Commissioni Riunite (III e IV)

III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa)

Commissioni Riunite (III e IV)

Comm. riunite 0304

Commissioni Riunite (III e IV)
SOMMARIO
Giovedì 15 settembre 2022

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo di cui all'articolo 4, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145, per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione per l'anno 2022. Atto n. 411 (Esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole) ... 7

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalle Commissioni) ... 11

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sugli esiti della missione svolta a Praga in occasione della Conferenza interparlamentare sulla Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla Politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) (4-5 settembre 2022) ... 10

ALLEGATO 2 (Comunicazioni del presidente) ... 12

Commissioni Riunite (III e IV) - Resoconto di giovedì 15 settembre 2022

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 15 settembre 2022. — Presidenza del presidente della III Commissione, Piero FASSINO. – Intervengono la viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni, e il sottosegretario di Stato alla difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo di cui all'articolo 4, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145, per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione per l'anno 2022.
Atto n. 411.
(Esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  Le Commissioni avviano l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che, in pendenza del tempo di prorogatio, l'esame del provvedimento in oggetto costituisce un atto dovuto.
  Inoltre, segnalando che il termine per l'espressione del parere da parte delle Commissioni III e IV e della Commissione Bilancio è scaduto il 29 agosto scorso, precisa che, considerata la avvenuta definitiva scadenza del termine, è stata acquisita, per le vie brevi, la disponibilità del Governo ad attendere fino alla data odierna l'espressione del parere anche da parte delle competenti Commissioni della Camera dei deputati. Fa presente, altresì, che le omologhe Commissioni del Senato si sono già espresse sull'atto in titolo con parere favorevole approvato il 13 settembre scorso.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI), relatore per la III Commissione, illustra il provvedimento per le parti di competenza segnalando che, per quanto riguarda le risorse gestite dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in relazione alle iniziative di cooperazione allo sviluppo e di sminamento umanitario, agli interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza, alle iniziative delle organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza e agli interventi operativi di emergenza e di sicurezza, le risorse passano da 343,8 milioni, previsti nella scorsa annualità, a 408,7 milioni nel 2022: un incremento significativo, anche alla luce del fatto che nel computo complessivo dello scorso anno era previsto uno specifico stanziamento – pari a 120 milioni di euro – per interventi di risposta alla situazione in Afghanistan.
  L'aumento delle risorse previsto dal provvedimento in esame è riconducibile agli stanziamenti per progetti di cooperazione e di sminamento umanitario (+155 milioni), sostegno ai processi di pace (+26 milioni) e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza (+5,4 milioni). Restano, invece, inalterate le risorse destinate agli interventi operativi di emergenza e di sicurezza, pari a 48,5 milioni di euro.
  Le attività di cooperazione verranno distribuite nei Paesi individuati dalla Deliberazione missioni e in quelli limitrofi, tenendo conto dei Paesi prioritari per la cooperazione italiana individuati dal Documento triennale di programmazione e indirizzo 2021-2023.
  Inoltre, coerentemente con l'adozione da parte italiana della raccomandazione dell'OCSE/DAC del 2 febbraio 2019, si cercherà, per quanto possibile, di rendere complementari tra loro gli interventi di sviluppo e quelli umanitari, adottando il criterio del «triplice nesso tra aiuto umanitario, sviluppo e pace», con l'obiettivo di ridurre efficacemente le esigenze, i rischi e le vulnerabilità degli individui, sostenendo in particolare l'aspetto della prevenzione, e quindi il passaggio dalla semplice erogazione di assistenza umanitaria all'eliminazione delle cause profonde che ne sono all'origine.
  Evidenzia che, peraltro, tale approccio è coerente con gli impegni assunti dal nostro Paese nell'ambito dell'Agenda 2030: il perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, infatti, implica necessariamente il contrasto ai fattori che determinano le situazioni di instabilità politica, economica ed ambientale, anche nella prospettiva di scongiurare l'insorgere di conflitti locali e ridurre i fenomeni di migrazione forzata.
  Osserva che nel 2022 la cooperazione italiana continuerà a concentrarsi sulle sfide strutturali e di lungo periodo, imperniando la sua strategia sulle tre priorità individuate nel periodo di presidenza del G20 – Popolazione, Pianeta e Prosperità – che mirano a costruire una nuova economia globale che assicuri un futuro equo, inclusivo e sostenibile per tutti.
  Rileva che gli stanziamenti richiesti per le iniziative di cooperazione sono suddivisi, come di consueto, per aree geografiche e prevalentemente indirizzati ai Paesi dell'Asia (84 milioni) – anche in risposta al nuovo scenario di crisi in Afghanistan – e dell'Africa (76 milioni).
  Tuttavia, considerata l'imprevedibilità del quadro internazionale, saranno possibili rimodulazioni sia tra le diverse aree geografiche sia rispetto alle somme assegnate allo sminamento umanitario, nel rispetto del limite complessivo dell'importo assegnato alla scheda in esame (290 milioni di euro).
  Sottolinea che, alla luce delle esigenze di sicurezza e tutela dei beni e del personale incaricato di svolgere i programmi di cooperazione allo sviluppo nei Paesi oggetto del decreto, una quota non superiore al 4,5 per cento dello stanziamento per interventi (escluse le operazioni di sminamento) sarà assegnata alla copertura delle maggiori spese di funzionamento dell'Agenzia italiana per la cooperazione, incluse quelle destinate a lavori, forniture e servizi volti ad allineare gli standard di sicurezza dei suoi uffici. Rileva che l'incremento dal 4 al 4,5 per cento rispetto allo scorso anno è dovuto proprio all'esigenza di potenziare le misure di protezione alla luce dell'accresciuta complessità della situazione internazionale e della conseguente esigenza di garantire, in tale contesto, l'operatività
di un crescente numero di sedi all'estero dell'Agenzia che operano in contesti a forte rischio di sicurezza o addirittura interessati da conflitti.
  Segnala, infine, che a tali stanziamenti si aggiungono 110 milioni di euro, a titolo di reintegro nella disponibilità dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo delle somme erogate con decreto del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale del 27 febbraio 2022 alla Tesoreria dello Stato ucraino quale sostegno al bilancio generale dell'Ucraina stessa. Ai fini del reintegro dei suddetti 110 milioni concorrerà lo stanziamento di 70 milioni di euro previsto dal decreto-legge n. 73 del 2022.

  Giovanni Luca ARESTA (IPF), relatore per la IV Commissione, associandosi alle considerazioni del collega, ricorda che l'articolo 2, comma 3, e l'articolo 4, comma 3, della legge 21 luglio 2016, n. 145 (legge quadro sulle missioni internazionali) prevedono che le risorse del fondo istituito ai sensi dell'articolo 4, commi 1 e 2, della medesima legge, siano ripartite con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, adottati su proposta dei Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della difesa, dell'interno e dell'economia e delle finanze.
  Rileva che lo schema in esame – composto di due articoli e da un Allegato, che illustra nel dettaglio il riparto tra le varie missioni internazionali e i singoli interventi di cooperazione – reca la citata ripartizione per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, anche se una parte del fabbisogno finanziario è per obbligazioni esigibili nell'esercizio finanziario 2023.
  Entrando nel merito del provvedimento, segnala che l'articolo 1 ripartisce la dotazione del fondo, istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze – programma 5.8, cap. 3006/1 – tra le missioni internazionali e gli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione previsti dalla deliberazione del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 e autorizzati dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica con le risoluzioni approvate, rispettivamente, il 27 luglio 2022 e il 26 luglio 2022, nelle misure stabilite dall'allegato 1 per complessivi 1.182.125.071 euro per l'anno 2022, e 499.082.284 euro per il 2023, per un fabbisogno finanziario complessivo di 1.681.207.355 euro, derivante dalle proroghe delle missioni internazionali in corso (1.149.001.694 euro per obbligazioni esigibili nel 2022 e 480.582.284 nel 2023) e dalle nuove missioni (33.123.377 euro per obbligazioni esigibili nel 2022 e 18.500.000 nel 2023). Al riguardo, segnala che il totale degli oneri correlati alla prosecuzione delle missioni in corso è di 1.171.307.698 euro per il Ministero della difesa, 3.709.942 euro per il Ministero degli Interni, 15.698.913 euro per il Ministero dell'economia e delle finanze, 30 milioni di euro per la Presidenza del Consiglio dei ministri, 176.196 euro per il Ministero della giustizia e 408.691.229 euro per il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  Evidenzia che il totale degli oneri relativi alle nuove missioni deliberate nel 2022 è, invece, di 51.623.377 euro, interamente riferiti al Ministero della difesa.
  Osserva, quindi, che l'articolo 2, considerato il permanere delle situazioni di disagio ambientale nelle quali si svolgono le missioni internazionali, conferma anche per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 la possibilità, ai fini del calcolo dell'indennità da corrispondere al personale delle Forze armate inviato in missione, di prendere a riferimento la diaria di una località diversa da quella di destinazione, facente parte dello stesso continente, come disposto anche dai precedenti schemi di decreti di ripartizione delle risorse sul fondo missioni internazionali.
  Infine, evidenzia che il decreto è corredato della prescritta relazione tecnica, anche ai fini della trasmissione del provvedimento alle Camere per l'espressione del parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari.
  Alla luce delle considerazioni svolte, anche a nome del collega Battilocchio, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Piero FASSINO, presidente, avverte che nel frattempo la Commissione Bilancio ha espresso parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Pino CABRAS (MISTO-A) preannuncia il voto contrario della sua componente alla proposta di parere avanzata dai relatori.

  Yana Chiara EHM (MISTO-M-PP-RCSE) preannuncia il voto di astensione della sua componente alla proposta di parere avanzata dai relatori.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano il parere favorevole proposto dai relatori.

  La seduta termina alle 14.25.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Giovedì 15 settembre 2022. — Presidenza del presidente della III Commissione, Piero FASSINO.

  La seduta comincia alle 14.25.

Sugli esiti della missione svolta a Praga in occasione della Conferenza interparlamentare sulla Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla Politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) (4-5 settembre 2022).

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che lo scorso 4 e 5 settembre si è svolta, a Praga, la Conferenza interparlamentare sulla Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla Politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC), a cui hanno preso parte il Presidente della IV Commissione, Gianluca Rizzo, insieme ai colleghi Ermellino e Migliore, componenti della III Commissione.
  Avverto che per la Conferenza in titolo è stata predisposta una relazione, che è in distribuzione, e che sarà pubblicata in allegato al resoconto della presente seduta (vedi allegato 2).

  Le Commissioni prendono atto.

  Piero FASSINO, presidente, dichiara concluse le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 14.30.

Commissioni Riunite (III e IV) - giovedì 15 settembre 2022

ALLEGATO 1

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo di cui all'articolo 4, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145, per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione per l'anno 2022. Atto n. 411.

PARERE APPROVATO DALLE COMMISSIONI

  Le Commissioni riunite III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa),

   esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo di cui all'articolo 4, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145, per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, indicati nella Deliberazione del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 (atto n. 411);

   premesso che:

    lo schema di decreto in esame attua la risoluzione n. 8-00175, approvata il 27 luglio 2022 dalle Commissioni riunite Affari esteri e Difesa della Camera dei deputati, e le risoluzioni nn. Doc. XXIV n. 66 e Doc. XXIV n. 67, approvate il 26 luglio dalle Commissioni riunite Affari esteri e Difesa del Senato della Repubblica, con le quali, secondo l'articolo 2, comma 2, della legge 21 luglio 2016, n. 145, sono state autorizzate le missioni internazionali e gli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, di cui alla Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla prosecuzione delle missioni internazionali in corso e alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5) e alla Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata dal Consiglio dei ministri il 15 giugno 2022 (Doc. XXVI, n. 5);

    il fabbisogno complessivo delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione indicati nelle deliberazioni del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 e autorizzati dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica con le risoluzioni sopra richiamate, pari a 1.681.207.355, viene coperto per 1.182.125.071 euro mediante lo stanziamento corrente del Fondo per le missioni per l'anno 2022, pari a 1.189.027.141, e per euro 499.082.284 mediante obbligazioni esigibili per il 2023;

    l'Allegato 1 allo schema di decreto evidenzia la ripartizione delle risorse del Fondo tra gli stati di previsione delle Amministrazioni dello Stato coinvolte, in modo da evidenziare, per ciascun intervento, il fabbisogno finanziario programmato per il periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2022, quello coperto mediante obbligazioni esigibili nell'esercizio finanziario 2022 e quello coperto mediante obbligazioni esigibili nell'esercizio finanziario 2023;

    in particolare, l'onere correlato alla prosecuzione delle missioni in corso è di 1.171.307.698 euro per il Ministero della difesa, 3.709.942 euro per il Ministero degli interni, 15.698.913 euro per il Ministero dell'economia e delle finanze, 30 milioni di euro per la Presidenza del Consiglio dei ministri, 176.196 euro per il Ministero della giustizia e 408.691.229 euro per il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, mentre il totale degli oneri relativi alle nuove missioni deliberate nel 2022 è di 51.623.377 euro, interamente riferiti al Ministero della difesa;

   quanto agli oneri relativi al totale delle missioni, le risorse passano da 1.258.688.451, previsti nella scorsa annualità, di cui 1.245.420.530 relativi alla proroga delle missioni in corso e 13.267.921 relativi alle nuove missioni deliberate a 1.222.931.075 euro nel 2022, di cui 1.171.307.698 relativi alla proroga delle missioni in corso e 51.623.377 relativi alle nuove missioni deliberate;

   quanto agli oneri per le iniziative di cooperazione allo sviluppo e di sminamento umanitario, agli interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza, alle iniziative delle organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza e agli interventi operativi di emergenza e di sicurezza, le risorse passano da 343,8 milioni, previsti nella scorsa annualità, a 408,7 milioni nel 2022, riconducibili agli stanziamenti per progetti di cooperazione e di sminamento umanitario (+155 milioni), per sostegno ai processi di pace (+26 milioni) e per la partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza (+5,4 milioni);

   tali risorse dovranno essere impiegate in coerenza con l'adozione da parte italiana della raccomandazione dell'OCSE/DAC del 2 febbraio 2019, al fine di rendere complementari tra loro gli interventi di sviluppo e quelli umanitari, adottando il criterio del «triplice nesso tra aiuto umanitario, sviluppo e pace»;

   considerato il permanere delle situazioni di disagio ambientale nelle quali si svolgono le missioni internazionali ed esigenze di uniformità di trattamento del personale interessato rendono necessario, anche per il 2022, confermare le disposizioni stabilite per l'anno 2021 quanto al trattamento di missione spettante al personale impegnato nelle missioni internazionali, calcolando l'indennità sulla diaria giornaliera di una località diversa di quella di destinazione, purché nello stesso continente,

  esprimono

PARERE FAVOREVOLE.