Comunicazioni del presidente:
Romano Andrea , Presidente ... 3
Esame e votazione della proposta di relazione finale:
Romano Andrea , Presidente ... 3
Fregolent Silvia (IV-IC'È) ... 4
Romano Andrea , Presidente ... 4
Potenti Manfredi (LEGA) ... 4
Romano Andrea , Presidente ... 4
Deidda Salvatore (FDI) ... 4
Romano Andrea , Presidente ... 5
Pittalis Pietro (FI) ... 5
Romano Andrea , Presidente ... 5
Frailis Andrea (PD) ... 5
Romano Andrea , Presidente ... 5
Lapia Mara (Misto-CD) ... 6
Romano Andrea , Presidente ... 6
Berti Francesco (IPF-IC) ... 6
Romano Andrea , Presidente ... 6
Legnaioli Donatella (LEGA) ... 6
Romano Andrea , Presidente ... 7
Deliberazione sulla pubblicità degli atti e dei documenti formati o acquisiti dalla Commissione:
Romano Andrea , Presidente ... 8
ALLEGATO: Deliberazione sulla pubblicità degli atti e dei documenti formati o acquisiti dalla Commissione ... 9
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ANDREA ROMANO
La seduta comincia alle 10.35.
Comunicazioni del presidente.
PRESIDENTE. Ringrazio tutti i colleghi che sono riusciti a partecipare. Siamo numerosi ed è particolarmente significativo che oggi, in questa seduta che concluderà il nostro lavoro con la discussione e la votazione della relazione finale, vi sia un'ampia partecipazione.
Vorrei anche aggiungere che, come ho detto privatamente ad alcuni di noi, al termine della nostra seduta ci sarà un breve incontro con i rappresentanti dei familiari delle vittime, in particolare Nicola Rosetti e Luchino Chessa e altri familiari. Menziono Luchino Chessa e Nicola Rosetti perché, come sapete, sono i presidenti, rispettivamente dell'Associazione 140 e dell'Associazione 10 Aprile. La partecipazione all'incontro è volontaria, chi vuole trattenersi è il benvenuto; sarà un incontro per salutarci alla fine di questo lavoro.
Ricordo che alle ore 13, in Biblioteca, nella Sala del refettorio, si terrà la presentazione alla stampa della relazione; tutti siamo invitati.
Come convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 27 luglio scorso si procederà, se non ci sono obiezioni, alla desecretazione integrale dei resoconti stenografici delle sedute del 21 luglio 2021 e del 18 gennaio, 3 maggio, 11 maggio e 22 giugno 2022. Si tratta di sedute dedicate ad audizioni del dottor Gabriele Bardazza, del capitano di vascello Sergio Simone e dell'avvocato Enrico Molisani. Naturalmente i resoconti stenografici di tali sedute verranno ripubblicati includendovi le parti desecretate. Per quanto riguarda la seduta del 21 settembre 2021, durante la quale audimmo la giornalista Adele Grossi, la desecretazione sarà parziale in quanto la stessa audita ha chiesto di mantenere segreti alcuni passaggi. Se non ci sono interventi su questo, passerei al punto successivo.
Esame e votazione della proposta di relazione finale.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame e la votazione della proposta di relazione finale. Come sapete, la proposta di relazione finale – di cui alcune copie a stampa sono a disposizione – è stata inviata a tutti i commissari il 2 settembre scorso per e-mail, con l'indicazione di un termine (il 6 settembre) per eventuali osservazioni o proposte di modifica. Non sono pervenute osservazioni o proposte di modifica. Alla relazione saranno allegate le due perizie del capitano di vascello Sergio Simone (una sul timone, l'altra sull'impianto di propulsione del Moby Prince), le due perizie esplosivistiche – quella del tenente colonnello Adolfo Gregori e quella dell'ingegner Gianni Bresciani –, la perizia dell'avvocato Enrico Molisani sugli aspetti assicurativi e la perizia della società Cetena. La documentazione, molto copiosa, relativa alle due perizie del capitano di vascello Simone, che è pari a circa 750 pagine, non verrà allegata, ma nella relazione sarà inserito un link che ne consentirà la consultazione nel sito Internet della Camera. Analogamente, un link consentirà di visualizzare i due video realizzati dalla società Cetena.
Cedo la parola ai colleghi che desiderino intervenire. Prego, onorevole Fregolent.
SILVIA FREGOLENT. In realtà il mio non è un intervento sul merito di quanto abbiamo letto. Vorrei soltanto ringraziare i componenti di questa Commissione – in primo luogo lei, presidente – e tutte le persone che ci hanno aiutato a portare parzialmente a termine quello che avremmo voluto, con più tempo, incrementare maggiormente. Purtroppo la fine del Governo non ce l'ha consentito. Credo che abbiamo fatto un piccolo passo avanti, ancora ulteriore, verso il riconoscimento di una verità che provoca sofferenza non soltanto ai familiari delle vittime, ma a tutti coloro che si considerano cittadini di una Repubblica come la nostra, fondata in primo luogo sulla trasparenza e sulla conoscenza degli eventi. Purtroppo nel nostro Paese questo non è l'unico evento su cui c'è ancora da scoprire, ce ne sono altri che riguardano altri eventi dolorosi di questa Repubblica. Vorrei ringraziare, presidente, la sua caparbietà nel portare avanti questo lavoro e sottolineare la dedizione di ogni rappresentante del Parlamento affinché oggi, in parte, si potesse ottenere questo risultato. Questo ci rende orgogliosi. Spero che anche lei, presidente, apprezzi l'opera che abbiamo fatto tutti noi, insieme a lei, per portare a termine questo lavoro. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Fregolent. Non solo apprezzo, ma – lo dirò anche successivamente – credo che abbiamo svolto un grande lavoro, naturalmente, come lei ha ricordato, non solo nei limiti temporali di questa legislatura che ci ha permesso di lavorare fondamentalmente un anno, ma anche nei limiti delle nostre attività parlamentari che, soprattutto alla fine della legislatura, tendono a essere molteplici. Non è stato semplice per nessuno di noi, quindi personalmente vi ringrazio per questo.
La parola all'onorevole Manfredi Potenti.
MANFREDI POTENTI. Grazie, presidente. Mancando la nostra capogruppo, per impegni credo comuni a molti di noi, mi vorrei pregiare di lasciare due parole alla discussione e agli atti a nome del gruppo Lega, con il quale mi sono trovato veramente con grande soddisfazione a contribuire a questo lavoro; e altrettanto con i colleghi, soprattutto nella difficoltà di aver avuto margini di tempo operativi che non ci hanno permesso di completare il lavoro, ma che comunque oggi ci consentono di dare alla luce quello che possiamo chiamare un prospetto storico di quanto, probabilmente, quella notte è accaduto. Mi sono sentito onorato anche di essere nell'Ufficio di presidenza e di rappresentare soprattutto la territorialità che ci lega, al di là delle sigle, con alcuni colleghi, sia sul versante della costa tirrenica Toscana, sia sul versante della costa sarda. Sono i due punti maggiormente sensibili a questa vicenda, ma non solo: voglio ricordare la Campania e tutti gli altri luoghi e regioni e Paesi che piangono ancora oggi la scomparsa di tanti loro cari.
Questo lavoro rimarrà ai posteri come un momento chiarificatore – spero – di questa vicenda, come diceva la collega Fregolent, e come qualcosa che dovrà anche essere elaborato dalle future generazioni. Spero che questo lavoro possa servire per denunciare quella che purtroppo è una costante in questo Paese quando accadono fatti di rilevante impatto, soprattutto sulle vite delle persone. In occasione di questi tragici eventi accade sempre qualcosa che impedisce di chiarire in maniera univoca, rapida ed efficace la causa di queste tragedie. Questo è un altro dei tanti esempi, ne potremmo citare veramente un numero indefinito. Però penso che l'impegno istituzionale ci sia stato e credo davvero di poter dire che da parte di tutti sia stata chiara la volontà di fare luce sulla vicenda Moby Prince. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Potenti. La parola all'onorevole Deidda e poi all'onorevole Pittalis.
SALVATORE DEIDDA. Grazie, presidente. Anch'io ci tengo a ringraziare lei, gli uffici, i consulenti e tutti i colleghi, perché penso che la relazione sia equilibrata, nelle difficoltà che anche lei ha rappresentato nel ricercare elementi nuovi. Secondo me, Pag. 5abbiamo fatto passi in avanti, a volte anche curiosi come la ricerca del registratore, a dimostrazione che l'impegno c'è stato tutto. Sono contento perché ristabiliamo comunque la verità e l'onore anche per chi ha lavorato a bordo della Moby Prince e per i parenti. Ricordo uno dei figli del comandante che purtroppo è scomparso recentemente e che ha fatto della sua vita una battaglia per stabilire la verità. A lui e alla sua famiglia anche la dedica di questo lavoro.
L'impegno che possiamo assumere è che continueremo anche nella prossima legislatura, se ce ne saranno le condizioni, a supportare il lavoro della magistratura. Penso che le abbiamo dato degli elementi utili su cui lavorare. Non in contrasto, questo è da sottolineare; ricordo che quando abbiamo istituito questa Commissione sembrava che fossimo antagonisti della magistratura. No, noi stiamo dando un supporto. Abbiamo fornito delle prove, degli elementi su cui lavorare. Spero che sapranno cogliere questa opportunità. L'impegno è quello di proseguire nella ricerca della verità. È difficile – più passa il tempo, più sarà difficile – ma noi almeno un piccolo tassello l'abbiamo stabilito: chi comandava e chi lavorava sulla Moby Prince non ha fatto manovre errate, o comunque non c'è stato dolo da parte loro. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Deidda. La parola all'onorevole Pittalis.
PIETRO PITTALIS. Mi unisco anch'io ai ringraziamenti, non per forma, ma perché ritengo che sia doveroso ringraziare lei, presidente, gli uffici e i consulenti che hanno supportato la Commissione per un lavoro assolutamente proficuo, attese anche le conclusioni che riteniamo di condividere pienamente, e che rappresenta una sorta di ulteriore sviluppo e, direi, anche di completamento del lavoro già svolto dalla precedente Commissione d'inchiesta. Auspico che questo lavoro possa avere un ulteriore sviluppo anche nella prossima legislatura e mi auguro che alcuni aspetti che forse meritano un ulteriore specifica indagine possano completare il quadro e porre una parola finale, nel senso di quella verità che tutti andiamo cercando e che penso faccia onore a questa istituzione.
Signor presidente, penso che consegniamo un lavoro davvero utile e molto importante, che mi auguro possa essere raccolto, sviluppato e maggiormente approfondito, nella prossima legislatura, in alcuni aspetti che a mio avviso rimangono ancora, se non da chiarire, comunque da accertare. Grazie.
PRESIDENTE. La parola all'onorevole Frailis. Poi interverranno l'onorevole Lapia e l'onorevole Berti.
ANDREA FRAILIS. Grazie, presidente. A nome dei commissari del Partito Democratico esprimo soddisfazione per il lavoro svolto e apprezzamento sincero per il suo operato, presidente, in particolare per l'equilibrio, la pazienza e il grande impegno che hanno caratterizzato la sua presidenza. Anche da sardo lo devo dire, perché questa è una tragedia che ha colpito diverse comunità, tra cui la nostra in modo drammatico e crudele.
La relazione, a nostro parere, è equilibrata ed è lo specchio fedele di quanto è avvenuto in questa Commissione sia dal punto di vista del nostro lavoro, sia di quello dei funzionari, degli uffici e dei consulenti, che ringrazio fin d'ora. È una relazione che rappresenta esattamente quello che è stato il nostro lavoro. Sicuramente non tutta la nebbia – per usare un termine che all'inizio delle inchieste è stato più volte utilizzato – è stata diradata, però il nostro lavoro ha contribuito a togliere qualche fumo di troppo da questa vicenda. La relazione è assolutamente condivisibile.
Apprezzo anche il lavoro di coesione che è stato fatto tra tutti i commissari; non era scontato né facile. Apprezzo un po' meno che parte della relazione sia stata anticipata negli organi di stampa. Capisco benissimo che è inutile andare a ricercare i colpevoli, ma è qualcosa che è stato, a mio parere, assolutamente disdicevole e sgradevole. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Frailis. La parola all'onorevole Lapia.
Pag. 6 MARA LAPIA. Grazie, presidente. È doveroso anche da parte mia rivolgere un ringraziamento agli uffici, a tutti i consulenti, e a lei, presidente, per aver portato avanti in maniera magistrale ed equilibrata questa Commissione. Un ringraziamento anche a tutti i colleghi, perché non è mai scontato portare avanti i lavori di una Commissione in maniera così unita ed equilibrata. Abbiamo fatto un lavoro coeso, che ci ha visti tutti uniti nella ricerca della verità.
Una cosa sicuramente emerge, alla luce della relazione che oggi andiamo ad approvare: il caso Moby Prince non era un caso chiuso e ancora oggi non è chiuso. Quindi, auspico che lo si studi ancora, per onore della verità che dia pace ai parenti delle vittime. E da sarda, come hanno detto i colleghi che mi hanno preceduta, dico che l'onore deve essere restituito soprattutto al capitano della Moby Prince, che ha visto gettare verso la sua figura di capitano e di persona del fango che sicuramente non meritava. Oggi viene fuori anche questo: per troppi anni si è cercata una verità che sicuramente conveniva per nascondere quella che era la verità dei fatti reali.
Sono molto soddisfatta per quello che abbiamo raggiunto fino a oggi, però lo ritengo metà del cammino che dovrebbe portare ancora a studiare la verità sul caso Moby Prince. Gli anni non devono far pensare che la ricerca della verità debba essere abbandonata perché ormai è passato troppo tempo.
Complimenti a noi e alla nostra Commissione, presidente. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie molto, onorevole Lapia. La parola all'onorevole Berti.
FRANCESCO BERTI. Grazie, presidente. Nel ringraziare lei, i commissari e i funzionari, una riflessione è d'obbligo, come pure un auspicio per il futuro. Le aspettative che avevamo al di fuori di questa Commissione le abbiamo respirate tutte, io personalmente insieme al collega Potenti e a lei presidente Romano, anche nei Consigli comunali delle nostre città, dove ogni anno si tengono commemorazioni, dove si respira uno spirito nazionale, dovuto anche alla partecipazione ampia: abbiamo avuto il presidente della Regione Sardegna, membri di consigli comunali, sindaci di altre città e membri di consigli regionali di altre Regioni. Uno spirito nazionale che ci accomuna nel dover trovare delle risposte che purtroppo la magistratura non ha saputo dare e nel cercare di recuperare uno spirito di solidità e serietà istituzionale che purtroppo da altri organi dello Stato in questo preciso contesto non era arrivato.
Siamo partiti con il senatore Lai che ci aveva detto sostanzialmente di non reinventare la ruota, di non andare a riscoprire piste e riaprire storie che avevano già dimostrato di non essere solide. Uno dei maggiori risultati che emergono dalla brillante relazione finale è appunto che si è tracciata una linea, sono stati evidenziati dei punti importanti e chi vorrà, nel futuro, si potrà fare spazio nella massa informativa con più chiarezza per delineare il quadro di indagine in maniera molto più chiara. Questo non sarà a disposizione soltanto della prossima legislatura, ma l'auspicio che esprimo è quello di creare un database informativo aperto e accessibile, per far sì che all'esterno di questa Commissione si possa favorire l'attività di indagine. Come noi abbiamo avuto a disposizione un materiale che è sicuramente prezioso, così dovrebbero averlo anche i giornalisti e le persone all'esterno che vogliono indagare su questo avvenimento, che è una vera e propria ferita nella coscienza civile nazionale. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Berti. La parola all'onorevole Legnaioli.
DONATELLA LEGNAIOLI. Grazie, presidente. Anche se è già intervenuto per il gruppo Lega il collega Potenti, per me è doveroso, ma è anche un piacere, ringraziare lei, presidente, e anche tutto l'Ufficio di presidenza, i funzionari e i colleghi. Lei ha fatto un ottimo lavoro, è stato molto bravo istituzionalmente e professionalmente – lo posso dire perché faccio parte anche di altre Commissioni e quindi posso fare un confronto – e nella capacità di Pag. 7collaborazione e di considerazione. Grazie veramente a lei, presidente, e grazie a tutti.
PRESIDENTE. Grazie a lei, onorevole.
Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione la proposta di relazione finale.
Chi è favorevole?
Chi è contrario?
Chi si astiene?
Il testo è approvato all'unanimità. Sarà trasmesso al Presidente della Camera e pubblicato come documento XXII-bis numero 2.
Ricordo che la presentazione alla stampa avverrà alle ore 13 nella Sala del refettorio.
Deliberazione sulla pubblicità degli atti e dei documenti formati o acquisiti dalla Commissione.
PRESIDENTE. Dobbiamo effettuare un'altra votazione, quella sulla proposta di deliberazione sulla pubblicità degli atti e dei documenti formati o acquisiti dalla Commissione. La proposta di deliberazione è formulata in modo conforme alle deliberazioni adottate da altre Commissioni parlamentari di inchiesta delle scorse legislature ed è stata inviata ieri per e-mail a tutti i componenti. Alcune copie del testo sono a disposizione.
Non essendovi richieste di intervento, pongo in votazione la deliberazione sulla pubblicità degli atti e dei documenti formati o acquisiti dalla Commissione.
Chi è a favore?
Chi è contrario?
Chi si astiene?
La Commissione approva all'unanimità. La deliberazione approvata sarà pubblicata in allegato al resoconto della seduta odierna.
Vi ringrazio di nuovo, davvero. Grazie a tutti noi e complimenti a tutti noi.
Dichiaro conclusa la seduta.
La seduta termina alle 10.55.
Pag. 9ALLEGATO
Deliberazione sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione.
La Commissione stabilisce di rendere pubblici i documenti formati o acquisiti dalla Commissione, ad eccezione di:
1. atti e documenti attinenti a procedimenti giudiziari nella fase delle indagini, qualora permangano le ragioni della segretezza, in relazione allo stato del procedimento;
2. atti formalmente classificati (da riservati in su) dall'autorità amministrativa o di Governo che li ha trasmessi;
3. atti su cui la Commissione ha posto il segreto funzionale, classificandoli come segreti o riservati;
4. documenti anonimi o apocrifi;
5. atti provenienti da privati (persone fisiche, persone giuridiche ed enti di fatto) che abbiano fatto richiesta di uso riservato;
6. documenti il cui contenuto non è direttamente connesso all'oggetto dell'inchiesta.
Sono altresì pubblici i resoconti stenografici delle sedute della Commissione, con esclusione di quelle (o delle parti di quelle) sottoposte a regime di segretezza.
La Commissione stabilisce di mantenere segreti i processi verbali delle riunioni dell'Ufficio di presidenza.
La Commissione stabilisce che gli atti per i quali si sia accertato il permanere del vincolo di segretezza o di riservatezza resteranno assoggettati al proprio regime di classificazione per anni dieci, decorrenti dalla data di cessazione dell'attività della Commissione (cioè dal giorno antecedente a quello della prima riunione delle Camere della XIX legislatura), salvo che la normativa vigente non preveda limiti ulteriori.
Si dà mandato agli Uffici di segreteria della Commissione di custodire gli atti e i documenti formati o acquisiti e di provvedere al loro versamento all'Archivio storico della Camera dei deputati, compresi quelli che pervenissero a decorrere dalla data della presente delibera e fino al giorno antecedente quello della prima riunione delle Camere della XIX legislatura. All'Archivio sarà versata altresì la strumentazione tecnica acquisita dalla Commissione per le finalità dell'inchiesta.
La Commissione stabilisce inoltre che la documentazione pervenuta oltre tale termine sia restituita al mittente.
Le sopraddette attività dovranno essere svolte nel rispetto del regime degli atti entro e non oltre il 31 dicembre 2022.
Per l'attuazione di quanto stabilito nella presente delibera collaboreranno con la segreteria della Commissione, a supporto di tale attività, il maresciallo Michele Pannullo, l'appuntato scelto qualifica speciale Federico Girotti e il finanziere Emanuele Cristiano Scalone.
Tutti gli altri incarichi di collaborazione decadono a far data dall'approvazione della presente delibera.