X Commissione

Attività produttive, commercio e turismo

Attività produttive, commercio e turismo (X)

Commissione X (Attività produttive)

Comm. X

Attività produttive, commercio e turismo (X)
SOMMARIO
Giovedì 21 aprile 2022

SEDE CONSULTIVA:

Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta. C. 183-B Gallinella, approvata dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XIII Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) ... 108

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 113

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-07912 Vallascas: Per la convocazione di un tavolo di crisi nazionale concernente i livelli occupazionali dello stabilimento Pfizer di Catania ... 111

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 113

5-07913 Benamati: Iniziative di competenza per assicurare continuità produttiva alle aziende italiane legate alla Russia e colpite dagli effetti delle sanzioni applicate in conseguenza dell'aggressione militare in Ucraina ... 111

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 115

5-07914 Moretto: Sull'attuazione delle disposizioni per la tutela e la valorizzazione delle imprese della ceramica artistica e del vetro artistico di Murano previste nella legge di bilancio per il 2022 ... 111

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 116

5-07915 De Toma: Ulteriori iniziative di competenza a sostegno dei comparti produttivi per evitare che i maggiorati oneri energetici provochino aumenti dei prezzi finali al consumo inducendo effetti recessivi ... 112

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 117

5-07916 Masi: Sui tavoli di crisi concernenti l'industria aeronautica del Mezzogiorno ... 112

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) ... 119

X Commissione - Resoconto di giovedì 21 aprile 2022

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 21 aprile 2022. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIARRIZZO.

  La seduta comincia alle 13.35.

Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta.
C. 183-B Gallinella, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Lucia SCANU (CI), relatrice, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza alla XIII Commissione sulla proposta di legge recante disposizioni per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta (C. 183-B Gallinella, approvata dalla Camera e modificata dal Senato). Ricorda che la X Commissione, in occasione dell'esame in prima lettura, nella seduta dell'11 ottobre 2018 ha espresso parere favorevole con condizioni sulla proposta di legge C. 183, recante «Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta, a chilometro zero o utile e di qualità», poi approvata dall'Assemblea della Camera il 17 ottobre 2018.
  Fa presente che nel corso dell'esame al Senato sono state apportate alcune modifiche agli otto articoli di cui si compone il testo. Preannuncia che nell'illustrare il testo si soffermerà brevemente, in particolare, sulle novità introdotte dal Senato mentre rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici per ogni ulteriore approfondimento.
  Evidenzia quindi che l'articolo 1, modificato dal Senato definisce, al comma 1, le finalità, e limita il perimetro di applicazione delle norme ai soli prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta, che consistono nella valorizzazione e promozione dei predetti prodotti, nel favorirne il consumo e nel garantire un'adeguata informazione al consumatore sulla loro origine e specificità. Le restanti disposizioni sono immutate.
  Sottolinea che l'articolo 2, modificato dal Senato, reca le definizioni. Il comma 1, lettera a), con riferimento ai prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero rinvia, per l'individuazione dei prodotti agricoli, a quelli elencati nell'Allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, mentre, per i prodotti alimentari, fa riferimento a quanto previsto dall'articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002. Tali prodotti si considerano a chilometro zero quando provengono da luoghi di produzione e di trasformazione della materia prima agricola (o delle materie prime agricole primarie) posti a una distanza non superiore a 70 chilometri dal luogo di vendita, o comunque provenienti dalla stessa provincia del luogo di vendita (modifica aggiunta dal Senato), dal luogo di consumo in caso di servizi di ristorazione. Sono compresi tra di essi, a determinate condizioni, anche i prodotti della pesca nelle acque interne e lagunari. Ai sensi del comma 1 lettera b), sono prodotti agricoli e alimentari nazionali (parola aggiunta dal Senato) provenienti da filiera corta i prodotti la cui commercializzazione è caratterizzata dall'assenza di intermediari commerciali o dalla presenza di un solo intermediario tra produttore e consumatore finale.
  Ricorda che l'articolo 3 prevede che lo Stato, le regioni e gli enti locali possono prevedere misure per favorire l'incontro diretto tra produttori e i soggetti gestori, pubblici e privati, della ristorazione collettiva.
  Fa presente che l'articolo 4, modificato dal Senato, disciplina la vendita dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta. Il comma 1, introdotto dal Senato, stabilisce che i comuni riservano almeno il 30 per cento del totale dell'area destinata al mercato (e, per la pesca, delle aree prospicienti i punti di sbarco) agli imprenditori agricoli esercenti la vendita diretta dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero o a filiera corta. Al comma 2, si prevede che, in caso di apertura di mercati agricoli di vendita diretta, i comuni possano riservare agli imprenditori agricoli che vendono prodotti a chilometro zero o a filiera corta appositi spazi all'interno delle aree del mercato. Inoltre, un ulteriore periodo del comma in esame, introdotto dal Senato, riconosce agli stessi imprenditori agricoli la possibilità di realizzare tipologie di mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli di cui si discute. Il comma 3 specifica che le regioni e gli enti locali, previa intesa con le associazioni di rappresentanza del commercio e della grande distribuzione, possono favorire la destinazione di particolari aree all'interno dei supermercati destinate alla vendita di tali prodotti.
  Segnala che l'articolo 5, modificato dal Senato, prevede l'istituzione dei loghi «chilometro zero» e «filiera corta». In particolare, il comma 1, statuisce che con decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali – da adottarsi entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente proposta di legge di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze e con quello dello Sviluppo economico e sentita la Conferenza Unificata – siano istituiti: il logo «chilometro zero» e il logo «filiera corta». Spetta allo stesso decreto definire le condizioni e le modalità di attribuzione del logo, le modalità di verifica e attestazione della provenienza territoriale, gli adempimenti relativi alla tracciabilità, nonché le modalità con cui fornire una corretta informazione al consumatore. Il comma 2, chiarisce che il logo è esposto nei luoghi di vendita diretta, nei mercati, negli esercizi commerciali o di ristorazione o di somministrazione (modifica aggiunta dal Senato) e all'interno dei locali, in spazi espositivi appositamente dedicati. Può essere pubblicato in piattaforme informatiche di acquisto o distribuzione che forniscono i prodotti oggetto della proposta di legge in esame. Il comma 3 precisa, inoltre, che il logo non può essere apposto sui prodotti, sulle loro confezioni e su qualsiasi imballaggio utilizzato per la vendita.
  Evidenzia poi che l'articolo 6, modificato dal Senato, disciplina la promozione dei prodotti a chilometro zero e provenienti da filiera corta nella ristorazione collettiva. A tale fine si interviene sull'articolo 144 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), sostituendone il primo comma. Viene previsto, quindi, che per i servizi di ristorazione la valutazione dell'offerta tiene conto, della qualità dei prodotti alimentari, con particolare riferimento a quella di prodotti biologici, tipici e tradizionali e di prodotti a denominazione protetta e indicazione geografica tipica, del rispetto delle disposizioni ambientali in materia di green economy, dei criteri ambientali minimi pertinenti, della qualità della formazione degli operatori e della provenienza da operatori dell'agricoltura biologica e sociale. Con riferimento alla modifica effettuata dal Senato, si ricorda, che essa consiste nella soppressione del riferimento del criterio di premialità (nel testo approvato dalla Camera era stato previsto che l'utilizzo dei prodotti a chilometro zero o provenienti da filiera corta venisse considerato, a parità di offerta, criterio di premialità rispetto agli altri prodotti di qualità, quali i prodotti biologici, tipici o tradizionali, i prodotti a denominazione protetta e quelli provenienti dall'agricoltura sociale).
  Segnala altresì che l'articolo 7, modificato dal Senato, prevede le sanzioni. Nel dettaglio, il comma 1, statuisce che, chiunque utilizzi le definizioni previste all'articolo 2 della presente proposta di legge o i loghi di cui all'articolo 5 in maniera non conforme è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.600 euro a 9.500 euro (la modificata operata dal Senato consiste in una definizione più puntuale della condotta illecita). I successivi commi da 2 a 5, aggiunti dal Senato, introducono ulteriori disposizioni volte a disciplinare le sanzioni. In particolare, il comma 2 affida alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano le funzioni di controllo e di irrogazione delle stesse sanzioni. Il comma 4, stabilisce poi che, limitatamente ai prodotti della pesca e dell'acquacoltura, la competenza per le attività di controllo e accertamento delle infrazioni spetta al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che si avvale, a tal fine, del Corpo delle capitanerie di porto.
  Ricorda, infine, che l'articolo 8 disciplina le abrogazioni ed è sostanzialmente invariato salvo una modifica di coordinamento con la modificazione già descritta relativa all'articolo 1 del testo all'esame che limita il perimetro di applicazione delle norme ai soli prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta, ovvero la soppressione delle parole «o utile».
  Nessuno chiedendo di intervenire, formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 13.40.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 21 aprile 2022. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIARRIZZO. – Interviene, in videoconferenza, il viceministro dello sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin.

  La seduta comincia alle 13.40.

  Andrea GIARRIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-07912 Vallascas: Per la convocazione di un tavolo di crisi nazionale concernente i livelli occupazionali dello stabilimento Pfizer di Catania.

  Maria Laura PAXIA (MISTO) illustra, nella sua qualità di cofirmataria, l'interrogazione in titolo sottolineando che essa intende rappresentare soprattutto la situazione dei 130 dipendenti a tempo indeterminato e dei 110 lavoratori interinali coinvolti che si trovano innanzi alla prospettiva di licenziamento. Segnala che finora non è riuscita a ottenere una valida interlocuzione con l'Esecutivo e che anche il Tavolo di crisi convocato dalla regione Sicilia lo scorso 9 marzo non ha, al momento, prodotto risultati.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Maria Laura PAXIA (MISTO), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta. Osserva infatti che i citati investimenti di Pfizer sono comunque noti da tempo e che, peraltro, sono sensibilmente inferiori a quelli concernenti gli anni passati. Esprime la speranza che il Tavolo di crisi possa effettivamente portare da qualche parte e approdare a risultati positivi. Auspica, in particolar modo, che il Ministero voglia fornire tutto il proprio appoggio per una rapida e felice conclusione della vicenda. Concludendo sottolinea che per il momento i lavoratori coinvolti si trovano in una posizione precaria dovendo fare affidamento sui dati che sono stati resi noti.

5-07913 Benamati: Iniziative di competenza per assicurare continuità produttiva alle aziende italiane legate alla Russia e colpite dagli effetti delle sanzioni applicate in conseguenza dell'aggressione militare in Ucraina.

  Nicola PELLICANI (PD), nella sua qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Nicola PELLICANI (PD), replicando, ringrazia il viceministro per la risposta fornita ma ritiene doveroso evidenziare l'urgente necessità di intervenire con decisione adottando misure che favoriscano la continuità delle attività delle aziende interessate e tutelino i livelli occupazionali. Auspica quindi che le misure preannunciate dal rappresentante del Governo possano essere adottate già nei prossimi provvedimenti e avverte che il suo gruppo politico intende esercitare ogni azione di controllo per assicurarsi che ciò avvenga effettivamente nel breve periodo.

5--07914 Moretto: Sull'attuazione delle disposizioni per la tutela e la valorizzazione delle imprese della ceramica artistica e del vetro artistico di Murano previste nella legge di bilancio per il 2022.

  Sara MORETTO (IV), intervenendo da remoto, rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo rinviando alla lettura del testo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Sara MORETTO (IV), replicando, si dichiara senz'altro soddisfatta per la parte della risposta concernente lo stato dell'iter di adozione del decreto attuativo necessario allo sblocco delle risorse in favore delle imprese di cui all'interrogazione in titolo. Osserva, tuttavia, che anche in questo caso si ripete una storia ormai solita quella cioè della ritardata adozione degli strumenti regolamentari necessari a dar corso a una disposizione di legge. Ricorda infatti che a distanza di mesi dall'entrata in vigore della norma primaria il decreto attuativo è ancora in corso d'opera e che forse in questi pochi mesi qualche vetreria ha dovuto chiudere – spera solo provvisoriamente – mentre per quelle imprese le risorse, previste ma non ancora disponibili, potevano, e possono, rappresentare una boccata d'ossigeno. Auspica quindi che quanto prima sia possibile l'effettiva erogazione dei previsti sostegni per le imprese della ceramica artistica e del vetro artistico che si sono viste assai danneggiate prima dalla spirale in aumento dei costi dell'energia e poi dalle conseguenze della guerra in Ucraina.

5-07915 De Toma: Ulteriori iniziative di competenza a sostegno dei comparti produttivi per evitare che i maggiorati oneri energetici provochino aumenti dei prezzi finali al consumo inducendo effetti recessivi.

  Massimiliano DE TOMA (FDI) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo rinviando alla lettura del testo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Massimiliano DE TOMA (FDI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto perché, come ritiene sembri affermare il Governo, quelle elencate sono misure emergenziali e insufficienti. Evidenzia che l'aumento dei costi dell'energia per le imprese di filiera avrà certamente negative ricadute a carico delle stesse imprese e dei cittadini con effettivi rischi recessivi. Ritiene che misure di sostegno dovranno andare ad aiutare le imprese più colpite. Tra di esse ricorda le imprese di filiera connesse al metano che praticamente sono state messe quasi fuori mercato per i costi alle stelle che hanno dovuto sopportare. A mero titolo di esempio ricorda che nel primo trimestre dell'anno è stata registrata una fortissima riduzione delle immatricolazioni. Conclude sottolineando che il Governo dovrebbe fare ogni sforzo per sostenere concretamente tutti i comparti produttivi del Paese, in specie le aziende che si trovano in maggiori difficoltà, anche al fine di evitare che i maggiori oneri energetici sostenuti dalle filiere produttive siano trasferiti in capo ai consumatori con il rischio di una spirale recessiva.

5-07916 Masi: Sui tavoli di crisi concernenti l'industria aeronautica del Mezzogiorno.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), nella sua qualità di cofirmatario, rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo rinviando alla lettura del testo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta ed evidenzia la necessità di adottare quanto prima un piano lungimirante per un settore produttivo e un territorio che sembrano essere stati dimenticati, a volte, dalla politica. Ricorda che la vulnerabilità del settore, in specie nei territori del Mezzogiorno, era visibile ben prima che si manifestasse l'emergenza pandemica e l'attuale crisi, essendo presenti da tempo fattori strutturali negativi. Conclude dichiarando di voler registrare con ottimismo gli auspici espressi dal rappresentante del Governo.

  Andrea GIARRIZZO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.10.

X Commissione - giovedì 21 aprile 2022

ALLEGATO 2

5-07912 Vallascas: Per la convocazione di un tavolo di crisi nazionale concernente i livelli occupazionali dello stabilimento Pfizer di Catania.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Gli Onorevoli interroganti con il question time in parola, descrivono la situazione che si è venuta a creare nello stabilimento della Wyeth Lederle SpA di Catania, ora gruppo Pfizer, specializzato nella produzione di antibiotici parenterali di prima linea per uso ospedaliero, penicillinici e non penicillinici, che, attualmente, hanno subito un calo di richiesta.
  Com'è noto, infatti, il Gruppo Pfizer ha deciso di effettuare un piano di ridimensionamento nel proprio stabilimento di Catania, necessari alla luce del calo della domanda dei volumi produttivi dei citati antibiotici.
  Ciò premesso, voglio ricordare che quando si è insediato al Ministero dello sviluppo economico il Ministro On. Giancarlo Giorgetti ha cercato di rimettere ordine nella gestione delle attività dotandola di competenze professionali qualificate e funzionali a individuare strumenti innovativi per favorire azioni di reindustrializzazione e riconversione, e nello stesso tempo dando alla struttura una regolamentazione dell'operato.
  La nostra economia, già impattata pesantemente dalla pandemia e dalla transizione ecologica, deve ora affrontare i riflessi della crisi dell'Ucraina, che probabilmente farà aumentare il fenomeno delle crisi; appare quindi evidente la funzionalità della Direttiva del 14 ottobre scorso, dove all'articolo 1 viene stabilito quali siano i requisiti per l'istituzione di un tavolo di crisi a livello nazionale, che non ricorrerebbero allo stato nel caso di specie.
  La vertenza, di conseguenza, come più volte si è rappresentato in altre sedi parlamentari ed è stato riferito dallo stesso Ministro dello sviluppo economico nonché dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali in Aula Camera, è seguita a livello locale (dov'è attivo un apposito tavolo istituzionale).
  Nel corso degli incontri dei citati tavoli il rappresentante dell'azienda avrebbe precisato che la strategia del Gruppo Pfizer non prevede la dismissione dello stabilimento di Catania, e che, peraltro, saranno effettuati investimenti per un intervento di modernizzazione per la ristrutturazione del sito.
  Capisco perfettamente l'apprensione e l'attenzione di tutti, ma sono fiducioso che il tavolo di crisi aperto dalla regione Sicilia possa individuare le soluzioni più opportune, atte a salvaguardare e rilanciare il sito in parola, nonché a tutelare i lavoratori coinvolti.
  Se ciò non dovesse avvenire, rimane la massima disponibilità, insieme al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e agli altri Ministeri coinvolti, per valutare le misure adeguate per la risoluzione della vertenza, anche nel quadro delle misure recentemente introdotte dalla legge di bilancio, che hanno implementato strumenti per la riqualificazione e la risoluzione delle crisi transitorie, con l'obiettivo di evitare l'interruzione strutturale dei rapporti di lavoro.
  Vorrei tranquillizzare anche l'onorevole interrogante rispetto all'attenzione che il Governo riserva esattamente alla zona di Catania, dove sono previsti investimenti strategici di portata nazionale e anche internazionale.
  A riguardo, infatti, informo che sono attivi i Contratti di sviluppo che rappresentano un importante strumento di sostegno alle imprese, in grado di favorire la realizzazione di rilevanti investimenti produttivi e di ricerca e sviluppo, anche in un'ottica di rilancio e riconversione di strutture esistenti. Tale strumento, invero, recentemente
è stato rifinanziato con importanti risorse di provenienza sia comunitaria che nazionale, e pone una particolare attenzione proprio al settore farmaceutico. Da segnalare, in tal senso, le assegnazioni effettuate con provvedimenti del Ministro dello sviluppo economico del 15 aprile 2020 e del 5 marzo 2021 (per complessivi 350 milioni di euro) in favore del settore biomedicale e della telemedicina in un'ottica di contrasto alla pandemia da COVID-19, nonché il recente bando sulle «filiere produttive», finanziato con le risorse del PNRR (per complessivi 750 milioni di euro), che individua tra le filiere strategiche anche quella farmaceutica.
  Con riferimento specifico al territorio di Catania, si evidenzia inoltre che è stato attratto, sempre attraverso lo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo, un importante investimento produttivo che riveste, per la dimensione finanziaria dello stesso e per il settore produttivo di riferimento (energie rinnovabili), una rilevanza strategica che travalica i confini nazionali e che consentirà di perseguire gli obiettivi ambientali fissati dal PNRR a livello unionale. Detto investimento sarà in grado di produrre positivi effetti sullo sviluppo economico territoriale, con evidenti ripercussioni anche sugli aspetti più strettamente occupazionali.

ALLEGATO 3

5-07913 Benamati: Iniziative di competenza per assicurare continuità produttiva alle aziende italiane legate alla Russia e colpite dagli effetti delle sanzioni applicate in conseguenza dell'aggressione militare in Ucraina.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Gli Onorevoli interroganti con il question time in parola, descrivono la situazione che si è venuta a creare nello stabilimento della Superjet International, società italiana detenuta al 90 per cento dalla compagnia russa United Aircraft Corporation (UAC) e al 10 per cento da Leonardo Finmeccanica, ed è attiva nel settore della produzione, allestimento e servizi di manutenzione di velivoli ad uso civile.
  L'azienda ha la sua sede principale nel perimetro aeroportuale di Tessera-Venezia – sul cui sito insistono anche presidi aziendali della Divisione Elicotteri e della Divisione Velivoli Leonardo e occupa attualmente, oltre all'indotto, 144 dipendenti diretti, impiegati in attività di manutenzione dei velivoli, assistenza clienti, addestramento piloti e altre attività di supporto alla vendita, di cui ad oggi, n. 12 dipendenti di SJI sono distaccati presso Leonardo s.p.a.
  Orbene, la compagnia, che aveva già subito gli effetti economici negativi dalla pandemia (che aveva fermato l'attività di gran parte delle compagnie aeree), ora starebbe subendo ulteriori conseguenze a causa dell'attuale conflitto bellico.
  In relazione a tali prospettive, le organizzazioni sindacali hanno di recente richiesto l'attivazione di un tavolo di crisi alla regione Veneto, al fine di valutare e individuare le opportune iniziative, anche attraverso la predisposizione normativa di forme di ammortizzatori sociali specifici e dedicati a questa situazione, per contenere l'emergenza e salvaguardare i posti di lavoro.
  In effetti, sentito a riguardo il Ministero del lavoro e delle politiche sociali lo stesso ha riferito che con proprio decreto direttoriale dello scorso 19 aprile è stata autorizzata, per il periodo dal 19 aprile 2022 al 19 agosto 2022, la corresponsione del trattamento di integrazione salariale per tutti i 140 lavoratori della società in questione, per i quali è stato stipulato, in data 04 aprile 2022, un contratto di solidarietà della durata di 4 mesi.
  Orbene, fermo restando le competenze degli altri Ministeri coinvolti sul tema oggetto del question time e sulle decisioni relative all'applicazione delle sanzioni alla Russia da parte dell'UE, si condivide la preoccupazione relativa ai danni che le imprese e i lavoratori coinvolti possono subire.
  A riguardo, per quanto di competenza del Ministero dello sviluppo economico, ricordo che dal 9 marzo sono stati attivati appositi incontri, da parte della Task Force appositamente istituita presso il Ministero, con le associazioni dei settori industriali e produttivi maggiormente colpiti dall'emergenza. Inoltre, attualmente sono allo studio da parte del Governo apposite misure di sostegno per le imprese maggiormente danneggiate dal conflitto bellico, che saranno valutate nel quadro della compatibilità dell'Unione europea.
  Tali nuove misure di sostegno, economiche e normative, si aggiungeranno a quanto fatto finora per sostenere le nostre imprese colpite prima dalla pandemia da Covid-19 ed ora dal conflitto bellico, eventi che hanno fermato, tra l'altro, quasi completamente, per molti mesi, l'aviazione civile, componente irrinunciabile della vita moderna, che concorre allo scambio di merci e persone e allo sviluppo economico globale.

ALLEGATO 4

5-07914 Moretto: Sull'attuazione delle disposizioni per la tutela e la valorizzazione delle imprese della ceramica artistica e del vetro artistico di Murano previste nella legge di bilancio per il 2022.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'atto in parola si richiama l'articolo 1, comma 702 della Legge di Bilancio 2022 (legge n. 234 del 2021), il quale interviene a sostegno della filiera del settore delle vetrerie di Murano, al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalla pandemia e dagli aumenti dei costi energetici, nonché di scongiurare il fermo produttivo delle fornaci e, al contempo, tutelare un marchio di eccellenza nel mondo. Specificamente, il comma 702 istituisce, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, un fondo con una dotazione di 5 milioni di euro per l'anno 2022, da destinare alle imprese operanti nel settore della ceramica artistica e del vetro artistico di Murano.
  Alla legge in parola, ha fatto seguito il Tavolo sul «caro bollette», tenutosi il 19 gennaio scorso presso il Ministero dello sviluppo economico con diverse associazioni datoriali – tra le quali anche Assovetro – per valutare l'impatto dei costi dell'energia sul sistema produttivo.
  Il citato articolo 1, comma 702 prevede che, con decreto MiSE siano individuati i criteri e le modalità di riparto delle risorse stanziate, nonché le modalità di recupero e di eventuale riassegnazione delle risorse non utilizzate.
  Orbene, il decreto ministeriale in parola è stato sottoscritto lo scorso 29 marzo ed è stato inviato alla Corte dei Conti e all'Ufficio centrale di bilancio (UCB) presso il Ministero dello sviluppo economico, per la registrazione, in data 31 marzo scorso. Una volta ottenuto il riscontro positivo da parte degli organi di controllo, il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sul sito istituzionale del MiSE. Da quel momento, sarà possibile per le imprese inviare le domande di agevolazione a fondo perduto.
  In conclusione, vorrei ricordare che il Governo pone attenzione costante al protrarsi della situazione di crisi e delle sue evoluzioni prospettiche, dove l'aumento dei costi energetici si somma all'aumento e alla difficoltà di approvvigionamento di materie prime e prodotti di base e dove la crisi internazionale in corso si somma alla recente crisi pandemica.
  Per questo motivo, gli interventi del Governo non si limitano ad uno specifico settore, ma si estendono in modo trasversale a tutela e sostegno dell'intero sistema produttivo nazionale.
  Per quello che riguarda specificamente il tema dell'approvvigionamento energetico e il conseguente rincaro, il Ministero della transizione ecologica sta monitorando con attenzione l'evoluzione delle dinamiche di mercato e dei prezzi all'ingrosso di energia elettrica e gas, con lo scopo di adottare, ed eventualmente reiterare, le misure più opportune al fine di scongiurare impatti significativi sulla ripresa economica, tenendo conto delle esigenze e delle peculiarità del sistema industriale e dei suoi comparti, quale quello del vetro, fondamentali per il Made in Italy e per l'economia nazionale nel suo insieme.

ALLEGATO 5

5-07915 De Toma: Ulteriori iniziative di competenza a sostegno dei comparti produttivi per evitare che i maggiorati oneri energetici provochino aumenti dei prezzi finali al consumo inducendo effetti recessivi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Gli Onorevoli interroganti chiedono iniziative a sostegno del sistema produttivo in conseguenza dell'aumento degli oneri energetici, aggravati dalla crisi pandemica e dalla guerra in Ucraina.
  A riguardo, com'è stato già riferito in altre sedi parlamentari in occasione di altri question time, si rappresenta che numerose sono le misure poste in essere dal Governo per far fronte alle criticità scaturite dalle succitate situazioni emergenziali.
  A titolo esemplificativo, si ricorda che nel settore dell'energia e del gas, si è intervenuti con specifiche disposizioni a livello nazionale: si pensi al decreto-legge n. 130 del 2021, con il quale sono state adottate misure specifiche di contenimento dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale, non esaustive naturalmente.
  In continuità con questo intervento, la Legge di Bilancio 2022 (legge n. 234 del 2021) ha previsto disposizioni volte a contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale. In particolare, richiamo il Fondo per il sostegno alla transizione industriale da 150 milioni di euro istituito presso il Ministero dello sviluppo economico, rivolto alle imprese che operano in settori ad alta intensità energetica.
  Novità sono state introdotte anche con il decreto-legge «Sostegni ter» (decreto-legge n. 4 del 2022), il cui Titolo III è interamente dedicato alle «Misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica».
  Ricordo, ancora, il decreto-legge Energia (decreto-legge n. 17 del 2022). Le misure ivi previste ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 saranno destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte invece a sostegno delle filiere produttive. L'obiettivo del citato provvedimento non è solo quello di calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche, ma anche quello di prevenire analoghe emergenze future.
  Ancora, il nuovo decreto-legge Energia (decreto-legge n. 21 del 2022) prevede numerose novità contro il caro bollette e la riduzione delle accise su benzina e gasolio. Quest'ultimo decreto ha portato le risorse finora complessivamente stanziate per l'obiettivo in parola a circa 20 miliardi di euro. Tra le varie novità, ricordo l'azzeramento degli oneri di sistema per le utenze elettriche domestiche e le imprese e la riduzione per le utenze del gas per le quali l'IVA è stata portata al 5 per cento. Ricordo il credito d'imposta per i consumatori industriali energivori fino al 25 per cento dell'incremento dei costi di fornitura di elettricità e fino al 20 per cento dell'incremento dei costi di fornitura del gas naturale, con riferimento ai primi due trimestri del 2022. Ricordo infine il taglio del costo delle accise dei carburanti di 25 centesimi sino a fine aprile e i buoni benzina esentasse fino a 200 euro per i dipendenti di aziende.
  Com'è noto, si tratta di misure prevalentemente di natura emergenziale non sufficienti, in alcune situazioni, a compensare i rincari in atto. Pertanto, come comunicato anche a seguito dell'approvazione del Documento di Economia e Finanza 2022, verranno stanziate ulteriori risorse, dedicate a rifinanziare le misure temporanee finora introdotte e ad introdurne di nuove, anche per sostenere quei soggetti che finora non hanno potuto integralmente beneficiare
degli interventi previsti dalla legislazione vigente.
  Agli interventi già in vigore infatti si devono affiancare misure di lungo periodo, a carattere necessariamente strutturale, nonché una strategia euro-unitaria che punti all'autonomia strategica dell'Unione europea sull'energia.
  Infine, si rappresenta che il Ministero dello sviluppo economico si è fatto promotore della creazione di una Task force (TFIRU) a supporto di tutte quelle imprese operanti in Russia ed Ucraina, al fine di monitorare e valutare i contraccolpi del conflitto sulle filiere produttive e sui prezzi delle materie prime. Nell'intento di offrire il massimo supporto alle imprese italiane che operano nelle zone interessate dal conflitto, la Task force ha il compito di fornire informazioni e risposte alle richieste di sostegno e di assistenza. La Task force sta lavorando per individuare le possibili misure volte ad assicurare la continuità produttiva delle imprese in quelle zone ed affrontare le varie emergenze, prima fra tutte quella energetica e quella relativa all'aumento dei prezzi delle materie prime.
  In conclusione, ribadisco dunque la massima attenzione del Governo nell'arginare le criticità che le imprese italiane stanno affrontando a causa del rincaro in atto e che sono allo studio ulteriori misure per calmierare i prezzi, che vedranno la luce nelle prossime settimane.

ALLEGATO 6

5-07916 Masi: Sui tavoli di crisi concernenti l'industria aeronautica del Mezzogiorno.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione in esame si chiedono chiarimenti sulle iniziative in via di adozione a sostegno dell'industria aeronautica italiana, con particolare riferimento ai siti produttivi situati nel Mezzogiorno d'Italia.
  Con un valore di oltre 10 miliardi di euro, oltre 180.000 addetti in tutta la filiera produttiva e con quasi il 100 per cento di export per i suoi prodotti civili, l'industria aeronautica italiana – quarta in Europa e settima nel mondo – è senz'altro un punto di riferimento in un mercato globale di alta tecnologia e alto valore aggiunto, ed è leader mondiale in settori specifici, come quelli degli elicotteri civili, gli aerei regionali e la propulsione aeronautica.
  Prima della pandemia, il settore godeva di una congiuntura di forte espansione: molte compagnie aeree mondiali stavano ampliando e rinnovando le loro flotte, per adeguarle alle nuove tecnologie e a flussi di turismo sempre più massicci da oriente a occidente.
  Negli ultimi decenni, il comparto aeronautico si è sviluppato anche grazie al supporto dei finanziamenti pubblici previsti dalla legge n. 808 del 1985, che hanno incentivato e stimolato i progetti di ricerca e di sviluppo delle imprese e che hanno attratto investimenti privati.
  Per la parte di competenza, si rappresenta che in seno al MiSE è stato ricostituito, per il triennio 2021-2023 il Comitato per lo sviluppo dell'Industria Aeronautica, previsto dall'articolo 2 della legge n. 808 del 1985, che ha proprio il compito di valutare i programmi di innovazione e ricerca presentati dalle imprese del settore.
  La prima la crisi da COVID-19 e poi il conflitto bellico hanno colpito, in modo imprevedibile e sconvolgente, ogni settore produttivo, fermando tra l'altro anche l'aviazione civile. A ciò si sono aggiunte le sfide della decarbonizzazione del trasporto aereo, della digitalizzazione e della automazione produttiva.
  In conclusione, si evidenzia che il Ministero dello sviluppo economico è impegnato attivamente nel mettere a disposizione gli strumenti più idonei ad attrarre gli investimenti nel nostro Paese in tutti i settori produttivi (compreso quello aeronautico), nel monitoraggio delle possibili iniziative utili a risolvere tempestivamente le crisi presenti sul territorio e, ove ne sussistano le condizioni, è pronto ad intervenire attivamente per favorire il rilancio delle imprese maggiormente colpite dall'emergenza in atto.
  Il rischio che si corre in questo momento, infatti, non è solo in termini occupazionali, ma è anche di perdere quella leadership e quel know how avanzato che caratterizza l'aerospazio italiano sul panorama internazionale, e questo è quello che il Governo vuole evitare con le nuove misure di sostegno, economiche e normative, in fase di predisposizione.