IX Commissione
Trasporti, poste e telecomunicazioni
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
Commissione IX (Trasporti)
Comm. IX
Audizioni, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 3634 Governo recante «Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021».
Audizione informale di rappresentanti di Asstel – Assotelecomunicazioni ... 299
Audizione informale di rappresentanti di associazioni di categoria e organizzazioni sindacali del settore del noleggio con conducente ... 299
Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati. Testo unificato C. 2307 Magi e C. 2965 Licatini (Parere alla II Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) ... 299
ALLEGATO 1 (Parere approvato) ... 306
DL 50/2022: Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina. C. 3614 Governo (Parere alle Commissioni riunite V e VI) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 301
ALLEGATO 2 (Parere approvato) ... 306
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013. COM/2021/812 final e Allegati (Esame, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, e rinvio) ... 301
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
Sulla pubblicità dei lavori ... 304
5-08306 Zanella: Coinvolgimento delle regioni nella digitalizzazione della pubblica amministrazione e nella realizzazione della banda ultralarga finanziate tramite il PNRR ... 304
ALLEGATO 3 (Testo integrale della risposta) ... 307
5-08307 Giuliodori: Garanzie rispetto al mantenimento della sovranità sull'infrastruttura digitale italiana ... 304
ALLEGATO 4 (Testo integrale della risposta) ... 309
5-08308 Liuzzi: Utilizzo delle risorse previste per il secondo bando del piano «Italia 5G», andato deserto ... 305
ALLEGATO 5 (Testo integrale della risposta) ... 311
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 22 giugno 2022.
Audizioni, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 3634 Governo recante «Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021».
Audizione informale di rappresentanti di Asstel – Assotelecomunicazioni.
L'audizione informale è stata svolta dalle 8 alle 8.15.
Audizione informale di rappresentanti di associazioni di categoria e organizzazioni sindacali del settore del noleggio con conducente.
Le audizioni informali sono state svolte dalle 8.15 alle 9.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 22 giugno 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Alessandro Morelli.
La seduta comincia alle 14.15.
Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati.
Testo unificato C. 2307 Magi e C. 2965 Licatini.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Angela RAFFA (M5S), relatrice, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alla Commissione Giustizia, per i profili di competenza, sul testo unificato delle proposte di legge C. 2307 e C. 2965, recanti modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, in materia di coltivazione, cessione consumo della cannabis e dei suoi derivati.
Il testo unificato si compone di otto articoli ed è volto ad affermare la liceità della coltivazione e della detenzione per uso personale di non oltre quattro piante femmine di cannabis.
Il provvedimento inoltre modifica la disciplina sanzionatoria penale della produzione e del traffico di cannabis e dell'associazione finalizzata al traffico; introduce una fattispecie di reato autonoma per la produzione, l'acquisto e la cessione illeciti di lieve entità di sostanze stupefacenti; individua una serie di indici dell'uso personale di cannabis (che consente l'applicazione di sanzioni amministrative in luogo delle sanzioni penali).
Il profilo di competenza della Commissione riguarda proprio l'illecito amministrativo, in quanto esso prevede, tra le conseguenze sanzionatorie, la sospensione della patente di guida, del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o il divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni.
Il riconoscimento della liceità della coltivazione e della detenzione per uso personale di non oltre quattro piante femmine di cannabis, sulla base di un preciso orientamento giurisprudenziale, comporta appunto come conseguenza il venir meno dell'illecito amministrativo.
Nel corso dell'esame in sede referente presso la Commissione Giustizia è stata invece soppressa la disposizione, contenuta nel testo base, che prevedeva la soppressione tout court dell'illecito amministrativo in tutti i casi di uso personale delle cosiddette «droghe leggere».
Rileva infine che il testo unificato in esame non incide in alcun modo sul reato di guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, previsto dall'articolo 187 del codice della strada.
Illustra in conclusione una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
Il viceministro Alessandro MORELLI esprime l'orientamento positivo del Governo sulla proposta di parere della relatrice.
Elena MACCANTI (LEGA) preannunzia il voto contrario della Lega sul provvedimento in esame, come anche già espresso nell'ambito dei lavori della Commissione Giustizia. Tale orientamento discende da valutazioni sia di metodo (le appare inopportuno sollevare il tema della liceità delle droghe leggere in un momento così delicato), sia di merito.
Edoardo RIXI (LEGA) stigmatizza il fatto che in un momento così difficile, invece di occuparsi di temi di grande rilevanza sociale come il costo dei carburanti, ci si dilunghi su temi marginali come la cannabis. Si tratta, afferma, di argomenti provocatori e divisivi, che sembrano scelti appositamente per spaccare la maggioranza. Ribadisce dunque il voto contrario della propria forza politica, preannunziando l'intenzione di contrastare il provvedimento con un confronto politico estremamente serrato.
Marco SILVESTRONI (FDI) manifesta assoluta contrarietà sul provvedimento e preannunzia il voto contrario della propria forza politica.
Simone BALDELLI (FI) dichiara, conformemente al proprio orientamento liberale, di ritenere che si possa dibattere di qualsiasi argomento. D'altro canto, manifesta sincera sorpresa per il fatto che da un lato venga introdotta la liceità della coltivazione e detenzione di un dato quantitativo di cannabis e dall'altro però non si intervenga sul dettato dell'articolo 187 del codice della strada. Fa infatti presente che non bisogna sottovalutare le conseguenze dell'innovazione normativa che si vuole introdurre, che amplierà in modo esponenziale la platea di persone che faranno consumo di cannabis: ciò avrà un rilevante impatto sulla sicurezza stradale e al tempo stesso causerà un notevole incremento del numero di patenti sospese o revocate e veicoli confiscati. Invita dunque la relatrice e i commissari a riflettere con la massima attenzione su questo punto.
Angela RAFFA (M5S), relatrice, ringrazia il collega Baldelli per il suo contributo, ma ricorda che sul punto la Consulta non ha ritenuto opportuno sollevare obiezioni. Ribadisce dunque che non le appare necessario modificare l'articolo 187 del codice della strada e che la proposta di parere permane immutata.
Raffaella PAITA, presidente, chiede chiarimenti al collega Baldelli in merito al contenuto del suo intervento.
Simone BALDELLI (FI) ripete che, a suo avviso, è stato sottovalutato l'impatto della previsione recata dal provvedimento in primo luogo sulla sicurezza stradale e poi sul numero di patenti sospese o revocate che il consumo più facile di cannabis causerà.
Luciano NOBILI (IV) dà in primo luogo il benvenuto in Commissione al nuovo gruppo parlamentare «Insieme per il futuro».
Venendo al provvedimento, ricorda che la forte incidentalità registratasi in Italia, conseguenza anche di condizioni psico-fisiche alterate dal consumo di stupefacenti, ha condotto il legislatore a un inasprimento delle sanzioni; consiglia anzi al collega Baldelli di valutare la possibilità di proporre a sua volta un ulteriore inasprimento di queste ultime. Rammenta inoltre che il problema è particolarmente grave nel caso di conducenti di mezzi pubblici. Nega però che la nuova legislazione sulla cannabis possa avere delle conseguenze apprezzabili sulla sicurezza stradale.
Simone BALDELLI (FI) fa presente, in generale, di non essere mai a favore di un inasprimento delle sanzioni. Ricorda ancora che la caratteristica della cannabis è quella di provocare positività al test anche molti giorni dopo l'effettiva assunzione; il rischio è dunque che vengano sanzionati soggetti che risultano positivi pur non essendo in alcun modo in una effettiva condizione di alterazione quando si mettono alla guida.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 1).
DL 50/2022: Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.
C. 3614 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 31 maggio scorso.
Carmela GRIPPA (M5S), relatrice, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).
Il viceministro Alessandro MORELLI esprime l'orientamento positivo del Governo sulla proposta di parere della relatrice.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 2).
La seduta termina alle 14.45.
ATTI DELL'UNIONE EUROPEA
Mercoledì 22 giugno 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Alessandro Morelli.
La seduta comincia alle 14.45.
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013.
COM/2021/812 final e Allegati.
(Esame, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Luciano NOBILI (IV), relatore, osserva che la proposta di regolamento di cui oggi la Commissione avvia l'esame è stata presentata dalla Commissione europea il 14 dicembre 2021 nell'ambito di un pacchetto di iniziative sulla mobilità sostenibile. Tale pacchetto ha l'ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni derivanti dal settore dei trasporti del 90 per cento, in linea con quanto previsto dal Green Deal europeo.
La proposta, che è stata preceduta da una consultazione pubblica, mira a costruire una base infrastrutturale adeguata per: alleviare la congestione e ridurre le emissioni di gas a effetto serra; rimuovere gli ostacoli alla connettività e alla multimodalità in tutte le regioni dell'UE; migliorare la sicurezza e l'affidabilità dell'infrastruttura e gli strumenti di governance.
Si tratta di una revisione molto importante, che reputa opportuno esaminare nell'ambito del dialogo politico con le istituzioni dell'UE. Peraltro la Commissione ha sempre dedicato grande attenzione al tema delle reti transeuropee di trasporto, approvando anche alla fine dell'anno scorso un articolato atto di indirizzo al Governo in cui sono state segnalate importanti questioni anche nella prospettiva della revisione della rete. L'esame della proposta di regolamento è inoltre particolarmente opportuna, in quanto si incrocia anche con la considerazione della pianificazione infrastrutturale nazionale, alla luce di quanto prevede l'Allegato al DEF per il 2022 e tenendo ovviamente sempre conto degli investimenti nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza.
Preannunzia che passerà di seguito a dare conto dei principali aspetti della proposta di revisione della Commissione europea, rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici una disamina più dettagliata.
In primo luogo, segnala che la revisione del regolamento UE 1315/2013, che viene abrogato dalla proposta di regolamento, si fonda sull'articolazione della rete transeuropea dei trasporti in tre livelli: alla rete centrale (Core network) e alla rete globale (Comprehensive network), infatti, si aggiunge un livello intermedio, una rete centrale estesa (Extended core network) anch'essa formata da segmenti prioritari.
Lo sviluppo della rete dovrebbe essere graduale in tre fasi, attraverso il completamento della rete centrale entro il 2030, della rete centrale estesa entro il 2040 e della rete globale entro il 2050.
Un'altra importante innovazione è la creazione dei Corridoi europei di trasporto, che prevedono l'integrazione degli attuali Corridoi della rete centrale e dei Corridoi ferroviari merci istituiti dal regolamento (UE) 913/2010, che dovrebbero costituire le direttrici per lo sviluppo di flussi multimodali di trasporto merci e passeggeri eliminando le sovrapposizioni, applicando requisiti infrastrutturali omogenei e migliorando la qualità dei servizi ferroviari.
I corridoi che interessano il territorio italiano sono: il corridoio Scandinavo-Mediterraneo, il Mediterraneo, il Mar Baltico-Mar Adriatico, il Mare del Nord-Alpi. Di particolare rilievo per l'Italia la modifica del Corridoio Mar Baltico-Mar Adriatico, che attualmente termina a Ravenna e che nella proposta della Commissione viene prolungato fino a Bari. I nodi della rete comprendono nodi urbani, aeroporti, porti marittimi e interni e terminali ferroviario-stradali, elencati nell'Allegato II.
La proposta aggiunge sul territorio italiano nuovi nodi rispetto a quelli già previsti dal regolamento vigente. Tra le novità più rilevanti per l'Italia segnala l'inserimento nella rete centrale del porto di Civitavecchia (già incluso nella rete globale). Sono altresì inclusi nella rete centrale i nuovi terminali ferroviario-stradali di La Spezia-Santo Stefano di Magra, Novara-Agonate, Milano-Segrate, Trieste-Fernetti.
Fa altresì presente che sono inseriti 40 nuovi nodi urbani italiani, che si aggiungono ai 9 già previsti dal regolamento vigente e per i quali la proposta prevede l'obbligo di adottare un piano per la mobilità urbana sostenibile entro il 2025 in grado di promuovere la mobilità a zero emissioni e la diffusione di una flotta urbana più ecologica.
Ulteriori novità riguardano poi la rete globale in cui sono inseriti tre aeroporti (Marina di Campo-Isola d'Elba, Perugia e Rimini), sei porti marittimi (Capri, Casamicciola-Ischia, Ponza, Porto Empedocle, Porto S. Stefano e Procida), nonché ulteriori terminali ferroviario-stradali (Busto Arsizio-Gallarate, Faenza, Ortona, Pordenone, Portogruaro e Foggia-Incoronata, Forlì-Cesena-Villa Selva, Parma-Castelguelfo).
L'inserimento nella rete di nuovi nodi rappresenta un'importante occasione per la modernizzazione del sistema dei trasporti grazie all'accesso ai finanziamenti del Meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility-CEF), che finanzia lo sviluppo di infrastrutture sostenibili e ad alte prestazioni anche nella programmazione finanziaria in corso fino al 2027.
Segnala che il Governo ha trasmesso alle Camere un'articolata relazione ai sensi dell'articolo 6, comma 5, della legge n. 234 del 2012, successivamente integrata, che prospetta l'opportunità di presentare alcune modifiche in sede di negoziato, che potrebbero investire anche i nodi. Di tali rilievi sarà opportuno tenere conto nel corso dell'istruttoria.
Fa presente che, rispetto al regolamento vigente, la proposta dedica sezioni specifiche alle differenti modalità di trasporto (ferroviario, per vie navigabili interne, marittimo, stradale, aereo), ai nodi urbani, ai terminali merci multimodali, e prevede più elevati standard infrastrutturali in tutta la rete e per tutti i modi di trasporto.
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, si introducono alcuni requisiti tecnici allo scopo di rendere la rete interoperabile ed elettrificata entro il 2050, tra cui il profilo di carico P400 per la circolazione sui vagoni ferroviari dei semirimorchi. Sono previste misure per migliorare l'efficienza dei servizi di trasporto, prevedendo sulla rete centrale estesa, entro il 2040, una velocità minima di 160 km/h per i servizi passeggeri e 100 km/h per le merci. La Commissione europea prevede che le misure previste per il trasporto ferroviario, tra cui l'aumento della velocità per il trasporto passeggeri (160 km/h), e l'introduzione del profilo di carico P400, possano aumentare il trasporto su rotaia a scapito del settore stradale con buoni risultati di riduzione delle emissioni e dell'inquinamento atmosferico. Nella relazione trasmessa alle Camere, si sottolinea che si tratta di misure che rappresentano una sfida e che richiederanno maggiori investimenti.
È inoltre previsto che entro il 2030 gli Stati membri assicurino la qualità dei servizi ferroviari, garantendo: un tempo di stazionamento dei treni merci alle frontiere non superiore a 15 minuti; l'arrivo puntuale o con un ritardo massimo di trenta minuti per il 90 per cento dei treni merci che attraversano una frontiera di un corridoio di trasporto europeo.
La proposta prevede che in tutta l'UE vengano dismessi i preesistenti sistemi di gestione del traffico su rotaia e venga progressivamente adottato il sistema di gestione del traffico ferroviario europeo ERTMS (European Rail Traffic Management System), che consente la circolazione di treni di diversa nazionalità, sulla base di informazioni trasferite grazie a un linguaggio comune e gestite con sistemi interoperabili di terra e di bordo.
Per quanto riguarda il trasporto stradale, si prevede, tra l'altro, l'installazione di infrastrutture di ricarica e rifornimento per i combustibili alternativi lungo tutta la rete, in linea con la proposta di regolamento sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi presentata nell'ambito del pacchetto «Pronti per il 55 per cento» (Fit for 55 per cento), che prevede la capacità di ricarica per automobili, furgoni e autocarri sulla rete centrale e sulla rete globale entro determinate scadenze.
La richiesta di installare infrastrutture per la ricarica dei combustibili alternativi è prevista anche per le altre modalità di trasporto, per le quali si prevedono ulteriori specifici requisiti relativi, tra l'altro, alla navigabilità delle vie interne, ai terminali passeggeri multimodali nelle città per favorire la multimodalità, in particolare per l'ultimo miglio dei tragitti merci o passeggeri, nonché al collegamento degli aeroporti della rete alle ferrovie, se possibile alle linee ad alta velocità.
Ulteriori disposizioni riguardano la diffusione di tecnologie innovative per far progredire la digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto, aumentare ulteriormente l'efficienza e migliorare la protezione, la sicurezza e la resilienza della rete. Si prevede inoltre che i progetti di interesse comune, per i quali deve essere effettuata una valutazione dell'impatto ambientale, siano soggetti a una valutazione della vulnerabilità e dei rischi climatici, attraverso l'integrazione nell'analisi costi-benefici del costo delle emissioni di gas a effetto serra.
La proposta prevede altresì che gli Stati membri provvedano alla manutenzione dell'infrastruttura della rete in modo da assicurare lo stesso livello di servizio e sicurezza nell'intero ciclo di vita. Prevede inoltre piani di manutenzione a lungo termine comprensivi dei costi, che devono essere presi in considerazione fin dalla pianificazione e anche nelle fasi di ammodernamento. Si tratta di una previsione importante in quanto riguarda la considerazione degli oneri di manutenzione dell'infrastruttura.
Per quanto riguarda gli strumenti di governance, riveste una particolare rilevanza il rafforzamento della figura del coordinatore, designato dalla Commissione con un mandato di quattro anni rinnovabile, per ciascun corridoio e per ciascuna priorità orizzontale per lo sviluppo della rete, al quale è affidato, tra l'altro, il compito di redigere un piano di lavoro di concerto con gli Stati membri. Si tratta di un punto che occorrerà esaminare attentamente nel corso dell'istruttoria, anche alla luce dei rilievi evidenziati nella relazione governativa.
Per quanto riguarda lo stato dei negoziati, la proposta è all'esame della Commissione per i Trasporti e il Turismo (TRAN) del Parlamento europeo e del Gruppo di lavoro Trasporti del Consiglio.
In conclusione, ribadisce l'importanza della proposta di regolamento e l'opportunità di approfondire le implicazioni per il sistema infrastrutturale nazionale, allo scopo di adottare un documento conclusivo in esito all'esame della proposta stessa.
Raffaella PAITA, presidente, in considerazione della rilevanza dell'atto in esame, raccomanda ai membri della Commissione di coordinarsi attentamente fra loro, ricordando come la Commissione abbia acquisito elementi utili ai fini dell'elaborazione del documento finale nel corso delle missioni svolte presso i porti.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.50.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 22 giugno 2022.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 14.55.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 22 giugno 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, Assuntela Messina.
La seduta comincia alle 15.15.
Sulla pubblicità dei lavori.
Raffaella PAITA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati.
5-08306 Zanella: Coinvolgimento delle regioni nella digitalizzazione della pubblica amministrazione e nella realizzazione della banda ultralarga finanziate tramite il PNRR.
Federica ZANELLA (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Assuntela MESSINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Federica ZANELLA (LEGA), replicando, ringrazia la sottosegretaria per la risposta, ribadendo però come non sempre le regioni e in generale gli enti territoriali vengano adeguatamente coinvolti dal Governo. Rivendica alla propria forza politica il merito di aver proposto emendamenti che davano la facoltà al Presidente del Consiglio di nominare il presidente di regione commissario per la digitalizzazione; in generale, ricorda che un maggior coinvolgimento delle regioni andrebbe a vantaggio dei comuni più piccoli, che non hanno spesso personale adeguato a questo tipo di esigenze. Per quando riguarda poi la banda ultralarga, afferma di considerare la strategia centralizzata un sostanziale fallimento e che dunque un ruolo più ampio delle regioni si impone come una necessità; invita dunque a implementare tale sinergia.
5-08307 Giuliodori: Garanzie rispetto al mantenimento della sovranità sull'infrastruttura digitale italiana.
Paolo GIULIODORI (MISTO-A) illustra, in qualità di cofirmatario, l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Assuntela MESSINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Paolo GIULIODORI (MISTO-A), replicando, ringrazia la sottosegretaria, manifestando però al tempo stesso la propria insoddisfazione per la risposta. Ritiene infatti apprezzabile il rilievo dato al golden power, ma registra una grande ambiguità da parte del Governo rispetto all'effettiva volontà di assumere decisioni. Ricorda ancora che vi è la rete unica, ma anche, altrettanto grave, si impone la questione del cloud: sul quale vi è un unico progetto presentato da TIM che presenta enormi problemi relativamente alla migrazione. Inoltre vi è il pericolo che i dati possano essere accessibili, per esempio da parte statunitense: il progetto di cloud di Stato è dunque manifestamente assai insicuro. Per quanto poi riguarda la fibra ottica, vi sono rischi di switch off della rete: esprime la propria preoccupazione per la precipitazione con cui ci si sta buttando sul digitale, senza avere però alcun piano di riserva. Lamenta dunque, in conclusione, la presenza di molti risvolti negativi e di una grande ambiguità da parte del Governo.
5-08308 Liuzzi: Utilizzo delle risorse previste per il secondo bando del piano «Italia 5G», andato deserto.
Mirella LIUZZI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Assuntela MESSINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Mirella LIUZZI (M5S), replicando, ringrazia la sottosegretaria per la risposta. Quanto ai residui di bilancio, che deriveranno anche da altri interventi, ritiene opportuno che vi sia maggiore attenzione per le proposte del Parlamento e che essi vengano impiegati per lo sviluppo industriale o per altri bandi. Manifesta soddisfazione per il fatto che vi siano stati una maggiore partecipazione ai bandi successivi; ribadisce però che si potrebbe fare di più anche per altro tipo di servizi.
La seduta termina alle 15.45.
ALLEGATO 1
Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati. Testo unificato C. 2307 Magi e C. 2965 Licatini.
PARERE APPROVATO
La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato, per i profili di competenza, il testo unificato delle proposte di legge C. 2307 Magi e C. 2965 Licatini, recante «Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati»;
preso atto che il testo unificato riconosce, sulla base dell'orientamento giurisprudenziale, la liceità della coltivazione e della detenzione per uso personale di non oltre quattro piante femmine di cannabis, facendo conseguentemente venir meno in tale ipotesi l'illecito amministrativo;
rilevato che il testo unificato in esame non incide sul reato di guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, previsto dall'articolo 187 del codice della strada,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
ALLEGATO 2
DL 50/2022: Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina. C. 3614 Governo.
PARERE APPROVATO
La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, recante Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina (C. 3614 Governo);
considerato che:
l'articolo 3 concede alle imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, esercenti le attività di trasporto merci con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta; esso è pari al 28 per cento della spesa sostenuta, nel primo trimestre 2022, per l'acquisto del gasolio impiegato in veicoli, di categoria euro 5 o superiore, utilizzati per l'esercizio delle predette attività di trasporto, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e purché l'acquisto sia comprovato mediante le relative fatture;
l'articolo 26 reca alcune disposizioni volte a fronteggiare, nel settore degli appalti pubblici di lavori, gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici. Attraverso tale intervento normativo si mira, tra l'altro, ad assicurare la realizzazione degli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR e del PNC;
l'articolo 27 consente – a sua volta – ai concessionari autostradali di aggiornare, utilizzando il prezzario di riferimento più recente, il quadro economico del progetto esecutivo, in corso di approvazione o approvato alla data di entrata in vigore del decreto in esame, in relazione al quale è previsto l'affidamento entro il 31 dicembre 2023, al fine di fronteggiare, nell'anno 2022, gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, anche in conseguenza della grave crisi internazionale in atto in Ucraina;
l'articolo 36 incrementa di 50 milioni di euro per il 2022 il Fondo istituito dalla legge di bilancio 2021 (articolo 1, comma 816, della legge n. 178 del 2020) per consentire l'erogazione, fino al 30 giugno 2022, dei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale destinati anche a studenti;
l'articolo 38 prevede la stipula di convenzioni tra il Ministero dello sviluppo economico e le amministrazioni pubbliche per realizzare il progetto «Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale». Il progetto, affidato a Poste italiane, ha l'obiettivo di rendere accessibili i servizi delle amministrazioni pubbliche in modalità digitale nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti tramite uno «sportello unico» di prossimità situato nel territorio del comune;
l'articolo 51, comma 10, attribuisce all'AGCom il compito di vigilare sull'osservanza, da parte degli operatori del settore, del divieto di diffondere o consentire la diffusione dei contenuti proposti dai canali di informazione Russia Today e Sputnik;
l'articolo 54, infine, differisce al 31 luglio 2022 il termine per l'adozione delle nuove linee guida per la disciplina sui trasporti eccezionali, nonché la vigenza della disciplina transitoria per le autorizzazioni al trasporto eccezionale di massa complessiva fino a 108 tonnellate effettuato mediante complessi di veicoli a otto assi,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
ALLEGATO 3
5-08306 Zanella: Coinvolgimento delle regioni nella digitalizzazione della pubblica amministrazione e nella realizzazione della banda ultralarga finanziate tramite il PNRR.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Anzitutto tengo a ringraziare gli onorevoli interroganti per aver ribadito il tema, certamente all'attenzione anche del Governo, della necessità di un coinvolgimento istituzionale delle Regioni e degli enti locali per gli interventi di digitalizzazione previsti nei piani PNRR.
Tale consapevolezza ha guidato sin dall'inizio l'attuazione della nuova Strategia Italiana per la banda ultra larga approvata, nel maggio del 2021, dal Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale (CITD), che prevede investimenti con fondi PNRR per portare la banda ultra larga fissa e mobile sull'intero territorio nazionale, oltre che a tutte le famiglie e le imprese.
Nell'ambito del CITD siedono infatti, per le tematiche di competenza, anche il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Gli stessi sono stati coinvolti sin dall'inizio e hanno potuto condividere con il Ministro le scelte di competenza sulla definizione dei piani di investimento pubblico della Strategia.
Sotto questo profilo, il Governo ha infatti definito il perimetro di interventi pubblici nell'ambito della Strategia per la banda ultralarga effettuando una mappatura dettagliata delle reti esistenti, o in via di realizzazione (sia da parte dei privati, sia da parte del pubblico), al fine di intervenire con i nuovi investimenti esclusivamente dove non sono presenti altri interventi e sempre con l'obiettivo di soddisfare le esigenze dei territori.
Si condivide, infine, anche la necessità espressa dagli interroganti di garantire un raccordo tra le diverse misure di digitalizzazione al fine di evitare sovrapposizioni tra gli investimenti PNRR e quelli realizzati con i fondi strutturali, per evitare sovrapposizioni e sprechi di risorse pubbliche, ma soprattutto al fine di coinvolgere gli enti locali nella precisa individuazione dei bisogni e nella costruzione di misure e progettualità efficaci per i territori.
In questa ottica di forte collaborazione con le amministrazioni locali, mi fa piacere sottolineare il forte coinvolgimento delle Regioni a vari livelli, anche con riferimento ad un secondo importante progetto PNRR che stiamo seguendo e implementando assieme al Ministero della salute, quello sul Fascicolo Sanitario Elettronico. Rappresentanti delle Regioni e delle Province Autonome hanno infatti partecipato, sin dalla costituzione, al Tavolo di Lavoro FSE che dall'inizio del progetto si è occupato della definizione della nuova architettura del FSE. Il Tavolo di Lavoro si è riunito settimanalmente, confrontandosi su temi fondamentali quali la definizione dell'architettura dati, i contenuti delle Linee Guida che definiscono il nuovo FSE, la strutturazione dei format per i piani di adeguamento regionali legati all'erogazione delle risorse PNRR. Il progetto FSE ha, inoltre, potuto sperimentare azioni di miglioramento nell'alimentazione e portabilità dei FSE proprio grazie alla collaborazione tra MITD/DTD e sei Regioni (Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Puglia). Attraverso questo programma, da un lato queste Regioni hanno ricevuto supporto operativo da parte di esperti selezionati dal MITD/DTD, dall'altro il gruppo di progetto centrale ha potuto ottenere dai team regionali importanti informazioni sulle problematiche principali che ostacolavano un più ampio ed efficace utilizzo del FSE nelle Regioni. Infine, è da sottolineare che il progetto FSE rimane largamente un progetto ad attuazione direttamente regionale. È infatti in fase di approvazione un decreto ministeriale che assegna alle Regioni 610 milioni di euro per investire sul potenziamento dei propri FSE e sulle competenze digitali degli operatori del proprio sistema sanitario. A questo proposito nei mesi scorsi vi è stato un continuo confronto tra le amministrazioni centrali e la Conferenza Stato-Regioni riguardo alle modalità di assegnazione di tali risorse.
Ed ancora, sempre in ottica di favorire e semplificare gli adempimenti e la distribuzione delle risorse a favore dei soggetti attuatori quali, tra gli altri i Comuni, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha predisposto la piattaforma digitale www.padigitale2026.gov.it quale punto unico di accesso e di rendicontazione delle risorse, e rispetto alle quale si registra un generale apprezzamento dalle migliaia di soggetti attuatori a livello locale che stanno partecipando ai primi avvisi pubblicati.
In particolare, sul fronte degli avvisi e delle risorse destinate ai Comuni in primis, molteplici sono le misure che prevedono il coinvolgimento delle amministrazioni locali per attuare una trasformazione digitale integrata dei propri sistemi informativi. Tutte le misure di cui sono pubblicati gli avvisi rappresentano delle priorità per la digitalizzazione dei servizi pubblici, con particolare riguardo per:
La misura 1.2 – «Abilitazione al cloud per le PA locali», che vede al momento pubblicati due avvisi pubblici, uno rivolto alle scuole con scadenza 24 giugno 2022 e uno rivolto ai comuni con scadenza 22 luglio 2022, per un totale di 550 milioni di euro;
La misura 1.4.1 – «Esperienza del cittadino nei servizi pubblici», che vede al momento pubblicati due avvisi pubblici, uno rivolto alle scuole con scadenza 24 giugno 2022 e uno rivolto ai comuni con scadenza 2 settembre 2022, per un totale di 445 milioni di euro;
La misura 1.4.3 – «Adozione app IO» che vede al momento pubblicati due avvisi pubblici, uno rivolto ai comuni con scadenza 2 settembre 2022 e uno rivolto agli altri enti con scadenza 9 settembre 2022 per un totale di 125 milioni di euro;
La misura 1.4.3 – «Adozione piattaforma pagoPA» che vede al momento pubblicati due avvisi pubblici, uno rivolto ai comuni con scadenza 2 settembre 2022 e uno rivolto agli altri enti con scadenza 9 settembre 2022 per un totale di 280 milioni di euro;
La misura 1.4.4 – «Estensione dell'utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale – SPID CIE» che vede al momento pubblicati due avvisi pubblici, uno rivolto ai comuni con scadenza 2 settembre 2022 e uno rivolto agli altri enti con scadenza 9 settembre 2022 per un totale di 130 milioni di euro.
Inoltre, in attuazione del Protocollo d'intesa del 20 aprile 2022, sottoscritto tra il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e i Ministri delle Amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR, per quanto di competenza del MITD, è in corso un proficuo dialogo con le province autonome di Trento e di Bolzano e con la Regione Autonoma Valle D'Aosta che porterà alla sottoscrizione di accordi per l'implementazione di progetti bandiera nell'ambito della digitalizzazione del PA.
Innumerevoli dunque sono le iniziative in cantiere che prevedono il coinvolgimento delle Regioni e, più in generale, degli enti locali per favorire la digitalizzazione sui territori, ivi comprese progettualità dirette a favorire la smart mobility o la digitalizzazione dei borghi e delle città.
Il Governo, attraverso continue interlocuzioni da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre che nell'ambito del Comitato interministeriale per la transizione digitale, garantisce piena attenzione ai bisogni dei territori e leale collaborazione a tutti i livelli di governo.
ALLEGATO 4
5-08307 Giuliodori: Garanzie rispetto al mantenimento della sovranità sull'infrastruttura digitale italiana.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Ringrazio il Parlamento e, nello specifico, gli interroganti perché mi danno l'opportunità, per un verso, di illustrare gli sforzi che il Governo sta compiendo per dare attuazione ad un progetto centrale e strategico per la modernizzazione del Paese – quale è il Piano complessivamente diretto a garantire massima copertura e connettività su tutto il territorio nazionale entro il 2026 (anticipando così gli obiettivi del Digital Compass) – e, per altro verso, rassicurare e ribadire l'assoluta centralità del tema infrastrutturale e l'attenzione che il Governo vi pone.
Come noto, la Strategia italiana per la Banda Ultralarga – «Verso la Gigabit Society» è stata approvata il 25 maggio 2021 dal Comitato interministeriale per la transizione digitale e si compone di sette interventi: due già in corso e previsti dalla Strategia del 2015 (Piano aree bianche e Piano voucher) e cinque Piani approvati dal Consiglio dei Ministri il 29 aprile 2021 nel PNRR: Piano Italia 1Giga, il Piano Italia 5G, il Piano Scuole connesse, il Piano Sanità connessa e il Piano Isole minori.
Possiamo dire che in 13 mesi è stata dunque approvata la nuova Strategia per la BUL – Verso la Gigabit society – anticipando al 2026 gli obiettivi UE del 2030 – e sono stati adottati tutti i provvedimenti relativi ai 5 Piani, ottenendo le autorizzazioni della Commissione europea sotto il profilo degli aiuti di stato.
Al riguardo e in relazione ai singoli piani di intervento, si rappresenta quanto segue.
Il bando per il piano «Italia a 1 Giga» è stato pubblicato il 15 gennaio 2022. In data 24 maggio 2022 sono stati aggiudicati, per un valore complessivo di quasi 3,4 miliardi di euro, 14 lotti (8 a Open Fiber S.p.A. e 6 a TIM S.p.A.) sui 15 previsti. Il lotto più piccolo (relativo al territorio delle province autonome di Trento e Bolzano) è stato ripubblicato in data 29 aprile 2022, per un valore di circa 65 milioni di euro, con scadenza dei termini per la presentazione delle offerte al 3 giugno 2022. L'aggiudicazione è attesa entro il 30 giugno 2022.
Il bando per il «Piano Isole Minori» è stato pubblicato l'11 febbraio 2022 e in data 28 aprile 2022 è stato aggiudicato, per un valore di oltre 45 milioni di euro, alla società ELETTRA TLC S.p.A.
I bandi per i piani «Scuola Connessa» e «Sanità Connessa», con un valore stanziato a PNRR di circa 260 e 500 milioni di euro, sono stati pubblicati il 27 gennaio 2022 e saranno aggiudicati nei prossimi giorni. Sono state infatti presentate offerte su tutti i lotti.
I bandi per il piano «Italia 5G» sono stati pubblicati il 21 marzo 2022:
il bando «backhauling»: del valore di circa 950 milioni di euro; lo scorso 13 giugno è stato aggiudicato a TIM il bando per la realizzazione di rilegamenti di backhauling in fibra ottica di oltre 11.000 siti radiomobili distribuiti su tutto il territorio nazionale;
il bando «copertura»: del valore di circa 570 milioni di euro è stato ripubblicato in data 20 maggio 2022 con scadenza 10 giugno 2022. L'aggiudicazione è attesa entro il 30 giugno 2022.
L'Italia sarà quindi il primo Paese in Europa ad avere reti mobili 5G interamente rilegate in fibra ottica, essenziale per garantire altissima velocità e minima latenza ovunque.
Gli aggiudicatari dovranno fornire a tutti gli operatori di mercato l'accesso all'ingrosso alle infrastrutture finanziate, sulla base di condizioni regolamentate, così da garantire la concorrenza a livello di singolo utente.
Dalla panoramica fornita emerge con chiarezza gli investimenti che questo Governo ha stimolato per coprire tutto il territorio nazionale con reti a banda ultralarga, con Piani – a complemento di quelli già esistenti – finalizzati a colmare definitivamente il digital divide in Italia.
Assolutamente centrale è poi il tema posto dagli interroganti, relativo alla necessità di garantire lo sviluppo delle rete, prestando la massima attenzione al tema della rilevanza e della strategicità dell'infrastruttura digitale: il tema è assolutamente centrale nell'azione del Governo, attento a garantire un presidio costante grazie ad una serie di strumenti legislativi e di controllo, come quelli previsti dalla disciplina sul perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, dalla disciplina NIS e, infine, dalla disciplina Golden Power, a tutela degli attivi strategici nel settore delle comunicazioni.
In questo senso, il Governo monitora costantemente la situazione di asset ed operazioni così rilevanti per l'autonomia strategica del Paese ed è pronto ad attivare tutti i meccanismi di tutela offerti dalla legge e specificamente previsti anche per il settore delle infrastrutture di telecomunicazione.
Tale tutela è stata poi recentemente rafforzata con il decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 2022, n. 51. Con il citato decreto, come noto, è stata modificata la disciplina dei poteri speciali esercitabili dal Governo per salvaguardare gli assetti proprietari e la gestione delle società operanti in settori reputati strategici e di interesse nazionale qual è, appunto, quello delle telecomunicazioni elettroniche. In particolare, è stata ridefinita la disciplina degli obblighi di notifica che assistono l'esercizio dei poteri speciali con l'inclusione, tra l'altro, di delibere, atti e operazioni che hanno per effetto modifiche della titolarità, del controllo o della disponibilità degli attivi strategici anche a favore di un soggetto appartenente all'Unione europea, ivi compresi quelli stabiliti o residenti in Italia. Tale disciplina rafforzata – al cui presidio è stata peraltro destinata una nuova e apposita struttura di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – è stata specificamente estesa anche al cloud e al settore, dunque, della gestione dei dati.
ALLEGATO 5
5-08308 Liuzzi: Utilizzo delle risorse previste per il secondo bando del piano «Italia 5G», andato deserto.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Ringrazio innanzitutto l'onorevole interrogante che mi fornisce l'occasione di aggiornare la Commissione su un tema che riveste grande importanza e a cui stiamo dedicando molto impegno. Come evidenziato nell'interrogazione, con il Piano di intervento pubblico «Italia 5G», rientrante tra le iniziative della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga finanziate con fondi PNRR, il Governo mira ad incentivare la realizzazione delle infrastrutture di rete per lo sviluppo e la diffusione di reti mobili 5G in grado di assicurare un significativo salto di qualità della connettività radiomobile nelle aree a fallimento di mercato su tutto il territorio nazionale, in conformità della normativa in materia di aiuti di Stato. Si tratta del primo Piano di investimenti pubblici approvato a sostegno dello sviluppo del mercato mobile in Italia.
Il Governo ritiene tale intervento indispensabile al fine di soddisfare pienamente la domanda di connettività mobile da parte di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, idonea ad abilitare la molteplicità di casi d'uso di cui è atteso nei prossimi anni un crescente fabbisogno da parte di diversi soggetti, anche in considerazione degli investimenti pubblici previsti in ambito PNRR volti a promuovere, sia lato offerta che lato domanda, la transizione digitale e lo sviluppo di applicazioni e servizi innovativi, tra cui quelli relativi alla sanità, al turismo e alla c.d. «Transizione 4.0».
La prima azione del Governo nell'ambito del Piano «Italia 5G» ha riguardato l'attività di mappatura delle reti mobili sull'intero territorio nazionale, effettuata dal 10 giugno al 31 agosto 2021 con la partecipazione degli operatori mobili, per individuare le aree nelle quali fosse necessario un intervento pubblico volto a raggiungere gli obiettivi di connettività previsti nel Piano.
Dal 15 novembre al 15 dicembre 2021 si è svolta la consultazione pubblica sull'esito della mappatura e sulla bozza del Piano «Italia 5G».
Anche tenuto conto delle osservazioni pervenute dai soggetti interessati in fase di consultazione pubblica, è risultato dunque necessario attuare, in parallelo, due linee di intervento distinte e tra loro complementari:
a) la realizzazione di rilegamenti di backhauling in fibra ottica per le stazioni radio base (SRB) prive di tale rilegamento al 2026, secondo i piani dichiarati dagli operatori in fase di mappatura delle reti mobili;
b) la realizzazione di nuove infrastrutture di rete per la fornitura di servizi radiomobili con velocità di trasmissione, in usuali condizioni di punta del traffico, di almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink, in aree che, sulla base dei risultati della mappatura, risultano caratterizzate al 2026 da velocità in downlink inferiori a 30 Mbit/s nelle medesime condizioni di traffico.
Il 1° febbraio 2022, il Piano «Italia 5G» è stato notificato alla Commissione europea per la richiesta di aiuto di Stato.
Il 25 aprile 2022 è stata adottata dalla DG-COMP della Commissione europea la (storica) decisione di approvazione dell'aiuto di stato «State Aid SA.100557 (2022/N) – Italy – RRF – Italian 5G Plan».
Lo scorso 13 giugno, il bando per la realizzazione di rilegamenti di backhauling in fibra ottica è stato aggiudicato: all'esito della gara, sono stati assegnati 725 milioni di euro a TIM, per tutti e 6 i lotti previsti nel bando. Tale finanziamento copre fino al 90 per cento del costo complessivo delle opere. Oltre 11.000 siti radiomobili saranno collegati in fibra ottica entro il 2026.
L'Italia sarà quindi il primo Paese in Europa ad avere reti mobili 5G interamente rilegate in fibra ottica, essenziale per garantire altissima velocità e minima latenza ovunque. Tutti gli altri operatori interessati avranno accesso all'ingrosso alle infrastrutture finanziate, sulla base di condizioni regolamentate da Agcom, così da garantire la concorrenza.
Il 20 maggio 2022 è stato pubblicato il nuovo bando per la realizzazione della seconda linea di intervento nell'ambito del Piano, a seguito della mancata ricezione di offerte di gara al termine del primo bando. Il nuovo bando ha mantenuto tutte le condizioni già contenute nel primo bando, incluso il finanziamento fino al 90 per cento degli investimenti sostenuti dagli operatori, dando solo una maggiore flessibilità alle imprese nell'identificare le aree da coprire fermo restando il raggiungimento al 2026 dell'accesso a servizi 5G ad elevate prestazioni nella misura prevista. La maggiore flessibilità si è resa necessaria per far fronte alla difficoltà espresse dagli operatori derivanti dall'alta incidenza dei costi operativi, anche a causa dei significativi aumenti del costo dell'energia elettrica. L'importo economico complessivo del contributo pubblico messo a gara col nuovo bando è stato di conseguenza ridotto.
Il nuovo bando ha registrato offerte per tutti i 6 lotti previsti. L'aggiudicazione è attesa entro il prossimo 30 giugno, nel rispetto delle tempistiche del PNRR.
Eventuali interventi successivi basati su fondi residui verranno valutati previa interlocuzione necessaria con le altre istituzioni nazionali e comunitarie coinvolte.