Commissioni Riunite (III e IV)

III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa)

Commissioni Riunite (III e IV)

Comm. riunite 0304

Commissioni Riunite (III e IV)
SOMMARIO
Mercoledì 27 luglio 2022

ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2 E 3 DELLA LEGGE 21 LUGLIO 2016, N. 145:

Sulla pubblicità dei lavori ... 5

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022. Doc XXV, n. 5.
Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022. Doc XXVI, n. 5 (Seguito esame congiunto e rinvio) ... 5

ALLEGATO 1 (Proposta di risoluzione conclusiva formulata dai relatori) ... 16

ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2 E 3 DELLA LEGGE 21 LUGLIO 2016, N. 145:

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022. Doc XXV, n. 5.
Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata dal Consiglio dei ministri il 15 giugno 2021. Doc XXVI, n. 5 (Seguito esame congiunto e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00175) ... 6

ALLEGATO 2 (Proposte emendative presentate) ... 21

ALLEGATO 3 (Proposte emendative presentate) ... 23

ALLEGATO 4 (Risoluzione conclusiva approvata dalle Commissioni riunite III e IV) ... 24

Commissioni Riunite (III e IV) - Resoconto di mercoledì 27 luglio 2022

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 27 luglio 2022.

  Gli uffici di presidenza si sono riuniti dalle 8.20 alle 8.25.

ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2 E 3 DELLA LEGGE 21 LUGLIO 2016, N. 145

  Mercoledì 27 luglio 2022. — Presidenza del presidente della IV Commissione, Gianluca RIZZO. – Intervengono la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale Marina Sereni, e il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 8.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022.
Doc XXV, n. 5.
Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022.
Doc XXVI, n. 5.
(Seguito esame congiunto e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 13 luglio scorso.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che, facendo seguito alle determinazioni assunte dalla Conferenza dei Capigruppo ed in sede di ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, delle Commissioni riunite, i relatori, deputati Battilocchio e Pagani, hanno predisposto una proposta di risoluzione conclusione per l'autorizzazione delle missioni internazionali con riferimento ai provvedimenti in titolo.
  Fa presente che è confermato per le ore 11 di oggi il termine per la presentazione di emendamenti riferiti alla proposta di risoluzione dei relatori.
  Inoltre, a ulteriore chiarimento procedurale e come convenuto nel citato ufficio di presidenza delle Commissioni riunite, precisa che ai fini di un ordinato andamento dei lavori delle stesse Commissioni i Gruppi hanno convenuto sull'opportunità di presentare emendamenti alla risoluzione dei relatori rinunciando alla presentazione di proposte di risoluzioni alternative.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI), relatore per la III Commissione, anche a nome del relatore per la Commissione Difesa, onorevole Pagani, presenta una proposta di risoluzione conclusiva, chiarendo che questa recepisce le relazioni introduttive e prende atto dei contributi emersi nel corso del dibattito e dell'attività conoscitiva svolta dalle Commissioni riunite (vedi allegato 1).

  La viceministra Marina SERENI e il sottosegretario Giorgio MULÈ si riservano di esprimersi nel prosieguo del dibattito in merito alla proposta di risoluzione conclusiva presentata dai relatori.

  Salvatore DEIDDA (FDI) evidenzia l'atteggiamento responsabile tenuto dal gruppo di Fratelli d'Italia nell'ambito della discussione sulle missioni internazionali, tema che richiederebbe un idem sentire da parte di tutte le forze politiche. Osserva, tuttavia, che i vari Governi, nel corso di questa legislatura, sono stati messi in difficoltà da membri appartenenti alle stesse maggioranze che li sostenevano. Pensa, in particolare, ad alcuni esponenti del Partito democratico che hanno messo in dubbio la partecipazione ad alcune missioni e ad un sottosegretario agli Affari esteri e alla cooperazione internazionale che, nella scorsa estate, si rallegrava del repentino ritiro dall'Afghanistan che poi ha provocato quanto tutti hanno adesso sotto gli occhi.
  Ricorda che nei teatri operativi e nelle missioni in cui il nostro Paese è impegnato non è mai mancato il lavoro di alto profilo svolto dai nostri militari e diplomatici, mentre la politica dovrebbe manifestare maggiore unità d'intenti ed auspica che, nella prossima legislatura, l'atteggiamento di responsabilità tenuto dal gruppo di Fratelli d'Italia possa essere replicato anche dagli altri partiti.

  Mirella EMILIOZZI (M5S) si riserva di valutare l'opportunità di presentare emendamenti con riferimento alla missione nell'area del Corno d'Africa e zone limitrofe, di cui alla scheda n. 32/2022 della Relazione analitica.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), ringraziando i relatori, esprime apprezzamento per l'inserimento nella proposta di risoluzione conclusiva di uno specifico riferimento all'impegno avviato nella regione dell'Indo-Pacifico, nel quadro della Strategia UE ed in linea con gli indirizzi parlamentari approvati, da ultimo con l'approvazione della risoluzione a sua prima firma n. 8-00161.

  Yana Chiara EHM (MISTO-M-PP-RCSE) si riserva di presentare proposte emendative relative alla missione bilaterale di supporto alle Forze armate del Qatar in occasione dei «Mondiali di calcio 2022», di cui scheda n. 14-bis/2022 della deliberazione relativa alle nuove missioni, al potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza navale dell'area sud dell'Alleanza, di cui alla scheda n. 38/2022 e alla missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia scheda n. 16/2022, contenute nella Relazione analitica. Esprime, invece, riserve sulla decisione del Governo di non prorogare la partecipazione alla Missione dell'Unione Europea in Palestina (EUBAM Rafah).

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 8.55.

ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2 E 3 DELLA LEGGE 21 LUGLIO 2016, N. 145

  Mercoledì 27 luglio 2022. — Presidenza del presidente della III Commissione, Piero FASSINO. – Intervengono il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova, e il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 14.50.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022.
Doc XXV, n. 5.
Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata dal Consiglio dei ministri il 15 giugno 2021.
Doc XXVI, n. 5.
(Seguito esame congiunto e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00175).

  Le Commissioni proseguono l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che nella seduta antimeridiana i relatori Battilocchio e Pagani hanno presentato una proposta di risoluzione conclusiva.
  Ricorda, altresì, che l'articolo 117, comma 2, del regolamento indica esplicitamente che alla discussione di risoluzioni si applicano, in quanto applicabili, le norme relative alla presentazione, discussione e votazione delle mozioni, di cui all'articolo 113. Conformemente al dettato dell'articolo 113 del regolamento, commi 3 e 4, gli emendamenti sono discussi e votati separatamente, secondo l'ordine dell'inciso a cui si riferiscono. Se l'emendamento è aggiuntivo, si pone ai voti. Se è soppressivo, si pone ai voti il mantenimento dell'inciso. Se è sostitutivo, si pone prima ai voti il mantenimento dell'inciso che l'emendamento tende a sostituire. Se l'inciso è mantenuto, l'emendamento cade; se è soppresso, si pone ai voti l'emendamento.
  Con questa precisazione, avverte che allo scadere del termine per la presentazione di emendamenti, fissato alle ore 11 di oggi, sono stati presentati 13 emendamenti, il cui fascicolo è in distribuzione (vedi allegati 2 e 3).

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI), relatore per la III Commissione, anche a nome del relatore per la IV Commissione, il collega Alberto Pagani, invita i presentatori a ritirare tutte le proposte emendative presentate, altrimenti esprimendo parere contrario.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, anche a nome del sottosegretario Mulè, esprime parere favorevole sulla risoluzione conclusiva presentata dai relatori, formulando tuttavia la richiesta di riformulazione del penultimo e dell'ultimo punto della premessa.
  In particolare, con riferimento al penultimo punto della premessa, propone di sostituirne il terzo periodo con il seguente: «In particolare, ferme restando le prerogative dell'Amministrazione della Difesa per azioni da qualificarsi quali operazioni militari secondo l'ordinamento interno e il diritto internazionale e ferme restando le prerogative dell'Amministrazione della pubblica sicurezza in materia di prevenzione e repressione dei reati, nonché quelle del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in materia di cyber diplomacy, occorre introdurre con apposita statuizione normativa la possibilità per le Agenzie di Intelligence, come già previsto nei principali Paesi partner, di porre in essere interventi di difesa proattiva e di reazione ad attacchi informatici perpetrati nei confronti di infrastrutture critiche nazionali, anche attraverso azioni simmetriche di neutralizzazione della sorgente ostile (Computer Network Defence- CND), in collaborazione con la Difesa;».
  Con riferimento al successivo ultimo punto della premessa, propone che all'ultimo periodo, dopo le parole: «ad un intervento di natura regolamentare», siano inserite le seguenti: «, da adottare d'intesa con le amministrazioni che fanno parte del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica,».
  Quanto alle proposte emendative presentate, esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI), relatore per la III Commissione, anche a nome del collega Pagani, accoglie le proposte di riformulazione avanzate dal Governo.

  Piero FASSINO, presidente, non essendoci richieste di intervento sul complesso degli emendamenti, avverte che le Commissioni riunite procederanno alla votazione ai fini dell'autorizzazione alla proroga per l'anno 2022 delle missioni in Europa di cui alle Schede n. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 42, 43 e 44 della Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), su cui non sono stati presentati emendamenti.
  Dà, quindi, conto delle sostituzioni.

  Emanuela CORDA (MISTO-A) preannuncia il voto contrario della componente Alternativa del gruppo Misto.

  Simona SURIANO (MISTO-M-PP-RCSE) preannuncia il voto contrario della componente del gruppo Misto «Manifesta, Potere al popolo, Partito della rifondazione comunista, Sinistra europea».

  Le Commissioni approvano, con un'unica votazione, le Schede n. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 42, 43 e 44 del Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), autorizzando la proroga per l'anno 2022 delle relative missioni internazionali.

  Piero FASSINO, presidente, sempre con riferimento alla Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), quanto alle missioni in Asia da prorogare nel 2022, avverte le Commissioni riunite procederanno alla votazione, ai fini dell'autorizzazione alla proroga per l'anno 2022, delle missioni, di cui alle Schede n. 7, 8 e 9, su cui non sono stati presentati emendamenti.

  Salvatore DEIDDA (FDI), cogliendo l'occasione della menzione della partecipazione dell'Italia a missioni internazionali nel quadrante asiatico, evidenzia come alcune forze della maggioranza abbiano una visione molto confusa, se non addirittura inesistente, della politica estera del nostro Paese. Fa, infatti, presente che, a seguito della repentina conclusione della missione Resolute Support, da alcuni di loro salutata con grande entusiasmo, la situazione in Afghanistan si è rapidamente deteriorata e, adesso, quel Paese è ripiombato in una situazione critica.
  Invita, quindi, ad una maggiore coerenza nel sostenere la postura internazionale dell'Italia e stigmatizza le critiche mosse dal collega Palazzotto ed altri colleghi durante il suo intervento, rimarcando come il gruppo di Fratelli d'Italia abbia sempre sostenuto con grande convinzione la necessità di inviare i nostri contingenti di militari nei principali teatri operativi all'estero.

  Erasmo PALAZZOTTO (PD), replicando al collega Deidda, pur riconoscendo di essersi a lungo battuto per un ritiro del contingente italiano dall'Afghanistan, evidenzia che le modalità con le quali, nell'agosto 2021, si è posta fine alla Missione Resolute Support sono state a dir poco sconcertanti. Segnala che lo stesso Governo italiano – in primis, il Ministro della difesa Guerini – ha più volte espresso riserve per la scelta dell'Amministrazione USA, che ha obbligato tutti gli alleati a ritirare repentinamente le proprie truppe, precipitando il Paese nel caos. Auspica, quindi, che il futuro Esecutivo – magari sostenuto dallo stesso collega Deidda – possa procedere ad una radicale revisione della strategia italiana per la stabilizzazione dell'Afghanistan.

  Piero FASSINO, presidente, osserva che il dibattito sull'Afghanistan risulta del tutto fuori tema, dal momento che i provvedimenti in esame non contemplano alcuna missione in tale Paese. Invita pertanto i colleghi a mantenere i propri interventi sui contenuti delle Deliberazioni.

  Laura BOLDRINI (PD), pur concordando nel merito con la considerazione nel presidente Fassino, ritiene doveroso replicare al collega Deidda, precisando che anche coloro che non condividevano l'obiettivo di «esportare la democrazia» in Afghanistan hanno il diritto di contestare le modalità del ritiro del contingente internazionale e non hanno certamente festeggiato il ritiro avvenuto con le note modalità. A suo avviso, sarebbe opportuno prendere atto che le missioni in Iraq ed Afghanistan non hanno prodotto alcun risultato nella lotta al terrorismo, che costituiva la finalità principale di tali operazioni.

  Davide TRIPIEDI (M5S), rivolgendosi al collega Deidda, precisa che nessun esponente del Movimento 5 Stelle ha espresso disapprovazione per i contenuti del suo intervento, peraltro condivisibile. Invita, quindi, tutti i colleghi ad un approccio più costruttivo e disteso.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), associandosi alle considerazioni del collega Deidda, ribadisce che proprio le posizioni della sinistra sulla missione in Afghanistan hanno prodotto la fallimentare exit-strategy messa in atto dall'Alleanza atlantica. Rilevando un atteggiamento provocatorio del deputato Palazzotto, lo invita ad assumere un comportamento più rispettoso delle proprie prerogative di parlamentare. Sottolinea che se in Afghanistan assistiamo oggi ad una reviviscenza del fondamentalismo islamico, ciò è frutto di un ritiro frutto di una cultura tipica della sinistra e questo va assolutamente evidenziato.

  Piero FASSINO, presidente, invita tutti i colleghi ad evitare toni inutilmente polemici ed aggressivi.

  Le Commissioni approvano, con un'unica votazione, le Schede n. 7, 8 e 9 del Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), autorizzando la proroga per l'anno 2022 delle relative missioni internazionali.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che le Commissioni passano all'esame dell'emendamento aggiuntivo a prima firma Suriano Doc. XXVI, n.5/scheda 9/2022.01, finalizzato all'inserimento della Missione EUBAM Rafah in Palestina (personale militare), non più prevista dalla Relazione analitica e di cui si chiede la prosecuzione anche nel 2022, nonché all'inserimento di due conseguenti punti in premessa.

  Laura BOLDRINI (PD) preannuncia l'astensione sulla proposta emendativa in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento aggiuntivo a prima firma Suriano Doc. XXVI, n.5/scheda 9/2022.01.

  Piero FASSINO, presidente, sempre con riferimento alle missioni in Asia da prorogare nel 2022, avverte le Commissioni riunite procederanno alla votazione ai fini dell'autorizzazione alla proroga per l'anno 2022 delle ulteriori missioni in Asia, di cui alle Schede n. 10, 11, 12 e 13, 14 e 45, su cui non sono stati presentati emendamenti.

  Le Commissioni approvano, con un'unica votazione, le Schede n. 10, 11, 12 e 13, 14 e 45 della Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), autorizzando la proroga per l'anno 2022 delle relative missioni internazionali.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che le Commissioni procedono adesso alle votazioni, ai fini dell'autorizzazione alla proroga per l'anno 2022 delle missioni in Africa, di cui alle Schede 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 46 e 47.
  Segnala che i colleghi Quartapelle e Fornaro hanno chiesto, a nome dei rispettivi gruppi, il voto per parti separate al fine di votare la Scheda n. 47, concernente la Missione bilaterale di assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi, disgiuntamente dalle schede relative alle altre missioni in Africa di cui si propone la proroga per il 2022.
  Avverte che con riferimento alla Scheda n. 15, concernente la missione UNSMIL in Libia, è stato presentato l'emendamento soppressivo a prima firma Doc. XXVI, n. 5/scheda 15/2022.1 Suriano, conseguentemente finalizzato alla riformulazione del dodicesimo punto delle premesse. Pone, pertanto, in votazione il mantenimento della Scheda n. 15.

  Le Commissioni approvano il mantenimento della Scheda n. 15 della Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), autorizzando la proroga per l'anno 2022 della relativa missione.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che, conseguentemente, l'emendamento soppressivo Doc. XXVI, n. 5/scheda 15/2022.1 Suriano decade.
  Segnala che, con riferimento alla Scheda n. 16, concernente la Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (personale militare), è stato presentato l'emendamento soppressivo Doc. XXVI, n. 5/scheda 16/2022.1 Sarli, conseguentemente finalizzato alla riformulazione del dodicesimo punto delle premesse. Pone, pertanto, in votazione il mantenimento della Scheda n. 16.

  Le Commissioni approvano il mantenimento della Scheda n. 16 della Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), autorizzando la proroga per l'anno 2022 della relativa missione.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che, conseguentemente, l'emendamento soppressivo Doc. XXVI, n. 5/scheda 16/2022.1 Sarli decade.
  Informa, altresì, le Commissioni che potranno procedere alla votazione ai fini dell'autorizzazione alla proroga per l'anno 2022 delle ulteriori missioni in Africa di cui alle Schede n. 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31 e 32, su cui non sono stati presentati emendamenti.

  Le Commissioni approvano, con un'unica votazione, le Schede n. 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31 e 32 della Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), autorizzando la proroga per l'anno 2022 delle relative missioni internazionali.

  Piero FASSINO, presidente, rileva che, con riferimento alla Scheda n. 46, concernente la Missione EUBAM LIBYA, è stato presentato l'emendamento soppressivo Doc. XXVI, n. 5/scheda 46/2022.1 Benedetti, finalizzato anche alla coerente riformulazione del dodicesimo punto delle premesse. Pone, pertanto, in votazione il mantenimento della Scheda n. 46.

  Le Commissioni approvano il mantenimento della Scheda n. 46 della Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), autorizzando la proroga per l'anno 2022 della relativa missione.

  Piero FASSINO, presidente, precisa che, conseguentemente, l'emendamento soppressivo Doc. XXVI, n. 5/scheda 46/2022.1 Benedetti si intende decaduto.
  Informa che le Commissioni passano, quindi, all'esame dell'impegno di cui alla Scheda n. 47, relativo alla proroga per il 2022 della Missione bilaterale di assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi (personale della Guardia di finanza), su cui non sono stati presentati emendamenti e per la quale i gruppi Partito democratico e Liberi e uguali hanno chiesto alla presidenza la votazione separatamente dalle altre missioni.

  Federico FORNARO (LEU-ART 1-SI), preannunciando il voto contrario del proprio Gruppo in coerenza con la posizione espressa su questa missione anche negli anni scorsi, ne evidenzia le enormi criticità in tema di rispetto dei diritti umani, come emerso in numerosi episodi che hanno coinvolto, in taluni casi, anche pescherecci italiani, attaccati in maniera del tutto illegittima dalla Guardia costiera libica, peraltro facendo a volte uso di navigli di provenienza italiana.

  Erasmo PALAZZOTTO (PD), preannunciando a titolo personale il voto contrario sulla missione in esame, invita i colleghi delle due Commissioni a valutare con attenzione quanto riportato nel corso delle audizioni svolte in sede istruttoria, nonché i contenuti di numerosi rapporti del Segretario Generale delle Nazioni Unite, che attestano una palese responsabilità diretta della Guardia costiera libica nelle azioni criminali e lesive dei diritti umani perpetrate ai danni di migranti. Segnala che, peraltro, nei citati rapporti ONU, il Segretario Generale sollecita gli Stati membri a sospendere ogni attività di supporto alla Guardia costiera. Ricorda che nel corso dell'audizione del Direttore della Global Initiative Against Transnational Organized Crime, Mark Micallef,, svolta il 19 luglio scorso, sono emersi rapporti inquietanti tra la medesima Guardia costiera, le milizie armate irregolari e le organizzazioni criminali che gestiscono i centri di detenzione e la tratta di esseri umani. Pertanto, continuando a supportare la marina libica è orami accertato ed è incontrovertibile che si alimentano queste reti criminali, senza peraltro ottenere alcun risultato sul piano del controllo dei flussi migratori.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), preannunciando che il gruppo del Partito Democratico non parteciperà al voto sulla missione di cui alla Scheda n. 47, ricorda che già da anni il Partito Democratico chiede un radicale cambiamento di approccio nella gestione di questa missione, inquadrandola in una cornice europea e non più solo bilaterale. Associandosi alle considerazioni del collega Palazzotto sugli inaccettabili intrecci con le reti criminali responsabili della tratta degli esseri umani e segnalando che anche la Germania ha sospeso le attività di supporto bilaterale alla Guardia costiera libica, esprime profonde riserve sulle modalità con le quali il nostro Ministero degli Interni sta continuando a gestire la collaborazione con la controparte libica: a suo avviso, l'attuale configurazione della missione non offre alcun contributo efficace al consolidamento delle istituzioni della Libia, né al contrasto del traffico di esseri umani. tiene infine a precisare che la posizione del suo gruppo sulla missione di cui alla Scheda n. 47 non inficia in alcun modo il pieno appoggio che lo stesso gruppo intende assicurare alla complessiva partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.

  Laura BOLDRINI (PD), preannunciando il suo voto contrario sulla missione di cui alla Scheda n. 47, stigmatizza a sua volta lo scarso impegno delle istituzioni libiche a porre rimedio alle evidenti carenze della missione in oggetto: al contrario, anche le audizioni svolte in sede istruttoria hanno confermato le chiare responsabilità della Guardia costiera libica nelle gravissime violazioni dei diritti umani ai danni dei migranti, che vengono più volte intercettati in mare, riportati in Libia, detenuti in condizioni estreme, fatti oggetto di violenze indicibili e costretti a sborsare continuamente denaro per potere tornare ad affrontare il pericoloso trasbordo in mare. A suo avviso, anche solo ricorrendo al buon senso è incomprensibile che i colleghi di altri gruppi possano autorizzare una missione che si è dimostrata del tutto fallimentare e foriera di crimini tanto gravi, certificati in innumerevoli rapporti di autorevoli agenzie ed organizzazioni internazionali, tra cui l'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite.

  Salvatore DEIDDA (FDI) segnala di avere seguito con grande attenzione tutta l'attività conoscitiva deliberata dalle Commissioni e che, nelle audizioni svolte, è emerso come la Guardia costiera libica sia un corpo formato da varie componenti di diversa matrice, non tutte riconducibili a reti criminali.
  Ricorda, poi, che la missione bilaterale di assistenza alle istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi fu avviata nel 2013, quando il Partito democratico era al governo, e che questa è stata sempre prorogata dai Governi sostenuti dal PD. Si meraviglia, quindi, delle perplessità che da qualche tempo sono state sollevate da alcuni membri del gruppo del PD e non ritiene ricevibili le accuse rivolte nei confronti di chi appoggia la prosecuzione della missione, etichettati come complici degli omicidi e degli stupri commessi contro i migranti in Libia. Nel ribadire, dunque, l'appoggio convinto di Fratelli d'Italia alla missione, ricorda che i nostri militari non si sono mai macchiati di simili crimini e che, al contrario, partecipano alla missione svolgendo meritevoli attività di addestramento.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) si dichiara esterrefatto della ricostruzione fatta poc'anzi dalla collega Quartapelle. Ricorda che già nella precedente Deliberazione sulle missioni internazionali era emerso il tema spinoso della partecipazione alla missione per il supporto alla Guardia costiera libica e si domanda come mai gli stessi componenti del gruppo del PD che oggi ripropongono tale tema non abbiano sollevato queste problematiche in occasione delle comunicazioni rese alle Commissioni dai Ministri degli affari esteri e della difesa lo scorso martedì. Ricorda anche che l'anno precedente il gruppo del Partito democratico minacciò di non votare la missione qualora non venisse impegnato il Governo a verificare le condizioni per far transitare gli aiuti alla Guardia costiera libica sotto l'egida di una missione europea tutta da definire. Osserva, quindi, che tali condizioni non si sono verificate e che, pertanto, non sussistono motivi per cambiare orientamento sulla partecipazione alla missione. Conclude ribadendo che il gruppo della Lega è da sempre a fianco dei nostri militari impegnati all'estero e li sostiene convintamente.

  Gennaro MIGLIORE (IV), associandosi alle considerazioni della collega Quartapelle, ribadisce che la posizione di Italia Viva è sempre stata molto critica nei riguardi della missione di supporto alla Guardia costiera libica, auspicandone un radicale cambiamento. Tuttavia, replicando al collega Deidda, precisa che in nessun caso è stata evocata una complicità con le organizzazioni criminali libiche del personale italiano, cui deve essere rivolto unanime apprezzamento per il prezioso lavoro svolto.

  Riccardo OLGIATI (M5S), concordando sulla totale estraneità dei militari italiani alle azioni criminali commesse in Libia, ribadisce la necessità di una decisa inversione di rotta nella gestione della missione in esame: al riguardo, ricorda che già nel 2021 il Movimento 5 Stelle aveva chiesto un coinvolgimento dell'Unione europea. Preannunciando che, in coerenza con questi princìpi, il proprio gruppo non parteciperà al voto su questa missione, stigmatizza il ritardo con il quale il Governo ha presentato la Deliberazione, limitando gravemente le prerogative del Parlamento rispetto alla funzione di indirizzo.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), pur riconoscendo taluni limiti di efficacia della missione di cui alla Scheda n. 47, ne ribadisce l'importanza per presidiare i confini marittimi e contrastare l'immigrazione indiscriminata. Segnalando che anche Fratelli d'Italia ha sempre auspicato un ruolo più attivo dell'Unione europea, anche con la creazione di appositi hotspot in territorio libico gestiti dall'UE, ricorda che tale missione è stata inaugurata da Governi di centro-sinistra, che hanno a lungo trascurato le denunce delle organizzazioni non governative, salvo oggi sventolare nuovamente la bandiera dei diritti umani per recuperare una verginità politica ormai irrimediabilmente persa. Segnalando il silenzio assordante del Ministro della difesa Guerini – anch'egli esponente del Partito Democratico – stigmatizza l'improvvisa quanto imbarazzante conversione radicale della sinistra di governo alle ragioni dei diritti umani.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI), relatore per la III Commissione, esprime rammarico per la posizione espressa dei colleghi del Partito democratico, che non hanno presentato emendamenti sulla missione in oggetto. Rileva che nel corso delle comunicazioni del Governo, svolte nella giornata di ieri, il Ministro della difesa e il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale hanno argomentato la centralità di questa missione nel quadro della presenza italiana in Libia. Conclude rammaricandosi per una linea assunta dai colleghi del Partito democratico che appare in contrasto con un elemento centrale della politica estera dell'Italia.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), esprimendo apprezzamento per il prezioso lavoro svolto lo scorso anno dal collega Ferrari in qualità di relatore sulle missioni internazionali, sottolinea la necessità di prendere atto dei radicali cambiamenti avvenuti in Libia, Paese strategico per la politica estera italiana. A suo avviso, è essenziale fare una riflessione che vada al di là delle evidenti divergenze politiche e dei posizionamenti ideologici e valutare con lucidità la scarsa efficacia della missione e l'assenza di progressi rispetto agli obiettivi che erano stati posti lo scorso anno in tema di revisione del Memorandum d'intesa con la Libia e maggiore attenzione sulle attività svolte dalla Guardia costiera libica. In tale contesto, ribadisce l'intenzione di non partecipare al voto sulla missione, per ristabilire un principio di legalità e rispetto dei diritti umani, non certo per mera strumentalità elettorale. Precisa che il suo gruppo ha sempre sostenuto l'azione e l'operato dei Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della difesa e che la posizione assunta sulla missione di cui alla Scheda n. 47 è da riferire alla prosecuzione della collaborazione tra il nostro Ministero dell'Interno e la guardia Costiera libica senza i cambiamenti invocati dal Parlamento in passato.

  Le Commissioni approvano la Scheda n. 47 della Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), autorizzando la proroga per l'anno 2022 della relativa missione internazionale.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) prende atto che i colleghi del gruppo del Partito democratico nelle Commissioni affari esteri e difesa hanno espresso tre tipologie diverse di voto sulla missione di assistenza alla Guardia costiera libica radicalmente differenti, alcuni votando a favore, alcuni contro e altri non prendendo parte alla votazione.

  Piero FASSINO, presidente, rivolgendosi al collega Ferrari, ricorda che i parlamentari sono liberi di esprimere il proprio voto liberamente, anche in presenza di indicazioni da parte del gruppo.
  Passando alle successive Schede n. 33, 34, 35, 36, 37, 38 e 39, relative al potenziamento di dispositivi nazionali e della NATO, segnala che è stato presentato l'emendamento Doc. XXVI, n. 5/Scheda 33/2022.1 a prima firma Ehm, volto a sopprimerle e a sopprimere, conseguentemente, i punti settimo, ottavo e decimo delle premesse.
  Pone, quindi, in votazione il mantenimento delle Schede n. 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 della Relazione analitica.

  Le Commissioni approvano, con un'unica votazione, il mantenimento delle Schede n. 33, 34, 35, 36, 37, 38 e 39 della Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), autorizzando la proroga per l'anno 2022 delle relative missioni internazionali.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che, conseguentemente, l'emendamento soppressivo Doc. XXVI, n. 5/Scheda 33/2022.1 Ehm si intende decaduto.
  Pone, quindi, in votazione gli impegni di cui alle Schede n. 40 e 41, concernenti le Esigenze comuni a più teatri operativi delle Forze armate e il Supporto info-operativo a protezione del personale delle Forze armate, e di cui alle Schede n. 48, 49, 50 e 51, concernenti gli Interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, su cui non sono stati presentati emendamenti.

  Le Commissioni approvano, con un'unica votazione, le Schede n. 40, 41, 48, 49, 50 e 51 della Relazione analitica (Doc. XXVI, n. 5), autorizzando la proroga per l'anno 2022 delle relative missione internazionali.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che le Commissioni passano adesso all'esame delle Schede n. 14-bis/2022, 28-bis/2022 e 38-bis/2022, contenute nella Deliberazione concernente la partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022 (Doc. XXV, n. 5) e dei relativi emendamenti presentati.
  Segnala, quindi, che, con riferimento alla Scheda n. 14-bis/2022, concernente la nuova Missione bilaterale di supporto alle Forze armate del Qatar in occasione dei «Mondiali di calcio 2022» (personale militare), sono stati presentati tre identici emendamenti soppressivi Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.1 Corda, Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.2 Cabras e Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.3 Ehm.

  Emanuela CORDA (MISTO-A), illustrando l'emendamento Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.1, di cui auspica l'approvazione, sottolinea che ritiene che nell'attuale situazione di crisi economica sia fuori luogo e del tutto inopportuno proporre una nuova missione per assicurare la sicurezza durante lo svolgimento dei mondiali di calcio in Qatar. Ritiene che si potrebbero utilizzare le risorse di questo finanziamento per esigenze più pertinenti e che sia quasi offensivo, per i nostri militari, impiegarli in tale contesto, considerato peraltro che il nostro Paese nemmeno partecipa alla competizione sportiva. Lamenta, infine, che la trasmissione in grave ritardo della Deliberazione abbia di fatto sottratto al Parlamento la possibilità di discutere approfonditamente la partecipazione alle missioni, ponendolo in condizioni di dovere ratificare o meno le missioni stesse senza potere dare precisi indirizzi.

  Gennaro MIGLIORE (IV) ritiene francamente surreale che si metta in discussione una iniziativa multilaterale strategica come quella in Qatar facendo riferimento alla mancata qualificazione della nazionale italiana ai mondiali di calcio. A suo avviso, è quanto mai opportuno rafforzare le relazioni con il Qatar, Paese strategico anche nelle nuove rotte di approvvigionamento energetico.

  Emanuela CORDA (MISTO-A) fa presente al collega Migliore che la sua affermazione riguardo all'esclusione della nazionale italiana dai mondiali di calcio in Qatar era da considerare ovviamente una battuta, essendo un tema a lei estraneo, per quanto la mancata qualificazione dell'Italia al mondiale di calcio penalizzi i profili di indotto economico che derivano notoriamente da questo genere di grandi eventi sportivi.

  Piero FASSINO, pone in votazione il mantenimento della Scheda n. 14-bis del Doc. XXV, n. 5.

  Le Commissioni approvano il mantenimento della Scheda 14-bis della Deliberazione concernente la partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022 (Doc. XXV, n. 5), autorizzando la relativa nuova missione internazionale.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che conseguentemente decadono i tre identici emendamenti soppressivi Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.1 Corda, Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.2 Cabras e Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.3 Ehm.
  Avverte che, sempre con riferimento alla Scheda n. 14-bis/2022, è stato presentato dalla collega Corda l'emendamento Doc.XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.4, volto a prevedere un impegno al Governo, di cui dà lettura.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.4 Corda.

  Piero FASSINO, presidente, comunica che, non essendo stati presentati emendamenti, le Commissioni possono procedere a deliberare sulla Scheda 28-bis/2022 concernente l'avvio della nuova missione EUTM Mozambico (personale militare).

  Le Commissioni approvano la Scheda 28-bis della Deliberazione concernente la partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022 (Doc. XXV, n. 5) autorizzando la relativa nuova missione internazionale.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che, con riferimento alla Scheda n. 38-bis/2022, relativa all'avvio di una nuova missione concernente il Potenziamento della presenza della NATO nell'area sudest dell'Alleanza (personale militare), sono stati presentati gli identici emendamenti soppressivi Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.1 Corda, Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.2 Cabras e Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.3 Ehm.
  Pone, quindi, in votazione il mantenimento della Scheda 38-bis.

  Le Commissioni approvano il mantenimento della Scheda n. 38-bis della Deliberazione concernente la partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022 (Doc. XXV, n. 5), autorizzando la relativa nuova missione internazionale.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che decadono quindi gli identici emendamenti soppressivi Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.1 Corda, Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.2 Cabras e Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.3 Ehm.
  Comunica che, sempre con riferimento alla Scheda n. 38-bis/2022, è stato presentato dalla collega Corda l'emendamento Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.4, volto a prevedere un impegno al Governo di cui dà lettura.

  Davide TRIPIEDI (M5S) ritiene del tutto condivisibile l'obiettivo dell'emendamento, di cui auspica l'approvazione. Pertanto considera incomprensibile la decisione dei relatori e del Governo di esprimere parere contrario.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.4 Corda.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che si è concluso l'esame degli emendamenti presentati. Chiede pertanto se vi sono interventi in vista della deliberazione sulla risoluzione conclusiva, come riformulata dai relatori.

  Emanuela CORDA (MISTO-A), intervenendo in sede di dichiarazione di voto, ritiene necessario svolgere una riflessione sul celere iter del provvedimento dovuto anche al colpevole ritardo da parte del Governo nel presentare al Parlamento al Deliberazione. Preannuncia, quindi, l'astensione della componente Alternativa sulla risoluzione conclusiva presentata dai relatori.

  Alberto PAGANI (PD), relatore per la IV Commissione, anche a nome del collega Battilocchio, esprime un ringraziamento generale alla Presidenza, ai colleghi delle due Commissioni, agli Uffici ed anche alle personalità che sono state audite. Condivide le considerazioni sulla inopportunità che il Governo trasmetta la Deliberazione così in ritardo e auspica, quindi, che dalla prossima volta possa ripristinarsi la normale prassi prevista dalla legge quadro.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ringrazia i relatori per l'ottimo lavoro svolto e preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo alla risoluzione da loro presentata. Evidenzia come la posizione della Lega sia coerente con la strategia di politica estera e di difesa dell'Italia, sottolineando, di converso, le difficoltà che altre forze politiche stanno incontrando nel merito.

  Salvatore DEIDDA (FDI) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia che, nonostante sia all'opposizione, dimostra un atteggiamento coerente rispetto alla politica estera e di difesa italiana. Esprime, inoltre, un ringraziamento agli uomini e alle donne delle Forze armate per il loro impegno a servizio del Paese e anche al personale diplomatico.

  Enrico BORGHI (PD) preannuncia il voto convintamente favorevole del gruppo del Partito Democratico e la sua convinta adesione alla politica estera e di difesa dell'Italia.

  Gennaro MIGLIORE (IV), preannunciando il voto favorevole di Italia Viva, ribadisce la stima e apprezzamento per il personale impiegato all'estero, elemento fondamentale per promuovere la proiezione internazionale del Paese garantirne la sicurezza.

  Riccardo OLGIATI (M5S), associandosi ai ringraziamenti al personale delle missioni internazionali, nonché al Corpo diplomatico, cui si deve buona parte dell'apprezzamento che l'Italia riscuote all'estero, ribadisce la necessità che la Deliberazione sulle missioni venga trasmessa al Parlamento in tempo utile per esercitare la sua attività di indirizzo.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI), relatore per la III Commissione, preannunciando il voto favorevole di Forza Italia, sottolinea che le missioni costituiscono uno strumento fondamentale della politica di sicurezza e di difesa: auspica, dunque, che possano essere autorizzate con un voto a larghissima maggioranza, anche come forma di tributo per il lavoro svolto dalle donne e dagli uomini in divisa.

  Le Commissioni approvano, quindi, la proposta di risoluzione conclusiva presentata da relatori, come riformulata, che assume il n. 8-00175 (vedi allegato 4).

  La seduta termina alle 16.30.

Commissioni Riunite (III e IV) - mercoledì 27 luglio 2022

ALLEGATO 1

Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022. Doc XXVI, n. 5.

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022. Doc. XXV, n. 5.

PROPOSTA DI RISOLUZIONE CONCLUSIVA FORMULATA DAI RELATORI

  Le Commissioni III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa) della Camera dei deputati,

   esaminata la Deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata il 15 giugno 2022, in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5), nonché la Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 (Doc. XXVI, n. 5);

   richiamate le comunicazioni del Governo sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, di cui alla citata Deliberazione, svolte il 26 luglio 2022 davanti alle Commissioni riunite affari esteri e difesa della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonché gli ulteriori approfondimenti istruttori svolti dalle medesime Commissioni;

   ricordate le misure contenute nel decreto-legge 25 febbraio 2022, n.14, convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, in ragione della gravità della crisi internazionale determinata dalla invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, in deroga alla legge n. 145 del 2016;

   premesso che:

    si deve ancora una volta evidenziare il ritardo, pari a quasi sei mesi, con il quale la Deliberazione è sottoposta all'esame ed all'autorizzazione parlamentare, situazione che impedisce al Parlamento di deliberare tempestivamente sulle missioni internazionali, nuove o da proseguire, e che pone il Parlamento di fronte ad uno stato di fatto irreversibile, su cui non è possibile incidere retroattivamente;

    occorre, quindi, che in sede governativa siano assunte tutte le misure e gli aggiustamenti necessari per far sì che, in particolare, la presentazione della Deliberazione e della Relazione analitica avvenga nei tempi stabiliti dalla legge e in modo da assicurare al Parlamento l'esercizio del proprio ruolo di attore protagonista del procedimento autorizzatorio delle missioni internazionali;

    il contesto internazionale in cui l'Italia si colloca è caratterizzato da una rapida quanto imprevedibile evoluzione degli equilibri geopolitici, che sono stati influenzati negli ultimi mesi anche da eventi drammatici che hanno segnato una discontinuità all'interno di uno scenario globale già caratterizzato da tendenze non rassicuranti;

    dopo la grave crisi pandemica, l'invasione russa dell'Ucraina, avviata il 24 febbraio 2022, è destinata a produrre ripercussioni sistemiche sul piano della sicurezza di ampia portata, ancora non del tutto valutabili nella loro portata e che hanno già alterato l'ordine mondiale. Essa ha segnato un momento di cesura, che impone un deciso rafforzamento della postura di deterrenza e difesa alleata, soprattutto a fini di rassicurazione degli alleati dell'Europa centrale e orientale;

    considerata la crescente imprevedibilità e rischiosità del contesto internazionale, le missioni e operazioni all'estero rappresentano un elemento cardine della politica estera e di difesa, funzionale alla rilevanza politica e strategica dell'Italia e alla salvaguardia dei nostri prioritari interessi nazionali;

    l'Italia ha la pietra angolare della sua postura internazionale nella saldezza della sua appartenenza all'Unione europea e all'Alleanza Atlantica e nel suo sostegno al multilateralismo fondato sul diritto internazionale e imperniato sul sistema delle Nazioni Unite;

    in tale contesto l'Italia ha contribuito alla elaborazione della «Bussola Strategica», adottata dal Consiglio europeo nel marzo del 2022, e del nuovo «Concetto Strategico» della NATO, approvato il 29 giugno 2022 dal Vertice dei Capi di Stato e di Governo alleati a Madrid, ed è attivamente impegnata in entrambi i processi con proposte volte a rafforzare il peso della UE e della NATO nel mutevole contesto internazionale, oltre che ad approfondire ulteriormente la loro reciproca cooperazione all'insegna della complementarietà;

    in questo contesto generale, la nostra azione, volta a salvaguardare l'interesse nazionale e a garantire la protezione dei nostri cittadini e delle nostre cittadine, si esplicita attraverso la realizzazione di missioni militari e civili, in sede bilaterale e multilaterale, a tutela della pace e della sicurezza e con l'obiettivo di promuovere i fondamentali valori di democrazia, libertà e Stato di diritto con una attenzione strategica prioritaria rivolta alla regione del Mediterraneo allargato e ai Balcani Occidentali, i cui equilibri sono profondamenti toccati dal conflitto russo-ucraino e dalle conseguenti crisi energetica ed alimentare;

    pertanto, in continuità di impegno con gli anni precedenti e con gli aggiustamenti dettati dalle evoluzioni in corso, e sfruttando la possibilità di riorientare gli sforzi a seguito del ripiegamento dall'Afghanistan al termine della Mission Resolute Support, lo Strumento Militare nazionale sarà impiegato per far fronte all'arco di crescente instabilità che pervade la regione euro-mediterranea;

    va in questa direzione il ruolo guida che l'Italia intende continuare a svolgere attraverso l'assunzione del Comando della Missione NATO in Iraq (NMI) e la riassunzione del Comando della Missione NATO in Kosovo (KFOR), importanti opportunità per rafforzare la percezione del contributo di assoluto rilievo che l'Italia assicura alle operazioni dell'Alleanza e, per questa via, il nostro impegno in termini di burden sharing in ambito NATO;

    per il raggiungimento di queste finalità risulta sempre più importante, che la partecipazione di personale militare alle operazioni di pace all'estero contempli anche compiti di addestramento e di collaborazione con le autorità locali e si svolga in sinergia con i diversi attori che nei vari teatri operativi sono impegnati nella risoluzione delle problematiche di carattere economico e sociale dei Paesi coinvolti;

    con specifico riguardo al Mediterraneo e al Medio Oriente, il nostro Paese continua a sostenere con convinzione il processo di stabilizzazione in Libia sotto l'egida delle Nazioni Unite per promuovere il dialogo intra-libico, così come definito anche nell'ambito del Processo di Berlino, e prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di matrice fondamentalista, attivo in Iraq e Siria ma anche nel continente africano;

    l'avvio della partecipazione dell'Italia alla missione bilaterale di supporto alle Forze armate del Qatar in occasione dei «Mondiali di calcio 2022» risponde ad esigenze connesse all'interesse nazionale, considerata la valenza strategica dell'amicizia tra Italia e Qatar, ed assume straordinaria importanza in ragione del complesso ambiente geopolitico in cui il Qatar è inserito;

    grande importanza riveste anche la partecipazione italiana alla nuova missione militare di formazione dell'Unione europea in Mozambico (EUTM Mozambico) allo scopo di formare e sostenere le Forze armate mozambicane nella protezione della popolazione civile e nel ripristino della sicurezza e della protezione nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, esposta a minaccia terroristica;

    per quanto riguarda, invece, il continente africano, nel corso del 2022 prosegue l'impegno della Difesa in Sahel, nell'area che comprende il Mali, il Niger e il Burkina Faso, integrando attività multilaterali, di coalizione e di carattere bilaterale, nell'ottica della massimizzazione dell'efficacia del nostro contributo alla lotta al terrorismo e all'attività delle organizzazioni criminali dedite al traffico di esseri umani, armi e droga e alla stabilizzazione del quadrante, nonché nel Golfo di Guinea a protezione degli interessi nazionali in un'area di crescente importanza per l'approvvigionamento energetico e la libera circolazione del traffico mercantile e tra le più instabili e insicure del pianeta;

    con riguardo, invece, al rafforzamento del fianco sud-orientale dell'Alleanza Atlantica, in risposta all'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, finalizzato a rafforzare i meccanismi di deterrenza e le posizioni di difesa della NATO prevedendo lo schieramento di Battlegroup multinazionali in Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria, ciascuno guidato da una Framework Nation e complementare alle forze dei Paesi ospitanti, analogamente ai meccanismi già sperimentati nei Paesi del nord-est dell'Alleanza stessa, l'Italia vi contribuisce con un proprio cospicuo contingente assumendo il ruolo di Framework Nation del dispositivo multinazionale in Bulgaria;

    si esprime l'auspicio affinché il nostro Paese, in linea con gli indirizzi parlamentari approvati, nella giusta ponderazione tra equilibri regionali e globali e in un'ottica di assunzione crescente di responsabilità geopolitiche, prosegua nell'impegno avviato – anche nel quadro della Strategia UE – nella regione dell'Indo Pacifico, a favore della preservazione del principio di libertà di navigazione dei mari, della resilienza delle catene di approvvigionamento, nonché di soluzioni negoziali, inclusive e condivise alle tensioni regionali, ivi inclusi il fallimento di processi democratici avviati (Myanmar), il rischio di proliferazione nucleare (Corea del Nord) e l'innalzamento di tensione nello Stretto di Taiwan;

    si evidenzia, altresì, il significativo contributo dato dal personale femminile presente nei diversi teatri operativi, in linea con la risoluzione n. 1325 e seguenti delle Nazioni Unite su «Donne, Pace e Sicurezza», che per la prima volta menzionano il contributo delle stesse nella risoluzione dei conflitti per una pace durevole e fissano tra i vari obiettivi l'adozione di una «prospettiva di genere» e una maggiore partecipazione delle donne nei processi di mantenimento della pace e della sicurezza;

    si segnala che il fabbisogno complessivo è individuato dalla Deliberazione delle missioni in euro 1.629.583.978 per le proroghe, a cui devono aggiungersi 51.623.377 euro quale fabbisogno finanziario delle tre nuove missioni;

    nell'ambito dello sforzo profuso negli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, si attesta che le risorse programmate per il 2022 ammontano ad un totale di 408.691.229 euro, con un significativo aumento rispetto all'anno precedente;

    considerato che gli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione (di cui alle Schede da 48/2022 a 51/2022), anche per il 2022 e in continuità con il recente passato, sono incentrati soprattutto sull'area del Mediterraneo, del Medio Oriente e sull'Africa, con una tipologia di azioni finalizzate a rafforzare la sicurezza e la stabilità regionali e a sostenere i Paesi maggiormente impegnati nella lotta al terrorismo e al contrasto dei traffici illegali e più esposti al fenomeno delle migrazioni irregolari, con un'attenzione prioritaria al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in particolare delle persone più vulnerabili;

    considerato che, a fronte dell'incremento e dell'evoluzione delle minacce espresse nello spazio cibernetico da attori statuali e non statuali, appare essenziale che il sistema Paese sia dotato di un diversificato novero di strumenti sotto il profilo sia della resilienza di reti e sistemi (affidata dal D.L. n. 82/2021 all'Agenzia per la cybersicurezza) che dal law enforcement, (di competenza delle Forze di Polizia), cui si aggiunga una capacità di deterrenza, intesa come la idoneità a dissuadere potenziali soggetti ostili dal perpetrare azioni dannose per il timore delle conseguenze negative sui propri asset, in particolare, su quelli attraverso i quali è commesso l'attacco. Nel quadro del perseguimento di tali finalità e tenuto conto delle peculiarità delle azioni e delle operazioni che si svolgono nello spazio cibernetico, appare necessario adeguare gli strumenti a disposizione dell'attività di intelligence, a tutela della sicurezza della Repubblica e in favore degli interessi politici, militari, economici, industriali e scientifici del Paese, come previsti dalla legge 3 agosto 2007, n.124. In particolare, ferme restando le prerogative dell'Amministrazione della Difesa per azioni da qualificarsi quali operazioni militari secondo l'ordinamento interno e il diritto internazionale, occorre introdurre con apposita statuizione normativa la possibilità per le Agenzie di Intelligence, come già previsto nei principali Paesi partner, di porre in essere interventi di difesa proattiva e di reazione ad attacchi informatici perpetrati nei confronti di infrastrutture critiche nazionali, anche attraverso azioni simmetriche di neutralizzazione della sorgente ostile (Computer Network Defence- CND), in collaborazione con la Difesa. Nello specifico, la norma, muovendosi nel quadro generale già delineato dal sistema delle garanzie funzionali previsto per le attività di intelligence, dovrà configurare presupposti, condizioni, modalità di esecuzione e garanzie, specificamente modellate sulle esigenze dell'ambiente cyber;

    ritenuto, altresì, necessario un intervento normativo che corrisponda ad esigenze operative di impiego del personale delle Agenzie, per le quali si rende necessario rafforzare gli ordinari strumenti giuridici-operativi previsti per fornire idonea copertura al personale medesimo. Tale esigenza è particolarmente avvertita per le operazioni svolte in territorio estero, dove, peraltro, occorre confrontarsi con differenti quadri normativi di riferimento. In particolare, la previsione legislativa che si intende proporre è volta ad integrare e completare il quadro normativo di riferimento che, per quanto attiene al profilo dell'identità di copertura, attualmente disciplina in maniera compiuta soltanto la possibilità di dissimulare l'identità e le qualità personali del dipendente chiamato a svolgere attività operativa. Con l'intervento che si propone, si intende, pertanto, rendere più robusta la disciplina relativa alle modalità di copertura, soprattutto per le attività info-operative svolte all'estero, anche attraverso la possibilità di assistere la storia di copertura del predetto personale degli Organismi con la creazione di profili di impiego presso realtà datoriali pubbliche o private. La modifica legislativa potrà poi essere completata rimettendo ad un intervento di natura regolamentare la disciplina di maggior dettaglio, per quanto concerne le specifiche modalità e procedure per il ricorso alle peculiari forme di impiego del predetto personale nell'ambito dello svolgimento delle citate attività info-operative,

   autorizzano, per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022, la prosecuzione delle missioni internazionali in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno ai processi di pace e di stabilizzazione, di cui ai punti 4.1, 4.2 e 4.3 della Relazione analitica Doc. XXVI n.5, di seguito riportate:

  Europa

  NATO Joint Enterprise nei Balcani (personale militare) (scheda n. 1/2022);
  European Union Rule of Law Mission in Kosovo – EULEX Kosovo (personale militare) (scheda n. 2/2022);
  EUFOR ALTHEA in Bosnia Erzegovina (personale militare) (scheda n. 3/2022);
  United Nations Peacekeeping Force in Cyprus – UNFICYP (personale militare) (scheda n. 4/2022);
  NATO Sea Guardian (personale militare) (scheda n. 5/2022);
  EUNAVFOR MED operazione Irini (personale militare) (scheda n. 6/2022);

  European Union Rule of Law Mission in Kosovo EULEX Kosovo (personale della Polizia di Stato) (scheda n. 42/2022);
  United Nations Mission in Kosovo UNMIK (personale della Polizia di Stato) (scheda n. 43/2022);
  Missione di cooperazione nei Paesi dell'area balcanica e missione di cooperazione bilaterale denominata «missione di assistenza alla polizia albanese» (personale della Polizia di Stato e Guardia di finanza) (scheda n. 44/2022);

  Asia

  United Nations Interim Force in Lebanon UNIFIL (personale militare) (scheda n. 7/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle Forze armate libanesi – MIBIL (personale militare) (scheda n. 8/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle Forze di sicurezza palestinesi (personale militare) (scheda n. 9/2022);
  Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (personale militare) (scheda n. 10/2022);
  NATO Mission in Iraq (NM-I) (personale militare) (scheda n. 11/2022);
  European Union Advisory Mission in support of Security Sector Reform in Iraq EUAM Iraq (personale militare) (scheda n. 12/2022);
  United Nations Military Observer Group in India and Pakistan UNMOGIP (personale militare) (scheda n. 13/2022);
  personale impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Kuwait, in Bahrain, in Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni internazionali in Medio Oriente e Asia (personale militare incluso il personale del Corpo militare volontario della Croce Rossa) (scheda n. 14/2022);
  European Union Police Mission for the Palestinian Territories – EUPOL COPPS (personale della Polizia di Stato e del Ministero della Giustizia) (scheda n. 45/2022);

  Africa

  United Nations Support Mission in Lybia UNSMIL (personale militare) (scheda n. 15/2022);
  Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (personale militare) (scheda n. 16/2022);
  Missione bilaterale di cooperazione in Tunisia (personale militare) (scheda n. 17/2022);
  United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali MINUSMA (personale militare) (scheda n. 18/2022);
  EUTM Mali (personale militare) (scheda n. 19/2022);
  EUCAP Sahel Mali (personale militare) (scheda n. 20/2022);
  EUCAP Sahel Niger (personale militare) (scheda n. 21/2022);
  Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (personale militare) (scheda n. 22/2022);
  Task Force TAKUBA di contrasto alla minaccia terroristica nel Sahel (personale militare) (scheda n. 23/2022);
  United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara MINURSO (personale militare) (scheda n. 24/2022);
  Multinational Force and Observers in Egitto MFO (personale militare) (scheda n. 25/2022);
  European Union Training Mission Repubblica Centrafricana EUTM RCA (personale militare) (scheda n. 26/2022);
  Missione antipirateria Atalanta (personale militare) (scheda n. 27/2022);
  EUTM Somalia (personale militare) (scheda n. 28/2022);
  EUCAP Somalia (personale militare) (scheda n. 29/2022);
  United Nations Assistance Mission in Somalia UNSOM (personale militare) (scheda 30/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane, dei funzionari yemeniti e delle forze armate gibutiane (personale militare) (scheda n. 31/2022);
  Personale impiegato presso la base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti per le esigenze connesse con le missioni internazionali nell'area del Corno d'Africa e zone limitrofe (personale militare) (scheda n. 32/2022);
  European Union Border Assistance Mission in Lybia – EUBAM LIBYA (personale
della Polizia di Stato, Guardia di finanza e del Ministero della giustizia) (scheda n. 46/2022);
  Missione bilaterale di assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi (personale della Guardia di finanza) (scheda n. 47/2022);

  Potenziamento di dispositivi nazionali e della NATO

  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale di sorveglianza e di sicurezza nel Mediterraneo centrale (operazione Mare Sicuro), comprensivo del supporto alla Marina libica richiesto dal Consiglio presidenziale – Governo di accordo nazionale libico (GNA) (personale militare) (scheda n. 33/2022);
  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nel Golfo di Guinea (personale militare) (scheda n. 34/2022);
  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nello Stretto di Hormuz, nell'ambito dell'iniziativa multinazionale europea denominata European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz EMASOH (personale militare) (scheda n. 35/2022);
  NATO Implementation of the Enhancement of the Framework for the South nelle regioni lungo il Fianco Sud dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 36/2022).
  Potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 37/2022);
  Potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza navale dell'area sud dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 38/2022);
  Potenziamento del dispositivo NATO Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (scheda n. 39/2022).

  Esigenze comuni a più teatri operativi delle Forze armate (scheda n. 40/2022)
  Supporto info-operativo a protezione del personale delle Forze armate (scheda n. 41/2022);

  Interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione

  Iniziative di cooperazione allo sviluppo e di sminamento umanitario (scheda n. 48/2022);
  Interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza (scheda n. 49/2022);
  Partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza (scheda n. 50/2022);
  Interventi operativi di emergenza e di sicurezza (scheda n. 51/2022);

   e autorizzano, altresì, per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022 la partecipazione dell'Italia alle seguenti nuove missioni, di cui alla Deliberazione del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5), di seguito riportate:

   Asia

   Missione bilaterale di supporto alle Forze armate del Qatar in occasione dei «Mondiali di calcio 2022» (personale militare) (scheda n. 14-bis/2022);

  Africa

  EUTM Mozambico (personale militare) (scheda n. 28-bis/2022);

   nonché, per il periodo 1° aprile – 31 dicembre 2022:

  Potenziamento dispositivi nazionali e della Nato

  Potenziamento della presenza della NATO nell'area sudest dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 38-bis/2022).

Battilocchio, Pagani.

ALLEGATO 2

Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022. Doc XXVI, n. 5.

PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

Scheda 9/2022

  Dopo la «Missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi (personale militare) (scheda n. 9/2022)», aggiungere la seguente: Missione EUBAM Rafah in Palestina (personale militare).

  Conseguentemente, dopo il dodicesimo punto della premessa, aggiungere i seguenti: «i Paesi del Medio Oriente si trovano al centro di importanti crisi geopolitiche internazionali: la questione israelo-palestinese, in particolare, è ritornata con forza al centro dell'agenda internazionale con il conflitto di Gaza del maggio 2021, e la profonda crisi economica, sociale e politica che sta attraversando il Libano rappresentano rilevanti fattori di instabilità a livello sia regionale sia globale, con riflessi importanti sul piano migratorio e della sicurezza sugli stessi Paesi europei;

   l'attività in Palestina è ritenuta cruciale per la stabilizzazione locale e regionale, al fine di dotare le forze di sicurezza locali delle capacità necessarie al controllo autonomo del territorio, oltre che utile a incrementare il quadro informativo nazionale relativo all'area d'operazione e alle dinamiche regionali;».
Doc. XXVI, n. 5/scheda 9/2022.01. Suriano, Benedetti, Ehm, Sarli.

Scheda 15/2022

  Sopprimerla.

  Conseguentemente, sostituire il dodicesimo punto della premessa con il seguente: «con specifico riguardo al Medio Oriente, il nostro Paese prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di matrice fondamentalista, attivo in Iraq e Siria, ma anche nel continente africano».
Doc. XXVI, n. 5/scheda 15/2022.1. Suriano, Benedetti, Ehm, Sarli.

Scheda 16/2022

  Sopprimerla.

  Conseguentemente, sostituire il dodicesimo punto della premessa con il seguente: «con specifico riguardo al Medio Oriente, il nostro Paese prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di matrice fondamentalista, attivo in Iraq e Siria, ma anche nel continente africano».
Doc. XXVI, n. 5/scheda 16/2022.1. Sarli, Benedetti, Suriano, Ehm.

Scheda 46/2022

  Sopprimerla.

  Conseguentemente, sostituire il dodicesimo punto della premessa con il seguente: «con specifico riguardo al Medio Oriente, il nostro Paese prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di matrice fondamentalista, attivo in Iraq e Siria, ma anche nel continente africano».
Doc. XXVI, n. 5/scheda 46/2022.1. Benedetti, Suriano, Ehm, Sarli.

Scheda 33/2022

  Sopprimerla.

  Conseguentemente sopprimere le schede 34/2022, 35/2022, 36/2022, 37/2022, 38/2022, 39/2022.

  Conseguentemente, sopprimere il settimo, l'ottavo e il decimo punto della premessa.
Doc. XXVI, n. 5/Scheda 33/2022.1. Benedetti, Suriano, Ehm, Sarli.

ALLEGATO 4

Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022. Doc XXVI, n. 5.

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022. Doc. XXV, n. 5.

RISOLUZIONE CONCLUSIVA APPROVATA DALLE COMMISSIONI RIUNITE III E IV

   Le Commissioni III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa) della Camera dei deputati,

   esaminata la Deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata il 15 giugno 2022, in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5), nonché la Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 (Doc. XXVI, n. 5);

   richiamate le comunicazioni del Governo sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, di cui alla citata Deliberazione, svolte il 26 luglio 2022 davanti alle Commissioni riunite affari esteri e difesa della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonché gli ulteriori approfondimenti istruttori svolti dalle medesime Commissioni;

   ricordate le misure contenute nel decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, in ragione della gravità della crisi internazionale determinata dalla invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, in deroga alla legge n. 145 del 2016;

   premesso che:

    si deve ancora una volta evidenziare il ritardo, pari a quasi sei mesi, con il quale la Deliberazione è sottoposta all'esame ed all'autorizzazione parlamentare, situazione che impedisce al Parlamento di deliberare tempestivamente sulle missioni internazionali, nuove o da proseguire, e che pone il Parlamento di fronte ad uno stato di fatto irreversibile, su cui non è possibile incidere retroattivamente;

    occorre, quindi, che in sede governativa siano assunte tutte le misure e gli aggiustamenti necessari per far sì che, in particolare, la presentazione della Deliberazione e della Relazione analitica avvenga nei tempi stabiliti dalla legge e in modo da assicurare al Parlamento l'esercizio del proprio ruolo di attore protagonista del procedimento autorizzatorio delle missioni internazionali;

    il contesto internazionale in cui l'Italia si colloca è caratterizzato da una rapida quanto imprevedibile evoluzione degli equilibri geopolitici, che sono stati influenzati negli ultimi mesi anche da eventi drammatici che hanno segnato una discontinuità all'interno di uno scenario globale già caratterizzato da tendenze non rassicuranti;

    dopo la grave crisi pandemica, l'invasione russa dell'Ucraina, avviata il 24 febbraio 2022, è destinata a produrre ripercussioni sistemiche sul piano della sicurezza di ampia portata, ancora non del tutto valutabili nella loro portata e che hanno già alterato l'ordine mondiale. Essa ha segnato un momento di cesura, che impone un deciso rafforzamento della postura di deterrenza e difesa alleata, soprattutto a fini di rassicurazione degli alleati dell'Europa centrale e orientale;

    considerata la crescente imprevedibilità e rischiosità del contesto internazionale, le missioni e operazioni all'estero rappresentano un elemento cardine della politica estera e di difesa, funzionale alla rilevanza politica e strategica dell'Italia e alla salvaguardia dei nostri prioritari interessi nazionali;

    l'Italia ha la pietra angolare della sua postura internazionale nella saldezza della sua appartenenza all'Unione europea e all'Alleanza Atlantica e nel suo sostegno al multilateralismo fondato sul diritto internazionale e imperniato sul sistema delle Nazioni Unite;

    in tale contesto l'Italia ha contribuito alla elaborazione della «Bussola Strategica», adottata dal Consiglio europeo nel marzo del 2022, e del nuovo «Concetto Strategico» della NATO, approvato il 29 giugno 2022 dal Vertice dei Capi di Stato e di Governo alleati a Madrid, ed è attivamente impegnata in entrambi i processi con proposte volte a rafforzare il peso della UE e della NATO nel mutevole contesto internazionale, oltre che ad approfondire ulteriormente la loro reciproca cooperazione all'insegna della complementarietà;

    in questo contesto generale, la nostra azione, volta a salvaguardare l'interesse nazionale e a garantire la protezione dei nostri cittadini e delle nostre cittadine, si esplicita attraverso la realizzazione di missioni militari e civili, in sede bilaterale e multilaterale, a tutela della pace e della sicurezza e con l'obiettivo di promuovere i fondamentali valori di democrazia, libertà e Stato di diritto con una attenzione strategica prioritaria rivolta alla regione del Mediterraneo allargato e ai Balcani Occidentali, i cui equilibri sono profondamenti toccati dal conflitto russo-ucraino e dalle conseguenti crisi energetica ed alimentare;

    pertanto, in continuità di impegno con gli anni precedenti e con gli aggiustamenti dettati dalle evoluzioni in corso, e sfruttando la possibilità di riorientare gli sforzi a seguito del ripiegamento dall'Afghanistan al termine della Mission Resolute Support, lo Strumento Militare nazionale sarà impiegato per far fronte all'arco di crescente instabilità che pervade la regione euro-mediterranea;

    va in questa direzione il ruolo guida che l'Italia intende continuare a svolgere attraverso l'assunzione del Comando della Missione NATO in Iraq (NMI) e la riassunzione del Comando della Missione NATO in Kosovo (KFOR), importanti opportunità per rafforzare la percezione del contributo di assoluto rilievo che l'Italia assicura alle operazioni dell'Alleanza e, per questa via, il nostro impegno in termini di burden sharing in ambito NATO;

    per il raggiungimento di queste finalità risulta sempre più importante, che la partecipazione di personale militare alle operazioni di pace all'estero contempli anche compiti di addestramento e di collaborazione con le autorità locali e si svolga in sinergia con i diversi attori che nei vari teatri operativi sono impegnati nella risoluzione delle problematiche di carattere economico e sociale dei Paesi coinvolti;

    con specifico riguardo al Mediterraneo e al Medio Oriente, il nostro Paese continua a sostenere con convinzione il processo di stabilizzazione in Libia sotto l'egida delle Nazioni Unite per promuovere il dialogo intra-libico, così come definito anche nell'ambito del Processo di Berlino, e prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di matrice fondamentalista, attivo in Iraq e Siria ma anche nel continente africano;

    l'avvio della partecipazione dell'Italia alla missione bilaterale di supporto alle Forze armate del Qatar in occasione dei «Mondiali di calcio 2022» risponde ad esigenze connesse all'interesse nazionale, considerata la valenza strategica dell'amicizia tra Italia e Qatar, ed assume straordinaria importanza in ragione del complesso ambiente geopolitico in cui il Qatar è inserito;

    grande importanza riveste anche la partecipazione italiana alla nuova missione militare di formazione dell'Unione europea in Mozambico (EUTM Mozambico) allo scopo di formare e sostenere le Forze armate mozambicane nella protezione della popolazione civile e nel ripristino della sicurezza e della protezione nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, esposta a minaccia terroristica;

    per quanto riguarda, invece, il continente africano, nel corso del 2022 prosegue l'impegno della Difesa in Sahel, nell'area che comprende il Mali, il Niger e il Burkina Faso, integrando attività multilaterali, di coalizione e di carattere bilaterale, nell'ottica della massimizzazione dell'efficacia del nostro contributo alla lotta al terrorismo e all'attività delle organizzazioni criminali dedite al traffico di esseri umani, armi e droga e alla stabilizzazione del quadrante, nonché nel Golfo di Guinea a protezione degli interessi nazionali in un'area di crescente importanza per l'approvvigionamento energetico e la libera circolazione del traffico mercantile e tra le più instabili e insicure del pianeta;

    con riguardo, invece, al rafforzamento del fianco sud-orientale dell'Alleanza Atlantica, in risposta all'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, finalizzato a rafforzare i meccanismi di deterrenza e le posizioni di difesa della NATO prevedendo lo schieramento di Battlegroup multinazionali in Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria, ciascuno guidato da una Framework Nation e complementare alle forze dei Paesi ospitanti, analogamente ai meccanismi già sperimentati nei Paesi del nord-est dell'Alleanza stessa, l'Italia vi contribuisce con un proprio cospicuo contingente assumendo il ruolo di Framework Nation del dispositivo multinazionale in Bulgaria;

    si esprime l'auspicio affinché il nostro Paese, in linea con gli indirizzi parlamentari approvati, nella giusta ponderazione tra equilibri regionali e globali e in un'ottica di assunzione crescente di responsabilità geopolitiche, prosegua nell'impegno avviato – anche nel quadro della Strategia UE – nella regione dell'Indo Pacifico, a favore della preservazione del principio di libertà di navigazione dei mari, della resilienza delle catene di approvvigionamento, nonché di soluzioni negoziali, inclusive e condivise alle tensioni regionali, ivi inclusi il fallimento di processi democratici avviati (Myanmar), il rischio di proliferazione nucleare (Corea del Nord) e l'innalzamento di tensione nello Stretto di Taiwan;

    si evidenzia, altresì, il significativo contributo dato dal personale femminile presente nei diversi teatri operativi, in linea con la risoluzione n. 1325 e seguenti delle Nazioni Unite su «Donne, Pace e Sicurezza», che per la prima volta menzionano il contributo delle stesse nella risoluzione dei conflitti per una pace durevole e fissano tra i vari obiettivi l'adozione di una «prospettiva di genere» e una maggiore partecipazione delle donne nei processi di mantenimento della pace e della sicurezza;

    si segnala che il fabbisogno complessivo è individuato dalla Deliberazione delle missioni in euro 1.629.583.978 per le proroghe, a cui devono aggiungersi 51.623.377 euro quale fabbisogno finanziario delle tre nuove missioni;

    nell'ambito dello sforzo profuso negli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, si attesta che le risorse programmate per il 2022 ammontano ad un totale di 408.691.229 euro, con un significativo aumento rispetto all'anno precedente;

    considerato che gli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione (di cui alle Schede da 48/2022 a 51/2022), anche per il 2022 e in continuità con il recente passato, sono incentrati soprattutto sull'area del Mediterraneo, del Medio Oriente e sull'Africa, con una tipologia di azioni finalizzate a rafforzare la sicurezza e la stabilità regionali e a sostenere i Paesi maggiormente impegnati nella lotta al terrorismo e al contrasto dei traffici illegali e più esposti al fenomeno delle migrazioni irregolari, con un'attenzione prioritaria al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in particolare delle persone più vulnerabili;

    considerato che, a fronte dell'incremento e dell'evoluzione delle minacce espresse nello spazio cibernetico da attori statuali e non statuali, appare essenziale che il sistema Paese sia dotato di un diversificato novero di strumenti sotto il profilo sia della resilienza di reti e sistemi (affidata dal decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2021, n. 109, all'Agenzia per la cybersicurezza) che del law enforcement, (di competenza delle Forze di Polizia), cui si aggiunga una capacità di deterrenza, intesa come la idoneità a dissuadere potenziali soggetti ostili dal perpetrare azioni dannose per il timore delle conseguenze negative sui propri asset, in particolare, su quelli attraverso i quali è commesso l'attacco. Nel quadro del perseguimento di tali finalità e tenuto conto delle peculiarità delle azioni e delle operazioni che si svolgono nello spazio cibernetico, appare necessario adeguare gli strumenti a disposizione dell'attività di intelligence, a tutela della sicurezza della Repubblica e in favore degli interessi politici, militari, economici, industriali e scientifici del Paese, come previsti dalla legge 3 agosto 2007, n.124. In particolare, ferme restando le prerogative dell'Amministrazione della Difesa per azioni da qualificarsi quali operazioni militari secondo l'ordinamento interno e il diritto internazionale e ferme restando le prerogative dell'Amministrazione della pubblica sicurezza in materia di prevenzione e repressione dei reati, nonché quelle del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in materia di cyber diplomacy, occorre introdurre con apposita statuizione normativa la possibilità per le Agenzie di Intelligence, come già previsto nei principali Paesi partner, di porre in essere interventi di difesa proattiva e di reazione ad attacchi informatici perpetrati nei confronti di infrastrutture critiche nazionali, anche attraverso azioni simmetriche di neutralizzazione della sorgente ostile (Computer Network Defence- CND), in collaborazione con la Difesa. Nello specifico, la norma, muovendosi nel quadro generale già delineato dal sistema delle garanzie funzionali previsto per le attività di intelligence, dovrà configurare presupposti, condizioni, modalità di esecuzione e garanzie, specificamente modellate sulle esigenze dell'ambiente cyber;

    ritenuto, altresì, necessario un intervento normativo che corrisponda ad esigenze operative di impiego del personale delle Agenzie, per le quali si rende necessario rafforzare gli ordinari strumenti giuridici-operativi previsti per fornire idonea copertura al personale medesimo. Tale esigenza è particolarmente avvertita per le operazioni svolte in territorio estero, dove, peraltro, occorre confrontarsi con differenti quadri normativi di riferimento. In particolare, la previsione legislativa che si intende proporre è volta ad integrare e completare il quadro normativo di riferimento che, per quanto attiene al profilo dell'identità di copertura, attualmente disciplina in maniera compiuta soltanto la possibilità di dissimulare l'identità e le qualità personali del dipendente chiamato a svolgere attività operativa. Con l'intervento che si propone, si intende, pertanto, rendere più robusta la disciplina relativa alle modalità di copertura, soprattutto per le attività info-operative svolte all'estero, anche attraverso la possibilità di assistere la storia di copertura del predetto personale degli Organismi con la creazione di profili di impiego presso realtà datoriali pubbliche o private. La modifica legislativa potrà poi essere completata rimettendo ad un intervento di natura regolamentare, da adottare d'intesa con le Amministrazioni che fanno parte del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, la disciplina di maggior dettaglio, per quanto concerne le specifiche modalità e procedure per il ricorso alle peculiari forme di impiego del predetto personale nell'ambito dello svolgimento delle citate attività info-operative;

   autorizzano, per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022, la prosecuzione delle missioni internazionali in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno ai processi di pace e di stabilizzazione, di cui ai punti 4.1, 4.2 e 4.3 della Relazione analitica Doc. XXVI n.5, di seguito riportate:

  Europa

  NATO Joint Enterprise nei Balcani (personale militare) (scheda n. 1/2022);
  European Union Rule of Law Mission in Kosovo – EULEX Kosovo (personale militare) (scheda n. 2/2022);
  EUFOR ALTHEA in Bosnia Erzegovina (personale militare) (scheda n. 3/2022);
  United Nations Peacekeeping Force in Cyprus – UNFICYP (personale militare) (scheda n. 4/2022);
  NATO Sea Guardian (personale militare) (scheda n. 5/2022);
  EUNAVFOR MED operazione Irini (personale militare) (scheda n. 6/2022);
  European Union Rule of Law Mission in Kosovo EULEX Kosovo (personale della Polizia di Stato) (scheda n. 42/2022);
  United Nations Mission in Kosovo UNMIK (personale della Polizia di Stato) (scheda n. 43/2022);
  Missione di cooperazione nei Paesi dell'area balcanica e missione di cooperazione bilaterale denominata «missione di assistenza alla polizia albanese» (personale della Polizia di Stato e Guardia di finanza) (scheda n. 44/2022);

  Asia

  United Nations Interim Force in Lebanon UNIFIL (personale militare) (scheda n. 7/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle Forze armate libanesi – MIBIL (personale militare) (scheda n. 8/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle Forze di sicurezza palestinesi (personale militare) (scheda n. 9/2022);
  Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (personale militare) (scheda n. 10/2022);
  NATO Mission in Iraq (NM-I) (personale militare) (scheda n. 11/2022);
  European Union Advisory Mission in support of Security Sector Reform in Iraq EUAM Iraq (personale militare) (scheda n. 12/2022);
  United Nations Military Observer Group in India and Pakistan UNMOGIP (personale militare) (scheda n. 13/2022);
  personale impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Kuwait, in Bahrain, in Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni internazionali in Medio Oriente e Asia (personale militare incluso il personale del Corpo militare volontario della Croce Rossa) (scheda n. 14/2022);
  European Union Police Mission for the Palestinian Territories – EUPOL COPPS (personale della Polizia di Stato e del Ministero della Giustizia) (scheda n. 45/2022);

  Africa

  United Nations Support Mission in Lybia UNSMIL (personale militare) (scheda n. 15/2022);
  Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (personale militare) (scheda n. 16/2022);
  Missione bilaterale di cooperazione in Tunisia (personale militare) (scheda n. 17/2022);
  United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali MINUSMA (personale militare) (scheda n. 18/2022);
  EUTM Mali (personale militare) (scheda n. 19/2022);
  EUCAP Sahel Mali (personale militare) (scheda n. 20/2022);
  EUCAP Sahel Niger (personale militare) (scheda n. 21/2022);

  Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (personale militare) (scheda n. 22/2022);
  Task Force TAKUBA di contrasto alla minaccia terroristica nel Sahel (personale militare) (scheda n. 23/2022);
  United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara MINURSO (personale militare) (scheda n. 24/2022);
  Multinational Force and Observers in Egitto MFO (personale militare) (scheda n. 25/2022);
  European Union Training Mission Repubblica Centrafricana EUTM RCA (personale militare) (scheda n. 26/2022);
  Missione antipirateria Atalanta (personale militare) (scheda n. 27/2022);
  EUTM Somalia (personale militare) (scheda n. 28/2022);
  EUCAP Somalia (personale militare) (scheda n. 29/2022);
  United Nations Assistance Mission in Somalia UNSOM (personale militare) (scheda 30/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane, dei funzionari yemeniti e delle forze armate gibutiane (personale militare) (scheda n. 31/2022);
  Personale impiegato presso la base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti per le esigenze connesse con le missioni internazionali nell'area del Corno d'Africa e zone limitrofe (personale militare) (scheda n. 32/2022);
  European Union Border Assistance Mission in Lybia – EUBAM LIBYA (personale della Polizia di Stato, Guardia di finanza e del Ministero della giustizia) (scheda n. 46/2022);
  Missione bilaterale di assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi (personale della Guardia di finanza) (scheda n. 47/2022);

  Potenziamento di dispositivi nazionali e della NATO

  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale di sorveglianza e di sicurezza nel Mediterraneo centrale (operazione Mare Sicuro), comprensivo del supporto alla Marina libica richiesto dal Consiglio presidenziale – Governo di accordo nazionale libico (GNA) (personale militare) (scheda n. 33/2022);
  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nel Golfo di Guinea (personale militare) (scheda n. 34/2022);
  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nello Stretto di Hormuz, nell'ambito dell'iniziativa multinazionale europea denominata European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz EMASOH (personale militare) (scheda n. 35/2022);
  NATO Implementation of the Enhancement of the Framework for the South nelle regioni lungo il Fianco Sud dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 36/2022).
  Potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 37/2022);
  Potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza navale dell'area sud dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 38/2022);
  Potenziamento del dispositivo NATO Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (scheda n. 39/2022).

  Esigenze comuni a più teatri operativi delle Forze armate (scheda n. 40/2022)
  Supporto info-operativo a protezione del personale delle Forze armate (scheda n. 41/2022);

  Interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione

  Iniziative di cooperazione allo sviluppo e di sminamento umanitario (scheda n. 48/2022);
  Interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza (scheda n. 49/2022);
  Partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza (scheda n. 50/2022);

  Interventi operativi di emergenza e di sicurezza (scheda n. 51/2022);

   e autorizzano, altresì, per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022 la partecipazione dell'Italia alle seguenti nuove missioni, di cui alla Deliberazione del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5), di seguito riportate:

   Asia

   Missione bilaterale di supporto alle Forze armate del Qatar in occasione dei «Mondiali di calcio 2022» (personale militare) (scheda n. 14-bis/2022);

  Africa

  EUTM Mozambico (personale militare) (scheda n. 28-bis/2022);

   nonché, per il periodo 1° aprile – 31 dicembre 2022:

  Potenziamento dispositivi nazionali e della Nato

  Potenziamento della presenza della NATO nell'area sudest dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 38-bis/2022).
(8-00175) «
Battilocchio, Pagani».