XVIII Legislatura

Giunta delle elezioni

Resoconto stenografico



Seduta n. 2 di Martedì 9 ottobre 2018

INDICE

Audizione del presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1, dottor Nicola Pannullo:
Giachetti Roberto , Presidente ... 3 
Pannullo Nicola , presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1 ... 3 
Giachetti Roberto , Presidente ... 4 
Invernizzi Cristian (LEGA)  ... 4 
Pannullo Nicola , presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1 ... 4 
Invernizzi Cristian (LEGA)  ... 5 
Pannullo Nicola , presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1 ... 5 
Invernizzi Cristian (LEGA)  ... 5 
Pannullo Nicola , presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1 ... 5 
Giachetti Roberto , Presidente ... 6 
Pannullo Nicola , presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1 ... 6 
Giachetti Roberto , Presidente ... 6 
Pannullo Nicola , presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1 ... 6 
Giachetti Roberto , Presidente ... 6 
Pannullo Nicola , presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1 ... 7 
Giachetti Roberto , Presidente ... 7 

(La seduta, sospesa alle 13.15, è ripresa alle 13.20) ... 7 

Audizione della presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 2, dottoressa Anna Battisti:
Giachetti Roberto , Presidente ... 7 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 2 ... 8 
Giachetti Roberto , Presidente ... 8 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 8 
Giachetti Roberto , Presidente ... 9 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 9 
Giachetti Roberto , Presidente ... 9 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 9 
Giachetti Roberto , Presidente ... 9 
Maschio Ciro (FDI)  ... 9 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 9 
Maschio Ciro (FDI)  ... 9 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 9 
Maschio Ciro (FDI)  ... 9 
Giachetti Roberto , Presidente ... 9 
Maschio Ciro (FDI)  ... 10 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 10 
Maggioni Marco (LEGA)  ... 10 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 10 
Maggioni Marco (LEGA)  ... 10 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 10 
Maggioni Marco (LEGA)  ... 10 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 10 
Giachetti Roberto , Presidente ... 10 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 10 
D'Ettore Felice Maurizio (FI)  ... 10 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 10 
D'Ettore Felice Maurizio (FI)  ... 11 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 11 
D'Ettore Felice Maurizio (FI)  ... 11 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 11 
D'Ettore Felice Maurizio (FI)  ... 11 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 11 
D'Ettore Felice Maurizio (FI)  ... 11 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 11 
D'Ettore Felice Maurizio (FI)  ... 11 
Battisti Anna , presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2 ... 11 
Giachetti Roberto , Presidente ... 11

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE;
Misto-Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica: Misto-CP-A-PS-A;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Noi con l'Italia: Misto-NcI;
Misto-+Europa-Centro Democratico: Misto-+E-CD;
Misto-Noi con l'Italia-USEI: Misto-NcI-USEI.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ROBERTO GIACHETTI

  La seduta comincia alle 12.55.

Audizione del presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1, dottor Nicola Pannullo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1, dottor Nicola Pannullo. Ringrazio il presidente Pannullo, che è accompagnato dal dottor Giacomo Strinati, direttore amministrativo, per aver voluto accogliere l'invito della Giunta a intervenire all'audizione odierna, dedicata ad un'analisi dei principali aspetti attuativi della nuova legge elettorale in occasione delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo 2018, con particolare riguardo all'Ufficio centrale circoscrizionale da lui presieduto.
  Ricordo che la Giunta, autorizzata dal Presidente della Camera, procederà all'odierna audizione sulla base della facoltà ad essa riconosciuta dall'articolo 7 del proprio Regolamento. Avverto, altresì, i colleghi della necessità di attenersi, in sede di audizione, ai criteri indicati dal Presidente della Camera, come già ricordato nelle audizioni della scorsa seduta.
  Comunico, infine, che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, se non vi sono obiezioni, anche dalla trasmissione sulla Web-TV della Camera dei deputati.
  Invito il dottor Pannullo a svolgere la sua relazione.

  NICOLA PANNULLO, presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1. Buongiorno a tutti. Sono stato il presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1 e, insieme con altri colleghi, sono stato officiato di questo compito delicatissimo di affrontare l'interpretazione della nuova normativa in materia di riforma elettorale contenuta nel cosiddetto Rosatellum-bis, con tutte le problematiche di raccordo tra l'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1 e quello presieduto in Cassazione dal collega Petitti, che forse è stato già sentito la settimana scorsa.
  Come magistrato preposto alla valutazione e innanzitutto all'esame dei ricorsi avverso la mancata assegnazione dei voti nell'ambito della mia circoscrizione, ciò che mi preme rilevare innanzitutto, sul piano puramente logistico, è l'assoluta inadeguatezza dei locali che sono stati messi a disposizione.
  Si tratta di una problematica che in parte non riguarda l'applicazione normativa della nuova legge, ma che comunque permette di capire la delicatezza, da parte nostra, della situazione in cui ci siamo trovati. Dal punto di vista logistico abbiamo operato nei magazzini della ex Fiera di Roma, dove non c'erano collegamenti Internet predisposti e dove all'inizio, come avete tutti visto, c'erano anche problemi di sicurezza dal punto di vista della tutela delle operazioni che si sono svolte all'interno della ex Fiera.
  L'aspetto principale che posso segnalare, come primo contributo di concretezza, è l'inadeguatezza dei presidenti di seggio, per quanto mi riguarda. Noi magistrati siamo stati costretti a rifare ex novo degli spogli di presidenti di seggio elettorale che ci hanno completamente riversato l'intero carteggio, ossia tutte le buste contenenti i voti. Noi abbiamo dovuto svolgere, quindi, un'attività che, in realtà, sarebbe stata marginale rispetto alla normativa attuale, in quanto al Pag. 4magistrato si chiedeva soltanto di assegnare i voti contestati.
  In realtà, tutto ciò è stato completamente superato da una situazione di grande emergenza, determinata sia dalla situazione logistica in cui ci siamo trovati, sia dai raccordi molto sporadici con i funzionari del comune di Roma, i quali, a loro volta, hanno avuto difficoltà di collegamento con i comuni limitrofi che facevano parte della nostra circoscrizione, Lazio 1. C'è stata innanzitutto una difficoltà oggettiva nell'affrontare proprio materialmente l'esame di questi seggi elettorali per poter poi fornire all'Ufficio elettorale centrale nazionale il dato che serviva per la prosecuzione dei lavori.
  C'erano dei tempi molto stretti, che voi conoscete. Mi pare che fosse stato fissato il termine del 16 marzo dal Presidente dell'Ufficio elettorale centrale nazionale, per quanto riguarda gli Uffici centrali circoscrizionali, con riferimento al dato numerico che era necessario all'Ufficio elettorale centrale nazionale per poter individuare la cifra elettorale complessiva a livello nazionale.
  Per quanto concerne le problematiche dal punto di vista normativo non spetta certo a me, come magistrato, fare valutazioni di tipo politico, perché si potrebbe osservare che il magistrato interferisce in una funzione che non è quella giurisdizionale propria, ma è una funzione proprio tipica del potere legislativo.
  Per quanto riguarda le problematiche che abbiamo affrontato dal punto di vista operativo, ci sono quelle relative alla valutazione della validità dei voti, laddove era possibile individuare in maniera evidente la volontà dell'elettore. Se il voto era attribuito al candidato in maniera evidente, lo si attribuiva anche alla lista.
  Si è verificato un problema ulteriore a Roma, dove voi sapete che, nell'ambito della stessa operazione, c'è stata la contemporanea votazione per l'elezione del presidente della regione Lazio. I presidenti dei vari seggi si sono trovati anche in difficoltà, perché la normativa non è omogenea e c'era la questione del voto congiunto e disgiunto, che ha creato ulteriori problemi a livello operativo.
  Se avete problemi ulteriori da segnalarmi, come magistrato, sono a vostra disposizione.

  PRESIDENTE. Intanto la ringraziamo.
  Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  CRISTIAN INVERNIZZI. Grazie, presidente. Vorrei chiedere un approfondimento, magari anche non eccessivamente lungo – valuti lei – su un passaggio della sua relazione. Lei diceva che voi avete ricevuto, se non ho capito male, pacchi da parecchi presidenti di seggio, che praticamente hanno preso le buste e ve le hanno inviate, chiedendovi di spogliarle voi. È giusto?

  NICOLA PANNULLO, presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1. Sì, è una funzione tipica proprio dell'Ufficio centrale circoscrizionale quella di verificare la validità dei voti e, laddove ci siano state situazioni di totale assenza di attribuzione dei voti, di supplire. È una funzione tipica nostra. Si pensava di poter risolvere il tutto, per quanto riguarda la circoscrizione Lazio 1, con riferimento a poche situazioni di spogli. In realtà, abbiamo dovuto spogliare 19 seggi, mi riferisce il segretario, dottor Strinati.
  Questo rafforza ancora di più il convincimento che vi avevo esplicitato prima, ossia l'inadeguatezza non soltanto dei locali, il che è un problema logistico, ma anche della nomina dei presidenti di seggio. Se si parte bene, anche le attività successive sono consequenzialmente, sul piano logico, più facili e agevoli. Laddove questo non è avvenuto, come nel nostro caso, la situazione è stata tale da dover ex novo riprendere in mano tutti questi seggi nei quali non vi era stato lo spoglio, con tutta la verbalizzazione fatta a penna. Siamo ancora nell'epoca preistorica. Tutto è stato fatto manualmente, con duplice copia dei verbali, che poi abbiamo regolarmente consegnato alla Camera dei deputati, la quale è preposta alla valutazione complessiva dell'attività Pag. 5 dei vari presidenti di seggio e di tutto l'ufficio da me presieduto.
  Potete immaginare la difficoltà, in un contesto che non è un ufficio. I magazzini erano stati completamente abbandonati e sono stati utilizzati in presenza di una moquette bisunta, che emanava un odore nauseabondo, con pulviscoli, in una situazione di insicurezza proprio dal punto di vista della tutela della persona. Abbiamo cercato di trovare un sistema anche tra di noi di aiuti reciproci, ma è ovvio che, se si vuole, anche per il futuro, dare attuazione in maniera adeguata a dei compiti istituzionali, occorre rivalutare nelle apposite sedi anche la situazione dal punto di vista logistico.
  Occorre rivalutare, secondo me, anche l'individuazione dei presidenti di seggio. Ciò che conta non è tanto il possesso o meno di una laurea o di un titolo di studio da parte dei presidenti, quanto la necessità di far capire a chi presiede i seggi elettorali la delicatezza delle funzioni che va ad assolvere e anche e soprattutto il rapporto tra il presidente di seggio e i rappresentanti di lista.
  Anche quello è un problema che va gestito. Se è gestito in maniera professionale, si riesce a incanalare l'attività e a finalizzarla al miglior risultato possibile, che è quello di garantire la validità del voto e il principio di rappresentatività. La massima espressione del potere attribuito al presidente di seggio è di far sì che non tutte le schede debbano necessariamente essere annullate. Invece, abbiamo riscontrato una serie di problemi che avrebbero potuto essere risolti in maniera molto più semplice.
  Se la normativa non viene in qualche modo semplificata e non si attribuisce anche un potere decisionale che deve essere poi valutato in maniera adeguata, anche tutte le operazioni attribuite agli Uffici centrali circoscrizionali richiedono molto più tempo.
  Tutto questo viene svolto all'interno di un programma anche cronologico che ha i suoi step, per i quali c'è la necessità dell'intervento dell'Ufficio statistico. Esso deve individuare la cifra elettorale corretta da poter poi inviare all'Ufficio centrale nazionale, il quale deve, a sua volta, a livello nazionale, individuarla per tutte le liste.
  La Camera si doveva riunire il 23 marzo. Abbiamo avuto la necessità di coordinarci tra di noi e anche il funzionario statistico, coadiuvato da altri funzionari del comune, ha avuto difficoltà dal punto di vista dell'interpretazione della materia.
  Non entro in questo tipo di valutazione, perché non mi compete. Non sarei neanche competente per poter dire quali e quante siano state le difficoltà che hanno trovato gli Uffici statistici nel dare applicazione alla normativa. Se ne è occupata la dottoressa Dal Buono, il funzionario statistico della Corte d'appello di Roma, in maniera intensiva, svolgendo un'attività di grande rilievo. Senza di lei e senza la sua capacità, che le viene anche da un'esperienza precedente nelle varie elezioni, sarebbe stato veramente difficile per noi magistrati portare a termine il nostro compito.
  Questa è la sintesi di ciò che volevo esternare e far presente.

  CRISTIAN INVERNIZZI. In sintesi, voi avete dovuto supplire alle operazioni di spoglio in 19 seggi. È giusto?

  NICOLA PANNULLO, presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1. Sì.

  CRISTIAN INVERNIZZI. Le operazioni di spoglio riguardavano solo le elezioni politiche, le elezioni regionali o entrambe?

  NICOLA PANNULLO, presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1. Per noi solo le elezioni politiche con riferimento alla circoscrizione Lazio 1. La situazione è stata presa in mano, nel senso che ci siamo messi noi magistrati, coadiuvati dal personale di segreteria, ad aprire queste buste, piene di polvere, molte anche in una situazione che comportava la necessità di verificare i nomi e i cognomi scritti a penna. Non si sapeva neanche come si chiamasse il presidente di seggio. Si tratta di una situazione in cui abbiamo dovuto supplire a una serie di carenze genetiche, Pag. 6che partono praticamente dall'inizio delle operazioni.
  Secondo me, per quanto riguarda la mia esperienza, che è limitata a questo tipo di funzione, forse ha inciso anche il discorso del risparmio economico che c'è stato. Dopo le ore 23 sono iniziate le operazioni di spoglio. Soprattutto nel Lazio e nella Lombardia, dove ci sono svolte anche le elezioni regionali, ciò ha comportato un notevole aggravio di lavoro e soprattutto – io penso – la possibilità e la probabilità di errori. Gli errori, ovviamente, si commettono anche in buona fede, ma ne possono capitare di più se si lavora dalle ore 7 della mattina fino alle ore 23.
  Non mi ricordo adesso quanti fossero i nostri elettori dal punto vista numerico nella circoscrizione Lazio 1. Mi riferiscono che sono 2 milioni le persone che hanno votato. I dati sono questi: 2.027.328. Stiamo parlando dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1.
  Poi ci sono stati problemi di coordinamento con i comuni fuori Roma, che, peraltro, il sabato erano chiusi. Ho dovuto chiamare il procuratore della Repubblica perché chiamasse, a sua volta, il capo dei Vigili urbani per aprire... Talvolta sono arrivati a noi dei plichi senza la possibilità di poterli esaminare perché non c'era nulla. Abbiamo dovuto lavorare anche il sabato, perché c'era un totale scollegamento, una mancanza di coordinamento tra il comune di Roma e i comuni periferici e tra il comune di Roma e l'Ufficio centrale elettorale da me presieduto.
  Tutto questo ha comportato anche dei ritardi. Inoltre, avevamo la necessità di dover inviare entro il 16 marzo il dato più corretto possibile, e quindi di valutare il tutto in tempi rapidi. Tutti possiamo sbagliare. Noi abbiamo tentato e abbiamo fatto il possibile. Se poi ci sono stati dei ricorsi e dei reclami... Abbiamo avuto anche delle contestazioni con i rappresentanti di lista, laddove qualcuno dei collegi uninominali per pochi voti è stato...

  PRESIDENTE. La posso interrompere? Le devo fare due domande.
  In primo luogo, mi pare di capire che, al di là delle questioni logistiche, un problema essenziale sia stato quello dell'inadeguatezza dei presidenti di seggio.

  NICOLA PANNULLO, presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1. Per me sì.

  PRESIDENTE. Voi avete fatto delle comunicazioni? Noi dovremmo, almeno per il tempo a venire e per le occasioni prossime, evitare di ritrovarci nella stessa situazione, se sono richiamati gli stessi presidenti di seggio.

  NICOLA PANNULLO, presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1. Certo. Come segreteria, l'abbiamo fatto presente. Non so se questa segnalazione abbia avuto dei riscontri dal punto di vista oggettivo, anche perché l'individuazione dei presidenti di seggio che hanno totalmente omesso di svolgere le loro funzioni può essere effettuata facilmente attraverso l'esame dei verbali redatti dall'Ufficio centrale in sostituzione completa. Noi l'abbiamo fatto. Non so, però, quale sviluppo abbia avuto ciò presso il comune, se li abbiano depennati o se li abbiano chiamati.
  Per quanto riguarda la Corte d'appello, è stato fatto, nell'ambito di quell'attività successiva. Non so poi se ci sia stato un seguito. Comunque, ce ne possiamo fare carico ulteriormente. Presidente, se lei lo richiede, lo facciamo. Riprendiamo in mano la situazione e lo facciamo sicuramente, nell'interesse della collettività.

  PRESIDENTE. È del tutto evidente. Magari nell'ambito dei lavori della Giunta e nelle verifiche che effettueremo anche noi ce ne faremo carico.
  Passo alla seconda questione che le vorrei sottoporre. Mi pare di capire che, al di là dei verbali che non sono stati per niente compilati, si siano manifestati problemi, rispetto ai verbali completati, di particolare evidenza. Mi pare di capire che in talune situazioni ci siano state molte schede annullate e, lei diceva, tali situazioni avrebbero potuto essere già risolte, con differenze di voti tra i candidati magari non enormi. In questo caso l'incidenza delle Pag. 7schede nulle avrebbe potuto modificare la situazione.

  NICOLA PANNULLO, presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1. Questa è una valutazione soggettiva. Certo, l'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 1 è intervenuto laddove c'erano queste criticità che sono state manifestate all'esterno. In quel caso siamo potuti intervenire. Il controllo analitico di quello che è successo all'interno dei vari seggi elettorali per 2 milioni di persone è un controllo che non potevamo oggettivamente fare noi, altrimenti ci sarebbero voluti ben più di 20 giorni.
  Laddove il presidente di seggio si è fatto carico della responsabilità di assegnare il voto al candidato su cui è risultata espressa in maniera chiara la volontà dell'elettore, non c'è stato problema. Qualcuno ha annullato perché la croce è stata messa oltre il rettangolo, ma questi sono problemi che non possiamo risolvere noi. Se ci arrivano dei voti contestati e il rappresentante di lista lo fa presente, andiamo a ritirare la scheda e vediamo effettivamente in che cosa sia consistito il contrasto con il rappresentante di lista.
  Laddove abbiamo trovato situazioni in cui sono stati annullati tantissimi voti, non avevamo noi il potere di riaprire le schede senza che ci fosse una sollecitazione da parte esterna. Il nostro lavoro era quello di far combaciare i voti e assegnare i voti, laddove erano stati contestati dal rappresentante di lista.
  Questa situazione ci è capitata per quanto riguarda Guidonia Montecelio, dove c'era una differenza di voti tra il candidato Sebastiano Cubeddu e la candidata Barbara Saltamartini di 55.366 voti a 55.348. C'è stato l'intervento dei rappresentanti di lista, che hanno voluto capire come avessimo assegnato questi voti, che erano determinanti ai fini della nomina nel collegio uninominale. Si sono resi conto che il criterio è stato uniforme per tutti. L'ho spiegato all'inizio, prima ancora di iniziare i lavori, e loro se ne sono resi conto. Non so se abbiano poi mosso ulteriori rilievi rispetto alle nostre decisioni.
  Comunque, la differenza era veramente minima nel collegio uninominale, dove non vale il discorso del proporzionale. Vince chi prende più voti. Se ci sono dieci voti di differenza, è anche giusto che il candidato che si vede estromesso dalla vittoria faccia i suoi rilievi, cosa che è avvenuta per quanto riguarda soltanto la candidata Saltamartini. Per gli altri, per fortuna, non c'è stata questa richiesta.
  Siamo intervenuti laddove c'erano questi voti contestati, che avevano la loro incidenza sul piano pratico, essendo la differenza minima. In quel caso c'è stato il mio intervento, alla presenza di tutto l'ufficio, con il segretario. Prima di attribuire questi voti, che erano determinanti, abbiamo esposto i criteri di massima, in modo da evitare che qualcuno potesse affermare che c'era qualche parzialità nella valutazione.
  Abbiamo preso le schede e le abbiamo fatte vedere. Per ognuna, laddove la volontà dell'elettore era chiara e c'era la possibilità per l'Ufficio di assegnare il voto, l'abbiamo assegnato. Poiché l'abbiamo assegnato a tutti seguendo criteri uniformi, non abbiamo avuto, almeno in quel momento, una reazione da parte dei candidati. Poi non so.

  PRESIDENTE. Se non ci sono altre domande, ringrazio il dottor Pannullo per il contributo fornito alla Giunta.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta, sospesa alle 13.15, è ripresa alle 13.20.

Audizione della presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 2, dottoressa Anna Battisti.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione della presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 2, dottoressa Anna Battisti.
  Ringrazio la dottoressa Battisti per aver voluto accogliere l'invito della Giunta ad intervenire all'audizione odierna dedicata ad un'analisi dei principali aspetti attuativi della nuova legge elettorale in occasione delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo Pag. 82018, con particolare riguardo all'attività dell'Ufficio centrale circoscrizionale da lei presieduto.
  Ricordo che la Giunta, autorizzata dal Presidente della Camera, procederà all'odierna audizione sulla base della facoltà ad essa riconosciuta dall'articolo 7 del proprio Regolamento e avverto, altresì, i colleghi della necessità di attenersi, in sede di audizione, ai criteri indicati dal Presidente della Camera, come già ricordato nell'audizione della scorsa seduta.
  Comunico, infine, che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, se non vi sono obiezioni, anche dalla trasmissione sulla Web-TV della Camera dei deputati.
  Invito la dottoressa Battisti a svolgere la sua relazione.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale Lazio 2. Buongiorno a tutti. Vi esporrò i problemi maggiori che abbiamo incontrato in sede di accorpamento di dati. All'Ufficio centrale circoscrizionale presso la Corte d'appello sono trasmessi i verbali dei seggi. Si svolge poi un lavoro di controllo, di accorpamento di dati e di individuazione delle quote, per arrivare alla fine a individuare il nome e il cognome del singolo eletto.
  I problemi maggiori che abbiamo incontrato – non vorrei ripetere cose di cui magari vi ha già parlato il collega Pannullo – sono problemi organizzativi. In alcuni casi si sono dovuti fare fonogrammi ai Carabinieri per avere gli atti dei seggi. I seggi sono tanti. Mi pare che nel Lazio complessivamente siano circa 4.000. Questo può portare a ritardi nell'elaborazione delle quote.
  Io presiedevo la circoscrizione che riguardava le province del Lazio. I seggi erano circa 1.300. Sono comunque notizie oggettive.
  Se i verbali non arrivano tempestivamente, è un problema, perché, finché non arriva l'ultimo verbale, non si possono iniziare le operazioni statistiche. Bisogna veramente avere tutto a disposizione.
  Ulteriore problema organizzativo è rappresentato dalla buona lettura dei verbali, che non sempre sono compilati nella maniera corretta. A volte non sono proprio compilati, a volte non sono state proprio scrutinate le schede.
  Per quanto mi riguarda, io ho avuto un solo caso di un seggio – a memoria non ricordo di dove fosse – di un paesino del reatino, mi pare. In un seggio su oltre mille ci può stare che sia successo qualcosa. Il presidente ha fatto i pacchi, come si dice, ha messo tutto dentro gli scatoloni, ci ha trasmesso tutto e abbiamo scrutinato noi il seggio.
  Nell'altra circoscrizione, che invece ha riguardato il centro di Roma, i seggi non scrutinati sono stati tanti. Questo ha creato dei problemi. Non so come si potrebbe fare. Forse si dovrebbe cercare di fare un po’ più di formazione ai presidenti di seggio.
  Per il resto, i problemi complessi che si sono avuti erano problemi statistici dell'individuazione della quota e di quale fosse il corretto procedimento. Un conto è leggere l'articolato, un conto è trasportare questo sui numeri e far arrivare, alla fine, i dati corretti. Su questo punto la difficoltà di interpretazione può essere maggiormente comunicata e indicata dagli statistici. Tra l'altro, hanno partecipato anche gli statistici della Camera a incontri in Cassazione.
  Alla fine il controllo del magistrato è il controllo formale. La quota è un'elaborazione che viene dal personale, dai funzionari statistici che collaborano con l'Ufficio elettorale.
  Alcune anomalie che si sono verificate sul piano proprio strettamente formale, al di là dei problemi organizzativi, che non so quanto siano di competenza della Giunta, credo nulla...

  PRESIDENTE. Se dovessimo modificare la legge elettorale?

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. Sul piano proprio concreto questi lavori vengono svolti – almeno quest'anno è stato così – all'interno degli ex locali della Fiera di Roma, quella di via Cristoforo Colombo. Sono locali industriali dismessi, che veramente pongono in imbarazzo i magistrati che lavorano lì anche nei confronti del personale. Pag. 9
  Un magistrato dovrebbe tutelare le condizioni di lavoro delle persone. Se uno si vuole autosacrificare, si autosacrifica, ma i locali sono veramente in condizioni penose e pietose. Credo sia il comune di Roma a dover fornire gli immobili dove si devono svolgere queste operazioni. Sarebbe opportuno sollecitare un po’ il comune per far sì che nelle prossime elezioni si individuino delle sedi che non siano proprio in quelle condizioni, francamente, con i fili penzolanti e con pezzi di intonaco che venivano giù, in uno stato terribile.
  Forse l'unica cosa che proprio sul piano del tessuto normativo ho trovato assai singolare, ma che evidentemente non ho capito bene io, è il fatto che i collegi uninominali non avessero alcuna possibilità di supplenza, mentre nei collegi plurinominali ci sono i candidati effettivi e i candidati supplenti. Può succedere che le persone muoiano anche tra l'accettazione di una candidatura e le elezioni.
  Il collegio uninominale è il collegio che dovrebbe assicurare proprio il collegamento con il territorio. È un collegio importante, anche sul piano delle probabilità concrete di essere eletto. Mi sorprende che non preveda supplenza, sostanzialmente. Mi pare che ci sia proprio adesso un caso in cui bisogna rifare le elezioni perché è deceduto un candidato.

  PRESIDENTE. In quel caso è diverso, per quello che ne so io. Io ero candidato nel collegio uninominale e avevo un supplente, che è veramente supplente fino al momento in cui c'è l'operazione di voto. Dopo si devono per forza rifare le elezioni, ma, se a me fosse successo qualcosa prima, avevo un supplente.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. Nelle candidature il collegio uninominale aveva una sola indicazione.

  PRESIDENTE. Credo che ognuno di noi avesse il supplente. Adesso lo verificheremo. Vale, però, fino al momento del voto. Dopo il voto, qualsiasi cosa succeda, si svolgono nuove elezioni.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. Nel plurinominale c'è. Il collegio plurinominale ha i candidati effettivi e i candidati supplenti. Nell'uninominale, almeno nel momento in cui ci sono state consegnate le liste, c'era solo un'indicazione.
  Sono passati anche parecchi mesi. Sembra che queste cose uno se le imprima nella mente, ma può esserci anche un errore dovuto al tempo passato. Io ricordo soltanto l'indicazione del candidato. Non so adesso quale potrebbe essere la soluzione, ma magari si potrebbe individuare una rete o un meccanismo di sostituzione e di supplenza, come c'è per i candidati dei collegi plurinominali.

  PRESIDENTE. Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  CIRO MASCHIO. Ho una domanda per maggiore chiarezza del sottoscritto. Quando lei diceva, come si dice in gergo, che sono stati fatti i pacchi e che voi avete dovuto scrutinare le sezioni, significa che avete riconteggiato una a una le schede della sezione?

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. Significa che abbiamo preso le schede con i rappresentanti di lista e abbiamo compilato il verbale in sostituzione del presidente di seggio, che non l'ha fatto.

  CIRO MASCHIO. Avete ricontrollato le schede.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. Non tutte le operazioni arrivano a conclusione in maniera ordinaria. Ci sono alcune che si bloccano.

  CIRO MASCHIO. Era per capire se, a livello materiale, avete di fatto ricreato voi il seggio.

  PRESIDENTE. L'hanno ricreato loro perché non è stato fatto in origine.

Pag. 10

  CIRO MASCHIO. Avete agito come se foste una sezione, compilando i verbali.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. Esattamente. Nella modulistica preparata dal Ministero dell'interno è compresa anche una modulistica apposita nel caso in cui l'Ufficio circoscrizionale si trovi a dover scrutinare perché il seggio, per un motivo o per un altro, non è stato scrutinato. Non si possono andare a ricercare i membri sette giorni dopo, ma non si potrebbe neanche, perché quell'ufficio è sciolto.
  Se questo succede – ripeto, per il mio ufficio è successo in relazione ad un seggio, una situazione che si è potuta risolvere agevolmente – non fa piacere, ma si fa. Non mi ricordo quanti seggi ha scrutinato il presidente Pannullo. La provincia ha tenuto abbastanza bene, mentre a Roma ci sono stati tanti casi di seggi nei quali, non si sa per quale motivo – forse non avevano ben capito quello che dovevano fare con i nuovi verbali – le schede non sono state scrutinate. Quella è un'attività che finisce a carico nostro.

  MARCO MAGGIONI. Ammetto che sono basito dal fatto di sentire che ci sono presidenti che mettono insieme le schede, prendono i verbali, buttano tutto nelle buste e lo inviano.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. A volte, per esempio, si vede il verbale compilato fino a una determinata parte. Poi non è stato più compilato.

  MARCO MAGGIONI. Ciò significa che c'è di base una profonda inadeguatezza del personale che è stato incaricato non tanto di fare lo scrutatore o il segretario, quanto il presidente. Sappiamo anche che quest'ultimo, proprio perché presidente, ha delle responsabilità maggiori e anche una remunerazione maggiore rispetto agli altri.
  A questo punto, proprio per evitare che in futuro si verifichino casi di questo tipo, forse – e questa è la domanda – sarebbe il caso di valutare l'inserimento di sanzioni o segnalazioni.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. Ci sono.

  MARCO MAGGIONI. Vorrei capire quali sono queste sanzioni.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. C'è un elenco. Il soggetto viene cancellato da quell'elenco. In presenza di una modifica così importante, può anche essere successo che, in assenza di una formazione più precisa e specifica, si siano verificati problemi. Il collega Pannullo non ve l'ha detto? Ne ha avuti tanti di seggi.

  PRESIDENTE. Sì. La domanda esplicita proprio fatta al presidente Pannullo, che faccio anche a lei, è se abbiate fatto delle segnalazioni formali affinché questi presidenti di seggio inadeguati non siano riproposti automaticamente nella prossima occasione, per non ritrovarci esattamente nella stessa situazione.
  Capisco che ci possano essere degli errori nell'interpretazione, ma, se non si procede neanche allo spoglio, è complicato dire che il motivo è che non si è formati. Quella persona viene chiamata per fare il presidente di seggio. Eventualmente può dire anche prima che non è in grado e rinunciare. C'è poi chi lo sostituisce. Non possiamo bloccare il meccanismo perché ci sono persone che non fanno neanche lo scrutinio.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. Questo sì, viene segnalato. So che si viene cancellati da quell'elenco al quale si iscrive chi intende essere nominato presidente di seggio.

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Emerge una maggiore comprensione del tema, con casi concreti. Ci sono stati verbali anche incompleti?

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. Sì.

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  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Ed era assente addirittura il verbale finale di chiusura?
  Scusi, le faccio queste domande: vorrei sapere se ci sono stati verbali incompleti e fino a che punto erano incompleti, almeno nel caso che ha avuto lei, e se è a conoscenza addirittura di verbali completamente assenti, come quello di chiusura.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. Nell'ufficio che ho presieduto c'è stato un solo caso. In questi casi i Carabinieri ce lo comunicano. Ci comunicano che ci porteranno le schede, chiedendo di trovare lo spazio, perché sono anche ingombranti. Per esempio, ci comunicano che ci porteranno le schede perché il seggio 33 di Scandriglia – faccio per dire; non mi ricordo quale fosse – non ha scrutinato. Ci hanno comunicato che quel seggio non ha scrutinato. Il presidente di seggio avverte il presidente del tribunale e i Carabinieri e loro arrivano con i pacchi.

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Già si sa. Poi avete fatto voi questo scrutinio?

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. L'abbiamo fatto noi con i rappresentanti di lista, certo, facendo il lavoro che in sede di seggio non è stato fatto.

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Sapevo di alcuni casi. Questo è proprio il caso estremo, limite.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. A volte sono proprio errori. Si sbaglia l'addizione. Ci sono vari quadri. Peraltro il verbale del seggio è un librone grosso. Ci sono vari quadri e schemi da compilare. Può succedere a volte che si rilevi un errore di calcolo, come ad esempio, 3 più 2 uguale 7. In qualche caso più particolare si può andare a verificare anche con le tabelle di scrutinio.

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Rispetto alla provincia queste situazioni hanno influito? Nella precedente audizione abbiamo appreso che c'era un caso concernente un collegio uninominale. Questi problemi hanno influito anche sui collegi uninominali?

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. No, perché per quanto mi riguarda era un seggio su 1.300. Adesso non mi ricordo.

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Quindi, non ha influito. Vorrei sapere se ha influito o meno.

  ANNA BATTISTI, presidente dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale Lazio 2. No. Ripeto, era un paesino anche piccolo. Non posso dirlo con certezza, ma non credo che abbia influito. Comunque, c'è stata una verifica attentissima. Sono state aperte le schede una per una ed è stato compilato il verbale. I funzionari statistici non avrebbero iniziato a fare il loro lavoro di individuazione della quota e del quorum se non a lavoro completamente definito.

  PRESIDENTE. Se non ci sono altre domande, desidero ringraziare la dottoressa Battisti per il contributo fornito alla Giunta.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.40.