Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Attività Produttive
Titolo: Rendiconto 2022 - Assestamento 2023
Riferimenti: AC N.1343/XIX AC N.1344/XIX
Serie: Progetti di legge   Numero: 141/1/0/10
Data: 04/09/2023
Organi della Camera: X Attività produttive

4 settembre 2023

 

Rendiconto 2022

Assestamento 2023

 

Profili di competenza della X Commissione Attività produttive

 

 

A.C. 1343 e A.C. 1344

 

 

Profili di competenza della X Commissione Attività produttive

 

 

 

Servizio Studi

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Servizio Studi

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Progetti di legge n. 141/1/0/10

 

 

 

 

 

La redazione del presente dossier è stata curata dal Servizio Studi della Camera dei deputati.

 

 

 

 

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I N D I C E

 

RENDICONTO 2022....................................................................... 3

§  1. Premessa................................................................................... 3

§  2. Ministero dello sviluppo economico (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy): analisi per stato di previsione della spesa........... 5

§  3.Ministero del turismo: analisi per stato di previsione
della spesa..................................................................................
11

§  4. Altri stati di previsione: missioni e programmi di interesse.......... 15

ASSESTAMENTO 2023................................................................ 20

§  1. Premessa................................................................................. 20

§  2. Ministero delle Imprese e del Made in Italy: analisi per stato di previsione della spesa.................................................................. 21

§  3. Ministero del turismo: analisi per stato di previsione
della spesa..................................................................................
24

§  4. Altri stati di previsione: missioni e programmi di interesse.......... 26

 


RENDICONTO 2022

1.    Premessa

Il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario), adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria. La disciplina del rendiconto è dettata dalla legge di contabilità e finanza pubblica, L. 31 dicembre 2009, n. 196 che, all'articolo 35, dispone la presentazione alle Camere, entro il 30 giugno di ciascun anno, del rendiconto relativo all'anno precedente, con apposito disegno di legge, dopo esser stato previamente sottoposto alla Corte dei conti per il giudizio di parificazione.

 

La decisione e la relazione della Corte dei Conti sul rendiconto generale dello Stato relativo all'anno 2022 è stata comunicata alle Presidenze della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica il 5 luglio 2023 (Doc. XIV, n. 1).

 

Ai sensi dell'articolo 36 della legge n. 196/2009, il rendiconto generale dello Stato, articolato per missioni e programmi, è costituito da due parti:

1.     il conto del bilancio, che espone l'entità effettiva delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato rispetto alle previsioni approvate dal Parlamento;

2.     il conto del patrimonio, che espone le variazioni intervenute nella consistenza delle attività e passività che costituiscono il patrimonio dello Stato.

 

L'esposizione dettagliata delle risultanze della gestione è fornita dal conto del bilancio, costituito dal conto consuntivo dell'entrata e, per la parte di spesa, dal conto consuntivo relativo a ciascun Ministero. In linea con la struttura del bilancio, il conto consuntivo finanziario della spesa espone i dati di bilancio secondo l'articolazione per missioni e programmi. Per ciascun programma vengono esposti i risultati relativi alla gestione dei residui, alla gestione di competenza e alla gestione di cassa.

La gestione di competenza evidenzia l'entità complessiva degli accertamenti di entrata e degli impegni di spesa effettuati nel corso dell'esercizio finanziario.

La gestione di cassa evidenzia, per la parte di entrata, le somme riscosse e versate nella tesoreria dello Stato, nonché quelle rimaste da versare e, per la parte di spesa, i pagamenti compiuti dalle amministrazioni statali nonché le spese ancora rimaste da pagare.

Nella gestione dei residui vengono registrate le operazioni di incasso e di pagamento effettuate in relazione ai residui (rispettivamente, attivi e passivi) risultanti dagli esercizi precedenti. Il conto del bilancio comprende inoltre il conto totale dei residui attivi e passivi che si tramandano all'esercizio successivo.

 

Un apposito allegato tecnico, predisposto per il conto consuntivo di ogni Ministero, espone i risultati disaggregati per le unità elementari di bilancio che sono comprese in ciascuna unità di voto, che costituiscono la voce contabile ai fini della gestione e rendicontazione. Fino all'introduzione delle azioni, le unità elementari sono costituite dai capitoli.

Il Rendiconto 2022 presenta altresì l'articolazione dei programmi di spesa in azioni - introdotte per la prima volta nel bilancio di previsione dell'esercizio finanziario 2017 - le quali, essendo attualmente adottate in via sperimentale, rivestono carattere meramente conoscitivo ai sensi dell'articolo 25-bis, comma 7, della legge n. 196/2009 e risultano descritte nella Nota Integrativa allegata al Rendiconto, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 35, comma 2 della stessa legge di contabilità pubblica. La disposizione prevede, segnatamente, che ciascuna Nota illustra i risultati finanziari conseguiti con la gestione, in coerenza con gli obiettivi fissati in fase di previsione, le risorse finanziarie impiegate e gli indicatori che ne misurano il grado di raggiungimento.

 

In appendice al conto del bilancio, i dati di consuntivo della spesa sono classificati, con riferimento a ciascun Ministero, anche in relazione all'analisi economica (ripartizione delle entrate e delle spese per categorie economiche).

 

Nel presente dossier si dà conto, come di consueto, delle sole parti del disegno di legge di Rendiconto 2022 (A.C. 1344) di interesse della X Commissione Attività produttive. Si tratta in via prevalente, per il DDL in esame dei seguenti stati di previsione della spesa:

§  stato di previsione  del Ministero dello sviluppo economico - MISE, denominato, con il D.L. n. 173/2022, Ministero delle imprese e del made in Italy MIMIT;

§  stato di previsione del Ministero del Turismo - MITUR, istituito dal D.L. n. 22/2021

§  stato di previsione del Ministero della transizione ecologica, denominato con il D.L. n. 173/2022 Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE), nel quale a decorrere dall'anno 2022, risulta iscritta la Missione "Energia", in ragione delle funzioni in materia trasferitegli dal MISE ai sensi del D.L. n. 22/2021;

§  del Ministero dell'economia e finanze (MEF), nel quale risulta iscritta quota parte della Missione "Competitività e sviluppo delle imprese" (11) e della Missione "Ricerca e innovazione", nel cui Programma “Ricerca di base e applicata (17.15)”, è iscritto il finanziamento dell’Agenzia spaziale italiana, incluse le sue attività in cooperazione con l’Agenzia spaziale europea;

§  del Ministero dell'Università e ricerca – MUR nella cui Missione "Ricerca e innovazione", Programma "Ricerca scientifica e tecnologica di base" (17.22) ove risultano iscritti i capitoli di spesa concernenti il PRORA e l'Agenzia spaziale europea;

§  dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - MAECI, nel cui stato di previsione, a decorrere dall'esercizio finanziario 2020, risulta iscritta la Missione "Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo" (16), in ragione delle competenze in materia trasferitegli dal D.L. n. 104/2019.

 

Il disegno di legge è all’esame della Camera dei deputati dopo essere stato approvato dal Senato, il 26 luglio 2023 (A.S. 791).

2. Ministero dello sviluppo economico (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy): analisi per stato di previsione della spesa

2.1 Risultati generali

Nell'anno 2022, gli stanziamenti di spesa iniziali di competenza iscritti nel bilancio di previsione del MISE ammontano a 12,738,2 milioni di euro. Gli stanziamenti definitivi di competenza relativi al medesimo Ministero ammontano a 14.568,2 milioni di euro con una variazione in aumento di circa il 14,4 per cento rispetto alle previsioni iniziali.

milioni di euro - competenza

Spesa complessiva MISE anno 2022

Previsioni iniziali

Previsioni definitive

Consuntivo

12.738,2

14.568,2

13.768,4

 

Al netto del rimborso delle passività finanziarie, pari a 99,8 milioni di euro, le previsioni iniziali di competenza del MISE ammontano nell'anno 2022 a 12.638,4 e le previsioni definitive ammontano a 14.468 milioni di euro. Nel corso della gestione 2022 vi è stato dunque un incremento delle previsioni di spesa finali di 1.830 milioni di euro.

 

milioni di euro - competenza

Spesa finale MISE anni 2020-2022
e incidenza % su spese finali bilancio statale

Rendiconto 2020

Rendiconto 2021

Rendiconto 2022

Previsioni
definitive

Consuntivo

Residui

Previsioni
definitive

Consuntivo

Residui

Previsioni
definitive

Consuntivo

Residui

16.213

15.868,4

4.732,3

23.587

20.653

4.605,2

14.468,4

13.668,6

3.747,3

in %

Stato

1,9

1,9

2,4

2,7

2,5

2,4

1,62

1,62

1,9

 

Come si evince dalla precedente tabella, rispetto alle previsioni finali in conto competenza del Ministero, l'impegnato nell’anno 2022 ammonta a 13.668,6 milioni, e, dunque, la capacità di impegno del Ministero (consuntivo su stanziamenti) corrisponde al 94,5 per cento (cfr. A.S. 791, relazione illustrativa, pag. 37).

Il pagato ammonta (al netto del rimborso delle passività) a 11.529 milioni di euro. Dunque, il coefficiente di realizzazione della spesa del Ministero (pagato su stanziato) è circa il 79,7 per cento  .

Il coefficiente di realizzazione degli impegni (pagato su impegnato) è pari all'84,3 per cento.

Nel precedente esercizio, la capacità di impegno è stata più bassa (87,6 percento), così come il coefficiente di realizzazione della spesa del Ministero (74,9%) e il coefficiente di realizzazione degli impegni (85,6%).

La gestione dei residui chiude, nel 2022, evidenziando poste passive finali pari a 3,7 miliardi (nel 2021 erano 4,6 miliardi). Di tale importo, i residui di nuova formazione sono stati pari a 2.139,7 milioni e i residui provenienti dagli esercizi pregressi sono pari a 1.607,6 milioni di euro. Per ciò che riguarda lo smaltimento dei residui in questione, i pagamenti nel corso dell'anno 2022 sono stati pari a 2.281,2 miliardi di euro circa (rispetto ai circa 4.067,3 miliardi di residui pregressi iniziali). Le economie sono state circa 178,5 milioni. Al termine dell'esercizio 2022, i residui complessivi - quelli rimasti da pagare relativi agli esercizi precedenti più quelli di nuova formazione nell'anno - ammontano a circa 3.747,3 milioni di euro, in diminuzione rispetto all'anno 2021 (in cui erano 4.605,2 milioni).

 

2.2 Analisi per titolo e categorie di spesa

La Tabella che segue indica il riparto per titolo (spese correnti e spese in conto capitale) e categorie economiche (redditi da lavoro dipendente, consumi intermedi e trasferimenti) della spesa del MIMIT (già MISE).

 

 

 

 

 

 

in milioni di euro

MISE

2022

Previsioni
definitive

Impegni

Spese correnti

1.075,1

991,1

Spese in conto capitale

13.393,3

12.677,5

Spese FINALI

14.468,4

13.668,6

Rimborso passività finanziarie

99,8

99,8

Spese complessive

14.568,2

13.768,4

 

Resta confermata, nel 2022, la forte prevalenza della spesa in conto capitale, pari a 13.393,3 milioni di euro, il 92,6 percento della spesa finale del Ministero, a fronte di una spesa corrente pari a 1.075,1 milioni, il 7,4 percento.

Come evidenziato dalla Corte dei Conti nella Relazione sul Rendiconto generale dello stato per l’anno 2022 (Doc. XIV, n. 1, Vol. II, Tomi I, pag. 108), la spesa in conto capitale è principalmente destinata al sostegno del sistema produttivo, nelle forme dei contributi agli investimenti delle imprese e di altri trasferimenti in conto capitale. Tra i primi, rilevano, osserva sempre la Corte, quelli legati ai crediti d’imposta Transizione 4.0, che, già potenziati e prorogati fino all’anno 2023 con Legge di bilancio per il 2021 (L. n. 178/2020, art. 1, comma 1064) e ulteriormente prorogati dalla Legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234/2021) con la previsione, al contempo, di una riduzione progressiva delle aliquote agevolative. A tale riguardo, appare opportuno evidenziare come il solo capitolo 7493, su cui sono allocate le risorse dei crediti d’imposta in beni strumentali 4.0. iscritto nella Missione: 1 - Competitività e sviluppo delle imprese (11) Programma: 1.1 - Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo (11.5), rechi uno stanziamento definitivo di competenza 2022 pari a 4.360,7 milioni di euro, pari a dunque al 32,6 percento delle spese in conto capitale del Ministero.

Di rilievo sono poi gli interventi ivi iscritti per l'innovazione del sistema produttivo del settore dell'industria dell’aerospazio, della sicurezza e della difesa, finanziati con risorse facenti capo a varie leggi di spesa. Si tratta per la gran parte (escludendo la Legge n. 808/1985) di contributi agli investimenti alle imprese per programmi e iniziative (quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, programmi EFA, FREMM, TORNADO) – iscritti su vari capitoli della Missione 1, nel Programma di nuova istituzione 1.7 - Riconversione industriale e grandi filiere produttive (11.012) - in cui il ruolo del MISE, come già rilevato più volte dalla Corte dei Conti, attiene ad un mero controllo finanziario sulla correttezza della amministrativa delle procedure di spesa, essendo di interesse della Difesa e in capo a tale Dicastero l'attività di programmazione e gestione dei progetti (contratto, SAL, collaudi) (D.L. n. 321/96, l. n. 266/1997, l. n. 266/2005, l. n. 147/2013, oltre che dalle leggi di bilancio per il 2017, 2018 e 2019).

La Nota integrativa presentata dal Governo al Rendiconto generale dello Stato evidenzia come ai contributi agli investimenti alle imprese per l'innovazione del sistema produttivo del settore dell'aerospazio, della sicurezza e della difesa (azione n. 3) siano stati destinati nell’anno 2022 stanziamenti definitivi per 2.518,4 milioni (tali stanziamenti non hanno subito variazioni di rilievo in corso d’anno rispetto alle previsioni iniziali) e come, alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico dell'industria aeronautica (azione n. 5), in cui invece rientrano le risorse della legge n. 808/1985, gestite dal MIMIT, siano stati destinati stanziamenti per circa 591,3 milioni. Complessivamente, si tratta di circa 3.110,7 milioni di euro, pari a dunque al 23,2 percento delle spese in conto capitale del Ministero.

 

Quanto alla spesa di natura corrente, che assorbe il residuo 7,4 per cento degli stanziamenti finali del Ministero, le voci preponderanti rimangono i trasferimenti correnti alle pubbliche amministrazioni e i trasferimenti correnti alle imprese.

2.3 Analisi per missioni e programmi

Nell’esercizio finanziario 2022 la struttura del bilancio del MIMIT si articola in 5 missioni e 13 programmi; nell’anno, si è perfezionato, infatti, il passaggio della missione 10 “Energia e diversificazione delle fonti energetiche”, e dei relativi due programmi, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

 

La tabella che segue fornisce l'indicazione dell'andamento della spesa delle Missioni del MISE negli anni 2020-2022 (al lordo del rimborso prestiti).

in milioni di euro

 

Stanziamento
definitivo
di competenza

Impegni

2020

2021

2022

2020

2021

2022

1

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

14.932,7

22.637,6

13.560,1

14.655,6

19.819,2

12.821,4

 

- rimborso passività finanziarie

242,9

173

99,8

242,9

173

99,8

2

Regolazione dei mercati (12)

48,4

49,1

58,7

42,2

43,60

52,8

3

Comunicazioni (15)

657,6

560,87

767,2

620,6

546,12

749,1

4

Ricerca e innovazione (17)

14,3

14,74

13,7

11,2

10,83

11,5

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

102,3

149,78

168,5

90,4

83,57

133,6

 

SPESA COMPLESSIVA MISE

16.455,9

23.760,4

14.568,2

16.111,4

20.826

13.768,4

 

SPESA FINALE MISE

16.213

23.587,4

14.468,4

15.868,4

20.653,03

13.668,6

 

Come si evince dalla tabella, la Missione 1 Competitività e sviluppo delle imprese - numerata Missione 11 nel bilancio dello Stato e condivisa con il MEF - è la Missione più consistente all'interno dello stato di previsione del Ministero.

Su essa è iscritto, nell’anno 2022, il 93% della spesa finale del Ministero. Anche nel biennio precedente, la missione in questione ha assorbito più del 90 percento degli stanziamenti finali del Ministero (rispettivamente, il 90,6 percento nell’anno 2020 e il 95,2 percento nell’anno 2021).

 

La Missione 1 è anche quella maggiormente interessata dagli incrementi di risorse disposti nel corso dell’anno 2022, come si evince dalla Tabella che segue.

 

Dati di competenza – milioni di euro

 

2022

Missione/
Programma

Previsioni
iniziali

previsioni
definitive

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

11.895,6

13.560,1

Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità' sociale d'impresa e movimento cooperativo (11.5)

4.539,2

5.114,7

Vigilanza sul sistema cooperativo e sulle società (11.6)

19,2

32,1

Incentivazione del sistema produttivo (11.7)

3.886,1

4.905,4

Lotta alla contraffazione e tutela della proprietà industriale (11.10)

93,1

135,1

Coordinamento dell'azione amministrativa e dei programmi per la competitività e lo sviluppo delle imprese, la comunicazione e l'energia (11.11)

5,3

9,7

Riconversione industriale e grandi filiere produttive (11.12)
di cui:

3.352,8

3.363,1

- rimborso passività finanziarie

99,8

99,8

SPESA COMPLESSIVA MISE

12.738,2

14.568,2

SPESA FINALE MISE

12.638,4

14.468,4

 

Come già sopra ricordato, la dotazione complessiva del MISE è aumentata nel corso dell’anno 2022 di circa 1.830 milioni.

La Missione 1, in particolare, al netto del rimborso delle passività finanziarie, interamente allocate sulla missione, è passata da uno stanziamento iniziale di 11.795,8 milioni di euro ad uno stanziamento definitivo di 13.460,3 milioni, registrando quindi un incremento di 1.664,4 milioni.

Tale incremento ha riguardato, principalmente, i seguenti programmi di spesa:

§  il Programma Incentivazione del sistema produttivo (11.7), che registra un incremento di 1.019,3 milioni, principalmente ascrivibile all’istituzione in corso d’anno del Fondo finalizzato a far fronte, mediante erogazione di contributi a fondo perduto, alle ripercussioni economiche negative per le imprese nazionali derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina (+120 milioni, sul cap. 2268 di nuova istituzione), all’incremento del Fondo per la competitività e lo sviluppo (+68,2 milioni sul cap. 7342), all’incremento delle risorse per i contratti di sviluppo nel settore industriale ( + 203,1 milioni sul cap. 7343); al rifinanziamento degli IPCEI (+175 milioni sul capitolo 7348); all’incremento di 212 milioni delle risorse destinate al Fondo rotativo per la crescita sostenibile (+212,9 milioni sul capitolo 7483); all’incremento di 300 milioni delle risorse destinate al Fondo di garanzia per le PMI (+300 milioni, sul capitolo 7345);

§  il Programma Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità' sociale d'impresa e movimento cooperativo (11.5), che registra un incremento di 575,5 milioni di euro, principalmente ascrivibile alle risorse autorizzate per i crediti di imposta per l'acquisto di veicoli a bassa emissione CO2 (+565 milioni, sul capitolo 7323).


 

3.    Ministero del turismo: analisi per stato di previsione della spesa

3.1 Risultati generali

Nell'anno 2022, gli stanziamenti di spesa iniziali di competenza iscritti nel bilancio di previsione del MISE ammontano a 275,3 milioni di euro. Gli stanziamenti definitivi di competenza relativi al medesimo Ministero ammontano a 350,8 milioni di euro con una variazione in aumento di circa il 27,4 per cento rispetto alle previsioni iniziali (+75,5 milioni in termini assoluti).

milioni di euro - competenza

Spesa complessiva MITUR anno 2022

Previsioni iniziali

Previsioni definitive

Consuntivo

275,3

350,8

334

 

Nello stato di previsione della spesa del MITUR non sono iscritte passività finanziarie.

 

milioni di euro - competenza

Spesa finale MITUR anni 2020-2022
e incidenza % su spese finali bilancio statale

 

Rendiconto 2021

Rendiconto 2022

Previsioni
definitive

Consuntivo

Residui

Previsioni
definitive

Consuntivo

Residui

1.433,3

1.392,6

271,4

350,8

334

418,1

In % Stato

0,2

0,2

0,1

0,004

0,004

0,22

 

La Tabella mostra una sensibile contrazione nel 2022, rispetto all’anno 2021, degli stanziamenti definitivi del Ministero. Come evidenziato dalla Corte dei Conti, ciò trova la sua ragione nel fatto che nel 2022, si assiste alla diminuzione delle risorse destinate, nel 2021, alla crisi pandemica (Corte dei Conti, Relazione sul Rendiconto generale dello Stato, Doc. XIV, n. 1, Vol. II, Tomo II, pag.374).

 

Nel 2022, rispetto alle previsioni definitive in conto competenza del Ministero, l'impegnato ammonta a 334 milioni, e, dunque, la capacità di impegno del Ministero (impegnato su stanziamenti) corrisponde al 95,2 percento (cfr. A.S. 791, relazione illustrativa, pag. 37).

Il pagato ammonta a 69,1 milioni di euro. Dunque, il coefficiente di realizzazione della spesa del Ministero (pagato su stanziato) è circa il 19,7 per cento.

Il coefficiente di realizzazione degli impegni (pagato su impegnato) è pari al 20,7 per cento.

Nel precedente esercizio, la capacità di impegno è stata più alta (97,2 percento), così come sensibilmente più alto il coefficiente di realizzazione della spesa del Ministero (84,7 %) e il coefficiente di realizzazione degli impegni (87,1%).

La gestione dei residui chiude, nel 2022, evidenziando poste passive finali pari a 418,1 milioni (nel 2021 erano 271,4). Di tale importo, i residui di nuova formazione sono stati pari a 264,9 milioni e i residui provenienti dagli esercizi pregressi sono pari a 153,2 milioni di euro. Per ciò che riguarda lo smaltimento dei residui in questione, i pagamenti nel corso dell'anno 2022 sono stati pari a 117,1 milioni di euro circa (rispetto ai circa 271,4 miliardi di residui pregressi iniziali). Le economie sono state circa 1,1 milioni. Al termine dell'esercizio 2022, dunque, i residui complessivi - quelli rimasti da pagare relativi agli esercizi precedenti più quelli di nuova formazione nell'anno - ammontano a circa 418,1 milioni, in aumento rispetto all'anno 2021 (in cui erano 271,4 milioni).

 

La Corte dei Conti auspica, al riguardo, “che il Ministero, di recente istituzione e che sconta una notevole scopertura di organico, possa conseguire un miglioramento della capacità gestionale in termini di impegni e di pagamenti. Deve considerarsi, peraltro, la complessità dei procedimenti amministrativi connessi all’erogazione delle risorse, la quale incide sui tempi di azione e che, attraverso opportune modifiche normative, potrebbe essere semplificata. Al riguardo, anche l’Ufficio Centrale Bilancio ha segnalato la necessità di una migliore programmazione delle risorse al fine di non concentrare differenti attività alla conclusione dell’anno; in particolare, l’attenzione si rivolge principalmente alle risorse di parte corrente che, se non impegnate nell’anno di competenza, sono destinate a generare economie di spesa. Si auspica che tale migliore programmazione possa riferirsi anche alla fase di impostazione del bilancio (Corte dei Conti, Relazione sul Rendiconto generale dello Stato, Doc. XIV, n. 1, Vol. II, Tomo II, pag. 375).

 

3.2 Analisi per titolo e categorie di spesa

La Tabella che segue riporta il riparto per titolo (spese correnti e spese in conto capitale) della spesa del MITUR.

 

in milioni di euro

MITUR

2022

Previsioni
definitive

Impegni

Spese correnti

220

203,2

Spese in conto capitale

130,8

130,8

Spese FINALI

350,8

334

Nel 2022, si registra una prevalenza della spesa in conto corrente, pari a 220 milioni di euro, il 62,7 percento della spesa finale del Ministero, a fronte di una spesa di conto capitale pari a 130,8 milioni, il 37,3 percento.

 

Nell’ambito delle spese di conto capitale, quali contributi agli investimenti alle imprese, assumono rilievo le risorse del

§  Fondo unico nazionale per il turismo di conto capitale, cap.7115, con stanziamenti iniziali pari a 50 milioni (dalla legge di bilancio 2022), successivamente diminuiti di 5 milioni dal D.L. n. 4/2022, incrementati poi dal successivo D.L. n. 115/2022 di 10 milioni. Dunque, gli stanziamenti definitivi sul fondo in questione sono stati pari a 55 milioni di euro.

§  Fondo per la realizzazione di interventi per l'accessibilità turistica per le persone con disabilità, cap.7118, pari a 6 milioni (importo non variato in corso di gestione rispetto allo stanziamento iniziale);

§  credito di imposta per le imprese turistiche, cap.7119, pari a 19 milioni di euro, stanziati in corso d’esercizio.

 

Sempre nell’ambito delle spese di conto capitale assumono poi rilievo le risorse, pari a 40 milioni di euro, iscritte in corso di gestione sul cap.7120 di nuova istituzione, del Fondo per la sottoscrizione di quote o di azioni di OIC del risparmio e Fondi di investimento, gestiti da SGR per l’acquisto e la valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico ricettive.

Tra le spese di conto corrente assumono i “trasferimenti correnti a imprese”, e, in particolare, le risorse del Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente, iscritto sul cap. 2025, con una dotazione iniziale di 120 milioni, ridotta a fine esercizio a 114,1 milioni di euro.

Sempre nell’ambito delle spese di conto corrente, quali trasferimenti ad amministrazioni pubbliche, rilevano le somme da trasferire all’ENIT, iscritte sul cap. 5150, pari a 46,3 milioni di euro (con un incremento di dotazione in corso d’anno di 15 milioni di euro), e le somme da trasferire al CAI (Club Alpino Italiano), pari a 7 milioni.

 

3.3 Analisi della spesa per principali missioni e programmi  

Nell’esercizio finanziario 2022 la struttura del bilancio del MITUR si articola in 2 missioni e in 5 programmi di spesa. La tabella che segue fornisce l'indicazione dell'andamento della spesa delle Missioni del MITUR negli anni 2021-2022.

 

 

 

 

 

in milioni di euro

 

MITUR

Stanziamento
definitivo
di competenza

Impegni

2021

2022

2021

2022

1

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

8

18

3,7

7,7

2

Turismo (31)

1.425,4

332,8

1.388,9

326,3

 

SPESA FINALE MITUR

1.433,30

350,8

1.392,6

334,0

 

Come si evince dalla tabella, la Missione Turismo - numerata Missione 31 nel bilancio dello Stato - è la Missione sulla quale è iscritto, nell’anno 2022, il 94,9% della spesa finale del Ministero. Nell’anno precedente, la missione in questione ha assorbito risorse ancora maggiori, pari al 99,4 percento degli stanziamenti finali del Ministero.

 

La Missione Turismo è quella maggiormente interessata dagli incrementi di risorse disposti nel corso dell’anno 2022, registrando un incremento di 73,9 milioni.

Dati di competenza – milioni di euro

 

2022

MITUR

Missione/
Programma

Previsioni
iniziali

previsioni
definitive

1

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

16,4

18

1.1

Indirizzo politico (32.2)

9,4

10

1.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

7

8

2

Turismo (31)

258,9

332,8

2.1

Coordinamento ed indirizzo delle politiche del turismo (31.2)

182,3

240.,6

2.2

Programmazione delle politiche turistiche nazionali (31.3)

8,8

8,8

2.3

Promozione dell’offerta turistica italiana (31.4)

67,8

83,4

 

SPESA FINALE MITUR

275,3

350,8

 

L’incremento ha riguardato i seguenti programmi di spesa:

§  il Programma Coordinamento ed indirizzo delle politiche del turismo (31.2) che in corso di gestione ha subito un aumento di 58,3 milioni, quale risultato degli interventi sul Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente (cap. 2025) (-5,9 milioni) e sul Fondo unico nazionale per il turismo di parte capitale (+ 5 milioni), dell’iscrizione delle risorse per il credito imposta per le imprese turistiche (+ 19 milioni di euro) (cap. 7119) e delle risorse per il Fondo per la sottoscrizione di quote o di azioni di OIC del risparmio e Fondi di investimento, gestiti da SGR per l’acquisto e la valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico ricettive (+ 40 milioni) sul cap.7120 di nuova istituzione;

§  il Programma Promozione dell’offerta turistica italiana (31.4), che ha registrato un aumento di 15,6 milioni, quasi integralmente ascrivibile all’implementazione (+ 15 milioni) di risorse da traferire all’ENIT (cap. 5150).

 

La Missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) ha registrato un lieve incremento nel corso della gestione, pari a 1,6 milioni di euro.

4. Altri stati di previsione: missioni e programmi di interesse

4.1 MASE - Missione "Energia e diversificazione delle fonti energetiche”

Si procederà di seguito ad illustrare l’andamento, nel corso della gestione della la Missione "Energia e diversificazione delle fonti energetiche”, iscritta a decorrere dall'anno 2022, ai sensi del D.L. n. 22/2021, presso il Ministero della transizione ecologica, denominato Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE) con il D.L. n. 173/2022.

 

Si tratta della missione più consistente all’interno dello stato di previsione del MASE, che assorbe, a fine gestione 2022, circa il 93,1% delle risorse ivi stanziate.

 

Dati di competenza – milioni di euro

2022

MASE - Missione/
Programma

Previsioni
iniziali

previsioni
definitive

Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10)

3.733,4

34.271

- Promozione dell'efficienza energetica , delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico (10.7)

3.435,2

33.942,3

- Innovazione, reti energetiche, sicurezza in ambito energetico e di georisorse (10.8)

298,2

328,7

In % MASE

62%

93,1

 

La missione, nell’anno 2022, recava inizialmente stanziamenti per 3.733,4 milioni di euro. Nel corso della gestione ha registrato un assai sensibile incremento, pari a 30.537,6 milioni di euro (+818 percento), ascrivibile alle misure adottate dal Governo misure per il contenimento degli effetti del caro energia, acuitosi dopo l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, il 24 febbraio 2022.

 

Sottesi alla missione vi sono i seguenti due programmi di spesa:

§  Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico (10.7), che assorbe la quasi totalità delle risorse della missione l, in corso di gestione ha registrato il maggiore incremento (+30.507,1 milioni). Nel rinviare – per una analisi dettagliata delle misure adottate contro il caro energia all’apposito tema dell’attività parlamentare – si segnalano in questa sede i capitoli dispesa che hanno subito i maggiori incrementi: cap. 2029 somme da trasferire a CSEA a sostegno del settore elettrico (+ 6.000 milioni); cap. 2034, somme da trasferire a CSEA per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale e ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas (+2.952 milioni); cap. 2035 somma da trasferire a CSEA per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale con il rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas (+2.308, 8 milioni); cap. 2036 crediti d'imposta fruiti dalle imprese per le spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata (+11.170 milioni); cap. 7662 crediti d'imposta fruiti dalle imprese per le spese sostenute per l'acquisto di gas naturale (+ 7.777,2 milioni)

§  Innovazione, reti energetiche, sicurezza in ambito energetico e di georisorse (10.8) il quale finanzia prevalentemente l’azione di ricerca sulle tecnologie sostenibili in ambito energetico e ambientale, le cui risorse sono convogliate, prevalentemente, per contributi agli investimenti finalizzati alla copertura delle spese di funzionamento dell’ENEA all’attività di promozione della ricerca da parte del medesimo ente, oltre che interventi di ricerca nel campo delle tecnologie energetiche pulite. Il programma ha registrato un ben minore incremento (+30,5 milioni), ascrivibile - essenzialmente - al cap. 3593 relativo al Fondo per la promozione di misure di sviluppo economico e l'attivazione di una social card nelle regioni interessate dalla estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi (+ 25 milioni).

 

4.2. MEF- Missione "Competitività e sviluppo delle imprese"

La Missione "Competitività e sviluppo delle imprese" (11) è condivisa tra MIMIT e MEF. Presso quest’ultimo Ministero sono iscritti i programmi “Incentivi alle imprese per interventi di sostegno” (11.8) e “Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità” (11.9) che assorbono la quota più consistente delle risorse della Missione (56,6 percento), come risulta dalla Tabella che segue.

 

MEF 2022

Missione/Programmi

Previsioni
iniziali

previsioni
definitive

Missione Competitività e sviluppo delle imprese- (11) - MEF

19.462,40

17.653

- Incentivi alle imprese per interventi di sostegno (11.8)

2.237,9

1.984,8

- Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità (11.9)

17.224,5

15.668,6

in % totale  Missione (11)

62,1

56,6

 

Rispetto alla dotazione finanziaria del MEF nel suo complesso - pari a 449.007 milioni di euro nel 2022 (previsioni definitive) la Missione (11) iscritta presso il medesimo Ministero assorbe il 3,7 percento delle relative risorse.

 

Il Programma Incentivi alle imprese per interventi di sostegno (11.8) si sviluppa – come evidenzia la Corte dei Conti – “su due linee operative: la prima dedicata alle agevolazioni sui finanziamenti alle imprese e agli investimenti in ricerca; la seconda concernente il tema della delle garanzie assunte dallo Stato (Corte dei Conti, Relazione sul Rendiconto generale dello Stato, Doc. XIV, n. 1, Vol. II, Tomo I, pag.47).

Il programma in questione, in corso di gestione 2022 registra una riduzione degli stanziamenti iniziali di 253,1 milioni di euro.

 

Quanto al Programma “Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità” (11.9), esso riguarda interventi, per lo più connessi allo strumento del credito d'imposta, rivolti al settore agricolo, turistico e alberghiero, del cinema, della musica e dell'editoria, per la ricerca e lo sviluppo, per le attività manifatturiere, nonché per la ricostruzione delle imprese danneggiate da eventi sismici e la sospensione dei versamenti tributari a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali. Il programma in questione, in corso di gestione 2022 registra una riduzione degli stanziamenti iniziali di 1.555,9 milioni di euro, principalmente ascrivibile al capitolo 3887, relativo al credito d'imposta fruito dagli enti creditizi e finanziari per le imposte anticipate iscritte in bilancio, in presenza di perdite d'esercizio, derivanti dal riallineamento del valore dell'avviamento e delle altre attività immateriali per effetto di operazioni straordinarie, che registra una riduzione di 2 miliardi circa, mentre sul capitolo 3863 relativo ai crediti di imposta fruiti dalle imprese agricole e della pesca a titolo di contributo sui costi sostenuti per l'acquisto di carburanti, di nuova istituzione, sono state appostati 541,3 milioni di euro.

4.4 MAECI - Missione "Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo" (16)

Nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - MAECI, a decorrere dall'esercizio finanziario 2020, risulta iscritta la Missione "Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo" (16) in ragione delle competenze in materia trasferitegli dal D.L. n. 104/2019.

 

Dati di competenza – milioni di euro

2022

Missione/
Programma

Previsioni
iniziali

previsioni
definitive

Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo (16)

542,7

750,6

Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy (16.5)

542,7

750,6

In % MAECI

16,4

17,8

 

In corso d’anno, la Missione n. 16 - Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo, avente un unico Programma 16.5 - Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy, è stata interessata da variazioni aumento pari a 207,9 milioni di euro. Tra i capitoli del Programma 16.5 oggetto delle principali variazioni a consuntivo 2022 si segnala, in particolare il capitolo 7958 istituito in corso d’anno, sul quale sono stato appostati i conferimenti al fondo rotativo per operazioni di venture capital, a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese, pari a 200 milioni di euro.

4.5 MUR-MEF Missione "Ricerca e innovazione" (11)

Presso il Ministero dell'Università e ricerca - MUR, nella Missione "Ricerca e innovazione", è iscritto il Programma "Ricerca scientifica e tecnologica di base" (17.22). Presso tale Programma sono appostate le risorse relative al PRORA, iscritte sul capitolo 1678-pg.1, i cui stanziamenti iniziali (pari a 22,9 milioni) non hanno subito modifiche in corso di gestione, nonché le risorse per l'Agenzia spaziale europea. Al riguardo si rammenta:

§  il capitolo 7231, contributo dell'’Italia all'ESA per sviluppo di vari programmi opzionali nel settore aerospaziale per l'esplorazione spaziale, per osservazione delle terra, per le telecomunicazioni, le applicazioni integrate e per i lanciatori, il cui stanziamento iniziale di 80 milioni di euro non ha subito variazioni in corso d’anno 2022;

§  il capitolo 7238, relativo alla spesa per la partecipazione italiana ai programmi dell'ESA e per i programmi spaziali nazionali di rilevanza strategica, il cui stanziamento iniziale di 30 milioni di euro non ha subito variazioni in corso d’anno 2022.

 

Le risorse per i soggetti istituzionali coinvolti nel settore aerospaziale non sono pero iscritte solo sul MUR.

Con il D.L. n. 36/2022 (cd. DL PNRR), convertito con L. n. 79/2022, , i poteri di indirizzo, coordinamento, programmazione e vigilanza nei confronti dell’Agenzia spaziale Italiana sono stati trasferiti al Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro o al sottosegretario delegato (articolo 30). Prima, tali poteri erano in capo al Ministro dell’Università e della Ricerca, al quale invece ora rimangono i soli poteri di indirizzo strategico limitatamente all'attività di ricerca scientifica svolta dall'Agenzia.

Il Decreto legge ha istituito nello stato di previsione del MEF, Missione "Ricerca e innovazione" (11), Programma “Ricerca di base e applicata (17.15)”, un Fondo per il finanziamento dell’Agenzia spaziale italiana (dotato di 499 milioni dall’anno 2022), cap. 2320 pg. 1, le cui risorse sono destinate ad essere trasferite sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la copertura delle spese di funzionamento e gestione dell’ASI, comprese quelle di svolgimento dei programmi in collaborazione con ESA.


 

ASSESTAMENTO 2023

1. Premessa

La disciplina della legge di assestamento di bilancio dello Stato è contenuta all'articolo 33 della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196/2009). L'assestamento è previsto per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente. Il disegno di legge di assestamento del bilancio per l'esercizio 2023 riflette la struttura del bilancio dello Stato organizzato - secondo la legge n. 196/2009 - in missioni e programmi, che costituiscono, a decorrere dal 2011, le unità di voto. Sotto questo profilo, il DDL di assestamento si connette funzionalmente con il rendiconto del bilancio relativo all'esercizio precedente: l'entità dei residui, attivi e passivi, sussistenti all'inizio dell'esercizio finanziario, che al momento dell'elaborazione e approvazione del bilancio di previsione è stimabile solo in misura approssimativa, viene, infatti, definita in assestamento sulla base delle risultanze del rendiconto.

 

Nel presente dossier si dà conto, come di consueto, delle sole parti del disegno di legge di Assestamento 2023 (AC.1344), di interesse della X Commissione Attività produttive. Si tratta in via prevalente:

§  dello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy (Tabella 3);

§  dello stato di previsione del Ministero del Turismo (Tabella 16);

§  dello stato di previsione del Ministero dell'economia e finanze (Tabella 2), relativamente alla Missione "Competitività e sviluppo delle imprese" (11);

§  dello stato di previsione del Ministero dell’Università e ricerca -MUR (Tabella 11), relativamente alla Missione "Ricerca e innovazione", Programma "Ricerca scientifica e tecnologica di base" (17.22), in cui risultano iscritti i capitoli di spesa concernenti il PRORA e l'Agenzia spaziale europea;

§  dello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Tabella 9) relativamente alla Missione “Energia e diversificazione delle fonti energetiche” (10);

§  dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - MAECI, relativamente alla Missione "Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo" (16) (Tabella n. 6).

Il Disegno di legge di assestamento è stato approvato in prima lettura dal Senato il 26 luglio 2023, nel testo proposto dal Governo.

2. Ministero delle Imprese e del Made in Italy: analisi per stato di previsione della spesa

Le variazioni di bilancio proposte con il provvedimento di assestamento, insieme a quelle apportate nel periodo compreso tra il 1° gennaio e 31 maggio con atti amministrativi unitamente agli effetti finanziari dei provvedimenti legislativi emanati successivamente all'approvazione della legge di bilancio definiscono, infatti, le previsioni assestate per il 2023.

 

1.2. Le previsioni di spesa assestate del MISE

La dotazione iniziale di competenza dello stato di previsione della spesa del Ministero delle imprese e del made in Italy per l'esercizio 2023, approvato con la Legge 29 dicembre 2022, n. 197 reca complessivi 19.204,6 milioni di euro.

 

Gli stanziamenti assestati di competenza relativi al medesimo Ministero sono pari a 19.422,5 milioni di euro, con una variazione in aumento di circa 217,9 milioni di euro rispetto alla dotazione di competenza iniziale (+1,1 per cento).

 

Gli stanziamenti di cassa iscritti a legge di bilancio per lo stato di previsione del MISE ammontano invece a 19.568,2 milioni di euro e quelli assestati ammontano a 19.997,6 milioni di euro (+429,4 milioni).

 

I residui presunti, con il DDL di assestamento, vengono allineati a quelli risultanti da Rendiconto generale dello Stato al 31 dicembre 2022 (cfr. Capitolo del Dossier sul Rendiconto 2022), tenuto conto delle eventuali variazioni compensative nel frattempo intervenute nel conto dei residui medesimi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative.

I residui pertanto passano dagli iniziali 2.243,0 milioni di euro a 3.747,3 milioni di euro (+ 1.504,2 milioni).

 

La tabella che segue indica le previsioni di competenza iniziali e le previsioni assestate del MISE, al lordo e al netto del rimborso delle passività finanziarie, rapportate in termini percentuali al totale degli stanziamenti del bilancio statale per il 2023.

 

 

milioni di euro

MIMIT

Bilancio 2023

Assestato 2023

Competenza

Cassa

Residui

Competenza

Cassa

Residui

Spese correnti
(A)

606,8

607,1

171,1

734,7

822,8

359,1

Spese conto capitale (B)

18.566,5

18.929,7

2.071,9

18.656,4

19.143,3

3.388,2

Rimborso passività finanziarie (C)

31,4

31,4

0

31,4

31,4

0

Totale spese complessive (A+B+C)

19.204,6

19.568,2

2.243,0

19.422,5

19.997,5

3.747,3

Totale spese finali (A+B)

19.173,3

19.536,8

2.243,0

19.391,1

19.966,1

3.747,3

 

Al netto del rimborso delle passività finanziarie (pari a 31,4 milioni di euro), le spese finali di competenza del Ministero ammontano inizialmente a 19.173,3 milioni di euro e quelle definitive a 19.391,1 milioni di euro, il 2,2 per cento della spesa finale dell'intero bilancio statale.

 

Le variazioni alle previsioni iniziali di spesa sono riconducibili a due ordini di fattori. Il primo riguarda tutte le variazioni introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2023. Il secondo si riferisce alle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame.

Tutte le variazioni interessano le unità di voto approvate dal Parlamento con la legge n. 197/2022 e si collocano sui capitoli in cui sono state ripartite le unità medesime con l'emanazione, ai fini della gestione e della rendicontazione, del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 30 dicembre 2022 (articolo 21, comma 17, della legge n. 196 del 2009).

 

In particolare, per ciò che concerne le variazioni per atto amministrativo esse sono pari complessivamente a 208,3 milioni di euro in termini di competenza e a 419,3 milioni in termini di cassa.

Si ricorda che le variazioni per atto amministrativo sono determinate dall'applicazione di nuove disposizioni legislative intervenute successivamente all'approvazione del bilancio (per i quali il Ministro dell'economia è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le conseguenti variazioni al bilancio), oppure dall'applicazione di procedure previste dalla normativa contabile.

Le variazioni per atto amministrativo registrate dal disegno di legge di assestamento sono quelle intervenute fino alla data del 31 maggio 2023. Dunque, il disegno di legge di assestamento in esame ancora non contabilizza gli effetti – cioè le variazioni per atto amministrativo - determinati dagli atti legislativi intervenuti successivamente.

 

Le principali variazioni per atto amministrativo registrate dal disegno di legge di assestamento in esame, che hanno inciso sullo stato di previsione del MISE, sono le seguenti:

§  re-iscrizione di residui passivi perenti di conto corrente e capitale (somme cadute in perenzione dal punto di vista amministrativo, ma reiscritte in bilancio perché comunque dovute dal punto di vista giuridico), per complessivi 14,7 milioni di euro in termini di competenza e di cassa;

§  riassegnazione ai capitoli di spesa delle somme versate in entrata nell'ultimo bimestre dell'anno 2022, per un importo di 18,1 milioni di euro in termini di competenza e cassa;

§  riassegnazione ai capitoli di spesa delle somme versate in entrata nell'anno 2023 per 50,7 milioni di euro in termini di competenza e cassa;

§  in attuazione del decreto legislativo 12 ottobre 2022, n. 157, recante “Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, e semplificazione e riordino del relativo sistema di vigilanza del mercato”, incremento della spesa per 9 milioni di euro in termini di competenza e cassa;

§  attuazione dell'articolo 18, comma 3, del D.L. n. 82/2021, relativo alla ricognizione delle risorse presso i Ministeri per la cybersicurezza ai fini del loro riversamento in bilancio e riassegnazione alle istituzioni preposte dalla medesima legge, riduzione di 2,9 milioni di euro;

§  prelevamento dal Fondo di riserva spese obbligatorie presso il MEF (Cap. 3000/MEF), per 117,8 milioni di euro in termini di cassa;

§  un incremento di 211 milioni in termini di cassa provengono a titolo di prelevamento dal Fondo di riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa presso il MEF (cap. 3002/MEF).

 

Le proposte di variazioni avanzate con il disegno di legge di assestamento consistono in un aumento di 9,5 milioni in termini di competenza e in un aumento di 10 milioni in termini di cassa.

 

Le variazioni proposte con il DDL di assestamento incidono sulla parte corrente della spesa e sulla parte capitale, nel seguente modo:

milioni di euro

Variazioni proposte dal DDL di Assestamento 2023

Competenza

Cassa

Spese correnti

8,6

9,4

Spese conto capitale

0,9

0,7

Totale

9,5

10

 

Secondo quanto emerge dalla Nota illustrativa, le variazioni alla competenza sono connesse alle esigenze emerse dall’effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica, mentre le modifiche alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto, peraltro, delle concrete capacità operative dell’amministrazione.

 

Procedendo ad una più approfondita analisi delle variazioni, nella Missione "Competitività e sviluppo delle imprese" (11), il Programma “Vigilanza sul sistema cooperativo e sulle società” (11.6) registra un incremento di circa 1 milione di euro, interamente iscritto sul capitolo 2159, spese per acquisto di beni e servizi, piano gestionale 33, spese relative alla vigilanza sulle società cooperative e loro consorzi nonché sugli enti mutualistici di cui all'art. 2512 c.c.

Le altre variazioni (+8,5 milioni) attengono alla Missione Comunicazioni, non oggetto di esame nel presente dossier.

3. Ministero del turismo: analisi per stato di previsione della spesa

Le variazioni di bilancio proposte con il provvedimento di assestamento, insieme a quelle apportate nel periodo compreso tra il 1° gennaio e 31 maggio con atti amministrativi unitamente agli effetti finanziari dei provvedimenti legislativi emanati successivamente all'approvazione della legge di bilancio definiscono, infatti, le previsioni assestate per il 2023.

1.2. Le previsioni di spesa assestate del MITUR

La dotazione iniziale di competenza dello stato di previsione della spesa del Ministero del turismo per l'esercizio 2023, approvato con la Legge 29 dicembre 2022, n. 197 reca complessivi 421,2 milioni di euro.

 

Gli stanziamenti assestati di competenza relativi al medesimo Ministero sono pari a 467,8 milioni di euro, con una variazione in aumento di circa 46,6 milioni di euro rispetto alla dotazione di competenza iniziale (+11,1 per cento).

 

Gli stanziamenti di cassa iscritti a legge di bilancio 2023 per lo stato di previsione del MISE ammontano invece a 422,3 milioni di euro e quelli assestati ammontano a 486,7 (+ 64,4 milioni).

I residui presunti, con il DDL di assestamento, vengono allineati a quelli risultanti da Rendiconto generale dello Stato al 31 dicembre 2022 (cfr. Capitolo Rendiconto 2022 del Dossier in esame), tenuto conto delle eventuali variazioni compensative nel frattempo intervenute nel conto dei residui medesimi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative.

I residui pertanto passano da un importo iniziale di 1 milione di euro a 418,1 milioni di euro (+417,1 milioni).

 

La tabella che segue indica le previsioni di competenza iniziali e le previsioni assestate del MITUR, al lordo e al netto del rimborso delle passività finanziarie, rapportate in termini percentuali al totale degli stanziamenti del bilancio statale per il 2023.

 

Il dicastero non presenta poste di rimborso di passività finanziarie.

 

milioni di euro

MIMIT

Bilancio 2023

Assestato 2023

Competenza

Cassa

Residui

Competenza

Cassa

Residui

Spese correnti (A)

275,7

276,7

1

277,2

312,6

291,1

Spese conto capitale (B)

145,6

145,6

0

190,6

174,1

127,1

Totale spese finali (A+B)

421,3

422,3

1

467,8

486,7

418,2

 

Le spese finali di competenza del Ministero ammontano inizialmente a 421,3 milioni di euro e quelle definitive a 467,8 milioni di euro, lo 0,1 per cento della spesa finale dell'intero bilancio statale.

 

Le variazioni alle previsioni iniziali di spesa sono riconducibili a due ordini di fattori. Il primo riguarda tutte le variazioni introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2023. Il secondo si riferisce alle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame.

Tutte le variazioni interessano le unità di voto approvate dal Parlamento con la legge n. 197/2022, e si collocano sui capitoli in cui sono state ripartite le unità medesime con l'emanazione, ai fini della gestione e della rendicontazione, del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 30 dicembre 2022 (articolo 21, comma 17, della legge n. 196 del 2009).

 

In particolare, per ciò che concerne le variazioni per atto amministrativo esse sono pari complessivamente a 45,1 milioni di euro in termini di competenza e a 63 milioni in termini di cassa.

Si ricorda che le variazioni per atto amministrativo sono determinate dall'applicazione di nuovi provvedimenti legislativi intervenuti successivamente all'approvazione del bilancio (per i quali il Ministro dell'economia è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le conseguenti variazioni al bilancio), oppure dall'applicazione di procedure previste dalla normativa contabile.

Le variazioni per atto amministrativo registrate dal disegno di legge di assestamento sono quelle intervenute fino alla data del 31 maggio 2023. Dunque, il disegno di legge di assestamento in esame ancora non contabilizza gli effetti – cioè le variazioni per atto amministrativo - determinati dai provvedimenti legislativi intervenuti successivamente.

 

Le principali variazioni per atto amministrativo registrate dal disegno di legge di assestamento in esame, che hanno inciso sullo stato di previsione del MISE, sono le seguenti:

§  l’applicazione della delibera CIPESS n. 42/2022 – Piano sviluppo e coesione 2014-2020, adottata ai sensi dell’art. 178 del D.L. n. 34/2020, che comporta un incremento di 15 milioni in termini di competenza e cassa;

§  l’attuazione del D.L. n. 198/2022 (L. n. 14/2023), cd. “proroga termini”, che comporta un incremento di risorse per 30 milioni di euro in termini di competenza e cassa.

 

Le proposte di variazione avanzate con il disegno di legge di assestamento consistono in un aumento di 1,4 milioni in termini di competenza e cassa.

 

Le variazioni proposte con il DDL di assestamento incidono sulla parte corrente della spesa e sulla parte capitale, nel seguente modo:

milioni di euro

Variazioni proposte dal DDL di Assestamento 2023

Competenza

Cassa

Spese correnti

1,4

17,9

Spese conto capitale

0

-16,5

Totale

1,4

1,4

 

Secondo quanto emerge dalla Nota illustrativa le variazioni alla competenza e cassa sono connesse alle esigenze emerse dall’effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica.

 

Procedendo ad una più approfondita analisi delle variazioni proposte, e per quanto qui interessa, nella Missione "Turismo" (31), il Programma “Promozione dell’offerta turistica italiana” (31.4) registra un incremento di circa 1,5 milioni di euro, interamente iscritto sul capitolo 5110, spese per la gestione e manutenzione del sistema informativo automatizzato del Ministero.

Alcune limitate riduzioni riguardano invece la “Missione servizi istituzionali e affari generali delle amministrazioni pubbliche” (32).

4. Altri stati di previsione: missioni e programmi di interesse

4.1 Ministero dell’economia e finanze

Nel disegno di legge di assestamento 2023, la Missione "Competitività e sviluppo delle imprese" (11), condivisa tra MISE e MEF, vede iscritti presso quest'ultimo Ministero due programmi (sui sette complessivi della Missione): il Programma "Incentivi alle imprese per interventi di sostegno"(11.8) e il Programma "Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità" (11.9).

La Missione, che esponeva a legge di bilancio 2023 una dotazione di competenza pari a 16.900,9 milioni di euro, ha subito variazioni sia in virtù di atti amministrativi adottati in corso d'anno (+ 29,1 milioni di euro) sia in virtù di variazioni proposte dal DDL di assestamento in esame (-44,7 milioni di euro).

La Missione in esame, pertanto, reca per il 2023 previsioni assestate pari a 16.885,3 milioni di euro.

Il programma interessato dalle variazioni è stato il Programma "Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità" (11.9), ed in particolare, il capitolo 3820 (restituzione degli oneri gravanti sugli autotrasportatori).

4.2 Ministero dell’Università e della ricerca

Per quanto di competenza di competenza della X Commissione Attività produttive, si segnala che nella Missione "Ricerca e Innovazione" (17), programma Ricerca scientifica e tecnologica di base (17.22):

§  il capitolo 1678 "Contributo dello Stato per la ricerca scientifica". piano di gestione 1 - spese di gestione del Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA), non subisce variazioni in conto competenza, né in dipendenza di atti amministrativi, né per il DDL di assestamento, mantenendo l'iniziale stanziamento di 22,9 milioni di euro per il 2023;

§  il capitolo 7238, che attiene alle spese per la partecipazione italiana ai programmi dell'Agenzia spaziale europea e per i programmi spaziali nazionali di rilevanza strategica, non subisce variazioni, attestandosi su una dotazione di 26 milioni di euro per il 2023.

4.3 Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica

La Missione "Energia e diversificazione delle fonti energetiche”, iscritta presso il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE) registra, a disegno di legge di assestamento 2023, unicamente variazioni per atti amministrativi (+ 160,9 milioni).

Conseguentemente, la Missione, che esponeva a legge di bilancio 2023 una dotazione di competenza pari a 20.369,4 milioni di euro, passa ad una dotazione assestata di 20.530,3 milioni di euro. Nessuna proposta di modifica delle dotazioni, dunque, da parte del disegno di legge di assestamento.

 

4.4 Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale

La Missione "Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo" (16), iscritta nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale – MAECI, regista, a disegno di legge di assestamento 2023, variazioni per atti amministrativi (+ 4,3 milioni).

Conseguentemente, la Missione, che esponeva a legge di bilancio 2023 una dotazione di competenza pari 530,4 a milioni di euro, passa ad una dotazione assestata di 534,7 milioni di euro. Nessuna proposta di modifica delle dotazioni da parte del disegno di legge di assestamento, se non per 1.203 euro per le competenze fisse e accessorie al personale al netto dell'imposta regionale sulle attività produttive.