IX Commissione
Trasporti, poste e telecomunicazioni
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
Commissione IX (Trasporti)
Comm. IX
Proposta di nomina dell'arch. Giuseppe Leoni a presidente dell'Aero Club d'Italia. Nomina n. 109 (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 96
Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta. C. 183-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla XIII Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) ... 99
ALLEGATO 1 (Parere approvato) ... 102
Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – anno 2021. Doc. CCLXIII, n. 1 (Seguito dell'esame e conclusione – Approvazione della risoluzione 8-00168) ... 100
ALLEGATO 2 (Risoluzione approvata) ... 102
Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura. Testo unificato C. 2049 ed abb. (Parere alla XIII Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) ... 100
ALLEGATO 3 (Parere approvato) ... 106
ATTI DEL GOVERNO
Giovedì 21 aprile 2022. — Presidenza del vicepresidente Diego SOZZANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e la mobilità sostenibili, Giancarlo Cancelleri.
La seduta comincia alle 13.40.
Proposta di nomina dell'arch. Giuseppe Leoni a presidente dell'Aero Club d'Italia.
Nomina n. 109.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviata da ultimo nella seduta del 20 aprile.
Diego SOZZANI, presidente, comunica che la Presidenza della Camera, consultata dalla presidente Paita, ha confermato la sussistenza dei presupposti formali per l'assegnazione della richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina. Non compete invece alla Presidenza della Camera ogni altra valutazione sulla stessa, valutazione che è rimessa esclusivamente alla Commissione in sede di esame della proposta, potendo a tal fine interloquire con il Governo.
Ricorda poi che, trattandosi di votazione riguardante persone nell'ambito di un procedimento di nomina, il parere che la Commissione è chiamata ad esprimere ha carattere puntuale – dovendo il dispositivo limitarsi all'indicazione «favorevole» o «contrario» – e non può essere corredato di condizioni o osservazioni.
Roberto ROSSO (FI), relatore, osserva in primo luogo che è quasi un mese che la Commissione è impegnata nell'esame della proposta di nomina in oggetto.
Rileva poi, in particolare, che il presidente dell'AeCI è nominato su designazione dell'assemblea del medesimo ente, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con i Ministri dell'interno, della difesa e dell'economia e delle finanze; che l'assemblea dell'Aero Club d'Italia con delibera n. 5 del 26 giugno 2021 ha designato quale presidente dell'ente, per il quadriennio 2021-2025, l'arch. Giuseppe Leoni; che il presidente, ai sensi dell'articolo 26 dello statuto, vigente alla data dell'elezione, dura in carica quattro anni e può essere nominato consecutivamente per non più di tre mandati consecutivi; che allo stato, come dichiarato dal presidente nominato, non sono in essere situazioni ritenute di responsabilità amministrativa e altre processuali a proprio carico; che il parere inerente la nomina del presidente dell'AeCI è stato richiesto ai sensi della legge n. 14 del 1978.
Ricorda dunque che nel corso del dibattito sono emerse principalmente due questioni: il concerto dei Ministeri e la necessità di adeguare lo statuto dell'ente alle disposizioni di legge.
Per quanto riguarda il concerto dei Ministeri, ricorda che alle amministrazioni ministeriali vigilanti non compete alcuna discrezionalità, una volta constatato che il presidente designato dall'assemblea è in possesso dei requisiti previsti per la nomina e che il procedimento di designazione di competenza dell'assemblea si è svolto legittimamente. I Ministeri interessati alla concertazione hanno espresso il proprio nulla osta o, come nel caso del Ministero della difesa, pur avendo segnalato alcune osservazioni, comunque precedenti al nulla osta del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, non hanno espresso una palese contrarietà, come confermato anche dal Governo.
Per quanto riguarda il mancato adeguamento dello statuto, poiché lo statuto dell'ente stabilisce le modalità procedurali per le modifiche dello statuto stesso e la legge n. 8 del 2018 non prevede l'introduzione automatica delle innovazioni statutarie, bensì le procedure, anche commissariali, per il medesimo obiettivo, la clausola dell'articolo 26, secondo comma, dello statuto dell'Aero Club d'Italia può ritenersi efficace, sia alla data del 26 giugno 2021 sia tuttora. Dal mese di luglio 2020, scaduti i sei mesi previsti per l'adeguamento statutario, non risultano essere stati esperiti i poteri sostitutivi previsti dalla legge 11 gennaio 2018, n. 8, ovvero la nomina di un commissario ad acta da parte del CONI; allo stesso modo non risulta essere stato esperito il potere di scioglimento degli organi dell'ente e la nomina di un commissario straordinario da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, stabilito dalle norme sulla vigilanza in caso di situazioni particolari che possano compromettere l'attività dell'Aero Club d'Italia. Non risultano allo stato procedimenti in sede giudiziaria inerenti il mancato adeguamento dello statuto dell'Aero Club d'Italia.
Fermo restando che la non conformità dello statuto alla disposizione di legge, come precisato dal parere dell'Avvocatura generale dello Stato, potrebbe determinare l'eventuale illegittimità del provvedimento adottato sulla base della previsione statutaria dell'articolo 26, secondo comma, non adeguata, deducibile da chiunque ne abbia diritto o interesse, va però considerato, come si desume anche dal parere dell'Avvocatura generale dello Stato, che la vigenza statutaria al momento dell'elezione del Presidente designato rende efficaci le procedure adottate e il risultato elettorale.
Dichiara infine che le funzioni svolte in passato da Leoni, sia in qualità di commissario straordinario dell'AeCI sia in qualità di presidente elettivo, non sono equiparabili ai fini del calcolo del periodo temporale ostativo ai sensi dello statuto in vigore alla data dell'elezione, secondo quanto affermato dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 8693 del 2019.
Tutto ciò premesso ed esclusivamente in ragione del pedissequo rispetto della vigenza statutaria al momento della elezione del presidente designato, formula una proposta di parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.
Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI dichiara di rimettersi al voto della Commissione.
Diego DE LORENZIS (M5S) dichiara di prendere atto della proposta di parere del relatore; non può però esimersi dal sottoporre all'attenzione della Commissione alcune considerazioni, sia di metodo che di merito.
Per quanto riguarda il metodo, il relatore ha fatto notare che ad oggi lo statuto dell'AeCI non è stato modificato e gode dunque di piena vigenza. All'articolo 21, primo comma, tale statuto dispone che la firma del DPCM di nomina del presidente venga apposta dopo il concerto dei ministri; è abbastanza singolare, osserva, che tale concerto si esprima tramite il silenzio-assenso. Fa notare che tutti i Ministeri vigilanti hanno inviato alla Commissione un formale nulla osta, ad eccezione del Ministero della difesa, che ha invece trasmesso una nota in cui venivano espresse perplessità e richiesti chiarimenti sulla procedura. Ciò è avvenuto prima dell'ulteriore parere del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio, il quale, pur non essendo previsto dalla legge, sembrerebbe avere assunto il valore di nulla osta per tutti gli altri Ministeri. Si rammarica della posizione espressa dal Governo, che si è rimesso alla Commissione: in caso di violazione di legge, la proposta di nomina non avrebbe dovuto essere neppure trasmessa al Parlamento. Tutto ciò, a suo avviso, non è stato menzionato nell'intervento del relatore.
Per quanto riguarda il merito, la proposta di nomina, se approvata, genererebbe la seguente conseguenza: qualora il Governo dovesse procedere alla nomina dell'architetto Leoni, ci si troverebbe nella situazione paradossale per cui tutte le federazioni sportive seguirebbero la legge, con presidenti nominati per non più di tre mandati, ad eccezione dell'AeCI con un presidente al quarto mandato. Ciò comporterebbe con forte probabilità un'impugnativa della nomina, con conseguente paralisi dell'ente; comunica ai membri della Commissione che tra l'altro l'impugnativa della deliberazione dell'assemblea dell'AeCI è già stata presentata ed è già fissata un'udienza in tribunale. A questo punto, approfittando anche della presenza del Governo, suggerisce a quest'ultimo di assumersi le proprie responsabilità e di commissariare l'ente per procedere all'adeguamento dello statuto.
Infine, sempre sul merito, quanto all'opportunità della nomina dell'architetto Leoni e premettendo che non vi è alcuna intenzione contra personam, è emerso nel corso dell'audizione dello stesso Leoni che nel proprio terzo mandato quest'ultimo ha emanato una serie di ordinanze presidenziali prive del requisito di necessità e di urgenza e mai ratificate dal consiglio federale, alcune di esse persino a carattere oneroso; ricorda che è ancora oggi in corso in proposito un procedimento presso la Corte dei conti. Tra queste ordinanze, sottolinea, alcune prevedevano un piano di rientro della situazione debitoria di alcuni dei club locali, requisito indispensabile per la loro partecipazione al voto, anche in occasione della deliberazione che ha condotto alla riconferma nel mandato di Leoni.
Per tutti questi motivi, preannunzia il voto contrario del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere favorevole del relatore.
Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI esprime parere conforme a quello del relatore.
Elena MACCANTI (LEGA) ringrazia il relatore per il lavoro svolto e preannunzia il voto favorevole del proprio gruppo.
Diego SOZZANI, presidente, avverte che la votazione avrà luogo a scrutinio segreto mediante il sistema delle palline bianche e nere e dà lettura delle missioni e delle sostituzioni.
La Commissione procede quindi alla votazione a scrutinio segreto della proposta di parere favorevole del relatore.
Diego SOZZANI, presidente, comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti... 42
Maggioranza... 22
Hanno votato sì... 25
Hanno votato no... 17
(La Commissione approva).
Diego SOZZANI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.
Hanno preso parte alla votazione i deputati: Sorte in sostituzione di Baldelli, Barbuto, Bruno Bossio, Prestipino in sostituzione di Cantini, Luciano Cantone, Nevi in sostituzione di Caon, Boniardi in sostituzione di Capitanio, Carinelli, Casu, De Girolamo, De Lorenzis, Del Basso De Caro, Donina, Ficara, Fogliani, Furgiuele, Gariglio, Giacometti, Giuliodori, Grippa, Liuzzi, Maccanti, Marino, Nobili, Pentangelo, Pizzetti, Raffa, Dara in sostituzione di Rixi, Andrea Romano, Rospi, Rosso, Rotelli, Scagliusi, Serritella, Sozzani, Spessotto, Cecconi in sostituzione di Tasso, Termini, Tombolato, Traversi, Zanella e Zordan.
Sono in missione i deputati: Paita.
La seduta termina alle 14.10.
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 21 aprile 2022. — Presidenza del vicepresidente Diego SOZZANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e la mobilità sostenibili, Giancarlo Cancelleri.
La seduta comincia alle 14.10.
Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta.
C. 183-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), relatrice, rileva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere, per i profili di competenza, alla XIII Commissione Agricoltura sulla proposta di legge C. 183-B, recante norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta.
Si tratta di un esame in seconda lettura: il provvedimento è stato approvato dalla Camera dei deputati in data 17 ottobre 2018 e trasmesso al Senato, che l'ha a sua volta approvato, con modificazioni, lo scorso 15 marzo. Ricorda che in prima lettura la Commissione non aveva esaminato il provvedimento, in quanto non ricomprendente elementi di sua competenza e dunque non assegnato alla Commissione stessa.
Esso si compone di 8 articoli; l'articolo 1, comma 1, ne definisce le finalità. Esse consistono: nella valorizzazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta; nel favorire il consumo di tali prodotti; nel garantire un'adeguata informazione al consumatore sulla loro origine e specificità. Il comma 2 precisa inoltre che le regioni e gli enti locali potranno adottare le iniziative di loro competenza per la valorizzazione di detti prodotti.
Ricorda ancora che, a norma dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, in seconda lettura sono oggetto di esame solo le parti modificate dal Senato. Appunto a causa di una di queste modifiche il provvedimento è stato assegnato in seconda lettura alla Commissione.
Per quanto riguarda i profili di interesse della Commissione, l'articolo 4, comma 1, introdotto dal Senato, disciplinando la vendita dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta, stabilisce che i comuni riservano agli imprenditori agricoli e agli imprenditori della pesca e dell'acquacoltura marittima e delle acque interne, singoli o associati in cooperative, esercenti la vendita diretta di tali prodotti, almeno il 30 per cento del totale dell'area destinata al mercato e, per la pesca, delle aree prospicienti i punti di sbarco.
Presenta in conclusione una proposta di parere favorevole.
La Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 1).
Davide GARIGLIO (PD) ringrazia la relatrice per il lavoro svolto.
La seduta termina alle 14.15.
RELAZIONI AL PARLAMENTO
Giovedì 21 aprile 2022. — Presidenza del vicepresidente Diego SOZZANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e la mobilità sostenibili, Giancarlo Cancelleri.
La seduta comincia alle 14.15.
Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – anno 2021.
Doc. CCLXIII, n. 1.
(Seguito dell'esame e conclusione – Approvazione della risoluzione 8-00168).
La Commissione prosegue l'esame della relazione all'ordine del giorno, rinviato da ultimo nella seduta del 13 aprile.
Elisabetta Maria BARBUTO (M5S), relatrice, illustra una ulteriore nuova proposta di risoluzione, riformulata rispetto a quella avanzata nella seduta del 13 aprile (vedi allegato 2). Afferma che il suo testo è stato concordato con il Governo e chiede di sottoporla a votazione.
Giuseppe Cesare DONINA (LEGA) ringrazia la relatrice per aver elaborato un nuovo testo e preannunzia il voto favorevole della propria forza politica.
Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI esprime parere favorevole sulla proposta di risoluzione della relatrice.
Marco SILVESTRONI (FDI) annunzia il ritiro della proposta di risoluzione presentata dal proprio gruppo.
La Commissione approva la proposta di risoluzione della relatrice, sottoscritta da tutti i rappresentanti dei gruppi (vedi allegato 2), la quale assume la numerazione 8-00168.
La seduta termina alle 14.20.
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 21 aprile 2022. — Presidenza del vicepresidente Diego SOZZANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e la mobilità sostenibili, Giancarlo Cancelleri.
La seduta comincia alle 14.20.
Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura.
Testo unificato C. 2049 ed abb.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), relatrice, rileva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere, per i profili di competenza, alla XIII Commissione Agricoltura sul testo unificato delle proposte di legge C. 2049 ed abbinate, recante disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, come risultante dagli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente.
Il testo unificato in esame, che consta di 10 articoli, reca disposizioni volte alla promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile e al contrasto delle disparità salariali e delle discriminazioni di genere nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per monitorare l'impatto di genere delle misure adottate nel medesimo settore, nell'ambito del più generale obiettivo di promozione del lavoro femminile definito dalla Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026.
Con riferimento ai profili di interesse della Commissione, richiama l'articolo 2, che dispone la redazione, con cadenza triennale, di un Piano nazionale di interventi, con una pluralità di finalità tra cui rilevano, in particolare: l'attivazione e il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico, prevedendo incentivi per l'acquisto di abbonamenti a tali servizi, al fine di promuovere un reale ed effettivo diritto alla mobilità sostenibile delle imprenditrici e delle lavoratrici agricole (comma 2, lettera h)); la promozione dell'installazione e dell'utilizzo della banda larga e ultralarga nelle zone rurali, prevedendo agevolazioni fiscali in particolare per le imprese agricole femminili che utilizzano infrastrutture digitali (comma 2, lettera m)).
Presenta e illustra in conclusione una proposta di parere favorevole.
La Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 3).
La seduta termina alle 14.25.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 21 aprile 2022.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.
ALLEGATO 1
Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta. C. 183-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
PARERE APPROVATO
La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminata, per i profili di competenza, la proposta di legge C. 183-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato, recante norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 2
Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – anno 2021. Doc. CCLXIII, n. 1.
RISOLUZIONE APPROVATA
La IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni,
vista la relazione del Governo trasmessa ai sensi dell'articolo 2, comma 2, lettera e), del decreto-legge n. 77 del 2021 (Doc CCLXIII, n. 1) ed esaminate le parti di competenza;
uditi la relatrice, on. Barbuto, nella seduta del 15 febbraio 2022 e il dibattito svoltosi nelle successive sedute del 29 marzo, del 6 e del 13 aprile 2022;
vista la relazione della Corte dei conti, pervenuta il 29 marzo 2022 e considerate le osservazioni di cui alle pagine 110 e seguenti in ordine all'attuazione dei progetti d'investimento analizzata attraverso l'esame dei bandi pubblicati;
considerato che:
la relazione governativa si riferisce all'attuazione del PNRR al 31 dicembre 2021 e, dunque, al pagamento della prima rata dei fondi destinati all'Italia;
al riguardo, giova rammentare che la Missione 3 del PNRR porta per investimenti per infrastrutture e mobilità sostenibile complessivamente 25,4 miliardi di euro;
la Missione 3 prevede una serie di investimenti finalizzati allo sviluppo di una rete di infrastrutture di trasporto moderna, digitale, sostenibile e interconnessa, che possa aumentare l'elettrificazione dei trasporti e la digitalizzazione, e migliorare la competitività complessiva del Paese, in particolare al Sud;
le risorse sono divise su diverse componenti, la principale delle quali è destinata a interventi sulla rete ferroviaria (si tratta della componente 1, che porta 24,7 miliardi di euro);
vi sono poi 630 milioni di euro di investimenti per la componente 2 inerente all'intermodalità e alla logistica;
nella Missione 2, intitolata alla «Rivoluzione verde e transizione ecologica», la componente 2 interessa la IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, perché è dedicata all'energia rinnovabile, all'idrogeno e alla mobilità sostenibile;
pertanto, allo stato attuale, la IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni può esprimere considerazioni generali e di metodo, che possono costituire l'ispirazione di fondo dell'azione amministrativa di attuazione del PNRR;
si pongono, in questo contesto ed in particolare, tre questioni:
a) la tempestiva attuazione degli investimenti previsti in ciascuna componente, il ruolo delle amministrazioni locali e la necessità che con esse sia mantenuto un dialogo e un sostegno costanti;
b) la prevenzione dell'influenza e dell'infiltrazione di interessi illeciti e criminali nei lavori e nei servizi;
c) il rispetto del criterio della distribuzione territoriale, in virtù del quale – a consuntivo – l'attuazione del PNRR deve contribuire a colmare tre tipi di divari: di genere, tra generazioni e territoriale, ricorrendo per quest'ultimo sia quello tra Nord e Sud del Paese sia quello con le aree interne. Il raggiungimento di tali obiettivi deve essere valutabile con indicatori uniformi, certi e misurabili;
quanto al punto a), occorre che i soggetti attuatori operino nel pieno rispetto della tempistica prevista dal PNRR, secondo il Codice degli appalti e, comunque, in conformità alle migliori pratiche amministrative e tecniche, anche coinvolgendo le comunità locali e l'ANCI nella realizzazione dei singoli progetti. A tal proposito, come anche evidenziato da E. Zanchini, sulla rivista Il Mulino, il PNRR inverte una tendenza di tagli ai trasferimenti agli enti locali che si era consolidata nei decenni passati. L'opportunità di nuovi finanziamenti non deve essere pertanto sprecata. A tal proposito si deve quindi avere cura di rispettare il termine perentorio del 2026, coniugando la celerità con la qualità degli interventi e, nel contempo, approfittare dell'occasione, facendo tesoro di questa esperienza fuori dall'ordinario, per avviare un rilancio delle politiche pubbliche in senso durevole. E, in particolare, garantire per il futuro ed al di là dell'orizzonte temporale delineato dal PNRR, un ruolo di programmazione statale che non prescinda da una continua interlocuzione con i comuni al fine di realizzare una mobilità urbana veramente sostenibile e una riqualificazione effettiva delle periferie. Sotto questo profilo, molte delle opere che riguardano le realtà urbane (si pensi agli investimenti della Missione 2, componente 2, sul trasporto rapido di massa e sul rinnovo dei trasporti regionali e, ancora, sul rinnovo della flotta degli autobus) possono concorrere a migliorare la qualità della vita e a ridurre le differenze tra centro e periferia;
sempre al riguardo del punto a), è opportuno valutare in tutte le sedi la possibilità di avvalersi degli istituti non solo dei lotti funzionali e prestazionali, di cui all'articolo 51 del decreto legislativo n. 50 del 2016 (Codice degli appalti), ma anche dei lotti costruttivi di cui all'articolo 2, commi 232-234, della legge n. 191 del 2009 (legge finanziaria per il 2010). Infatti, i lotti costruttivi consentono una realizzazione frazionata delle opere pubbliche non necessariamente finalizzata solo a consentire l'accesso delle piccole e medie imprese alle gare d'appalto, con il vincolo di essere funzionalmente autonomi; essi, viceversa, sono pensati anche per l'avanzamento progressivo di opere collegato alle fasi del finanziamento effettivo;
quanto al punto b), è necessario prevedere meccanismi atti a garantire – sì – la celerità delle procedure di aggiudicazione degli appalti, senza però con questo pregiudicare la trasparenza, avuto particolare riguardo alla tematica dell'infiltrazione della criminalità organizzata. I soggetti attuatori devono essere ben consapevoli dei pericoli che l'esperienza ha fatto emergere sugli interessi che i gruppi criminali nutrono per la spesa pubblica e per gli appalti di lavori e di servizi (si pensi, in particolare, ai collegamenti ferroviari ad alta velocità di cui alla Missione 3, componente 1, investimenti da 1.1 a 1.5). Da questo punto di vista, anche le articolazioni del MIMS devono operare in coordinamento con le amministrazioni preposte alla prevenzione delle infiltrazioni illecite nel settore. È noto, al riguardo, che molte Prefetture ed amministrazioni regionali, provinciali e locali hanno già sottoscritto Protocolli di legalità espressamente finalizzati alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli affidamenti di lavori, servizi e forniture finanziati con i fondi del PNRR;
quanto al punto c), alle regioni del Meridione d'Italia è destinata quasi metà dell'intero ammontare delle risorse del PNRR previste per l'Italia. Nella prima relazione istruttoria sul rispetto del vincolo di destinazione alle regioni del Mezzogiorno di almeno il 40 per cento delle risorse allocabili territorialmente, datata 9 marzo 2022 e predisposta dal Dipartimento per le politiche di coesione, si conclude nel senso dell'avvenuto rispetto di tale vincolo di destinazione ma, contestualmente, si riconosce che «permane un rischio, ex post, di mancata allocazione a quelle aree che dovrà essere oggetto di attento monitoraggio in itinere», in quanto «la dimensione e la complessità delle procedure amministrative e tecniche sottostanti alla gran parte delle misure – soprattutto di carattere infrastrutturale – di cui è titolare il MIMS determinano un rischio intrinseco di mancata o ritardata realizzazione che, nei territori del Mezzogiorno, si acuisce in ragione della debolezza amministrativa, soprattutto degli enti locali» (pag. 89). Pertanto, dovrà essere cura dei soggetti attuatori sollecitare le amministrazioni competenti ad avanzare le previste domande, predisponendo adeguati progetti in modo da non perdere le occasioni di finanziamento. Per tali motivi, nell'ottica della coesione, dovrà essere effettuato un monitoraggio sulla distribuzione degli investimenti sul territorio, allo scopo di mantenere il vincolo di destinazione del 40 per cento delle risorse al Mezzogiorno d'Italia ed evitare, con apposite clausole di salvaguardia, che fondi destinati alle regioni meridionali finiscano per essere riallocati su altre realtà territoriali, ma anche, fermo restando il suddetto vincolo del 40 per cento, migliorare ed integrare, ove e se possibile, i criteri distributivi delle ulteriori risorse destinate a tutto il territorio nazionale, in coerenza con la mozione 1/00569 approvata dall'Assemblea della Camera il 9 febbraio 2022, che richiamava l'indice di vulnerabilità sociale e materiale, così da assicurare una equilibrata distribuzione di tali risorse a tutela dei territori con maggiori necessità e ampiezza di divari;
sempre a tale riguardo, la Relazione qui esaminata, alle pagine 32 e 33, fa riferimento agli investimenti contenuti nel PNRR per il rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali, anche attraverso l'assunzione di personale in possesso di specifiche professionalità. Da questo punto di vista, occorre un'attenzione particolare per l'effettivo seguito pratico di tali procedure assunzionali e per l'impiego proficuo delle persone reclutate, tentando di evitare che ai concorsi banditi finiscano per partecipare numeri inferiori alle attese e, quindi, che il proposito del rafforzamento degli enti locali sia frustrato; inoltre, sempre nell'ottica di recuperare il divario esistente, occorrerebbe che tali professionalità vengano avviate a integrazione stabile nella pubblica amministrazione alla scadenza del PNRR, giacché saranno già formate e inserite nel contesto delle amministrazioni locali, costituendo un prezioso elemento di continuità dell'azione amministrativa e aiutando gli enti a operare in condizioni ordinarie, alzando la qualità dei servizi resi alla cittadinanza;
peraltro, l'attuazione degli investimenti inseriti nelle Missioni 2 e 3 può anche costituire un momento di progettualità in vista della creazione di tre grandi direttrici di collegamento marittimo: quella Est-Ovest, dai Balcani verso l'Europa occidentale e la penisola iberica; quella dall'Estremo Oriente all'Europa occidentale attraverso il canale di Suez; quella Nord-Sud, dal Nord Africa verso le coste dell'Europa meridionale;
in questo contesto, del resto, si potranno realizzare infrastrutture portuali volte ad aumentare il livello di competitività internazionale della portualità italiana, dell'intermodalità e dell'interconnessione digitale. Resta, peraltro, ferma l'esigenza che simili infrastrutture strategiche permangano sotto il controllo italiano, anche mediante l'esercizio dei poteri governativi speciali (c.d. golden power),
impegna il Governo a:
a) valutare l'opportunità della prosecuzione della programmazione, al di là dell'orizzonte temporale del 2026, degli interventi utili e necessari in favore dei comuni italiani, volti al definitivo conseguimento degli obiettivi e delle missioni del PNRR – dalla mobilità sostenibile alla rigenerazione urbana – anche con l'adozione di una precisa strategia di sostegno e potenziamento al trasporto pubblico locale e regionale, anche ferroviario, per l'aumento della frequenza del servizio e per il ricambio della flotta, con l'acquisizione di mezzi elettrici nell'ottica della transizione ecologica e di una sempre migliore qualità della vita dei cittadini;
b) proseguire l'attuazione del PNRR, nel pieno rispetto dei traguardi e degli obiettivi delle Missioni 2 e 3, in ossequio alla normativa vigente e alle migliori pratiche tecnico-operative, sfruttando anche le misure di accelerazione procedurale previste nel decreto-legge n. 32 del 2019, laddove le opere commissariate ai sensi di tale decreto-legge rientrino tra gli investimenti del PNRR;
c) promuovere in concreto l'intermodalità e l'integrazione tra ferrovia e trasporto aereo, realizzando, in particolare, opere di sostegno all'intermodalità e all'accessibilità degli aeroporti italiani di collegamento intercontinentale, quali infrastrutture strategiche, anche in considerazione della necessità di accogliere con servizi di elevata qualità i flussi legati al Giubileo 2025, ai giochi del Mediterraneo di Taranto del 2026, alle Olimpiadi invernali di Milano/Cortina e agli altri appuntamenti internazionali del Paese;
d) adottare le iniziative necessarie per sostenere gli enti locali in caso di situazioni critiche nella progettazione, nella gestione della spesa e nell'attuazione degli interventi, affinché tali enti possano far fronte all'impegno straordinario di attuare i programmi del PNRR attraverso sia il monitoraggio dei concorsi, sia il supporto diretto da parte delle amministrazioni centrali, senza trascurare l'eventuale utilizzo di professionalità del territorio come supporto esterno alla progettazione, al fine di sopperire alla carenza di personale tecnico qualificato necessario a realizzare efficacemente i progetti previsti dal medesimo Piano, intraprendendo sin da ora una valutazione per la collocazione stabile in organico, ove possibile, di tutte le figure necessarie previste per ciascun ente locale per l'espletamento delle funzioni ordinarie anche oltre la scadenza del PNRR;
e) valutare la possibilità di prevedere per le opere non finanziate con le risorse del PNRR l'istituto dei lotti costruttivi, che resterebbero, comunque, inapplicabili per le opere finanziate dal PNRR;
f) valutare ulteriori forme di accelerazione procedurale sempre nel rispetto delle misure di cautela e prevenzione dell'infiltrazione criminale negli appalti, in collaborazione con le amministrazioni a ciò preposte, emanando apposite «Linee guida» che richiamino a un'applicazione sia dell'articolo 85 del decreto legislativo n. 159 del 2011, sia dell'articolo 1, comma 52, della legge n. 190 del 2012 (c.d. legge Severino) e sollecitando la stipula dei Protocolli di legalità di cui all'articolo 83-bis del decreto legislativo n. 159 del 2011;
g) monitorare l'effettiva distribuzione territoriale delle risorse nel rispetto del vincolo di destinazione al Sud – secondo le indicazioni del Dipartimento per le politiche di coesione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – ponendo in essere le opportune clausole di salvaguardia, affinché le risorse non assegnate per carenza di domande ammissibili vengano rimesse a disposizione dei territori del Mezzogiorno, garantendo comunque il rispetto temporale delle milestones e degli obiettivi previsti;
h) assumere ogni iniziativa per rafforzare la competitività internazionale della portualità italiana anche tramite lo sviluppo dei porti e delle infrastrutture del Mezzogiorno più vicini alle rotte trans-mediterranee passanti per Suez e Gibilterra e provenienti dall'Asia e dal continente americano, e nel contempo in modo tale da garantire il controllo strategico delle infrastrutture anche tramite il ricorso ai poteri speciali del Governo (c.d. golden power).
(8-00168) «Paita, Grippa, Silvestroni, Maccanti, Gariglio, Pentangelo, Nobili, De Girolamo, Tasso».
ALLEGATO 3
Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura. Testo unificato C. 2049 ed abb.
PARERE APPROVATO
La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato, per i profili di competenza, il testo unificato delle proposte di legge recante disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura (T.U. C. 2049 ed abb.), come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente;
condivise le finalità del provvedimento, volto alla promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile e al contrasto delle disparità salariali e delle discriminazioni di genere nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per monitorare l'impatto di genere delle misure adottate nel medesimo settore, nell'ambito del più generale obiettivo di promozione del lavoro femminile definito dalla Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.