Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Affari Sociali
Titolo: Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della mototerapia
Riferimenti: AC N.113/XIX
Serie: Progetti di legge   Numero: 135
Data: 04/07/2023
Organi della Camera: XII Affari sociali


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Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della mototerapia

4 luglio 2023
Schede di lettura


Indice

Contenuto|Relazioni allegate o richieste|Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite|


Contenuto

La proposta di legge in esame (A.C. 113) è finalizzata a riconoscere la mototerapia quale terapia complementare per rendere più positiva l'esperienza dell'ospedalizzazione, per contribuire al percorso riabilitativo dei pazienti e per accrescere l'autonomia, il benessere psico-fisico e l'inclusione dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con disabilità.

Come ricordato anche nella relazione illustrativa al progetto di legge, la «mototerapia», – o FMX Therapy (acronimo di Freestyle Motocross Therapy) – prevede lo svolgimento di esibizioni di motocross freestyle all'aperto e all'interno degli ospedali per i ragazzi con disabilità e i pazienti, in particolare pediatrici, con gravi patologie, nonché l'opportunità per gli stessi di salire in sella a una moto (a trazione elettrica, in caso di ingresso negli ospedali) per vivere un'esperienza nuova, sotto il controllo di un pilota esperto, in accordo con i genitori e i medici curanti;
Il progetto, nato da un'idea del campione di motocross freestyle Vanni Oddera, è stato recentemente (marzo 2020) oggetto di studio da parte dell'équipe medica presso il reparto di oncologia pediatrica dell'Ospedale Regina Margherita di Torino; protagonista di questa indagine è stato un campione composto da 50 pazienti, di età media 9,2 anni, dei quali il 43% maschi e il 73% affetti da Leucemia, da 50 genitori di età media 33,2 anni dei quali 83% femmine e 25 operatori sanitari tra medici e infermieri dei quali il 95% di sesso femminile. Durante i vari appuntamenti in ospedale con i campioni di Freestyle Motocross sono stati sottoposti dei questionari per valutare soprattutto lo stato emotivo prima e dopo i momenti di Mototerapia. In particolare per i piccoli pazienti l'obiettivo era misurare la loro percezione del dolore, le emozioni e sensazioni, il senso di autonomia e autosufficienza. Per i genitori ci si è concentrati sul livello di stress e sulle emozioni e infine per gli operatori si è misurata la percezione degli effetti della mototerapia sui pazienti.
I risultati dell'indagine, pubblicati sulla rivista European Journal Of Integrative Medicine, (https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1876382019310339) hanno confermato gli importanti benefici assicurati dalla mototerapia in termini di riduzione nella percezione del dolore, per quanto riguarda i pazienti, nonché di riduzione del livello di stress, per quanto riguarda i genitori, con aumento per gli uni e per gli altri delle emozioni positive a discapito di quelle negative.

La mototerapia, da semplice sperimentazione in un contesto privato, si è sempre più allargata fino a coinvolgere centinaia di persone, strutturandosi in eventi aperti al pubblico. In aggiunta, col passare del tempo gli eventi di mototerapia sono approdati negli ospedali e nei reparti pediatrici degli stessi: sono già state realizzate in concreto molte esperienze di "mototerapia" in diverse realtà ospedaliere italiane, tra le quali, nel settembre 2018, si ricorda lo spettacolo di moto free style realizzato negli spazi esterni dell'Ospedale Regina Margherita. Tra gli eventi la relazione illustrativa alla proposta di legge ricorda la tappa finale del tour delle associazioni e delle organizzazioni del mondo della disabilità, svolta a Milano nel maggio 2022, e organizzata dalla regione Lombardia.

Scopo della proposta di legge in esame è quindi quello di garantire un riconoscimento formale alla mototerapia in modo da consentirne una ancora maggiore diffusione nelle realtà ospedaliere italiane, nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali ma anche presso le piazze delle città italiane.

La proposta di legge si compone di 4 articoli.

L'articolo 1 prevede il riconoscimento e la promozione della mototerapia quale terapia complementare per rendere più positiva l'esperienza dell'ospedalizzazione, per contribuire al percorso riabilitativo dei pazienti e per accrescere l'autonomia, il benessere psico-fisico e l'inclusione dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con disabilità. Allo scopo vengono richiamati gli articoli 2 e 3 della Costituzione, l'articolo 26 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (Inserimento dei disabili),  nonché, in armonia con gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile,  gli articoli 25 e 26  della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata con L.n.18/2009 . 

L'articolo 26 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea concerne l'inserimento dei disabili, prevedendo che l'Unione riconosca e rispetti il diritto dei disabili di beneficiare di misure intese a garantirne l'autonomia, l'inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità. Gli articoli 25 e 26 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità riguardano, rispettivamente, il diritto delle persone con disabilità di godere del migliore stato di salute possibile, impegnando gli Stati parti ad adottare le misure adeguate a garantir loro l'accesso ai servizi sanitari (art. 25), nonché l'adozione di programmi per l'abilitazione e la riabilitazione, specie nei settori della sanità, dell'occupazione, dell'istruzione e dei servizi sociali (art. 26).

L'articolo 2 rimette ad un accordo adottato in sede di Conferenza Stato-regioni la definizione delle linee guida per la corretta applicazione degli interventi di mototerapia, prevedendo, in particolare, che siano disciplinate le necessarie misure di sicurezza ed igienico-sanitarie, i requisiti dei motocicli e delle attrezzature utilizzate, il coinvolgimento di medici, infermieri e familiari, nonché la direzione dei progetti e dei percorsi formativi degli operatori in capo ad istruttori ed a piloti di comprovata competenza.

L'articolo 3 attribuisce alle pubbliche amministrazioni (definite ai sensi dell'articolo1, comma 2, del D.Lgs n. 165/2001) il compito di promuovere, nel rispetto delle linee guida di cui all'articolo 2, l'organizzazione di eventi, precorsi e progetti di mototerapia da attuare presso le strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, nonché presso altri luoghi pubblici all'aperto o al chiuso idonei a garantire la piena accessibilità delle persone con disabilità.   



L'articolo 4 disciplina la copertura finanziaria delle misure recate dalla proposta di legge in esame, disponendo che ai relativi oneri si provveda mediante corrispondente riduzione del Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili, di cui all'articolo 1, comma 200 della L. n. 190/2014.


Relazioni allegate o richieste

Si tratta di una proposta di legge parlamentare, corredata pertanto della sola relazione illustrativa.


Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

Come già ricordato la proposta di legge in esame è finalizzata a riconoscere la mototerapia quale terapia complementare per rendere più positiva l'esperienza dell'ospedalizzazione, per contribuire al percorso riabilitativo dei pazienti e per accrescere l'autonomia, il benessere psico-fisico e l'inclusione dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con disabilità. L'ambito trattato è quindi riconducibile alla "tutela della salute", oggetto di potestà legislativa concorrente ai sensi dell'articolo 117, comma 3 della Costituzione.