XVIII Legislatura

Commissioni Riunite (IV e VII)

Resoconto stenografico



Seduta n. 3 di Giovedì 22 aprile 2021

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SUI GRUPPI SPORTIVI MILITARI

Audizione del Capo Ufficio Affari Generali dello Stato Maggiore della Marina militare, Ammiraglio di Divisione Giuseppe Berutti Bergotto.
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 
Berutti Bergotto Giuseppe , Capo Ufficio Affari Generali dello Stato Maggiore della Marina militare ... 3 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 8 
Rossini Roberto (M5S)  ... 8 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 9 
Tripodi Maria (FI)  ... 9 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 9 
Piccoli Nardelli Flavia (PD)  ... 9 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 9 
Berutti Bergotto Giuseppe  ... 9 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 10 

ALLEGATO: Documentazione presentata dal Capo Ufficio Affari Generali dello Stato Maggiore della Marina militare ... 11

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-L'Alternativa c'è: Misto-L'A.C'È;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Cambiamo!-Popolo Protagonista: Misto-C!-PP;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Facciamo Eco-Federazione dei Verdi: Misto-FE-FDV;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-MAIE-PSI: Misto-MAIE-PSI.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
DELLA IV COMMISSIONE GIANLUCA RIZZO

  La seduta comincia alle 17.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la diretta sulla web-tv della Camera dei deputati e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Audizione del Capo Ufficio Affari Generali dello Stato Maggiore della Marina militare, Ammiraglio di Divisione Giuseppe Berutti Bergotto.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno delle Commissioni riunite Difesa e Cultura reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui gruppi sportivi militari, l'audizione del Capo ufficio Affari generali dello Stato Maggiore della Marina militare, l'Ammiraglio di Divisione Giuseppe Berutti Bergotto. Saluto e do il benvenuto all'Ammiraglio, che ringrazio per la sua presenza all'incontro di oggi. Saluto i colleghi presenti e i colleghi che parteciperanno alla seduta anche secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento del 4 novembre 2020, ai quali rivolgo l'invito a tenere spenti i microfoni per consentire una corretta fruizione dell'audio.
  Ricordo che, dopo l'intervento dell'Ammiraglio, darò la parola ai colleghi che intendano porre domande o svolgere osservazioni e, successivamente, i nostri ospiti potranno rispondere alle domande. A tal proposito chiedo ai colleghi di far pervenire fin da adesso la propria richiesta di iscrizione a parlare.
  Do, quindi, la parola all'Ammiraglio di Divisione Giuseppe Berrutti Bergotto, Capo Ufficio Affari Generali dello Stato Maggiore della Marina militare. Prego.

  GIUSEPPE BERUTTI BERGOTTO, Capo Ufficio Affari Generali dello Stato Maggiore della Marina militare. Signor presidente e onorevoli deputati, vi ringrazio per questa opportunità che mi è stata data di far conoscere la struttura organizzativa, la composizione organica e le discipline sportive di interesse del gruppo sportivo della Marina militare. Porto il saluto del Capo di Stato Maggiore della Marina, l'Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone.
  Gli argomenti che tratterò nel corso della mia esposizione vanno dai cenni storici fino ad arrivare al sostegno e alla valorizzazione delle carriere e delle professionalità tecniche al termine dell'attività sportiva.
  Il 9 febbraio 1935, con il Foglio d'ordini della Marina militare, viene decretata la costituzione della direzione dello sport velico, tra i cui compiti vi era anche il mantenimento dei contatti con la Federazione italiana vela, nata nel 1928. Tale direzione è di fatto una cellula embrionale di quello che oggi conosciamo come il gruppo sportivo della Marina militare. Invero, nel 1926 la Marina già organizzava dei campionati di educazione fisica e, nelle basi navali, gli equipaggi delle unità si sfidavano in gare sportive a carattere remiero.
  Nel 1939 due giovanissimi ufficiali, i sottotenenti di vascello Agostino Straulino e Nicolò Rode, si erano imposti nel Campionato europeo di vela, classe Star. Dopo la guerra, entrambi diventarono campioni olimpici conquistando nel 1952 a Helsinki l'oro olimpico e nel 1956 a Melbourne Pag. 4l'argento olimpico, sempre nella classe Star. Inoltre, successivamente Straulino fu comandante della nave scuola Vespucci.
  Andando ancora più indietro nel tempo, una delle prime medaglie d'oro ufficiali dello sport italiano viene attribuita al sottocapo elettricista Enrico Porro che era imbarcato sull'incrociatore scuola «Castelfidardo» nella sede di La Spezia. In occasione delle Olimpiadi di Londra nel 1908, Porro vinse la prima medaglia d'oro nella lotta greco romana ed è con lui, di fatto, che ha inizio la storia olimpica della Marina militare italiana.
  Nel 1954 alla Marina fu dato il compito di preparare gli equipaggi di canottaggio per le Olimpiadi di Melbourne e la preparazione veniva fatta sul Tevere, proprio vicino all'attuale Circolo ufficiale della Marina.
  Successivamente, nel 1958, in vista delle Olimpiadi di Roma il centro remiero si trasferì dal Circolo Caio Duilio sul Tevere a Sabaudia, dov'è tuttora. Sempre nel 1958, in un'area che all'epoca era del demanio militare, furono realizzati degli impianti sportivi che ancora oggi sono utilizzati come centro sportivo agonistico della Marina militare.
  Fino alla sospensione della leva nel 2005, gli atleti di interesse nazionale della leva di mare svolgevano il proprio servizio presso i centri sportivi interforze o di Forza armata che erano stati dedicati alle singole discipline. Con la sospensione della leva nasce la figura dell'atleta militare. Infatti, vengono aperti i concorsi di arruolamento dedicati ad atleti e tecnici con una permanenza media di quattro anni. Dal 2012 nella Marina iniziano importanti lavori di ristrutturazione di tutti i centri sportivi e vengono effettuati profondi cambiamenti nella riorganizzazione del settore sportivo agonistico. Ciò fa sì che il nostro gruppo sportivo venga inquadrato nell'ordinamento sportivo nazionale, con la denominazione di «gruppo sportivo Marina militare».
  Il gruppo sportivo della Marina militare ha conseguito nel dicembre 2014 la Stella d'oro al merito sportivo e da oltre cinquant'anni esprime lo sforzo e l'impegno rivolto dalla Marina militare alle discipline olimpiche, così come negli altri sport che per cultura e tradizione sono considerati il patrimonio della Marina militare. Mi riferisco principalmente a quegli sport che hanno a che fare con l'acqua.
  La struttura sportiva della Marina militare è basata su due uffici: un ufficio vela e un ufficio sport. Entrambi sono alle dipendenze dell'Ufficio Affari Generali, che è inserito all'interno dello Stato Maggiore della Marina. La pratica sportiva e il mantenimento dell'efficienza fisica con le competenze veliche e l'arte di saper andare per mare – che costituiscono parte integrante della formazione e della professionalità di base di un marinaio – fa sì che l'ufficio sport, dal quale dipende il gruppo sportivo Marina militare, si occupa della formazione dell'addestramento e della parte agonistica, assicurando tutte le attività tecniche, amministrative e istituzionali volte a garantire il funzionamento dello stesso gruppo sportivo. Inoltre l'ufficio sport mantiene i contatti con le omologhe strutture dei gruppi sportivi militari, con la Presidenza del Consiglio dei ministri per il Dipartimento delle politiche giovanili, con il CONI (Comitato olimpico nazionale italiano), con le altre federazioni sportive nazionali e con gli enti istituzionali e private.
  Le stesse funzioni sono garantite dall'ufficio vela, che è stato restituito proprio da poco, separandolo dall'ufficio sport con l'intenzione di rinnovare l'impulso al settore velico sia sotto un profilo internazionale, con la partecipazione alla regata transatlantica in solitario MiniTransat, sia attraverso una revisione della struttura organizzativa per evidenziare ancor di più la centralità di questa disciplina nella vita di un marinaio.
  Dal punto di vista della struttura e della dislocazione territoriale, il gruppo sportivo della Marina militare è organizzato su tre centri sportivi agonistici: il Centro sportivo agonistico di Roma che, a seguito di una riorganizzazione e di una razionalizzazione, è diventato un centro multidisciplinare, racchiudendo le discipline di nuoto, nuoto sincronizzato, nuoto di fondo, nuoto per salvamento, tuffi, vela per le classi olimpiche, tiro al volo, tiro a segno e tiro con l'arco; il Centro sportivo di Sabaudia, che è stato uno dei primi ad ospitare gli atleti della vela del canottaggioPag. 5 della Marina, oggi è dedicato ai settori del canottaggio, della canoa e del kayak in acqua piatta e negli ultimi anni, a seguito di un accordo con la Federazione italiana canottaggio, ospita quasi permanentemente i raduni della Nazionale italiana di canottaggio e, inoltre, grazie alle potenzialità infrastrutturali del comando e al posizionamento strategico nel cuore del Lago di Paola, ospiterà dal 4 al 6 giugno di quest'anno la terza tappa della Coppa del mondo di canottaggio che per la prima volta viene svolta nella parte centro-meridionale dell'Italia; infine, il Centro sportivo di Luni, che ospita gli atleti della canoa e del kayak in acqua mossa.
  La sezione velica della Marina militare è organizzata di fatto su 13 sezioni veliche. In questa slide potete vedere le sedi. Le sedi caratterizzate dal colore rosso, ovvero La Maddalena, Venezia, Livorno e Taranto, sono collocate all'interno degli istituti di formazione, dove i nostri giovani ufficiali, sottufficiali e gli studenti della scuola navale Morosini vengono avviati e seguiti soprattutto nell'apprendimento delle arti marinaresche e della vela.
  Infine, il Centro velico d'altura con sede a Napoli è dedicato alle classi non olimpiche di vela di altura e minialtura. Solo per informazione volevo dire che siamo campioni nazionali europei in carica nella classe J/24.
  Il gruppo sportivo della Marina militare è strutturato in accordo con l'ordinamento sportivo nazionale. C'è un gruppo di dirigenti costituito da un Presidente, che di fatto è anche il legale rappresentante del gruppo sportivo e coincide con il Capo Ufficio Sport dello Stato Maggiore della Marina. Vi sono i vicepresidenti, ciascuno per ogni centro sportivo agonistico, che alle loro dipendenze hanno sia i consiglieri che i coordinatori e così via. Di fatto i numeri sono veramente ridotti, perché sono legati all'organico della Marina militare. Pertanto, ad oggi abbiamo 24 tecnici e 74 atleti.
  Queste sono le discipline attualmente seguite dal gruppo sportivo della Marina militare: tutte le vele classi olimpiche, canottaggio, canoa e kayak, nuoto in vasca, nuoto sincronizzato, tiro al volo, tiro con l'arco, canoa, tuffi dal trampolino e piattaforma, nuoto in acque libere, nuoto per salvamento e tiro a segno.
  Nel Centro sportivo agonistico di Roma abbiamo affiliati 48 atleti, 13 tecnici e, come avevo accennato prima, quelle che vedete sono le discipline che vengono seguite da questo Centro sportivo. Nel Centro sportivo di Sabaudia abbiamo 18 atleti e 7 tecnici e seguiamo canottaggio e kayak velocità in acque calme. Nel Centro sportivo di Luni, per la vicinanza con i centri federali dove si possono effettuare canoa e kayak fluviale, abbiamo 7 atleti e 3 tecnici.
  Gli iscritti allo sport velico della Marina militare sono 1.046 e sono suddivisi nelle 13 sezioni veliche presenti su tutto il territorio nazionale. Non sono atleti, ma è personale militare che pratica lo sport velico. La stessa cosa si può dire per il Centro velico d'altura che, non essendo una classe olimpica, è svolto dal personale della Marina che ha determinate capacità veliche.
  Per quanto attiene il reclutamento, esso avviene tramite concorso per titoli ed è riservato solo agli atleti. Una volta arruolati, gli atleti sono legati alla Marina e alla Forza armata con una ferma di quattro anni. Ovviamente al termine dei quattro anni c'è la possibilità di passare in servizio permanente effettivo.
  I titoli di merito che deve possedere uno sportivo per poter partecipare al concorso, oltre alla certificazione rilasciata dalla Federazione sportiva nazionale di atleta di interesse nazionale, sono di fatto i risultati conseguiti nelle competizioni sportive nazionali e internazionali che si traducono poi in un punteggio riconosciuto al candidato.
  L'arruolamento in Marina, fino al 2016, si attestava su una media di 4 atleti all'anno per un totale massimo di 16 a quadriennio. Oggi il numero è quasi raddoppiato e, nel quadriennio di Tokyo 2020, sono stati selezionati 31 atleti. Visti i numeri, la scelta delle discipline, del personale, dell'atleta e delle specialità da mettere a concorso deve essere fatta molto attentamente, essendo poi il numero finale molto ridotto a causa dell'organico limitato.
  In lastrina ci sono gli atleti che sono stati arruolati dal 2015 ad oggi con le varie Pag. 6discipline sportive. Volevo soltanto sottolineare che il concorso del 2020 è ancora in via di svolgimento, perché è stato sospeso per la nota emergenza pandemica.
  Qui sono riportati i principali risultati di rilievo conseguiti dagli atleti dalla Marina militare negli ultimi cinque anni.
  Di fatto noi siamo un gruppo sportivo piccolo e nato recentemente. Pertanto, i risultati sono decisamente di livello, tenendo conto che siamo riusciti a portare a casa una medaglia alle Olimpiadi di Rio, mentre nei Mondiali e negli Europei siamo a livelli abbastanza elevati.
  La Marina è impegnata fin dal 1970 nel favorire la pratica sportiva e divulgare la passione per il mare e l'arte marinaresca tra i giovani. Oggi il settore giovanile della Marina comprende le discipline di tuffi, canottaggio, canoa e kayak in acqua piatta e in acqua mossa e pallanuoto.
  Questi sono i numeri interessati: più di cento giovani di età compresa tra i 7 e i 18 anni frequentano giornalmente e praticano lo sport a titolo gratuito nelle nostre sezioni giovanili e sono seguiti dagli stessi tecnici della Forza armata che seguono anche gli atleti di livello internazionale. Gli atleti delle giovanili che riescono a conseguire buoni risultati sportivi ovviamente possono partecipare al concorso pubblico per diventare poi atleti della Marina militare.
  Passando alle strutture, oltre ai centri sportivi accennati in precedenza prima, in base alla necessità vengono anche utilizzati tutti quegli impianti sportivi che sono presenti nelle sedi dei comandi della Marina militare. In molti casi – fatte salve le esigenze di Forza armata – questi impianti vengono anche messi a disposizione, a seguito di accordi locali, di società sportive locali, scuole e studenti.
  Volevo solo evidenziare che sono di prossima realizzazione alcuni importanti interventi infrastrutturali presso il Centro sportivo agonistico di Roma, volti alla realizzazione della copertura della piscina e alla realizzazione di una palestra polifunzionale.
  Particolarmente sentita è l'attività svolta a favore di tematiche socialmente sensibili e di alto valore civico e culturale, che si sviluppa attraverso la promozione e la diffusione di particolari discipline nella sensibilizzazione sulle forme di disabilità, rispettando la tutela dell'ambiente marino. Sono molte le iniziative di solidarietà che hanno visto con slancio la partecipazione dei nostri atleti.
  Volevo evidenziare alcuni esempi significativi: l'adesione al progetto «Sognando Itaca» che è promosso dall'AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma), dove la Marina militare mette a disposizione imbarcazioni a vela con equipaggio per uscite in mare, durante le quali sia i pazienti che i medici veleggiano insieme per diffondere la velaterapia come metodo per la riabilitazione psicologica e il miglioramento della qualità di vita del paziente; il progetto «Vela solidale» all'interno della settimana velica internazionale organizzata dall'Accademia navale dal comune di Livorno che prevede regate e uscite in mare su imbarcazioni in grado di minimizzare le diverse disabilità, siano esse motorie, visibili, mentali e così via.
  Abbiamo aderito a numerosi progetti promossi da Marevivo e dalla Federazione italiana kayak con l'obiettivo di sensibilizzare le generazioni dei più giovani nei confronti delle problematiche ambientali per la salvaguardia del territorio e renderle consapevoli dell'importanza di proteggere l'ambiente marino, che è un elemento prezioso per il nostro Paese, ad esempio il progetto «Delfini Guardiani».
  Inoltre, l'attività di solidarietà è venuta ancor di più sviluppandosi in occasione dell'emergenza pandemica. Insieme alla Caritas abbiamo utilizzato i nostri atleti anche per portare dei generi alimentari e di conforto alle famiglie non solo della Forza armata, ma anche di altre Forze armate che sono state interessate da questa emergenza.
  Infine, con il CONI abbiamo un progetto chiamato «I giovani incontrano i campioni» che ha come obiettivo la divulgazione dei principi più sani e nobili della cultura sportiva e vengono spiegati da giovani campioni ai loro coetanei, circostanza che dà notevoli risultati.Pag. 7
  Abbiamo anche numerosi protocolli e convenzioni. Ovviamente, per tutte le Forze armate, fondamentali sono il protocollo tra il CONI e il Ministero della difesa per il conseguimento dei rispettivi compiti istituzionali nel campo dell'attività sportiva e la convenzione che ne sussegue sempre tra il CONI e il Ministero della difesa per la realizzazione e la manutenzione delle infrastrutture sportive che permettono la gestione e la funzionalità e l'ottimizzazione di tutte le risorse.
  Oltre a questo, però, volevo evidenziare il progetto sviluppato e ormai consolidato da tanto tempo con la Presidenza del Consiglio dei ministri per organizzare dei corsi velici estivi annuali gratuiti per circa 300 studenti – mediamente il 50 per cento maschi e il 50 per cento femmine – delle scuole medie superiori di tutta Italia. Questo progetto ha riscontrato un grande successo. Infatti, annualmente abbiamo circa 1.300 domande per 300 posti e la scelta viene basata su chi ha i migliori risultati scolastici. Devo dire che con questa attività abbiamo ottenuto veramente un grande successo. Purtroppo, nel 2020 l'attività non si è svolta per la nota pandemia e credo che anche nel 2021 non potremo organizzare questa attività.
  Abbiamo numerose collaborazioni con le federazioni sportive nazionali, che sono quelle che ci permettono di far allenare i nostri atleti in strutture diverse dalle nostre.
  Inoltre, abbiamo un progetto di collaborazione con la Scuola dello sport per la formazione degli istruttori ginnici della Marina militare. Questo progetto ci consente di riutilizzare un atleta al termine dell'attività sportiva in Forza armata.
  Infine, abbiamo altri convenzioni con la Lega navale, con la STA-Italia, che sarebbe la Sail Training Association, con i circoli canottieri e con i circoli velici per stage giovanili, per condividere le competenze e le esperienze, per avere le sinergie tecniche anche sui materiali e le sinergie logistiche, se necessarie. Di fatto, organizziamo numerose manifestazioni divulgative sia per eventi sportivi che per eventi culturali.
  Per quanto riguarda i progetti speciali, ne volevo evidenziare due. Il primo riguarda una serie di attività che abbiamo con la Federazione italiana canottaggio che permettono di poter svolgere a Sabaudia, in Italia, alcune tappe importanti sia della Coppa del mondo che del Campionato europeo, sia junior che assoluto.
  Il secondo progetto è un'attività nata lo scorso anno in forma veramente ridotta – ma credo che si svilupperà meglio quest'anno – che si chiama «Marina militare Nastro Rosa Tour» che di fatto è un giro d'Italia a vela. È un progetto ambizioso di importanza internazionale che fonde le esperienze, i valori e le tradizioni marinaresche con il moderno sport della vela. Si tratta di una serie di regate composte da sette tappe corrispondenti alle più belle località costiere italiane sia tirreniche che adriatiche. Nello spirito della più antica tradizione marinara la manifestazione partirà da Genova e si concluderà a Venezia – due antiche Repubbliche marinare –, coniugando insieme un messaggio storico-culturale e la spettacolarità effettiva dell'evento agonistico. La manifestazione prevede lo svolgimento di regate tipo offshore nella disciplina double mixed offshore che sarà introdotta come classe olimpica a Parigi – ci stiamo preparando per essere pronti per quell'evento – e poi ci sono una serie di regate inshore con kite foiling. In accordo con il protocollo di intesa – come anche tutte le altre Forze armate, diamo dei concorsi non operativi, come la banda, i mezzi e disponibilità di attività promozionale.
  Infine, volevo soffermarmi sul sostegno e sulla valorizzazione della carriera dell'atleta al termine dell'attività sportiva. Di fatto, al termine della carriera agonistica, chi decide di rimanere in Marina viene avviato alla frequenza di un corso di formazione della durata di qualche mese, per essere abilitato alla categoria di Servizio amministrativo logistico della Marina militare. In base ai differenti fattori, come esigenze di Forza armata, qualità personali, desiderata dell'interessato, il militare ex atleta viene reimpiegato nell'ambito dei Corpi equipaggi della Marina militare oppure rimane all'interno dell'ambiente sportivo di Forza Pag. 8armata. Il personale valutato idoneo a proseguire nell'ambito dello sport viene inviato alla frequenza di un corso per conseguire l'abilitazione di istruttore sportivo marinaresco educatore fisico. Questo corso è strutturato in diversi moduli e, come accennavo prima, viene svolto in parte alla Scuola dello Sport del CONI in parte verso i nostri centri sportivi, in particolare verso il centro Remiero, perché poi viene dedicato al canottaggio.
  Al termine, il personale può essere impiegato all'interno dei centri sportivi come istruttori (partiamo dalle sezioni giovanili per poi passare alle rappresentative agonistiche), all'interno delle nostre sezioni sportive nei vari comandi di Marina militare presenti sul territorio, dove viene curata la preparazione fisica del personale, e all'interno delle sezioni sportive inserite negli istituti di formazione, vale a dire Accademia navale, Scuola sottufficiali di Taranto e di La Maddalena e Collegio navale Morosini, dove gli allievi degli istituti di formazione sono seguiti e vengono avviati alla pratica delle discipline sportive stabilite dal programma degli studi.
  Il personale può essere altresì impiegato nelle sezioni veliche della Marina militare, anche queste presenti nel territorio. Quindi, forniamo anche una diversa disponibilità territoriale. E così anche all'interno degli istituti di formazione dove ci sono queste sezioni sportive. Di fatto noi dobbiamo incentivare il più possibile lo sport, lo sport velico, l'arte marinaresca, la passione e il rispetto del mare nel nostro personale, sia ufficiali che sottufficiali.
  Infine, tutti gli atleti possono accedere ai concorsi interni per il passaggio di grado, come a ogni altro personale militare.
  Ho concluso il mio intervento. Credo di aver dato una idea di che cos'è lo sport nella Marina militare. Noi ci siamo principalmente concentrati sugli sport a connotazione acquatica, che di fatto è il nostro ambiente naturale. Vi ringrazio per l'attenzione.

  PRESIDENTE. Grazie a lei, Ammiraglio, per l'esaustiva relazione e per aver presentato un'immagine molto dettagliata delle attività sportive della Marina militare, anche in termini di organizzazione, di strutture e di personale.
  Do adesso la parola ai colleghi che hanno chiesto di intervenire. Una prima richiesta è da parte del collega Roberto Rossini.

  ROBERTO ROSSINI. Grazie, presidente. Ringrazio l'Ammiraglio di Divisione Bergotto per la relazione così esaustiva.
  Come ha detto lei, nonostante il gruppo sportivo sia piccolo e sia nato solo di recente, ho notato comunque un ottimo medagliere e diversi risultati di prestigio. In questo momento per il nostro Paese lo sport è diventato fondamentale, perché dà l'idea dell'importanza che il Paese riveste nel contesto internazionale. Ho trovato molto bello il fatto che più di cento giovani di età compresa tra i 7 e i 18 anni possano praticare giornalmente lo sport a titolo gratuito grazie a voi e, quindi, avvicinarsi a quello che è il mare.
  Gli sport che seguite voi, strettamente legati all'elemento acqua, vengono solitamente definiti «sport minori», e questo mi porta a una prima domanda. Notate che c'è un avvicinamento da parte del pubblico, dei civili e degli atleti a questo sport? Notate che ci sono molti che si approcciano a questi sport? Avete un ritorno a livello di appeal? Lo chiedo perché sulla base del concorso voi sapete anche quante domande vengono fatte.
  Poi, lei nella sua relazione rappresentava dei numeri ridotti, legati anche ai numeri che hanno le Forze armate. Questa è un'altra domanda che volevo porvi. Ho letto di 24 tecnici e 78 atleti. Pensate che il vostro gruppo sportivo debba allargarsi e, quindi, cercare di avere e gestire più atleti? Come si può fare questo? Cosa vi può servire per allargavi? Noi siamo qui anche per provare a capire, alla fine dell'indagine conoscitiva, cosa può essere d'aiuto e quale contributo possiamo dare a livello parlamentare.
  Molto belle sono state le attività sociali che avete portato. Lo sport deve aiutare i giovani. Mi auguro che il vostro approccio con i giovani, con le scuole, vi possa aiutare a uscire più velocemente da questa crisi che, purtroppo, è nata in questo anno e mezzo, e mi auguro anche che quest'anno Pag. 9riusciate a realizzare il progetto velico che l'anno scorso purtroppo non siete riusciti a portare avanti. Secondo me sarebbe molto importante per aiutare questi ragazzi, che ultimamente hanno sofferto più di altri questa pandemia. È bello anche il progetto speciale sul Tirreno e sull'Adriatico. Mi auguro che si potrà allargare successivamente. Io sono marchigiano, quindi spero che si possa fare anche una tappa nelle Marche.
  Le faccio un'ultima domanda, questa più generale: a livello di sistema sport, come si potrebbe integrare meglio, cosa si potrebbe migliorare? Le chiedo anche un suo parere personale che può aiutare noi parlamentari e anche indirizzarci meglio. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a lei, onorevole Rossini. La parola all'onorevole Maria Tripodi, prego.

  MARIA TRIPODI. Grazie, presidente. Desidero ringraziare l'Ammiraglio Berutti Bergotto per la relazione molto dettagliata, che fa recepire bene al Parlamento tutte le potenzialità dei gruppi sportivi della Marina militare che, come diceva bene il collega, pur essendo giovani per nascita, hanno già un folto medagliere e hanno conseguito tantissimi successi. È una cosa che naturalmente inorgoglisce il Paese, ma che lo inorgoglisce ulteriormente soprattutto per come sono impiegati anche a scopo sociale, per la collettività.
  Detto questo, mi vorrei soffermare su un aspetto normativo. Vista la consistenza organica della Marina militare, che è una Forza armata che ha un numero di unità ridotte rispetto alle altre, mi chiedevo se una rivisitazione della legge n. 244 del 2012 renderebbe possibile allargare anche questi gruppi sportivi e, oltre all'impegno che sicuramente il Parlamento metterà per migliorare questa legge, quali vantaggi e quali ricadute possono esserci sia da un punto di vista sociale, sia da quello dell'educazione sportiva per i giovani. La ringrazio.

  PRESIDENTE. Grazie onorevole Tripodi. Onorevole Piccoli Nardelli, prego.

  FLAVIA PICCOLI NARDELLI. Grazie molte. Solo per ringraziare l'Ammiraglio, che ho ascoltato con particolare attenzione. La Commissione Cultura segue questo tema con particolare cura, tenendo conto proprio delle difficoltà di questo periodo e del momento molto grave che la scuola vive, vedendo questa come un'occasione per i giovani per uscire da un momento di difficoltà molto grave. Benissimo per quelle che sono le possibilità offerte dai programmi speciali che, mi pare, voi state portando avanti. Continueremo a seguire con attenzione. Grazie, Ammiraglio.

  PRESIDENTE. Grazie a lei, collega. Adesso do la parola all'Ammiraglio Berutti Bergotto per la replica. Prego.

  GIUSEPPE BERUTTI BERGOTTO. Onorevole Rossini la ringrazio di alcune domande che mi permettono di dispiegare i numeri. Mi collego anche a quanto detto dall'onorevole Tripodi. Gli organici della Forza armata ad oggi non ci consentono di aumentare i numeri del personale che fa parte del gruppo sportivo. Questo perché va a incidere sul numero totale del personale della Forza armata, e attualmente la legge n. 244 del 2012 prevede per la Marina dei numeri che non ci consentono di svolgere appieno tutte le missioni che ci sono state assegnate. Cosa voglio dire?
  Io sono anche il direttore del personale della Marina militare; pertanto, posso dire che abbiamo tutte le nostre tabelle organiche ricoperte all'80 per cento. In questa situazione non riusciamo a inserire ulteriore personale nel Gruppo sportivo Marina militare. L'eventuale variazione di numeri dell'organico generale della Marina ovviamente ci consentirà di aumentare gli atleti del Gruppo sportivo. Questi due valori sono strettamente collegati.
  Per quanto riguarda l'attività giovanile, devo dire che abbiamo riscontrato un avvicinamento dei giovani al mare, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni. I numeri vengono dall'entusiasmo con cui vengono effettuati i corsi velici estivi e dalla richiesta sempre più frequente di partecipare alle nostre discipline giovanili. È ovvio Pag. 10che le discipline giovanili sono inserite in un'area dove, ad esempio, il canottaggio è importante ed è svolto da quasi tutti e, quindi, il ragazzo che cresce in quella zona vede il canottaggio come uno degli sport più importanti. Infatti noi a Sabaudia abbiamo un gruppo giovanile molto numeroso. Stessa cosa a La Spezia, dove noi abbiamo la pallanuoto. La Liguria è una regione dove la pallanuoto è molto seguita, e anche lì abbiamo una richiesta di affiliazione di questi ragazzi.
  Tornando alla vela e ai corsi velici estivi, noi li facciamo di fatto in tre basi: Venezia, Livorno e La Maddalena, in modo tale da cercare anche di dividere geograficamente i ragazzi, per non fargli fare dei viaggi. Loro stanno da noi due settimane, vivono da noi, hanno vitto alloggio gratuito e fanno giornalmente un programma di avvicinamento alla vela, che non è solo un avvicinamento tecnico all'imbarcazione, ma anche di avvicinamento alla vita sul mare. Gli facciamo vedere qual è il rispetto che bisogna dare al mare, ma soprattutto cerchiamo di inculcare in questi giovani il concetto di equipaggio, il fatto che per superare determinate difficoltà bisogna affidarsi a un'altra persona, lavorare insieme e così via. Devo dire che negli ultimi anni abbiamo avuto un aumento esponenziale. Siamo arrivati l'ultimo anno, nonostante il bando sia stato emesso quasi alla fine, a circa 1.400 domande di persone e ragazzi. Quello che ci fa stare un po' male è che abbiamo soltanto 300 posti, pertanto molti sono stati delusi e hanno cercato l'anno successivo di poter rientrare.
  Per quanto riguarda il miglioramento del settore sportivo, stiamo cercando di migliorarci sempre tramite una riorganizzazione interna, tramite una razionalizzazione. Devo dire che i rapporti con gli altri gruppi sportivi sono ottimi. Infatti, giusto per dare due numeri, abbiamo già degli atleti qualificati per Tokyo. Per quanto riguarda la vela olimpica, abbiamo il 4.70, il nostro equipaggio maschile, già qualificato. Siamo riusciti anche a qualificare l'equipaggio femminile, però questo è un equipaggio misto, nel senso che un atleta è della Marina militare e un atleta è dell'Aeronautica militare. Questo continuo coordinamento, secondo me, ci aiuta a superare quelle difficoltà che una Forza armata da sola potrebbe avere. Come ho cercato di far vedere, non abbiamo dei centri sportivi che riescono a coprire tutte le nostre necessità; pertanto dobbiamo lavorare insieme per dare ai nostri atleti la possibilità di allenarsi.
  Ultima cosa. Le attività del sociale per noi sono veramente importanti, perché ci permettono di far vedere all'opinione pubblica cosa fa la Marina, e lo facciamo vedere in un modo semplice: la gente viene a bordo, si diverte e nel contempo capisce che la vita del marinaio è una vita fatta di sacrifici.
  Ringrazio l'onorevole Piccoli Nardelli per le sue parole. Volevo dire che quel progetto speciale, Nastro Rosa Tour, nasce in collaborazione con Difesa Servizi, che è di fatto una società all'interno della Difesa, e ha lo scopo di valorizzare non solo quelle località italiane che nel Mediterraneo hanno un fascino sia dal punto di vista turistico che culturale, ma anche lo scopo di valorizzare i nostri fari. Pertanto, cercheremo di utilizzare e di far passare queste regate nelle vicinanze dei nostri fari, che sono delle opere d'arte. Questo perché è importante che la cultura marinaresca e la nostra storia vadano avanti insieme.
  Non so se sono riuscito a rispondere a tutte le domande.

  PRESIDENTE. Grazie, Ammiraglio, per la disponibilità e anche per la documentazione depositata di cui autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico dell'audizione (v. allegato). Ringrazio e rinnovo i saluti a tutti gli intervenuti. Con senso di orgoglio un ringraziamento va anche ai nostri atleti, che rappresentano il nostro Paese. Dichiaro conclusa l'audizione. Grazie a tutti.

  La seduta termina alle 17.50.

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ALLEGATO

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