Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy 1 dicembre 2023 |
Indice |
Introduzione|Contenuto|Discussione e attività istruttoria in Commissione in sede referente|I pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva| |
IntroduzioneIl disegno di legge in esame è stato presentato dal Governo il 27 luglio 2023, a valle della conclusione dell'indagine conoscitiva sul made in Italy condotta dalla Commissione Attività produttive, e costituisce un collegato alla manovra di finanza pubblica per il triennio 2023-2025. La Commissione Attività produttive ne ha iniziato l'esame il 20 settembre 2023. Nella seduta del 28 novembre la Commissione ha conferito ai relatori il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo come risultante dalle proposte emendative approvate. Sul provvedimento ha espresso parere favorevole le Commissioni I Affari Costituzionali. |
ContenutoIl disegno di legge, che consta di 53 articoli, reca misure volte a valorizzare le produzioni d'eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali (art. 1). In sede di attuazione, le amministrazioni sono chiamate ad orientare la propria azione e le relative misure di incentivazione ai principi del recupero delle tradizioni, della valorizzazione dei mestieri, alla promozione del territorio e delle bellezze naturali e artistiche (art. 2). L'articolo 3 del disegno di legge, l'ultimo ricompreso nel titolo I "Principi e obiettivi", istituisce, il 15 aprile di ciascun anno, la Giornata nazionale del made in Italy.
Il titolo II, rubricato "Crescita e consolidamento delle filiere strategiche nazionali", reca al capo I (articoli da 4 a 6) "Misure orizzontali", a favore di tutti i comparti produttivi. In particolare:
Il successivo capo II reca "Misure settoriali", a sostegno di specifiche attività, prevedendo:
Il titolo III reca disposizioni in materia di "Istruzione e formazione". In particolare, l'articolo 13 introduce l'opzione «made in Italy» nell'ambito dell'articolazione del sistema dei licei, al fine di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al made in Italy. L'articolo 14, invece, dispone l'istituzione della Fondazione "Imprese e competenze per il made in Italy", con il compito di promuovere il raccordo tra le imprese che rappresentano l'eccellenza del made in Italy e i Licei del made in Italy. Il Ministero delle Imprese e del made in Italy e il Ministero dell'istruzione e del merito sono designati membri fondatori della fondazione e ne definiscono gli obiettivi strategici mediante atti di indirizzo. Per la costituzione della fondazione e per il funzionamento della stessa sono autorizzate rispettivamente la spesa in conto capitale di un milione di euro per l'anno 2024 e la spesa di 500 mila euro annui a decorrere dall'anno 2024. La fondazione conferisce ogni anno il premio di "Maestro del made in Italy" a imprenditori che si sono particolarmente distinti per la loro capacità di trasmettere il sapere e le competenze alle nuove generazioni nei settori di eccellenza del made in Italy.
Il titolo IV reca "Misure di promozione", prevedendo:
Il titolo V, rubricato "Tutela dei prodotti made in Italy", si articola in tre capi. l capo I, in materia di "Prodotti non agroalimentari a indicazione geografica protetta", prevede l'istituzione di un contrassegno ufficiale di attestazione dell'origine italiana delle merci, che le imprese che producono beni sul territorio nazionale possono, su base volontaria, apporre sui propri prodotti (art. 31); inoltre, in vista della definizione di un sistema di protezione uniforme a livello europeo basato sulle indicazioni geografiche, prevede una ricognizione da parte delle Regioni, anche sulla base delle manifestazioni di interesse da parte delle associazioni di produttori, delle produzioni artigianali e industriali tipiche per la definizione di un regime di protezione nazionale dei prodotti tipici (artt. 32-36).
Il capo II, dedicato alle "Nuove tecnologie" stanzia 30 milioni di euro per promuovere la ricerca applicata, lo sviluppo e l'utilizzo della tecnologia blockchain per la tracciabilità e la valorizzazione della filiera del made in Italy (art. 37) e autorizza la spesa di 5 milioni di euro per il 2024 per progetti per ambienti virtuali immersivi e interattivi, da inserire all'interno dello specifico sistema aziendale (art. 38).
Il capo III reca disposizioni in materia di "Lotta alla contraffazione" volte:
Il titolo VI, infine, reca le "Disposizioni finali":
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Discussione e attività istruttoria in Commissione in sede referente
Nel corso dell'esame istrutorio, sono stati auditi i seguenti soggetti: |
I pareri espressi dalle Commissioni in sede consultivaSul provvedimento in esame è stato richiesto il parere delle Commissioni I Affari Costituzionali, II Giustizia (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), III Affari Esteri, V Bilancio e Tesoro, VI Finanze, VII Cultura (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), VIII Ambiente, IX Trasporti, XI Lavoro, XII Affari sociali, XIII Agricoltura (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), XIV Politiche UE e Commissione Questioni regionali. La V Commissione Bilancio, in sede di esame per la verifica del contenuto proprio del disegno di legge ex art. 123-bis, co. 1, R.C., ha espresso parere favorevole in data 12 settembre 2023. La VI Commissione Finanze ha espresso parere favorevole in data 3 ottobre 2023. La VII Commissione cultura, in data 8 novembre 2023, ha espresso parere favorevole con le seguenti osservazioni:
Il Comitato per la legislazione, ai sensi dell'art. 1-bis, co. 6-bis R.C., in data 8 novembre 2023, ha espresso il proprio parere, favorevole con osservazioni. La III Commissione affari esteri, la XIII Commissione Agricoltura e la XIV Politiche dell'Unione europea hanno espresso i proprio parere, favorevole, in data 15 novembre 2023. La VIII Commissione ambiente e la IX Commissione Trasporti ha espresso il proprio parere, favorevole, in data 21 novembre 2023. Sul provvedimento ha espresso parere favorevole, sul testo come risultante dalle modifiche approvate in Commissione, le Commissioni I Affari Costituzionali. |