Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Attività Produttive
Titolo: Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy
Riferimenti: AC N.1341/XIX
Serie: Progetti di legge   Numero: 162/1
Data: 01/12/2023
Organi della Camera: X Attività produttive, Assemblea


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Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy

1 dicembre 2023
Elementi per l'esame in Assemblea


Indice

Introduzione|Contenuto|Discussione e attività istruttoria in Commissione in sede referente|I pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva|


Introduzione

Il disegno di legge in esame è stato presentato dal Governo il 27 luglio 2023, a valle della conclusione dell'indagine conoscitiva sul made in Italy condotta dalla Commissione Attività produttive, e costituisce un collegato alla manovra di finanza pubblica per il triennio 2023-2025. La Commissione Attività produttive ne ha iniziato l'esame il 20 settembre 2023. Nella seduta del 28 novembre la Commissione ha conferito ai relatori il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo come risultante dalle proposte emendative approvate. Sul provvedimento ha espresso parere favorevole le Commissioni I Affari Costituzionali.


Contenuto

Il disegno di legge, che consta di 53 articoli, reca misure volte a valorizzare le produzioni d'eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali (art. 1). In sede di attuazione, le amministrazioni sono chiamate ad orientare la propria azione e le relative misure di incentivazione ai principi del recupero delle tradizioni, della valorizzazione dei mestieri, alla promozione del territorio e delle bellezze naturali e artistiche (art. 2).   

L'articolo 3 del disegno di legge, l'ultimo ricompreso nel titolo I "Principi e obiettivi", istituisce, il 15 aprile di ciascun anno, la Giornata nazionale del made in Italy.

 

Il titolo II, rubricato "Crescita e consolidamento delle filiere strategiche nazionali", reca al capo I (articoli da 4 a 6) "Misure orizzontali", a favore di tutti i comparti produttivi. In particolare:

  • è istituito un Fondo nazionale del made in Italy, con una dotazione iniziale di 700 milioni di euro per l'anno 2023 e di 300 milioni di euro per l'anno 2024, con finalità di sostegno alla crescita, al rafforzamento e al rilancio delle filiere strategiche nazionali. Il fondo è autorizzato a investire nel capitale di società per azioni con sede in Italia e non operanti nel settore bancario, finanziario o assicurativo (art. 4);
  • sono riservati 15 milioni di euro a valere sul fondo rotativo per l'autoimprenditorialità e l'autoimpiego (D.M. 30 novembre 2004), per iniziative di autoimprenditorialità promosse da donne e allo sviluppo di nuove imprese femminili (art. 5);
  • sono stanziati complessivi 9 milioni di euro per la concessione, nel 2024, alle start up innovative e alle micro imprese del Voucher 3I per l'acquisizione di servizi di consulenza utili alla brevettazione di un'invenzione.

 

Il successivo capo II reca "Misure settoriali", a sostegno di specifiche attività, prevedendo:

  • lo stanziamento di 25 milioni di euro nel 2024 per la concessione di contributi e finanziamenti alla filiera del legno (art. 7);
  • La definizione da parte del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di nuove modalità di registrazione delle consegne delle olive da olio ai frantoi oleari, fermo restando un termine per le registrazioni di sei ore dalla consegna delle olive (art. 7-bis);
  • lo stanziamento di 15 milioni di euro per il 2024 per investimenti nei processi di produzione di fibre di origine naturale o da riciclo nonché nei processi di concia della pelle (art. 8);
  • lo stanziamento di 5 milioni di euro nel 2023 e 10 milioni di euro nel 2024 per la promozione di investimenti per la transizione ecologica e digitale nel settore tessile, della moda e degli accessori (art. 8-bis);
  • la riduzione del termine per il rilascio dell'iscrizione provvisoria di navi o imbarcazioni da diporto (art. 9);
  • lo stanziamento di 3 milioni di euro nel 2024 per l'erogazione di contributi finalizzati alla sostituzione di motori endotermici con motori elettrici nel settore della nautica da diporto (art. 9-bis);
  • l'individuazione con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero delle imprese e del Made in Italy, delle aree di interesse strategico nazionale in relazione alle quali consentire, ai fini del rilascio degli atti concessori o autorizzativi utili ad aumentare la produzione di materie prime critiche della filiera della ceramica, l'esercizio di poteri sostitutivi, in caso di inerzia degli organi competenti, da parte del Ministero delle imprese e del made in Italy o, nel caso di atti di competenza di enti territoriali, da parte di un soggetto individuato dal Consiglio dei Ministri.(art. 10);
  • l'adozione, da parte del Ministro delle imprese e del made in Italy, di linee guida volte a stabilire criteri per la misurazione del livello qualitativo dei prodotti, compresi gli aspetti relativi alla sostenibilità, da valutare da parte delle stazioni appaltanti (art. 11);
  • l'istituzione - presso il Ministero delle imprese e del made in Italy – di una Commissione tecnica per la redazione di linee guida che identifichino le lavorazioni di qualità nella produzione di pane fresco e pasta di semola di grano duro (art. 12).

 

Il titolo III reca disposizioni in materia di "Istruzione e formazione". In particolare, l'articolo 13 introduce l'opzione «made in Italy» nell'ambito dell'articolazione del sistema dei licei, al fine di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al made in Italy. L'articolo 14, invece, dispone l'istituzione della Fondazione "Imprese e competenze per il made in Italy", con il compito di promuovere il raccordo tra le imprese che rappresentano l'eccellenza del made in Italy e i Licei del made in Italy. Il Ministero delle Imprese e del made in Italy e il Ministero dell'istruzione e del merito sono designati membri fondatori della fondazione e ne definiscono gli obiettivi strategici mediante atti di indirizzo. Per la costituzione della fondazione e per il funzionamento della stessa sono autorizzate rispettivamente la spesa in conto capitale di un milione di euro per l'anno 2024 e la spesa di 500 mila euro annui a decorrere dall'anno 2024. La fondazione conferisce ogni anno il premio di "Maestro del made in Italy" a imprenditori che si sono particolarmente distinti per la loro capacità di trasmettere il sapere e le competenze alle nuove generazioni nei settori di eccellenza del made in Italy.

 

Il titolo IV reca "Misure di promozione", prevedendo:

  • l'istituzione dell'Esposizione nazionale permanente del made in Italy, gestita dalla fondazione "Imprese e competenze per il made in Italy" (art. 15);
  • l'attribuzione esplicita al Ministero della Cultura del compito di valorizzare e salvaguardare anche il patrimonio culturale immateriale, quale insieme di beni intangibili espressione dell'identità culturale collettiva del Paese (art. 16);
  • la possibilità per istituti e luoghi della cultura di registrare il marchio che li caratterizza e concederne l'uso a terzi a titolo oneroso (art. 17);
  • la stipula di protocolli tra il Ministero della cultura e l'organismo responsabile dell'assegnazione dei domini internet nazionali riferibili a istituti e luoghi della cultura per rafforzarne la tutela (art. 18);
  • la modifica della legge n. 323/2000 in materia di tutela del settore termale, per consentire l'uso dei termini "terme", "termale", "acqua termale", "fango termale", "idrotermale", "stazione idrominerale", "thermae" esclusivamente con riferimento agli stabilimenti termali e alle prestazioni dagli stessi erogate ai sensi della medesima legge. Ulteriori modifiche a detta legge riguarda il sistema sanzionatorio applicabile in caso di violazione di disposizioni ivi contenute,
  • l'istituzione, presso il Ministero della cultura, dell'albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale, lo stanziamento di 3 milioni di euro l'anno dal 2024 al 2033 a loro sostegno e l'adozione, ogni tre anni, di un "Piano nazionale strategico per la promozione e lo sviluppo delle imprese culturali e creative" (artt. 19-22);
  • l'istituzione, presso il Ministero del turismo, di un comitato nazionale a cui partecipa un delegato per ciascuna regione e provincia autonoma per il coordinamento delle campagne di promozione all'estero dell'Italia come destinazione turistica (art. 23);
  • lo stanziamento di 10 milioni di euro nel 2023 per la promozione dello sviluppo dei mercati rionali e di 10 milioni di euro nel 2024 per lo sviluppo del settore fieristico (art. 24);
  • la possibilità, per i ristoratori all'estero che offrono prodotti enogastronomici tradizionali italiani, di ottenere la certificazione distintiva di "ristorante italiano nel mondo" (art. 25);
  • l'istituzione di un Fondo, con una dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, per promuovere il consumo all'estero di prodotti nazionali di qualità e la loro corretta preparazione (art. 26);
  • la concessione da parte di ISMEA di mutui a tasso agevolato concessi alle imprese agricole per l'acquisizione di imprese operanti nel medesimo settore (art. 27);
  • l'istituzione di un Fondo per la protezione nel mondo delle indicazioni geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande spiritose, con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
  • l'istituzione di un fondo, con una dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, per sostenere i Comuni nel ripristino, nella manutenzione e nella valorizzazione delle infrastrutture di interesse storico e paesaggistico percorse dagli animali negli spostamenti per la transumanza, la monticazione e l'alpeggio (art. 29);
  • l'istituzione di un Fondo, con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, a favore dei distretti del prodotto tipico italiano, ossia sistemi produttivi locali - riconosciuti con decreto del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, caratterizzati dalla sinergia di soggetti che si aggregano per la produzione di uno specifico prodotto agricolo o agroalimentare avente valenza territoriale, al fine di valorizzare e promuovere detto prodotto (art. 30).

 

Il titolo V, rubricato "Tutela dei prodotti made in Italy", si articola in tre capi.

l capo I, in materia di "Prodotti non agroalimentari a indicazione geografica protetta", prevede l'istituzione di un contrassegno ufficiale di attestazione dell'origine italiana delle merci, che le imprese che producono beni sul territorio nazionale possono, su base volontaria, apporre sui propri prodotti (art. 31); inoltre, in vista della definizione di un sistema di protezione uniforme a livello europeo basato sulle indicazioni geografiche, prevede una ricognizione da parte delle Regioni, anche sulla base delle manifestazioni di interesse da parte delle associazioni di produttori, delle produzioni artigianali e industriali tipiche per la definizione di un regime di protezione nazionale dei prodotti tipici (artt. 32-36).

 

Il capo II, dedicato alle "Nuove tecnologie" stanzia 30 milioni di euro per promuovere la ricerca applicata, lo sviluppo e l'utilizzo della tecnologia blockchain per la tracciabilità e la valorizzazione della filiera del made in Italy (art. 37) e autorizza la spesa di 5 milioni di euro per il 2024 per progetti per ambienti virtuali immersivi e interattivi, da inserire all'interno dello specifico sistema aziendale (art. 38).

 

Il capo III reca disposizioni in materia di "Lotta alla contraffazione" volte:

  • ad attribuire al procuratore della Repubblica distrettuale le funzioni del PM per i casi di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari (art. 39);
  • a fornire, attraverso la Scuola superiore della magistratura, una formazione specialistica a magistrati e altri operatori della giustizia in materia di contrasto alla contraffazione (art. 40);
  • a inasprire le sanzioni comminabili in caso di acquisto e introduzione nel territorio nazionale di merci contraffatte (art. 41);
  • a estendere il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci anche a chi detiene la merce per la vendita (art. 42);
  • a ampliare i casi in cui è possibile procedere alla distruzione delle merci contraffatte oggetto di sequestro (art. 43);
  • a semplificare l'attività di verbalizzazione delle operazioni di inventario dei beni contraffatti sequestrati (art. 44);
  • a estendere la normativa in materia di azioni sotto copertura alla repressione del delitto di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari (art. 45);
  • a prevedere che, nei casi di condanna dello straniero per i reati in materia di contraffazione, ai fini della revoca o del rinnovo del permesso di soggiorno, si tenga conto della collaborazione prestata durante le indagini o dopo la condanna (art. 46).

 

Il titolo VI, infine, reca le "Disposizioni finali":

  •  l'articolo 47 stanzia tre milioni di euro tra il 2023 e il 2024 per far conoscere gli interventi previsti dalla legge in esame e rafforzare la comunicazione on line del Ministero delle imprese e del made in Italy;
  •  l'articolo 47-bis dispone l'applicazione della legge nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e Bolzano nel rispetto dei rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione;
  • l'articolo 48 reca le disposizioni per la copertura finanziaria degli oneri derivanti dalle disposizioni del disegno di legge.

 


Discussione e attività istruttoria in Commissione in sede referente


Il Disegno di legge A.C. 1341 è stato presentato alla Camera dei deputati, in prima lettura, il 27 luglio 2023. Il 12 settembre 2023 è stato assegnato alla X Commissione Attività produttive in sede referente.La Commissione ha iniziato l'esame del disegno di legge il 20 settembre 2023. Nella seduta del 28 novembre u.s, la Commissione ha conferito ai relatori il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo come risultante dalle proposte emendative approvate.

Nel corso dell'esame istrutorio, sono stati auditi i seguenti soggetti:


I pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva

Sul provvedimento in esame è stato richiesto il parere delle Commissioni I Affari Costituzionali, II Giustizia (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), III Affari Esteri, V Bilancio e Tesoro, VI Finanze, VII Cultura (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), VIII Ambiente, IX Trasporti, XI Lavoro, XII Affari sociali, XIII Agricoltura (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), XIV Politiche UE e Commissione Questioni regionali.

La V Commissione Bilancio, in sede di esame per la verifica del contenuto proprio del disegno di legge ex art. 123-bis, co. 1, R.C., ha espresso parere favorevole in data 12 settembre 2023.

La VI Commissione Finanze ha espresso parere favorevole in data 3 ottobre 2023.

La VII Commissione cultura, in data 8 novembre 2023, ha espresso parere favorevole con le seguenti osservazioni:

  1. valuti la Commissione di merito l'opportunità di includere i luoghi della cultura tra i luoghi nei quali celebrare l'eccellenza italiana nell'ambito delle celebrazioni della giornata nazionale del made in Italy di cui all'articolo 3, prevedendo anche iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della proprietà intellettuale e della sua difesa, contro ogni atto di pirateria o lesivo della titolarità delle opere dell'ingegno, ridenominando, a tale fine, la Giornata come «Giornata nazionale del made in Italy, degli inventori e della proprietà intellettuale»;
  2. valuti la Commissione di merito l'opportunità di includere il Liceo del made in Italy, introdotto dall'articolo 13, nel sistema dei licei previsto dal Regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, quale nuova articolazione, completando in tal modo l'offerta formativa con un percorso di studi maggiormente incentrato sulla gestione del mondo dell'impresa, con particolare riferimento alle filiere produttive dei settori rappresentativi del made in Italy, mantenendo l'attuale opzione economico-sociale del Liceo delle scienze umane, stante la consolidata e fruttuosa esperienza del predetto percorso formativo che coniuga l'acquisizione delle competenze di carattere economico-giuridico con quelle proprie delle scienze umane;
  3. valuti la Commissione di merito l'opportunità di incrementare e sostenere le conoscenze, le abilità e le competenze.

Il Comitato per la legislazione, ai sensi dell'art. 1-bis, co. 6-bis R.C., in data 8 novembre 2023, ha espresso il proprio parere, favorevole con osservazioni.

La III Commissione affari esteri, la XIII Commissione Agricoltura e la XIV Politiche dell'Unione europea hanno espresso i proprio parere, favorevole, in data 15 novembre 2023.

La VIII Commissione ambiente e la IX Commissione Trasporti ha espresso il proprio parere, favorevole, in data 21 novembre 2023.

Sul provvedimento ha espresso parere favorevole, sul testo come risultante dalle modifiche approvate in Commissione, le Commissioni I Affari Costituzionali.