Act) al fine di rafforzare l'ecosistema europeo dei semiconduttori e la creazione di opportunità di diversificazione per un'economia sempre più digitale.
La proposta di regolamento recante la revisione degli standard di emissione Euro 7 per i veicoli con motore a combustione è stata presentata dalla Commissione europea il 10 novembre 2022 ed è attualmente all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio, che si devono ancora esprimere in prima lettura, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria.
La  proposta di regolamento sui semiconduttori, il cosiddetto ‘Chips Act', ha l'obiettivo di rendere l'UE leader nel campo della progettazione, della fabbricazione e dell'imballaggio di chip avanzati, e ridurre così il suo grado di dipendenza dai paesi terzi per gli approvvigionamenti. La proposta è attualmente all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio, che si devono ancora esprimere in prima lettura, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria.
Ricerca e innovazione
La Presidenza intende sostenere misure che promuovano lo scambio aperto di conoscenze e dati all'interno dello Spazio europeo della ricerca, con particolare riferimento ad un maggiore accesso alle infrastrutture di ricerca, ai loro dati e servizi, per i ricercatori, le imprese e la società in generale.
Indica che, per facilitare la transizione verso una scienza globale aperta, ci sono sfide e necessità che devono essere affrontate sia a livello nazionale che internazionale e che riguardano, in particolare, i costi, le competenze e le questioni relative alla sicurezza e alla protezione dei dati della ricerca, e ai diritti di proprietà intellettuale.
Intende, inoltre promuovere nell'ambito del Chips Act un partenariato europeo sulla ricerca sui semiconduttori e sulle tecnologie correlate.
Spazio
La Presidenza intende promuovere i negoziati sulla proposta di regolamento che istituisce il programma dell'Unione per la connettività sicura per il periodo 2023-2027.
La Commissione ha presentato la proposta di regolamento che istituisce il programma dell'Unione per la connettività sicura per il periodo 2023-2027, il 15 febbraio 2022. La proposta è attualmente all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio, che si devono ancora esprimere in prima lettura, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria. Il programma è particolarmente importante per quanto riguarda l'orbita bassa, attualmente, sempre più spesso occupata da mega-costellazioni di paesi terzi. Il programma terrà conto delle sinergie con le altre componenti del programma spaziale dell'Unione, quali i sistemi Galileo (navigazione satellitare) e Copernicus (osservazione della Terra), nonché delle capacità di conoscenza dell'ambiente spaziale.

Consiglio Trasporti, telecomunicazioni ed energia

L'invasione russa dell'Ucraina sta avendo un forte impatto sull'energia europea e sul mercato europeo dei trasporti, provocando rialzi dei prezzi dell'energia, un approvvigionamento energetico incerto e interruzioni nella fornitura di beni e dimostrando che l'UE deve diventare rapidamente indipendente dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde, peraltro cruciale anche per il conseguimento degli obiettivi climatici dell'Unione. Il programma della presidenza svedese pone l'accento sull'urgenza di assicurare un approvvigionamento sicuro di una maggiore quota di elettricità non derivante da combustibili fossili, nel rispetto del diritto degli Stati membri di determinare il proprio mix energetico, e di accelerare la transizione verso la sostenibilità del sistema dei trasporti.
Trasporti
La Presidenza intende concentrarsi sui triloghi sulle proposte legislative in materia di trasporti presentate dalla Commissione europea nell'ambito del c.d. pacchetto " Pronti per il 55%".
Nella comunicazione sul Green Deal la Commissione europea stima che il raggiungimento della neutralità climatica nel 2050 richieda all'intero settore dei trasporti di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra del 90%. Il citato pacchetto, presentato nel luglio 2021 per adeguare la normativa unionale in materia di clima, energia e trasporti ai nuovi obiettivi climatici fissati dal Green Deal e dal regolamento sul clima. comprende numerose proposte per la decarbonizzazione dei trasporti: sul contributo del trasporto aereo alla riduzione delle emissioni, sui livelli di emissioni di CO2 dei veicoli, per la realizzazione di un' infrastruttura di distribuzione dei carburanti alternativi, per la diffusione di carburanti alternativi nel trasporto aereo e marittimo. Inoltre, la revisione del sistema di scambio di quote di emissioni di CO2 ( ETS), prevede la sua estensione al trasporto su strada, mentre la revisione della direttiva sull' energia da fonti rinnovabili prescrive obiettivi di utilizzo delle rinnovabili nel settore dei trasporti. Le proposte, esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, sono al momento oggetto dei negoziati interistituzionali (per approfondimenti si veda il dossier curato dall'Ufficio Rapporti con l'Unione europea).
La Presidenza intende, poi, far progredire i negoziati sulla revisione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e portare avanti la revisione della direttiva sui sistemi di trasporto intelligente, per migliorare la connettività e l'automazione della mobilità su strada e di altri modi di trasporto. Intende altresì far proseguire i negoziati sulla revisione della normativa sul Cielo unico europeo.
La proposta di regolamento volta ad aggiornare gli orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) è stata presentata dalla Commissione europea nel dicembre 2021 nell'ambito di un pacchetto di iniziative per la mobilità sostenibile per per ammodernare l'infrastruttura di trasporto europea e potenziarne il contributo agli obiettivi di decarbonizzazione. E' stata successivamente modificata per tenere conto della nuova situazione geopolitica creatasi per effetto dell'aggressione russa all'Ucraina. Sulla proposta, tuttora all'esame del Parlamento, il Consiglio ha raggiunto nel dicembre scorso un orientamento generale. Del citato pacchetto sulla sostenibilità dei trasporti fa parte anche la proposta di direttiva per la revisione della direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti (ITS). L'iniziativa mira a tener conto dell' evoluzione tecnologica di tali strumenti, di sviluppi come la mobilità connessa e automatizzata, delle applicazioni di mobilità come servizio (Mobility as a Service, MaaS). Intende inoltre migliorare la disponibilità e l' interoperabilità dei dati digitali che alimentano tali servizi creando le premesse per la realizzazione di uno spazio comune europeo dei dati sulla mobilità. Sulla proposta, tuttora all'esame del Parlamento europeo, il Consiglio ha definito la propria posizione con l'adozione di un orientamento generale.
Le Commissioni trasporti e politiche Ue hanno avviato l'esame della proposta nel mese di dicembre.
La proposta di regolamento sull'implementazione del Cielo Unico europeo, e volta a riformare i servizi di navigazione e controllo aereo presentata nel 2013, è oggetto di negoziati interistituzionali dal luglio 2021, senza che sia stato possibile giungere ad un accordo.
La Presidenza intende avviare i negoziati in sede di Consiglio le proposte in materia di trasporto stradale, ferroviario e intermodale, per la revisione della direttiva sulle patenti di guida, di trasporto merci e trasporto aereo che la Commissione europea dovrebbe presentare nella prima metà del 2023.
Anche per i trasporti marittimi, la Presidenza avvierà i negoziati in sede di Consiglio sul pacchetto sulla sicurezza marittima di prossima presentazione che dovrebbe comprendere la revisione delle direttive per il rispetto degli obblighi dello Stato di bandiera, in materia di controlli da parte dello Stato di approdo e di inchieste sugli incidenti marittimi.
Telecomunicazioni
Il programma della Presidenza svedese osserva che lo sviluppo di nuove tecnologie contribuisce a realizzare un'Europa più innovativa, competitiva, inclusiva, sicura e sostenibile. Ciò include l'introduzione di norme uniformi sull'intelligenza artificiale nel mercato interno, sulle quali la Presidenza svedese annuncia un impegno negoziale con il Parlamento europeo.
È all'esame del legislatore europeo la proposta di regolamento presentata il 21 aprile 2021 recante un quadro giuridico in materia di intelligenza artificiale.
La Presidenza svedese intende inoltre:
  • far avanzare i negoziati in merito alla proposta che definisce un quadro per un'identità digitale europea (e-ID) che sarebbe messo a disposizione di tutti i cittadini, i residenti e le imprese dell'UE mediante un portafoglio europeo di identità digitale.
    La proposta di regolamento relativa al quadro per un'identità digitale europea è intesa in particolare a garantire alle persone e alle imprese l'accesso universale all'identificazione e all'autenticazione elettroniche sicure e affidabili mediante un portafoglio digitale personale sul telefono cellulare. A dicembre 2022 il Consiglio dell'UE ha adottato il suo orientamento generale sulla proposta;
  • contribuire all'attuazione della Strategia europea in materia di dati. Afferma a tal riguardo di voler riprende e portare avanti i negoziati sul cosiddetto Data Act.
    La proposta di regolamento riguardante norme armonizzate sull'accesso equo ai dati e sul loro utilizzo ( normativa sui dati), presentata il 23 febbraio 2022, tuttora in corso di esame, stabilisce regole comuni per disciplinare la condivisione dei dati generati dall'uso di prodotti connessi o servizi connessi (es. Internet of Things, macchine industriali);
  • avviare i lavori del Consiglio sulla cosiddetta Connectivity Infrastructure Act (legge sulle infrastrutture di connettività), concepita per ridurre i costi di espansione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità;
  • portare avanti i negoziati sull' Interoperable Europe Act, ritenuta un'iniziativa fondamentale per creare le condizioni per una migliore cooperazione a livello di UE in materia di scambio di dati e soluzioni informatiche tra le amministrazioni nazionali
    La proposta di regolamento per un'Europa interoperabile, presentata dalla Commissione europea lo scorso 18 novembre, stabilisce misure volte a rafforzare l'interoperabilità e la cooperazione transfrontaliere nel settore pubblico nell'Unione;
  • portare avanti i negoziati in Consiglio sul Cyber Resilience Act e i triloghi sul regolamento relativo alle misure di cibersicurezza nelle istituzioni, negli organi e negli organismi dell'UE.
    La proposta di regolamento sulla resilienza informatica è volta ad introdurre requisiti obbligatori in materia di cibersicurezza per i prodotti con elementi digitali, durante l'intero ciclo di vita. Sulla proposta di regolamento che stabilisce misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nelle istituzioni, negli organi e negli organismi dell'Unione il Consiglio ha adottato un orientamento generale;
  • proseguire i negoziati con il Parlamento europeo sul regolamento ePrivacy, osservando che la sicurezza e la protezione della vita privata nelle comunicazioni elettroniche rimangono di grande importanza per l'ulteriore sviluppo del mercato unico digitale.
    La proposta di regolamento in materia di e-privacy intende stabilire norme in materia di tutela dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche e giuridiche per quanto attiene alla fornitura e all'uso di servizi di comunicazione elettronica, in particolare il diritto al rispetto della vita privata e delle comunicazioni nonché la tutela delle persone fisiche in merito al trattamento dei dati personali.
Energia
La Presidenza attribuisce priorità al monitoraggio degli sviluppi nei mercati dell'energia e all'attuazione delle misure adottate, all'esame di eventuali ulteriori proposte di emergenza e alla riforma dell'assetto del mercato elettrico dell'UE.
In questa prospettiva si assegna importanza alla conclusione dei lavori sul pacchetto Pronti per il 55%, per il raggiungimento dell'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e per l'autosufficienza energetico dell'UE. La Presidenza continuerà a guidare i triloghi informali con il Parlamento Europeo in merito alle proposte di revisione delle direttive sull' energia da fonti rinnovabili e sull' efficienza energetica.
La proposta della Commissione modifica la direttiva sull' energia da fonti rinnovabili, per portarne la quota nel sistema energetico dell'Unione ad almeno il 40% del consumo finale lordo di energia (contro il 32% attuale). Sono previsti tra l'altro obiettivi specifici per i trasporti, l'edilizia e l'industria. Con il Piano REPowerEU la Commissione ha proposto di innalzare ulteriormente la quota dell'energia da fonti rinnovabili nel mix energetico dell'UE per portarlo al 45%.
La proposta della Commissione per la revisione della direttiva sull' efficienza energetica è volta ad incrementare l'obiettivo di riduzione del consumo di energia portandolo a -39% per il consumo di energia primaria e -36% per il consumo di energia finale (rispetto alle proiezioni 2007, l'obiettivo attuale è 32,5%). Gli Stati membri dovranno risparmiare sul consumo finale di energia almeno l'1,5% (rispetto all'attuale 0,8%) ogni anno dal 2024 al 2030. Obblighi specifici di riduzione dei consumi sono previsti per il settore pubblico (amministrazione, trasporti, istruzione, servizi sanitari, illuminazione stradale, ecc.) che dovrà ridurre i consumi dell'1,7% ogni anno. La proposta prevede anche che gli Stati membri procedano ogni anno alla riqualificazione energetica di almeno il 3% degli edifici della pubblica amministrazione. Con il piano REPowerEU la Commissione ha proposto di aumentare il risparmio energetico, riducendo ulteriormente il consumo di energia e portandolo dal 9% (rispetto al 1990) al 13%. Il Consiglio ha definito nel giugno scorso un orientamento generale su entrambe le proposte, tuttora all'esame del Parlamento europeo.
La Presidenza porterà avanti anche i lavori sulla proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici.
La proposta sulla prestazione energetica degli edifici, presentata il 15 dicembre 2021 e su cui il Consiglio ha raggiunto un orientamento generale il 25 ottobre 2022, integra il citato pacchetto " Pronti per il 55%" con l' obiettivo di far sì che tutti gli edifici nuovi siano a emissioni zero entro il 2030 e gli edifici esistenti lo divengano entro il 2050. Secondo le stime della Commissione, gli edifici sono responsabili a livello dell'Unione del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra legate al consumo energetico. La proposta, su cui il Consiglio ha concordato un orientamento generale il 25 ottobre scorso,  è ancora all'esame della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo (ITRE), che dovrebbe concludere i lavori all'inizio di febbraio, mentre l'esame in plenaria è previsto indicativamente per la seduta del 13 marzo.
La Presidenza continuerà a lavorare sulle proposte relative all' idrogeno e alla decarbonizzazione del mercato del gas e proseguirà inoltre il lavoro sulla proposta di regolamento sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore energetico.
Le due proposte, una di regolamento e una di direttiva, per la decarbonizzazione del mercato del gas, sono state presentate nel dicembre 2021 come completamento del  citato pacchetto " Pronti per il 55%" e sono volte a favorire il passaggio dal gas naturale fossile al gas da fonti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, tra cui biometano e idrogeno,". Mirano a creare le premesse per la creazione di un mercato dell'idrogeno, e di un'infrastruttura dedicata anche per gli scambi con paesi extra-UE. Le nuove norme riguardano l'accesso alle infrastrutture per l'idrogeno, compresa la distinzione tra attività di produzione e di trasporto, la fissazione delle tariffe e la creazione di una struttura di governance, la rete europea dei gestori di rete per l'idrogeno ( European Network of Network operators for Hydrogen, ENNOH)  che dovrebbe promuovere il coordinamento transfrontaliero e l'interconnessione delle reti. Entrambe le proposte sono tuttora all'esame delle istituzioni europee che devono ancora definire la propria posizione in prima lettura nell'ambito della procedura legislativa ordinaria.
La proposta per la riduzione delle emissioni di metano nel settore energetico, presentata nel marzo 2022, e ancora all'esame delle istituzioni europee, mira a ridurre la produzione di questo gas fortemente climalterante, secondo soltanto all'anidride carbonica in termini di contributo complessivo ai cambiamenti climatici e responsabile per un terzo del riscaldamento globale attuale.

Consiglio Agricoltura e pesca

Agricoltura
La Presidenza monitorerà la situazione del mercato, anche alla luce dell'invasione russa di Ucraina, e l'andamento dei prezzi dei prodotti agricoli, cercando soluzioni per eventuali crisi o perturbazioni del mercato e dando seguito a eventuali iniziative per rafforzare la produzione alimentare europea. In proposito, la Presidenza segnala l'importanza della comunicazione della Commissione sull'accesso garantito e sui prezzi equi dei fertilizzanti.
La comunicazione, presentata lo scorso novembre, prospetta una serie di interventi a cominciare dalla possibilità per gli Stati membri di erogare un sostegno finanziario mirato agli agricoltori e ai produttori di concimi.
La Presidenza mira inoltre a far progredire il più possibile i negoziati sulla revisione della normativa in materia di indicazioni geografiche di vini e prodotti agricoli e quelli in merito alla proposta per la realizzazione di una rete d'informazione sulla sostenibilità agricola.
La proposta di regolamento volta a riformare il sistema europeo delle indicazioni geografiche (IG), presentata dalla Commissione nel maggio 2022, identifica e tutela i nomi di vini, bevande spiritose e prodotti agricoli provenienti da determinate regioni e che possiedono qualità specifiche o godono di una reputazione legata al territorio di produzione. La proposta riguarda anche il regime delle specialità tradizionali garantite (STG), relative agli aspetti tradizionali dei prodotti senza un legame con una specifica zona geografica.
La proposta di regolamento per la trasformazione della rete d'informazione contabile agricola in una rete d'informazione sulla sostenibilità agricola ( Farm Sustainability Data Network – FSDN), presentata nel giugno 2022, è tuttora all'esame del Consiglio e del Parlamento europeo.
La Presidenza inoltre:
  • attribuisce priorità alla revisione della normativa sulle informazioni sugli alimenti ed in particolare alla proposta in materia di etichettatura dei prodotti alimentari, che la Commissione europea si accinge a presentare per dare seguito alle indicazioni della strategia " Dal produttore al consumatore" (" Farm to Fork"). Parimenti, la Presidenza intende portare avanti i negoziati sul regolamento sull' uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
    La presentazione da parte della Commissione europea di una proposta di regolamento sull'etichetta nutrizionale fronte-pacco è attesa per i prossimi mesi. Sul tema l'Italia sta da tempo conducendo un'opera di sensibilizzazione delle istituzioni europee per scongiurare l'adozione di modelli, quali il c.d. Nutriscore che potrebbero escludere prodotti di eccellenza della dieta mediterranea dalla lista dei cibi raccomandati in un corretto stile di vita.
    La proposta di regolamento relativa all'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, presentata lo scorso giugno, e volta ad aggiornare la normativa vigente sull'uso dei pesticidi, è in corso d'esame presso le istituzioni europee;
  • intende avviare il confronto sulla proposta di revisione della legislazione sulle sementi e sul materiale riproduttivo vegetale e forestale e della normativa per le piante ottenute da nuove tecniche genomiche, e proposta legislativa in materia di monitoraggio delle foreste, di prossima presentazione da parte della Commissione europea;
In vista della presentazione nel 2023 di una proposta sul monitoraggio delle foreste e sui relativi piani strategici, la Commissione europea ha avviato nel 2022 una consultazione pubblica.
Pesca
La Presidenza intende avviare un dibattito sulla revisione della politica comune della pesca (PCP), compresa la sua organizzazione nel mercato unico. Si adopererà anche per portare avanti i triloghi sulla proposta di regolamento sui controlli nel settore della pesca.
La proposta di regolamento sui controlli della pesca, presentata nel 2018, e su cui Consiglio e Parlamento europeo hanno definito la propria posizione in prima lettura, è tuttora oggetto dei negoziati interistituzionali.

Consiglio Ambiente

La Presidenza sottolinea che le questioni relative all' ambiente e al clima sono in cima all'agenda dell'UE e sono numerose le proposte già in discussione o di prossima presentazione da parte della Commissione. Le proposte del pacchetto " Pronti per il 55%" presentate a luglio 2021 creano le premesse per consentire all'UE di raggiungere i suoi obiettivi climatici. Il prezzo delle emissioni di anidride carbonica è cruciale e il sistema di scambio di quote di emissione è un pilastro del quadro climatico dell'UE. Altrettanto importante sarà in futuro la certificazione e lo sviluppo delle attività di sequestro e cattura del carbonio. Le azioni dell'UE per la transizione climatica, inoltre, incidono sulla capacità globale di rispettare gli impegni presi con l' Accordo di Parigi. Per questi motivi la Presidenza svedese attribuisce priorità all'avanzamento nel Consiglio Ambiente, con un alto livello di ambizione, dei negoziati su tutte le restanti parti del il pacchetto " Pronti per il 55%".
Il c.d. pacchetto " Pronti per il 55%" è stato presentato dalla Commissione europea nel luglio 2021 per adeguare la normativa unionale in materia di clima, energia e trasporti ai nuovi obiettivi climatici fissati dal Green Deal e dal regolamento sul clima. Le proposte comprendono: la revisione del sistema di scambio di quote di emissioni di CO2 ( ETS), del regolamento sulla c.d. " condivisione degli sforzi", che assegna agli Stati membri livelli vincolanti di riduzione delle emissioni, della normativa sulle emissioni derivanti dalla silvicoltura e dall'uso del suolo, delle direttive in materia di energia da fonti rinnovabili e dell' efficienza energetica, nonché della tassazione dei prodotti energetici; nuove proposte sul contributo del trasporto aereo alla riduzione delle emissioni, sui livelli di emissioni di CO2 dei veicoli, per la realizzazione di un' infrastruttura di distribuzione dei carburanti alternativi, per la diffusione di carburanti alternativi nel trasporto aereo e marittimo; nuove proposte per l'introduzione di un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e l'istituzione di un Fondo sociale per il clima, volto a mitigare l'impatto della transizione sulle fasce di popolazione più vulnerabile. Le proposte, esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, sono al momento oggetto dei negoziati interistituzionali (per approfondimenti si veda il dossier curato dall'Ufficio Rapporti con l'Unione europea).
Tenuto conto della leadership dell'Unione nel mantenere elevate le ambizioni globali nell'azione per il clima, la Presidenza ritiene importante anche monitorare l'attuazione degli esiti della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ( COP27).
Una revisione delle norme sulle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti, di prossima presentazione, fornirà un quadro normativo cruciale per accelerare la transizione nel settore dei trasporti. La Presidenza porterà avanti la proposta di un sistema di certificazione per la rimozione del carbonio per promuovere l'emergere di un mercato commerciale per la cattura del carbonio e continuerà i negoziati sulla revisione del regolamento sui gas fluorurati e della revisione del regolamento sull' ozono, con l'obiettivo di fare i maggiori progressi possibile. Darà altresì priorità all'aggiornamento della direttiva sulle emissioni industriali e delle direttive sulla qualità dell'aria ambiente, nella prospettiva di realizzare il progetto di un'UE a inquinamento zero.
La  proposta di regolamento per la revisione della normativa sui gas fluorurati, presentata il 5 aprile 2022, e tuttora all'esame delle istituzioni UE nell'ambito della procedura legislativa ordinaria, prevede norme in materia di contenimento delle emissioni (prevenzione, controlli delle fughe, sistema di rilevamento) oltre a restrizioni e divieti all'immissione sul mercato dei gas fluorurati e dei prodotti e delle apparecchiature d'interesse. Nella stessa data sono state presentate la proposta di regolamento sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, che aggiorna la normativa vigente stabilendo divieti generali in merito alla loro produzione, importazione, immissione sul mercato, uso e commercializzazione e la proposta di revisione della direttiva sulle emissioni industriali. Tutte e tre le proposte sono all'esame del Consiglio e del Parlamento europeo.
Il 26 ottobre 2022 la Commissione europea ha infine presentato un pacchetto di iniziative legislative per ridurre l'inquinamento ambientale idrico e atmosferico. Ne fanno parte la proposta di revisione delle direttive sulla qualità dell'aria, la proposta di modifica del quadro dell'azione comunitaria in materia di acque nonché la legislazione sulla protezione delle acque da fattori inquinanti e la proposta di revisione della normativa sul trattamento delle acque reflue urbane.
Lo sviluppo di un' economia circolare è importante per la transizione verde. La Presidenza si adopererà affinché l'UE sia all'avanguardia anche in questo settore, sia nella produzione, sia nelle fasi di imballaggio e trasporto prima di arrivare al consumatore. La Presidenza intende pertanto portare avanti i lavori sulla revisione della direttiva sugli imballaggi recentemente presentata dalla Commissione.
La proposta di regolamento che rivede la normativa in materia di imballaggi e della relativa produzione di rifiuti è stata presentata dalla Commissione il 30 novembre scorso.
La Presidenza lavorerà anche sulla normativa dell'UE volta a favorire l'utilizzo di materiali non tossici, maggiore utilizzo di materiali riciclati di alta qualità in prodotti e altri modelli di impresa in grado di promuovere un'economia circolare. Pertanto cercherà di far progredire il più possibile i negoziati sulla revisione del regolamento in materia di spedizione dei rifiuti, che prevede l'incremento dei controlli sui flussi di rifiuti e il contrasto delle spedizioni illegali di rifiuti.
La proposta, presentata nel novembre 2021, è ancora all'esame del Consiglio e del Parlamento europeo.
Durante la Presidenza svedese sono previsti una serie di negoziati internazionali, tra un accordo globale legalmente vincolante sull'inquinamento da plastica.
La stipula di un Trattato mondiale sull'inquinamento plastico legalmente vincolante entro il 2024 è prevista dalla risoluzione Onu approvata lo scorso marzo.
Per quanto riguarda la protezione degli ambienti naturali e della biodiversità, la Presidenza proseguirà i lavori sulla proposta di regolamento sul ripristino della natura. Altro compito importante per la Presidenza sarà dare seguito agli esiti della Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità ( COP15).
La proposta di regolamento sul ripristino della natura, presentata dalla Commissione europea il 22 giugno 2022, prevede una pluralità di obiettivi e obblighi di ripristino vincolanti per un'ampia gamma di ecosistemi per almeno il 20 % delle zone terrestri e marine dell'UE entro il 2030 e per tutti gli ecosistemi che necessitano di essere ripristinati entro il 2050.

Consiglio Istruzione, gioventù, cultura e sport

Istruzione
Il 2023 sarà l'anno europeo delle competenze e la Presidenza intende declinare quest'iniziativa con il tema delle competenze necessarie al mercato del lavoro, dando seguito al lavoro per la realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione, in particolare promuovendo il riconoscimento reciproco delle qualifiche.
Il progetto di uno spazio europeo dell'istruzione entro il 2025 è stato illustrato da una comunicazione del 2020, in cui sono prospettate numerose iniziative, dalla rete delle università europee al riconoscimento di diplomi e qualifiche, al rafforzamento della mobilità di studenti e insegnanti.
Gioventù
La Presidenza svedese intende evidenziare la dimensione sociale dello sviluppo sostenibile, lavorare a una risoluzione del Consiglio sul dialogo dell'UE con i giovani, e alla revisione intermedia del piano di lavoro 2022-2024 per l'attuazione della Strategia per i giovani.
Cultura
Nel settore della cultura, la Presidenza intende presentare conclusioni del Consiglio per la protezione degli artisti sfollati con l'obiettivo di sostenerne il lavoro artistico. La Presidenza intende inoltre sottolineare l'importanza della libertà artistica e delle condizioni per l'indipendenza della cultura e dell'industria creativa. La Presidenza porterà avanti i lavori sulla proposta di una legge europea per la libertà dei media.
La proposta di regolamento sulla libertà dei media, presentata nel settembre 2022, è volta ad istituire un quadro comune per i servizi dei media nell'ambito del mercato interno.
Sport
La Presidenza lavorerà per l'attuazione del Piano di lavoro dell'UE per lo sport 2020-2024 e per valorizzare il lavoro dell'Unione europea nell' Agenzia mondiale antidoping.

La dimensione parlamentare della Presidenza svedese (1° semestre 2023)


Il ruolo del Parlamento del Paese che detiene la Presidenza semestrale del Consiglio

Il Parlamento del Paese che detiene la Presidenza semestrale del Consiglio dell'Unione europea presiede ed organizza gran parte delle riunioni organizzate nell'ambito della cooperazione interparlamentare, in coerenza con la prassi consolidata e con le Linee guida sulla cooperazione interparlamentare. Si tratta in particolare:
  1. delle riunioni delle conferenze interparlamentari che hanno carattere permanente ed istituzionalizzato, riunendosi regolarmente, di norma ogni sei mesi, in base ai rispettivi regolamenti interni o alle decisioni istitutive (COSAC, PESC/PSDC, SECG, JPSG). Di tali riunioni, la Presidenza di turno, oltre a curare i profili organizzativi, definisce l'ordine del giorno, in collaborazione con la Presidenza semestrale precedente e con quella successiva (cd. Troika), e predispone i progetti di conclusioni o contributo finale, ove previsto;
  2. ulteriori incontri interparlamentari delle commissioni competenti su temi specifici, scelti dalla Presidenza, che possono assumere vari formati ed essere anche co-organizzate con il Parlamento europeo.
Secondo le richiamate Linee guida, il coordinamento complessivo delle attività interparlamentari dell'UE è esercitato invece dalla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'UE, che si riunisce annualmente sotto la Presidenza del Parlamento dello Stato membro che ha detenuto la Presidenza dell'UE nel secondo semestre dell'anno precedente ( attualmente la Repubblica ceca).

Le conferenze interparlamentari istituzionalizzate

La COSAC
La Conferenza degli organi parlamentari specializzati per gli affari dell'UE dei Parlamenti dell'Unione si riunisce ogni sei mesi presso il Parlamento dello Stato membro che detiene la Presidenza semestrale del Consiglio. Composta da 6 membri delle Commissioni competenti per gli affari UE di ogni Parlamento nazionale e da 6 membri in rappresentanza del Parlamento europeo, la COSAC può sottoporre all'attenzione delle istituzioni dell'Unione i contributi che ritenga utili, che in ogni caso non vincolano i Parlamenti nazionali e non pregiudicano la loro posizione.
La Conferenza per il controllo parlamentare sulla PESC e sulla PSDC
La Conferenza per il controllo parlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla politica di sicurezza e difesa comune (PSDC) si riunisce due volte l'anno nel Paese che esercita la Presidenza semestrale del Consiglio o presso il Parlamento europeo a Bruxelles ed è composta da sei membri per ogni Parlamento nazionale (tre per Assemblea nel caso di Parlamenti bicamerali) e 16 membri per il Parlamento europeo, nonché da 4 membri osservatori per ciascun Parlamento dei paesi europei appartenenti alla NATO. La Conferenza può adottare per consenso conclusioni non vincolanti.
La Conferenza sulla stabilità, il coordinamento economico e la governance nell'UE
La Conferenza sulla stabilità, il coordinamento economico e la governance nell'Unione europea è organizzata in attuazione dell'art. 13 del Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'unione economica e monetaria (c.d. Fiscal Compact), al fine di rafforzare la cooperazione tra i Parlamenti nazionali e il Parlamento europeo e contribuire ad assicurare la trasparenza democratica nell'area della governance economica e delle politiche di bilancio dell'UE. La Conferenza si riunisce due volte l'anno: nel primo semestre presso il Parlamento europeo a Bruxelles, nel secondo presso il Parlamento del Paese che esercita la Presidenza semestrale del Consiglio dell´UE. Ciascun Parlamento determina la composizione e la dimensione della propria delegazione. Il Parlamento della Presidenza può presentare conclusioni non vincolanti.
Il Gruppo di controllo su EUROPOL
Il Gruppo parlamentare di controllo è stato costituito sulla base dell'art. 51, par. 1, del Regolamento 2016/794, che ha riformato il quadro giuridico di Europol. Il Gruppo è un organismo a composizione mista cui partecipano rappresentanti dei Parlamenti nazionali e del Parlamento europeo, con il compito di esercitare un monitoraggio politico delle attività di Europol anche per quanto riguarda l'impatto di tali attività sui diritti e sulle libertà fondamentali delle persone fisiche. Si riunisce due volte l'anno.

La dimensione parlamentare della Presidenza svedese

In coerenza con le Linee guida sopra richiamate, il Parlamento svedese ha previsto un articolato calendario di serie di incontri interparlamentari, riportato nella seguente tabella:
Si tratta, in coerenza con quanto illustrato nel paragrafo precedente del presente dossier, per un verso, di riunioni delle conferenze che hanno carattere permanente e si riuniscono ogni sei mesi in base ai rispettivi regolamenti interni (COSAC, PESC/PSDC, SECG, JPSG). In relazione a tali sedi, il ruolo della Presidenza svedese risiede prevalentemente nella definizione dell'ordine del giorno, in collaborazione con la Presidenza semestrale precedente e con quella successiva (cd. Troika) e nella predisposizione dei progetti di conclusioni o contributo finale, ove previsto.
Per altro verso, il Parlamento svedese ha organizzato tre ulteriori conferenze su temi da esso ritenuto prioritari, in coerenza con il programma della Presidenza semestrale del Consiglio ( bio economia circolare, approvvigionamento energetico e democrazia in Europa).
Va sottolineato che, con riferimento ad entrambe le tipologie di incontri, il Parlamento svedese ha inserito all'ordine del giorno temi che riflettono in misura prevalente le priorità e l'approccio della Presidenza del Consiglio dell'UE esercitata dal medesimo paese (illustrate nel capitolo successivo del presente dossier ).
Oltre alle tre riunioni tematiche sopra richiamate, si segnala, a titolo di esempio che:
  • la riunione plenaria della COSAC avrà ad oggetto, oltre alle priorità della Presidenza svedese del Consiglio, la transizione verde, il mercato interno e la situazione in Ucraina;
  • la riunione della Conferenza sulla governance economica, dedicherà una sessione alla dimensione economica dei cambiamenti climatici, con riferimento al contributo del bilancio europeo e della tassazione agli obiettivi in materia.