Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti

Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti

Comm. consumatori

Comm. consumatori

31.
giovedì 4 agosto 2022

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE SIMONE BALDELLI

Sulla pubblicità dei lavori:
Baldelli Simone, presidente ... 2

Esame della proposta di relazione conclusiva:
Baldelli Simone, presidente ... 2 4
Battilocchio Alessandro (FI) ... 4
Moretto Sara (IV-IC'E') ... 4

Sulla pubblicità dei lavori:
Baldelli Simone, Presidente ... 2

Esame della proposta di relazione conclusiva:
Baldelli Simone, Presidente ... 2
Moretto Sara (IV-IC'È) ... 4
Baldelli Simone, Presidente ... 4
Battilocchio Alessandro (FI) ... 4
Baldelli Simone, Presidente ... 4

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
SIMONE BALDELLI

  La seduta comincia alle 10.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).

Esame della proposta di relazione conclusiva.

  PRESIDENTE. Ho predisposto una proposta di relazione conclusiva dei lavori della nostra Commissione. La sottopongo per sommi capi alla Commissione in questa sede, fatte salve eventuali proposte di modifica o di integrazione.
  Oggi procederò dunque a illustrare la proposta, che verrà inviata a tutti i componenti, mentre la seduta per la sua approvazione verrà convocata in un giorno in cui anche l'Assemblea terrà seduta, in particolare a settembre, in occasione della conversione in legge del secondo «decreto Aiuti».
  La proposta contiene una sintesi dei lavori svolti, distinti per contributo fornito dai singoli auditi, e un paragrafo di conclusioni basato sugli esiti delle audizioni, nel tentativo di evidenziare le criticità che sono state rilevate nel corso dei nostri lavori. A seguito della fine anticipata della legislatura, la relazione costituirà una base per un lavoro futuro dato che non siamo riusciti a completare tutto il ciclo delle iniziative che avevamo in programma.
  Abbiamo completato la parte delle audizioni delle Autorità, abbiamo ascoltato le forze dell'ordine, abbiamo ascoltato tutte le associazioni che compongono il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti. La relazione si compone dunque di una parte di sintesi delle audizioni e una parte dedicata alle conclusioni, che costituisce l'impostazione che vogliamo lasciare alla riflessione della prossima legislatura.
  Come noto, nel tracciare il proprio percorso di lavoro, la Commissione ha dedicato un filone di audizione all'ascolto di rappresentanti del governo e delle istituzioni interessate dalla materia della tutela consumeristica, della lotta alle frodi e alla contraffazione. Rientrano in questo filone le audizioni di rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico, primo interlocutore della Commissione, quali il viceministro Fratin, la sottosegretaria Ascani, che, ricordate, abbiamo sentito due volte a proposito del nuovo Registro pubblico delle opposizioni, di rappresentanti delle Forze armate e delle Forze dell'ordine impegnate nel contrasto alle frodi a consumatori, quali i responsabili dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza e il direttore del Servizio della Polizia postale. Questo gruppo di audizioni per così dire «istituzionali» ha fornito un quadro di orientamento nella normativa che regola il settore e nella disciplina delle associazioni dei consumatori (particolarmente attraverso il ruolo di presidente del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti ricoperto per delega dal viceministro Fratin, con un approfondimento nella materia di attualità del Registro pubblico delle opposizioni, su cui ha riferito la sottosegretaria Ascani), mentre i rappresentanti di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza hanno illustrato le chiavi di lettura per gli strumenti di contrasto alle frodi e di tutela del consumatore, tramite la prevenzione e il contrasto alla contraffazione. Il nucleo centrale dell'attività della Commissione ha avuto come riferimento base i contributi delle Autorità garanti nei vari settori interessati a vario titolo dalla tutela consumeristica: in questa cornice, sono stati auditi i presidenti delle Autorità indipendenti di regolazione e di garanzia AGCOM, AGCM, ARERA, ART, Autorità garante per la protezione dei dati personali, IVASS e Banca d'Italia, Agenzia delle dogane e dei monopoli e, per due volte, l'ENAC.
  In ognuno di questi ambiti la Commissione ha potuto acquisire elementi informativi necessari a delineare un quadro di azione futuro per il legislatore, ottenendo dati relativi alle criticità maggiormente rilevate sia nei termini statistici, in base alle segnalazioni degli stessi consumatori e utenti, sia in situazioni di oggettiva difficoltà occorse negli ultimi anni, particolarmente a seguito dell'emergenza pandemica ed economica, con i conseguenti aumenti di prezzi dei beni e delle forniture elettriche, idriche e del gas, dei disagi intervenuti nei trasporti pubblici, e le nuove criticità emerse nel mercato digitale e nel delicato campo dei diritti connessi alla tutela della riservatezza. In tutti questi settori, dato il limitato arco temporale di riferimento della propria attività, la Commissione ha infatti ritenuto di procedere per approssimazioni successive, privilegiando innanzitutto temi di stringente attualità, come l'aumento dei prezzi e delle bollette, ma senza trascurare problematiche classiche, come la tutela del consumatore fragile nel vasto campo dei prodotti finanziari, dove sono presenti asimmetrie informative, o il versante sempre aperto della tutela dei minori e del consumo consapevole su internet, e aggiungerei anche quello dei disabili, molto caro alla collega Giuliano.
  Infine, nel completare la sua carrellata di orientamento nel complesso panorama della consumeristica e dei suoi attori, intesi stavolta come rappresentanti «dal basso», la Commissione ha dedicato ampio spazio, più di un mese di tempo, all'ascolto delle associazioni dei consumatori rappresentate all'interno del CNCU, lavoro preparatorio a una più approfondita disanima delle modalità operative delle stesse, dei metodi di raccolta delle contribuzioni degli iscritti, nonché a una opportuna valutazione dei requisiti di trasparenza.
  Pur nell'ottica all'interruzione precoce dei lavori della Commissione, è stato possibile mettere a fuoco, in una prima analisi dei dati e della situazione complessiva del consumatore-utente nel quadro normativo e fattuale italiano, un ventaglio di possibili interventi normativi a vari livelli, che ci sono stati suggeriti. Pur non avendo potuto concludere il nostro programma di lavoro, possiamo comunque proporre una riflessione su questa sorta di asimmetria regolatoria che caratterizza il nostro ordinamento, all'interno del quale gli strumenti di tutela e di contrasto si sono succeduti spesso in forma alluvionale e non coordinata. Anche per questo nelle conclusioni emerge l'esigenza di armonizzare la tutela verticale del consumatore, cioè quella organizzata per singoli settori, con una tutela trasversale, orizzontale, che tenga conto della necessità di coordinamento e di sinergia tra i diversi operatori e portatori di interesse che, a vario titolo, e con poteri difformi agiscono nel mondo consumeristico.
  Questa è dunque la sintesi: una parte riassuntiva, veramente sintetica degli interventi svolti nel corso delle audizioni, e una conclusione che inevitabilmente dobbiamo immaginare aperta, perché già noi siamo partiti «tardi», poi la legislatura non è terminata nei tempi che si potevano immaginare. A maggior ragione, il nostro lavoro, devo dire, a guardarlo tutto insieme risulta essere un lavoro consistente, fatto di trenta audizioni, al netto dei vari Uffici di presidenza, a decorrere dalla prima settimana di dicembre dello scorso anno. Un lavoro per il quale ringrazio la dottoressa Laura Lai e gli uffici per le attività svolte, di coordinamento, di fissazione di incontri e di organizzazione delle sedute. Un lavoro che ha dovuto tenere conto delle esigenze spesso altalenanti dei lavori dell'Assemblea, delle votazioni di fiducia, degli spostamenti delle votazioni stesse, delle esigenze delle Commissioni in sede referente,
e non sempre è stato semplice svolgere un coordinamento di tutte queste evenienze e ciò ha dunque richiesto un impegno costante da parte degli uffici che non finiremo mai di ringraziare in questa sede.
  Vi sottopongo quindi questa sintetica proposta di relazione che non vuole essere esaustiva, ma anzi è aperta al contributo di tutti, anche dei vari consulenti.
  Dovremmo dunque definire quando fissare il termine per le osservazioni o eventuali integrazioni alla relazione. Potremmo valutare lunedì 12 settembre, considerando che probabilmente in quella settimana ci saranno i lavori dell'Assemblea.

  SARA MORETTO. Ieri in Commissione si diceva che il secondo «decreto Aiuti» andrà all'esame del Senato il 6 e della Camera l'8 settembre. A lei risulta diversamente?

  PRESIDENTE. Nella Conferenza dei Presidenti di gruppo ieri sera si parlava della settimana successiva.

  ALESSANDRO BATTILOCCHIO. Se siamo tutti d'accordo, potremmo incaricare il presidente di occuparsi degli adempimenti necessari a individuare il termine per la presentazione di eventuali proposte di modifica.

  PRESIDENTE. Anche a fronte di quello che la Conferenza dei Presidenti di gruppo stabilisce, qualche giorno prima fissiamo il termine per riunirci. Teniamo presente che essendo la relazione estremamente sintetica – la bozza è di circa una quindicina di pagine – il termine si potrebbe fissare anche per la prossima settimana. Se intendete aggiungere considerazioni e apportare integrazioni, vi chiedo di leggere la bozza in questi giorni. Terremo formalmente aperto il termine fino a qualche giorno prima della seduta di settembre in modo che, se fosse necessario un ultimo passaggio, ci aggiorneremo in tal senso. Diversamente, voteremo formalmente la relazione in una apposita seduta.
  Colgo l'occasione per ringraziarvi per la costanza e l'assiduità della partecipazione ai lavori, cosa non semplice, perché si è trattato di un impegno che si è andato a sommare a tutte le attività che normalmente un deputato svolge. L'attività di una Commissione d'inchiesta si aggiunge a quelle nelle Commissioni permanenti, in Assemblea, negli incarichi di gruppo e di partito che ciascuno di noi in qualche misura svolge, per cui è stato un ulteriore aggravio. Io credo però che sia stata una esperienza molto formativa, molto costruttiva, molto interessante e molto bella anche sul piano umano e nel rapporto tra di noi.
  Se non ci sono interventi, chiuderei i lavori e aggiornerei la convocazione della Commissione in vista del calendario dell'Assemblea, in modo da farla coincidere con un giorno in cui credibilmente tutti avranno la possibilità di esserci.

  La seduta termina alle 10.30.