III Commissione
Affari esteri e comunitari
Affari esteri e comunitari (III)
Commissione III (Affari esteri)
Comm. III
Sui lavori della Commissione ... 62
7-00766 Boldrini: Sull'impegno dell'Italia a favore del disarmo nucleare (Seguito discussione e rinvio) ... 63
ALLEGATO 1 (Ulteriore nuova formulazione presentata dalla deputata Boldrini) ... 68
7-00826 Ehm: Sulla situazione in Siria (Discussione e conclusione – Approvazione) ... 65
ALLEGATO 2 (Nuova formulazione approvata dalla Commissione) ... 69
Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo dell'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino, con Allegato, del 5 marzo 2008, fatto a Roma il 27 settembre 2021. C. 3417 Governo (Seguito esame e conclusione) ... 66
Audizione del Vice Primo Ministro per l'Integrazione europea, lo Sviluppo e il Dialogo della Repubblica del Kosovo, Besnik Bislimi ... 67
RISOLUZIONI
Mercoledì 4 maggio 2022. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.
La seduta comincia alle 15.
Sui lavori della Commissione.
Piero FASSINO, presidente, fa presente che martedì prossimo, 10 maggio, facendo seguito a quanto preannunciato ieri in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, sarà in vista a Roma il Presidente della Commissione Affari esteri dell'Assemblea nazionale francese, Jean-Louis Bourlanges. Anche alla luce della cooperazione rafforzata instaurata con la Commissione francese, ritiene che in tale giornata il collega francese potrebbe essere audito dalla Commissione nell'ambito dell'esame in sede referente del disegno di legge di ratifica del Trattato del Quirinale. Ricorda, altresì, che nella stessa giornata è prevista avere luogo l'audizione del Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, Tiny Kox, occasione propizia per approfondire l'evoluzione della crisi ucraina e le iniziative assunte in questo ambito dal Consiglio d'Europa. Avverte, infine, che sono in corso di preparazione due missioni: la prima dovrebbe svolgersi nella metà di maggio in Algeria, anche a seguito dell'invito pervenuto dalla omologa Commissione parlamentare e alla luce recente accordo per l'approvvigionamento energetico sottoscritto dal nostro Governo con l'omologo algerino. A seguire, ai primi di giugno, potrà aver luogo una missione in Albania e in Macedonia del Nord, Paesi che attendono da tempo l'avvio della Conferenza intergovernativa per negoziare l'adesione all'Unione europea.
La Commissione conviene.
Laura BOLDRINI (PD) auspica che il programma della missione algerina includa un approfondimento sulla condizione del popolo Saharawi, con particolare riferimento alla situazione del campo profughi di Tindouf. Chiede, inoltre, se ci siano aggiornamenti circa la preparazione delle missioni in Ucraina, di cui auspica lo svolgimento prima dell'estate.
Piero FASSINO, presidente, precisa che, a seguito di interlocuzioni con il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e con la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata evidenziata l'opportunità di attendere lo svolgimento della visita Kiev del Presidente Draghi. In ogni caso la missione della Commissione potrebbe avere luogo entro la pausa estiva dei lavori parlamentari.
La Commissione prende atto.
7-00766 Boldrini: Sull'impegno dell'Italia a favore del disarmo nucleare.
(Seguito discussione e rinvio).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata, da ultimo, nella seduta del 21 aprile scorso.
Piero FASSINO, presidente, ricorda che nella precedente seduta la collega Boldrini ha presentato una riformulazione della risoluzione, che è stata sottoscritta anche dai colleghi Migliore ed Emiliozzi. Ricorda altresì che il rappresentante del Governo si è riservato di valutare le riformulazioni apportate al testo della risoluzione, preannunciando comunque perplessità circa la adesione italiana al Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPNW).
Laura BOLDRINI (PD), anche alla luce di alcune segnalazioni fatte pervenire dal Governo per le vie brevi, presenta un'ulteriore riformulazione della proposta di risoluzione in titolo di cui illustra le differenze rispetto al testo precedente, precisando di averla trasmessa per il tramite degli Uffici a tutta la Commissione con congruo anticipo rispetto a questa seduta (vedi allegato 1).
Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA esprime parere favorevole sull'ulteriore formulazione della risoluzione, ringraziando la presentatrice per avere recepito le istanze della Farnesina.
Paolo FORMENTINI (LEGA) segnala che, a causa di un increscioso incidente, la Commissione Difesa non ha ancora provveduto ad attivarsi presso la Presidenza della Camera al fine di ottenere una riassegnazione dell'atto in titolo alle Commissioni riunite III e IV, che a suo avviso sarebbe assai opportuna. Segnala, in ogni caso, l'opportunità di procedere ad ulteriori approfondimenti sulla ulteriore riformulazione presentata dalla collega Boldrini, chiedendo espressamente di rinviare l'approvazione dell'atto di indirizzo ad altra seduta. Si riserva, infatti, di presentare proposte di riformulazione a nome del suo gruppo.
Yana Chiara EHM (MISTO-M-PP-RCSE) sottolinea la necessità di procedere alla deliberazione sulla risoluzione in titolo nel corso della seduta odierna soprattutto in considerazione del terzo punto della parte dispositiva, che impegna il Governo a considerare, in consultazione con gli Alleati, l'ipotesi di partecipare come «Paese osservatore» alla prima riunione degli Stati Parti del Trattato, prevista avere luogo a Vienna nel giugno 2022. Occorre scongiurare un'organizzazione dei lavori della Commissione che comporti una rischiosa procrastinazione della votazione. A suo avviso, il testo proposto dalla collega Boldrini – che ringrazia per l'iniziativa assunta – appare equilibrato e condivisibile, soprattutto in una fase storica così delicata, segnata dal conflitto tra Federazione Russa e Ucraina.
Valentino VALENTINI (FI) si associa alla richiesta del collega Formentini di rinviare l'esame dell'atto di indirizzo, per favorire un supplemento di riflessione.
Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) condivide le osservazioni dei colleghi Formentini e Valentini, ritenendo fondata la possibilità che l'atto sia riassegnato anche alla Commissione difesa e che la delicatezza della tematica imponga maggiore ponderazione.
Piero FASSINO, presidente, ricordando che la riassegnazione di un atto resta una prerogativa del Presidente della Camera, chiede agli altri gruppi di esprimersi sulla richiesta di rinvio della deliberazione sulla risoluzione ad altra seduta, avanzata da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Graziano DELRIO (PD), sottolineando che il tema dell'eventuale competenza della Commissione Difesa andava posto al momento dell'avvio dell'esame dell'atto di indirizzo, pur rispettando le motivazioni addotte dai colleghi di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, evidenzia che la proposta di risoluzione è stata depositata a dicembre e dunque la Commissione ha avuto tutto il tempo necessario per approfondirne di contenuti e valutarne la portata. Osserva, peraltro, che il Governo ha già espresso un parere favorevole, a conferma della bontà del lavoro svolto dalla collega Boldrini e dell'assenza di contenuti che mettano in difficoltà il nostro Paese nelle sue relazioni internazionali. Infine, ribadisce che un eventuale rinvio dell'approvazione rischierebbe di compromettere la possibilità dell'Italia di partecipare come osservatore la prima riunione degli Stati parti del Trattato, prevista a giugno.È dunque tempo di prendere una decisione senza rinvii, che prefigurerebbero già una decisione di merito in senso negativo.
Piero FASSINO, presidente, ben ponderando le posizioni rappresentate dai gruppi fin qui intervenuti, ritiene che se da un lato ci sarebbero già in questa seduta i presupposti per una deliberazione a fronte del parere favorevole qui espresso dal rappresentante del Governo, d'altro lato è da valutare se il rinvio ad una prossima seduta possa realizzare l'obiettivo di un voto unanime, ad oggi non conseguibile. Propone, pertanto, di rinviare di una sola settimana la deliberazione sulla risoluzione a condizione che il tempo aggiuntivo sia validamente utilizzato dai Gruppi che hanno chiesto il rinvio per pervenire ad una formulazione unanime.
Iolanda DI STASIO (M5S), ringraziando la collega Boldrini anche per l'atteggiamento collaborativo nell'ottica di un compromesso in grado di raccogliere il consenso unanime della Commissione, dichiara la disponibilità del proprio gruppo a procedere all'approvazione del testo già nella seduta odierna.
Piero FASSINO, presidente, ribadendo l'opportunità di addivenire ad un'approvazione all'unanimità, propone di inserire la risoluzione all'ordine del giorno della prossima seduta della Commissione con l'impegno condiviso a pervenire ad una votazione.
Laura BOLDRINI (PD), precisando che la discussione è sempre utile per migliorare la qualità dei testi e nella consapevolezza che la politica è sempre arte del compromesso, chiede ai colleghi Valentini e Formentini se sia possibile apportare già in questa sede le modifiche richieste, ovvero se sia necessario rinviare l'esame alla prossima settimana, come proposto dal Presidente.
Paolo FORMENTINI (LEGA), ringraziando la collega per la disponibilità al dialogo, sottolinea che questo breve rinvio sarà certamente utile per concordare qualche ulteriore modifica, che renda il testo integralmente condivisibile dal proprio gruppo. Preannuncia fin da ora l'opportunità di espungere dal primo punto della premessa il riferimento ai cambiamenti climatici, come pure la necessità di sopprimere l'ultimo punto della premessa, relativo al sondaggio online.
Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.
7-00826 Ehm: Sulla situazione in Siria.
(Discussione e conclusione – Approvazione).
La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.
Yana Chiara EHM (MISTO-M-PP-RCSE) presenta una nuova formulazione dell'atto di indirizzo che procede ad illustrare, frutto di una interazione con la Farnesina (vedi allegato 2). Sottolineando l'esigenza di mantenere alta l'attenzione anche su altri conflitti che sconvolgono intere popolazioni, ed in particolare sugli effetti devastanti, dal punto di vista umanitario, che la guerra ha determinato in Siria, ricorda che l'atto di indirizzo in titolo è stato predisposto a seguito di una sua recente missione presso l'Ufficio in Siria dello United Nations Development Programme (UNDP) ed in vista della Pledging Conference del prossimo 10 maggio a Bruxelles, che stanzierà nuovi fondi per affrontare l'emergenza umanitaria. Ringraziando il Governo per le proposte di riformulazione avanzate, a suo avviso migliorative del testo, indica, a titolo di esempio la precisazione circa il numero dei rifugiati, che ammontano oggi a 6,6 milioni e non, come indicato nella versione iniziale, a 5,7 milioni. Quanto agli impegni, esprime apprezzamento per la proposta dell'Esecutivo di inserire uno specifico riferimento, nel terzo punto, agli interventi di «early recovery» per le fasce più vulnerabili della popolazione siriana, nonché, al secondo punto, per l'incremento dei fondi destinati alla cooperazione in vista della citata conferenza di Bruxelles.
Auspica, infine, che la Commissione possa approvare all'unanimità l'atto di indirizzo, come messaggio forte che l'Italia intende sostenere le risoluzioni pacifiche dei conflitti e promuovere la cooperazione internazionale.
Il Sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA esprime parere favorevole sulla nuova formulazione della risoluzione.
Paolo FORMENTINI (LEGA) ringraziando la collega Ehm per l'iniziativa, propone di integrare il testo con uno specifico passaggio sulla tutela della minoranza cristiana perseguitata in Siria. Si tratta, a suo avviso, di un tema particolarmente sentito dal proprio gruppo politico, ma anche da Fratelli d'Italia e dal collega Lupi. Peraltro l'attualità di questa problematica è stata confermata proprio in occasione della recente relazione della collega Ehm sulla sua missione in Siria.
Laura BOLDRINI (PD), associandosi gli apprezzamenti alla collega Ehm, che con il suo atto di indirizzo ha riacceso l'attenzione sulla situazione gravissima in cui versa la Siria per responsabilità anche della Federazione Russa, ritiene opportuno che la tematica della discriminazione religiosa venga inserita in termini più ampi, facendo riferimento alle persecuzioni subite in Siria da tutte le fedi diverse da quella maggioritaria.
Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), concordando sull'opportunità di menzionare tutte le forme di persecuzione religiosa riservando tuttavia specifica attenzione ai cristiani, al fine di assicurare anche il voto del proprio gruppo politico, chiede alla collega Ehm di sopprimere l'ultimo punto della parte dispositiva, che impegna il Governo a promuovere ogni sforzo utile al fine di mantenere l'impegno dello 0,7 per cento del PIL entro il 2030 da impiegare nella cooperazione allo sviluppo, su cui Fratelli d'Italia mantiene profonde riserve. In generale si congratula con la collega per la presentazione di un atto di indirizzo che appare equilibrato, pertinente e serio.
Yana Chiara EHM (MISTO-M-PP-RCSE), ringraziando i colleghi per le proposte avanzate, si dichiara disponibile a predisporre le necessarie integrazioni e modifiche al testo. Tuttavia, riguardo al tema della cooperazione allo sviluppo, ricorda che l'incremento delle risorse fino a raggiungere lo 0,7 per cento del prodotto interno lordo rappresenta uno specifico impegno internazionale assunto dall'Italia nell'ambito dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Piero FASSINO, presidente, ben comprende le posizioni della collega Ehm, tuttavia la invita a considerare la proposta di soppressione del punto della premessa relativo al generico impegno sulla cooperazione allo sviluppo nell'interesse di un voto unanime su un atto di indirizzo riferito alla Siria e anche tenendo conto che il tema della cooperazione allo sviluppo potrà essere validamente trattato anche in altri contesti.
Yana Chiara EHM (MISTO-M-PP-RCSE) con riferimento al tema della tutela dei cristiani, dopo l'ottavo punto della premessa propone di inserire il seguente punto: «a tal riguardo merita particolare attenzione l'impegno profuso dalla cooperazione italiana riguardo alla comunità locale dei cristiani presenti sul territorio, con attenzione alla città di Maaoula;». Propone, conseguentemente, di integrare la parte dispositiva con il seguente impegno: «a sostenere tutte le iniziative utili alla tutela del pluralismo religioso, con particolare attenzione ai cristiani». Infine, nell'ottica di addivenire ad un consenso unanime, acconsente alla soppressione dell'impegno relativo all'incremento delle risorse per la cooperazione allo sviluppo.
Paolo FORMENTINI (LEGA), preannunciando il voto favorevole della Lega sul testo della risoluzione come da ultimo riformulato, richiama la necessità di assicurare un controllo più rigoroso nella gestione dell'aiuto pubblico allo sviluppo, soprattutto al fine di evitare le interferenze di agenti terzi e ostili al nostro quadro di alleanze internazionali, come l'Iran in Siria.
Piero FASSINO, presidente, ricorda che la Commissione potrà approfondire tutti i profili inerenti alla cooperazione sviluppo in occasione dell'audizione, che si dovrebbe svolgere il prossimo 12 maggio, del nuovo Direttore Generale della Farnesina competente per il settore, il Ministro plenipotenziario Fabio Cassese.
Mirella EMILIOZZI (M5S) dichiara di sottoscrivere l'atto in titolo come riformulato.
La Commissione approva, quindi, all'unanimità dei presenti, la nuova formulazione della risoluzione n. 7-00826.
La seduta termina alle 15.45.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 4 maggio 2022. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.
La seduta comincia alle 15.45.
Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo dell'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino, con Allegato, del 5 marzo 2008, fatto a Roma il 27 settembre 2021.
C. 3417 Governo.
(Seguito esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 febbraio scorso.
Piero FASSINO, presidente, avverte che sul provvedimento sono pervenuti tutti i prescritti pareri. In particolare si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Trasporti, mentre la Commissione Cultura ha espresso un parere favorevole con una osservazione di cui richiama i contenuti.
Alessandra ERMELLINO (MISTO-CD) esprimendo rammarico per l'osservazione contenuta nel parere espresso dalla Commissione cultura, che sembra non aver colto l'importanza strategica della Repubblica di San Marino nell'attuale frangente storico, visto il suo completo allineamento al regime sanzionatorio imposto dall'Unione europea alla Federazione Russa, auspica una rapida approvazione del provvedimento in esame per rafforzare i già ottimi rapporti con la Repubblica del Titano, che rappresenta uno storico interlocutore privilegiato del nostro Paese.
Paolo FORMENTINI (LEGA), preannunciando il voto favorevole del gruppo Lega, si associa tuttavia alle considerazioni svolte dal collega della VII Commissione, onorevole Belotti, circa l'opportunità di rivedere l'Accordo su basi meno onerose in occasione di un eventuale prossimo rinnovo.
Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in titolo.
Nessuno altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera all'unanimità dei presenti di conferire il mandato alla relatrice, deputata Alessandra Ermellino, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Piero FASSINO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 15.50.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 4 maggio 2022.
Audizione del Vice Primo Ministro per l'Integrazione europea, lo Sviluppo e il Dialogo della Repubblica del Kosovo, Besnik Bislimi.
L'audizione informale è stata svolta dalle 16.05 alle 17.
ALLEGATO 1
Risoluzione n. 7-00766 Boldrini: Sull'impegno dell'Italia a favore del disarmo nucleare.
ULTERIORE NUOVA FORMULAZIONE
PRESENTATA DALLA DEPUTATA BOLDRINI
La III Commissione,
premesso che:
le armi nucleari costituiscono ancora oggi, insieme al cambiamento climatico, una grave minaccia per l'umanità ed è quindi fondamentale continuare gli sforzi per la loro riduzione con l'obiettivo di una definitiva eliminazione, con un approccio progressivo, graduale e di natura inclusiva al disarmo nucleare;
le catastrofi umanitarie e i danni irreversibili che possono essere prodotti dalle armi nucleari appaiono inconciliabili con il diritto internazionale umanitario e hanno indotto la comunità internazionale a rendere prioritari gli obiettivi della non proliferazione e del disarmo;
l'Italia ha sempre ribadito che l'obiettivo di un mondo senza armi nucleari è uno dei cardini della propria politica estera, pur considerando l'articolata cornice degli impegni internazionali e gli aspetti di sicurezza collegati;
il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) è il principale pilastro dei percorsi di disarmo nucleare e va rafforzato in tutti i suoi aspetti, rilanciandone l'universalizzazione e sollecitando gli Stati, in particolare quelli dotati di armamenti nucleari, ad aderirvi senza condizioni;
in tal senso è fondamentale proseguire l'impegno per ulteriori passi avanti in tema di disarmo nucleare ai sensi dell'articolo VI del TNP, nel contesto del «Ciclo di Riesame» attualmente in corso e in vista della Conferenza di revisione del Trattato fissata per agosto 2022 dopo i diversi spostamenti dovuti all'emergenza pandemica;
il 7 luglio 2017 è stato adottato da una Conferenza delle Nazioni Unite, su impulso dell'Assemblea Generale, il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (TPNW) promosso anche dal lavoro della società civile internazionale, con l'intento di fornire uno strumento giuridico per la progressiva eliminazione totale delle armi nucleari rafforzando gli obiettivi della non proliferazione nucleare e del disarmo generale conformemente all'articolo VI del TNP;
dopo il raggiungimento, nell'ottobre del 2020, della cinquantesima ratifica, il Trattato TPNW è entrato in vigore il 22 gennaio del 2021, diventando, dunque, la prima norma internazionale volta a sancire l'illegalità delle armi nucleari. Attualmente il TPNW è stato firmato da 86 Stati e ratificato da 60 (in Europa da Austria, Irlanda, San Marino, Santa Sede);
in occasione dell'entrata in vigore del trattato TPNW il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha diffuso una nota in cui, pur evidenziando che «l'Italia conferma di condividere pienamente l'obiettivo di un mondo libero da armi nucleari e resta particolarmente impegnata nei settori del disarmo, del controllo degli armamenti e della non proliferazione, che sono componenti essenziali della nostra politica estera» e nel contempo apprezzando «il ruolo della società civile nel sensibilizzare sulle conseguenze catastrofiche dell'uso delle armi nucleari» e «nutrendo profondo rispetto per le motivazioni dei promotori del Trattato e dei suoi sostenitori», sottolinea «che l'obiettivo di un mondo privo di armi nucleari possa essere realisticamente raggiunto solo attraverso un articolato percorso a tappe che tenga conto, oltre che delle considerazioni di carattere umanitario, anche delle esigenze di sicurezza nazionale e stabilità internazionale»;
secondo un sondaggio on-line diffuso nel gennaio 2021 in occasione dell'entrata in vigore del TPNW dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) e dai suoi partner, la maggioranza dei partecipanti al sondaggio italiani e di altri cinque Stati membri della Nato sostiene il Trattato per la proibizione delle armi nucleari: l'87 per cento dei partecipanti italiani al sondaggio è favorevole all'adesione dell'Italia al TPNW (+17 per cento rispetto ad un sondaggio simile del 2019),
impegna il Governo:
a continuare gli sforzi verso l'obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari, rafforzando il protagonismo della diplomazia italiana in tal senso ed articolando proposte concrete e condivise soprattutto in ambito di Unione europea e con i partner storici dell'Italia;
a continuare a valutare, in questo contesto, compatibilmente con l'obiettivo delineato, con gli obblighi assunti in sede di Alleanza atlantica e con l'orientamento degli altri Alleati possibili azioni di avvicinamento ai contenuti del Trattato TPNW, in particolare per quanto riguarda azioni di «Assistenza alle vittime e risanamento ambientale», considerando la grande tradizione umanitaria dell'Italia e come previsto dall'articolo VI dello stesso Trattato;
a considerare, in consultazione con gli Alleati, l'ipotesi di partecipare come «Paese osservatore» alla Prima Riunione degli Stati Parti del Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPNW) che si svolgerà a Vienna nel giugno 2022, tenendo conto della partecipazione dei Governi di Paesi NATO, come la Norvegia e la Germania.
(7-00766) «Boldrini, Delrio, De Micheli, Fassino, La Marca, Palazzotto, Quartapelle Procopio, Ehm, Migliore, Emiliozzi».
ALLEGATO 2
Risoluzione n. 7-00826 Ehm: Sulla situazione in Siria.
NUOVA FORMULAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
La III Commissione,
premesso che:
marzo 2022 delinea l'undicesimo anniversario di uno dei più lunghi e sanguinosi conflitti internazionali e uno dei teatri di guerra di maggiore durata;
oltre 350 mila persone sono state uccise e, secondo i dati registrati ONU, oltre 13 milioni di persone risultano sfollate dalle loro case, di cui 6,6 milioni rifugiate all'estero. Nel Paese vige una gravissima crisi economica che ha portato all'insicurezza alimentare per oltre 12,4 milioni di persone mentre il Paese ha oggi circa il 40 per cento di acqua potabile in meno rispetto a prima della guerra. Su un totale di circa 22 milioni di abitanti, 14 milioni e 600 mila necessitano di assistenza umanitaria, con un incremento del 30 per cento rispetto al 2020. UNICEF stima che 2 scuole su 5 siano state danneggiate o distrutte durante il conflitto e 1 bambino su 4 è denutrito. Il pessimo quadro generale è accentuato oltremodo da distruzione di punti nevralgici delle reti elettriche, per cui almeno un terzo delle famiglie siriane riceve meno di due ore di elettricità al giorno, carenza di carburante e mancanza di acqua potabile;
dall'ultimo rapporto di Amnesty International, la Siria, come molti altri scenari di guerra, è attualmente interessata da una crisi generale e da un forte malessere della società civile accentuato oltremodo dalla pandemia da COVID-19. L'escalation nel conflitto russo-ucraino ha avuto un impatto immediato sui prezzi del cibo e la perdurante crisi economica dovuta alla svalutazione della moneta nazionale siriana, elevate riduzioni di entrate fiscali e aumento del debito pubblico inficiano gli sforzi della società civile, che paga il prezzo più alto di questa lunga crisi. Il costo del paniere alimentare di base ha raggiunto nuovi massimi in ciascuno degli ultimi quattro mesi – dopo essere aumentato del 240 per cento in un anno e mezzo – e gli aiuti internazionali sono in calo: «gli aiuti alimentari che forniamo a milioni di persone ogni mese non sono sufficienti», ha avvertito Martin Griffiths, Sottosegretario Generale per gli affari umanitari e coordinatore degli aiuti di emergenza delle Nazioni Unite;
nel nord-est della Siria, in particolare nel campo profughi di Al-Hol, tutt'oggi convivono 57 mila persone, in maggioranza donne e bambini, tra cui 30 mila iracheni, 20 mila siriani e 12 mila cittadini di Paesi terzi, per la maggior parte donne e minori, familiari di affiliati ad ISIL detenuti in prigioni della zona. Secondo quanto riportato dal quotidiano Al Arabi Al Jadid, lo scorso 29 marzo 2022 le cellule dello Stato islamico hanno realizzato un nuovo attacco contro le forze curdo-siriane di guardia ad Al-Hol dove sono rimaste uccise 9 persone, donne e bambini. L'evento citato ha provocato la reazione di numerose organizzazioni per i diritti umani e delle Nazioni Unite che, in condanna delle pessime condizioni di vita nel campo, hanno rinnovato l'appello ai Paesi di provenienza dei profughi al rimpatrio dei propri cittadini e a sostenere programmi di educazione per i minori e per la lotta all'estremismo;
il sistema sanitario del Paese, secondo numerosi report delle Nazioni Unite, è al collasso con ospedali e centri di primo soccorso sovraccarichi;
le sanzioni attuate dal Consiglio europeo ed estese fino al 1° giugno 2022 includono misure restrittive, embargo su importazioni di petrolio, su armi, congelamento di beni della banca centrale siriana detenuti in Unione europea, restrizioni su esportazioni di attrezzature e tecnologie utili ai fini della repressione interna. Tali restrizioni non incidono su medicinali e attrezzature mediche;
da tener conto anche della distruzione perpetrata e dell'attuale abbandono di luoghi patrimonio di storia e cultura, qual è il sito di Palmira saccheggiato e deturpato dalle forze ISIL durante la guerra, Atti di valenza simbolica volto a colpire la storia e l'identità dello stesso Paese, come pure la regione di Afrin, a nord di Aleppo, con la sua valle e grotte, Apamea, Ebla e la città vecchia di Aleppo meritano da parte del nostro Paese una attenzione particolare per il recupero dei materiali danneggiati;
secondo Imran Riza, Coordinatore umanitario ONU per la Siria, Palmira ci ricorda che bisogna trovare equilibrio e ridare dignità ai cittadini siriani e che la capacità di autosostenersi e ripristinare legami con la propria identità è un passo necessario per la ricostruzione del Paese;
a tal riguardo merita particolare attenzione l'impegno profuso dalla cooperazione italiana riguardo alla comunità locale dei cristiani presenti sul territorio, con attenzione alla città di Maaoula;
benché le Convenzioni dell'UNESCO per la protezione del patrimonio culturale in caso di conflitto armato (Aia 1954), i beni sommersi (2001), il patrimonio culturale tangibile (1970) e intangibile (2003, 2005) siano utili in tal senso, mancano ratifiche e implementazioni per esercitare la giusta pressione. La risoluzione ONU 2199(2015), al paragrafo 17, vieta il commercio di beni culturali e altri oggetti siriani rimossi illegalmente dalla Siria a partire dal 15 marzo 2011. Il Consiglio dell'Unione europea con la decisione 2015/837/PESC si è allineata con la risoluzione ONU citata applicando tale decisione a oggetti rimossi illegalmente dalla Siria a partire dal 15 marzo 2011;
Martin Griffiths, presentando il recente Rapporto al Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha ribadito: «Questo mese segna l'11° anno di guerra, distruzione e crisi umanitaria imposti al popolo siriano. La devastazione in Siria ha pochi paralleli nella storia recente. Più di 350.000 persone sono state uccise e quasi 14 milioni di persone sono state sfollate dalle loro case. I servizi di base sono stati distrutti. Dall'inizio del conflitto sono nati cinque milioni di bambini, che non conoscono altro che sofferenza e guerra»;
in ultimo, con la dichiarazione citata, si chiede che il piano semestrale delle Nazioni Unite per le operazioni umanitarie venga attuato richiamando l'attenzione sui progetti di ripresa a sostegno della produzione alimentare e per la consegna trasversale di aiuti nel nord-ovest della Siria. È stato pure ribadito da Griffiths che le nostre responsabilità, non sono ancora finite e anzi, c'è bisogno ora di maggiore supporto;
la recente audizione di Imran Riza, Coordinatore umanitario ONU per la Siria presso la III Commissione della Camera dei deputati, nonché gli incontri bilaterali svolti al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale il 30 marzo 2022, hanno riportato in agenda la situazione in Siria e la necessità impellente di agire con maggiore incisività;
la Viceministra Marina Sereni, in un'intervista del 30 marzo 2022, ha dichiarato: «C'è anche il raggiungimento del traguardo del 0,7 per cento del Pil da impiegare nella cooperazione allo sviluppo. (...) La scadenza è il 2030 e l'Italia è molto indietro rispetto a Francia, Germania e Spagna. Dobbiamo accelerare. Il bilancio 2022 propone un graduale aumento, ma possiamo fare di più e soprattutto renderlo vincolante. Da oggi la curva deve gradualmente continuare a salire.»;
i fatti citati mostrano in maniera evidente che la Siria versa in una gravissima crisi, economica, politica e sociale, risultato del conflitto protrattosi per oltre un decennio, e il sostegno della comunità internazionale risulta ancora profondamente necessario, specialmente laddove l'intero Paese non è in grado di assicurare la necessaria copertura di servizi di base;
il prossimo 9 e 10 maggio si svolgerà a Brussels la 6° «Conference on Supporting the Future of Syria and the region», organizzata dall'Unione europea a cui parteciperanno, membri di governi, organizzazioni internazionali e membri della società civile siriana,
impegna il Governo:
a rafforzare la cooperazione internazionale in ambito umanitario in Siria, con particolare riguardo ad interventi di «early recovery» volti a migliorare la resilienza e l'accesso ai servizi di base della popolazione siriana, a partire da quella più vulnerabile, donne e minori, sfollati interni e persone con disabilità;
ad aumentare, o almeno confermare, il contributo dell'Italia per la Siria, alla Pledging Conference del prossimo 10 maggio a Bruxelles, incrementando i fondi destinati alla cooperazione per consentire di far fronte al conseguente impegno finanziario;
a valutare iniziative volte alla conservazione del patrimonio culturale e archeologico della Siria inclusa l'implementazione di contingenti di sicurezza a ripresa degli impegni assunti dal 2016 a seguito della distruzione del sito archeologico di Palmira, della città di Aleppo e Apamea;
a promuovere una discussione, in seno all'Unione europea rispetto all'opportunità di effettuare una valutazione sull'impatto del regime sanzionatorio soprattutto per quanto riguarda gli effetti non intenzionali sugli aiuti umanitari e le condizioni di vita della popolazione, in particolare di quella vulnerabile;
a sostenere tutte le iniziative utili alla tutela del pluralismo religioso, con particolare attenzione ai cristiani.
(7-00826) «Ehm, Sarli, Emiliozzi».